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Ricordo personale per una confidenza

By 21 Luglio 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Un episodio accaduto a un amico che me lo ha raccontato e alla sua signora (per loro era una esperienza nuova) mi ha fatto ricordare questa storia che come al solito mi ha visto nei panni del cornuto recchione succube di mia moglie e delle sue sconce voglie sfrenate.
Quella gran troia perennemente arrapata e quindi sempre in cerca di grossi cazzi da farsi ficcare in panza nonostante le trombate che si faceva dare quotidianamente dai suoi clienti puttanieri e dal suo pappone cazzuto una volta aveva messo gli occhi su un operaio che lavorava vicino a noi e spiandolo dalla finestra socchiusa mi aveva indicato leccandosi le labbra la gran mazza che era sfuggita dai corti pantaloncini del tipo in ginocchio. Sapevo quindi che la zozza avrebbe cercato di farsi fottere alla prima occasione ma visto che non si presentava la vacca non resistendo più un giorno lo chiamò sporgendosi dalla finestra e lui ammirò le pesanti pocce della porca che quasi le traboccavano fuori dalla camicetta. Lei con una scusa di lavoro lo fece salire in casa obbligandomi a nascondere nel solito posto da guardone.
L ‘operaio restò sorpreso vedendo la femmina in minigonna cortissima e mentre parlavano vedevo bene dal mio nascondiglio il bozzo che tirava i suoi pantaloni. Visto però che nonostante l’arrapamento evidente per le sue pose invitanti non si decideva la spudorata maiala ad un certo punto gli impugnò il pacco dicendo”… che gran cannone…ma che cazzo aspetti?… lo sai solo armare o anche usare ?…” E con un gesto esperto glielo sfoderò ammirandolo leccandosi le labbra. Era una grossa mazza nodosa con una cappella a fungo enorme e la zoccola arrapata non resistette più e buttandosi in ginocchio la impugnò a 2 mani imboccandola vorace e comincio a spompinarlo con gran risucchi umidi. Dopo un momento di incertezza il maschio con un grugnito le prese la testa cominciando a sbattersela con forza sulla ceppa dritta ingozzando mia moglie fino a ficcargliela tutta in gola violentemente anche se la vacca soffocata singhiozzava strozzata da quel gran pacco di carne tosta. Il porco ormai infoiato le ficcava in gola il cazzo a forza schiacciandole la faccia tra i peli della base incurante dei suoi conati ma dopo poche pompe ansimando le scaricò in gola una gran sborrata. La scarica di sborra fece strozzare la bocchinara che soffocata cercava di risputare la mazza ma il bastardo l’obbligò a l’ingoio tenendole la testa schiacciata a forza sul cazzo che sputava schizzi densi fino a quando si fu svuotati i grossi coglioni. La schifosa tossendo soffocata si ingoiò tutta la purea collosa strozzandosi e tossendo mentre il surplus le scolava dagli angoli della bocca spalancata e dal naso impiastrandole le pocce e scolando le addosso. Finalmente scarico il porco le lasciò la testa e mia moglie potè respirare risputandogli il cazzo smollato e ancora ansimante scolando saliva e sborra a bocca aperta la troia furiosa lo insultò: “…stronzo …mi hai quasi strozzato… neanche una chiavata m’hai dato… vaffanculo…” E incazzata lo fece uscire da casa senza ascoltare le sue scuse.
