Skip to main content
Racconti di DominazioneRacconti Erotici EteroTrio

Ricordo del tempo che fu

By 27 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa storia, che mi accingo a raccontarvi, appartiene al mio passato. Infatti, all’epoca dei fatti ero più giovane e soprattutto libera sentimentalmente e dal vincolo matrimoniale. Avevo iniziato una relazione con un uomo più grande di me. Lui si chiamava Giorgio ed era un uomo dall’aspetto molto gradevole ed era di ottima cultura, era un insegnate alle scuole superiori. La nostra relazione che durò quasi un anno, dal punto di vista sessuale era profondamente segnata dalla sua voglia di dominare. Un giorno, parlando mi disse che avrebbe voluto spingere la nostra esperienza sessuale su nuovi binari e che avrebbe desiderato molto portare un’altra persona nel nostro gioco di coppia. La cosa inizialmente non mi piacque, ed infatti rifiutai. Da allora, però, lui mi chiese questa cosa con continuazione ed io alla fine accettai. Così lui, un pomeriggio mi telefono e mi disse di preparare la cena per lui e per un ospite, inoltre, mi disse che io avrei dovuto servirla a loro come una cameriera, ma completamente nuda. Poco prima di cena Giorgio tornò a casa, per controllare che tutto procedesse nel modo migliore, mi ordinò di indossare solo delle autoreggenti e delle scarpe col tacco. Poi fissandomi attentamente mi disse che così ero perfetta. Ci baciammo a lungo, poi mi disse col suo solito tono autoritario che durante la cena non avrei dovuto proferire parola, e che dovevo solo obbedire ai loro ordini; detto questo mi diede un bacio ed uscii di casa. Mentre attendevo, rimasi a pensare a quella situazione e fui anche sul punto di mandare tutto a ‘quel paese’. Però dentro di me, una parte di me, quella sicuramente più lussuriosa, voleva vivere quest’esperienza che sembrava folle ed eccitante. Contrastata com’ero, non sapevo che fare, ed intanto Giorgio e l’ospite arrivarono. In quel momento capii che ormai era troppo tardi per ogni ripensamento e che avrei dovuto, nonostante tutto, vivere quella esperienza. Quindi mi dissi che se dovevo giocare tanto valeva farlo come si deve. Appena i commensali si sedettero a tavola mi affacciai alla sala da pranzo e Giorgio subito mi ordinò di portare in tavola la prima portata. Feci un gesto di assenso e dopo un po’ tornai con il primo, ebbi modo di vedere così il nostro ospite. Era un tizio alto e magro, con il viso leggermente butterato coperto da una barbetta incolta. Si chiamava Riccardo, e quando mi vide sul volto gli si aprii un ampio sorriso. Mentre appoggiavo il piatto davanti a quest’ultimo lui allungo una mano e si mise a palparmi il fondoschiena. Io non dovevo dire nulla e così lo lasciai fare, appena smise tornai in cucina ma riuscii a sentire il suo commento a Giorgio ‘brava e ben istruita la tua schiavetta’. In quell’istante, in cucina mi ritrovai ad odiarmi per il semplice fatto che quella situazione mi stava eccitando. Fui richiamata in sala, e mi fu ordinato di mettermi in piedi davanti alla tavola perché volevano guardarmi. Ubbidii. Mentre mangiava famelico, Riccardo, mi squadrava i seni e il pube rasato. Giorgio mi disse ‘masturbati’, vedendo sul mio volto un attimo di titubanza , si ritrovo ad urlare di nuovo l’ordine con fare perentorio. Cosi cominciai lentamente a far scivolare un dito sulla vulva. Provavo un incredibile senso di vergogna. Poi guardandoli negli occhi e vedendo il loro desiderio che sembrava folle, mi lasciai andare completamente, ed inumidendo un dito con la mia saliva presi a masturbarmi con foga. A quel punto Giorgio si alzò da tavola e prendendomi per i capelli mi mise supina sul divano ed iniziò a leccarmi la fica, fino a farmi gemere in maniera oscena. Poi d’un tratto smise e mi disse di togliere i piatti e di portare la seconda portata. Rossa in viso ed accaldata mentre portavo in tavola la seconda portata fui colpita dallo sguardo di Riccardo, appena lo servii mi trattenne per la mano e mi disse di chinarmi e di succhiarglielo. China sotto il tavolo, iniziai a leccare il glande di Riccardo, lo sentivo crescere sempre più mentre lo stringevo tra le labbra. Sentivo la sua mano sulla nuca che mi spingeva verso il basso come se volesse farmelo ingoiare. Ad un tratto sentii dei rumori provenire da sopra il tavolo, Riccardo mi prese e mi fece alzare. Mi fece mettere appoggiata sul tavolo in modo da guardare Giorgio, mentre lui da dietro prese a scoparmi. Non lo fece con gentilezza, con entrambe le mani mi dilatava le natiche, mentre il suo cazzo mi penetrava la vagina con forza. Spingeva con vigore ma il ritmo era lento e costante, Giorgio mi osservava godere con aria soddisfatta ed io dal mio canto non facevo nulla per nascondere che la cosa mi piaceva, ansimavo e gemevo. Riccardo ad un certo punto chiese a Giorgio se mi aveva già presa dietro, lui rispose di si e, aggiunse un fai pure. Così Riccardo mi penetrò con dolcezza l’ano. Diede un paio di colpi e sentendomi gemere forte inizio a metterlo e toglierlo ripetutamente dal mio culo provocandomi un orgasmo incredibile. Giorgio mi fissava, non diceva nulla, ma dal suo sguardo capii che tra breve mi avrebbe scopata anche lui; nel frattempo il suo amico mi fece alzare in piedi e mi costrinse schiena al muro. Mi mise un dito in bocca e lo spinse dentro e fuori simulando un pompino mentre mi leccava i seni. Fui letteralmente scaraventata sul divano e Riccardo mi fu di nuovo sopra e mi penetrò la fica come un invasato, strizzandomi con le sue mani i seni poco dopo lo tiro fuori e fece una copiosa sborrata sul pavimento. Non ebbi neanche tempo di rifiatare che Giorgio mi fu subito addosso e prese a scoparmi con grande intensità, la cosa non durò molto perché dopo poco ebbe un orgasmo e mi riempii la vagina dei suoi fluidi. Alzandosi con aria soddisfatta mi disse che potevo andarmi a rivestire. Non dissi nulla e mi recai in camera a vestirmi, al mio ritorno il nostro commensale si era già congedato. Io e Giorgio ci guardammo ma ogni commento era superfluo e, forse questa vicenda a contribuito alla fine della nostra relazione, ma di sicuro ha segnato un punto importante nella mia educazione sessuale.

Leave a Reply