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Racconti Erotici Etero

Sensazione di rugiada

By 9 Ottobre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Sensazioni di rugiada

Ho il cuore che batte forte e la mano trema.
Seduto sulla sedia scomoda di plastica bianca, sento chiaramente il tocco delle dita che stuzzicano avide la parte esterna del lobo sinistro dell’orecchio.
La visita di controllo sta prendendo percorsi inaspettati.
Il contatto fisico,&egrave inevitabilmente molto!.
Lei scruta l’orecchio e il suo alito s’infrange contro la mia percezione degli odori.
Il profumo leggero invade il mio olfatto.
Sa di buono, sa di piacevole, sa di erotico…
Una goccia di sudore scivola nascosta sotto la camicia.
I pensieri volano a amplessi impossibili.
La sua mano continua ad esplorare l’orecchio aiutata da un oggetto metallico che mi infastidisce.
Le dita appoggiate al collo mi trasmettono un brivido.
La sua coscia appoggiata alla mia, mi trasferisce ben altro.
Spingo deciso la gamba a scontrarsi più decisa.
Niente!
Imperterrita, continua a soffiare aria calda verso le mie percezioni.
Guardo di sbieco i seni per cercare qualche sintomo d’eccitazione.
Niente!
La maglietta nera, fine, probabilmente di cashmere, nasconde l’eventuale eccitazione del momento.
Provo!
Tutto mi lascia pensare che possa essere quello che penso : L’attimo fuggente di un momento di sesso.
Giro la testa verso la finestra e la mano parte.
Si appoggia delicatamente alla coscia coperta dal camice.
Ferma, inerte, aspetta un segnale che non arriva
.Ma niente e nessuno interviene a staccare il contatto..
Lei continua la sua ispezione, io comincio la mia.
Aspetto frazioni di secondi interminabili, la reazione non arriva e le cosce non si allontanano.
Il contatto rimane, la voglia cresce, l’audacia, sale.
Un tocco di seta: le dita percorrono centimetri verso l’alto e conquistano terreno.
L’inizio del camice, poi, l’inizio di una gonna.
Fa caldo in questa giornata di inizio ottobre, le calze ancora non servono e la pelle risulta un tocco piacevole, calda…
Giro lo sguardo con cautela, cerco di trovare qualche segnale alle mie fantasie.
La sua mano sul collo spinge leggermente di più.
Mi sembra di percepire il respiro affannoso e la bocca leggermente più aperta del dovuto.
Fantasia e realtà si scontrano.
I limiti del posso non posso si confondono.
Le gocce di sudore si sono moltiplicate.
Sposto dolcemente la mano a bordo coscia interna.
Salgo!.
Il primo segno di partecipazione…Le gambe si schiudono delicatamente lasciando il percorso libero, l’autorizzazione implicita, scatena il mio desiderio e il mio eccitamento ne &egrave la prova.
La lingua calda prende il posto alle dita sulla nuca, un tocco leggero, un guizzo improvviso.
Finalmente un gemito sospirato.
La mano sale insieme al camice e alla gonna.
Non cerco più segnali di conferma, la testa gira e cerca.
La bocca si apre, si unisce, lo scambio di sapori, il primo, il più importante,
La mano non sale più, ha raggiunto il suo obbiettivo!
Il mondo si ferma, il respiro svanisce.
Un brivido lungo una vita…

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