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Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

sono una troia!

By 4 Agosto 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo una serie di scambi di mail con una ragazzo del sito dove pubblico una serie di racconti erotici decido di incontrarlo dal vivo’ l’eccitazione &egrave forte anche perché lo scambio di mail &egrave diventato sempre più infuocato’ desideri, foto sempre più spinte’ non sapevamo nemmeno la faccia l’uno dell’altro.. ma conoscevamo i nostri gusti.. lui conosceva la mia passione per l’intimo sexy.. io la sua per certi giochini’ in ogni caso mi lascio trascinare dal gioco e il piacere del sesso fatto bene ‘ e delle dimensioni del suo cazzo ‘ mi spinge ad incontrarlo’ mi dice cosa devo indossare’ un tubino corto attillato, senza spalle, un reggiseno a fascia e delle mutandine che dovrebbero eccitarlo.. scelgo un tanga nero molto semplice: un filo sottile che mi attraversa le natiche e un minuscolo triangolino di tulle nero trasparente davanti’ mi incornicia la mia passerina: piccola e con le labbra ben chiuse, depilata e rosa come quella di un’adolescente.. l’appuntamento &egrave in stazione dei treni’ le istruzioni sono molto precise.. fa caldo e mi sento bollire’ sono abbronzata, fasciata in questo abito scuro che mi definisce le forme’ il culo sodo e alto.. il seno &egrave sostenuto da dei ferretti che non lo comprimono troppo’ lo valorizzano’ e i capezzoli, duri come chiodi, si fanno vedere’ ogni tanto si intravede anche l’aureola dei capezzoli, il peso del mio seno tira giù il vestito, ma prontamente lo sollevo’ mi osservano molti ragazzi e sono carica di voglia’ non faccio niente per nascondermi’ sento la mia passerina in fiamme’ i miei capelli scuri sono legati in alto, come fosse la coda di un cavallo, ma non intrecciati, tenuti su con un semplice elastico’ anche questo mi aveva detto di fare’ cammino con le mie infradito dorate verso il luogo dell’incontro’ mi sento avvampare dal piacere ad ogni passo’ sento gli occhi degli uomini spogliarmi letteralmente’ e io cammino provocandoli, lanciando sguardi maliziosi’
L’indicazione &egrave di aspettarlo al bagno del bar della stazione.. mi aveva detto che sono unici, non sono divisi tra uomini e donne’ entro, ordino un caff&egrave, mi guardo intorno per cercare di vedere qualcosa di famigliare negli uomini che sono lì in quel momento’ spacco il minuto.. entro nel bagno’ c’&egrave un odore acre di piscio che mi eccita sempre’ penso ai tanti cazzi che sono passati di la’ i bagni pubblici mi eccitano’ penso a tutti gli uomini che dopo aver rimesso l’uccello nei pantaloni toccano la maniglia con la stessa mano.. e io la tocco dopo di loro’ devo entrare in un bagno senza chiudere la porta’ devo appoggiarmi alla vaschetta del cesso mettendomi quasi a novanta, gambe aperte e culo verso la porta.. mi eccita da morire questa situazione’ sento entrare qualcuno ma l’indicazione &egrave anche di non voltarmi’ allargo le gambe ancora di più mettendomi in posizione più sicura.. inarco la schiena’ e sento scendere un rigolo di piacere dalla mia patatina’ sento aprire la porta’ le labbra della mia fica si allargano naturalmente, umide fanno penetrare il sottile tessuto che le riveste’ in quella posizione il vestito corto mi sale un po” credo che si veda bene il mio culo abbronzato’ il bordo del vestito elasticizzato lo solleva..
