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Racconti Erotici Etero

Ragazzo ospite di una donna sola

By 8 Ottobre 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Tilde ha 48 anni ben portati ma il suo corpo inizia a risentire dell’età; è diventata un po’ più robusta di quando era trentenne, non è grassa e le sue tette sono piene e abbondanti leggermente pendenti con dei grossi capezzoli. Il sedere non è grande, è di forma gradevole, abbastanza alto per una donna della sua età. Si nota la cellulite e qualche debole smagliatura. D’altra parte non si può essere perfette soprattutto alla sua età. Lei non si vede bella ma nel complesso non si ritiene una brutta donna pensando a molte altre della sua età ed anche con alcuni anni meno. Il suo corpo è ancora desiderabile e l’interesse che molti uomini hanno lo dimostrano. Infatti guardano spesso il decolté e le forme del sedere facendola sentire ancora piacente e desiderata.
Tilde ha il compagno lontano per lavoro da tre mesi e ne sente la mancanza ed anche il desiderio. Le pulsioni sessuali a volte sono irresistibili ma nonostante ciò ha sempre rifiutato la corte d’altri uomini pur sognando di accoppiarsi con loro ma in realtà non lo ha mai tradito sessualmente.
Quando lui era a casa non è che avessero una vita sessuale intensa, anzi era sempre piatta, priva di fantasia, quasi noiosa. quando lui era lontano nei momenti di irrefrenabile voglia Tilde si accarezza la figa pensando a lui. Lei nei primi tempi della loro convivenza non l’aveva mai fatto e ha imparato a farsi i ditalini, a titillarsi il clitoride e solo dopo, con l’uso di vibratori acquistati per corrispondenza, dai più piccoli dildo anali, a quelli veramente più grossi, ha imparato a godere in molti modo lasciando che la fantasia prendesse il sopravvento portandola a godere con la vagina il culo e il clitoride.
In quei momenti era sempre sola senza che nessuno la vedesse. Per fare le sue pratiche si assicurava che non ci fossero occhi indiscreti perché voleva che la riservatezza fosse massima.
Nonostante la scarsa vita sessuale è riuscita a farsi montare dal compagno che l’ha fecondata ed ha partorito due figli meravigliosi, Gianni e Lucrezia che ora sono sposati ed a loro volta hanno figli.
Tilde è considerata una donna seria, assennata, ma quando lui è fuori per lavoro (solitamente va in estremo oriente) in casa è molto sola non avendo da andare spesso in ufficio ed essendo i clienti non più tanti.
Ora, sia per l’età sia per la mancanza sempre più lunga di lui, molte cose sono cambiate.
Tilde fa sesso solitario sempre più spesso ma a dispetto della sua educazione molto puritana non si sente sporca. Al contrario, lei si sente troia e nel sesso trova la forza per vivere.
Lei sa che la solitudine non durerà a lungo ma si accontenta del godimento che ricava con l’utilizzo di quei bei cazzi di silicone e plastica fin che può.
Tre anni ha conosciuto il figlio della sua amica intima Giovanna; il nome del ragazzo è Luigi che qualche anno fa è iscritto all’università e abitando ad oltre cento chilometri dalla facoltà, l’amica le ha chiesto il favore di ospitarlo fin quando non avesse trovato casa. Non è che Tilde abitasse vicino agli dipartimenti universitari ma era sempre meglio che far fare al ragazzo oltre cento chilometri e perdere molto tempo e sottoporlo a fatiche inutili.
Ora Tilde aspetta solo che lui da buon giovane sveglio e curioso ed anche molto socievole trovi una casa con altri ragazzi universitari e così lei sarebbe stata nuovamente sola.
Nel periodo di convivenza con Luigi e il compagno lontano forse dalle parti del Vietnam, lei è sempre sola e quella compagnia le faceva piacere cercando di stargli più vicino ma lui non capendo le voglie di lei non ha mai sfruttato le occasioni che si presentavano e che lei gli offriva quasi platealmente.
Luigi era da perdonare e capire; la sua età non l’aveva portato ancora a capire gli atteggiamenti maliziosi di lei che lui recepiva ma solo in parte facendo sì che si eccitasse ma per una serie di motivi, tra cui la mancanza di coraggio nello spingersi ad osare di più la frenavano. Che lui fosse un adorabile ragazzo poco più che maggiorenne e che fosse fisicamente prestante e bello non c’era dubbio, inoltre aveva un carattere che lo rendeva dolce, simpatico e gioviale.
