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Racconti di DominazioneRacconti Erotici EteroTrio

Regalo speciale pt1

By 20 Marzo 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Stasera usciamo insieme ad alcuni amici, per andare a fare una partita a bowling. Sono quasi le 18, il sole inizia ad abbassarsi ora, donando al paesaggio un colorito aranciato , un’ atmosfera di tranquillità, sembra quasi di essere in una cartolina, l’ aria tiepida che ricorda l’ avvicinarsi della bella stagione. Come concordato ci troviamo da me, per poi prendere su un’ unica macchina e andare a fare un’ aperitivo , prima di andare a cena e poi raggiungere gli altri. Arrivate puntuale, parcheggiate la macchina e suonate il campanello. Vengo ad aprirvi, come al solito siete sempre molto curata , indossate un paio di jeans chiari attillati, una maglia bianca molto soft e un paio di stivaletti alla caviglia con un po’ di tacco e i capelli sciolti sulle spalle. La prima cosa che mi dite appena ci vediamo è ” Come siamo belle stasera, stai proprio bene cosi!” farfuglio un debole “Grazie” . Un brivido mi percorre la schiena, Voi siete ignara di tutto, ma stasera riceverete un regalo da parte di Padrone, e io non vedo l’ora di consegnarvelo. Un paio di ore fa, Padrone mi ha chiesto che cosa avrei fatto stasera, così gli ho illustrato il programma della serata : aperitivo e cena assieme e poi partita a bowling con gli altri. La Sua risposta è stata ” Molto bene Emma, allora tra 15 minuti sarò da te e sceglieremo cosa indosserai stasera” ovviamente alla vista di quel messaggio i brividi hanno iniziato a tormentarmi, l’ agitazione e l’ eccitazione hanno iniziato a salire e ad invadermi. Esattamente 15 minuti dopo il campanello suona, vado ad aprire con il cuore in gola, le mani tremanti faticano a girare la chiave nella serratura. ” Buon pomeriggio schiava” il tono di voce è normale, ma qualcosa mi dice che c’è altro oltre alla scelta del vestiario. Con voce tremante ed eccitata rispondo ” Buon pomeriggio Padrone” e lo faccio accomodare. Mi guarda attentamente e mi dice con voce divertita ” Bene, vedo che i tuoi capezzoli sono già belli evidenti, sei già eccitata vero Troia?” a quelle parole tremo , e un piccolo ansimo mi esce dalla bocca, mi eccita troppo quando mi chiama così, con un filo di voce rispondo ” Si Padrone, sono già eccitata”, continuando a osservarmi mi dice ” Bene, anche stasera starai senza reggiseno e metterai gli elastici, voglio che la tua Signora e chi ti sta attorno, veda quanto sono turgidi i tuoi capezzoli, chiaro?” ” Si Padrone… chiaro” rispondo tra gli ansimi. Ci dirigiamo verso la camera, entriamo e si siede sul bordo del letto con le braccia conserte ” Bene, stasera indosserai autoreggenti e vestito, fammi  vedere due proposte” il tono è tranquillo, ma non ammette repliche. Sempre scossa dai brividi sotto il Suo sguardo fermo e impassibile , apro l’ armadio e cerco le due proposte. Dopo un paio di minuti tiro fuori due vestiti e li appoggio sul letto al Suo fianco. Mentre li provo mi sento come sotto esame, agitata ed eccitata, vampate di calore mi salgono dal basso ventre. Dopo un paio di prove con e senza elastici ai capezzoli per vedere l’ effetto finale, la scelta ricade su quello blu, corto a metà coscia, stretto in vita e leggermente più largo sui fianchi che mette bene in risalto i miei capezzoli strizzati. ” Bene, ora puoi levare gli elastici, li rimetterai stasera prima di andare a fare l’ aperitivo con la tua Signora, e li terrai per tutta la serata, chiaro?” rispondo con un filo di voce, l’ eccitazione è già alta ” Si Padrone, chiaro”. Mentre levo gli elastici e il vestito, sento il Suo sguardo incombere su di me, mi sta fissando, la cosa mi mette in soggezione. Quando ho finito e sto per rivestirmi mi ferma dicendo con tono severo “Bene, allora stasera ti voglio eccitata… e sfondata…voglio che appena vedrai la tua Signora gli