Poi dopo che ero uscito dal mio posto di guardone mentre si asciugava la bocca e la faccia mi disse: “… quello stronzo… 2 minuti di pompino e ha scaricato le palle… era tanta sborra che stavo soffocando… era pieno come un toro in calore… ma quando torna me lo lavoro come dico io…” Dopo solo un’ora suonarono e mia moglie vedendo dallo spioncino che era di nuovo il tipo mi indicò il mio posto sussurrandomi: “… dentro e zitto cornuto… segati che adesso viene il bello… di sicuro mi viene a fottere…” Io mi nascosi in fretta e la puttana aprì la porta al tipo che rientrò deciso e per chiarire subito l’intenzione sfoderò la mazza già tosta e sbattendo mia moglie sul letto le andò tra le cosce larghe come un mandrillo ficcandole la nerchia tosta nella fregna scolata di voglia dicendole:”…adesso ti faccio vedere io come ti spalanco la fregna gran puttana… te la sfondo a forza di cazzo e te la sborro… t’ingravido gran vacca da monta… alla faccia del tuo marito stracornuto… ti faccio vedere io come si chiava una zozza come te…”. A spinte dure gliela fece entrare fino alle palle e tenendola ben impugnata per le grosse pocce gonfie le somministrò una gran chiavata stantuffandole in panza con forza grugnendo arrapato fino a quando la zoccola arrapata gemendo di gusto lo invitò a sborrarle in figa:”…bravo stronzo… così scaricato monti bene… forza adesso bastardo… svuotami le palle in fregna… sborra tutto… e riempimi tutta la figa…”
Ma il porco aveva voglia di rivincita e capimmo subito quale quando le stappò la sorca slargata e colla gran mazza grondante sugo di figa girò la troia pancia sotto aprendole le chiappe colle mani. Dopo aver ammirato il largo buco del culo di mia moglie ci sputò sopra e puntandoci la gran cappella l’avvertì:”…adesso ti rompo anche il culo gran maiala… spero che te l’hanno già slargato per bene perchè ti faccio il mazzo… preparati che te lo sfondo… ti faccio sentire cme si incula una vacca come te…”. Lo stronzo non sapeva che la troia abituata ormai al mostruoso nerbo del suo pappone era strarotta in culo e di cazzi come il suo se ne poteva beccare anche 2 o 3 insieme senza sforzo. Il tipo con una botta potente l’infilò sprofondandole nelle budella fino alle palle al primo colpo aiutato dalla lubrificazione del cazzo e dallo sfintere sbrillentato della mignotta che lo accolse con una scorreggia sonora. Infoiato dalla troia che sculettava ansimando e spingendo indietro per beccarselo tutto il porco la inculò come una furia con gran risucchi umidi fino a scaricarle in culo una gran sborrata che mia moglie si beccò con un singhiozzo pisciando la sua goduta oscena dalla sorca larga. Poi prendendo in mano la ceppa smollata del porco se la fece ricacciare dallo sfintere con un risucchio umido e davanti agli occhi stupiti del montone si ficcò 2 dita nel buco dilatato e arrossato che risputava fuori la sborra densa e portandosele in bocca se le leccò golosa.
Vedevo che il tipo a quello spettacolo osceno gia riarmava ma la zoccola sapendo che doveva arrivare il suo pappone lo fermò subito e nonostante le sue proteste lo mandò via rapidamente. Io uscendo dal nascondiglio ancora col cazzo in mano la insultai:”…razza di troia rottinculo… non ce la facevi a farti solo chiavare vero?…vacca sfondata…se non ti inculano non sei soddisfatta…” La zozza ripulendosi mi rispose sfottente:”…certo cornutazzo merdoso… fatti le seghe e stai zitto…un guardone depravato come te deve solo subire e ammirare quelli che gli trombano la moglie… che te ne frega quanto e come mi fottono?… mi piace farmi stirare tutti i buchi e farmeli intasare di sborra calda lo sai… la nerchia tosta non mi basta mai…”
