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Racconti di DominazioneRacconti Erotici EteroTrio

Saffo RiSodomizzata con tutta la sua stirpe

By 8 Aprile 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Con Cinzia era finita da oramai sette anni ma eravamo rimasti amici, quando ero fuori sede per lavoro ci vedevamo via videochat o ci sentivamo per telefono, ogni tanto andavo a prendere il caff&egrave in ufficio da lei, ma solo una intima e sincera amicizia niente sesso, lei intanto era rimasta bisex, il fidanzato l’aveva lasciata dopo la fine della nostra relazione perch&egrave aveva scoperto che lo cornificava analmente con il collega maschio e sopratutto con la collega femmina, era stato troppo, lei continuava a farsi inculare in ufficio da un nuovo collega che aveva sostituito il precedente, ed ogni tanto dagli extracomunitari infatti in totale ne avevano usufruito dei suoi favori sessuali ben quattro diversi. Aveva un amante fisso che diciamo mi aveva sostituito, una specie di parente molto più grande di lei, come io d’altronde a cui dava anche la fica e qualche notte in hotel, ma di fidanzarsi non se ne parlava nonostante fossere entrambi single. Non frequentava più la parrocchia e neanche le sue amiche Sara e Rachele che si erano entrambe sposate ed erano mammine esemplari, ma non troppo, soprattutto Rachele.
Io invece un vero disastro, mi prendo una cotta per una donna e sbaglio, mi faccio beccare, mia moglie mi scopre liti casini ed infine separazione ed io all’altra non l’ho avuta perch&egrave non me l’ha mai data, non era mai nata nessuna relazione ed ero rimasto solo, cedetti a mia moglie tutta l’attività web economy, il tetto coniugale e trequarti del contocorrente, ripresi a lavorare come libero professionista e menomale che la gente mi apprezzava perch&egrave non ho avuto problemi a lavorare, andai ad abitare alla casa dei balocchi e… mi facevo le seghe, niente, la delusione d’amore e la separazione mi avevano inibito la sessualità.
Chi mi era rimasto fedele, chi era l’unica certezza della mia vita? Lui, ma frati Totò, mi ha aiutato a sistemare la casa dei balocchi per renderla abitazione e studio tecnico, infatti trasformammo la sua stanza in studio e lui si autosfrattò per fare posto a me, rinunciò alla comodità di una garconierre per favorire un amico, un vero fratello, mi aiutò a trovare clienti e mi faceva tanta compagnia ed infatti una sera eravamo insieme a mangiare in un Risto Pizza e nel tavolo opposto al nostro c’era già Cinzia con due sue nuove amiche, sua sorella e Erika (la sua amante lesbo). Salutammo sorridendo ma solo da lontano e prendemmo posto al nostro tavolo. Notammo con Totò che il culo di Cinzia ora trentenne era ancora più rotondo e sollevato di prima ed insomma non ci staccavamo gli occhi quando lei si alzava per un qualsiasi motivo, ma d’altronde quella gonna di lana la fasciava perfettamente e lei ogni volta che si spostava tirava e lisciava la gonna toccandosi il sedere, si accorse del mio sguardo voluttuoso e lancio un’occhiata di finto rimprovero nei nostri confronti, la sorella si accorse di questi scambi di sguardi e sorrise.
‘Nzino ma perch&egrave non ci vai a ficcartela di nuovo, a sa porcona, che bella inculata che mi ha donato? Mi &egrave rimasto un ricordo!
Figurati a me che me la sono scopato per quasi 10 anni, che culo accogliente. Ma no siamo buoni amici
diventi trombamico coglione, sei solo , hai casa, va ficca e divertiti
ma sai che forse hai ragione, ora mi butto
lei intanto si alzò si piego a prendere la borsa che le era caduta per terra porgendo le chiappe in mia direzione, e mentre io fissavo quello che consideravo una mia proprietà per usocapione la sorellina Floriana per la seconda volta se ne accorse e sorrise, ma chi se frega, Cinzia prese un pacchetto di fazzoletti e si diresse in bagno. Ma frati Totò mi diede una pedatina ed io schizzai a seguirla in bagno, rincorso con lo sguardo da Floriana. Aspettai davanti ai lavabi che uscisse, per fortuna il bagno era deserto, il solo pensiero di tastarle il deretano mi procurò una evidente erezione, meglio così se ci stà me la chiavo qua stesso, in piedi.
Che &egrave mi pedini ora?
Volevo salutare una mia vecchia conoscenza e dicendo questo le misi la mano sul culo ad altezza del solco stringendo forte, lei non si scompose
e tutta la sera che lo guardi, ma che voi fare, mi vuoi toccare, mi vuoi fare il culetto, cos’&egrave nostalgia canaglia?
Si, anzi &egrave proprio voglia, guarda al solo pensiero &egrave già felice lei fissò il cazzo ed arrosi’, io riapri la porta del bagno e la spinsi dentro con delitezza, pigiando il dito ad altezza del buco del culo. Ci guardammo e ci baciammo in bocca con la lingua, appassionati, poi lei si staccò mi acchiappò il cazzo e disse.
ciao vecchio amico mio, ho fretta ma ti aspetto, ci vediamo presto caro e piegandosi mi baciò la minchia sopra i pantaloni.
Enzo vienimi a trovare in ufficio, ti voglio anch’io ma non stasera c’&egrave mia sorella, lei non sa che non sono una verginella
sono felice che m’inviti, e lo sarò ancora di più dopo che ti avrò ficcato la minchia nel culo Cinzia, ci vediamo monachella .
Nuovo bacio e via in sala. Floriana ci guardò ad entrambi e sorrise di nuovo, a me questi sguardi mi incuriosivano, era cresciuta ed era proprio bona, aveva il fisico della sorella di dieci anni prima, il culo come il culo vergine di Cinzia, prima che la carne umana a dosi massicce allargasse il buco e lo rendesse tondo il deretano.
Cumu fini?
Apposto Totò mi ha dato appuntamento in ufficio per farsela ficcare nel culo come hai vecchi tempi
dovevi insistere per stasera
c’era la sorella e ha preferito rimandare, ma &egrave calda lo rivuole nel suo culetto
se ti stanchi chiamami che una ripassata sono onorato di dargliela.
E no! Prima io e poi forse ti chiamo in aiuto ma frati Totò.
Ridemmo e brindammo tra di noi ed alla salute del loro tavolo che ricambiarono, Cinzia con sorriso Durbans ed occhio ficcaiolo e Floriana ammiccante.
La serata si concluse da Cina con due Vesper e poi a letto a sognare le inculate degli anni d’oro, chissa ora come avrei ritrovato quel buco spanato da tanti cazzi, ma non m’importava era tornata e la volevo dominare ancora ma ardentemente risodomizzare alla mia Cinzia.
Passai il sabato a pensare a Cinziuccia mia ed il mio cazzo rimase sull’attenti per tutto il giorno tanto che le palle mi facevano male ma non volli sfogarmi, dovevo spruzzare tutta la sborra dentro il suo buco del culo.
La domenica andai a messa a cercarla, volevo portarmela nel garage come i vecchi tempi e ficcargliela in culo e farmela sucare ma niente, assente, c’era la sua ‘amichetta’ Erika ma di lei nessuna traccia, una tortura, per non pensare mi sovradosai di alcol e dormii tutto il resto della giornata.
Lunedì mi alzai non proprio prestissimo, doccia profumosa con minchia sempre in guardia e barba rasata con maggiore cura e così deciso a riprendermi quello che era mio e cio&egrave il culo di Cinzia, mi diressi verso gli uffici della mia ex ditta dove ancora lavorava la troia che dovevo scoparmi.
Salutai i vecchi colleghi ed i nuovi che mi vennero presentati e finalmente mi apparve la mia monachella, bella sorridente e tutta rossa in viso, bacini affettuosi ed ancora presentazioni, Alberto il nuovo collega che subito capii essere l’inculatore preferito da Cinzia ed Erika, mi prese per un braccio e m’invito a seguirla, andammo verso la sala meeting ed appena chiuse la porta mi disse:
Enzo mannaggia potevi farti sentire ieri, mi sono appena fatta una ficcata con Alberto, il lunedì prima d’iniziare la settimana mi piace farlo nel culo, ed il ragazzo &egrave bravo, certo tu sei tu!
Oh non mi fare andare in bianco cara mia!
Beh se ti và d’infilarla dove c’&egrave ancora un po di sborra di lui, e poi e largo largo ed ancora caldo.
Te la ficcherei anche se avessi appena cacato gioia mia.
Allora bene, vai, e come un sogno da quanto tempo lo volevo, ma mi trattenevo dal fartelo sapere.
Indossava un pantalone chiaro a fiori colorati che pur non essendo aderente le calzava benissimo facendole risaltare le rotondità delle natiche ed un paio di stivaletti con poco tacco, si porto i capelli di lato con una mano, la pettinatura aveva delle sfumature rosse sui boccoli, gli occhi le brillavano, si abbasso sui talloni, mi slaccio la cintura dei pantaloni accarezzandomi la minchia, mi abbasso la cerniera e mi guardava negli occhi, calò le brache sotto le ginocchia e poi mi tolse i boxer delicatamente, il cazzo svettava con la cappella rosso fuoco e i coglioni gonfissimi, mi baciò la cappella con lo schiocco e poi tenendomi una mano sul pube per impedirmi di spingere incominciò a girare la lingua sul glande insalivandolo, volevo prenderle la nuca e costringerla ad ingoiare ma allontanò la mia mano, poi il solito succhiotto fortissimo,
così mi fai sborrare Cinzia
e no! Quella la voglio dentro non ci provare
allora smettila che non resisto
ingoio il cazzo prima che finissi la frase, che pompa, aspirava e leccava, insalivava e con la mano mi masturabava la minchia e con il pollice mi massagiava le palle, si alzò e dirigendosi verso il tavolo iniziò a calarsi I suoi calzoni, mutande bianche sgambate tutto giù in un attimo, si sistemo a 90 gradi, gambe larghe, culo in alto, si voltò guardandomi e allargandosi le chiappe con le mani:
vai Enzo, vorrei averlo leccato ma non te lo chiedo, domani però sarò solo tua e tu mi farai impazzire con la tua lingua sui miei buchi capito?