Tutte queste doti hanno fatto sì che si fosse trasferito da Tilde che sicuramente dalla sua presenza in casa ne avrebbe tratto almeno vantaggi psicologici.
Nei mesi seguenti Luigi ha cercato alloggio ma quelli che aveva visto erano veramente inadatti pertanto Tilde lo ha dovuto avere in casa sempre come gradito ospite perché era molto discreto e studioso tanto che lo studio dava i suoi frutti superando con pieno successo ed il massimo dei voti i primi esami. Frequentando l’ambiente universitario ha conosciuto una bella e giovane studentessa dello stesso corso di studi che però lui l’ha lasciata soffrendone molto: Luigi l’ha trovata a letto con un altro e per orgoglio personale non gli è restato altro che lasciarla.
Da quel momento lui è uscito di casa molto poco e si è messo a studiare moltissimo per cercare di dimenticarla.
Parlando con lui, Tilde cercava di convincerlo ad uscire con gli amici e frequentare qualche altra ragazza tra quelle che ci sono in giro che, visto anche il suo bell’aspetto, se lo avrebbero preso come niente. Ma lui è rimasto chiuso in sé stesso.
Luigi usciva solo per andare a lezione e poi subito a casa.
Era naturale che circolasse per casa e che considerasse Tilde il suo punto di riferimento. Lei ha notato più volte che nei pantaloni c’era un bozzo lungo e disteso di un cazzo in erezione ed il pensiero è andato a ciò che era sotto il tessuto. Data la frequenza con cui Luigi si presentava con quel rilievo sul davanti, Tilde ha pensato che in casa ci fosse qualcosa che lo stimolasse e che lo tenesse perennemente in tiro.
Tilde si è messa delle domande “Aveva voglia di figa? Il ricordo della fighetta della sua ex era uno stimolo? L’averla trovata a letto con l’amico lo eccitava?”
Nel vederlo sempre in tiro metteva a disagio Tilde che al vedere quella protuberanza la metteva in imbarazzo, non sapeva dove guardare e avrebbe voluto parlargli di questo ma era preoccupata per la reazione che avrebbe potuto avere. Lui sembrava non accorgersi del suo stato di perenne eccitazione che, anche se coperta si notava molto.
Tilde constatato che erano giorni che lui era in quello stato ha deciso che doveva fare qualcosa per riportarlo alla normalità.
Una mattina appena levata dal letto ha visto che Luigi già sveglio ed era appena uscito dalla doccia indossando l’accappatoio ed anche stavolta, come capitava regolarmente da tre settimane, la sua erezione era un po’ più visibile delle altre volte non essendoci qualcosa che contenesse quel cazzo.
Tilde si ha detto “Vada come vada ma devo fare qualcosa per lui”
Lei ora aveva in testa una sola idea: fare qualcosa per distoglierlo da quell’eccitazione perenne e visto che lui non si decideva allora ha preso lei la decisione, proprio lì senza esitazione e senza tanti ripensamenti.
Gli ha aperto l’accappatoio, scoprendo la sua prepotente erezione, vedendo che il cazzo non era grossissimo ma abbastanza lungo, e l’ha preso in mano stringendolo tra le dita.
Quel cazzo era durissimo anche se ancora acerbo data la giovane età.
Per lei era dai tempi della scuola che non ne vedeva uno così turgido; era meraviglioso sentire la nodosità di quell’asta ricoperta di pelle vellutata, ben levigata, dal profumo particolare che l’ha subito inebriata.
Sul momento lui l‘ha guardata stupito ma non ha detto niente, si è lasciato solamente scappare un lungo sospiro dalle labbra ed ha chiuso gli occhi.
Tilde ormai sapeva che lo aveva in pugno e per dare sfogo alle sue voglie erotiche, tenendolo per il cazzo l’ho accompagnato sul suo letto matrimoniale. Gli ha messo all’aria il glande con dolcezza dovuta alla esperienza di anni di sesso con il compagno ed ha mosso la mano facendola scorrere lentamente su e giù. Quella era una sega vera e propria.
Tilde stringeva forte il cazzo e sentiva e lui ha aperto gli occhi per guardala. Lei avvertiva quello sguardo sul suo corpo ed ha notato che lui stava fissando le mammelle che ballavano al ritmo del movimento della sega.
Tilde è ancora in camicia da notte trasparente con sotto solo gli slip ed anche lei si stava rapidamente eccitando. Era da tanto tempo che non vedeva un cazzo e poi questo era anche giovane e bello così come lei ne aveva sognato nei sui ditalini solitari.
