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Capitolo 1

La storia che sto per raccontarvi,incomincia circa 8 anni fa, quando io e Laura, mia moglie , avevamo 17 anni, quindi , oggi , siamo una giovane coppia di 25anni.

Lei una splendida giovane donna, dai lineamenti fini e raffinati, un corpo formoso,bellissimo, sensuale, un carattere timido, ma non tanto da non esprimere tutto il suo desiderio e piacere nei rapporti sessuali .E’ un’amante “ docile “, dall’orgasmo facile ed intenso, che si ripete più volte durante un rapporto , per la gioia e l’orgoglio del suo amante.

Io sono un giovane uomo, ben dotato, di piacevole aspetto , molto attratto dal sesso in tutte le sue forme e declinazioni.

Con Laura ci siamo incontrati per la prima volta quando, entrambi, facemmo l’ingresso agli studi superiori del liceo scientifico della nostra città, in una classe mista.Logicamente eravamo due ragazzini e come tali ci siamo comportati per i primi anni di scuola

Ma, come credo accada da sempre, a quell’età ed in quella situazione, è facile che tra gli amici di scuola di sesso diverso si instaurino dei rapporti affettivi che, per molti, rappresentano la prima cotta in assoluto, per altri, la necessità di raggiungere uno status simbolo che impedisca loro di essere considerati degli sfigati e , quindi, emarginati dal gruppo

Scelsi la ragazza più bella e corteggiata della scuola, avvantaggiato dal fatto che eravamo nella stessa classe e dal mio carattere estroverso, allegro e spiritoso, rispettato da tutti e corteggiato da molte.Sono amori che quasi mai superano il periodo scolastico, ma che , per molti, se non per tutti, rappresentano anche un mezzo per dar sfogo alle prime pulsioni sessuali.

Questo valse anche per noi, visto che, dopo un primo periodo di frequentazione più assidua per preparare l’ormai prossimo esame di maturità, comparvero nel nostro rapporto i primi appuntamenti al di fuori della scuola, i primi baci casti e puri , seguiti, dopo un po’,da baci più impegnativi ed eccitanti., una volta superati con successo quegli esami tanto temuti

Entrambi avevamo alle spalle una famiglia medio borghese abbastanza benestante, dalla quale,però, avevamo ricevuto un’educazione molto diversa .

Rigorosa e moralista quella di mia moglie, in cui valeva il principio del tutto proibito, del peccato e della dannazione e del sesso come colpa grave, tutti pericoli che avevano il solo risultato di suscitare la sua curiosità ed aumentare il suo desiderio di trasgredire alle raccomandazioni

Pratica e permissiva quella impartitami da mio padre, attento a mettermi in guardia dalle conseguenze negative che avrebbero potuto avere certi miei comportamenti affrontati senza le dovute precauzioni , confidando, quindi, sul mio senso di responsabilità di fronte a delle situazioni di vita che lui dava per scontato che mi sarei trovato, quanto prima, ad affrontare

Il tempo trascorreva veloce

Le vacanze estive di quell’ultimo anno scolastico le passammo, per lo più ,separati, salvo qualche breve scappata al mare, dove potei ammirare lo splendido corpo seminudo della mia ragazza..Diventavamo sempre più maturi, sia nel corpo che, con il suo trascorrere, il tempo modellava le parti acerbe del nostro fisico con forme piene e morbide, che nella nostra mente, dove aumentava sempre di più il desiderio fisico sessuale

Fù così che il ritorno dalle vacanze fù da entrambi accolto come una benedizione e, quasi da subito, nei nostri incontri fecero la loro comparsa le prime carezze, con le mie mani che si fermavano sempre più spesso sul suo seno, nascosto dai suoi vestiti .I nostri abbracci divennero sempre meno casti e puri , con i nostri corpi che si cercavano in un contatto sempre più stretto

Prima che gli studi riprendessero all’università, le nostre mani avevano conosciuto ogni parte,anche la più intima , del nostro corpo , ma l’apoteosi del nostro far sesso avvenne nei giorni precedenti l’inizio dell’anno accademico .

Stavamo completando assieme le ultime fasi della preparazione , quando, un giorno, ci trovammo soli a casa mia .

Come , ormai. sempre accadeva quando stavamo assieme, incominciammo a baciarci ,a stingersi l’un l’altro , ma, questa volta, non ci fermammo lì e ,mentre lei godeva dei movimenti della mia lingua sul suo c lito, sollevai il mio corpo sopra il suo, mi presi in mano il cazzo e,travolto da un desiderio incontrollabile appoggiai la cappella all’ingresso della sua vagina ed incominciai a spingere.

Lei non oppose resistenza, anzi, spingendo il bacino verso il mio pube, favorì l’ingresso del mio cazzo profondamente dentro di lei.

In questa prima scopata della nostra vita scoprimmo che lei era sensibilissima, che godeva con facilità , che era pluriorgasmica, che non era passiva, ma collaborava con il suo amante,obbedendo ad ogni movimento o posizione che lui le imponeva. Contraccambiava baci e carezze e non aveva problemi a trasmettere all’amante tutto il piacere che provava ed i tanti orgasmi che scuotevano il suo corpo.

