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Racconti Erotici Etero

rientro dall’ufficio

By 4 Aprile 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

RIENTRO DALL’UFFICIO

E’ tardi. Stasera mi sono trattenuto in ufficio piu’ del solito ‘e per giunta e’ venerdi’. Sulla tangenziale le auto spuntano come funghi. Il traffico e’ indescrivibile, allucinante. Sono terribilmente in ritardo…… Sono nervoso, stanco e non vedo l’ora di raggiungere casa, chiudermi in bagno e lavare via, con una bella doccia bollente , lo stress e la fatica di questa settimana convulsa e pesantissima. Esco dalla tangenziale, imbocco la strada di casa’un lunghissimo rettilineo con un paio di rotonde. Pochi minuti ancora ‘.e questo venerdi’ sera si concludera’ in pieno relax….

Imbocco la prima rotonda , forse rallento un pochino a causa del gran traffico’

‘CRASH ” un tremendo botto alle mie spalle mi sorprende .

Mi hanno tamponato’.. merda!

Scendo dalla mia BMW118 e , naturalmente , scende anche l’autista dell’auto che mi ha distrutto il bagagliaio. E’ una donna , incazzatissima , e con un cellulare fra le mani.

– Stronza, ma non guardi davanti a te?

– Cafone ‘..perche’ hai frenato improvvisamente ?

Incomincio ad urlare, la insulto ,ma presto mi rendo conto che lei e’ terrorizzata, sta tremando come una foglia.

La invito a togliere le nostre auto dalla carreggiata ed a scambiare, amichevolmente , i dati dell’assicurazione.

Lei risale in auto. Mi rendo conto che e’ una donna molto attraente. Indossa una gonna piuttosto corta e , quando si siede nella sua Peugeot 207 Coup de coeur, con tettuccio aperto’ ‘.noto lo spacco della sua gonna e delle calze scure autoreggenti.

Ci inoltriamo in sentiero che attraversa il prato’ ai bordi della strada. Scendiamo dalle rispettive auto ed io , un po’ meno incazzato , porto con me i moduli per l’assicurazione.

Di nuovo mi soffermo ad osservare questa signora. Avra’ una ventina di anni piu’ di me e mi sorprendo ad osservarla con interesse. Per me il fatto e’del tutto inusuale in quanto non ho mai osservato con cupidigia una donna che possa avere l’eta’ di mia madre.

Lei e’ molto alta , sicuramente supera il metro e settantacinque, e’ snella , ha dei lunghi capelli castani sulle spalle’.Due occhi piuttosto chiari’Indossa un tailleur nero.

La gonna e’ piuttosto corta e mette in evidenza un paio di gambe spettacolari,lunghe e ben tornite.

Il ricordo dell’autoreggente che ho intravisto poco fa mi da’ un leggero senso di vertigine e sento distintamente il mio cazzo muoversi fra le gambe.

La signora compila diligentemente i propri dati sul modulo. Si appoggia , con le braccia , alla sua auto e la osservo mentre la giacca e la camicetta si sollevano , lasciando scoperti , per qualche minuto , schiena e fianchi abbronzati. Noto che il suo culetto e’ piccolo e ben fatto’.Si rivolge a me, finalmente con un sorriso , per chiedermi di sottoscrivere il modulo’Mi scuote dal mio torpore . Come inebetito , firmo immediatamente senza controllare ‘Poi , quasi in trance, le chiedo il numero di cellulare’Cosi’ , per precauzione, dovessimo mai sentirci per l’assicurazione o per il preventivo del danno’..

Lei mi sorride , un po’ sorniona e mi detta le cifre del suo numero.

Io le faccio uno squillo in modo che anche lei possa memorizzare il mio telefono.

Ci salutiamo con una stretta di mano’e ciascuno riprende la sua strada.

Sara’ una mia impressione, ma mi pare d’aver colto , nel suo sguardo , una specie di ammirazione ‘.un sorriso non troppo innocente’Sono un bel ragazzo moro, alto 1.80, dal fisico imponente , ma asciutto ed atletico’.