Dal tessuto trasparente della camicia da notte si vedevano i capezzoli scuri che premevano verso l’esterno come a bucare quel leggero velo tanto erano duri e appuntiti favoriti dal fatto che lei in quel momento era priva di reggiseno.
Luigi si è lasciato andare a mugolare gemendo e restando disteso sul letto si godeva la sega senza dire niente. Anche i testicoli gonfi e duri meritavano l’attenzione della donna che vedendo quanto erano tesi li ha accarezzati con l’altra mano.
Tilde era passata ad un’altra dimensione. Aveva lasciato la figura di donna seria e morigerata per sentirsi una ragazzina per la prima volta davanti a un cazzo provando le stesse emozioni.
Quel mix di situazioni torbide le hanno fatto inumidire le mutandine fino ad infradiciarsi con gli umori che produceva. Era segno che un cazzo nella figa sarebbe stato necessario e la banalissima sega che lei stava facendo non era certo una soluzione. Nonostante tutto ne ha accelerato la frequenza muovendo velocemente la mano.
Lei ha sentito Luigi ansimare. Lo ha sentito anche pulsare e non è durato a lungo per sentirlo sborrare con urla e grugniti liberatori mentre inarcava le reni.
La situazione venutasi a creare rapidamente ha eccitato ulteriormente Tilde.
Felicissima del lavoro fatto ha visto lo sperma uscire abbondante; il primo violento fiotto è caduto sulle lenzuola, gli altri sono finiti sulla mano che avvolgeva lievemente il glande aspettando che uscisse l’ultima goccia mentre lo sguardo era fisso su quell’incantevole sesso che, incredibilmente, non si è afflosciato. Infatti era lì duro come il marmo, caldo e dava una carica erotica incredibile.
Tilde si è leccata le dita raccogliendo la sborra che aveva raccolto e la sua libidine era al top. La sborra era buona e non voleva perderne una goccia. Da donna impacciata che aveva abbandonato l’erotismo da ragazza, aveva una voglia pazzesca di leccare la cappella, di avere quel cazzo in bocca e si era scoperta assetata e avida di sperma, ma si è trattenuta e così non ha proseguito con la seduzione.
“Tilde è stato bellissimo, grazie.”
“Oh, tesoro mio! Ti ho visto in difficoltà e mi è sembrato giusto e naturale aiutarti a superare lo stato in cui eri, dovevo far qualcosa vedendoti sei sempre arrapato. Fidati di me e ti farò dimenticare quella ragazza. Voglio essere io a fartela dimenticare soddisfacendo le tue voglie!”
Un attimo dopo Tilde si è chiesto cosa avesse fatto.
La proposta di fare sesso con lui sul momento sembrava sensata ma poi le è sembrata assurda ma da donna affamata di sesso, in cuor suo pregavo che quel desiderio di prendere ancora il suo bel cazzo si avverasse. Tilde era dibattuta tra il suo carattere sempre serio e morigerato e la libidine che reclamava sesso. Da una parte è sconvolta rinnegando la proposta che sembrava insana dall’altra il pensiero che lui la considerasse vecchia e per di più troia. Ma tra le due anime c’era la volontà di liberare Luigi dal ricordo della ragazzina che si era dimostrata una troietta bellina ma anche alquanto troietta che si era fatta scopare e per di più sorprendere nel farsi chiavare da un altro maschio.
Quella sega era stata una pietra miliare nel loro rapporto.
Tilde ci pensava sempre ed era diventato un pensiero fisso. La sua voglia era aumentata a dismisura dopo aver preso in mano quel bel giovane cazzo. La sua fantasia stava andando al galoppo ed è ben conscia che la prossima volta che si sarebbero visti in intimità non sarebbe stata solo una sega ma in cuor suo Tilde sperava anche in ben altro. Lei da donna saggia e madre insoddisfatta già si vedeva con Luigi che non soddisfatto di sborrare sicuramente le avrebbe accarezzato le mammelle, le cosce e si chiedeva anche come avrebbe reagito. Quel pensiero inorridiva ma allo stesso tempo fantasticava su come avrebbe affrontato la situazione e cosa avrebbe fatto lui e anche cosa avrebbe voluto fare lei; si sarebbe limitata a fare solo un’altra sega? Avrebbe fatto appoggiare il cazzo alla figa? Gli avrebbe concesso di metterlo, senza entrare a fondo, tra i glutei?