Comandi Suor Cinzia
sputai su quel buco del culo enorme, quando l’avevo inculata per la prima volta era piccolo come una moneta da 10 cent e con le pieghette belle delineate ora era più grande di 2 euro e sporgente verso l’esterno, la bagascia fece palpitare il buco accompagnadolo da una risatina e ‘
Inculami porco, tentazione mia rifammi tua..
appoggiai la minchia e entrai dentro.
Meraviglioso, largo ma appena dentro caldo ed accogliente, effettivamente si avvertiva che era sporco di sborra, ma non mi fregava, iniziai a fotterla e quel culo si stringeva come se fosse una mano, una ventosa irrestibile, mentre la inculavo chiamò Erika che senza meravigliarsi di quello che facevamo ci fece da ‘palo’ senza guardare il nostro amplesso sodomita.
Che bella inculata finalmente, che belle sensazioni, fisiche e mentali, ed in questo stato di euforia e grazie alle contrazioni accellerate e furi controllo dell’ano di Cinzia sborrai una quantità suberba di sborra calda nel fondo del culo della mia monachella.
Al solito dopo che riprendemmo fiato, io ero crollato sulla sua schiena, mi rialzai e lei spinse in avanti e con la mano si estrasse la minchia moscia dal culo ripieno di sperma, si riabbassò sui talloni, con la stessa mano raccolse dal culo la sborra e se la spalmo sulle chiappe e sul solco, poi prese la minchia in bocca e ripulì leccandosi contemporeneamente le dita sborrate, ingoiò sorridendo.
Domani amore vieni presto, bocca culo come oggi ma con leccata mi raccomando, prima mi prepari e poi inizio il servizietto, sei stato intenso oggi che orgasmo, solo tu mi fai godere così, sempre sesso anale con amore.
Abbiamo perso tanti anni cara, questa volta non ti lascio andare più, domani te la ficco per bene pure nello sticchio.
No, quello &egrave solo di Mimmo per ora, agli altri solo culo chiaro!
Mimmo tuo cugino diciamo
si lui, scopiamo da 2 anni completo, ma lui sa degli altri e non &egrave geloso, mica stiamo insieme, però la fica solo a lui per ora, ma poi quante storie, per anni mi hai fatto solo il culo ed ora non ti basta più
mi basta, mi basta.
Ora vai che devo lavorare
si rivestì, ed anch’io lo feci, la salutai con un bacino sulle labbra, salutai una imbarazzata Erika e tornai a casa mia.
Dopo una giornata passata a ripensare al nostro incontro mattutino ed a pianificare quello dell’indomani mattina, dopo cena la chiamai al telefono, parlammo per un tempo indefinito, mi raccontò che per calmarsi i bollenti spiriti si era fatta leccare la fica dalla sua fidanzatina lesbo, e che come capitava molto raramente si era fatta scopare con il collo di una bottiglia di plastica di acqua minerale sia la fica che il culo, il 99% delle volte mi disse era lei la maschia della coppia ma dopo il nostro ricongiungimento anale voleva essere sottomessa, mi confidò le sue abitudini sessuali, il lunedì subito inculata dal collega durante la settimana quando aveva voglia di nuovo col giovanotto in ufficio oppure la sera Erika nella casa di campagna, il venerdì alla fine della settimana lavorativa capitava che si faceva leccare il culo da Erika che poi spompinava Alberto ed ovviamente se la faceva conficcare nell’ano, la sborrata sul buco e solco delle chiappe e di nuovo Erika a leccare e ripulirle il culo e la minchia del fortunato ragazzo.
La mattina seguente mi presentai all’appuntamento romantico all’orario di apertura degli uffici, anzi in leggero anticipo, Cinzia scese dall’auto e mi venne incontro per baciarmi sulla bocca, si era lisciata i capelli con la piastra, cosa che a me faceva incazzare, non mi piacevano i capelli lisci, aveva pure quel giorno dei pantaloni a fiori ma su sfondo nero ed anche i temi floreali erano più sul blu e verde.
Non perdemmo tempo in chiacchiere e saluti, sala meeting, di schiena con la testa girata per guardarmi in viso si slaccio il pantalone e lo abbasso sporgendo il culo, perizomino nero sfilato con ancheggiamento e poi tutto giù fino alle caviglie, appoggio i gomiti al tavolo e mi ordino di iniziare a spennellarle le parti basse con la lingua. Mi chinai in ginocchio e il profumo del detergente intimo balsamico mischiato a quello proviente dalla fica gonfia e bagnata mi riempi le narici ed anche il cervello, allargai con le mani le chiappe e il buco sempre spanato ma meglio rientrato e soprattutto asciutto palpitò, lo baciai e baciai il clitoride, poi con la punta della lingua iniziai a leccarle gli orifizi e le labbra, lei già muggiva di piacere e sbrodolava di liquidi dal forte odore di sesso, lavorai a tutta lingua e saliva sul culo senza usare dita, poi durissimo mi rialzai calandomi i pantaloni e le mutande le feci capire che ora toccava a lei, prontissima si girò e masturbandosi la fica e sditalinadosi il culo mi sucò la minchia sbavandola per lubrificarla, si rimise a culo a ponte e divaricò le chiappe.
A ‘trasi e nesci’ Enzo, voglio godermela tutta oggi
era la mia intenzione bagascia del mio cuore!
Appoggiai l’uccello con la cappella in mezzo alle chiappe e le palle sulla sorca bagnata e poi appuntai al buco del culo, mi risucchio dentro, strinse lo sfintere ed io spinsi dentro e mi fermai ma ondeggiavo, poi fuori tutto e di nuovo dentro forzando da sopra, dentro fino ai coglioni, nuovo stop con lei che stringeva e spingeva fuori l’ano, ancora fuori, goccia di saliva sul culo ed ancora ficcata in culo, dentro-fuori in costante accellerazione fino a sbatterla con colpi profondi e potenti, sborrata copiosa in fondo al culo.
Inarcò la schiena ed espulse il cazzo insieme alla sborra, nel momento che la cappella le uscì dal buco del culo fu come stapparla, sospirò di piacere mentre le colava tutta la sborra sulla fica, con le dita si dedico a raccorglierla ed a portarsela in bocca
buona sà di vaniglia
crema pasticcera, prendine un pò dalla fonte
ovvio
ripulì la minchia con perizia ed ingoio con gusto, che troia!
Volevo passare il fine settimana con lei insieme nella casa dei balocchi-studio professionale ma mi disse che il fine settimana lo passava con il suo amante, ancora non sapeva se in città o fuori sede,
per ora accontentati di quanto avuto, tanto si ci rivede, non ti lascio più caro, anzi visto come ficcavi, eri arrabbiato per la chioma liscia vero?
Mi abbracciò teneramente, mi segò la minchia che tornò subito dura e mi fece un breve pompino, si tolse la camicetta uscì le tette dal reggiseno e si fece sborrare sul petto, leccando e spalmando la sborra sui capezzoli e su tutte le poppe.
Oggi tutta appiccicaticcia di crema pasticcera voglio stare, puzzare di sborra come una bagascia monachella.
Ci separammo, ci saremo rivisti il lunedì pomeriggio seguente, perch&egrave la mattina era del collega e non aveva intenzione di modificare le proprie abitudini. Fu una settimana di lavoro intenso ma ero sereno il ritorno a fare porcate con Cinzia mi aveva ridato voglia di vivere e nuove energie. Venerdì sera andammo con ma frati Totò a mangiare in un’osteria, per il sabato lui era impegnato con una tipa nuova ed io decisi di andare allo Stacia, birreria disco pub appena fuori città molto frequentata dai giovani, chissà magari incontravo Andreina e le sue amichette prostitute per regalini e mi facevo svuotare le palle, altrimenti avrei aspettato lunedì pomeriggio per farcire il retto di Cinzia.
Quella sera mi diedi alla birra scura artigianale, dopo la seconda 0,40 mi buttai in pista a ballare i brani rock e mi sento da dietro abbracciare e tappare gli occhi, una voce all’orecchio mi interrogò.
Cucù chi sono, se indovini ti dò un dolcino
la voce era di donna ma sinceramente non sapevo chi cazzo fosse ma, sentire le tettine sulla mia schiena mi eccitò non poco
se perdo invece ti pago da bere immagino
come minimo, poi devi venire a ballare cose moderne no queste cose da cavernicolo
addirittura….mi arrendo non so chi sei
tolse le mani ed era Floriana la sorella di Cinzia, vestitino corto aderente con calze autoreggenti molto sexy, fulard sottilissimo stretto al collo, che bel fisichino.
Sono Floriana che fà non mi riconosci
si ehm si e che non ti avevo mai visto così ‘ insomma
vuoi dire figa vero? Ah ha ha ah
mi hai tolto le parole dalla bocca.
Allora me lo offri da bere, sei da solo? Magari rimani con me e mi fai ballare nell’altra pista, le mie amiche sono noiose, non ballano e non bevono alcolici, e cercano marito.
Tu non lo cerchi?
No io voglio divertirmi, ballare bere ridere
e magare trombare dillo a Enzuccio sono un uomo di mondo
e perch&egrave no, mica sono una suora
e mi fece l’occhiolino, durante il tragitto per andare al bar a bere potrei ammirare il culetto, oddio era anche meglio della sorella di dieci anni prima, ed inoltre si girava e mi guardava in modo troiesco, la battuta di prima aveva fatto effetto, ci avrei provato e se ci stava me la ficcavo senza problemi mi stavo arrapando.