porgerai i miei saluti e che gli faccio un regalo, ma non potrai assolutamente dirgli di che cosa si tratta fino a fine serata.” Lascia che quelle parole facciano effetto e aspetta  la mia reazione. Ci vogliono alcuni secondi prima che capisca veramente il senso di quelle parole e quando accade, l’ eccitazione esplode in una vampata di calore, donandomi un leggero rossore sulle guance. Si gode l’ effetto di quelle parole  e mi dice, con un tono divertito e provocatorio ” Molto bene, vedo che hai capito cosa intendo e che la cosa ti piace…sei proprio una Troia! Forza, prendi il plug grande e il lubrificante , voglio mettertelo già ora, il tuo buchino sarà il mio regalo per la tua Signora”. A quelle parole non capisco più nulla, il fiato si fa corto e il respiro veloce, i brividi continuano a percorrere la schiena e inizio a sentire umido tra le gambe. In quel momento, mi sono sentita proprio un’ oggetto nelle Sue mani e questa cosa non ha fatto altro che aumentare la mia eccitazione.Con passo insicuro faccio come ordinato e reperisco plug e lubrificante , tengo lo sguardo basso e aspetto il prossimo ordine che non tarda ad arrivare. ” Bene, vieni qui e appoggiati con il busto sul letto, mettiti a 90 e apri bene con le mani il buchino , per il tuo Padrone” altri brividi mi scuotono e inizio ad ansimare nuovamente . Obbedisco e mi metto come ordinato, le gambe mi tremano e il cuore batte a 1000. Ho un piccolo sussulto quando sento le gocce di lubrificante cadermi sul buco, sono fredde e un po’ fastidiose. Dopo pochi secondi, sento un dito appoggiato alla rosellina che preme per entrare, un’ brivido intenso mi fa tremare e una vampata di calore mi invade. Muove il dito su e giù, lentamente, troppo lentamente, è una tortura alcuni gemiti mi escono dalle labbra. Dopo un paio di movimenti introduce anche il secondo dito, muovendoli entrambi avanti e indietro. Li toglie di colpo, strappandomi un piccolo gemito di fastidio, mi sembra di sentirlo ridere. Un ‘ attimo dopo sento la punta del plug premere e farsi largo in quel buchino stretto e caldo. Gli umori iniziano a colarmi dalle labbra sulle cosce, sono già in uno stato pietoso, sento il buco che piano piano cede, si dilata e lascia spazio a quel corpo estraneo che con estrema lentezza avanza dentro me, torturandomi e facendomi godere.  Metà del plug è dentro, quando il contatto di due dita sulla pelle delicata, morbida e bagnata delle labbra mi fa trasalire. Senza troppa grazia le fa scivolare dentro di me e inizia a stimolare il punto G, con movimenti circolari in modo energico, ansimo a quel contatto. Fino a quel momento non Ha emesso una parola, è restato in silenzio dietro di me, l’ unico suono che riempiva la mia stanza era quello dei miei gemiti ed ansimi, a quel punto esordisce dicendo “ricordati, Emma, che devi chiedere il permesso per godere” ” si Padrone” , la voce esce appena dalle labbra, si inizia a sentire un rumore molto imbarazzante ed eccitante per me, come se Padrone stesse giocando con una pozzanghera, è di nuovo la Sua voce a coprire quei rumori così imbarazzanti, ” Dal rumore che emetti, direi proprio che sei in calore come una cagna” trasalisco di nuovo, quelle parole mi mandano giù di testa, mi eccitano e mi fanno sentire una troia. “Dimmi Emma , cos’ è che ti eccita così tanto?” un attimo di silenzio , non mi aspettavo quella domanda ” Il fatto che Lei  stia preparando il mio buchino del culo  per fare un regalo alla mia Signora…il fatto che si riferisce a me con i termini  “troia” e “cagna” , il fatto che stasera dovrò andare in giro con un plug infilato nel culo… e cercare di comportarmi normalmente, per non dare nell’ occhio” la voce a tratti perde d’ intensità a causa dei trattamenti che sta continuando a svolgere sul mio buchino e sul mio sesso. Sempre con un filo di voce dico ”  Padrone, sto per squirtare…” la sensazione di fare pipì è forte e le gambe tremano. ” Molto