Per Luigi quella ragazza era un’idea fissa che lo teneva sempre voglioso e sempre arrapato con il cazzo dritto come se fosse affetto da priapismo. Nei momenti in cui non studiava non faceva altro che pensare a lei che era sempre presente nella sua testa masturbandosi il cervello.
Per alcuni giorni tutto filò liscio con le seghe fatte da Tilde che si accontentava ma che poi a letto si dedicava a dei ditalini solitari furiosi pensando a Luigi ed immaginandolo in una infinità di posizione per chiavarla.
Poi un pomeriggio, a parte la sua erezione sempre presente, Tilde ha notato che lui era irrequieto e il suo nervosismo si è protratto anche fin dopo cena.
Tilde gli ha chiesto cosa avesse per essere così turbato e nervoso; lei ha pensato a qualcosa che lui volesse chiederle ma non è riuscita a farselo dire nonostante Luigi sembrava volesse dire qualcosa ma al momento in cui la donna si aspettava le paroline magiche che avrebbero sbloccato tutto, lui si bloccava.
L’imbarazzo di Tilde era notevole; a quel punto non sapeva se negarsi oppure proseguire ed attuare la proposta. Allo stesso tempo voleva combattere la delusione amorosa del giovane per far sì che dimenticasse quella ragazzina.
Tilde si trovava combattuta come non mai ma ora si era messa d’impegno e doveva scuotere quel ragazzo che, da come raccontava, era morbosamente legato a quella puttanella.
Tilde si è guardata anche allo specchio e si è vista non male con un corpo che avrebbe potuto competere con qualche trentenne ed allora si è detta “Ora se la deve togliere dalla mente per forza. Non è possibile che lui ci pensi sempre nonostante io lo soddisfi e lo faccia sborrare! Vediamo un po’ se con l’abbigliamento e comportandomi da troia riesco in qualcosa!”
Per Tilde quella è una sfida e ha preso la decisione di essere molto sexy ed eccitante; lo faceva per essere desiderata. Per farlo ha indossato calze con il reggicalze e i tacchi a spillo, ha indossato una camicia da notte tipo baby doll completamente trasparente che mostravano benissimo le areole ed i capezzoli delle mammelle non sorrette dal reggiseno ma sostenute solo dalle coppe della camiciola. In trasparenza si vedevano perfettamente i capezzoli che si erano inturgiditi e premevano su quel leggero tessuto. Tra le gambe un perizoma talmente minuscolo che chiamarlo striminzito è dire che è grande e che logicamente non lascia spazio alla fantasia; ha l’aspetto di un filo interdentale che taglia in due le natiche.
Tilde si guarda allo specchio nel prepararsi e si chiede se così conciata fosse ridicola indossando alla sua età intimo da ragazzina, ma quell’idea le è passata subito pensando a Luigi che lei voleva si eccitasse.
Il suo scopo era quello di usare la tecnica del chiodo scaccia chiodo che spesso funziona con la partecipazione straordinaria del suo culo che, eventualmente, poteva essere un ulteriore stimolo. Lei ha pensato che Luigi la vedesse mentre sculettava come una troietta invitandolo a spogliarsi ed andare sul solito grande letto.
Luigi l’ha guardata ed è stato colpito fortemente da quell’immagine di donna sexy e sprgiudicata restandone stordito con occhi pieni di un giovane ragazzo eccitato che non vede l’ora di montare una MILF.
Ora si rendeva conto di qualcosa di unico e per continuare ad essere complice felice di quella donna si è steso nudo sul letto con il cazzo in piena erezione tenendolo in mano. Era talmente dritto che sembrava aspettare un intervento miracoloso per far scemare la voglia di sborrare.
L’attesa di Luigi è stata brevissima.
Tilde si è seduta al suo fianco allungando una gamba fuori dal letto ed una ripiegandola sotto di lei, facendo pendere il torso in avanti per far sì che le mammelle pendessero in avanti verso Luigi e gli ha preso in mano il cazzo tra le dita allontanando quelle del maschietto; era duro da far paura e come lo ha toccato lei ha sentito le mani di lui sul suo corpo andando ad accarezzare le mammelle che ha scoperto mettendo in mostra i capezzoli di cui si è impossessato per torcerli tra le dita ed anche tra le labbra per succhiarli furiosamente. L’altra mano è scivolata tra le gambe andando a frugare sotto il perizoma e proseguendo fino ad infilare le dita nella figa.
