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Smalto verde menta

By 7 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Fa caldo… Non riesco a dormire…. Mio marito Luca dorme accanto a me, so io cosa ci vorrebbe per farmi rilassare. Mi avvicino a lui, comincio a toccarlo, a leccargli il collo… Lui si sveglia, mi guarda svogliato e mi dice in malo modo
– Ale fa caldo e domani devo andare a lavorare, fai freddare i tuoi bollori
Si gira sul fianco dandomi le spalle
Stronzo! Adesso oltre che eccitata sono anche nervosa… mi alzo e decido di andare nel mio piccolo studio e accendere il computer che è sulla scrivania, comincio a leggere qualche racconto di milu, sento l’eccitazione che sale… certo con un uomo sarebbe meglio, ma posso fare anche tutto da sola!
Però mi manca qualcosa… accedo in una chat, a quest’ora ci sono tutti porci arrapati che cercano qualcuna che li aiuti a godere, ed è quello che cerco anche io… si aprono decine di messaggi privati, come immaginavo. Comincio a chiudere quelli che non mi ispirano, e decido di dare spago ad uno che mi ha scritto un semplice
“ciao, anche tu sveglia a quest’ora?”
chattiamo del più e del meno e man mano che andiamo avanti la conversazione diventa sempre più intima, lui capisce perchè sono in quella chat
“sei eccitata?” mi chiede
“da morire” rispondo io
“ma non hai nessuno che ti faccia sfogare un po’?”
“in teoria si, in pratica sta russando beatamente”
“se vuoi posso aiutarti io”
“Non chiedo di meglio”
“voglio vederti, voglio vedere il tuo corpo eccitato”
“si anche io… ma ad una condizione, i nostri visi devono rimanere fuori dall’inquadratura della cam”
“peccato avrei voluto vedere il tuo viso mentre godi… ma mi accontenterò”
Ci scambiamo i contatti e dopo pochi minuti ci vediamo sullo schermo, lui è a torso nudo, con un paio di pantaloncini leggeri, ha un bel fisico, asciutto, scolpito quanto basta. Lui vede la mia camicia da notte di raso bianco che non lascia molto all’immaginazione
“Da quello che vedo sei bellissima, vorrei vederti senza niente”
“va bene, solo se lo fai anche tu”
Si alza in piedi e si sfila i pantaloncini, il suo cazzo è grosso e già completamente eccitato… mi lecco le labbra, vorrei tanto prenderlo in bocca, glielo scrivo e lui comincia a toccarsi
“dai fatti vedere” mi dice
Mi alzo anche io, sollevo pian piano la camicia da notte scopro prima le gambe poi lentamente vede la mia figa quasi rasata del tutto, la mia pancia e infine le tette, con i capezzoli duri e eretti per l’eccitazione
“Dio sei bellissima…. avrei voglia di venire subito”
scrive piano e con una mano sola, con l’altra si accarezza piano su e giù il suo bel cazzo
“Toccati per me”
non me lo faccio ripetere due volte, mi siedo sulla sedia e appoggio un piede sulla scrivania, così che possa vedermi completamente aperta, lucida dei miei umori
“oddio vorrei sbattere la faccia sopra quella figa meravigliosa e leccarti fino a farti implorare di smettere”
Sono eccitata fino all’inverosimile, comincio a toccarmi il seno avvicino le tette l’una all’altra, immaginando che al centro ci sia il suo uccello, mi tocco i capezzoli, li tiro, tintillo e tormento solo per lui, che intanto ha aumentato il ritmo della sega. Una mano rimane sul capezzolo, l’altra scende verso il basso, piano piano… poi vado ad accarezzarmi l’interno coscia e mi avvicino al centro del piacere, mi accarezzo con un dito, spalmando i miei umori su tutta la figa… comincio ad ansimare, mi infilo un dito dentro e metto anche l’altro piede sulla scrivania, ora sono completamente esposta, aggiungo un altro dito e comincio a spingere avanti e indietro… sempre più forte, anche lui ha accelerato i movimenti e ha il respiro affannato… sento l’eccitazione al massimo, ma non è abbastanza, con l’altra mano vado a tormentarmi il clitolide e mi infilo un terzo dito dentro, spingo forte e veloce, so che durerò poco…. e infatti l’orgasmo arriva forte e devastante, devo fare uno sforzo incredibile per non mettermi ad urlare.
Vedo che lui ancora non mi ha raggiunta, quindi continuo a toccarmi, ritorno sulle tette e le tormento, ora la mia concentrazione è solo per lui, voglio vedere il suo cazzo grande esplodere di piacere,
mi infilo di nuovo un dito dentro, con l’altra mano gli scrivo
“immagina che il mio dito sia il tuo uccello che mi scopa forte, mi faresti godere come non ho mai goduto prima”
Sento che mi sto eccitando di nuovo, lo vede anche lui che mi scrive
“sei una gran maiala”
“si solo per te”
Mi piace che mi dicano queste cose quando sono eccitata, mi fanno bagnare ancora di più… metto un secondo e poi un terzo dito dentro e riprendo a tormentarmi il clitolide sento arrivare l’orgasmo, ma voglio prima vedere lui che gode, so che non resisterà ancora molto… infatti dopo pochi istanti vedo il suo sperma inondare tutto, tastiera, scrivania, sedia… non resisto più e vengo subito dopo di lui. Abbiamo entrambi il fiato corto, ci mettiamo un paio di minuti per riprenderci.
“E stata la mia più bella sega da sempre, mi hai eccitato come non mai”
E continuiamo a scriverci, osservando i nostri corpi nudi, ad un tratto mi scrive
“bello smalto, cos’è verde menta?”
