RACCONTO 1: “La gita “
*Capitolo 1*
Erano giorni che io ed Alina pianificavamo il nostro fine settimana insieme. Abbiamo scelto con cura la location e chiesto all’albergatore tutte le info per garantire la nostra privacy.
Quando arrivammo era sera tardi, erano le *21.00*, il posto era come lo avevamo visto su internet, c’era un portico di pietra antico sorretto da archi di legno ed un tetto di tegole molto caratteristico. Tutto in torno aperta campagna con una piantagione di viti ed il profumo di mosto appena pigiato che proveniva dalla cantina invadeva l’area. A decorare l’ingresso un vecchio carretto di legno per il trasporto dell’uva e dei tini di legno antichi per la vinificazione.
Ci accoglie la signora Maria con un gran sorriso e ci invita ad entrare, sbrigate rapidamente le pratiche di chekin ci consegna le chiavi della camera e si rende disponibile ad accompagnarci con un gran sorriso dicendo “Vi ho dato la cascina esterna molto riservata”. Io ed Alina ci guardiamo e tenendoci la mano ci scambiamo un bacio. Raccolti i bagagli ci incamminiamo verso l’esterno e poco lontano dall’ingresso scorgiamo questa piccola casetta di pietra molto carina con un pesante portone di legno scuro. La signora Maria ci apre la porta e ci accende la luce. Gli occhi di Alina si illuminano vedendo la stanza, è tutta arredata in stile contadino minimalista ma con grande gusto. Dopo l’ingresso con divanetto e tavolinetto c’è il bagno veramente grande con doccia immensa e specchio che ricopre tutta la parte difronte la doccia. Superato il primo vano c’è la camera da letto veramente grande con un letto da due piazze e mezzo televisiore a parete ed ogni confort. Al centro del letto la signora ci mostra un cigno fatto con le asciugamani un contenitore di spumante e due calici sul vassoio con dei cioccolatini dicendo “Questo è per voi”. Ringraziamo la signora Maria e chiudiamo la porta dietro di noi.
Quel posto era veramente da sogno ed una volta chiusa la porta posso finalmente ammirare Alina, è vestita di nero come sempre con un vestitino attillato ed una gonna che sale molto al di sopra delle ginocchia. Questa volta stranamente non ha calze color carne ma delle cale autoreggenti velate nere con un filo nero dietro che percorre tutta la gamba che dalla gonna scende fino a dentro le sua bellissime scarpe con i tacchi alti. Osservando bene a limite della gonna si intravede il ricamo delle auto reggenti e questo è fantastico. Lo sguardo si posa poi sul suo volto come sempre truccato delicatamente, il suo sguardo sembra una calamita che mi chiama, faccio appena in tempo ad osservare il merletto nero del reggiseno che si vede nella scollatura del suo vestito che le nostre bocche si abbandonano ad un bacio appassionato. Le nostre lingue si cercano sembra quasi combattere per entrare uno nell’altro, a volte sono io a cedere e sento la lingua di Alina che mi penetra dentro poi è lei a cedere e la mia lingua penetra quasi fino alla sua gola. Le nostre mani iniziano a percorrere i nostri corpi li ancora fermi in mezzo alla stanza quasi bloccati dal magnetismo del nostro bacio.
A fatica riesco a staccarmi dalla dolce bocca di Alina che avrei continuato a baciare fino a che le mascelle mi avrebbero fatto male. Inio a baciare il collo di Alina che piega leggermente la testa a sinistra per accogliere i baci. La lingua percorre il collo di Alina e giunge fino all’orecchio e comincia a leccarlo e baciarlo tutto ma quando la lingua si infila nell’orecchio di Alina un brivido percorre il suo corpo; era una sensazione molto strana ed al tempo stesso le procurava tanto piacere. Alina smette di indugiare ed allunga la sua mano sopra i pantaloni a cercare il mio sesso già eccitato per la situazione. Quel contatto mi fa perdere il controllo, i baci si fanno sempre più profondi sul collo e sull’orecchio e con le mani comincio a sfiorare il seno di Alina e sentire i sui capezzoli che spingono dentro a quel reggiseno stretto.