Tilde lo ha guardato in volto ed ha visto nei suoi occhi la voglia di accoppiarsi. Lei non ha detto niente ed ha proseguito e lo ha incoraggiato spalancando le cosce mentre con la mano gli faceva un gran segone.
Tilde era a digiuno di sesso da mesi; a parte i ditalini e le chiavate fatte con i dildo ed i vibratori, di cazzi veri non ne aveva visto.
Ora il digiuno sembrava stesse per finire e resisteva con difficoltà alla tentazione delle dita di Luigi che frugavano tra le labbra gonfie della figa ampia alle mani che palpavano le tette stimolando i capezzoli
Tilde era in preda alla lussuria e non pensava ad altro che la fare sesso nel migliore dei modi con il figlio dell’amica Giovanna. In poco tempo si è trasformata in una donna in calore.
Diceva a sé stessa “Non ce la faccio più. Voglio il suo sesso. Voglio assaggiarlo e lo voglio in bocca!”
E così ha fatto. Infatti si è inchinata per prenderlo in bocca iniziando subito a succhiare quel cazzo con forza tenendolo ben stretto fra le labbra che hanno fatto sì che diventasse ancora più duro.
Lei lo guardava in viso e lo vedeva con gli occhi chiusi segno che il giochetto di lingua sulla cappella funzionava. Lo sentiva gemere e stendersi meglio per godere meglio.
Tilde se lo portava sino in gola ingoiandolo completamente, lo succhiava ed assaporava le prime gocce salmastre che apparivano sul glande paonazzo e turgido parte terminale di quell’asta dura come il marmo.
Più lei lo spompinava più lui si contorceva e gemeva.
La donna si stava impegnando al massimo per farlo godere; gli dava splendide escursioni con la lingua su tutta l’asta da cima a fondo, a lui piaceva avere i testicoli accolti dalla occa di lei che li risucchiava.
Con quel meraviglioso lavoro di bocca Tilde lo ha portato all’orgasmo.
Mentre lei si dava da fare lei aveva la testa bloccata dalle mani di lui che la scopava in bocca. Quando il cazzo era in profondità si sentiva soffocare ma stava godendo tanto producendo tanti umori per l’eccitazione.
Luigi al momento dell’acme non è riuscito a trattenersi e tra grugniti ed ululati ha lasciato che il suo sperma andasse dentro la bocca di Tilde schizzando fino in gola.
Finita la sborrata Tilde si è rialzata con in bocca ancora dello sperma; Luigi ne aveva prodotto e riversato nella Bocca della sua matura amante una grande una grande quantità e lei ha fatto fatica a berlo tutto pur non riuscendoci completamente. Infatti era una quantità tale che un po’ è colato dagli lati delle labbra formando un rivolo biancastro che gocciolava dal mento.
Luigi è rimasto steso sul letto distrutto dalla potenza dell’orgasmo e lei lo guardava contenta di essere riuscita ancora una volta a farlo venire facendolo godere tantissimo.
Luigi si è ripreso quando lei si stava sgrillettando per darsi una calmata ma poi ha deciso di godere da sola la notte nel letto su cui ora c’è Luigi.
Quando Tilde stava per uscire lui l’ha fermata, le è saltato addosso, le ha levato il perizoma e si è fiondato tra le sue cosce infilandoci la lingua che ha fatto affondare nel sesso della donna che fremeva ad ogni slinguata. Per Tilde era un piacere desiderato ma anche inatteso.
Sentirsi sia penetrare profondamente sia risucchiare gli umori che colavano abbondanti era un piacere unico e molto gradito anche perché Luigi, abbandonata l’irruenza, lo faceva con delicatezza. Lui ora stava mettendo in pratica ciò che la natura maschile le ha donato ed anche ciò che ha imparato da quella ragazzina troietta in quei pochi mesi che sono stati insieme in cui devono aver scopato frequentemente.
Quando Luigi succhia il clitoride, Tilde trema di piacere intenso. Sono bastati pochi colpi di lingua per farla saltare come un’indemoniata tanto era arrapata e vogliosa, regalandole il primo orgasmo.
Ora Luigi sfodera tutto il suo repertorio amoroso risalendo leccandole tutto il corpo, l’ombelico, le mammelle, il collo e via sino alla bocca baciandola.
Tilde ha risposto cercando la lingua intrecciandola con l’altra e così baciandosi si rotolano sul letto stretti uno sull’altro travolti dalla passione.
Tilde finalmente sentiva quel sesso maschile, ben diverso da quello del compagno, che preme tra le cosce e poiché ne ha voglia irresistibile lo accompagna con la mano tra le labbra gocciolanti della figa per farlo entrare in lei profondamente.
