Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Sabato con l’amica

By 11 Agosto 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutto cominciò circa due anni fa. Roberta &egrave una giovane ragazza, 25 anni capelli biondi portati in modo semplice. Non &egrave una strafiga ma ci sono 3 cose di lei che non mi lasciano indifferente.

La mia conoscenza con Roberta era piuttosto superficiale. Quattro chiacchiere e un saluto quando ci si incontrava e nulla più. Fino al giorno in cui ci siamo ritrovati in treno.

Giornata afosa, 35 ‘ gradi fuori e quei ritmi di vita rallentati che caratterizzano il mese d’agosto. La bottiglietta d’acqua che quasi rappresenta l’unico sollievo alla calura estiva. Arriviamo a destinazione.

Ti scopro sempre un po’ di più. La tua timidezza si scioglie pian piano al sole. Qualche parola intervallata qualche sorriso. Stiamo bene e l’atmosfera creata piace ad entrambi. Ti chiedo il numero di telefono. Arrossisci.

La tua severa educazione ti dice che, forse, i dieci anni di differenza tra me e te sono troppi. Ma non importa. Il tuo cuore inizia a palpitare e, un po’ rossa, in viso mi concedi il tuo numero. E’ giovedi mattina. Ancora non hai organizzato niente per sabato sera. Meglio cosi.

Ci salutiamo. Un timido sms per la buonanotte la sera e nulla più. Qualcosa &egrave successo. Ripensi a tutto, pensi a cosa rispondere ai prossimi messaggi,sei confusa. Ho 10 anni più di te. Paura di sbagliare da una parte. Eccitazione per qualcosa di trasgressivo che potrebbe succedere dall’altra. Il tuo rapporto con il sesso non &egrave mai stato soddisfacente.

Dentro di te vorresti qualcosa di più’vorresti sentirti donna. Ma hai paura.

Tu ragazza dall’educazione rigida come potresti permetterti? I pensieri vanno e vengono, la mente &egrave confusa e questo caldo d’agosto complica le tue decisioni. Guardi le ultime scarpe tacco 12 che hai comprato. Usate una volta. Potrebbero essere rispolverate, magari con quel vestitino leggero che hai poco coraggio di mettere. Un mio sms interrompe bruscamente i tuoi pensieri.

Sei sdraiata sul letto e con il cuore in gola leggi il mio invito per sabato sera. Non vuoi ma accetti. Ormai non puoi tirarti indietro. La paura mista ad eccitazione pervade il tuo corpo. Le lievi folate di vento che sfiorano la tua pelle aiutano per un momento a trovare pace. Spegni la luce. I pensieri nella testa non ti aiutano a dormire.

Che succederà domani sera? IL tuo cuore batte forte. Emozione e paura si mischiano mentre fuori i suoni si fanno sempre più deboli per accogliere la notte che avanza.

Dormi’alle 8 ti svegli sei confusa ma un lieve sorriso ti aiuta ad affrontare la nuova avventura. Le ore passano in fretta. Sono le 19′.ancora 30 minuti per l’appuntamento. Sei quasi pronta. Mancano solo le scarpe. Ti siedi davanti allo specchio, le mani tremano quasi ‘.anche le scarpe sono pronte. Esci chiudi la porta di casa. Ora davvero non puoi più tornare indietro.

Un respiro profondo, un secondo respiro profondo per ridurre la tensione. Ma serve a poco. Mi vedi, sorridi e mi vieni incontro. Hai paura, quasi tremi ma sei felice.

Ceniamo assieme. E’ bello. Ogni tanto le nostre gambe si sfiorano quasi casualmente. Al terzo tocco capiamo che non &egrave casuale. Ci guardiamo e sorridiamo. Con il groppo in gola per entrambi.

Saliamo in macchina verso le colline’un po’ si solllievo dal caldo di agosto e dai pensieri confusi. Sorridi, sorrido. Scendiamo dalla macchina per vedere la valle davanti a noi. Le foglie appena mosse dal vento accompagnano i nostri respiri, sempre più agitati, sempre più vicini.

