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Racconti Erotici Etero

Riflessioni di una mattinata di Ottobre.

By 13 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Il suono della sveglia, questa mattina, mi sembra più dolce , non capisco il perch&egrave.
Mi giro la spengo con un insolito gentile modo, quasi a voler sfiorare una parte delicata di un corpo, mi alzo e mi dirigo verso il bagno, mi siedo e faccio la pipì, strano sento quasi un piacere, mi guardo e vedo quel dolce e caldo zampillo che mi sorride, non so perch&egrave ma allungo le dita per sentire il suo tepore e subito un brivido di piacere mi percorre. Cerco di non farci caso e mi asciugo l’ultima gocciolina ma il brivido invece di sparire aumenta.

E sì oggi ho qualcosa di strano, cosa normale quando mi devo incontrare con il mio amore ma oggi no non lo vedo devo solo sentirlo, mi vesto celermente, anche perch&egrave mi sono accorta di esere in ritardo, questo comunque non mi esonera, dal provare strani brividi nell’infilarmi le mutandine, la mano si attarda stranamente a lisciare la stoffa sottile sopra la passerina quasi a voler aprire le labbra, che strano mi ero asciugata bene eppure sono bagnata, mi costringo a non pensare e accelero i movimenti per vestirmi.
Sto facendo colazione, la solita, ma il mio sguardo va al cestino della frutta, forse oltre al latte desidero un frutto, ma il mio occhio si ferma solo sulla banana e il mio inguine reagisce con una dolce fitta e subito mi sento languida e umida.
Cerco di scacciare il pensiero e accelero la colazione ci sono riuscita, non penso più a quei strani brividi, mi infilo la gonna, perch&egrave oggi ho scelto la minigonna rossa? non lo so e non ci faccio caso, mi infilo la camicetta e la sistemo sotto la gonna, così facendo le mie dita si trovano ancora sullo steso punto di prima e mi accorgo di avere le mutandine bagnate porca miseria vuoi dire che non si sono pulita bene? mi alzo la gonna sfilo le mutandine e senza accorgermene le porto al naso e sento profumo di goduria e non di pipì.
La cosa mi eccita e in un lampo decido di rivestirmi faccio scendere la gonna sistemo la camicetta e corro fuori chiudendo la porta.
Accelero il passo e in un lampo mi trovo alla solita fermata mi guardo in giro, che strano non vedo la stesse facce, guardo l’orologio e mi accorgo che non &egrave lo stesso orario, provo un brivido immenso e strano, vuoi dire che posso vedere facce nuove come dice sempre ALL, la cosa mi piace e quindi provo a guardare le persone con occhi diversi.
Salgo sul bus, accidenti &egrave strapieno ma la cosa questa volta non mi da’ fastidio, anzi.
La fermata successiva salgono altre persone e lo spazio diminuisce sempre di più.
Sto guardando fuori dal finestrino, e senza rendermi conto mi sposto, strano sento un corpo da dietro che si appoggia, i miei sensi sono in stato di allarme estremo soprattutto perch&egrave ciò che sento sono due seni che si stampano sulla schiena.
Senza farmi accorgere mi giro lentamente in modo da vedere la persona, sento come un pugno allo stomaco, &egrave carina un bel viso occhi dolci bocca carnosa, nasino sottile, e guarda caso una chioma fluente ma soprattutto rossa, la cosa mi mette in agitazione. Cerco di giararmi in modo di poterle essere di fronte e vederla meglio, lei accorgendosi dei miei movimenti mi sorride e agevola la mia mossa..
Ora mi trovo di fronte, &egrave veramente carina, ben vestita, ben curata, camicetta di seta bianca gonna corta, mi sembra di vedere delle belle gambe (dati gli spazi la cosa &egrave certo difficoltosa) il seno &egrave una buona 3′ misura piena ed eretta mi sembra di vedere dai capezzoli in erezione come se fossero pronti per essre torturati.
I nostri sguardi si incrociano e il sorriso di entrambi si accende, come se fossimo due vecchie amiche stranamene le bocche si aprono con un stupendo ‘ciao, come stai?’ sono Rossana grazie sono Elena. Le nostre mani si avvicinano in una tenera ma strana stretta, che si attarda come a voler comunicare dei segnali.