Dopo aver consumato un cocaruhm lei ed una birra io, ci gettammo nella mischia della pista dei giovani si stusciava provocatoriamente saliva e scendeva lungo il mio corpo, un passo di danza fu come la goccia che fa traboccare il vaso, con vera porcaggine si girò e si strusciò il culo sul cazzo piegandosi e muovendo velocemente il sedere sul mio sesso. Appena si girò le afferrai la nuca dietro le orecchie e le ficcai la lingua in bocca, ricambiò roteando la sua lingua nella mia bocca, intanto le avevo messo entrambi le mani sul culo. Le presi la mano e la portai in disparte al buio a limonare, le toccai la fica da sotto la gonna e le mutandine erano bagnate, i capezzoli turgidi volevano bucare la stoffa del reggipetto e del vestitino, le chiesi di aspettarmi un attimo, parlai col proprietario che era mio cliente e mi diede le chiavi del magazzino dove tenevano i prodotti di pulizia insieme a tavoli e sedie, ritornai da lei che mi salto al collo e riprese a baciarmi in bocca.
Andammo abbracciati verso il magazzino sul retro, nel retro di Floriana volevo mettere la minchia ma mi bastava una pompa e una sveltina in fica, chiusi la porta dietro di noi a chiave e mi fiondai sulla ragazza, l’appoggiai su un tavolo contro il muro e le sollevai il vestitino stretto, baciandole il collo e leccando e facendole succhiotti mise due dita dentro le mutandine ed iniziai ad esplorarle la fica, lei mi uscìla minchia dalla cerniera dei pantaloni e si mise a masturbarmi,
Flo! Prendimelo in bocca
le sussurrai in un orecchio, lei si abbassò a cosce larghe e prese a sucarlo come una bagascia esperta, grande pompinara meglio della sorella maggiore, la feci sollevare e sedere sul tavolo prima che il pompino mi facesse venire, le tolsi le mutandine inzuppate come se si fosse pisciata addosso, allargòle cosce come dal ginecologo e mi spinse la testa in mezzo alle cosce, profumo di sticchio superbo, giovane, fica curata pelo presente sul pube e inguine rasato e percepivo anche l’odore del sapone intimo balsamico, sarà una tradizione di famiglia, usai la lingua e le labbra come un affamato morsi senza denti ciucciate e leccate profonde, la distesi sul tavolo tirandola verso di me e le ficcai il cazzo in fica in uno solo colpo, la scopavo dolcemente però, non volevo venire subito e non sapendo se prendeva precauzioni volevo evitare anche perch&egrave lei strinse le gambe sulla mia schiena, quando decisi di correre estrassi la minchia durissima e la feci mettere a pecorina, la penetrai da dietro e tenendola per le maniglie dell’amore la martellavo, la bagasciotta si voltava a fissarmi, trucco sfatto sudatissima, era bella.
Scesi con il dito indice lungo il solco del culo e glielo ficcai nel culo!
Perch&egrave non c’infili qualcosaltro nel buchetto, non dirmi che no ti piace
mi fa impazzire invece, ti piace nel culo buttana ?
Veramente sarebbe la seconda volta, ma da te voglio proprio farmela mettere dappertutto porco, maiale, dai ancora con sto ditino stai a giocare.
Il suo buco del culo era diverso da quello della mia troia anale, era stretto e scuro della Cinzia vergine, spinsi la cappella e lei s’irrigidi ma gridava di spaccarle il culo, di sfondarla, di spaccarla in due. Era stretta ma non rigida e con colpi ben diretti le fui dentro il culo per intero fino alle palle, anzi volevo entrare pure quelle, la inculai per bene, e mentre le spaccavo il sedere lei incitava
c’&egrave l’ho più bello io di mia sorella vero bastardo, ti piace spaccarmi il culo? Mi stai facendo godere da quando m’inculi non smetto di venire che bello! Dimmelo &egrave più stretto della troia di mia sorella, Dimmelo che sono la tua ragazza preferita per ficcare
sei fantastica vorrei non finisse mai! Te lo rompo il buco del culo, ti faccio venire le ragadi anali bagascia
sono meglio di Cinzia vero? Sento pulsare la minchia, riempimi di sborra che poi te lo lecco bastardo.
Le svuotai le palle in culo, quante scariche feci, un attimo dopo incrociai il suo sguardo soddisfatto, ancora con il cazzo in culo mi chiese
vuoi che te la lecchi ora?
Devi buttana
mi lecco il cazzo tenendosi le mani sul culo e stringendosi per evitare di scolare tutto lo sperma sul pavimento.
Domani me la ficchi di nuovo capito, nudi e in ogni buco, te la succhio, ci cavalco sopra con la fica e poi di nuovo culo culo culo, mi hai fatto impazzire, allora sono o no più focosa di mia sorella, so tutto coglione puoi parlare.
Beh sorpresona, te lo ha detto lei per farti rompere il culo da me?
No l’ho scoperto io. Anzi vi ho sgamato, ora ti ricatto, tu me lo spacchi per bene se no lo dico a mammina
e si mise a ridere.
Confiscai le mutande, ci rivestimmo, andammo in bagno a lavarci la faccia, lei si rifece il trucco, aveva un livido succhiotto sul collo, mentre io mi accorsi di avere dei segni di unghia conficcate sulle schiena e macchie di sangue sulla camicia. Ci scambiammo i numeri di telefono, la domenica sarebbe stata una giornata di sesso, io di sicuro l’avrei presa sul tavolo da lavoro del garage, la domenica all’ora dell’aperitivo una bella inculata alla sorella carnale della mia Cinzia, ecco era la mia cognata anale.
C’incontrammo al Bar Cina, beveva alcolici non era puritana come la sorella, poi puritana una lesbica che si faceva inculare dopo la messa non mi pare il termine adatto, prendemmo dei Vesper lei svaporò per strada perch&egrave volle andare a piedi a casa mia, mi disse proprio che la voleva nel culo come la sorella distesa sul banco da lavoro
ma come le sai ste cose
tu ficcamela che poi ti racconto tutto
troia
porco
Aveva una maglietta larga e lunga e dei pantaloni di stoffa mediamente larghi, non ci volle molto appena entrata in garage a toglierli
leccami il culo come facevi con lei! E poi te la suco! Preparami il buco, non temere sono pulita dentro e fuori, ho studiato anch’io l’arte di prenderla nel culo.
Sei veramente una diavola
allora lecca
le infilzai due dita nel culo a secco girando senza pietà, lei gridava misto dolore piacere, poi iniziai a leccarle il culo ed era veramente pulitissima, il profumo balsamico di famiglia mi inebriava, mi sputai sulla mano e lubrificai il cazzo, per il pmpino c’era tempo dopo ora la dovevo sodomizzare. Sbodoingh ecco il rumore del cazzo che le entrava di colpo nel culo, lei esultò come se avesse fatto gol, già godeva, le spaccai il culo per il tempo necessario a farla finire di godere quindi le feci un bel clistere di sborra estardo il cazzo, gli ultimi schizzi direttamente sul buco che ora rimaneva aperto qualche secondo di più rispetto alle sera prima.
Anche tu sei nata per pigliarla in culo, non ha subito traumi e intatto come una vergine
ma &egrave o no più stretto di Cinzia, ti piace di più o no?
Si come &egrave fatto largo il buco di Cinzia si, il tuo oggi &egrave migliore
evviva!
E s’inginocchio a ripulirmi la minchia tutta soddisfatta.
Andammo al piano di sopra e mangiammo due spaghetti per mantenerci leggeri per il pomeriggio, caff&egrave e ammazzacaff&egrave, poi doccia e subito a letto!
69 selvaggio, fica davanti sopra dietro di lato, venni altre due volte ma sempre e solo inculandola in una lunga pecorina con cavalacata e poi con lei sdraiata con la schiena sulla mia pancia ed il cazzo in culo a cosce larghe, lei si ficcò tre dita nella fica mentre s’impalava sulla minchia, il buco del culo era rimasto aperto, rosso fuoco le bruciava mi disse ma era felice di essere una rotta in culo.
Sarà ereditario in famiglia avere il culetto goloso, cosa ne dici porco
lo ripeteva sempre scandendo le parole, ed io le tappai la bocca facendomela sucare e ripulire. Ero sfinito, le dissi che per oggi avevo finito le batterie e che dovevo conservare le energie che l’indomani mi toccava il gravoso compito di fottermi la sorella.
La fotti di nuovo allora, da quella sera vero? La inculi sempre ? Sei un porco
eh già hai indovinato!
Lo sai io vi ho beccato una volta, sono entrata a casa per prendermi un cambio intimo che stavo andando in campagna con un mio amico a farmi scopare speravo, ed ho sentito voci dalla stanza della mia sister, ho origliato da dietro la porta, quindi sono andata in balcone e strisciando a terra ho visto tutto
cosa hai visto
tu che le leccavi il culo in bagno e poi l’inculavi, che poi avete continuato sul suo letto, lei era vestita sopra e invece sotto era nuda, che ha goduto e tu invece no che volevi riempirla dopo le hai detto.
Si ricordo quella volta &egrave stata l’unica volta a casa vostra sai e ci hai beccato che sfiga!
Poi ho trovato il suo diario segreto ed ho letto tutte le porcate che faceva.
C’&egrave un diario della nostra storia?
No di tutto! Delle lesbicate, delle inculate al garage in ufficio in campagna, di quando avete fatto l’amore che l’hai sverginata. Poi ha cambiato nascondiglio e non ho saputo più nulla.
Voglio leggerlo fammi le copie
vedrò di fare il possibile, magari faccio le foto su whats app
in serata andammo a prendere un panino in piazza e poi ci separammo con la promessa di vederci prestissimo.
Lunedì pomeriggio mi presentai all’ufficio di Cinzia per spassarmela con lei, fui accolto nella sua stanza e da un ghigno sul viso, era incazzata, pensai alle sue paturnie che preannunciavano solitamente voglie represse, ed invece mi gelò, diretta e spontanea come pochissime volte era stata:
e quindi ora t’inculi mia sorella, sei proprio un bel tipo! Vuoi che dica bravo! A lei le ho detto che &egrave una bella troia, se ci tieni a saperlo.
Calmati ora mica l’ho costretta, e mi pare che sia in grado di decidere da sola.