bene…voglio vederti squirtare come una cagna” e così dicendo, aumenta il movimento delle dita che stanno stimolando il punto G , io non capisco più nulla sono in balia degli eventi, mi lascio andare e gemendo in modo osceno , sento il liquido schizzare fuori dalle mie labbra, che inonda la Sua mano e bagna le mie cosce. Sono  un tremolio unico, il bacino, le gambe, la voce che a fatica esce per chiedere il permesso di godere, la risposta che arriva non è quella sperata, ma aumenta ancora di più la mia eccitazione “No Emma, non puoi godere, ti ho già detto che stasera ti voglio eccitata, quindi non hai il permesso di godere, chiaro?” la risposta mi si ferma in gola, la voce non esce… la Sua voce mi incalza, pretendendo una risposta ” CHIARO TROIA?!” ci riprovo, scossa dai brividi per la squirtata appena avuta e dal tono di quell’ ultima frase , quasi si fa fatica a sentirla, ma esce “Si…Padrone…chiaro…”. “AH!” un grido mi sfugge dalla bocca, un bruciore e una sensazione di pienezza mi colpiscono come una frustata. Con una spinta decisa ed energica, ha fatto entrare in una sola volta tutta l’ altra metà del plug, togliendomi il fiato e strappandomi un urlo di dolore. Dopo qualche secondo dove tutto sembra essersi fermato, sussulto, con un colpo deciso ha estratto le dita dal mio sesso bollente, bagnato e voglioso, portandole davanti alla mia bocca, sono un misto tra umori e squirting ,so cosa devo fare. Dischiudo appena le labbra e quelle dita scivolano dentro, le richiudo e inizio a succhiare delicatamente ed assaporare quel gusto salato dei miei umori e  quello leggermente amaro dello squirting emettendo piccoli mugolii di apprezzamento. In questa circostanza mi sento proprio una troia e la Sua voce mi fa tremare, riportandomi alla realtà ” Molto bene Emma, basta così” e così dicendo sfila le dita dalla mia bocca, ” Se vuoi puoi ripulirti, ma il plug rimane dentro chiaro?” ” Si Padrone, chiaro” ” Bene, mi raccomando, ricorda che non potrai rivelare alla tua Signora di che regalo si tratta, fino a fine serata” ” Si, Padrone” finita quella frase, si avvia verso la porta d’ingresso, io sono immobile, ancora con il busto appoggiato al letto che cerco di riprendere fiato, incapace di muovermi, quando sento la porta chiudersi. Resto lì per qualche minuto, apprendendo appieno quello che è appena successo, poi mi alzo e con fatica, scossa dai brividi per via del plug che mi apre in due, mi dirigo verso il bagno per ripulirmi e iniziare a prepararmi per questa serata che sarà molto più eccitante di quanto immagino…

“Anche tu…stai bene, vestita così…”. Dico, sempre con un filo di voce.  “Devo finire di truccarmi…come al solito sono in ritardo!” “Ma va! Tranquilla, lo spriz mica scappa se tardiamo due minuti”, e così dicendo, ci dirigiamo verso il bagno. A ogni passo un brivido mi attraversa la schiena , una vampata di calore si diffonde dal basso ventre, sento il plug premere…spero proprio che non Vi accorgiate di nulla, non voglio rovinarvi la sorpresa, che so apprezzerete. Appena prima di uscire, con la scusa di reperire dei fazzoletti, mi imbosco nello sgabuzzino, e infilo gli elastici, come ordinato.Dopo circa 10 minuti, ci troviamo al bar a sorseggiare due spriz e a parlare del più e del meno. Il viaggio in macchina, seppur abbastanza breve, è stata una dolce, tremenda tortura. Seduta sul sedile, il peso del mio corpo premeva sul plug, facendolo entrare ancora più a fondo…lo sentivo premere con insistenza, aprendomi e allargandomi, donandomi continue fitte di piacere e dolore, che io stessa ricercavo, muovendo il bacino in avanti e in dietro, eccitata e bagnata, all’ idea che il mio culo, allargato e aperto, sarebbe stato il regalo di Padrone per Voi. Ho cercato di mantenere un contegno e di non dare troppo nell’ occhio, anche se il fiato corto, i sussulti a ogni variazione della strada, e gli ansimi, hanno reso  il tutto più difficile.Dopo un po’ che