Il bus ha un sussulto e i nostri corpi vengono a trovarsi vicini, le nostre mani unite si trovano civine ai nostri corpi.
Lo sguardo si fa più intenso e languido, un brivido mi corre lungo la schiena e mi sento umida e desiderosa, un’altro brivido mi percorre e il dubbio lascia lo spazio alla certezza, nella premura di rivestirmi mi accorgo di non essrmi cambiata le mutandine bagnate. Chiudo istintivamente le cosce abbassando lo sguardo e incrocio la mani di Elena che stanno lisciando la gonna in modo strano.
Alzo lo sguardo e i nostri occhi si incrociano e si sorridono. Elena si avvicina e mi sussurra, in modo caldo e deciso ‘apri le gambe’ non posso dire di essere allibita, perch&egrave era quello che speravo, era quello che volevo, ma volevo essere io a condurre il gioco.
La guardo negli occhi e ho visto il suo desiderio, che forse superava il mio, e avvicinandomi sempre più a lei ho fatto quello che mi ha chiesto. La sua mano si &egrave insinuata fra le mie cosce cercando di arrivare il più velocemente possibile alla mia passerina, ma la porcona non si aspettava una così grande ospitalità. Il suo viso si &egrave stupito, meravigliato, e infine illuminato per così tanta accoglienza. Sentivo la sua mano farsi strada tra le mie labbra mentre io cercavo di aiutarla aprendo il più possibile le cosce sentivo il suo dito, che aveva trovato il giusto passaggio, andare sempre più a fondo, sembrava un vibratore dal tanto tremava per la grossa emozione.
Da parte mia mi ero attaccata al suo corpo perch&egrave mi tremavano le gambe sia dalla voglia che dalla paura di essere scoperta, ma era tanto il desiderio che la paura svaniva mentre si avvicinava il momento della dolce esplorazione.
Elena muoveva il dito meraviglisamente fissandomi diretta negli occhi, in modo da scoprire in anticipo la dolce conclusione per essere sicura che capisse il momento ho avvicinato la mia mano al suo seno e sfregandolo le mandavo il segnale dell’esplosione che stava avvenendo, ho intrappolato le sue dita dentro la figa e ho goduto in una maniera meravigliosa.

Anche se non ho potuto sentire se anche lei aveva goduto ho cercato nei suoi occhi la conferma che non ha tardato ad arrivare elargendomi un sorriso grande ed un movimento di assenso con la testa.
Sembrava tutto calcolato perch&egrave in quel momento siamo arrivati alla fermata, siamo scese tenedoci per mano e guardandoci negli occhi dolcemente ci siano dati appuntamento per la sera.
Io dovevo recuperare dei permessi e lei sarebbe uscita alle 18.
Un veloce bacio sulla guancia e siamo sparite velocemente da due parti opposte.
Sono arrivata in ufficio che mi tremavano ancora le gambe ma era troppa la gioia che avevo in corpo soprattutto perch&egrave volevo avvertite il mio amore di tutto quello che mi era successo.
Pensavo come poter continuare a tenere in me questo languore e senza pensare ho aperto il cassetto della scrivania e due palline vogliose mi hanno sorriso ho preso velocemente le palline, sentendo la fiiga che cominciava a bagnarsi di nuovo, e sono corso in bagno.
Mentre mi guardavo allo specchio mi sono sollevata la gonna, e senza dovere bagnare le pallline me le sono infilate nella figa, meraviglioso stavo già godendo senza neanche essermi mossa aveva ragione quel porcone di ALL mi basta poco per partire.
Senza preoccuparmi di essere senza mutandine sono andata in ufficio mi sono seduta sentendo le palline che mi schiacciavano la figa meravigliosamente stavo per godere nuovamente, ma ecco che entra la rompiballe e rompe tutto l’incantesimo.