Lo so che non &egrave una bambina, non immaginavo che fosse più troia di me, e mi fa incazzare che ci sei andato subito, almeno aspettavi di dirmelo che la volevi chiavare. Poi il fatto che conosceva la nostra storia e che l’ha fatto come sgarbo a me, sempre la mania di confrontarsi con me, un eterna gara a chi &egrave la migliore. E tu un coglione sei stato complice di questa dimostrazione di bravura di buttanaggio.
Dei vostri problemi non ne so nulla ma non mettermi in mezzo.
Ed invece ti ci metto, quindi ora ti piace di più il suo di culo! Il mio com’&egrave largo e spanato ora, come le hai detto?
Si il suo &egrave stretto ed elestico allo stesso tempo da impazzire, come eri tu…
prima vero ora invece un cesso!
Non fare la gelosa tu lo sai usare meglio sei una pompinara anale tu, tu sei tu, irresistibilmente Cinzia
oggi ti attacchi al cazzo intanto mi hai fatto perdere la voglia, valla a mettere nel culo a Floriana.
Non esiste debbo confrontare per forza, ora ti stupro in culo, a me di no non lo dici, me lo prendo
rise schernendomi e si alzò dal tavolo,
te lo do, te lo do volevo vedere se eri sempre il solito prepotente o eri diventato più buono visto che ora hai la mia sorellina da incularti, però non assicuro niente, ero incazzata e non sono sicura di essere pulita, hai preservativi per caso io no di certo e comunque gli uffici sono pieni e non so se il capannone sia vuoto.
Allora diamoci una mossa andiamo a controllare
effettivamente o attendevamo o posticipavamo l’amplesso. Mi venne un colpo di pazzia sessuale,
andiamo sulle scale, verso la terrazza sul tetto
sei pazzo
si, già pazzo d’amore sono! Pazzo d’amore sono!
Si chiamalo amore, facchino e porco, tu vuoi solo ficcarmela nel mio culetto
come sempre
ci mettemmo sulle scale ma in modo che potessimo sentire e vedere arrivare eventuali curiosi, ma anche noi eravamo visibili e questo che creava l’ebrezza del peccato. Me la feci sucare per bene e quando pronto le feci mettere le mani a muro come una perquisizione e abbassai appena i jeans e sollevai la camicia anch’essa casual, scostai le mutandine abbassandole leggermente ed iniziai a penetrarla, ma più che sesso anale era sesso gluteale, le scopavo le chiappe come una spagnola ma nel culo, lei guardava sempre il pianerottolo stile ‘tal’&egrave cu c’&egrave’ (vedi chi viene).
Fui preso da un senso di possederla, presa la mia cappella con due dita e la diressi senza ritegno verso la fica bagnata ficcandogliela
ehi no non fare il furbo li no
ed invece si, io il primo bacio, io il primo nel culo ed in bocca e sempre io il primo che ti ha fatto donna, tu sarai sempre mia, secondo a nessuno!
Continuai a spingere e lei si concesse, la stavo scopando in fica, e provavo piacere, lei venne soffocando le espressioni di piacere quasi subito ma ancora durante l’orgasmo mi disse
non venirmi dentro la fica, settimana verde ricordi Enzo, vienimi dove vuoi sulle chiappe, in bocca..mmmhhh
voglio venirti dentro
no, allora mettimela in culoooo
affare fatto troia
dalla fica passai al buco del culo, solo poco più della cappella per non rischiare di sporcarmi con l’eventuale cacca e dopo qualche colpo veloce anche io sborrai, la sveltina più bella della mia vita. Mi ripulii con un fazzolettino di carta, mentre lei sistemo le mutande e si tirò su i jeans mentre rientrava in ufficio.
Continuammo a parlare:
ti &egrave piaciuto o ormai hai scelto di premiare mia sorella
ancora con sta storia, sei tu la mia sorella preferita
e certo a me ne dici una a lei un’altra, deciditi!
Giusto approfondirò con Florianuccia
e poi con me così la ficchi a tutte e due! Sei sempre un porco
e ti piace che sia porco vero monachella sfondata, culattona mia
fanculo Enzo! Ti voglio provocare, c’&egrave la fai a ficcare con noi due insieme e poi scegliere, chi perde paga pegno, un mese di sottomissione, ti pare una bella proposta, ma quando finire lo decidiamo noi sfidanti, riesci o ormai sei troppo vecchio
quando vuoi tu, per te sempre giovane
ti faccio chiamare dalla bagasciotta di mia sorella, ora vai al diavolo che debo lavorare. Ciao
mi diede un bacino sulle labbra e andò nella sua stanza.
Dopo qualche ora mentre ero nel mio studio mi chiamò Floriana
allora PORCO oggi ti sei inculato mia sorella
eccone un’altra
senti! Si fà a modo nostro, ti veniamo a prendere venerdì sera ed andiamo nella nostra casa in campagna che tu conosci bene giusto PORCO! Riposati e tieni la minchia dritta che te la restringeremo con i nostri culetti insaziabili. Capito PORCO?
Agli ordini, voi preparatavi a pulirmi la minchia sborrata appena la esco dai vostri buchi dei culi.
Tu preoccupati solo a ficcarcela, che non ti faremo mancare nulla. E devi scegliere quale di noi due &egrave più troia, non fare furbate se no te la taglio, PORCO
Sarò un giudice inflessibile te lo assicuro, ciao piccola monachella
ciao PORCO
Mi feci una risata gioiosa e pensai alle vecchie triadi con Cinzia ed ora una triade con la sorella, cercai il clistere per gli alcol enema, mi sarei divertito le avrei spaccato i culi per bene, dopo questo week-end si pentiranno di essere state le mie buttane rotte in culo.
Il mio scoglio umano mi chiamò al telefono il martedì mattina:
ma scusi parlo con il cavalier Enzo
ma frati Totò chi vuliti di mia
ma sei morto non ti sei fatto sentire più!
Sono stato molto impegnato sai
lavoro?
No ficco
e bastardu! Offrimi da bere sono già da Cina vieni che aspetto!
andai al nostro bar e m’incontrai con il mio amico, raccontai i nuovi sviluppi con Floriana, lui restò di sasso, ma d’altronde pareva un sogno anche a me, carne fresca e tresca con due sorelle, pazzesco!
‘Nzino ma hai veramente culo, anzi due per meglio dire, incredibile anche a me dal punto di vista sesso sabato &egrave andata bene sai. Oh guarda chi c’&egrave Girolamo Zazzamirri!
Silenzio che &egrave compare del papà delle bagasce!
Si lo so! Girolamo vieni al tavolo con noi se sei da solo, che parliamo un pò di lavoro!
Girolamo aveva meno di 60 anni ed era amico del padre di Cinzia e Floriana e del mio ex datore di lavoro che era anche loro zio in quanto sposato con la sorella del padre, inoltre era cognato di Angelo Buenoparti e quindi zio di Andreina, i pettegolezzi sessuali dovevano essere evitati perch&egrave conosceva direttamente le mie puttanelle. Ma naturalmente con ma frati Totò nulla &egrave scontato.
Girolamo se ti serve qualcosa c’&egrave ma frati Enzo che ha aperto lo studio tecnico
si lo sò, infatti forse mi servirà per un progetto di un pozzo in campagna
sempre a disposizione Girolamo e come amico hai lo sconto ovviamente
Grazie! Gli amici servono a questo! Che facevate di bello!
Parlavamo di ficcate
Ecco la sparata di Totò!
Voi fate bene, anche a me piaceva divertirmi da ragazzo, poi mi sono sposato giovane e fine, ma voi che siete maturi e liberi fate bene a pensare alle donne che specialmente ora sono tutte buttane!
Non hai idea di cosa c’&egrave, ragazze che sembrano sante in realtà sono grandi mignotte.
Questo sempre c’&egrave stato, mi ricordo una mia amica da ragazza era proprio una finta ingenua, e così facedno si divertiva e faceva divertire tutta la comitiva di amici poi si &egrave fidanzata con uno di noi ed ha messo la testa apposto, ora poverina lui &egrave malato e non credo scopino più, chissà come gli brucia lo sticchio
e magari ci pensiano noi a raffrddarlo
e più grande di voi, ci piaceva prenderla nel culetto alla bagasciotta, io e ma compare Cocò ma sopratutto lui c’&egrave l’inculavamo in soffitta del condominio. Pensandoci bene di culo &egrave ancora soda ma per il resto si trascura, le figlie sono simili hanno un bel culetto.
Ma Cocò chi il mio ex principale
si lui!
Ma la culona con le figlie bone chi &egrave Girolamo ormai diccelo!
Lina mia commare la moglie di Mario!
Minchia scoop! Ma davvero?
Si Totò oh silenzio mi raccomando, ci faceva le seghe a tutti, ci mettevamo in cerchio e la spogliavamo, toccate ditalini in fica culo, poi c’&egrave la menava, quando ci siamo stancati abbiamo preteso il pompino ma lei non voleva a tutti, allora l’ha sucata a me a Mario a Cocò ed a mio cognato Mariano Buenoparti il fratello di mia moglie Teresa.
La maiala, come faceva piagnucolava e poi ciucciava, che tipa!
Si proprio così, e con i ditalini se ne veniva sempre. Poi abbiamo iniziato a ficcarle nel culo bottiglie e gambe di bambole finch&egrave un giorno mentre me la sucava ha deciso di ficcargliela nel culo, gridava poverina ma gli &egrave entrata tutta, dalla volta successiva il culo lo ha dato anche a me ed a Mario, a Mariano no troppo grossa ci hanno provato ma poi si &egrave rifiutata e siccome lui aveva iniziato a martoriarla di pizzicotti e qualche ceffone si &egrave fatta sborrare in bocca per accontentarlo.
E non ve la siete fatta
si eccome molte volte, c’&egrave la portavamo in soffitta o in campagna e li pompini e inculate, poi Cocò si era cercato altre compagnette, io uscivo con Mariano ed &egrave rimasto solo Mario che l’ha sverginata e da lì fidanzati e si sono voluti bene veramente e sposati. Poverina chissa da quanto non ha rapporti sessuali.