parliamo, mi chino leggermente in avanti e a voce un po’ più bassa, per evitare che orecchie indiscrete possano sentire, dico ” Ho un paio di messaggi da riferirvi, da parte di Padrone”. Voi mi guardate con fare curioso e mi dite “Ah si ? Ovvero…?” il tono della voce, non è più quella dell’ amica con cui stavo parlando fino a pochi secondi fa…ma è quello della Padrona. Già solo il modo in cui mi state guardando e il tono della voce, mi fanno avvampare ed eccitare. “Beh…il primo, è che Vi porge i suoi saluti…mentre il secondo…” il fiato si fa più corto…la voce indecisa… e i brividi mi percorrono la schiena, istintivamente, mi muovo sulla sedia, causandomi a mia volta, altri brividi e aumentando la mia eccitazione, il sesso è sempre più bagnato….La Vostra voce mi esorta a continuare ” Il secondo…?” faccio un respiro profondo e riprendo “…il secondo…è…è che ha un regalo per Voi…” faccio una piccola pausa e mi affretto ad aggiungere ” Ma non mi è permesso rivelarvi di che cosa si tratta , fino alla  fine della serata” un piccolo gemito, mi esce dalle labbra, e so che a Voi non è sfuggito, perché mi guardate sorridendo con malizia… Immediatamente una vampata di calore mi invade il volto. Dopo qualche secondo di silenzio, dite ” mmh…questa cosa mi piace…ha stuzzicato la mia curiosità…” così dicendo, prendete il telefono e vedo che digitate un rapido messaggio, che poi mi fate leggere ” Buona sera, la Troia mi ha riportato i tuoi saluti, e mi ha detto che hai un regalo per me…ma che non può dirmi di cosa si tratta, per il momento” . Quando ho finito di leggerlo, sono senza parole e senza fiato, resto qualche istante a bocca aperta, boccheggiante, guardandovi. Ricambiate, guardandomi con un sorrisetto lascivo e divertito. La mia eccitazione non smette di salire…ho la testa completamente altrove, persa in pensieri sporchi ed eccitanti…io e Voi, nel dopo serata…Ora anche i capezzoli hanno iniziato a farsi sentire, iniziando a bruciare e pungere contro la lana del vestito, torturandomi piacevolmente. Stiamo chiacchierando normalmente, quando un suono che conosco anche fin troppo bene, mi fa trasalire. È Lui. Prendo il telefono e lo sblocco, leggo trasalendo di nuovo. Voi ve ne accorgete, e mi dite, quasi ridendo ” che ti ha detto?” , giro il telefono e Vi faccio leggere il messaggio. “Troia, immagino che ora sei con la tua Signora…come va?” con tono deciso e risoluto mi ordinate ” Cosa stai aspettando…?! Rispondi! “. Obbedisco e digito la risposta. Mentre scrivo, sento il Vostro sguardo addosso,  sollevo gli occhi dallo schermo e noto che mi state scrutando attentamente, mettendomi in soggezione, sorridendo, per poi digitare qualcosa sul telefono. Deduco che Padrone abbia scritto anche a Voi. Pochi  istanti dopo, mi arriva la conferma. Mi porgete il telefono, per farmi leggere  ” Si, esatto. Tu non ti preoccupare, lascia fare tutto alla Troia e goditi il regalo. Come la trovi, noti qualcosa di particolare? ” “ok, va bene, grazie. La trovo proprio bene stasera, e…si, direi che i suoi capezzoli sono ben evidenti, hahaha”. A quelle parole, dette come se io fossi un oggetto nelle vostre mani… mi sento invadere da una vampata di calore ed eccitazione, proveniente dal basso ventre…diventando tutta rossa…sentendomi completamente in balia delle vostre decisioni…dei vostri voleri…completamente sottomessa.”Emma..? Emma..?EMMA!”