Sento scricchiolare la porta’ si apre.. sento un uomo dire ‘porca puttana” e richiudere la porta’ la riapre e allunga furtivamente una mano verso di me’ sento le sue dita grosse e ruvide strusciarsi contro le labbra della mia patatina’ mi sale un calore enorme dal basso ventre’ ha le dita spesse di chi lavora con le mani’ sono dita che potrebbero farmi godere come un cazzo’ ma le ritrae furtivo’ &egrave entrato qualcun altro’ (quanti sono? Penso dentro di me’) questo &egrave più deciso’ entra nel cesso e chiude la porta dietro di sé con la serratura’ mi solleva deciso il vestito con una certa irruenza fin sopra le ascelle’ afferra le natiche a piene mani.. scende con una verso il filo che le attraversa’ lo afferra con un dito e lo tira verso di se’ scendendo piano’ strusciando il polpastrello del pollice contro il mio buchetto’ con l’indice punta verso il basso ed entra senza far fatica tra gli umori della mia fica’ prima con un solo dito, poi ne aggiunge un altro.. si addentra dentro di me’ mentre con l’altra mano scopre un seno e lo afferra saldo come fossero due pompelmi da spremere’ sono in estasi in quel bagno che sa di piscio’

Mi alza il vestito fino alle spalle… mi strappa il reggiseno e le mutandine… con quest’ultime però prima ci gioca un po” le tira in modo che entrino tra le labbra della fica’ prima piano e poi con forza facendomi male… &egrave un dolore che mi piace’ me le strappa letteralmente di dosso, con un gesto sicuro’ sento il suo corpo caldo su di me’ mi tocca ovunque.. mi esplora’ mentre sono appoggiata contro il cesso sostengo il peso del suo corpo su di me’ non so neanche che faccia abbia.. non so neanche chi sia.. sarà lui il mio appuntamento?… mentre penso a tutto questo non mi rendo conto che aveva armeggiato con la patta dei pantaloni e fatto uscire il suo cazzo’me lo spinge con forza nella passera… &egrave grosso e duro e anche se sono bagnata sento la forza di questo bastone duro che entra e mi apre in due’ lo spinge dentro tutto, noncurante delle mie grida soffocate, fino alle palle… poi con due dita comincia a strizzarmi il clitoride… &egrave grosso e gonfio e lo afferra quasi fosse qualcosa da fare esplodere’ si muove con forza dentro di me’ ad ogni affondo mi sento mancare il fiato’ con l’altra mano, senza nemmeno inumidirla un po’ spinge il pollice nel culo ed inizia a fotterlo con forza’ mi sbatte senza pietà e con la testa sbatto più volte contro il muro… appena capisce che tutto quel dolore fisico &egrave anche godimento, sputa più volte sul buco del culo per poi spingerci dentro a forza il suo cazzo… &egrave veramente tanto grosso’ anche se mi piace la sua asta incandescente dentro le mie budella sento che mi fa male e glielo dico mugolando’ allora si stacca senza dire nulla e prendendomi per i capelli mi spinge in ginocchio…non ho nemmeno il tempo di guardarlo in viso che mi ha già spinto il cazzo in bocca facendolo entrare fino alla gola… lo estrae un attimo per sfilarmi il vestito e io mi ritrovo lì, inginocchiata nuda in un bagno pubblico: la fica gocciolante e slabbrata’ me lo mette un po’ fra le tette strizzandole bene contro quell’oggetto incandescente.. e mentre lo fa mi sputa in faccia con disprezzo, facendomi colare il trucco’ non lo vedo bene perché mi offusca la vista il suo sputo’ continua a stantuffarmi la bocca fino a soffocarmi quasi.. prosegue a lungo’ ha un buon sapore il suo cazzo.. e mi sbatte con forza contro il suo inguine’ tirandomi per i capelli come una troia’ accelera e lo sento ansimare sempre più forte’ lo estrae e mi schizza addosso con un grosso fiotto che dirige prima in faccia e poi sulle mie tette.. gli esce mezzo litro di roba.. &egrave densa e ha un buon sapore.. me la spalmo addosso come fosse una crema, &egrave densa ed ha un profumo pungente’ mi guarda e mi dice ‘rivestiti troia! Se ne vuoi ancora mi devi portare a casa tua”
Sto al gioco e senza fiatare mi rimetto il vestito’ mi pulisco sommariamente’ reggiseno e mutandine sono inutilizzabili’ indosso il vestito così, stando attenta che non si veda nulla’ dandogli le spalle esco dal bagno… vado al bancone del bar, pago e conto fino a 60′ devo sembrare un po’ stravolta.. poi, sempre senza voltarmi, mi incammino verso casa… sento un’ombra che mi segue’ passeggio normalmente e con la coda dell’occhio vedo che mi segue a debita distanza… mi sembra ancora di sentire il suo grosso membro dentro di me’ una volta di fronte il portone di casa, entro, lasciando la porta socchiusa… prendo le scale… ma prima di salire aspetto che mi sia alle spalle.. sento che si avvicina’ e mi palpa con forza il culo, sfiorando con un dito la mia vulva aperta… salgo al suo comando che mi da con uno schiaffo forte sulle natiche e avvicinando la sua bocca all’orecchio mi sussurra: sali troia…
a metà strada, guardando il mio culo salire mi ferma’ mi sbatte contro il corrimano’ tira fuori il suo cazzo, mi alza il vestito… ci affonda la faccia famelico e un istante dopo ci infila dentro il cazzo’ sono nelle scale di casa mia e sono imbarazzatissima’ ho paura che qualcuno ci possa vedere’ ma sono anche eccitata’ quest’uomo mi sta facendo impazzire.. in tutti i sensi’ davanti alla porta di casa mia mi obbliga a spogliarmi prima di entrare’ apro la porta e mi dice di andare verso il bagno a quattro zampe.. mi osserva piano mentre mi muovo a carponi’ nuda con le tette che ballonzolano’ macchie sperma secco addosso’ e umori che scendono’
Seguo le sue istruzioni alla lettera’ una volta lavata, senza asciugarmi, vado in camera mia e mi bendo gli occhi, dopodiché mi metto a pecorina sul letto’ i miei seni sodi, le mie chiappe leggermente aperte’ la mia fica ancora pronta per essere scopata.. gli grido ‘la tua troia &egrave pronta!’