“si”
“vorrei succhiarti tutte le dita, e poi avvolgerle attorno al mi cazzo”
“oddio così mi fai eccitare di nuovo”
“vorrei tanto scoparti davvero”
“mmmmm… credo sia un sogno irrealizzabile, ma cambiamo discorso, altrimenti domani mattina devo prepararmi lo zabaione, per riprendermi da tutti questi orgasmi”
Vedo che ride e chattiamo ancora un po’, poi ci salutiamo dandoci appuntamento due sere dopo, quella successiva siamo entrambi impegnati.
Torno a letto soddisfatta e mi addormento subito.
La sera seguente ho una cena con i colleghi di mio marito con mogli al seguito… che palle! non ne ho proprio voglia, ma devo. Mi preparo, mi vesto molto sobria, ma non rinuncio ai tacchi, anche se sono alta 1.75, mio marito mi guarda e come al solito ha da ridire
– devi sempre vestirti in modo da attirare l’attenzione?
– scusa secondo te pantaloni neri e maglietta nera super-accollata, sarebbe attirare l’attenzione?
– non puoi metterti un paio di infradito come tutte le mogli dei colleghi?
– ma non ci penso proprio!
Lui va via inviperito… perfetto, la serata promette bene! Arriviamo al ristorante e noto che c’è qualche collega che non ho mai visto, facciamo le presentazioni e ci sediamo, donne da un lato e uomini dall’altro, di fronte a me c’è un ragazzo “nuovo” molto carino, si chiama Giulio, avrà un paio di anni in più di me, una trentina, ipotizzo. Però ogni volta che mi volto verso di lui lo sorprendo a fissarmi… la cosa mi sta mettendo un po’ in imbarazzo c’è anche la moglie seduta accanto a me! Decido di far finta di niente.
Quando arriva il momento di salutarci, lo facciamo tutti con i classici due baci sulla guancia. Arriva il turno di salutare Giulio, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra
– bello smalto, cos’è? verde menta? fa venire voglia di succhiarti le dita
Lo guardo con gli occhi spalancati.
– Cara Alessandra, i sogni non sono sempre irrealizzabili..
Si gira e va a parlare con mio marito, non so se essere terrorizzata o eccitata…
il bagnato che sento fra le mie gambe mi da una risposta certa…. Quella notte non ho dormito molto… Ero divisa tra la paura che Giulio rivelasse tutto a mio marito, e l’eccitazione che mi provocava il solo pensare che, adesso che sapevo chi fosse, avrei potuto scoparmi quel magnifico uccello… Devo ammettere che era tutto molto intrigante, e la paura invece di calmare l’eccitazione la faceva crescere.
La mattina dopo ho affrontato la solita routine, lavoro, spesa, preparare la cena a portar via per Luca che avrebbe fatto il turno di notte. Il mio pensiero andava a Giulio ogni tanto, mi chiedevo se tra di noi la fantasia sarebbe mai diventata realtà, e mi chiedevo anche se avrei avuto mai il coraggio di farla diventare tale, perchè nonostante il mio matrimonio sia diventato barboso da morire con al massimo un paio di scopate al mese, non avevo mai tradito “fisicamente” mio marito….
Le mie riflessioni mi hanno accompagnato fino ad adesso, sono le 22.30, quasi quasi faccio un giro su internet per passare il tempo. Mentre accendo il pc squilla il telefono. E’ Luca
– ciao, dormi?
– no, tutto bene?
– si si, è che abbiamo fatto un intervento qui vicino e volevamo passare a prendere il caffè
– va bene, vi aspetto
Dopo dieci minuti sento l’inconfondibile motore dell’autopompa che si avvicina. I vicini ormai sono abituati ai vigili del fuoco che salgono a casa mia ad orari impensabili, non pensano più ad una catastrofe ogni volta che li vedono.
Suonano e vado ad aprire, saluto tutti e entrano uno alla volta…. L’ultimo che entra è Giulio, che mi guarda con un sorrisetto complice
– Ciao Ale, come stai?
mi da due baci sulle guance e mi appoggia, non troppo casualmente, una mano sulla vita, poi con un gesto veloce, mentre chiudo il portone mi palpa il culo… mi giro incavolata e gli lancio uno sguardo capace di uccidere, lui per tutta risposta mi fa l’occhiolino!
– accomodatevi, io vado in cucina a prepararvi il caffè
mi avvio verso la cucina e sento Giulio che dice
– Aspetta, ti do una mano
– Ma no, non preoccuparti
– Ale, lascia venire Giulio, è un mago nel preparare il caffè, tu non sei certo una cima…
Ci si mette anche mio marito… andiamo bene, sorrido e accetto, mio malgrado, l’aiuto.
Appena siamo in cucina, al riparo dagli sguardi degli altri Giulio mi arriva alle spalle, mi prende per i fianchi e mi spinge il culo sul suo cazzo eccitato
– Dio sei la donna più eccitante che io abbia mai visto, ogni volta che ti vedo mi viene duro.