Ora ci andiamo io e ma frati Enzo e la salviamo dalla noia! Che ne dici Enzo
Totò dai che Lina &egrave una brava femmina, e poi non mi piace troppo invecchiata
ed allora la ficchiamo alle figlie!
Se ci andate chiamatemi che c’&egrave la maggiore con quel culo tondo che merita qualche colpetto.
Risate sguaiate e solenne brindisi al culo rotto di Lina.
Queste rivelazioni mi diedero delle certezze, erano veramente nate per prenderlo in culo, avevano preso dalla madre, oggi obbiettivamente Lina non era da ficcare, occhiaie, capelli senza cura con qualche filo bianco, tette cadute, pancetta evidente un pò di cellulite sulle cosce, di una cosa aveva ragione il suo antico inculatore, il sedere era ancora sodo e tondo, magari un giorno da ubriaco potrei provarci a farmi nel culo anche la madre. Mario Ancagliacani suo marito aveva avuto un ictus qualche anno prima con dei danni permanenti e sicuramente non poteva avere rapporti sessuali, camminava con il bastone e sorretto da qualcuno e metà del viso era sempre in paresi, Lina era certamente in arretrato col sesso.
Per il ‘giorno del giudizio’, così avevo chiamato il week-end dove dovevo giudicare la buttanaggine delle sorelle e proclamare la vincitrice, preparai lubrificanti, clisteri con la pistola per ubriacarle analmente e pillole per aiutarmi in quei giorni, avevano 31 e 23 anni, soprattutto la minore era una diavoletta, ci saremmo visti alle ore 18 davanti il supermercato, la spesa era un mio obbligo avevano deciso e da lì nella loro casa di campagna dove avevano preparato un letto a tre piazze, non ci dovevamo allontanare mai, solo per andare in bagno decise Floriana.
Mi vestiii con una tuta da ginnastica e nel trolley misi gli strumenti di piacere e un cambio intimo per il ritorno, visto che saremo stati nudi per tutto il tempo. Arrivarono con l’auto di Cinzia, lei in tenuta da biker e Floriana da palestra, entrambe sudate :
ciao PORCO!
Floriana la smetti di chiamarmi così
ed invece fa bene a chiamarti così MANIACO
Cinzia la smetti pure tu! Potevate farvi una doccia almeno!
Faremo tutto là invece giusto sorellona
assolutamente si sorellina
La spesa fù a base di pasta e condimenti pronti, qualche fettina di maiale già confezionata, mele ed insalata e detergenti intimi e shampodoccia. Avvisai le troie di avere preparato i clisteri e i lubrificanti e Cinzia rispose che era mio interesse e dovere averlo fatto.
Mi fecero sedere nei sedili posteriori e ci recammo in campagna, rivedere quei luoghi dove inculavo Cinzia anni prima mi rese nostalgico ma anche pronto a scoparle con ardore, ma la mia preda preferita era lei, non riuscivo a togliermi dalla testa Cinzia, volevo dominarla come facevo prima quel suo provocarmi per poi farsi rompere il culo mi faceva impazzire di desiderio.
Sistemammo i viveri, andammo in camera da letto, avevano smontato il letto e messo una rete con materasso ai piedi del matrimoniale, un tre piazze largo, si poteva salire solo da un lato, si spogliarono e mi spogliarono con solletico e risate generali, poi Floriana dettò l’ordine dei lavori, prima dovevo preparerle i culetti alle penetrazioni con clisteri e pomate lubrificanti, e poi doccia insieme a costo di allagare il bagno di casa.
Procedetti inserendo nei loro ani delle supposte effervescenti, Cinzia non riuscì a trattenere aspettando che finisse Floriana ed andò nuda per campi a svuotarsi, tornata a casa si ripulì con tovaglioli il culo e si fece fare la prima peretta per pulire, appena Floriana si alzò dal cesso si sedette lei e iniziò ad evacuare il liquido sporco dal suo culo mentre Floriana riceveva il liquido caldo nel retto, la seconda peretta era a base di camomilla per ulteriore pulizia, il liquido iniettato uscì pulito da entrambe, erano pronte entrambe e le sospinsi sotto la doccia e mi tuffai tra loro, ci baciammo e toccammo, Cinzia con la scusa d’insaponarmi mi ficcò il suo dito medio nel culo, io mi girai di scatto e prontamente Floriana fece lo stesso.
PORCO che credi che c’&egrave l’hai solo il diritto di metterci le dita nel culo
e così feci, ficcando le mie dita nei loro buchi del culo.
Asciutti e profumati tornammo in camera da letto e feci a loro la sorpresa dell’alcol enema, acqua distillata e menta e gin, caricai la pistola ed iniziai penetrando Cinzia, scarica e stessa operazione per Floriana che essendo una diavola volle dosare lei l’alcol, entrambe sballarono quasi immediatamente al flash alcolico, le misi il gel per sesso anale sul buco ud infilai ad ognuna di loro l’indice, poco lubrificante decisi, protestarono perch&egrave volevano leccato il culo e lo sticchio ma io invece iniziai a farmela sucare e leccare ed appena duro e pronto, sempre Floriana organizzò le prove d’esame:
ora tu scegli la prima di noi, e te la suca per 2 minuti, l’altra ti balla sulla minchia con la fica per altri 2 minuti, poi torni dalla prima e ti fa anche lei il balletto, quindi bocca della seconda e se non te ne sei venuto prima inizi ad incularci 2 minuti a testa, nel culo dove sborri, quella vince il primo set.
La vittoria finale ha quanti set &egrave?
Rispose Cinzia
fino a quando ci stanchiamo noi, se non c’&egrave la fai vuol dire che sei un finocchio!
O forse morto! Scelgo te Flo, inizia il tuo tempo, 3 2 1 via!
Succhiò il cazzo divinamente per il tempo scelto poi toccò a Cinzia infilarsi la minchia nello sticchio e cavalcare dolcemente per il tempo fissato, voleva tenermi duro e si voleva giocare la partita nel suo turno anale, sapeva che lei col culo faceva dei pompini, Floriana invece nel suo turno vaginale mi portò quasi all’orgasmo, delusa di non esserci riuscita cedette il posto alla sorella maggiore che senza problemi ingoio il cazzo e leccò dolcemente cappella e coglioni. Nessuna di loro sapeva che avevo preso un ritardante per il primo round non avevo di certo bisogno di aiutini!
Mettetevi a pecorina ora bagasce!
Puntai la punta del cazzo nel culo di Floriana come il gioco prevedeva 2 minuti dal via dato dall’altra sorella, stretta feci un po di fatica ma ciò mi porto quasi a sborrare, barai rallentando con evidenti proteste della inculata di turno, Cinzia nonostante l’impegno non riuscì nel suo scopo ed infatti al secondo turno di Floriana scaricai un litro di sperma nel culetto della ventenne
uno a zero per Floriana!
Enzo lo hai fatto apposta stronzo
ma che dici! Al PORCO piace di più il mio di culo rassegnati sorellona
tu zitta troia! Lo conosco lo ha fatto apposta
era anche ubriaca, e voleva subito ricominciare, toccava a lei sucare per prima e voleva metterselo in bocca, Floriana la scostò per pulimi il cazzo e lei le mollò uno schiaffo, ma non impedì la toletta della mia minchia alla vincitrice del primo set.
Durante l’operazione di pulitura mi tornò dura, questo avvantaggiò Cinzia che si limitò a tenermi duro, questa volta dopo le ficcate in fica tocco a lei essere la prima a prenderla in culo e fù un’amante anale come sempre invincibile, sborrai anche l’anima nel suo budello!
Uno ad uno bagascia, hai visto come si ficca col culo, impara sorellina.
Mi ripulì per bene e poi pretesi una pausa, pisciarono entrambe una nel cesso ed una nel bidet, io invece le presi per le braccia le feci inginocchiare nella doccia e pisciai su di loro insultandole di qaunto erano buttane, Floriana si sditalinò furiosamente durante e dopo e godette tutta fradicia di pisciazza. Naturalmente ci lavammo, e ci prendemmo la pausa per la cena.
Dopo cena nuova bevuta nel culo per le troie, più gin che altro per tutte e due e nuovo set, vinse di nuovo Cinzia ma al secondo giro di culo questa volta. Continuammo così per tutto il sabato, io mi arresi nella nottata che portava alla domenica, vinse Cinzia per 5 a 3 e Floriana per pegno dovette bere il mio piscio caldo direttamente dal cazzo, la diavola ne ingoiò pure tanta e naturalmente mentre beveva mi diceva
PORCO piscione! Sei un PORCO vedi che ho ragione!
La notte prosegui a letto tutti e tre insieme, ed io e Cinzia ci baciammo e coccolammo come tanti anni prima, mentre Floriana dormiva beata. La domenica andammo a farci una gita fuori porta e passeggiando dopo pranzo lanciai un sasso nello stagno della sfera sessuale familiare:
secondo me, per essere così buttane nel culo, dovrete avere ereditato tale virtù da mamma Lina
che cazzo dici maniaco mia mamma &egrave una santa, buona e sfortunata con tutti i guai che ha avuto mio papà
si ma da giovane chissà, d’altronde ha ancora un bel lato B
io credo che Enzo abbia ragione, se mamma &egrave una culo rotto mica c’&egrave lo veniva a raccontare, poi hai capito lui guarda il culo a mamma il PORCO
non mi dispiacerebbe infilarci la minchia in mezzo a quelle chiappe, sono sicuro che sia come le figlie, magari ci devo lavorare di più ma secondo me riuscirei a farla ragliare di piacere con il mio cazzo nel culo.
PORCO sfogati con me invece
ma mammina chissà da quanto non sente un cazzo nel culo, sarà stretto e bollente quel buco di culo
Enzo finiscila mi stai dando fastidio ora
Cinzia tu mi sottovaluti? Non credi io riesca a scoparmi vostra madre?
Ma proprio, figurati mia mamma con te! A smettila di sognare?
Secondo me il PORCO ci riesce, ma si falla divertire a mamma!
Scommettiamo Cinzia
e cosa scommettiamo?