I problemi del lavoro mi assolgono e non mi permettoni di pensare ad altro, arriva la pausa pranzo vado a fare la pipì e mi ricordo di avere le palline dentro, le tolgo faccio la pipì, me le rimetto e vado a pranzo contenta.
Il pomeriggio &egrave caotico pieno di telefonate e imprevisti così tanto che arrivano le 18 senza accorgermi, al punto che mi ero quasi dimenticata di Elena, di aver le palline dentro e soprattutto di essere ancora senza mutandine.
Scendendo le scale sento che si muovono e mi danno dei meravigliosi brividi, esco e mi dirigo verso la fermata del tram, dove avevo appuntameto con Elena, ma improvvisamente sento una mano che mi prende il braccio mi volto e con grande gioia mi ritrovo il viso di Elena vicino al mio e mi stampa un bacione sulle guance.
Naturalmente rimango stupita ma anche contenta e ricordando quanto era successo al mattino sento la passerina che inizia a muoversi ma lo stupore maggiore arriva quando mi dice che ha preso la macchina e mi accompagnerà a casa.
Mentre saliamo in macchina (piccola ma accogliente e molto intima) sento trillare il telefono era mio marito che mi avvertiva che avrebbe fatto tardi e di non preoccuparmi per la cena, a questo punto faccio due conti e chiamo Francesca avvertendola che papà arriva tardi e che io sto andando con una mia collega a fare compere, tutto questo sempre sotto lo sguardo malizioso e gioioso di Elena, probabilmente pensava quello che pensavo io, abbiamo la macchina non abbiamo premura le ombre della sera stanno calando e la voglia di tanta intimità aumenta meravigliosamente.
Saliamo in macchina (aveva posteggiato in una via vicina ma abbastanza al buio) e dopo aver chiuso la portiera mi giro verso il suo viso e la bacio sulla bocca in modo veloce, ma altamente carico di sensualità.
La porcona mi guarda si passa la lingua sulle labbra e sorride dicendomi che lo sapeva che l’avrei fatto e che era tutto il giorno che lo pensava e lo sperava, sorrido compiaciuta e contenta e mi sistemo la gonna, mentre Elena parte dicendomi di non preoccuparmi se farà qualche errore dice, non arrabbiarti ma sono troppo eccitata.
Durante il tragitto abbiamo parlato di tante cose, di tutto senza nemmeno un accenno a quello che era successo al mattino, mi ha parlato del suo lavoro, che spesso rimane sola in ufficio e che in quei momenti facilmente si abbandona sulla sedia e lascia che il pensiero e le sue mani vaghino senza una meta precisa, ma che nella maggior parte delle volte finiscono sempre a sollevare la gonna e sparire tra le cosce per iniziare i suoi giochini prediletti, ovvero si scalda, si eccita, si bagna e a quel punto si sfila le mutandine va verso la finestra, non prima di aver preso dal cassetto segreto il suo meraviglioso vibratore, si appoggia al vetro in modo che i suoi capezzoli premano contro e aprendo il più possibile la gambe inizia ad infilarselo piano piano sino in fondo poi lo toglie per poter infilarselo in bocca così da leccare i suoi umori, diche che la voglia aumenta al solo pensiero che la gente che passa guarda normanlmente (l’ufficio &egrave al primo piano) e anche lei ricambia lo sguardo, ma loro non sanno cosa avvviene sotto, e la cosa non fa che aumentare la voglia e la gioia del prossimo orgasmo in arrivo, naturalmente questo non &egrave che l’inizio del gioco perch&egrave poi si sposta cercando di tenersi dentro il vibratore e camminando piano piano va verso la scrivania apre il suo cassetto e prende un’altro cazzo lo bagna con la lingua e se lo infila nel culo, poi si siede in modo che possa rimanere prigioniero dentro il suo culo e comincia a dimenarsi le mani sono libere di agitare il vibratore sempre più lentamente cercando di spingerlo sempre più in fondo, mentre con l’altra mano si strizza un capezzolo.