Io pensavo che fosse finita lì ma mi sbagliavo perchè il giorno dopo il tipo si presentò puntuale dopo il lavoro per montarsi ancora quella puttana fantastica e la zoccola lo fece entrare senza sospetto già immaginandosi un’altra gran trombata ma insieme al tipo entrò anche un suo amico. Un collega operaio grasso e massiccio che senza aspettare sfoderò subito una stanga grossa come e più di quella del primo dicendo “…questo e il fratello di quello che ti sei spompinata gran puttana… fammi vedere come lo tratti che adesso te li facciamo provare come vuoi tu gran maiala… e non ce ne andiamo se non ci svuoti le palle a tutti e due…” E prima che mia moglie possa ribattere i due la stringono in mezzo cominciando a pocciarla brutalmente frugandole il fracosce. La troia cercava di aiutarli ma i due infoiati le strapparono tutto con foga e la sbatterono nuda sul letto a cosce larghe. I loro commenti osceni chiarivano bene le loro intenzioni “…gran vacca… adesso ti montiamo… prima in figa e poi ti sfondiamo il culo a turno… e poi se ci reggi bene ti insifoniamo i buchi insieme… ti saziamo di mazza e sborra bella signora… vedrai che ti lasciamo solo quando sei strarotta e piena di sborra fino agli occhi… alla faccia di quel gran cornuto di marito che ti ritrovi…” E non sapevano i bastardi che il cornuto era in ascolto e nonostante conoscesse bene quanto fosse troia la moglie cominciava a preoccuparsi per la loro violenza. Infatti fu subito chiaro che la monta sarebbe stata brutale quando il secondo sputandosi sulla gran cappella la ficcò a forza nelle chiappe della troia che strillò sorpresa dall’affondo brutale. Schiacciandola col peso il porco le immerse la stanga in culo fino alle palle ma invece di cominciare l’inculata come mi aspettavo la ritirò fuori sturandole il buco del culo con un risucchio e commentò arrapato:”…non potevo crederci ma avevi ragione… c’ha un tafanario ben rodato la signora vacca… entra come nel burro… forza facciamole schiattare la rondella di cazzo… spacchiamo il buco del culo della maiala… la voglio sentire strillare sta bagascia…” Mia moglie cercava di calmarli ma i due brutalmente la presero in mezzo sollevandola di peso e uno se la calò sul manico dritto impalandola di forza. Il grosso cazzo duro le sgusciò in culo con un risucchio umido coperto dal suo strillo mentre l’altro la spingeva in basso per le spalle calcandola sul palo che le perforava il retto. Lei ansimando cercava di dire che non c’era bisogno di violenza ma i due erano scatenati e visto che strillava perchè quello che la inculava le pizzicava violentemente i capezzoli l’altro la schiaffeggiò brutalmente minacciandola:”…zitta scrofa fottuta… devi strillare solo quando te lo diciamo noi… e t’assicuro che ti faremo urlare parecchio gran maiala strarotta in culo… vedrai che svangata ti diamo ai tuoi buchi da vacca… ” e stando in piedi le forzò la bocca a ingoiarsi il suo cazzo in tiro fino alle tonsille. I due porci usavano mia moglie a piacere e temevo per lei anche se era abituata a beccarsi cazzi enormi in ogni buco anche in modo violento. Dopo un po quello del pompino le tirò fuori la stanga insalivata di bocca e prendendole le gambe gliele ribaltò in aria spalancate facendole tenere all’inculatore e le sfondò la figa con un colpo brutale cominciando a chiavarsela con forza. Mia moglie gemeva schiacciata tra i due porci sprofondati nelle sue viscere fino ai coglioni e li pregava di fare piano ma otteneva solo che i due arrapati come mandrilli le pompassero in panza con più forza schiaffeggiandola con violenza e insultandola:”…zitta puttana… c’hai una sorca larga come quella di una vacca da monta… senti come scorreggia questa rottinculo… c’ha un tafanario da maiala… ne deve beccare di cazzi la zoccola… facciamogli entrare