Vediamo se ci riesco tu diventi mia schiava per un mese, schiava sessuale intendo
e se vinco io? Tu non la ficchi alla buttanazza di mia sorella per tre mesi ci stai?
Io che c’entro
la ragazza ha ragione che c’entra lei?
Prendere o lasciare? E voglio le prove!
Ok scommessa accettata.

La giornata termina con un gelato sul lungomare di Vigata e le due sorelle zoccole mi riaccompagnaro a casa, servito e riverito.

Floriana mi telefonò dopo qualche giorno, voleva vedermi ma io ero fuori sede per lavoro e sarei rientrato la settimana successiva, mi disse che Cinzia considerava la scommessa partita il ‘giorno del giudizio’ e che dovevamo rimanere casti finch&egrave non inculavo la loro madre, non la presi bene ed anche lei in fondo non era contenta e mi promise un suo aiuto a prendere il culo della mamma.
La settimana successiva appena rientrato a casa-studio, mi chiama Floriana,
ciao Enzo ti invito in villeggiatura a mare per questo fine settimana, sabato e domenica, Cinzia arriva sabato per il pranzo, quindi di mattina siamo io, mia mamma, mio papà e tu. Io mi devo occupare di mio papà, compresa l’antifona?
Credo di sì, &egrave tanta la voglia di fare la troia che sei disposta a mandare a fare in culo pure a tua mamma
sei perspicace PORCO!
Il sabato arrivai nella località balneare di Piscioia verso le 8 del mattino, arrivarono Floriana, Lina e Mario, poverino era veramente impedito nei movimenti e nel linguaggio, lui stesso mi spiegò che anzi con le terapie fisioterapiche e con la logopedista era riuscito a recuperare molte funzionalitò.
Lina era veramente invecchiata, capelli brizzolati, pelle bianca poco idratata, occhiaie ma per quello che dovevo fare io era ben messa, il culo era tondo e sodo, complimenti ai geni di famiglia. Floriana andò col padre a mare ed io iniziai il pressing su Lina con complimenti doppisenzi, provocazioni sulla sua astinenza del tipo, chissà come resisti una donna ancora giovane, e pure con un bel lato B, s’imbarazzava arrossendo e abbassando gli occhi sorrideva compiaciuta, dovevo passare all’attacco, la invitai in acqua e dopo un suo rifiuto la presi per un braccio e la trascinai in mare, appena in acqua schizzi abbracci per poi trascianarla sott’acqua e zac le palpai il culo, scusandomi prontamente, poi tette e silenzio, poi di nuovo culo, si lamentò pregandomi di smetterla, ma io continuai. Ritornati sotto l’ombrellone la figlia le chiese di andare a cucinare che si erano messe d’accordo che Cinzia veniva direttamente in spiaggia a farsi un bagno e sarebbero rientrate col padre per fare godere di più il mare che gli fa bene. Ritornarnaro in acqua, appena lontani dagli occhi ed approfittando che Lina era piegata per sistemare I borsoni le fui dietro e misi la mano dentro il costume toccandole il solco del culo, le tenni stretto il braccio e forzai le chiape strette toccandole con l’indice il buco del culo:
che cavolo fai, sei pazzo, smettila di fare porcherie
no finirò quando ti avrò, andiamo
a casa mentre sistemava la spesa e apparecchiava la tavola, le tolsi le spalline di quell’orrendo costume nero unico pezzo, i capezzoli erano turgidi, lei si divincolava ma quando raggiunsi i bottoncini con la bocca si arrese, abbassai il costume suo ed anche il mio, guardò il cazzo eretto con sguardo eccitato ma imbarazzato, due dita iniziarono a toccarle anzi a sditalinarle fica e clitoride, poi giù con la lingua:
smettila non voglio ti prego no
il tuo corpo lo chiede ed io non mi fermerò,
ficcai il medio nel culo che reagì con spasmi
Lina che culo caldo, come tua figlia Cinzia!
Lo sapevo, l’ho sempre immaginato che avevi una storia con lei, ma a me no smettila
una storia non proprio, me la inculo quando voglio ed ora voglio il tuo di culo, girati o ti sfondo con violenza
la girai, si appoggiò al tavolo, e dopo averle sputato sul buco scurissimo sempre con il medio conficcato in fondo la lubrificai, sputai sulla mano per ungermi la minchia, puntai la cappella all’ano e la penetrai, lei fu ricettiva, calda e partecipe
ti piace nel culo Lina vero? Allora quello che si dice in giro che quando eri ragazzina ti facevi rompere il culo dagli amichetti era vero, brava la bagascia!
Si mi piace, vai ora fai presto che a momenti arrivano.
Aumentai il ritmo con pause a trasi e nesci, e arrivò un orgasmo anale da tempo atteso. Io non godetti e le feci giurare che dopo pranzo mentre figlie e marito riposeranno si farà inculare di nuovo per farsi riempire di sborra che avevo i coglioni pieni, le feci una foto nuda a chiappe aperte per immortalere il buco slargato e arrossato e le permisi di rivestirsi. Vittoria! Mandai la foto di nascosto alle figlie su un gruppo di watz app chiamato ‘Sorelle Carnali’!
Cinzia mi scrisse che ero un bastardo e Floriana invece il solito PORCO!
Pomeriggio dopo pranzo appena le bimbe furono a letto, sentii Lina che saliva in terrazza per stendere il bucato, le fui dietro a tastarle il culo, appena i teli mare furono stesi e quindi certi che dalla strada non potessero vederci la spogliai la misi a pecorina, le leccai il culo e la fica, me la feci sucare e con mia sorpresa era superiore a Cinzia ma non alla piccola Floriana, poggiai il telefono a riprendere la scena, perch&egrave Cinzia voleva la prova e senza darle il tempo di capire la inculai a fondo. Godette due volte prima che una copiosa scarica di sborra le riempisse il retto e la facesse quasi cacare addosso! Mentre lei scendeva rivestendosi per le scale, io bloccai il video, lo guardai e poi lo spedii alle troie delle figlie, fumai una sigaretta spaccapolmoni soddisfatto e studiai la sottomissione da sottoporre a Cinzia e anche che ora mi sarei scopato a Floriana!
Il sabato sera andò via tranquillo mangiammo a casa, prendemmo il gelato e bevemmo del limoncello gelido preparato da Lina, veramente molto buono, il sonno calò su di noi prepotentemente, ed andammo a letto, salutai Lina toccandole la fica da dentro le mutande
Lina domani se vuoi te la ficco nello sticchio, mi sei piaciuta oggi, sei la prima donna più grande di me che scopo
che inculi per dire il vero, comunque no Enzo quello che &egrave successo oggi non deve ripetersi, &egrave stato bello e ti ringrazio di avermi fatto godere con una minchia dentro, nel culo sono almeno 15 anni che non lo prendevo da Mario e quindi da nessuno non l’ho mai tradito e non lo tradirò di nuovo.
Come vuoi, ma se ti senti di farlo davanti io per te ci sarò!
La baciai sulla bocca e terminò il giorno di pazzia sessuale della Signora Lina!
Domenica di mare e la sera rientrammo in città io e le due troie, me le portai a casa loro e sul divano del balcone che dava per il vicolo mi scopai Floriana solo in fica, lei mi cavalcava mentre io ero seduto, le sborrai dentro, e mentre la buttanella me la sucava divinamente, come aveva fatto anche prima della ficcata, comunicai a Cinzia l’inizio della sottomissione
ora andiamo alla casa dei balocchi, ti faccio bere col culo e poi ti fai book fotografico porno, capito schiava buttana
tu sei pazzo
e tu sei la mia schiava!
Era incazzata ma obbedì, Floriana preparò il cocktail nella pistola a spruzzo, io penetrai il clistere nel culo di Cinzia e sparai la soluzione nel budello, cambiò colore, rossa con gli occhi lucidi, l’alcol enema le faceva sempre un effetto lampo! Feci un sacco di foto in lingerie e nuda con vibratori e bottiglie in fica e nel culo! Ci salutammo, passai la notte a caricare su un sito di escort le foto di Cinzia indicando le specialità sessuali che offriva alla clientela sia maschile che femminile, il recapito telefonico era un mio numero che usavo raramente. L’indomani comunicai a Cinzia che si sarebbe dovuta prostituire e che il denaro guadagnato al netto delle spese del Bed & breakfast sarebbe stato donato a Floriana.
Parlai con il gestore del b&b ed oltre alla camera gli avrei dato una percentuale su ogni cliente e naturalmente una scopata con Cinza con inculata inclusa.
Lei sottomessa e buttana si fece 5 clienti in una intera giornata, in ufficio si prese un giorno di ferie, i clienti furono un imprenditore ospite del b&b, un anziano militare in pensione, un giovane sposo che cercava evasioni anali al suo matrimonio ed appunto l’unico a farle pure il culo e due lesbiche pure carine. Appena uscì dalla camera esausta la rifeci spogliare e le ordinai di fare sfogare l’albergatore, pompino con megaciucciate e poi scopata in fica a cosce spalancate e superba inculata dove anche lei godette, il porcello sborrò nella bocca larga di Cinzia che ingoiò tutto.
Il sabato successivo uscimmò tutti e tre e passammo la serata in un pub fuori città, qui Floriana dopo che Cinzia per farsi forte diceva che non era una sottomissone visto che aveva goduto e che non era stata umiliata, lanciò una proposta shock,
ora allora fai la buttana nei cessi di questo locale.
Mise il link della sorella escort sulla pagina web del locale indicando che bisogna passare dal tavolo pagare e poi dopo che un sms avvisava la troia andersela a fottere!
Cinzia prese 7 cazzi di cui 5 anche nel culo! Ma Floriana era sadica e vendicativa, proseguimmo la nottata allo Stacia e nello stanzino dove avevamo scopato la prima volta fece trombare la sorella maggiore ad altre 4 persone! Poi soddisfatta la sua sete di vendetta verso la sorella, tornammo alla casa dei balocchi dove pretese che Cinzia guardasse le nostre ficcate senza intervenire! Consegnai l’incasso totale a Floriana che alla domanda di come avrebbe speso tutto quel denaro, ci rispese che avrebbe speso tutto per dei regali alla madre!