. La Vostra voce, dura e un po’ spazientita , mi riporta alla realtà. Per un’ momento, mi ero persa in quei pensieri e sensazioni, annullando completamente il mondo intorno a me. Imbarazzata, mi affretto a dire ” Si…?scusatemi…mi ero persa un momento nei miei pensieri…” “Lo avevo notato…” dite, leggermente infastidita, poi proseguite , con un tono basso e provocatorio ” comunque…scommetto che se ora, venissi a controllare lo stato delle tue mutandine…le troverei completamente bagnate…non è vero?” . A quelle parole mi manca il fiato…non riesco a formulare una risposta… ” Ti ho fatto una domanda, Emma!” “…Si…Signora…è così…” ” hahahaha brava bambina…sei sempre la solita…una Cagna…” “Signora! Mi fate impazzire così!” quelle parole, quel modo di chiamarmi…mi mandano fuori di testa, facendomi perdere il senno…” lo so, Piccola…”. Come programmato, dopo l’ aperitivo andiamo a cena, e fino a qui, la serata procede tranquilla . La mia eccitazione è tenuta costantemente accesa dal plug che mi sta spaccando in due e dagli elastici che mi strizzano i capezzoli come morse, facendoli bruciare e dolere, ma sembra che Voi vi siate dimenticata della mia situazione, il che mi dà un po’ di tregua e respiro, per modo di dire. Ora però viene la parte più difficile, ovvero giocare a bowling con un plug conficcato nel culo. Raggiungiamo gli altri. Fortunatamente, a prima vista, nessuno sembra essersi accorto della cosa. Una volta decise le squadre, iniziamo a giocare. La nostra squadra, è composta da noi due, più una coppia di amici, mentre l’ altra dalle altre due coppie. Io decido di lanciare per ultima, in modo da recuperare più tempo possibile, per cercare un modo per non far scoprire la mia situazione, e non soffrire troppo. Tecnica completamente inutile. Sono in piedi, che aspetto il mio turno, nel panico più totale, il cuore batte a 1000, non so come fare. Ovviamente, Voi vi siete accorta di questa cosa. Guardandomi negli occhi, Vi avvicinate a me, approfittando di un momento di distrazione comune…e con un gesto  deciso, veloce e completamente inatteso, mi afferrate i capezzoli e li torcete con forza , lasciandomi a bocca aperta, facendomi mancare il fiato. Il male e il bruciore mi invadono completamente, sento le gambe cedere leggermente. Avvicinando la Vostra bocca al mio orecchio mi ringhiate, in un sussurro ” Lo so…farà male…ma molto meno di quanto te ne potrò fare io dopo…se non lo farai…quindi ora, vedi di sbloccarti e di lanciare quella cazzo di palla, chiaro?” Io rimango senza fiato…non capisco. So che quella non è una minaccia, ma bensì una promessa. Vi guardo con fare interrogativo e confuso e Voi, rispondete alla mia domanda silenziosa, guardandomi negli occhi ” Si Emma, ho capito quale sarà il mio regalo…ora VAI!”. Non riesco a rispondere, non ne ho le forze, con le lacrime agli occhi per il male, faccio un piccolo segno di assenso con la testa. A quel punto, mollate bruscamente la presa sui capezzoli e vi allontanate da me. Sono completamente confusa e senza forza. Ma dopo una simile promessa, non posso non obbedire. Con le mani sudate e tremanti, il passo indeciso e mille pensieri per la testa, mi avvio all’ imbocco della pista….prendo una palla…mi porto in posizione e faccio un respiro profondo, rivivendo nella testa, quelle parole che suonano cosi minacciose, da non poter essere ignorate. Mi faccio coraggio e parto. Faccio un paio di rapidi passi, lasciando cadere la palla, che ancora non si sa come, rimane in pista e abbatte una parte dei birilli. Le fitte provate in quel momento sono fortissime. Mi sento letteralmente spaccata in due, ma, nonostante questo, sto colando in modo disumano. Tutta questa situazione, per quanto possa essere assurda e dolorosa, è anche estremamente eccitante. Mi volto e torno al mio posto. Vi avvicinate di nuovo e mi sussurrate ” Brava Bambina…”, a quelle parole, divento tutta rossa e Voi vi mettete a ridere. Fortunatamente, la serata continua abbastanza normalmente, e arriva il momento di salutarci. Dopo i saluti di rito, ognuno si dirige verso le proprie macchine e  si dirige a casa e così facciamo anche noi. Appena saliamo in macchina e siamo lontane da occhi e orecchie indiscreti, mi dite, con voce sensuale e calma “Allora, la serata è ufficialmente finita…quindi, è arrivato il momento del mio regalo…” io Vi guardo, e Vi sorrido, finalmente il momento tanto atteso, è arrivato. Non so il  perché, ma sono nervosa e agitata. Con voce tremante dico ” Si, Mia