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serata a casa di gianni

By 5 Maggio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

una normale giornata, inizia tutto con un messaggio da parte di gianni che mi avvisa:
…stasera a casa mia giulio ha portato dell’erba buonissima, alle 22 ci vediamo a casa mia ok?…
non sapevo cosa fare, se accettare o no, il periodo non mi era favorevole, lui con quello che mi aveva fatto fare, la storia dell’anguilla dentro, la serata con i suoi amici, mi vergognavo parecchio, non sapevo cosa avrei trovato in quella casa, non sapevo se era una trappola, e poi come se non bastasse, quella caduta di stile che avevo avuto con i bulli della scuola di mio fratello che pergiunta era il fratello piccolo di gianni.
Sicuramente gli aveva raccontato tutto pure per vantarsi di quello che aveva fatto, qua da noi daltronde se sei maschio e scopi cento volte sei un figlio di cui andare fiero, nel mio caso invece, mi ero fatta spaccare, per giunta da persone che non avrei mai immaginato di cagarmi.
Nel frattempo un altro messaggio:
…se non vieni cazzi tuoi, tranquilla ci fumiamo solo qualcosa mica ci sei solo tu come ragazza ci sta pure Lucia…
Lucia? io e lei come il diavolo con l’acqua santa, no che avessimo mai avuto niente a che fare, ma sapete quando una persona ti sta antipatica a pelle? beh la cosa era reciproca.
non so come farvelo capire, semplicemente due stili di vita diversi, lei tutta sciatta, una a cui non gliene frega un cazzo dell’immagine, io al contrario sempre ben vestita ci tengo molto.
Ore 21:30, decido di andare, mi preparo senza perdere tanto tempo, un paio di short, una maglietta, e mi avvio, era la solita casa al mare di gianni dove ci andavano solo ad agosto.
Arrivo, salgo, e come si apre la porta gianni molto contento e affettuoso mi accoglie, vedendo le persone che ci stavano dentro, mi sono sentita tranquilla, erano lui, giulio, antonio e lucia con un altra ragazza della sua comitiva-
tutte la per lo stesso motivo…fumare… CONTINUO???

FATEMI SAPERE SE VOLTETE CHE CONTINUI ALLA MIA MAIL martpucci@libero.it

erano tutti la, con un po di musica, e tanta roba da bere, alcolici naturalmente ma antonio era impegnato ad altro, si perche era proprio lui che era pieno di roba da fumare, Lucia e l’amica , poco volevano avere a che fare con me, non si dimostrarono molto amichevoli, non tanto l’amica di lucia per quanto lei stessa, tanto la sua amica neanche la conoscevo si può dire.
Io seduta al divano, mentre antonio preparava la roba da fumare e giulio e gianni seduti ai miei lati, mentre lucia e l’amica erano vicino antonio.
Gianni rivolto a me disse:
_ Stasera ci divertiamo, sai come usciamo storti da qua? ahahah e tu che cosa hai fatto in questi giorni?-
io:
– niente assolutamente niente, sono stata tra scuola e casa, ma niente di che-
Antonio:
– ma sai martina che tu sei sempre più bona? ma chite lo sfonda in questo periodo?-
io diventai rossa subito in viso, nessuno mi aveva mai rivolto un termine cosi in faccia e sopratutto in un momento davanti ad altre persone.