Finalmente si sono aperte le porte del paradiso e il giovane cazzo di Luigi si mostra forte nello spingere dentro con la grinta di un toro andando a far battere i testicoli sul perineo.
Tilde con quel bel cazzo dentro si è perduta e non esiste più niente intorno; lei pensa solo e soltanto a godere come una matta perché il piacere dato da quel sesso giovane che la sta aprendo e tenendo larga è incredibile e speciale.
Luigi l’ha poi fatta mettere alla pecorina tenendola per i fianchi ed ha ripreso a montarla andando veloce sbattendola con forza.
Il pensiero di Tilde che la limitava pensando alla sua età ed al suo aspetto che non è certo di quello di una ragazzina, non ha creato limitazioni, anzi forse ha abbattuto delle barriere.
Purtroppo l’irruenza causa brutti scherzi: durante uno degli assalti, il cazzo è scivolato fuori proprio quando stava arrivando l’orgasmo più forte. Lei con voce rotta da gemiti e sospiri, non capendo più niente, l’ha supplicato di farla venire essendo ad un passo dalle convulsioni.
Lui l’ha accontentata. Il cazzo ha ricercato la figa ma non si sa se per volontà oppure per casualità ha puntato il culetto. Lì Tilde era vergine ed ha cercato di sottrarsi spostando il bacino in avanti ma Luigi la teneva per i fianchi e non riusciva a svincolarsi. La donna avvertiva la pressione sul buchetto; aveva paura di essere presa in un rapporto simile, pur non avendolo mai fatto, pensava che fosse fatto di lacrime e sangue ed ha cercato di fuggire evitando il dolore e la paura di farsi rompere il culo.
Ma lui l’ha costretta. Lei si è lasciata fare perché piena di libidine e di voglia di sentirsi qulla che non è mai stata.
Ha sentito il culo cedere, l’anello anale si è aperto e il suo cazzo si è fatto strada in lei sempre più in fondo. Con sua grande sorpresa non ha sentito dolore, solo un po’ di fastidio; il piacere è stato immediato.
Man mano che entrava sempre più a fondo, si sentiva piena e godeva sbattuta senza pietà in un’inculata di puro, intensissimo piacere. Luigi spingeva forte e gli orgasmi di Tilde erano più intensi e frequenti di prima ed arrivavano direttamente al cervello.
“Rompimi il culo! Dimmi che una troia con il culo rotto! Sono diventata la tua puttana”
Non era da lei esprimersi in modo così volgare, non si riconosceva, non era in lei per essere così sboccata ma quelle parole le trovava appropriate al momento e godeva anche nel dirle aumentando l’erotismo dell’accoppiamento.
Anche Luigi, sentendola, la insultava e più diceva parole oscene più Tilde si eccitava; lei aveva perso la ragione ed era come ipnotizzata facendo tutto quello che lui chiedeva.
“Sìì, sììììì, sei una troia, una vecchia puttana! Ti rompo il culoooooo!!”
In quel accoppiamento Tilde ha messo a dura prova il suo culetto vergine, ma appena lui è entrato in lei si è resa conto che ne valeva la pena ed ha avuto un orgasmo colossale, di quelli che ti spezzano in due, gridando come un’indemoniata, contorcendosi delirante in quel di un momento magico di follia.
Anche Luigi ha goduto a causa anche di ciò che lei diceva e le ha riempito il culo di sborra urlando e affondando con spinte poderose per poi cadere esausto sul letto.
Al termine Tilde non si è più vergognata di essersi concessa a fare sesso con quel giovane figlio dell’amica. Farsi rompere il culo non è facile da capire e da spiegare, ma ogni qualvolta Luigi la chiava, lei dice che è l’ultima volta non considerando che ha il paradiso della lussuria e della perversione lì a portata di mano.
Lei con l’età che si ritrova potrebbe essere senza dubbio la madre di Luigi ma ciò non ha fermato gli accoppiamenti fatti rigorosamente in due senza l’aiutino di foto o filmati porno. Lui è giovanissimo e quindi far drizzare quel sesso che già di per sé è molto sensibile, è cosa facile.
Da alcuni mesi Tilde con Luigi fanno coppia nell’intimità ed ora pensano di far conoscere la loro unione alla madre di lui ed ai figli di lei.
Il marito di Tilde come la prenderà? In alternativa lui si potrà trastullare con le donne orientali ed i magnifici trans thailandesi o vietnamite.

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