A questo punto del racconto (lei si sta dirigendo verso un parcheggio poco illuminato) malgrado la grossa eccitazione riesco a ragionare e soprattutto a ricordare di avere le palline che premono dandomi brividi di immenso piacere e al solo pensiero che fra poco lei mi infilerà il suo meraviglioso ditino nella figa e scoprirà il mio segreto (non dimentico che l’unica persona che sa del mio giochino &egrave il mio amore segreto) rischio di godere, ma riesco a fermarmi e spostare la mia attenzione su altro.
Nel frattempo Elena ha parcheggiato, spento il motore spostato la borsa sul sedile posteriore e si &egrave tolta il giochino, la guardo con occhio attento e voglioso evedo un bel seno che fa capolino dall’ampia e generosa scollatura, mi avvicino lentamente e le infilo la lingua in bocca in un bacio violento e voglioso (so che non &egrave la bocca del mio amore ma sto facendo come se lo fosse) ed in pochi secondi, senza staccare le nostre lingue i nostri corpi si avvicinano sempre di più, sento il suo seno spingersi verso il mio, mi sembra di sentire i capezzoli come se fossero due piccoli cazzi che premono per entrare.
Dopo un tempo immenso ci stacchiamo guardandoci negli occhi senza aprire bocca, &egrave un silenzio meraviglioso carico di elettricità, nessuna delle due osa parlare, le mani si cercano e si stringono. La temperatura aumenta. Sono io che rompo il silenzio con un brevissimo ‘grazie sei meravigliosa’ che per risposta ricevo un bacio sull’orecchio molto sensuale che mi provoca una fitta stupenda alla figa, che stringo sempre più forte.
Elena si accorge di questo turbamento ed invece di staccarsi, la porcona, mi infila la lingua dentro l’orecchio leccandolo tutto per poi passare sul collo. Non resisto, apro le gambe e mi accarezzo la figa strizzo il bottoncino violentemente e senza più freni godo violentemente. Fuori non fa freddo, ma decisamente la nostra temperatura &egrave altissima, perch&egrave i vetri sono appannati e questo rende il tutto più bello. Elena mi sta accarezzando il viso lisciandomi delicatamente, arrivata sulla bocca si sofferma un attimo, ma sufficiente perch&egrave io possa catturarle il dito che sparisce tutto nella mia bocca e inizio a succhiarlo come se fosse il cazzo di ALL. Lo ingoio tutto e lo faccio scivolare lentamente fuori per poi riprendere a succhiare.
Decisamente la cosa &egrave molto gradita ad Elena, perch&egrave mi accordo che comincia ad ansimare in modo sempre più violento le gambe si aprono sempre di più, ma essendo la gonna lunga non riesco a vedere nulla, la mia mano allora comincia a scoprire la gambe liscie e vellutate, non riesce a stare ferma, le gambe si aprono e si chudono come se potesse sfegare la figa in modo di darle libero sfogo alla sua goduria.
Cerco di salire più in alto e la cosa sembra calmare Elena perch&egrave si ferma per aprire al massimo le cosce lentamente ma inesorabilmente salgo verso la voragine che mi aspetta.
Quando comimcio a sentire i primi riccioli penso, tra me e me, che deve averli molto lunghi per essere così fuori dalle mutandine, invece no la porcona ha voluto copiarmi e non ha voluto dire niente ma ha lasciato che le mie dita scoprissero la dolce sorpresa, adesso ho capito perch&egrave non si muoveva più e allargava le cosce, mi voleva attirare con calma nel suo dolce boschetto.
Mi faccio strada, aiutata dalla sua voglia e infilo quel dolce buchino tremendamente caldo e bagnato, non contenta la stringo forte e la bacio nel modo più dolce possibile e dopo pochi secondi mi gode nelle mani.
Restiamo abbracciati senza parlare, solo le nostre lingue si cercano per completare la dolcezza del momento. Poi piano piano iniziamo a parlare come se nulla fosse successo ci raccontiamo i nostri problemini, le nostre idee, i desideri anche quelli più strani aprendo i nostri cuori come se ci conoscessmo da sempre.