– Dai Giulio, sono tutti di là…
– Allora stai zitta e goditela
Comincia a baciarmi il collo e a leccarmi l’orecchio, poi le sue mani si muovono verso l’alto e mi palpa le tette, ho una maglia abbastanza scollata, in un attimo mi ritrovo con le tette fuori, comincia a stringermi i capezzoli, li tira, li tormenta…
Io ormai sono un lago d’eccitazione, non riesco a ragionare
– Devi preparare il caffè…
Le sue parole mi arrivano lontane, eppure me lo ha sussurrato nell’orecchio… sono completamente avvolta nella nebbia della passione. Mi muovo come un automa, prendo la moka e la svito, mi blocco quando una sua mano lascia le tette e scende verso il basso, scende fino all’orlo della gonna, lo afferra e lo alza mentre mi accarezza la gamba, arriva alle mutandine… sono completamente bagnate
– Lo sapevo che ti avrebbe eccitato il pericolo di essere scoperti, sei una gran porca. Ora continua a fare il caffè
Non so quello che sto facendo, mi faccio guidare dall’istinto… quando lui sposta le stoffa del perizoma di lato e passa un dito sulla mia figa trattengo a stento un gemito
– Zitta, puttana,altrimenti capiscono quello che sta succedendo. vuoi godere vero? Lascia fare a me, l’altra sera mi hai fatto vedere come portarti all’estasi, solo che stavolta saranno le mie mani a fare il lavoro, non le tue… Vuoi il mio cazzo vero?
– Si…
– E invece dovrai accontentarti di questo
con una mano mi chiude la bocca, mentre con l’altra mi mette con forza due dita dentro, se non mi avesse bloccato la bocca avrei gridato tutto il mio godimento.
Comincia a muovere le dita, toglie la mano dalla bocca e torna a tormentarmi i capezzoli, la mano fra le gambe si muove sempre più veloce e mi mette un terzo dito dentro, non ce la faccio più, sono quasi arrivata al limite… mentre le sue dita pompano sempre più forte comincia a toccarmi il clitolide col pollice, tempo dieci secondi e esplodo in un orgasmo devastante, lui lo capisce e mi chiude di nuovo la bocca
– Si, godi, puttana che non sei altro. ti fai masturbare da uno sconosciuto mentre tuo marito è nella stanza accanto, sei una puttana vogliosa…
Esco dall’oblio dell’orgasmo piano piano, mi rendo conto di non aver mai goduto così, forse ha ragione Giulio, sono solo una puttana che si eccita a fare cornuto il marito… ma sai cosa c’è? chi se ne frega, se per godere così devo affrontare certe situazioni, non ci penso due volte a farlo!
– Togliti le mutande
– Perchè?
– Voglio un souvenir della serata, stanotte sarà lunga da affrontare, soprattutto con il cazzo duro che mi ritrovo
Mi tolgo le mutande e gliele porgo. lui le afferra e le porta sul naso respirando il mio odore
– Stanotte ti penserò molto…
Le mette in tasca, che chiude con la zip, mi ricompongo, e verso il caffè nelle tazzine
– Sulle mani ho ancora il tuo odore, speriamo che tuo marito non lo riconosca
– Bè lavale
– Non ci penso proprio, mi piace
lo guardo mentre mi sorride e mi rendo conto che ho una voglia matta di baciarlo, sentire la sua lingua nella mia bocca, ho voglia di spogliarlo e leccare il suo magnifico uccello e poi mettermelo dentro per godere fino allo sfinimento
– Perchè mi fissi?
– Stavo pensando ad una soluzione per quello
gli dico indicando il cavallo dei pantaloni che nascondono a malapena l’erezione
– Non preoccuparti, una soluzione la trovo
– Alessandra? Ma questo caffè arriva dalla Colombia?
La voce di Luca mi fa l’effetto di una doccia fredda
– Arriva, arriva… ci siamo persi in chiacchiere
Risponde Giulio al posto mio
Andiamo di la e converso amabilmente con i suoi colleghi
– Ma chi l’ha fatto questo caffè? Non tu Giulio!
Luca ha una faccia scettica mentre lo dice
– No, l’ho fatto io
Rispondo scocciata
– E si sente, non è tanto buono
I colleghi sollevano un coro di disaccordo dicendo che non è tanto male
– Secondo me ha un’aroma delizioso
Lo guardo, e so che non si riferiva al caffè, perchè sta odorando le sue dita, quelle che fino a pochi minuti fa erano dentro la mia figa fradicia…
Dopo poco si congedano, io vado a farmi una doccia e mi metto sul letto cercando di dormire un po’, mi addormento e mi sveglio di soprassalto sentendo suonare il campanello del portone, guardo la sveglia, sono quasi le due. Mi alzo allarmata, pensando a qualche catastrofe condominiale. Apro il portone e trovo gli occhi azzurri di Giulio che mi fissano. Sono interdetta, non so che dire, cosa fare
Lui mi spinge dentro casa e si chiude la porta alle spalle
– Vai sempre ad aprire così?
Mi squadra dalla testa ai piedi, sono in canotta e mutandine bianche, lasciano entrambe poco all’immaginazione, mi riprendo dallo shock e ritrovo l’uso della parola
– No, ma a quest’ora, di solito non apro a nessuno, cosa ci fai qui? e il lavoro?
– Ho finto di sentirmi male e mi hanno mandato un sostituto, sai perchè?
– No
– Perchè non faccio che pensare ai modi che ti sono venuti in mente per risolvere il mio problema
Mi prende una mano e la posa direttamente sul suo cazzo eccitato, già pregusto i mille modi per tormentarlo
– Fammi vedere quanta puttana c’è in te, sfoga i tuoi desideri repressi con me
non posso proprio rifiutare una proposta così…. Lo prendo per mano e lo trascino fino al divano, lo faccio sedere e mi metto a cavalcioni su di lui, sento il suo cazzo in erezione ancora imprigionato nei pantaloni, che spinge sulla mia figa già bagnata, mi struscio un po’, avanti e indietro, Giulio mi posa le mani sui fianchi per assecondare il mio movimento
– Togliti la canottiera
Non faccio in tempo a sfilarla che mi ritrovo la sua lingua sui capezzoli, li lecca, come si fa con il gelato, bagnandoli con la saliva, poi ci soffia sopra. L’aria fredda sulla pelle bagnata mi eccita ancora di più, chiudo gli occhi e comincio a gemere piano… Giulio solleva un po’ la schiena e si sfila la maglia, passo le mie mani sul suo petto, lui torna a tormentarmi i capezzoli stavolta li succhia, li morde e li tira con i denti… mi sta facendo impazzire, e siamo ancora mezzi vestiti!