Da parte mia mi resi conto di avere la non comune capacità di controllare il mio orgasmo. Riuscivo a scoparla per un tempo interminabile, salvo poi avere l’orgasmo pochi istanti dopo il momento che decidevo di godere.

Questo ci permise di provare, quasi ogni volta che facevamo sesso, la fantastica esperienza di avere l’orgasmo assieme, nello stesso istante, esperienza che quasi tutti sanno non essere molto comune tra le coppie.

Questa prima scopata mi rivelò anche un’altro fatto importante cui, però, mi imposi di non dare importanza, ossia che la mia ragazza non era più vergine , ma la cosa non mi turbò più che tanto, perché, in quel momento, non avei scommesso un centesimo che la nostra relazione sarebbe durata troppo a lungo.

Capitolo 2

Ma avevo fatto male i miei calcoli.

Il piacere che provammo entrambi in quel primo rapporto sessuale fece sì che, da quel giorno in poi, non lasciassimo passare un giorno senza scopare e, quand’era possibile, anche più volte al giorno.

Il nostro non era il grande amore e, forse, neanche il piccolo, ma solo una straordinaria affinità ed intesa sessuale che entrambi avevamo paura di perdere o di non provare con un altro partner

Io ebbi qualche esperienza con ragazze diverse e,forse,anche lei con uomini che non fossi io, ma non provai mai , non solo il piacere che provavo a scopare con lei, ma neanche l’intesa che avevamo tra noi, lei interpretando il ruolo di sottomessa ed io di dominante .

Fù così che, dopo due anni da quella prima volta, eravamo ancora assieme e, consolidatosi il nostro meraviglioso rapporto sessuale, decidemmo di sposarci, ritenendo il sesso un fattore sufficiente per tenerci uniti per un lungo periodo della nostra vita.

Avevamo entrambi poco più di vent’anni.

Tutti e due eravamo iscritti all’università che frequentavamo con buoni risultati , ed entrambi trovammo un occupazione che ci permetteva sia di essere economicamente indipendenti dalle nostre famiglie, che di avere a nostra disposizione il tempo per far fronte agli impegni dello studio.

Non ci volle,però, molto a capire che qualche cosa non andava per il verso giusto.

I tanti impegni di lavoro , di studio e di frequentazione universitaria, uniti al fatto che non sempre i nostri impegni coincidessero nei tempi, fecero sì che il tempo che passavamo assieme era sempre meno ed a soffrirne fu proprio l’unico fattore che ci aveva unito ed era il nostro far sesso, ora sempre più ridotto ad un rapporto veloce e fugace,e sempre più diluito nel tempo

Quando compimmo i 25 anni eravamo entrambi laureati, ma sull’orlo della separazione.

Eravamo sposati da 5 anni e scopavamo da 7, ma, venuto meno l’entusiasmo iniziale, mancavano le basi per una convivenza unicamente affettiva, anche se entrambi eravamo ancora legati all’eccitante ricordo del piacere che avevamo provato nei primi anni della nostra vita assieme.

Fui io a ribellarmi all’idea di separarci, ed imposi a lei ed a me stesso, di prenderci una pausa di riflessione, per vedere se ci fossero ancora i margini per un ritorno ai momenti belli della nostra unione.

Nei 5 anni di lavoro passati, essendo obbligati a rimanere a casa per problemi di studio, tutti e due non avevamo mai esaurito il periodo di ferie che ci spettava ogni anno,, per cui, quell’anno, chiedemmo ai nostri rispettivi datori di lavoro di poter usufruire di un intero mese di ferie nel mese di agosto, cosa che ci fù concessa senza problemi, anche perchè entrambi eravamo molto apprezzati dai rispettivi superiori.

Tutti e due sapevamo su cosa puntare perchè questo mese di riposo servisse a riaccendere il fuoco della passione

Forse sarebbe stato sufficiente chiudersi in casa e fare un unica scopata lunga 30 giorni, ma io avevo in mente altre cose. Volevo che tra noi si radicasse la convinzione che solo il sesso che facevamo tra noi sarebbe riuscito a soddisfare le nostre esigenze sessuali, per escludere, in tal modo, dalla nostra mente , ogni possibilità di vivere separati o con una persona diversa

Ci mettemmo a consultare cataloghi ed offerte di vacanze e quella che ci convinse di più fu la pubblicità di un nuovo grande albergo 5 stelle appena inaugurato in Dalmazia che, oltre ad una meravigliosa posizione sul mare, alle splendide foto dei suoi interni e delle coste scogliose, offriva anche la possibilità di usufruire di una spiaggia riservata ai naturisti praticanti del nudismo.

La cosa eccitò entrambi e decidemmo di provare.

Tramite l’agenzia che gestiva quell’albergo prenotammo per tutto il mese di agosto.

