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Racconti Erotici Etero

*RIFLESSIONI SULLA MAGICA TERRA DELLA SCOPATA**

By 8 Agosto 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Il forte odore del sesso è in realtà l’aroma della nascita; è sgradevole o repellente solo
per coloro che non riescono a coglierne il significato.
Henry Miller

I raggi del sole calante trafiggono come spade luminose le acque della laguna, mentre dalla parte opposta del cielo sorge la luna piena.
Al grido stridente dei gabbiani noi dondoliamo sull’acqua nella luce opalescente azzurro-rosa del sole-luna, caliamo l’ancora e ci tocchiamo all’affannosa scoperta della nostra pelle, abbronzata e lucida .
Siamo Adamo ed Eva sull’arca di Noé, pronti ad iniziare la riproduzione dell’intera razza umana.

Il tuo italiano zoppicante e il mio spagnolo fantasioso inventano un nuovo curioso
dialogo.
Poi le parole ci vengono meno e iniziamo a comunicare con le punta delle dita, con le labbra, con la lingua; ci baciamo, mordiamo, avvinghiamo sul fondo della barca, mentre l’odore del sesso, il dolciastro odore della nascita , si spande nell’aria.
Tu sei il miglior amante che abbia mai avuto, nessuno è mai stato e mai sarà come te.

‘Ora dormi’ mi dici, adagiandomi sul fondo e intanto ti sdrai sopra di me e guardandomi fisso negli occhi mi penetri dolcemente, riempiendomi adagio; intanto mi divori i seni e io penso, mentre affondo nel piacere, che domani avrò il tuo marchio blu intorno ai capezzoli.
Mi fai l’amore come se volessi aprirmi, dal ventre fino al cuore, per scoprire ogni angolo nascosto di me e farlo tuo, quasi fossi una terra dove innalzare la tua bandiera di conquistatore.
Inizio a gemere più forte, poi a gridare, quando l’orgasmo mi porta sempre più in alto, a scordarmi di te, di Venezia, del tempo, fino al Nirvana del piacere assoluto.

Tu allora esci da me, sordo al mio implorare: ‘No, ti prego…no ‘ mi volti bocconi , mi afferri per le natiche e penetri il mio buchetto, senza sforzo, tanto sono aperta e bagnata di piacere.
Ti apri la strada anche lì, con colpi sempre più violenti.
‘Sei la mia puttana’ mormori’ la più brava che abbia mai avuto, nessuna donna gode come te, nessuna è così calda, aperta e stretta insieme ‘
Lo spagnolo diventa così la lingua della lussuria, appicca roghi ai sensi.
Poi con il grido rauco del piacere raggiunto ti abbandoni mentre io scivolo in avanti, sul legno, spossata e tu rimani così, dentro di me, il torace incollato alla mia schiena; spalanco le braccia , come in croce: mi ricopri tutta , fino a farmi scomparire.

‘Ti peso?’ chiedi

‘No’ rispondo piano, in verità mi stai soffocando, comprimendo pericolosamente i polmoni, il cuore pare voler bucare le costole e lo sterno.
Il cielo si oscura, spuntano le prime stelle.
E mentre mi baci il collo e un orecchio con quella tenerezza che è solo tua , la quiete dopo la tempesta, io penso che in fondo il sesso con la sua magia è tutto qui : l’uomo che vuol penetrare una donna, entrare completamente dentro di lei, invaderla e farla sua, terra da fecondare in esclusiva ogni volta e la donna che lo desidera tanto da star male.
Senza questo bisogno di dominio, di invasione più o meno violenta e di accettazione gloriosa
il sesso non esisterebbe.
Senza un duro maschio conquistatore e una femmina che lo vuole ancestralmente così non funzionerebbe e solo quando va alla grande, come tra noi due, si può dire di essere veramente approdati alla magica Terra della Scopata.

Ma allora, in definitiva, è solo una questione di prestazioni?
E’ tutta una faccenda di quanto è lunga, grossa, corta etc etc l’appendice maschile?
Perché la vittoria va generalmente all’esercito meglio armato:-)

Le donne dicono di no, hanno imparato bene la lezione dagli uomini, che temono sempre di avercelo o ‘ troppo piccolo’ oppure ‘scarsamente efficiente’…
Anche gli uomini dicono di no, ma intendono sì, perchè il loro modo di comportarsi, in determinate occasioni , dimostra che l’unica cosa importante , per loro, è il funzionamento di questa organo assai indipendente.
Non ho mai conosciuto un uomo che non si preoccupasse dell’efficienza e delle dimensioni del proprio pisello, anche se spesso tali apprensioni non erano chiaramente manifeste.

Del resto, senza giri di parole, non sono proprio le dimensioni e la fortunosa rigidità del suo ‘alter ego’sessuale a determinare la vita del maschio?
A condizionare l’opinione che ha di sè, il fatto di piacersi oppure no?
E un uomo che non può fidarsi del proprio organo riproduttore, non può fidarsi neppure di se stesso.
Né di una donna, né di un suo simile.

Ma é davvero così semplice? Temo che la risposta sia sì.
I film hard, il cuoio, le fruste, le candele nere, e tante altre cosette sono tutte compensazioni per piselli che non funzionano.
O funzionano stancamente, a ritmo incostante.
Perché quando funzionano, tutto quello che serve per approdare alla magica Terra della Scopata , oltre a una passera ovviamente entusiasta dell’incontro è solo una coppa di gelato al cioccolato e un po’ di chiaro di luna.
O anche silenzio e sole.
O anche tramonto, mezza luce, niente luce…

E comunque, per concludere, grazie uomini e in particolare grazie a te, che sei riuscito a farmi esplorare in lungo e in largo questa mitica, immensa Terra….


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