– Alzati
me lo dice in tono sbrigativo a autoritario, mi alzo, sono in piedi davanti a lui, ho il fiato corto e le mutandine bagnate dai miei umori… Giulio si piega in avanti e comincia a slacciarsi gli anfibi, ci vuole un po’, allora io mi siedo accanto a lui e comincio a passargli la lingua sul collo, sulla nuca, sulla schiena… ha un sapore buonissimo, e il suo sudore sulla mia lingua non fa altro che eccitarmi di più.
Si alza, si sfila i pantaloni e i boxer, lo vedo da dietro, ha un sedere da favola, glielo accarezzo, ma si rimette subito seduto, mi afferra per i capelli e avvicina il suo viso al mio, ci baciamo per la prima volta, la sua lingua nella mia bocca mi esplora, mi possiede… la sua mano, quella che mi stringe i capelli mi fa male, ma invece di spaventarmi, quel dolore mi fa bagnare ancora di più, nessuno mai mi aveva trattata come stava facendo Giulio, e la cosa mi dava un piacere mai provato prima….
Mi tira indietro la testa, mi fa scendere dal divano e mi fa inginocchiare tra le sue gambe, ho il suo magnifico cazzo davanti al viso.
– E adesso fammi vedere quanto sei puttana, succhiamelo, voglio venirti addosso
poi anche l’altra mano mi afferra i capelli e mi spinge il viso verso il suo uccello.
Lo guardo negli occhi e mi lecco le labbra e comincio a leccarglielo piano, come fosse un gelato che sta per sciogliersi, poi con una mano lo stringo alla base per tenerlo fermo e mi metto in bocca la cappella… Giulio geme, chiude gli occhi e butta la testa indietro, la pressione delle sue mani sui miei capelli non è più forte come prima, si sta godendo il mio pompino.
Comincio a scendere piano con la mia bocca lo prendo finchè posso, è grande il suo cazzo, lo avevo già notato durante la chat attraverso la web cam, ma averlo in bocca è tutta un’altra cosa! risalgo lentamente e gli faccio sentire una leggera pressione dei denti, dal respiro affannato e i suoi gemiti capisco che la cosa gli piace… con l’altra mano comincio a giocare con i testicoli, il ritmo del respiro di Giulio aumenta, e aumento anche io il ritmo del pompino, cerco di prenderlo in bocca più che posso e comincio anche a succhiarlo… mi stringe di nuovo i capelli e mi blocca la testa, adesso è lui che si muove, mi sta scopando la bocca… io nel frattempo sento le mutandine fradice, sono eccitata come non mai, ho voglia di sentire quel cazzo dentro di me, che mi sbatte forte, che mi fa godere… Invece lui continua ad affondare nella mia bocca, sempre più forte, sento che è vicino all’orgasmo e infatti dopo poco sfila il cazzo dalla bocca e mi rovescia il suo seme addosso… sul collo, sul seno e sulla pancia. Si accascia sul divano, la schiena e la testa poggiati mollemente sullo schienale, mi lascia la testa e poggia le mani sui cuscini, io continuo a segarlo piano, una specie di massaggio rilassante. Dopo pochi secondi tira su la testa e apre gli occhi, mi guarda
– sei una pompinara nata… mai goduto così per un pompino
mi mette le mani sul viso, si china verso di me e mi bacia, stavolta non è irruento, ma giocoso, mi morde il labbro inferiore, lo tira, mi lecca le labbra… io però sto impazzendo, voglio godere!
Giulio lo capisce e mi fa invertire le posizioni, io seduta a gambe aperte sul divano e lui in ginocchio davanti a me.
mi sfila le mutandine
– sei un lago, ti ha eccitato farmi un pompino, vero? porca che non sei altro…
Io non riesco a connettere, il cervello sembra non avere contatti con la bocca tanto sono eccitata, ho paura di venire non appena poggerà un dito sulla figa… Comincia a leccarmi l’interno coscia, parte dal ginocchio e si avvicina lentamente all’inguine, si dedica prima ad una gamba e poi all’altra senza mai arrivare a leccarmela
– mmmmmmm la tua pelle ha un buon sapore, chissà se anche gli umori che bagnano la tua bella figa sono altrettanto buoni…
a quel punto passa la punta della lingua sulle labbra prima su una e poi sull’altra. Io ormai non capisco più niente, penso solo a respirare, a godere e a gemere.
sento la punta della sua lingua che mi esplora, quel contatto così delicato mi fa impazzire, sta prolungando in modo sublime la tortura del godimento. va su e giù… poi arriva al clitolide e lo tintilla un po’, mentre io gemo più forte. poi così, senza preavviso affonda la faccia nella mi figa, sembra che la voglia divorare, io urlo di piacere e di sorpresa. me la lecca con tutta la lingua, poi succhia, morde… insomma mi sta conducendo sull’orlo della follia. Mi penetra con la lingua e comincia a muoversi veloce, e per completare l’opera aggiunge il pollice a tormentare il clitolide, comincio a muovere il bacino per assecondare le spinte della lingua e i movimenti del pollice. poi si ferma, sfila la lingua e mi spinge dentro tre dita, tutte insieme, con forza. La bocca ritorna sul clitolide, lo morde e lo succhia, io ormai urlo e gemo come una cagna in calore, sento l’orgasmo galoppare verso di me e quando arriva lo accolgo con un gemito lungo e roco.