Mi parla del suo lavoro, della casa, di suo marito, di quanto volte fanno l’amore (molto poche e per di più come conigli, due minuti ed &egrave tutto finito) lasciandola sempre con tanta voglia, così tanta che dopo che lui si addormenta si alza, e non avendo il vibratore perch&egrave &egrave rimasto in ufficio usa qualsiasi cosa pur di soddisfare la sua voglia immensa, mai una soluzione nuova, mai un’idea particolare, sempre la stessa minestra ‘apri le gambe, te lo infila senza pensare a niente, si muove pensando solo a se’ stesso e quando &egrave venuto si toglie, si gira dall’altra parte e si addormenta’.
Forse questi discorsi sono serviti a conoscerci meglio, ma sicuramente hanno prodotto un grosso movimento nelle nostri parti intime perch&egrave io non riesco più a stare ferma ed Elena si &egrave avvicinata al mio viso per darmi un bacio, un bacio molto casto ma molto dolce e caldo.
Mi sento immediatamente tremare le gambe e la figa inizia di nuovo a pulsare ed Elena se ne accorge, mi slaccia il reggiseno e comincia a palparmi, poi prende il capezzolo in bocca e inizia a succhiarmelo, mi gira la testa, mi brucia la figa, mi allargo le gambe ed inizio un meraviglioso ditalino. La porcona se si accorge e succhia sempre più forte mentre allarga anche lei le gambe e mi segue masturbandosi.
Sapevo che ALL ha una mente sempre piena di nuove idee e posizioni ma ora Elena mi proponeva una cosa incredibile fermarsi subito sia lei che io lasciare a metà quello che stavamo facendo per un nuovo giochino.
Ho cercato di protestare dicendo che non ce la facevo più che non riuscivo a fermarmi, ma la porcona sapeva cosa voleva e quindi mi ha tolto le dita dalla figa, se le &egrave messi in bocca succhiadomeli (avevo la figa che scoppiava) e dopo averli ben asciugati mi ha costretto ad ascoltare la sua nuova idea.
A questo punto mi sono decisa ad ascoltarla, senza prima averla baciata lanciando la lingua sul fondo del palato e succhiado la sua lingua, così sono riuscita a portarla nella stessa mia agitazione e voglia.
Ero contenta, ero riuscita, forse, a farle cambiare idea ma non avevo fatto il conto della sua forza di persuasione. E’ riuscita a staccarsi da me e iniziare la descrizione del nuovo giochino.
Incredibile, una cosa che non avrei mai pensato (se ci fosse qui ALL mi avrebbe detto ‘per forza non hai mai guidato, quindi non conosci le mille utilità del pomello del cambio) praticamente mentre lei restava seduta al volante io avrei dovuto girarmi con la schiena verso il vetro, mettere il ginocchio destro sul suo sedile e il ginocchio sinistro sul mio sedile, in questo modo la figa tutta aperta si sarebbe trovata diritta sul pomello del cambio, quindi bastava appoggiarla spingere e questo mi sarebbe infilato tutto.
Incredibile, non avevo paura di farmi male, questo era quello che pensava il cervello, ma non quello che desiderava la figa quindi dopo avermi baciato a lungo ho fatto quello che Lei voleva,
Mi ha fatto togliere la gonna così ero più libera, poi per eccitarmi ancora di più (come se ne avessi bisogno) si &egrave tolta anche lei la gonna, si &egrave avvicinata per baciarmi la figa e ha scoperto il cordino che usciva (e chi si ricordava più che le palline erano dentro) allibita e curiosa si &egrave gettata per vedere meglio, ha allargato le labbra e le ha sfilate ridendo come una pazza, le ha avvicinate alle mie narici e ha annusato il profumo quindi se le &egrave messe in bocca succhiando avidamente il dolce nettare e in un attimo sono sparite dentro la sua figa, nel caso avessi avuto qualche dubbio su quello che mi aveva detto di fare, alla vista delle mie palline che uscivano dalla mia figa per passare alla sua bocca e immediatamente sparire nella mia figa, tutti i dubbi sono spariti e mentre guardavo Elena che giocava con le mie palline emettendo gridolini di goduria mi sono avvicinata all pomello, Elena mi ha fermata si &egrave infilata le dita nella mia figa e dopo essersele bagnate bene le ha passate sul pomello in modo di lubrificarlo bene.