Di li a poco ci ritroviamo abbracciati sul letto con tutti i vestiti addosso e con le nostre mani che frugano in ogni parte delle nostre intimità. Comincio a spogliare Alina cominciando togliendo le scarpe e non perdo l’occasione per baciarle i piedini. Alina ha dei piedini veramente belli e prenderli tutti in bocca è una cosa super eccitante. Mentre salgo per sfilarle il vestito sento le mani di Alina sul pantalone che lo sbottonano e lo abbassano, mi sento vulnerabile ma da li a poco la situazione sarebbe peggiorata. Le mani di Alina si infilano nei boxer ed afferrano il membro mentre io resto per un attimo senza fiato. Riesco a sfilare il vestito di Alina e a slacciare il suo reggiseno di pizzo nero. I suoi capezzoli sono duri e scuri e subito comincio a succhiarli prima delicatamente e poi con forza sentendo il piacere di Alina cresce ed una macchia di umori di donna si inizia a vedere sulla mutandina di pizzo nero mentre io comincio a spogliarmi. Il profumo del sesso di Alina riempie la stanza ed è come una droga non posso resistere. Riprendo a baciare il collo di Alina questa volta dall’altro lato mentre con la mano accarezzo il monte di venere, i baci scendo poi nuovamente ai capezzoli e poi giù verso l’ombelico mentre la mano, infilatasi nelle mutandine si sta bagnando del piacere di Alina. I baci all’ombelico fanno saltare Alina e la eccitano tanto e sento sotto la mano che lentamente apre sempre più le gambe quasi a voler dire qualche cosa. Due dita entrano delicatamente dentro il sesso bagnato di Alina e si muovo delicatamente facendo arcuare la sua schiena e lentamente comincia a spingere il suo bacino verso la mano quasi ad agevolare il movimento si penetrazione della mano. Tolgo la mano ormai tutta bagnata da Alina e la lecco avidamente mentre lei si sfila completamente le mutandine e mi tira nuovamente a se spingendo la mia testa tra le sue cosce. Questa volta non perdo l’occasione ed infilo tutta la mia lingua dentro di lei. Sento i suoi succhi che avvolgono la lingua e con il lento movimento di entrare ed uscire cerco di succhiare e bere ogni goccia del suo piacere. Più la lingua si muove dentro più Alina si bagna e gocciola sulla mia bocca ma l’apice si raggiunge quando comincio a strizzarle i capezzoli con entrambe le mani. Ogni volta che stringo i capezzoli un mare di umori dolci invade la mia bocca che avida lecca tutto. Alina è allo stremo sento che spinge il suo sesso sulla mia boca ed è desiderosa di arrivare ed avere il suo primo orgasmo. So bene che Alina quando si lascia andare riesce ad avere tanti orgasmi. Decido di assecondare il suo volere e mentre con le mani continuo a stringerle i capezzoli tuffo la mia bocca e la mia lingua in profondità con ritmo sempre più incalzante fino a sentire gli schizzi e gli spasmi dell’orgasmo di Alina che mi cola in bocca. Le chiedo di sedersi sulla mia bocca per non sprecare una sola goccia e cosi in un sol balzo si mette su di me con le gambe aperte seduta sulle mie labbra continuando a strusciarsi per farmi bere tutto.
