Skip to main content
Racconti Erotici EteroRacconti sull'Autoerotismo

rito di iniziazione

By 11 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

 

 Rito di iniziazione

Si erano addormentati in spiaggia dopo aver fatto l’amore. Leggermente riparati da un gruppo di scogli si erano lasciati accarezzare del sole e riposavano i loro corpi. Fu solo un attimo, ma un’ombra attraversò il campo visivo. Lui se ne accorse e fingendo di  striracchiarsi aprì  gli occhi appena per  controllare meglio. Sapeva che la spiaggia era praticamente sconosciuta, raggiungibile solo in barca o con un’ora di cammino. Era sempre deserta fuori stagione, e poi aveva controllato bene e il luogo era riparato. Vide spuntare da dietro uno scoglio un ciuffo ricciuto ed ebbe un tuffo al cuore. Ripercorse mentalmente il pezzo di spiaggia per focalizzare il gommone e preparò un piano di fuga, sperando di non averne necessità. Cercò di far scivolare lo sguardo su lei che dormiva languidamente abbracciata al suo petto con la gamba appoggiata alle  pelvi. Si accorse che fuori dagli slip spuntava la punta del membro  e che lei aveva il costume sposato così che dalla coppa del reggiseno sbucava un capezzolo. Sperò che la presenza fosse una soltanto, che non fosse arrivato un branco . Con assoluta calma finse di girarsi addormentato e spostò lo sguardo a favore dello scoglio. Uno solo, sembrava uno solo. Continuò a fingersi addormentato , in attesa degli eventi. Dietro allo scoglio il ragazzo prese coraggio, e uscì un poco allo scoperto.  Si guardò il cazzo  durissimo e pronto a venire. Aveva 13 anni ed era quasi un uomo. Quella spiaggia era il luogo preferito per potersi masturbare  alla scoperta del suo corpo. Portava con se una bella dose di giornaletti porno e ci trascorreva pomeriggi lunghissimi con le dita appiccicose.

E’ solo un ragazzino, sorrise rilassato, e con la coda dell’occhio vide che era quasi un uomo con la peluria sparuta sul volto e gli  slip tesi e gonfi  pronti allo scoppio. Sotto il volto di uomo maturo si materializzò il ricordo della sua adolescenza, quando dai preti nemmeno toccarselo per lavarsi era ben visto. Si ricordò dell’emozione provata quella volta in treno, quando fingendo di dormire accanto alla nonna spiava il seno della signora davanti che sobbalzava per gli scossoni. Ripensò all’odore fortissimo di sesso che aveva  inspirato quando era riuscito a sottrarre le mutandine alla cugina in vacanza. Se un’occasione così fosse capitata a lui, altro che slip gonfio! Se lo sarebbe menato a sangue davanti al mondo!

Fu un attimo di puro ricordo adolescenziale che …….”tesoro svegliati su, dai”. Prese a baciarle l’incavo dell’orecchio lentamente con piccoli bacini umidi, per stuzzicarla. Sapeva che a lei veniva la pelle d’oca quando le baciava così e infatti ben presto il capezzolo si indurì svettando sotto il nylon del reggiseno . “ Ma che hai? Si sta tanto bene qui tranquilli in spiaggia , non mi dirai che?” Non le fece terminare la frase la afferrò per le caviglie e facendola scivolare sulla sabbia si sistemò in modo da favorire la visuale al riccioluto. “Ho sempre voglia di te lo sai, fatti fare ancora un poco, dai fatti fare . Voglio leccarti tutta  mentre non puoi ,,dai che lo sai” .  E certo che lo sa pensò e infatti si stava già agitando,  la sua donna. Prese le bandane e legò i polsi strettamente alle cosce piegate per impedirle qualsiasi possibilità di movimento e con il reggiseno la bendò. “Ora lo sai che succede vero? “ Lei stava già impazzendo alla sola idea, l’odore forte del suo sesso gli penetrava le narici , non solo le mie, sicuramente non solo le mie ridacchiò immaginando il volto del ragazzo che si stava godendo lo spettacolo.

Oddio ma cosa le sta facendo? Intanto qualunque cosa fosse era incantato dalla visuale della fica. Era la prima  volta che ne vedeva una così da vicino. Era senza peli, tranne che per il ciuffetto sopra e sembrava spaccata a metà. Era diversa da quelle che vedeva nei filmini porno che scaricava di notte. Sembrava più irregolare, meno gonfia , sembrava carne viva! La mano rimaneva incollata sugli slippini e l’elastico non dava respiro al suo povero cazzo duro. Aveva paura di tirarlo fuori, gli stava venendo il pensiero che l’uomo  lo avrebbe sentito mentre si segava forte.

Certo che la mia donna è uno spettacolo qua sotto! E iniziò a divaricarle le labbra con questo pensiero. Con  l’intento di far godere come non mai due persone ignare l’una dell’altra. In piedi davanti a lei, posò la mano a conchiglia sui genitali, prese a premere con il palmo della mano mentre le dita stuzzicavano i buchetti. I primi sospiri  giungevano forti e le mani legate di lei iniziarono a muoversi dal desiderio. Si abbassò inginocchiato con il naso al suo sesso e con la punta della lingua divaricò le grandi labbra.