Natutalmente questo gesto oltre ad eccitarmi ancora di più mi ha fatto piacere in quanto voleva essere un gesto di amore.
A questo punto tutti i timori sono spariti e ho iniziato a scendere cercando di allargarmi il più possibile ho sentito il pomello appoggiarsi alla figa e senza più timori si &egrave infilato nella figa, meraviglioso corto ma duro, mi toccava il fondo della figa dandomi brividi incredibili e me lo stavo godendo tutto quando Elena ha iniziato a succhiarmi i capezzoli, &egrave stata come una molla che mi ha caricata e ho cominciato a cavalcare il mio nuovo cazzo, entrava ed usciva senza fatica la mia figa parlava emettendo rumori stupendi la mia mente vagava e pensavo che se era presente anche ALL mi avrebbe infilato il dito anche nel culo sarebbe stato meraviglioso.
Elena era rapita tra guardarmi mentre cavalcavo, succhiarmi i capezzoli masturbarsi con le palline con una mano mentre con l’altra si strizzava un capezzolo, io la guardavo e sentivo di non riuscire più a fermarmi volevo assolutamente godere ma volevo anche che durasse il più a lungo possibile la mia bocca si apriva in continuo come se cercasse un cazzo da succhiare a questo punto la porcona si &egrave tolta le dita dalla figa e così bagnata me le ha infilate nel culo, &egrave stato un lampo, uno squasso nel cervello, una esplosione terrificante ho goduto in un modo stupendo e nella frazione di pochi secondi, Elena &egrave riuscita a farmi avere un secondo orgasmo con le sue dite nel culo.
Mi sono appoggiata al suo viso (il pomello era sempre dentro e premeva sul fondo con un piacere immenso) ho cercato disperatamente la sua bocca, la sua lingua e abbiamo iniziato un bacio meraviglioso che &egrave finito con l’esplosione di un’orgasmo di Elena.
Esauste ma contente siamo rimaste per un tempo corto o lungo, non so non saprei quantificarlo perch&egrave era troppo bello, le nostre mani non stavano ferme, lisciavano i nostri corpi bollenti, mi sono alzata lentamente pensando di ridiscendere, ma Elena mi ha fermata tenendomi con tutte e due le mani in una posizione oscena ma meravigliosa.
Mi sentivo tutta aperte indifesa e vogliosa, la porcona mi ha obbligata a sdraiarmi sul sedile (naturalmente per fare tutto quello che abbiamo fatto avevamo allungato i sedili) mi ha fatto chiudere gli occhi e ha iniziato a baciarmi la fronte gli occhi si &egrave infilata nella mia bocca, che non cercava altro che quello, poi lentamente la sua lingua ha cominciato a esplorare il mio corpo, ogni colpo di lingua corrispondeva a una meravigliosa fitta alla figa.
Con le mani mi ha allargato le cosce infilandomi un dito nella figa muovendolo delicatamente per poi uscire e sparire nel culo mentre la lingua cominciava a leccare su tutta la lunghezza della figa.
Ho cercato di resistere il più a lungo possibile ma non sono riuscita a premendo la testa di Elena sulla figa sono esplosa violentemente.
Eravamo veramente esauste ma contente e tra una carezza e un bacio si siamo rivestite lentamente baciando i nostri corpi nelle parti che si ricoprivano. Elena mi ha proposto di fermarci a bere un caff&egrave e poi mi avrebbe accompagnata a casa.
E’ stato bello fermarsi al bar, sembrava che era una vita che ci conoscevamo, mentre erano solo poche ore, siamo risalite in macchina, ci siamo baciate velocemente e mi ha accompagnata sotto casa.
Un saluto e un’arivederci a domani ed io sono sparita dentro casa.