Mentre siamo in questa posizione sento nuovamente le mani di Alina infilarsi sotto i miei boxer (unico indumento che avevo ancora addosso). Ero letteralmente sul punto di esplodere, il mio sesso era duro e pieno sapevo che se solo lo avesse sfiorato sarebbe stato difficile controllarsi. Mentre Alina continua a strusciarsi sulla mia bocca afferra il mio sesso e lo stringe forte quasi a voler bloccare ogni piacere poi la sua mano comincia ad accarezzare entrambi i testicoli fino a che non li prende in mano entrambi e dolcemente li stringe. Il suo è un movimento piacevole e stringe fino a che non sente un primo “ummm “ da parte mia che a stendo si sente visto che la mia bocca è coperta dal suo sesso grondante di umori. Allenta leggermente la presa e poi riprende a stringere le palle questa volta con più forza per fermarsi nuovamente al mio “ummmm”, allenta la presa giusto un po’ e riprende con ancora più forza di prima. Questa cosa mi fa impazzire potrei schizzare da un momento all’altro senza che nessuno mi tocchi. Poi Alina toglie dalla mia bocca il suo sesso ormai nuovamente eccitato e stringendo finalmente con forza e passione ma anche amore le mie palle mi dice guardandomi negli occhi “Sei MIO”. A quel punto per far capire ad Alina che sono veramente suo divarico leggermente le gambe per darle modo di afferrare meglio le palle e le dico “Sono tuo senza ombra di dubbio”. Quella stretta cosi forte alle palle mi ha portato ad avere una erezione fuori dal normale il sesso è tutto gonfio e duro come mai prima. Alina mi guarda e sorride sa bene la situazione. Io vorrei tanto esplodere dentro lei ma non mi da modo neppure di pensarlo. Lascia finalmente la presa e fa scivolare il suo sesso vicino al mio sesso per bagnarlo dei suoi umori. Si truscia ma senza permettergli di entrare dentro di lei. Si posiziona ai piedi del letto e con entrambi i suoi piedini, splendidamente ricoperti dalle autoreggenti, comincia un massaggio al mio membro e quando lo sente eccitato immediatamente spinge i piedi con forza sulle palle schiacciandole e ricordando “sei MIO”. Io adoro i suoi piedi e quando me ne infila uno in bocca non smetto di succhiarlo fino a che non si stanca. Questa situazione ha fatto risalire la voglia ad Alina di godere nuovamente e senza dire nulla rimette il suo sesso bagnato sulla mia bocca dicendomi “lecca tutto”. Per me è come andare in paradiso e comincio nuovamente a leccarla mentre la bocca di Alina si avvicina al mio sesso duro e sento le sue labbra avvolgere il mio membro. “non ti è permesso arrivarmi in bocca devi resistere ai miei baci” io cerco di ubbidire pensando ad altro mentre il ritmo del suo sesso sulla mia bocca si fa più forte e la mia lingua dentro di lei succhia ogni umore possibile. “va bene ti aiuto un pochi per non arrivare” dice Alina mentre anche lei ha cominciato a succhiare forte il mio sesso e sento la sua mano afferrare nuovamente le mie palle e stringerle molto forte. Io non resisto più “Ti prego Alina fammi arrivare “, anche lei è al limite me ne accordo dal sapore sei suoi umori vaginali che è cambiato sta per arrivare anche lei. Si sposta e si mette a cavalcioni sul mio sesso facendolo scivolare tutto dentro di se. Il pene gonfio e duro si fa largo tra le grandi labbra della sua vagina e gli umori iniziano a colorare fin sopra le palle. Il ritmo si fa intenso ed Alina comincia a muoversi velocemente su e giù per sentirlo tutto dentro ed avanti e dietro per godere del suo punto G mentre viene penetrata con forza. Le mie mani le stringono nel frattempo i capezzoli, gli occhi di Alina si chiudono e lo sguardo è stralunano sta per avere un altro orgasmo. Si muove sempre più rapidamente fino a che non emette un urlo di piacere (avevamo chiesto un posto isolato proprio per essere liberi di godere ad alta voce). La sento venire con tante convulsioni mentre io esplodo in lei con tanti schizzi caldi e bollenti che le colpiscono l’utero (per fortuna prende la pillola). Ad ogni schizzo caldo che sente lei si contrae di più ed il suo piacere aumenta e sento che gode di più.
Terminato l’orgasmo di solito Alina corre in bagno a lavarsi ma quella volta mi sorprende. Si stende accanto a me e mi dice “Non vai a pulirmi tutta ?” ed io le rispondo “vado” e cosi facendo mi giro su me stesso ed affondo la mia lingua nuovamente nella sua vagina cercando di pulire tutto sia dentro che fuori e sento il suo sapore mescolarsi al mio. Anche lei si ritrova il mio pene all’altezza delle sue labbra e comincia a leccarlo tutto per pulirlo. Il suo movimento è dolce come di chi gusta il sapore che ha in bocca quel mix del suo sapore di donna insieme al mio sperma. Quando la sua vagina è completamente pulita mi giro verso di lei e ci abbandoniamo in un bacio incredibile, il più bello della mia vita. Sento la sua lingua che cerca il sapore del mio sperma nella mia bocca e la mia lingua cerca il sapore della sua vagina nella sua bocca. E’ un bacio appassionato emozionante che ci sospende come in un limbo. Poi lei poggia la testa sul mio petto si ranicchia vicino a me e dopo poco comincia a dormire. Sono solo le *22.30* e la notte è ancora lunga.
