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Racconti Erotici Etero

Solo un pensiero

By 9 Gennaio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Nei giorni di festa uno dei pochi tabaccai aperti della città è quello della stazione ferroviaria.
è interessante ed istruttivo osservare cosa succede nel piazzale, la gente che passa, i tassisti che attendono i passeggeri, le famiglie che si ricongiungono e gli amanti che si salutano.
Poi capita di vedere momenti che rimangono impressi nella mente, strani, particolari, curiosi che ti portano a riflettere sulle vite delle persone che incrociano la tua strada in quel momento.

La mia auto è parcheggiata accanto ad una macchina nera, una berlina grande, un Mercedes credo, ma non ne sono sicura. Accanto allo sportello è fermo un uomo di mezza età, distinto, con un cappello e un cappotto di ottima fattura, sicuramente ha più di sessant’anni ma sembra ancora in forma e allegro, parla con una donna di colore che vende collanine e braccialetti in giro per la città. Senza volerlo sento la loro conversazione e mi incuriosisce. La ragazza insiste per far vedere all’uomo la mercanzia ma al signore distinto non sono i braccialetti ad interessarlo, ma ciò che di altro può vendergli la donna. Le dice: ‘Ti do quaranta euro’, la donna allunga subito la mano pronta, l’uomo ride del gesto e riformula: ‘Sali sull’auto e ti do i soldi’. La donna si guarda intorno dice qualcosa a mezza bocca indicando una sua compagna che tiene dei bambini, probabilmente suo figlio, ma non si decide, si allontana di qualche passo, si riavvicina, ma senza rispondere.
Una voce sicura, una donna bionda, giovane, bella, elegante, forse di passaggio, si avvicina alla scena, dice: ‘Se mi dai ottanta euro salgo io sulla macchina con te’. L’uomo si gira osserva la donna bianca, la squadra da cima a fondo, magari valuta se vale davvero ottanta euro.
Gli occhi azzurri della donna incrociano quelli dell’uomo, rimangono fissi nei suoi per il tempo dovuto a ribadire l’offerta. Senza parlare viene aperta la portiera della macchina, la donna bionda sale con la sua piccola valigia, l’uomo saluta la ragazza dei braccialetti con un cenno e chiude l’auto.
Non posso più sentire cosa si dicono, posso immaginare cosa faranno, ma rimarrà per me il punto interrogativo delle loro motivazioni e delle loro vite.

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