io:
– guarda che io sono single , sono libera non ho il ragazzo:-
Antonio:
– per questo puoi prenderlo nel culo da chi vuoi ahahah-
intervenne una risposta di Lucia
Lucia:
– seee! vabbo! la principessina del cazzo, figurati se ti risponde, non si &egrave mai cagata nessuno perche si crede sto cazzo-
io:
– ma si può sapere che problema hai con me Lucia? che stai avvelenata sempre nei miei confronti, ma chi ti s’incula? non ti ho mai data confidenza mo che cazzo vuoi da me?-
Intanto stavano girando le prime canne e tutti avevamo una cosa in mano da fumare, e tra alcol e fumo gli animi tendevano a scaldarsi.ù
Lucia:
– mi stai sul cazzo hai capito? mi sembri la principessina del cazzo e poi invece so certe cose che manco una cagna si farebbe fare-
Io:
– e che cazzo vuoi mo da me? dai dimmi dimmi che cazzo sai di me dimmmi che vuoi mo parli senza che parli a metà altrimenti sta bottiglia di birra te la do in faccia-
Lucia:
– a chi la dai in faccia sta troia di merda che te la infilo nel culo zoccola di merda permettiti…-
I ragazzi smorzarono i toni, ci divisero, perche la situazione stava sul serio degenerando, e allora iniziarono a dirci che dovevamo stare calme e goderci la serata, Gianni mi presa da un braccio e mi portò sul balcone dell’altra stanza e mi disse che dovevo calmarmi e che cazzo mi era preso per reaggire in quel modo.
Io:
– no sta zoccola mi sta antipatica non me la sono mai cagata e mai me la cagherò sta zecca di merda sta pedilorda…-
Gianni mmi fece rientrare finita la canna e mi portò in una camera, mi fece sedere sul divano, prese due birre e mi disse:
Gianni:
– ho le palle piene Martina, ho voglia proprio di ficcartelo_
Io:
– guarda che non &egrave serata gianni che ho dei nervi addosso che non capisci.-
Gianni:
– e che nervi devi avere? che te ne frega di lucia ahahah-
mentre parlava si era tirato il cazzo di fuori, mi prese la mano e me la mise sopra il suo cazzo, io non opposi resistenza, e lui rincarò la dose leccandomi l’orecchio e mordendomelo con le labbra, in quel momento mi venne la pelle d’oca e gli dissi:
– però chiudi la porta-
lui si alzò ed andò a chiuderla e tornando, si tolse i pantaloni e rimase in maglietta, venne verso di me si mise in ginocchio e mi sfilò gli shorts lasciandomi le mutande a mezza natica, che subito dopo mi sfilò via, in quel momento ho sentito l’amica di lucia che salutava e andava via, mentre io ormai pure senza maglietta ero rimasta nuda con le scarpe ai piedi, avevo un paio di adidas ai piedi, e mi ritrovai subito la mano di gianni tra le cosce, io allargai un po le gambe e lui ne approfittò subito per infilarmi 3 dita e commentare il fatto che ero bagnatissima.
Ero eccitatissima, non so se complice l’alcol e il fumo, ma ero davvero su di giri, mi sentivo il viso prendermi fuoco, lui che si era accorto di questa mia condizione, mi prese a leccare la fica, allargandomi con le dita quanto più poteva, mi sentivo la fica esposta, allargatissima mi si poteva guardare pure dentro tanto me la stava tenendo larga, mentre con le labbra cercava di mordermi il clitoride, non so quanto ero eccitata e bagnata ma so solo che presi il suo cazzo in bocca e iniziai a leccarlo tutto andavo su e giù, poi lui alzò il cazzo poggiandomelo sulla faccia e mi disse:
– le palle troia leccami i coglionidai zoccola siiii mmmm ti piace essere una puttana-
Io: si mi piace mmm siii te li lecco…-
ora ero io ad essere inginocchiata per l’ennesima volta davanti quel ragazzo, davani il suo cazzo, era l’ennesima volta che mmi inginocchiavo davanti a uno della sua famiglia, si perche io avevo un segreto o quello che pensavo fosse un segreto, il fatto di essere stata sottomesa dal fratello 16enne.
leccavo con la lingua l’asta salendo e facendo girare la lingua intorno la cappella salendo fino alla punta per poi imboccarlo tutto e fare su e giu di nuovo.