Dolcemente senza farla svegliare la faccio scivolare sotto le coperte e le sfilo le calze delicatamente senza lesinare un piccolo bacio ai suoi piedini. Poi mi stendo accanto a lei ed entrambi nudi comincio a dormire.
*Capitolo 2*
Sono le *23.30* quando Alina si desta dal sonno e decide di andare a farsi una doccia, lentamente si sposta da me e senza farsi sentire scende dal letto e si reca nel bagno. Il bagno è veramente grande, Alina è già nuda ed apre l’acqua aspettando che inizi a scorrere l’acqua calda. Il rumore dell’acqua mi desta dal sonno mi siedo ai bordi del letto ed osservo la luce che trapela dalla porta del bagno aperto. Dopo un po’ Alina entra in doccia e dallo specchio posto difronte alla doccia vedo distintamente l’acqua scivolare sul suo corpo stupendo. Più la guardo e più vedo una Dea. Ha un corpo perfetto, piedini piccoli ed aggraziate, gambe dritte e sode, un sedere che è uno schianto da guardare ed un seno veramente bello e sodo. Non è alta me è sexy in ogni suo particolare. La testa di Alina si reclina all’indietro per sciacquare i capelli e con la mano porta il bagno schiuma sul seno e sui capezzoli mentre l’altra mano si tocca la vagina e vedo due dita entrare dentro. Ad un certo punto Alina alza lo sguardo come se si sentisse osservata e vede me nello specchio seduto al bordo del letto con una evidente erezione. In prima battuta fa per coprirsi colta quasi dalla vergogna ma poi sorride e guardano dallo specchio mi dice “Che fai non vieni a lavarmi la schiena ?”. Non faccio ripetermelo due volte ed in un baleno sono in doccia e presa la spugna comincio a lavarle la schiena prestando attenzione a massaggiare il suo sedere e le sue gambe. La spugna va in ogni dove e mentre risalgo lungo la schiena lei sente la mia erezione premere sulla sua coscia.
Poggia la mano alla parete della doccia e sporge dietro il sedere, apre lentamente le gambe e con l’altra mano lascia scivolare dentro di lei il pene duro e gonfio. Poi poggia anche l’altra mano alla parete della doccia e, mentre l’acqua continua a cadere su di noi, comincia a spingere in un movimento ritmico per farlo entrare ed uscire dalla sua vagina bagnata. Mentre si muove a ritmo sempre più veloce io assecondo i suoi movimenti fino a quando involontariamente tocca la manopola della doccia e l’acqua comincia ad uscire molto più calda. Io sto per ritrarmi ma lei non si muove allora con le mani le stringo forte i seni ed i capezzoli e quell’acqua calda riscalda ancora di più il nostro piacere. I suoi capezzoli sono super stimolati sia dal calore dell’acqua che dalla mia stretta decisa. La danza sotto la doccia continua ancora un po’ ed il ritmo si fa sempre più veloce e sempre più profondo con i colpi che affondano nella vagina e fanno uno strano rumore sotto l’acqua calda. La vagina è più calda del solito e dopo un po’ sento Alina che inizia a contrarre i muscoli della vagina quasi a risucchiare il pene dentro e si abbandona ad un violento orgasmo. Quel movimento dei muscoli vaginali fa venire anche me e di li a poco inizio a schizzare nuovamente nella vagina di Alina. Restiamo qualche istante immobili a goderci il nostro momento lasciandoci investire dall’acqua della doccia poi Alina mi dice “Ora mi fai lavare ?” cosi dicendo mi do una sciacquata a volo, prendo l’accappatoio ed esco dal bagno. Dopo qualche minuto mi raggiunge Alina a letto anche lei in accappatoio, profumatissima si distende nuovamente accanto a me mi abbraccia e mette i suoi piedini freddi sotto i miei “Amore è stupendo stare con te” e si addormenta. La notte è ancora lunga e dolcemente tiro su le coperte sui nostri corpi nudi e riprendiamo a dormire si erano fatte le *00.30*.