Signora…è arrivato…è arrivato il momento del regalo…ma non posso consegnarvelo ora…dobbiamo andare a casa.” “Questo lo so anche io, Emma…ma ora voglio essere sicura di aver intuito giusto” e così dicendo, avviate il motore e Vi dirigete verso casa. ” Si Signora, avete intuito giusto…il regalo di Padrone per Voi…è il mio buchino del culo…aperto e allargato” un brivido mi corre lungo la schiena, mentre pronuncio quelle parole.Arriviamo a casa ed entriamo. Vi faccio accomodare sul divano e mi posiziono davanti a Voi. Mi levo le scarpe e il vestito, esponendo completamente il mio corpo semi nudo, al Vostro sguardo impaziente e divertito. I capezzoli spiccano turgidi, gonfi e scuri, stretti dalla morsa degli elastici, su due seni non troppo grandi, tondi e sodi. Mi levo le mutandine, e nel mentre, la Vostra voce mi colpisce, infiammandomi “Portamele, voglio vedere come le hai ridotte”, il tono è sensuale, ma non ammette repliche. Obbedisco, e  mentre Ve le porgo, il mio telefono inizia a squillare. Con un gesto rapido e deciso, lo afferrate, prima ancora che io possa decidere cosa fare. Guardate lo schermo, e con un ghigno rispondete, mettendo in vivavoce. “Pronto, schiava ?” ” La Troia, al momento è occupata a mostrarmi come ha ridotto le sue mutandine, prima di consegnarmi il tuo regalo, sei in vivavoce” ” Immagino che saranno completamente bagnate, vero cagna?”. La voce non mi esce…sto ansimando…mi manca il fiato…le parole si fermano in gola…ho caldo ma anche i brividi… La Sua voce mi esorta a rispondere “Rispondi alla domanda!”, con un filo di voce rispondo “S…si…Padrone” un senso di umiliazione e piacere mi invade. La Sua voce, calda ma ferma, mi travolge “TROIA!!” un gemito, mi esce dalle labbra, un senso di umiliazione, piacere ed umiliazione mi invade. ” Bene Troia, ti ho chiamato perché volevo sapere com’ era andata la serata, visto che devi ancora consegnare il mio regalo alla tua Padrona,  io starò qui ad ascoltarvi, chiaro?” un brivido fortissimo mi attraversa il corpo…per un attimo è come se le gambe mi cedessero, l’ eccitazione e l’ ansia salgono alle stelle. Con un filo di voce rispondo un debole “Si Padrone, chiaro” ” Bene, esegui!” . Faccio un lungo respiro e mi avvicino, di qualche passo al divano , mettendomi a 4 zampe, difronte a Voi, a gambe larghe, in modo da mettere in bella mostra il plug, che mi sta spaccando in due da quasi tutto il giorno. Porto una mano dietro la schiena, per iniziare ad estrarre il plug, ma la mia mano viene bloccata dalla Vostra. “No Emma…voglio essere io a toglierti il plug…voglio vedere bene, quanto il Padrone ti ha sfondato per me…e poi, ho in mente un altro compito per quella mano” scosse di piacere mi scuotono il corpo. “Si Padrona…come desiderate”. Con una mano prendete il plug, con l’ altra, allargate le chiappe. Lentamente, molto lentamente, iniziate a sfilare il plug, lo fate ruotare e lo tirate con tanta lentezza, da essere una tortura. Piano piano  il plug esce, sento il mio buco aprirsi, dilatarsi, e bruciare. Quelli che fino a pochi istanti prima, erano soltanto sospiri, ora sono diventati gemiti e ho iniziato a muovere il bacino, seguendo quel lento, maledetto movimento,della Vostra mano. Estraete il plug fino a metà, dov’è più largo, lasciandolo in quella posizione, facendolo ruotare, sempre con estrema, estenuante lentezza. Mi sento letteralmente aperta ora…il buco brucia e fa male, ma nonostante ciò, un rivolo di umori cola dalla figa, lungo la coscia, facendomi sentire una Cagna a tutti gli effetti. I gemiti si fanno sempre più intensi. La Vostra voce, sovrasta i miei versi, facendomi trasalire, ” E’ arrivato il momento di tenere occupata quella mano” e così dicendo, prendete un cuscino dal divano e me lo posizionate sotto al ventre, facendomi appoggiare, con la conseguenza di esporre ancora di più il mio culo. Quella posizione mi manda fuori di testa, mi eccita e mi fa sentire completamente