Ad un tratto ti fermi. L’imbrunire lascia appena spazio al tuo sguardo. Ti cingo da dietro. Lentamente faccio aderire il mio corpo al tuo. Le mie mani si impossessano delle te spalle. Chiudi gli occhi. Mi avvicino ancora.

Lentamente cerco il lobo destro del tuo orecchio. Lo bacio ‘lo sfioro con la punta della lingua. Ti sottrai ma subito cambi idea. Io continuo’.gioco con la punta della lingua a sfiorare il lobo del tuo orecchio destro. Gioco. Faccio piccoli movimenti rotatori.

Sento il tuo respiro affannoso che debolmente prova a chiedere se stiamo facendo la cosa giusta. Ma ti rispondi da sola e io continuo.

Passo sul tuo collo, lo sfioro con la punta della lingua’.gioco con le mani fino ad abbassare le spalline del vestito che timidamente sei riuscita ad indossare per uscire con me. Il vestito si sfila’.non ti preoccupi se cade ai tuoi piedi’sull’erba umida dalla prima rugiada.

Il cuore ti batte forte’..riesci a lasciarti andare verso ciò che hai sempre desiderato nel tuo intimo più profondo’.verso ciò che non hai mai avuto il coraggio di chiedere.

Alzi prima la scarpa destra, poi la sinistra. Ora sei libera in piedi in mezzo alla natura. I tacchi slanciano il tuo corpo ancora abbellito da perizoma e reggiseno. Ti abbraccio forte appena dopo avermi tolto la maglietta. Senti il calore della mia pelle sulla tua. Ti giri, mi abbracci e le nostre lingue iniziano una danza erotica coinvolgente. Fuori da noi due i rumori ovattati di una natura che ci osserva.

Ti fermi’pensi sia troppo. Pensi di fermarti ma le mie mani ti arrivano dietro e immediatamente arrivano a sganciare il reggiseno. Tenti una timida resistenza. Lo tieni davanti. Sorridi’tremi.

Le mie mani arrivano sulle tue. Assieme lo togliamo e finalmente arrivo a vedere i tupezzoli che fino ad ora avevo solo immaginato. Sei bellissima. Mi abbasso.

Con leggeri movimenti concentrici arrivo a baciarli. Delicatamente e poi con più decisione. Li succhio. Tu lascia cadere la test all’indietro. Mi stacco un attimo per cercare la tua lingua.

La brezza serale sfiora i capezzoli umidi. Senti un brivio. Mi stringi forte.. Prendo la coperta dalla macchina, la stendo’.e siamo subito avvinghiati a terra. Continuo a giocare con la lingua giù attorno all’ombelico e poi ancora giù fino a trovare il bordo del perizoma’.Sei bagnata.

Ti sfilo il perizoma solo dalla gamba destra. Sei meravigliosa. Inizia il mio gioco’.la lingua sulle grandi labbra avanti e indietro’.sento il tuo respiro affannoso’.la testa reclinata all’indietro.

La mia lingua &egrave sempre più decisa a cercare le piccole labbra’.Mi stacco un attimo’.soffio delicatamente ‘..sento i tuoi gemiti”Cerco il clitoride,lo sfioro con la punta della lingua e poi lo avvolgo completamente.

Sei bagnata’ti irrigidisci in modo sempre più evidente. Entro dentro con la lingua facendo movimenti rotatori’.le mani a stimolare il clitoride’.inizi a sussurrare che ti piace’..continuo fino a quando non rompi il silenzio della natura con un gemito più forte.

Mi abbracci contenta godendoti il contrasto tra la mia pelle calda e l’aria che stuzzica la tua schiena. Sei felice. Sono felice.

Ci guardiamo e capiamo che non &egrave stata solo una serata.

Leave a Reply