*Capitolo 3*
Come tutte le notti, alle *4.00* mi sveglio per andare in bagno a fare pipi. Mi muovo lentamente, Alina sta dormendo di sonno profondo quindi non rischio di svegliarla. Una volta in bagno fatto i bisogni mi do una lavata veloce e cerco di tornare velocemente a letto perché essendo nudo si sente un certo fresco nella stanza visto che i riscaldamenti si sono spenti.
Lentamente mi rimetto a letto accanto ad Alina che non trovandomi si era aggrappata al cuscino. Tiro su le coperte e sento la mano di Alina scivolare tra le mie gambe ed afferrare il mio pene un po’ barzotto io apro gli occhi e trovo i suoi occhi fissi nei miei occhi. Cominciamo a baciarci quasi senza dire parola mentre il movimento della mano di Alina fa tornare nuovamente duro il mio sesso e desideroso nuovamente di lei. Lei mi guarda e mi sussurra mentre mi lecca l’orecchio “Ho voglia di te amore”. Sposto le coperte apro lentamente le gambe di Alina e le tiro su sul mio petto. Adoro sentire i suoi piedi sui miei capezzoli e mentre li tiro su li lecco tutti. Alina è li con il suo sesso completamente esposto, le gambe alzate, io che le lecco i piedi ed ogni tanto le strizzo delicatamente i capezzoli. La stanza è buia tranne per la luce della luna che filtra dalla finestra ma sento il profumo del sesso di Alina iniziare a riempire l’aria. Capisco che è eccitata e che non resiste più a quella dolce tortura di baci e capezzoli, poggia le sue mani sul mio culo e mi tira forte a se. In un movimento quasi brusco sono nuovamente dentro di lei. Ma questa volta, complice la posizione, la penetrazione è molto più profonda fino all’utero. Alina resta quasi senza fiato, poi sorride mi avvicina a se e mi lecca sulle labbra prima di baciarmi. Il pene entra sempre più in fondo dentro il ventre di Alina. Tenendo le sue gambe per le caviglie comincio un movimento ritmato inteso cercando di spingere ad ogni colpo sempre più in fondo. La vagina si allaga di umori e si apre per accogliere in profondità il pene. Alina adora quella posizione che la fa sentire cosi esposta ed aperta e soprattutto penetrata in profondità, e chiude gli occhi per guastarsi ogni affondo. Ogni volta che esce dalla sua vagina per poi rientrare rapidamente emette un gemito di piacere ed ogni volta accompagna il movimento spingendo il bacino contro il mio sesso. E’ un danza fantastica mentre affondo il pene le lecco i piedi e godo a poterli succhiare. Alina che ha visto quanto mi piace ad un certo punto prende il piede destro e me lo ficca tutto in bocca e mi dice “succhialo fino a che non sborri dentro di me”. Inutile dirlo che la cosa mi mandò su di giri alla grande. Aprii il più possibile la bocca per accogliere tutta la punta del piede senza lasciare nessun dito fuori e poter in questo modo con la lingua accarezzarli tutti. Il pene divenne di marmo ed Alina si accorse del piacere che mi stava dando ed il ritmo aumentò in modo incredibile quasi forsennato rapido. Entrambi avevamo già goduto poche ore prima e la nostra resistenza era tanta. Nessuno dei due mollava ed ci ritrovammo sudati a muoverci perfettamente sincronizzati con la vagina di Alina che ormai era allo sfinimento. Io sempre con il suo piede in bocca decido di torcerle un po’ i capezzoli e come lo faccio sento la vagina stringersi ed Alina esplodere in un bellissimo orgasmo. Vedo nella penombra il volto felice di Alina, tolgo il suo piede dalla bocca e metto giù i suoi piedi e sto per uscire da lei ma lei “Tu non sei ancora arrivato lo so. Ti prego arriva dentro di me”. In effetti era vero non ero arrivato il ritmo forsennato mi aveva inibito l’orgasmo, sto comunque per allontanarmi la Alina stringe le sue gambe intorno al mio sedere e mi impedisce di uscire da lei. “amore se continuo, siccome tu sei arrivata, rischi di farti male e potrebbe non piacerti” “non ti preoccupare