Cocò era furioso, e chiamò Cinzia nel suo ufficio:
Cinzia ma cosa cazzo hai combinato, deficiente!
Zio non so cosa &egrave successo come posso rimediare!
Abbiamo perso un mare di soldi, sei una cretina, ti dovrei mandare a calci nel culo, e il denaro me lo devi ridare.
Ma come faccio zio, scusami non succedera più
questo &egrave sicuro perch&egrave ti licenzio, anzi invece che calci nel culo ti ci metto il cazzo capito, visto che ti piace, mi hai rovinato perch&egrave invece che lavorare te la fai ficcare dal tuo amichetto vero?
Cosa che dici zio
che dico! Questa chi &egrave, mia nonna? A me pare sei tu e poi gli operai lo sanno tutti che ti fai rompere il culo dai marocchini, a me non interessava ma ora mi hai fatto incazzare quindi ti tengo solo per fare la mia buttana personale, tanto sei una nipote acquisita, tutte bagasce in famiglia siete!
Questo litigio aveva avuto origine da un grave errore di Cinzia al lavoro che aveva causato una perdita di migliaia di euro, mentre terminava di urlare mostrò alla donna un video ripreso di nascosto di lei ed Alberto impegnati a fare sesso anale nella sala meeting.
Mi pare non ci sia altro da aggiungere vero?
Si alzò dal tavolo prese per il braccio la nipote che lo pregava di calmarsi, le torse il polso per imporre la sua volontà, girò la sua dipendente e la fece appoggiare sulla scrivania:
ora vediamo questo culo rotto
no zio non voglio
non &egrave questione di volere o potere, &egrave solo dovere tu mi devi risarcire, ed inizi facendoti inculare, mi sei sempre piaciuta come sculetti brutta vacca!
Praticamente le strappò di dosso la gonna abbassandola con la forza, tirò giù collant e mutandine sputò sul culo di Cinzia ed estratta la minchia la conficcò nel culo senza pietà, il buco aperto della donna non oppose resistenza e lei incredula e bloccata dalla vergogna e dalla paura fù furiosamente stuprata nel culo, Cocò era un gran chiavatore e si godette il culo di Cinzia per un tempo lunghissimo con in sottofondo il trillo del telefono e i lamenti e singhiozzi della sua vittima.
Uscì il cazzo dal culo poco prima di sborrare, cosa che fece schizzandole tutte le chiappe.
Rivestiti bagascia, ora vattene a casa prima che ci ripensi, da domani sei strasferita nel mio ufficio, sarai la mia troia almeno non mi farai perdere altri soldi, e soprattutto farai quello per cui hai talento, cio&egrave la bagascia.
Cinzia mortificata e tutta sporca di sborra si rivestì e tornò a casa, subito si getto nella doccia a lavarsi con furore per togliersi di dosso la vergogna, aveva sempre goduto era la prima volta che si sentiva abusata e poi rannicchiata sotto l’acqua che scrosciava si sfogò in un lungo pianto.
Il giorno seguente il capo pretese subito di vederla nuda:
che bello sticchio che hai, sei veramente bona!
Con una risata fragorosa ordinò che voleva un pompino, Cinzia sottomessa si misi in ginocchio a prenderlo in bocca, nel mentre si eccitava chiamò un capomastro fedelissimo e lecchino,
signor Nunzio Barraccheddra avevi ragione indovina cosa mi stà facendo la mia nipote buttana
te la stà sucando vero?
Bravissimo che porca che &egrave, domani che vieni in ufficio te lo faccia sucare pure a te e poi se la troia &egrave pulita gliela mettiamo pure nel culo che ti assicuro &egrave bello largo ma accogliente sembra fatto di gomma sai come stringe, largo a sfondare e stretto da penetrare.
Terminò la telefonata con altra grande risata e poi ghignando si rivolse a Cinzia che aveva la grossa minchia in fondo alla bocca
suca troia ora te la ficcheremo tutti, visto che ti piace prenderla nel culo e niente stipendio cara la mia nipote
una copiosa sborrata riempì la bocca di Cinzia che fu obbligata ad ingoiare.
Rivestitasi in fretta e furia andò in bagno e vomitò il seme del suo torturatore. Quel giorno fece un altro pompino dopo la chiusura degli uffici quando furoni rimasti soli.
L’indomani Cinzia rimase seduta a guardare il suo zio capo fino al momento in cui arrivò Nunzio Barraccheddra, Cocò la fece alzare ed insieme al capomastro iniziarono a toccarla ad infilarle le dita in fica e nel culo e poi a farglierli succhiare, per assaggiare il sapore del culo ed essere certi che fosse pulita perch&egrave non volevano sporcarsi di cacca:
Cocò gli operai marocchini mi hanno detto che era sempre pulita e tanto ma tanto sfondata
ora vediamo Nunzio se avevano ragione, l’altra sera &egrave stata buona buona mentre la penetravo
Cocò nonostante l’età era un uomo affascinante ed aveva sempre avuto successo con le donne mentre Nunzio era orrendo per scopare andava a puttane perch&egrave faceva schifo e non solo fisicamente, tarchiato, scuro antipatico e molto maleducato
ragioniera facevi tanto la nobile con me, ed invece eri una bella troia, ma da oggi in poi mi prendo tutto con gli interessi, almeno non ho bisogno di pagare per ficcare, e per giunta pure nel tuo bellissimo culo
smettetela per favore vi prego
Ehi zitta, comando io cara nipotina, tu ficchi con chi dico io e quando dico io e ricorda che posso denunciarti per danni
Zio ti prego
quale zio e zio, ora mi hai gonfiato i coglioni con sto zio! Ora vediamo come fai a prendere in bocca una minchia mentre un’altra te la metti nel culo! Andiamo in magazzino e se urli facciamo entrare gli altri operai capito, oggi te ne fai bastare due bagascia.
Portarono Cinzia nel magazzino, luogo di tante inculate con Enzo e con i marocchini, e li messa in mezzo la denudarono e le misero i cazzi in bocca, lei comunque sapeva il fatto suo e si esibì in un sontuoso pompino per farli venire prima, ma quelli si arraparono di più tanto che Cocò la fece mettere a pecorina e la penetrò nella sorca, lei non osò protestare per timore di ulteriori umilazioni, si diedero il cambio con Nunzio che si muoveva male e le stringeva le tette facendole male, lo zietto porco concesse al suo capomastro il privilegio d’incularla per primo, Nunzio gradì il regalo, scatarrò la saliva sul culo di Cinzia allargò le chiappe con una mano, appoggiò il glande sull’ano della donna e la sfondò in un unico violento colpo, Cinzia trattenne il dolore mentre piangeva allora Cocò le tappo la bocca con il cazzo. Si alternarono tra bocca e culo per quasi un ora sborrando tre volte ciascuno, ultimo sgarbo fu una pisciata sugli abiti di Cinzia che naturalmente fu costretta ad indossarli, Cocò le inflisse due potenti e cattivi calci nel culo cacciandola dal magazzino e minacciando ritorsioni per l’indomani se non avesse soddisfatto di nuovo il suo amico Nunzio.
Cinzia fuggì verso la nuova casa ufficio di Enzo, che avvertì il forte odore d’urina ma comunque abbracciò la sua amante, lei piangeva senza riuscire a rispondere alle domande che lui le rivolgeva
amore calma che ti hanno fatto, chi &egrave stato?
Lo zio Cocò bastardo mi hanno violentato sono tre giorni che subisco aiutami ti prego
certo amore ora sei con me, niente paura l’ammazzo quel bastardo, ora vieni togliti queste cose sporche andiamo a farci una doccia dai calma ora.
Egli stesso la spogliò e lavò sotto la doccia accarezzandola e asciugandole le continue lacrime ed il muco dal naso, l’asciugò tutta le pettinò i capelli, e se la portò a letto la strinse forte al suo petto, lei raccontò tutto ed Enzo la rassicurò sul futuro garantendole ospitalità senza limiti e le consigliò di raccontare tutto alla sua famiglia per difendersi dal bastardo, ci avrebbe pensato sua zia a farlo stare calmo, altrimenti ci andava lui e lo toglieva di mezzo a forza di pugni. Si addormentò tra le sue braccia e per tutta la notte Enzo la vegliò coprendola di coccole, dormiva serena.
Piangendo ritornò a casa della madre preoccupatissima per il mancato rientro della notte precedente, anche Lina comprese che la motivazione era drammatica, piansero assieme, la madre raccontò di quando Cocò da ragazzi le aveva aperto il culo, che sapeva di noi e che si era data analmente con me a mare, Cinzia si sentì più libera dai rimorsi e raccontò tutto alla madre, del suo essere bisex, di noi prima e dopo, dei marocchini, di tutto si sentiva rinata e libera, con la coscienza pulita, troia ma finalmente senza segreti. Lina mi chiamò e davanti a Cinzia mi chiese cosa potessi fare per lei, io mi assunsi le mie responsabilità, dissi a Cinzia che poteva contare su di me vivere con me aiutarmi nello studio professionale, la sua mamma convinse Cinzia a fidarsi e a farsi aiutare a trovare qualche altro lavoro e a non tornare più da quel mostro di suo cognato.
Venne a vivere da me, Floriana sconvolta l’aiutò a traslocare e l’abbracciava forte, finalmente sorelle, finalmente affettuose.
Enzo si mise d’accordo con un suo cliente ed amico che faceva lo chef nel ristorante di cui era anche socio,
amico mio per ora posso solo farla lavorare in cucina a pulire oppure in sala, magari se le cose andranno bene la mettero in ufficio in futuro, ma dimmi io sono abituato a molestare le mie dipendenti questa ci stà, per avere questo interesse mi sa che tu e lei…
si me la faccio da tempo ed ora conviviamo anzi coabitiamo per meglio dire, ma lei vuole lavorare
ad Enzo brillò un’idea per dominare la sua Cinzia, era il suo modo di amarla, era una specie di cuckold e di dominatore, un misto
senti chef ti faccio una proposta
dimmi
te la faccio inculare ma solo in mia presenza ok?