Gianni mi prese di forza, mi fece mettere appoggiata a un tavolo e da dietro senza pensarci iniziò a ficcarmelo nella fica tutto, forte, e veloce, mi prese dai capelli me li tirava indietro facendomi tirare il collo indietro, e poi di colpo sbangggg, uno schiaffone sul sedere accompagnato dalla parola:
– ti piace il cazzo troia? sei una schifosa, una lurida ti devo spaccare-
mi scopava con forza quando ad un tratto, ecco la un momento di panico, la porta si apre, era giulio l’amico di gianni, io in quella posizione oscena che ansimavo, gianni che mi teneva dai capelli quasi a strapparli, e giulio che ci guardava e si toccava il cazzo, giulio indossava una tuta, io rimasi a bocca aperta, e in quel momento una cosa che in vita mia non avevo mai sentito ne provato, una sensazione di un liquido caldo dentro di me, mi sono sentita dentro di me colare una cosa calda a schizzi, ho realizzato solo dopo qualche secondo che gianni mi era venuto dentro nella fica, e feci intempo a dire di no, quando un dolore fortissimo per uno schiaffone che gianni mi diede di nuovo sul sedere mi fece gridare:
-Aghliaaaaa noooooo-
Gianni:
– siiiii puttana ti sburro nella fissa lurida che seii, mo ti prendi lo sburro di tutti stasera vediamo poi se riusciamo a farti puzzare la fissa mmmmm cagna, zitta e succhia il cazzo a giulio altrimenti ti sputtano per il pompino che hai fatto a mio fratello che ha solo 16 anni che sei una schifosa di merda-
Giulio ridendo:
– ah fai i pompini ai 16enni? e i grandi che fanno devono guardare o possono provarti pure?
Gianni:
– prova giulio che offro io stasera che a martina gli piace vero martina?-
io:
-Si-
Giulio:
– e allora stasera fai il pieno che qua di cazzi ne abbiamo tanti da darti, ma mo io la fissa non te la lecco che ci sta la sburra di gianni ahahah al massimo ti ci piscio dentro ahahah-
Ero riuscita di nuovo a cadere in una trappola, avevo la pelle d’oca, si, ero eccitata, ma aro anche piena di sperma nella fica con la paura di rimander incinta, un pensiero che subito giulio mi fece passare quando me lo mise in bocca e rimasi nella stanza soila con lui, ma per poco, dopo un minuto gianni entra con Antonio già del tutto nudo che disse:
– e brava martina ti piace il cazzo bella cagna che sei-
mi presero con giulio e mi coricarono sul tavolo, antonio che era pure dello swtamnpo di lucia, praticamente noi da qusìeste parti le persone come loro le chiamiamo zecche o pedilordi, mi si mise tra le cosce mentre giulio mi faceva leccare pure lui le sue palle, mi allargò le cosce quasi allo spasimo e disse:
-fammi vedere che hai qua di bello ahaha stai bella larga per essere una che snoba tutti-
mi diede uno schiaffetto sulla fica vicino il clitoride facendomi saltare in aria, vidi lucia che guardava e rideva e gli dissi:
-vattene zecca di merda altrimenti mene vado ragazzi, rivolta agli altri-
Antonio:
– ma dove cazzo vai cretina, hai fumato, bevuto gratis grazie alla zecche, mo guarda che ti fa la zecca te lo metto nella fissa senza preservativo cosi diventi una zecca pure tu ahah-
mi mise il cazzo nella fissa, mentre io cercavo di dire che senza preservativo non volevo, ma lui entrò tutto dentro fino in fondo e mentre mi penetrava mi premeva con il dito sul clitoride che era sensibbilissimo in quel momento e io mi lamentavo con un cazzo in bocca, tolto fuori il cazzo dalla mia fissa si fece una risata, mi allargò la fissa con le dita, lucia eradalla sua parte a guardare che mi stavano facendo, e mi mise Antonio due dita da un lato della fica e due dita dall’altro cercando di allargarmi il più possibile, mi sputò nella fica e mi disse:
– questo ti meriti stai aperta come una puttana e mi dici che siamo zecche? ti piace come ti spacca la fissa la zecca?