Dopo tutta una serie di telefonate per trovarci un posto, dato l’affollamento del mese di agosto, ci fù data conferma ed il primo agosto, a notte fonda per evitare il traffico, ci mettemmo in viaggio.

Raggiungemmo la località nelle prime ore del pomeriggio. Il posto era magnifico e l’albergo sontuoso.

Ci presentammo al ricevimento presentando i documenti e le carte relative alla nostra prenotazione. Notai l’impiegato assumere un’espressione meravigliata , chiederci scusa ed allontanarsi per entrare in un ufficio.

Ci fu un qualche trambusto in quell’ufficio e, girandomi verso mia moglie mi accorsi che ,poco distante da lei, c’era, come in attesa, una coppia molto distinta con lei, una bellissima donna sui 35 anni e lui un uomo affascinante che doveva aver superato la cinquantina. Ma molto ben portati

Entrambi ci guardavano e lui aveva un strano sorrisetto sulle labbra.

Stavano passando i minuti quando l’uomo che ci era vicino si rivolse a noi dicendoci , sorridendo, che probabilmente eravamo vittime dello stesso problema che avevano loro, ossia che l’albergo era al completo e non sapevano come risolvere la situazione che loro stessi avevano creato, avendoci venduto un soggiorno che non era più disponibile.

In quel preciso istante ritornò l’impiegato e ci invitò, molto cortesemente ed assieme all’altra coppia a raggiungere la direzione.

In poche parole ci comunicarono che, per un errore di comunicazione tra loro e l’agenzia di viaggi italiana, che era la stessa per noi e l’altra coppia, erano state accettate le nostre prenotazioni pur essendo l’albergo al completo

Inutile ripetere le loro sentite scuse, ma, proprio per evitare qualsiasi tipo di pubblicità negativa , si dissero disposti a cercare di risolvere il problema e che le possibilità erano due : o loro avrebbero cercato sulla costa una sistemazione adeguata in un altra struttura del loro gruppo, o ci proponevano di valutare la possibilità di occupare l’unica suite ancora disponibile nell’albergo, cosa che, però, avrebbe comportato una convivenza forzata, perché la suite era composta da un appartamento con due camere matrimoniali con bagno indipendenti, ma un living comune, come comune era l’ampia terrazza che comprendeva una piccola piscina privata

Logicamente non mancarono di puntualizzare che il costo della suite era ben superiore al costo delle due camere, ma che, naturalmente, la differenza sarebbe rimasta a carico dell’albergo. Ci invitarono a visitare la sistemazione proposta prima di decidere cosa fare.

L’abitazione era favolosa e credo piacesse anche ai nostri nuovi amici.

Fu lui ad avvicinarsi a me e dirmi, sottovoce ,quasi fosse un segreto, che era tutto bellissimo, ma che c’era un piccolo problema, perché loro avevano scelto quell’albergo perché era l’unico a reclamizzare la spiaggi naturista e, visto che loro appartenevano a quel mondo , non avrebbero potuto rinunciare e vivere quella loro condizione anche all’interno della loro abitazione, come avveniva normalmente anche a casa loro.

Io non so cosa passasse nella mente dell’altra coppia, ma a me eccitava l’idea di questa convivenza perchè poteva rivelarsi fondamentale nel programma che mi ero fatto di far passare a Laura una vacanza indimenticabile, piena di sesso e trasgressione, come inizio di una nuova vita rivolta, principalmente, al piacere.

Risposi al nostro amico che per noi non c’era alcun problema, perchè, anche se noi non avevamo mai sperimentato quel tipo di frequentazione, la curiosità per quella spiaggia naturista aveva solleticato anche la nostra fantasia e, forse,con il loro aiuto, avremmo potuto avvicinarci a quel mondo per noi sconosciuto

Scendemmo alla reception ed accettammo la loro offerta.

2 Comments

  • darmetos darmetos ha detto:

    E NON E VERO che “sono amori che quasi mai superano il periodo scolastico,ma che ,per molti,se non per tutti,rappresentano anche un mezzo per dar sfogo alle prime pulsioni sessuali”!Sono MOLTI DI QUESTI AMORI che SUPERANO IL PERIODO SCOLASTICO E DURANO PER TUTTA LA VITA!Poi,questi amori NON SONO AFFATTO “per molti,se non per tutti,un mezzo per dar sfogo alle prime pulsioni sessuali!Questo succede SOLO PER ALCUNI!E,in tali casi,per molte volte questi NON SONO DEI VERI AMORI,ma SOLO DELLE INFATUAZIONI!

  • darmetos darmetos ha detto:

    NON E VERO AFFATTO che la capacita di controllare il proprio orgasmo e “non comune”!Al contrario,questa capacita E MOLTO COMUNE,dato che MOLTI UOMINI POSSONO CONTROLLARE il loro orgasmo!Quindi,l’esperienza di avere l’orgasmo assieme,nello stesso istante E ANCHE LEI MOLTO COMUNE e TUTTI SANNO QUESTO,forse tranne te!SMETTILA DI SCRIVERE tutte queste COSE ASSURDE!

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