arriva da dietro la mia ombra, e mi sculaccia con forza… sono sberle forti.. senza controllo quasi’ mi fa uscire qualche lacrima… si toglie la cinghia e la usa come frustino
sulle chiappe, sull’ano… fa male ma mi eccita da morire.. mi mette una mano da dietro sul basso ventre e con un gesto veloce mi ribalta a pancia in su.. &egrave forte e sa come addentare la sua preda’
afferra delle calze da una sedia e mi lega strette le tette, fino a farle sembrare due palloncini pronti ad esplodere da un momento all’altro… recupera anche due mollette e le appende ai capezzoli… mi fa male ma sento anche accendersi in me il desiderio di continuare’ non contento, vista la mia smorfia di dolore, con le dita stringe ancora di più la parte che pizzica i tuoi capezzoli così da farmi urlare. &egrave un piacere strano’ e mentre lo fa la fica mi diventa incandescente’ capisce che sono in un’estasi di piacere.. mi allarga le gambe e afferra di nuovo la sua cinghia
e comincia a frustarmi la passera’ &egrave un dolore forte.. la mia delicata passerina sotto i colpi di quel cuoio duro’ eppure &egrave un dolore che mi eccita ancora di più’ vorrei essere scopata’ lo vuole anche lui’ senta troppo indugiare me lo infila in un sol colpo’ sento le grandi labbra della mia fica spappolarsi sotto i colpi del suo bacino’ le sue grosse palle sbattono toste contro la mia tenera carne’ mi sento una cagna in calore e ne voglio ancora’ sento salire una sensazione strana’ un piacere lento mi pervade tutta’ un orgasmo strano’ mai provato prima’ mi sento sciogliere’ mentre lui continua senza sosta ‘ e pare senza fatica ‘ a trapanarmi.. prende i miei piedi e li porta alla bocca per succhiarli… ha una bocca vorace’ e i miei piccoli piedi sembrano così fragili sotto i colpi della sua lingua’ li afferra entrambi e se li mette attorno al cazzo.. masturbandosi con i miei piedi’ e la mia fica si concede un po’ di tregua’ il suo cazzo &egrave rovente, lo sento coi piedi.. la situazione mi eccita da morire’ i miei succhi colano verso l’ano.. e lui non si fa sfuggire questo dettaglio e ci avvicina la punta del cazzo, pronto a infilarcelo… gli mugolo di no’ ricordo ancora quanto fosse doloroso’ ma ci gioco’ voglio vedere come reagisce a un mio rifiuto’ mi afferra per i capelli e mi trascina fino al piatto della doccia’
mi sbatte per terra dentro il box e dirige la sua asta contro il viso’ non capisco cosa voglia fare’ se lo lascia ammosciare un po” finché non esce una pioggia dorata che mi inonda’&egrave calda’ mi piscia sulle tette’ sulla fica’ sulla faccia’ sono disorientata in un’estasi di piacere’ e la mia mano da sola sa cosa fare’ tormenta il clitoride’ assaggio il suo piscio’ godo come mai prima sotto quel liquido caldo’

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