voglio il tuo orgasmo”. Titubante riprendo a muovermi dentro di lei, cerco di fare piano per farla abituare, la sua vagina è bella larga ora e piena di umori che stanno gocciolando anche sulle mie palle. Alzo nuovamente i suoi piedi e riprendo a muovermi questa volta con la voglia di arrivare ed anche Alina dopo un po’ comincia ad assecondare i movimenti. Quasi senza accorgermene Alina mi infila in bocca l’altro piede e mi dice “Leccami”, immediatamente comincio a leccare l’altro piede tutto in bocca ed il mio pene diventa duro e pronto per esplodere dentro. Anche Alina ha ripreso vigore e la sento ansimare, forse riesce ad avere anche lei un nuovo orgasmo ma non posso preoccuparmi anche di lei in questo momento ed aumento il ritmo e sto per arrivare quando Alina afferra forte le mie palle e le stringe “aspetta sto per arrivare anche io”. Quella stretta cosi forte ai testicoli mi fa eccitare ancora di più e la punta del pene si gonfia ancora di più solleticando il punto G di Alina ed al tempo stesso blocca il mio l’orgasmo. In quella posizione comincio ad urlare ad Alina “Sei la mia donna” ed Alina risponde “sei MIO” e stringe forte i testicoli orami abituati alla sua stretta e muove in modo forsennato il bacino e quando sta per venire rilascia i testicoli, ormai gonfi di desiderio, e mi dice “dai dai amore vienimi dentro” e mentre lo dice mi infila entrambi i piedi in bocca. Uno, poi due poi tre poi 4 schizzi caldi invadono la vagina di Alina che è sotto le contrazioni del suo orgasmo è come in estasi e quegli schizzi dentro l’hanno letteralmente riempita.
Dopo qualche istante immobili in quella posizione ci stacchiamo ed Alina va in bagno a lavarsi e dopo la segue per ripulirmi anche io. Cosi nuovamente nudi e felici torniamo a letto sono le *5.00* e di li a poco sarebbe suonata la sveglia perché ci attendeva una giornata intensa di incontri e visite.
*Capitolo 4*
Alle *7.00* la sveglia risuona dolcemente in tutta la stanza, la stacco immediatamente per non far svegliare Alina che dorme di sonno pieno e profondo. Vado in bagno velocemente e poi torno a letto e decido di svegliare Alina in modo particolare, cosi mi infilo con la testa sotto le lenzuola e raggiungo con la bocca i suoi capezzoli e comincio a succhiarli mentre lei dorme. Il suo dormiveglia dura poco la sento muoversi e cominciare a sentire il piacere che le percorre tutto il corpo. “Lasciami andare un attimo in bagno e sono subito da te” si alza velocemente dal letto e vedo il suo corpo nudo camminare nella stanza illuminata dal sole. Confesso che è una donna stupenda. Dopo un attimo è nuovamente a letto ed io mi rituffo sotto le lenzuola andando a cerca questa volta la sua vagina per entrare dentro di lei con la lingua. Come speravo il suo profumo di donna è sempre li ed adoro anche il suo sapore quando torna dal bagno mi manda letteralmente in estasi ma non ho il coraggio di dirglielo altrimenti chi sa che penserebbe di me. Lascio scivolare la lingua dentro di lei assaporando ogni cosa lei piega le ginocchia per agevolare la mia lingua nel leccarla bene fino a dentro. “ti piace come risveglio amore ?” “Adoro la tua lingua sei proprio innamorato del suo sapore” “confesso che la leccherei sempre in ogni posto tu voglia”, mentre dicevo questo lascio scivolare due dita nella dentro la sua vagina e le piego dolcemente fino a toccare il suo punto G. Quando la sento mugolare di piacere inserisco altre due dita che vengono prontamente accolte dentro la vagina calda. La mano avanti ed indietro scopa letteralmente Alina mentre la lingua continua a succhiare il suo clito. Sarà per la dilatazione della vagina ma Alina di li a poco comincia ad avere delle contrazioni di piacere ed il suo orgasmo si avvicina sempre più. Aumento il ritmo con la mano e la lingua percorre velocemente il clito sempre più veloce pronta