Giulio si stacca dalla mia figa, ma comincia a risalire strusciandosi contro, prima il collo, poi il petto, si sta spalmando i miei liquidi addosso. Sento il suo cazzo sfiorare la mia figa e ho un sussulto
– vuoi che ti scopi vero?
– si
– e invece no, stasera ti accontenti di questo, lo decido io quando fotterti
Non so che dire, sono ancora stordita da uno degli orgasmi più belli mai avuti in vita mia, ma pronta a far entrare quel meraviglioso uccello nella mia figa ancora bagnata… e lui dice di no?
– Eh si, mia bella puttana, questo gioco lo conduco io, che ti piaccia o no
mi bacia con violenza, poi d’un tratto si alza, raccoglie i vestiti e si chiude in bagno. io mi rimetto le mutandine e la canottiera che indossavo prima che lui me le togliesse, mi farò una doccia più tardi. Giulio esce dal bagno completamente vestito e con un sorrisino soddisfatto sul viso, si avvicina e mi mette le mani sul culo, spingendomi contro di lui, sento il suo cazzo ancora duro che spinge sulla mia figa
– tieni d’occhio il cellulare, ti dirò io quando sarà il momento di scopare
– ma tu non hai il mio numero
Fa un sorrisino da uno che sa il fatto suo,
– tu non preoccuparti
mi bacia di nuovo e mi strizza le chiappe…. Dio mi sta facendo eccitare di nuovo, e non so come, ma l’ha capito
– sei proprio una troia vogliosa di cazzo, tranquilla soddisferò tutte le tue voglie
mi da una pacca sul sedere e va via, lasciandomi lì, in piedi, intrigata ed eccitata come non mai.
E’ passata una settimana da quando Giulio è venuto a casa mia, poi è sparito. Ho saputo da Luca che, a partire da oggi, ha preso dei giorni di ferie, che sarebbe rientrato da lì a due settimane. Non mi faccio troppe domande, in fondo anche lui ha una famiglia, una moglie e anche un figlio, è estate e saranno sicuramente andati in vacanza.
Questa sera esco con una mia amica, andiamo al Teatro dell’Opera, danno “il lago dei cigni” alle 18.00. Luca naturalmente si è rifiutato di accompagnarmi, “potrei mettermi a russare e sveglierei tutti” che scusa originale! Allora ho proposto alla mia amica Angela di accompagnarmi, che ha subito acconsentito. Mi preparo con cura, metto un tubino nero a mezze maniche con una scollatura particolare, che lascia scoperte le spalle, un paio di sandali neri con degli inserti dorati, pochette nera e gioielli dorati. E sotto…. ho un bustino nero, di pizzo, senza bretelle che al posto dei soliti ganci ha i lacci, come quelli di una volta con coulotte abbinata.
– Io non capisco perchè ogni volta te ne vai in giro come se dovessi andare ad un matrimonio! Ma non sai vestirti meno appariscente?
sempre galante mio marito! Decido di non raccogliere la provocazione, non voglio rovinarmi la serata
– Va beh Luca è tardi, Angela mi aspetta di sotto, ci vediamo domani mattina, buon turno
Neanche mi risponde mi guarda fra l’incazzato e il rassegnato e si gira dall’altra parte. Io esco e comincio a fare opera di autoconvincimento per non arrabbiarmi. Salgo sulla smart di Angela
– Ciao Ale, come sei bella!
– Grazie Angy… meno male che ci sei tu che mi fai i complimenti! E sei bellissima anche tu!
Angela è una mia vecchia amica, ci conosciamo dalle superiori, è una bella ragazza, bionda, occhi verdi… insomma una che fa girare gli uomini! Stasera poi ha un vestito grigio che le sta da Dio.
Arriviamo a destinazione, posteggia l’auto e ci incamminiamo verso il teatro. E’ ancora presto e decidiamo di aspettare fuori, cosi Angela può fumarsi una sigaretta. So che alcuni uomini ci stanno guardando, ma entrambe ignoriamo tutti e ci mettiamo una di fronte all’altra per non dare confidenza a nessuno.
– Ale non ti girare ma alle tue spalle c’è un tizio che ti sta mangiando con gli occhi
– Ma forse guarda te, gli sei di fronte, io sono di spalle…
– No no, sta guardando proprio te, è come incantato!
– Andiamo bene! Speriamo che non ci tocchi litigare con qualche maniaco!
Angela finisce la sigaretta ed entriamo nel teatro, prendiamo i nostri posti e dopo pochi istanti si abbassano le luci, stanno per cominciare. Appena entra in scena la prima ballerina io mi isolo dal mondo e mi godo il meraviglioso spettacolo della grazia dei ballerini. Dopo qualche minuto mi arriva un sms, che mi risveglia dal “torpore” per fortuna avevo messo il silenzioso! Sento comunque la vibrazione, prendo il telefono e leggo
“Non puoi andare in giro vestita così, sei un attentato mentale per tutti gli uomini”
è un numero che non conosco… Comincio a farmi duemila film mentali… Chi mi ha vista da quando sono uscita da casa? E chi ha il mio numero? Rispondo al messaggio
“scusa ma chi sei?”
dopo pochi secondi il telefono vibra di nuovo
“Sono quello che stasera ti farà godere, ma stavolta non mi limiterò al divano, stanotte ti sbatto sul letto, se vuoi un antipasto fra 5 minuti ci vediamo nel bagno degli uomini”
Giulio! La mia prima reazione è di rabbia, cazzo sparisci per una settimana e poi decidi tu dove e quando scoparmi? Poi ci ragiono un attimo… Alla fine che importa? Non è mio marito, non abbiamo legami di sorta quindi se lui ha voglia e la cosa è reciproca….. Mi volto verso Angela
– Angy esco a fare una telefonata urgente
– Tutto bene? vuoi che venga con te?