i cazzi fino in gola… spacchiamola a fondo…”. Dopo un po di questa doppia infilata i due bastardi decisero di darle il colpo di grazia e le sfilarono i grossi cazzi grondanti lasciandola ansimante ma se la puttana sperava che avessero finito si sbagliava perchè uno si stese sul letto e le ordinò di sedersi impalata sul cazzo dritto e siccome esitava l’altro a schiaffi e spinte la fece cadere seduta sulla ceppa tosta che le sgusciò facilmente tutta nel culo già allargato facendole sfiatare un peto sonoro poi prendendola a piene mani per le pocce la tenne ferma da sotto mentre l’altro le dilatò le chiappe colle mani e messo in mostra il cazzo che la troia gemente aveva ficcato nel buco sputò sul cazzo dell’amico dicendole:”…adesso proviamo quanto ce l’hai rotto il buco del culo gran zoccola… ti facciamo cagare sangue per un mese gran bagascia sfondata… dopo questa trapanata doppia ti dovrai far ricucire la rondella… facci sentire come strilli con questi due pali in culo…” e guidando la stanga tosta a mano cominciò a lavorarle lo sfintere stirato per infilarci anche la sua gran ceppa. Mia moglie strillava spaventata per la brutalità dell’infilaggio anche se non era certo la prima rotta di culo doppia che riceveva e la vedevo stringere i denti e singhiozzare per quel doppio stupro anale. Finalmente sbuffando infoiato il porco riuscì a farle entrare nella rondella strappata la gran cappella e prendendole le gambe larghe gliele ribaltò addosso in modo da farle rialzare bene il culo stracolmo di cazzo tosto. Grugnendo come un porco le sparava colpi feroci a cazzo duro ficcandole dentro la nerchia tosta insieme a quella dell’amico fino alla radice incurante degli urli strozzati di mia moglie che sbudellata ferocemente cercava di aiutare la bestiale penetrazione doppia per subire meno danni possibili. Mentre quello sotto la pocciava violentemente l’amico le arava le budella ferocemente tenendole le gambe spalancate e la doppia inculata bestiale la faceva ruttare e singhiozzare sotto gli affondi brutali dei due porci scatenati che sbuffando commentavano:”…senti come sfiata di culo la vacca… brava…così…strilla forte che c’intosti al massimo… urla gran bagascia…”. Gli sfiati che le sfuggivano dallo sfintere stirato e le pernacchie secche che ritmavano gli affondi violenti insieme ai gemiti e strilli di mia moglie sgarrata ferocemente arrapavano al massimo i due bruti che le pompavano in culo come ossessi in un parossismo frenetico di infilate e sturate che seguivo bene dalle scorregge umide che sfuggivano dalle viscere stracolme di mia moglie sgarrata da quella violenza bestiale. Quello che la inculava da sopra mentre le martellava nel culo rotto le sputava nella bocca aperta e ansimante insultandola:”…becca scorfa… senti come t’abbiamo rotto il tuo culo da maiala… sei più sgarrata di una chiavica… troia da monta… maiala schifosa… ti piacciono i supercazzi vero?… ma lo sa tuo marito quanto sei vacca e rottinculo?… mi sa che per saziarti il cornuto ti deve far montare dai tori… se vuoi ti ci portiamo noi alla monta taurina… ti pagherebbero oro per spaccarti le chiappe così… con questo buco di culo che ti ritrovi potresti beccarti anche il cazzo di un cavallo…” Dopo una lunga inculata doppia bestiale finalmente i due squassando la troia con affondi furibbondi tra bestemmie e insulti le sborrarono in culo scaricandole una valanga di schizzi su per le budella stirate. Poi svuotate le palle e calmati le sturarono lo sfintere spaccato sculandola e lasciarono la troia ansimante e sfinita a ricagare dal retto spalancato rivoli collosi e fumanti di sborra merdosa e sazi di porcate estreme se ne andarono commentando le doti da gran bagascia rottinculo di mia moglie.