a dissetarsi. Nell’impeto del movimento e del piacere oso mettere 5 dita dentro raggruppate strette per non farle male, Alina sente l’ulteriore dilatazione e comincia a gemere ad alta voce di piacere. La lingua non smette di succhiare e leccare il clito ed Alina è completamente rapita dal piacere, spinge il suo ventre contro la mano che la sta penetrando e scopando e continua a spingere cercando di aprire sempre più le gambe. E’ un momento incredibile, Alina divarica le gambe per accogliere dentro di se la mano che la scopa e darmi il piacere di leccare i suoi succhi con la lingua sulla sua vagina. Di li a poco Alina non resite più ed esplode in un orgasmo questa volta con Squirting che mi lava letteralmente tutta la faccia. Io sono felicissimo di bere quel nettare che si riversa sulle lenzuola lasciando una grande macchia di umido. Io guardo Alina ha gli occhi socchiusi e sta godendo degli ultimi spasmi di piacere tolgo la mano e la porto alla bocca per leccarla tutta. “Sei stato fantastico amore il più bel risveglio che abbia mai avuto, ora vado a lavarmi e mi preparo a volo per la colazione. Ps. Lo so che non sei arrivato ma ho una sorpresa per te.” Terminati di prepararci alle *8.15* siamo pronti per fare colazione nella struttura principale dell’albergo. Uscendo guardiamo il letto e le tante macchie dei nostri piaceri notturni che avevamo lasciato sulle lenzuola. Sorridiamo e tiriamo su le coperte per non far vedere nulla. I bagagli sono pronti e li lasciamo all’ingresso dove verrà a prenderli il facchino.
*Epilogo*
Alina per quel giorno si era vestita in modo completamente differente. Aveva un tailleur grigio chiaro con la gonna appena sopra al ginocchio e scarpe nere con i tacchi, calze autoreggenti color carne come piacciono a lei ed un trucco molto delicato tranne le labbra che aveva deciso di farle di un rosso scuro opaco inteso. Era veramente bello vederla vestita in quel modo una donna con tanto stile e tanta classe. Quando si è vestita era in bagno e non so che intimo avesse indossato ma avevo visto nella sua valigia un completo di raso nero e penso che avesse indossato quello.
Ci sediamo a tavola per la colazione e viene subito il cameriere per chiedere cosa volessimo. Io al solito prendo un caffè, mentre Alina si fa portare la sua tisana alle rose. Dal buffet prendiamo un po’ di dolci e qualche frutto. La colazione scorre veloce tra le nostre chiacchiere e qualche riferimento alla notte trascorsa. “Sei stata incredibile amore, sento ancora il tuo profumo”, “Guarda che mi ricordo bene che non sei arrivato ma ho per te una sorpresa”; mentre dice questo fa un piccolo movimento con il bacino si guarda intorno per essere certa che nessuno la guarda e lascia cadere ai suoi piedi le mutandine. Una volta raccolte me le porge “Amore queste sono le mutandine di questa notte, sono piene della nostra passione per questo forse sentivi l’odore. Tieni prendile e conservale in tasca”. Prendo il graditissimo dono lo porto vicino al naso senza farmi accorgere, profumano del suo sesso, chiudo un attimo gli occhi e tiro un respiro profondo poi li ripongo in tasca. “Amore visto che abbiamo finito la colazione possiamo anche andare ma ricorda che oggi sono senza mutandine “ cosi dicendo mi stampa un bacio sulla bocca e pagato l’albergo presi i bagagli puntuali alle *9.00* ci rechiamo con la macchina al nostro primo appuntamento della giornata.
La vera natura di Alessia comincia a prevalere sulla sua educazione...
Devo confessare che ora sono confuso: inizialmente sembrava esserci una certa ritrosia, ma ora pare che il punto di vista…
Complimenti un vortice di emozioni, sempre più eccitante, spero di leggere il continuo
Come festeggiare un compleanno nel migliore dei modi!
Certamente te la sei cercata , e credo che la storia con Claudio sia continuata , non solo con lui…