– No no tranquilla, goditi il balletto
Angela mi sorride e torna a guardare il palco
Io esco e mi dirigo verso la toilette, imbocco la porta degli uomini… prima entro solo con la testa per vedere se ci sono uomini in vista, poi constatato che è decisamente deserta entro, passo davanti alle porte dove ci sono i water e una mano mi afferra il braccio trascinandomi dentro, Giulio chiude la porta a chiave e mi osserva, lo fa lentamente dai piedi sale…. fino ad arrivare ai miei occhi, io lo lascio osservare…
– Tu speravi di rimanere illesa girando vestita così?
– Certo… Non sono mica tutti maniaci come te!
Lui fa un sorriso sornione e si avvicina a me mi lecca il lobo e mi sussurra
– Forse perchè nessuno sa che dietro questo faccino da brava ragazza si nasconde una puttanella vogliosa
Mi afferra il sedere a piene mani e mi fa sentire il suo cazzo duro sulla mia figa che si sta già bagnando
– Stasera voglio scoparti…. voglio farlo per bene, prima lentamente, così da farti impazzire di desiderio e poi talmente forte da far muovere il letto
Intanto il suo bacino ha cominciato a muoversi piano contro il mio…. E i nostri respiri si fanno veloci….
– Fammi vedere cosa c’è sotto questo vestitino così arrapante
Tira giù la zip e lascia scivolare il vestito a terra
– Cristo! Ma come fa quel coglione di tuo marito a non scoparti ogni minuto del giorno? Gli darei mia moglie!
– Perchè, che ha tua moglie?
– Ogni volta è una lotta, non ha mai voglia, Ha sempre una scusa pronta! Credo che dovremmo scambiare le coppie… Io e te e Luca con Giusy. Le due coppie perfette!
Io ridacchio alla battuta, ma sono completamente presa dalla situazione… Le mani di Giulio vagano ovunque, sulle mie cosce, sul sedere, sul busto…
abbassa le coppe del bustino e lascia uscire le tette, comincia a leccarle… Mi succhia i capezzoli, e intanto la mano è arrivata tra le mie gambe, sente caldo e umido… con lui mi eccito all’inverosimile!
Mi tira giù le coulotte, io alzo un piede per farle scivolare a terra e liberare la gamba, non resisto, arrivo ai suoi pantaloni li sbottono e li tiro giù insieme ai boxer, il suo cazzo esce con un guizzo, è duro fino all’inverosimile! lo afferro e comincio a segarlo piano, poi non resisto, mi inginocchio e lo lecco… lo lecco tutto, dalla base fino alla punta, ancora e ancora, poi lo guardo negli occhi mentre me lo metto in bocca, lui mi afferra forte i capelli con le mani, mi fa male….
– che troia che sei…..
Sa che mi piace essere trattata così, comincio a succhiarlo e andare su e giù, mentre con una mano gioco con i testicoli
– Basta! Non voglio venire, tirati su
Mentre lo dice mi tira i capelli verso l’alto, il dolore che provo può essere lenito solo se mi alzo e così faccio…
– Eccola la mia puttana… Così vogliosa di cazzo da essere pronta a farsi sbattere in un bagno! Lo vuoi il mio cazzo?
– Si…..
Avvicina il suo uccello sulla mia figa ormai fradicia, passa la punta sulle labbra, sul clitolide… e comincia a strusciarsi… Mi sta facendo impazzire!
– Mettimelo dentro… Dai… Lo so che lo vuoi anche tu… Dai…
Con un colpo di reni è tutto dentro di me, Io grido per lo stupore e per il piacere. Mi sento piena del suo cazzo…. Non mi sembra vero!
Sento Giulio che respira forte, poi mi guarda e dice
– No, non così! Non voglio scoparti qua, voglio farlo sul letto di casa tua
E detto questo si sfila e si china per tirarsi su i pantaloni. Vengo presa da una furia cieca lo afferro per i capelli come ha fatto lui con me prima
– E no brutto stronzo! Io sono stata ai tuoi giochetti fino ad ora, ma adesso basta! Non puoi lasciarmi così, in questo stato!
Mi guarda sorpreso
– E cosa dovrei fare? Dimmi cosa vuoi e io lo farò
Mi coglie impreparata, vorrei chiedergli di rimettermelo dentro e scoparmi fino alla mattina seguente… Ma anche io adesso comincio a pregustare l’idea del mio letto. Lo guardo maliziosa e lo spingo in basso, fino a farlo inginocchiare, gli metto una gamba sulla spalla
– Adesso usa la tua lingua e le tue mani per farmi godere
Lui mi sorride…. Passa un braccio sotto la mia gamba piegata e l’altra mano mi afferra il culo
– Allora fammi sentire come godi
Affonda la faccia sulla mia figa fradicia e io gemo forte, mi lecca, succhia, morde… Non ho mai conosciuto nessuno che sapesse farmi godere con la bocca come fa Giulio… Lui ha capito quello che voglio, niente tenerezza o romanticismo, io voglio solo godere!
Intanto mi ha messo due dita dentro e le muove veloce, la bocca mi sta succhiando il clitolide… nel giro di un minuto sento un orgasmo devastante… Per qualche attimo perdo la cognizione del tempo e dello spazio… Mi riprendo e sento Giulio che mi lecca piano…. Adesso lo fa più per rilassarmi che per eccitarmi.
Si stacca da me e si rimette in piedi
– Soddisfatta ora?