E per il futuro?
Quando vorrà lei ma mai sotto minacce o costrizioni
affare fatto, portala domani pomeriggio alle cinque che le faccio il colloquio anzi il culoquio!
La sera nella casa dei balocchi ora diventata la loro casa dopo una cena leggera con una insalatona e pane integrale, fecero l’amore, semplicemente l’amore alla missionaria con orgasmi silenziosi e conditi di baci, Cinzia aveva bisogno di dolcezza e di riprovare piacere con il sesso, come infatti al mattino presto dopo che Enzo si alzò per fare pipì, lei si fece trovare nuda seduta sul letto a sbadigliare
Cinzia &egrave ancora presto, sono solo andato in bagno
anch’io mica c’&egrave l’hai solo tu la vescica da svuotare sai!
Tornò e tra le lenzuola cercò la minchia, la masturbò guardandolo negli occhi, era di nuovo in versione troia, allontanò di colpo le lenzuola e portò la sua bocca sul cazzo
ho fatto pipì e non ho…
non finì in tempo di avvisare che non si era sgrollato bene che il solito potente e lungo risucchio della bocca di Cinzia succhiò tutto, il pompino fu accompagnato da un ditalino in fica, salì sopra al suo maschio e con la mano si penetro la minchia turgida nella sorca, cavalcò e godette quasi subito
ora prendimi alla pecorina, ancora in fica ti prego
subito cara mia
nel culo no perch&egrave mi sento costipata, ti piace lo sticchio vero?
Certo amore mio voglio godere anche io
vieni dentro Enzo lo voglio
una pecorina d’amore per dirla così, cazzo in fica ma come se fosse nel culo, stretta per movimenti pelvici e baci lungo il collo, toccate di tette, Enzo sborrò tutto nel fondo della vagina e poi crollò esausto sul letto, la sua Cinzia ripulì la minchia dalla sborra e dai liquidi vaginali ed assaporò il gusto del seme fatto con sentimento.
Ascolta Cinzia, lo chef &egrave disposto a prenderti ma…
ma cosa
vuole prenderti anche il culetto
porco pure questo
veramente alla sua domanda se eri disponibile a dargliela, ho suggerito io di mettertela nel culo ma in mia presenza, lo so, sono un porco come dice tua sorella ma mi piace vederti inculata, mi arrapa e m’incendia il corpo di gelosia e passione
ma il lavoro me lo dà o devo accontentarlo sempre
no quando vorrai ma il lavoro &egrave tuo, cominci in cucina o in sala e se gli affari andranno bene poi farai la segretaria tuttofare
quindi pompini e inculate come piace al mio porco qui presente
e rise, era un segnale di assenzo alla proposta.
Trucco leggero da lavoro, intimo semplice ma non banale, scarpe basse pantaloni neri non troppo stretti camicia bianca, capelli con coda di cavallo, con questa andammò all’appuntamento con lo chef Tano Bajo.
Piacere Cinzia, per favore puoi indossare questo gilet e questo grembiule da cameriera e portare quell’oliera o un piatto vuoto a questo tavolo
Voleva vederla camminare e Cinzia che già sentiva un calore provenire dal suo ventre sculettò sensualmente, non esagerata ma mostrava disponibilità
sei in gamba signorina ed ora vediamo, sei stata informata delle condizioni? Sai come finirà quest’incontro?
Certo altrimenti non sarei qui.
Fammi vedere come sei fatta sotto la divisa e cosa sai fare.
Iniziò uno spogliarello leggero si muoveva ondeggiando e sempre fissando gli occhi vogliosi dello chef, via il gilet, via la camicia bianca, scarpe calciate lontano giravolta e pantaloni abbassati mettendosi a 90 gradi, nuovo giro e via il reggiseno, quindi le mutandine senza togliere il grembiule che strusciò per bene sul pube, giro a mostrare il culo nudo e mettendo il piede su una sedia slacciò il grembiule e camminando nuda verso il cuoco glielo fece odorare di fica bagnata.
Bajo mi fissò incredulo e poi la afferrò per i fianchi ed inzio a leccarle la fica gonfia, Cinza rideva e chiedeva
vado bene chef
si alla grande ora fammi un pompino
si chef, certo chef!
Si abbasso restando a culo nudo verso me, vedevo la fica gonfia e bagnata, contrasse il buco del culo per farmi infoiare, il cazzetto del cuoco fu tirato fuori dalla cerniera, era piccolo e duro ma Cinzia non ci fece caso e lo ingoio tutto e il rumore del risucchio risuonò nella stanza
ora girati che voglio mettertela nel culo
si chef, certo chef
Cinzia a me invece la suchi troia
ti aspetto a bocca aperta
fu inculata a secco ma era così sottile che Cinzia lo prese come se niente fosse, un peto in senso contrario mi disse poi, la bocca era oscenamente aperta mentre sculettava felice con il cazzo dello chef infilato nel buco del culo, le scopai la bocca fino alle tonsille, mi fece sborrare subito, Bajo ci andò piano per godersi il sedere della sua nuova cameriera quando accellerò lei strinse al massimo e fu ricompensata da una buona quantità di sperma nel retto, come suo costume si abbassò sui talloni e ripulì il cazzo del suo inculatore di turno, ingoiò mostrandoci la lingua pulita e si alzò tronfia
chef &egrave stato di suo gradimento
soddisfattissimo speriamo di ripeterlo
perch&egrave no chef! Anzi si chef, certo chef!
Si rivestì ed andammo via, già per il dopodomani per il pranzo avrebbe preso servizio.
Cinzia era tornata libera, mi chiese se sabato poteva dormire con Erika nel letto di casa mia sapendo che in ufficio avevo un divano, accettai nonostante mi vietò di partecipare agli amplessi lesbo,
ho voglia di lei, e per ora &egrave mia e basta!
Comandi! Sono così felice che sei tornata la mia bagascia che quasi quasi mi porto Floriana per passare la notte
Sorrise, era di nuovo lei, la mia lesbica rotta in culo, la mia Saffo RiSodomizzata!
Il primo giorno di lavoro volli accompagnarla io, sarei andato a riprenderla alle 18:00, quindi chiamai Floriana, avevo desiderio dei suoi pompini, delle sue tette dritte e di quel suo cavalcare il cazzo in fica! Sorpresa delle sorprese mi rispose Rachele
zio Enzuccio ciaooo, ti ricordi di me
Rachele che cazzo ci fai con Floriana
quello che non ci fai tu! Me la sto gustando, &egrave proprio una diavoletta
cosa? E dove siete?
Il telefono passo di mano a Floriana
PORCO! Siamo nella mia casetta di campagna vieni che ti fai una sega mentre ci facciamo un 69 lesbico
sei una troiona, arrivo anzi mi fiondo subito da voi
in verità le zoccole mi fecero un doppio pompino, Rachele come sempre bravissima, era ingrassata ma sempre sesso gioioso, alla fine del match
Ma da quando in qua Floriana ti piace la patata
da oggi PORCO, avevo curiosità, e siccome lei &egrave simile a me nel carattere ci ho provato e me l’ha data felice.
&egrave andata proprio così zio Enzo!
Che bagasce che siete
senti PORCO, Rachele mi raccontava che to frati Totò &egrave più perverso di te, organizza tu altrimenti mi faccio scopare al Bar Cina dal tuo fratellino di fava!
Propria una grandissima bagascia tu e quella pettegola di Rachele.
Il sabato mattina incontrai Floriana e Lina per strada, Lina da quella inculata al mare era rinata, parrucchiere, estetista, manicure, palestra, footing e vestitini nuovi
Enzo ciao! Dove vai?
Torno da un cliente per incassare una fattura e voi
Cavoli nostri (mimò la parola PORCO Floriana)
che risposta educata
ha ragione che modo di rispondere
vuole essere invitato a pranzo mamma, fallo contento anche perch&egrave Cinzia ha bisogno di alcune cose, gliele fa avere lui
Vieni Enzo a casa nostra, Mario &egrave a fare terapia al cenro torna stasera.
Se insistete d’accordo
si ma dopo pranzo vai via perch&egrave con mamma prendiamo la tintarella in terrazza, sai al mare i segni del costume riamangono e con i vestiti a spalle nude sono antiestetici
prendete il sole in topless, e brave
veramente integrale caro (PORCO mimò di nuovo)
Floriana ma che racconti
Lina arrossì tutta, il pranzo fu piacevole ed innaffiato da un vinello che ovviamente portai io, I vestiti erano una scusa mi disse Floriana, che andò nella sua camera lasciandomi solo con Lina nella camera di Cinzia, tornò con l’accappatoio
io vado mamma, quando il signorino si decide ad andare vieni anche tu, ciao Enzo
sei già pronta per il bagno di sole giusto?
Ciaooooo Enzoooo
parlai un pò del clima con Lina e poi affondai diretto
fammi vedere questa abbronzatura integrale dai
ma smettila
la toccai, solleticai e si arrese spogliandosi mi disse
di nuovo solo nel culo però capito
si si tranquilla
ma dopo una leccata di fica ed un pompino sublime la infilzai in fica, urlò ma non di dolore, di sorpresa, la scopai per bene ed estrassi la minchia in tempo per mettergliela in bocca, lo sguardo mi cadde sul balcone mentre Lina completava il pompino e scoprii Floriana a sbirciare mimò come sempre la parola PORCO e mi fece l’occhiolino ed il gesto del dito che entrava nel buco fatto a modo di ok con l’altra mano, mi suggeriva di fare il culo alla madre ed infatti appena Lina mi fece tornare duro, in breve tempo a dire il vero:
ora mettiti a qauttro zampe che ti accontento la volevi nel culo, la prenderei nel culo Lina!
Beata Cinzia che si fa montare da te!
Ma io monto tutta la famiglia se vuoi, fate i turni e accontento a tutte e tre!
Leccai il grosso ano e la sodomizzai con soddisfazione mia e sua, riempendole il budello di caldo sperma.
Lina come Cinzia era redenta e rinata, quanti miracoli può fare una minchia nel culo.

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