Oddio oddio ma la sta leccando! Le sta leccando la fica  ! ipnotizzato da quello che stava accadendo sotto ai suoi occhi si ritrovò nudo con le due mani attaccate la cazzo . Iniziò a muoverle stringendosi  in una morsa , immaginando fosse come entrare in una donna.

L’uomo si abbandonò completamente al piacere della sua donna, la lingua entrava e usciva veloce da lei, mentre le dita si  introducevano e uscivano ricche di umori. Lei mugolava di piacere, ansimava dal godimento, cercando di muovere il bacino scopandogli la lingua. Troppo intenso pensò l’uomo, devo rallentare o la lezione di anatomia non raggiungerà il suo scopo. “E dai ti prego non ti fermare dai” adorava la sua donna in calore, quando ormai  al posto del cuore le pulsava solo il sesso, quando nulla proprio nulla era più importante che  concedersi e godere .

Oddio oddio ma che fa? Si è fermato’ ma è pazzo! Pensò il ragazzo prossimo ormai a venire. La scena che vide subito dopo lo accompagnò per mesi mentre si masturbava al suo ricordo.

“Devi meritarlo quello che vuoi , devi meritarlo” quello era uno dei loro giochi preferiti. Si avvicinò alla bocca che lei aveva già spalancato e fece sparire il suo cazzo  fino in fondo. Lui si mise lateralmente e prese a scoparla forte. Ogni tanto si fermava ansante e le tappava le narici rimanendo immobile dentro alla bocca calda.

Il ragazzo non fu più capace di resistere. La cappella infuocata e le mani sempre più rapide sempre più veloci ad accelerare l’istante in cui il primo schizzo andò a sbattere contro lo scoglio e poi ancora e ancora. Gli tremavano le ginocchia per il godimento furioso che stava provando, e riprese immediatamente a masturbarsi perché’ la visione del corpo della donna , con il sesso esposto e ila cappella del suo uomo che le pompava in bocca era insopportabile.

Il cazzo era durissimo, lo spingeva a fondo  nella bocca e la voglia di venirle dentro diventava urgente, ma ancora voleva far vedere al ragazzo come far godere una donna con la lingua. “ Brava, te lo sei meritato il tuo piacere” disse alla donna mentre scendeva nuovamente verso le gambe. La slegò e mettendo le braccia sotto i fianchi la  sollevò all’altezza delle bocca . Si fece ancora più prossimo allo scoglio, e iniziò a succhiare il clitoride della donna. Piccoli succhi profondi e lunghe leccate umide. Lentamente introdusse un dito  e non smise mai di leccare le grandi labbra e il centro del piacere. Ogni tanto emergeva da quella apnea dolcissima per respirare prima di rituffarsi alla ricerca del piccolo clitoride duro come marmo.

Oddio oddio  il ragazzo non fece in tempo a finire il pensiero che già la sua mano era piena di sperma caldo . Eppure nemmeno quella volta riuscì a placarsi del tutto perché’ la donna iniziava a contorcersi gemendo forte. E l’uomo ad ogni scossa del corpo della donna rincarava la dose .

L’uomo improvvisamente si staccò dal corpo di lei. Era ansante e pieno di umori, impastato di fica su tutto il volto. “Voglio che tu goda come non mai, voglio sentirti impazzire”, le disse. La girò a carponi e la penetrò mentre gemeva piano. Impugnò i fianchi e si fece strada violentemente tra le gambe. Non avrebbe voluto terminare così brutalmente, ma l’odore del sesso della donna lo faceva impazzire quasi quanto la certezza che il ragazzo si stesse ammazzando godendo di continuo esattamente come avrebbe fatto lui. “guarda, senti  bene cosa sto facendo adesso ” disse a voce alta, parlando contemporaneamente ad entrambe. Ottenne un unico gemito forte, che percepì chiaramente composto da due voci differenti, una femminile ed una resa acuta dal continuo piacere che sformava la cappella del ragazzo. “guarda come ti fotto  bene”, e spinse in un unico movimento tirando a se i fianchi della donna. Le palle sbattevano forte contro il sesso di lei, mentre il movimento incessante delle dita le stavano rendendo il clitoride un pezzo di marmo. ” Così piace a voi donne, vero? Così vi piace, essere sbattute profondamente, essere riempite fino al sentire che non c’è spazio per altro” ecco, adesso era chiaramente avvertibile dietro di lui l’ansimare del ragazzo, intenso, forte, animalesco. La sua donna stava per godere, piangeva come sempre per l’intensità dell’orgasmo e lui impazziva a sentire il corpo contorcersi. La fece godere di un orgasmo intenso, non lasciandole la libertà di sfuggire ai colpi e alle dita abili. Poi uscì da lei e i fiotti caldi le ricaddero sulla schiena.

Sulla spiaggia il rumore del mare  era prezioso in quel momento. Una leggera risacca  cullava attore e comparse dello spettacolo. L’uomo si girò sulla schiena e prima di chiudere gli occhi spiò i movimenti lenti di un’ombra che alle sue spalle si allontanava silenziosa.

 

 

Leave a Reply