– No, non del tutto, ma diciamo che mi accontento
Giulio sorride di nuovo e mi rimette le tette nelle coppe del bustino
Io comincio a rivestirmi
– Io ti aspetto sotto casa tua, quando la tua amica ti riaccompagna non chiudere ne il portone del palazzo ne la porta di casa… ti raggiungerò appena sarà andata via
– Senti, ma come hai avuto il mio numero di telefono? E come facevi a sapere dove sarei stata stasera?
– Ho i miei informatori…. Il primo è tuo marito che parla, parla, parla
– Si e non scopa mai
Giulio ride di gusto e visto che ora sono presentabile mette fuori la testa per vedere se il campo è libero. Non gira anima viva e usciamo sul corridoio che porta alle balconate, mi accompagna davanti all’entrata del mio settore ci fermiamo e mi guarda
– Allora ci vediamo fra poco
– Va bene
Mi squadra da capo a piedi, sta per andarsene, ma ci ripensa, sembra esitare un attimo, poi mi prende la nuca e mi avvicina il viso al suo, mi da una bacio così lussurioso da togliere il respiro, si stacca e mi da una leggera pacca sul culo
– A dopo
Mi fa l’occhiolino e se ne va
Io rientro e riprendo il mio posto
– Ale tutto bene? Ti vedo un po’ accaldata
– Si si, tutto bene, è stata una telefonata… sconvolgente!
Angela mi lascia sotto casa, aspetta che entri nel palazzo e riparte con la sua smart verso casa. Io, come da istruzioni di Giulio, non chiudo il portone, lo accosto, così come lascio accostata la porta di casa mia, so che nessuno mi disturberà, abito al sesto ed ultimo piano, a dividere il pianerottolo c’è solo un appartamento dove abita una coppia anziana, che vista l’ora starà già dormendo beatamente. Entro i casa e accendo la luce, faccio appena in tempo a posare la borsa sul divano che Giulio entra e chiude la porta.
Mi guarda, e si avvicina lento verso di me. Io sono come incollata al pavimento non oso muovermi, voglio godermi ogni singolo secondo di questa serata.
– Sei stato veloce a salire
– Ho preso le scale mentre tu salivi in ascensore
Ora è vicinissimo a me, la sua bocca a pochi centimetri dalla mia, non voglio prendere l’iniziativa, voglio essere semplicemente succube di tutte le sue decisioni e non so come, ma lui lo capisce, mi fa un sorriso malizioso mentre mi dice
– Brava Alessandra, hai capito chi conduce il gioco, decido io come, quando e cosa fare. Tu non hai potere decisionale, e so che non sarà una forzatura per te, perché è questo che vuoi, vero? Vuoi essere la preda di un uomo e lasciarti in balìa delle sue decisioni.
Il mio sguardo è ipnotizzato dalle sue labbra rispondo solo di si, non sono in grado di articolare nessun’altro tipo di suono, voglio solo essere scopata da Giulio, riprovare la sensazione di pienezza di poche ore prima, quando avevo il suo cazzo che riempiva la mia figa eccitata.
– Andiamo in camera da letto
Mi prende per mano e mi guida verso la camera, per un momento mi chiedo come conosca la strada, poi ricordo che mio marito gli ha mostrato la casa quando sono venuti a prendere il caffè qui, quando Giulio mi ha fatto godere in cucina mentre mio marito era a pochi metri di distanza. A quel ricordo sento di bagnarmi ancora di più…
Arriviamo in camera, accende l’abatjour sul comodino e si siede sul letto, divarica le gambe e mi avvicina a lui
– Girati
mi giro dandogli le spalle, e mi tira giù la zip del vestito, me lo sfila facendolo cadere a terra, poi mi spinge verso il basso fino a che non mi ritrovo seduta sul suo bacino, con la sua erezione proprio nel mio sedere, lui è ancora vestito, ma sento ugualmente il livello della sua eccitazione, mi mette le mani sulle natiche, una per lato, e me le divarica, così da sistemare il suo cazzo duro ancora meglio e comincia a strusciarsi contro di me… Lo sento sospirare piano, io chiudo gli occhi e mi godo la sensazione di godimento. Poi si ferma
– Alzati e spogliati
Io eseguo come una bambina ubbidiente farebbe con il suo maestro, mi tolgo le scarpe e il perizoma, ci vuole un po’ per slacciare il bustino, lui vede che sono in difficoltà ma non mi aiuta, rimane semplicemente a guardarmi. Ora sono nuda e mi volto verso di lui, viso a viso. Solleva le mani e comincia ad impastarmi le tette, le massaggia, poi passa ai capezzoli, li pizzica, stringe e tira, non so se è più dolore o piacere. Intanto la sua bocca è scesa sulla mia pancia, lecca, bacia e morde. Poi smette all’improvviso, io mugolo per il disappunto e per tutta risposta mi arriva una sonora sculacciata. La sorpresa mi lascia senza fiato e con gli occhi spalancati
– Zitta puttanella, non sei nella posizione per poter protestare. Te l’ho già detto, qui conduco io, e tu subisci e zitta. Ora spogliami.
Mi inginocchio e comincio a sbottonargli la camicia, quando è completamente aperta gli accarezzo il torace e comincio a leccargli il collo, poi salgo fino al lobo, lo lecco e lo succhio, sento il respiro di Giulio farsi più rapido.