io:
– si mi piace-
Antonio dandomi schiaffetti sulla fissa mi disse:
-dillo qua davanti a tutti che sei una lurida dai dilllo a tutti che sei una schifosa-
io:
– si sono una schifosa una lurida la lurida di tutti-
mi fecero scendere dal tavolo e mi misero a pecora a terra, giulio mi prese a scopare nella fica mentre antonio mi metteva il cazzo in bocca e continuavano a volare gli insulti, e lucia guardava, fumava e rideva, ladavanti a noi in piedi con il suo abigliamento da zecca, e poi di colpo ecco di nuovo quella situazione, giulio che mi gruida che sono una puttana e mi eslode nella fica di nuovo dicendomi che mi riempiva la fissa di sborra.
ero piena del tutto piena di sborra nella fica, ma antonio voleva di più non gli bastava, andò dietro di me e mi allargò le natiche, mi sono sentita sputare sul buco del sedere e ormai eccitata bagnata e pienda di sborra in quel modo nonho avuto nemmeno la forza di dire no, ha iniziato a spingermi il cazzo nel sedere, sentivop dolore anche se non ero vergine, ma rispetto a quando lo presi la prima vo,ta dietro questa volta &egrave entrato prima anche se quando &egrave arrivato tutto dentro il mio sedere, la iniziai a gridare come lui prese ad andare dentro e fuori gridavo a ogni entrata, si fermò un attimo con il cazzo tutto dentro la mia fica e mi disse:
– te lo allargo per bene adesso tranquilla che ti mando a cagare con il culo bello aperto….digli a lucia che sei la sua schiava, diglielo dai o ti infilo una bottiglia nel culo, digli che sei una puttana e sei la sua schiava…-
io:
-nooo no no non voglio-
Antonio:
– muoviti dai che ti piace se ti spacco il culo muoviti-
io:
– perdonami per prima lucia sono una puttana sono la tua schiava-
lucia seduta al divano di fronte a me, si tolse le convers e le calze e mi mise un piede davanti al faccia, io non volevo mi vergognavo dfa morire, lucia mi stava sul cazzo e pio mi faceva schifo quello che voleva che io facessi, ma non navevo scelta mi poggiava quel piede in faccia e mi disse:
-leccami i piedi martina dai-
io cercai di resistere ma non ho potuto e ho iniziato a leccarle i piedi mentre antonio dietro mi inculava ancora, tolse il cazzo dal mio sedere mi guardò il buco larghissimo aprendomi le natiche ulteriormente con le mani, mi spuò nel sedere e riprese a incularmi mentre leccavo ancora i piedi a lucia, tutti e due se li &egrave fatti leccare, poi ecco un altra sensazione nuova, lo schizzo nel sedere, avevo toccato i miei minimi storicio, quando gianni a cazzo dritto &egrave entrato di nuovo nella stanza e me lo mise in bocca, fino a quel momento avevo preso 3 cazzi due sborrate in fica e una in culo, io ancora in quella posizione spompinavo gianni quando da dietroi mi sentivo volare qualcosa dal sedere e dalla fica, erano le sborrate, lucia cercava di mettermi dita nella fica, 3 poi 4 il suo vero obbiettivo era quello di umiliarmi infilandomi la mano ma non ce la faceva perche sentivo male ma tanto male allora devette accontentarsi di mettermi 4 dita nella fica e darmi un paio di schiaffi sul ssedere, mentre gianni mi riempiva la faccie e i capelli di sborra, tanto per completare l’opera, ci stava una puzza in quella stanza puzza di sesso, di speerma puzza della mia fica di sudori, non capivamo niente, avevo leccato i piedi a una ragazza che mi stava sul cazzo, avevo preso due sborrate in fica con la paure di restare in cinta,ero caduta davvero in basso.

P.s. per commenti di ogni tipo martpucci@libero.it

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