Mentre aiutavo quella gran troia di mia moglie dolorante e sfiancata da quell’inculata bestiale a ripulirsi un po arrivò il suo pappone e purtroppo il bastardo ci mise poco a capire che la sua puttana era stata appena sfondata in culo e sborrata e pretese i soldi della monta. Io per non far pestare mia moglie dovetti pagarlo per una doppia dicendo che erano venuti 2 puttanieri a fotterla ma il porco volle anche sapere come l’avevano montata e scoprì subito mettendola culo all’aria e aprendole le chiappe quanto l’avevano sfiancata di culo. Allora incazzato voleva massacrare la puttana con il cazzo finto più grosso che aveva e che usava proprio per spaccare il culo di mia moglie quando non ubbidiva o aveva fatto porcate senza suo permesso. Era un attrezzo veramente esagerato lungo mezzo metro con 15 cm di diametro e quando glielo ficcava a forza in culo le squartava la rondella a sangue sbrillentandole il retto in modo bestiale. La puttana piangente lo implorava di risparmiarla chiedendogli scusa e io nostante avessi già pagato il violento pappone gli offrii altri soldi per risparmiare quell’atroce servizio anale a mia moglie ma il porco imbestialito non sentiva ragioni e prima prese i soldi poi per evitare le cinghiate mi impose di spompinargli il mostruoso cazzo. A calci e bestemmie il porco mi ordinò:”…se non vuoi che squarti le chiappe alla puttana devi prendere il suo posto recchione merdoso… al lavoro e sugami per bene la mazza…” e trattandomi come un frocio mi fece inginocchiare e mi imboccò il suo spaventoso cazzo che cominciai a spompinare strozzandomi impaurito dalla sua violenza sadica. Il porco bastardo mi chiavava in bocca come faceva alla sua puttana schiaffeggiandomi e spingendomelo fino in gola nonostante i miei conati e si godette i miei risucchi insultandomi e malmenandomi a piacere fino a quando aiutato da mia moglie che spaventata gli leccava umilmente il buco del culo e le palle pelose mi sborrò in bocca. La scarica l’aspettavo e come ben sapevo dovetti ingoiarmela tutta quella purea densa strozzandomi e poi ripulirgli l’enorme nerchia svuotata senza protestare pena altre violenze sadiche. Solo allora soddisfatto il pappone bastardo dopo averci presi a calci in culo promettendo alla sua puttana una rotta di culo doppia per l’indomani se ne andò lasciandoci stravolti e sfiniti. Per quella volta la troia non mi insultò come al solito ringraziandomi anzi di averle risparmiato altre sofferenze e violenze estreme colla mia succube sottomissione ma io nell’interesse comune la pregai per le prossime porcate di stare più attenta a scegliere e almeno di farsi montare in orari che non l’avrebbero esposta alle ritorsioni del suo pappone sadico ma era come parlare al vento perchè la scrofa ninfomane non resisteva alla mazza specialmente se grossa a sborrosa a se ne faceva ficcare in panza quante poteva a ripetizione alla faccia mia e del suo pappone nonostante le punizioni feroci che poi le toccava subire.
Naturalmente l’amico che col suo racconto mi ha fatto ricordare questo episodio non è arrivato a queste porcate estreme ma comunque dopo che l’operaio (nel suo caso un grosso nero con un cazzo da primato) le aveva sfondato e sborrato la moglie in fregna lui era comparso pensando che il nero se ne sarebbe andato soddisfatto ma purtroppo per lui quello non aveva finito e anzi capito che moglie e marito erano daccordo aveva obbligato a forza il mio amico a spompinargli il cazzone per riarmarlo e una volta tosto s’era tranquillamente inculato la moglie che però non essendo abituata a mazze di quel calibro aveva urlato alla rotta di culo e il povero cornuto aveva anche dovuto tapparle la bocca mentre il nero le faceva il mazzo a fondo. Dopo averla sborrata il porco se n’era andato e i due ancora scossi ovviamente avevano litigato rinfacciandosi a vicenda. Il marito l’insultava perchè s’era sottomessa alla rotta di culo da quella enorme mazza e se l’era goduta e la moglie ribatteva che a lui era piaciuto spompinarla e intostarla proprio per farle sfondare il culo. Insomma alla fine è finita in gloria perchè i due arrapati s’erano buttati a fottere come mandrilli e avevano concluso con il marito che dopo averle leccato nel buco del culo rotto pieno di sborra del nero aveva preso un cazzo finto ficcandosene metà nelle natiche e affondando il pezzo che usciva nelle chiappe rotte della moglie facendosi una inculata a vicenda. Per lui era la prima volta che provava il gusto di una inchiappata da recchione oltre che quello da cornuto guardone. Credo proprio che la moglie anche se sgarrata di culo abbia goduto perchè so che stanno pensando a nuove porcate e magari con lo stesso nero di cui la moglie aveva gustato l’enorme cazzo e spero che presto arrivino al mio livello anche se la signora non è una troia ninfomane come lo era la mia

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