sottomessa. So cosa volete che faccia, cosi porto la mano tra le gambe e inizio a stimolare il clitoride e le labbra, che trovo inondate di umori appiccicosi e viscidi. Voi, iniziate a ricacciare dentro il plug, iniziando a fottermi. Gli ansimi aumentano di intensità, diventando quasi lamenti, il fiato si fa più corto e l’ eccitazione sale. La mia mente ormai è persa, in balia delle emozioni provate.In un momento di lucidità, mi sembra di sentire degli ansimi, provenire dal telefono…Padrone è ancora in linea, e probabilmente si sta godendo la scena, sentendo la sua schiava che gode e soffre, obbedendo agli ordini dei Suoi due Padroni. Iniziate a fottermi con sempre più velocità e potenza,il plug esce quasi del tutto, per poi ritornare dentro, ruotare e uscire di nuovo. Le dita si muovono rapide sulla figa, che inizia ad emettere rumore osceni. Anche Voi, iniziate ad ansimare, deduco vi stiate toccando. ” Non resisto…non resisto più…Vi prego…datemi il permesso di godere…” la voce esce rotta, in questa supplica, fatta ad entrambi. Il primo a rispondere è Padrone ” No, se non resisti più fermati… prima di poter godere, devi consegnare il mio regalo… alla tua Signora”, la voce è bassa, severa e rotta da qualche ansimo. Mi fermo, e in quel momento ecco che arriva anche un Vostro ordine… ” Girati! è tutta la sera che ho voglia di sentire quella piccola lingua , massaggiarmi tra le gambe, è ora di soddisfare quella voglia!” scossa dai brividi di eccitazione e con ancora il plug infilato dentro, mi giro, e Vi trovo già a gambe aperte, con la schiena appoggiata al divano. Con poca delicatezza, mi afferrate per i capelli e mi premete contro il Vostro sesso, caldo, umido,salato. Inizio a leccare con foga, ingurgitando con avidità i vostri umori salati. In questo momento, sono completamente arresa alla vostra volontà, non riesco a fare nulla che non sia obbedire agli ordini che mi vengono imposti.Vi sento gemere ed ansimare, così aumento con ancora più intensità, leccando ogni centimetro di quella pelle morbida e calda, fino a quando non Vi irrigidite e premete con forza la mia testa conto il Vostro sesso, godendomi letteralmente in faccia. Vi ripulisco accuratamente, dandovi il tempo di recuperare le forze. Quando ho finito, mi fate girare nuovamente, riprendendo la penetrazione con il plug, dopo poco mi ordinate  di ricominciare anche con la stimolazione. Ormai sono allo stremo delle forze, le gambe  faticano a reggermi… i capezzoli ormai hanno preso fuoco…la testa è pesante…il fiato scarseggia… il buchino è dilatato, brucia e inizia a far male…la voglia è tanta…ma questo è quello che voi volete da me…distruggermi, fisicamente e mentalmente, e godere di ciò…ed è anche quello che voglio io. Vengo strappata da quei pensieri da una fitta fortissima all’ ano, un misto tra bruciore, dolore e piacere. Avete tolto tutto d’ un colpo il plug. “oooh che bello vederti così aperta, Emma. E’ proprio un bel regalo, grazie” dite, contenta. La voce bassa, autoritaria, ma anche calda di Padrone, mi investe come una frustata, accendendo ancora di più, se possibile, la mia eccitazione. “bene, sono contento ti sia piaciuto il mio regalo. Ora Emma, è arrivato il momento di godere per i tuoi Padroni, facci vedere quanto sei Troia e Cagna” “mh!….s…si…Padrone”  e così dicendo, faccio scivolare due dita nella figa, iniziando a stimolare il punto G, in modo frenetico, furioso…gemendo e ansimando a pieni polmoni, lasciandomi andare completamente, pensando solo al piacere che stavo donando a voi, e a me stessa, in quel momento. Le gambe iniziano a tremare e in pochi secondi, squirto…allagando il pavimento…godendo e ansimando. Mi accascio a terra, stremata…negli ultimi istanti di lucidità, prima di addormentarmi…sento come dei ruggiti soffocati, provenire dal telefono…sorrido soddisfatta e appagata…e crollo, nelle mani di Morfeo.

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