In auto non riesco a smettere di pensare a Silvia’.questo e’ il nome della mia recente conoscenza..D’istinto prendo il cellulare e compongo il suo numero. Non so ancora cosa le diro’ , ma ho voglia di risentire la sua voce calda’provocante’..

…..’ Si, ciao Silvia…sono io Luca….dell’incidente di poco fa….’

‘ ….Luca….dimmi pure..’

‘ Sai volevo scusarmi per come mi sono comportato, si insomma sono stato troppo irruento e ti ho fatta spaventare….mi dispiace..’

‘ Sono io a dovermi scusare, se non mi distraevo non succedeva nulla….

sai e’ un periodo che sono confusa, stressata……il lavoro occupa ormai tutta la mia vita……..avrei bisogno di evadere..lasciarmi tutto questo alle spalle….e lasciarmi sedurre da un po’ di vero relax….’

….queste sue interminabili parole, pronunciate con tono sofferto quasi ansimante, mi fanno venire incredibilmente il cazzo duro!! E penso dentro di me ,ma lei ha piu’ di cinquant’anni! Come e’ possibile…. sono ancora in macchina, con una mano mi tocco il cazzo che tira dentro i jeans…..

Trascorrono interminabili secondi di silenzio…poi lei con voce ancora piu’ profonda :

‘…Ma dimmi Luca….cosa posso fare per te?’

lo dice in un modo….che per un attimo la immagino nella sua auto con una mano tra le cosce…..

…..io mi massaggio il cazzo ormai durissimo, non posso resistere…e con voce

semi tremolante mi invento al volo……

‘…..Non ho segnato il mese di scadenza della tua polizza’

Una cosa assurda ed inutile’ , ovviamente….poi aggiungo..

‘ Ci potremmo vedere cinque minuti dopo cena, per sistemare la cosa….’

Ancora secondi interminabili di silenzio…. poi

‘..Si Luca, possiamo vedere di sistemare tutto gia’ questa sera….dove ci vediamo?’

Ed io….

‘Mah? vediamoci in quel bar dopo Piazza Verdi…’

Non mi veniva in mente altro in quel momento , poi aggiungo :

‘..E’ una specie di cocktail-bar….’

E lei:

‘ Si l’ho notato passando di li’ qualche volta…..alle 10 ti va bene Luca?’

‘Si Silvia, va benissimo…..’

Lei taglia corto: ‘A dopo’ e mette giu’….

Rimango un po’ a pensare a quello che ho appena fatto….e mi intriga molto….Saranno il suo portamento e le sue movenze…..ma mi eccita!!E’ una gran bella figa.

E anche se potrei essere sue figlio, ho voglia di toccarla..

Riparto con la macchina e raggiungo casa, una doccia al volo, il dopo barba giusto,

metto pantaloni, camicia appena sbottonata e giacca….non mi curo del fatto che comunque fuori e’ ancora piuttosto fresco..

Sto per uscire : cellulare, chiavi’.. e d’istinto apro il cassetto del mio comodino dove tengo i preservativi…. non li tocco e richiudo il cassetto , ma che sto facendo???! ….E’ una signora…..magari e’ sposata, avra’ dei figli della mia eta’….Mi avvio alla porta,

poi ripenso alla sua voce al telefono,

penso di aver incontrato una gran ‘donna’ e chiudo la porta….

Arrivo al Bar leggermente in anticipo,ma scorgo la sua auto gia’ parcheggiata fuori.

Entro, non senza provare un brivido di eccitazione e di attesa.

Silvia e’ seduta sullo sgabello accanto al barman . Si e’ cambiata ed ha una gonnellina morbida e corta, un top e uno scialle di seta , elegantemente gettato sulle spalle.