– Così mi piaci, brava
E intanto con le mani mi palpa il sedere, ogni tanto avvicina il dito nel buco e lo massaggi da fuori, come per stimolarlo. Passo a togliergli le scarpe e i calzini, poi salgo di nuovo per slacciare i pantaloni, ma lui a quel punto mi allontana e si alza in piedi, così che il suo cazzo sia all’altezza della mia bocca. Slaccio la cinta e i bottoni, poi li abbasso, lasciandolo in boxer, la punta è uscita fuori dall’elastico superiore, non resisto e la lecco, Giulio trattiene di colpo il fiato, non se lo aspettava. Gli tolgo anche i boxer e mi ritrovo il suo magnifico cazzo eccitato davanti al viso, alzo gli occhi per guardarlo in faccia.
– Che aspetti troietta? Prendimelo in bocca!
Non me lo faccio ripetere due volte. Comincio a leccarlo su tutta la sua lunghezza, dalla punta fino ai testicoli, che prendo in bocca uno ad uno, poi metto una mano alla base e lo metto in bocca, spingo fino a dove posso, ignorando i conati e godendomi il momento, arrivano le mani di Giulio sulla mia testa, mi afferra i capelli per darmi il ritmo che vuole lui, e io mi lascio guidare, mentre comincio a succhiarglielo
– si puttana, succhialo tutto! sei una pompinara nata, continua….
Ora ha cominciato anche a muovere il bacino, chiude gli occhi e getta la testa indietro, respirando veloce. Continuiamo così per un po’, poi mi spinge indietro la testa e fa scivolare fuori il cazzo dalla mia bocca
– Basta, non voglio venire così.
Poi si sdraia sul letto, il suo uccello svetta orgoglioso, mi sorprende a fissarlo e sorride
– Vieni, mettitelo dentro e godi
Salgo sul letto e mi metto a cavalcioni su di lui, prendo il cazzo alla base e piano piano me lo faccio scivolare dentro, fino a quando non entra fino in fondo. Entrambi facciamo un sospiro, quasi di sollievo, poi inizio a muovermi, inizio piano, voglio sentire tutto, ma lui non ci sta e riprende di nuovo il comando, mi prende i fianchi e tenendomi ferma comincia a scoparmi con violenza, sento il rumore delle nostre carni che si scontrano è uno dei rumori più eccitanti che io abbia mai sentito, affonda le dita nei miei fianchi, forse mi lascerà il segno, ma ora non mi importa, voglio solo godere!
Si ferma un attimo, si sfila da me, si sistema i cuscini dietro la schiena, poi si mette seduto con la schiena appoggiata alla testiera del letto. Mi afferra e entra di nuovo dentro di me con violenza e ricomincia a muoversi veloce, in questa posizione può leccarmi le tette, le lecca tutte, poi comincia a succhiarmi i capezzoli, io ormai gemo senza ritegno. Mi mette l’indice in bocca, simulando un pompino, io lo lecco e succhio, lo toglie dalla mia bocca e senza preavviso lo infila tutto nel culo. Io mi blocco, eccitata e anche un po’ dolorante. Giulio per darmi una scossa mi assesta una violenta sculacciata con la mano libera.
– Forza puttana continua a muoverti… Non dirmi che questo buchino è vergine
– Si
Lui si fa una grossa risata e comincia a muovere il dito avanti e indietro, mi fa male, ma è anche eccitante da morire
– Comincio ad avere dei dubbi sulla sanità mentale di Luca, possibile che non abbia mai tentato di sfondare questo splendido culo?
Non aspetta una mia risposta, riprende a muoversi veloce sia col bacino che con il dito. Dopo pochi secondi io sono un budino di piacere, se anche ci fosse un evento catastrofico non me ne renderei conto, il mio unico scopo è quello di godere. Sono vicinissima all’orgasmo, e anche Giulio è nelle mie stesse condizioni
– Voglio venirti dentro… Posso?
– Si, prendo la pillola
Dopo poche spinte io arrivo all’apice con un gemito che avrebbe svegliato anche i morti, e lui mi segue dopo pochi secondi. Rimaniamo fermi a guardarci negli occhi e aspettando che si calmino sia i respiri che i battiti dei cuori. Mi sfila il dito, io faccio una smorfia di fastidio e lui mi sorride, mi afferra i capelli e avvicina il mio viso al suo, mi morde il labbro, poi mi bacia con forza ed eccitazione, come se volesse ricominciare. Invece mi lascia andare e con una dolcezza che mai mi sarei aspettata da lui, mi scosta i capelli dal viso, me li sistema dietro le spalle.
– Tu, mi cara Alessandra, sei un talento sprecato per quel buffone di Luca. Se tu fossi mia moglie non riusciresti ad uscire dalla camera da letto, ti scoperei giorno e notte.
Gli sorrido, non so cosa dire, ma in fondo ha ragione, mio marito dopo il matrimonio ha smesso di interessarsi al sesso e a me… Meno male che ho conosciuto Giulio, altrimenti sarei diventata una di quelle vecchie represse e acide! Sto bene attenta a lasciare per me queste considerazioni, con lui non deve andare oltre al sesso, non voglio affezionarmi o peggio!
– Ma cosa hai detto a tua moglie? Dove le hai detto che saresti andato?
Lui sospira rassegnato, come se avessi rotto l’atmosfera, e forse è proprio così
– Che sarei uscito con degli amici. In effetti è ora di andare.
Faccio per alzarmi ma lui mi afferra con forza i capelli e mi guarda dritto in faccia
– Guarda che con te non ho ancora finito piccola puttanella. Stasera è stato solo l’antipasto. Non ti lascerò andare fino a quando non avrò sfondato quel magnifico culo che il tuo maritino non ha nemmeno sfiorato. E’ una promessa!
Poi mi bacia come per suggellare un patto. Si riveste e se ne va, salutandomi con un bacio leggero.
Io mi addormento pregustando i modi di tener fede a quella promessa

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