Non era ancora arrivato nessuno, meglio avrei avuto tutto il tempo di assaporare quello che avevamo fatto, ho iniziato a spogliarmi lentamente come se dovessi iniziare un nuovo rapporto, mentre ero nuda mi sono guardata allo specchio (ha ragione ALL più lo fai e più lo rifaresti) ero stupenda, i capezzoli duri sembravano che cercassero una bocca per essere succhiati, le cosce aperte dimostravano ampiamente tutto quello che aveva fatto, perch&egrave erano ancora bagnate, sono entrata nella doccia ed ho cominciato ad lavarmi soffermandomi lentamente su ogni parte del mio corpo e allargandomi più possibile mi sono infilata il manico della spazzola nella figa e in un attimo ho guduto meraviglisamente.
Uno scatto della porta di casa mi ha riportato alla realtà, era Francesca che mi cercava. Ho cercato di asciugarmi velocemente e sono uscita. Tutto era nella norma prepara la cena, cena, con i soliti musi silenziosi la televisione che vomitava stupidaggini in continuazione e la mia mente bench&egrave presente vagava e rievocava la giornata meravigliosa. Desideravo in modo urgente di andare a letto, non per riposare, ma per rimanere sola con me stessa. Volevo rivedere, come se fosse un film, la giornata che ho passato, chiudere gli occhi e risentire i profumi delle nostre fighe, i rumori delle nostrre lingue.
Finalmente vado a letto, mi preparo, di proposito non metto le mutandine mi lavo lentamente soffermandomi sulla figa senza però toccarla troppo perch&egrave sento una voglia matta di masturbarmi mi asciugo a vado a letto.
Sto leggendo sono sola perch&egrave lui torna tardi, ma faccio fatica a concentrarmi nella lettura perch&egrave ho davanti agli occhi tutto quello che &egrave successo oggi, cerco di state ferma ma non riesco, stringo le cosce sperando di calmare il calore che sento ma non riesco, un lampo mi passa nella mente Francesca &egrave uscita ed io sono sola, come ho fatto a non pensarci prima.
Mi alzo di corsa vado in cucina apro il frigor e i miei occhi corrono subito alla zona della verdura, sto cercando avidamente quello che serve da mangiare. No, non pensate che voglia farmi 2 pomodori in insalata oppure un’insalata di lattuga, no sto cercando quello che serve a le, si proprio a lei, la mia figa.
Cerco disperatamente, ero sicura di averne avanzato uno, ma non lo trovo, butto tutto sul tavolo ma purtroppo niente, il cuore comincia a battermi forte e la voglia aumenta, mi siedo sconsolata, il freddo della sedia sul mio culetto fa aumentare la voglia,, gli occhi corrono per tutta la cucina a un certo punto il cuore sembra impazzito gli occhi hanno trasmesso al cuore quello che cercava. Mi alzo lentamente, mi avvicino e lui mi sorride, si sto parlando del mio amato cetriolo.
Lo prendo delicatamente tra le mani, gli faccio tante coccole e vado verso il letto, passando davanti allo specchio mi soffermo guardandomi, alzo delicatamente la vestaglia e lentamente compare lei bella liscia sembra che sorrida sa che ha trovato il suo giochino. A questo punto, visto che sono sola, decido di rimanere nuda, mi sdraio sul divano e lentamente allargo le gambe per far posto al mio giochino, lo succhio, lobagno e poi me lo infilo tutti sino in fondo e inizio la danza. Sembra tutto bello ma anche lui reclama la sua parte, si &egrave svegliato anche il culetto, tolgo il cetriolo corro in bagno prendo la spazzola e torno sul divano torino a infilarmi il cetriolo apro le gambe in modo che il culo possa ospitare la spazzola e inzio il dolce movimento a due mani, come vorrei che qualcuno mi baciasse, oppure che mi prendesse in bocca i capezzoli, che mi baciasse il collo, che mi succhiasse le orecchie, ma non c’&egrave nessuno e allora chiudo gli occhi inizio a sognare e in un’attimo sento che sto arrivando, ma mi fermo, non voglio fermarmi e godo stupendamente. Rimango sdraiata lascio tutto dentro e le mie mani iniziano a accarezzare i capezzoli non voglio godere voglio solo accarezzarmi.
Mi alzo, rimetto tutto in ordine e torno a letto, rimango nuda e nel fresco delle lenzuola mi addormento.

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