Chiacchiera amabilmente con il ragazzo del bar. Ha davanti a se’ un cocktail azzurrognolo e succhia avidamente dalla cannuccia. Mi scorge e mi sorride. Mi siedo sullo sgabello a fianco. Iniziamo con il parlare dell’incidente e dei danni, dell’assicurazione e dei preventivi’Lei mi guarda negli occhi e , di tanto in tanto , sorseggia la sua bevanda. Non posso fare a meno di notare che ha delle labbra bellissime, carnose, sensuali , con le quali prende possesso della cannuccia ed aspira, con atteggiamento quasi libidinoso. Ma probabilmente sono io che vedo ‘.e immagino cio’ che vorrei vedere.

Esauriti gli argomenti burocratici, Silvia incomincia a fare domande’Vuole sapere che faccio, dove lavoro, se ho la fidanzata’.intanto accavalla le magnifiche gambe davanti a me. Posso intravedere di nuovo l’elastico delle sue calze autoreggenti nere.

La gonna e’ cortissima, le gambe sono spettacolari’.Lei si rende conto che sono eccitato, mi sorride e , senza fare una piega, sembra si muova per sistemarsi meglio sullo sgabello. Traffica un attimo, sempre guardandomi e sempre sorridendo’.finche’ mi rendo conto che sta sfilando le proprie mutandine.

Le fa scivolare elegantemente dalle gambe e le mette , tutte accartocciate, fra le mie mani. ‘ Volevi questo da me, vero Luca?’

Io sono sconvolto.

Mi trastullo con questo tanga nero che tengo in mano , le sorrido e non so cosa dire. Lei mi fissa negli occhi e sussurra : ‘ Vado un attimo in bagno.’

Si alza e si avvia verso le toilette. Io rimango al banco e stringo forte fra le mai le mutandine. Sono eccitatissimo. Guardo il suo culo che ondeggia sui tacchi,verso la toilette ‘.e penso che lei ,ora, e’ senza mutande’.Lo ha fatto per me. Lo ha fatto per eccitarmi ‘.Ed io sono imbalsamato sullo sgabello del bar.

Il barman, che non e’ uno stupido, mi strizza l’occhio.

Sembra voglia dirmi ‘ Che cosa aspetti ? Ti muovi o no ? Altrimenti ci vado io’ ‘

Evidentemente si e’ reso conto delle grandi manovre di Silvia per togliersi lo slip.

E si rende conto che io ho lo slip in mano’..come un deficiente”’..

Mi alzo, come in trance e mi avvio verso la toilette delle signore”

Nell’antibagno non c’e’ nessuno. Una voce’

‘Sei tu,Luca? ‘

La porta della toilette femminile si apre. Silvia e’ li’. Che mi sorride. Mi invita ad entrare . Chiudiamo la porta alle nostre spalle e questa volta non sono impacciato, la afferro prepotentemente , affondo le mie mani nel suo corpo con violenza, mi appoggio addosso a lei e la abbraccio ,spingendola contro il muro’.lei offre la sua bocca al contatto, la bacio con voracita’ . Aspettavo da moltissimo tempo il momento in cui avrei assaporato le sue labbra morbide e la sua lingua vogliosa.

La frugo , ovunque. Trovo senza fatica il gonnellino e vi infilo una mano per cercare la sua nudita’ ‘la tocco senza ritegno e , mentre continuo alacremente a limonarla, le infilo un dito dentro. La sento gemere, ansimare, sento che si bagna immediatamente.Il mio cazzo impazzisce dentro i jeans e lei , naturalmente , trova la zip e la abbassa , per potermi accarezzare’Siamo in piedi , in uno spazio esiguo ..e riusciamo a darci piacere reciprocamente’.Lei finalmente libera il mio membro eretto ,durissimo e lo accarezza con lussuria, mentre continua a godersi la mia lingua fin dentro la gola. Se continua a massaggiarmi in questo modo’.non resistero’ a lungo’Silvia si contorce , intanto, mentre la masturbo con due dita dentro la sua micina bagnata’.Improvvisamente lei si blocca.

‘ Ora basta, Luca’.Voglio fare l’amore con te, ma certamente non dentro il cesso di un bar”

Quindi’..

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