Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Spiaggie 2

By 21 Aprile 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Spiaggie 2
Il guardarail scorreva veloce accanto a me, lungo il tragitto autostradale, mi ritrovavo seduto in

macchina con persone che fino a poche ore fa non credevo esistessero, socchiusi gli occhi ripensando a quello che era successo poche ore prima,

Tutto sembrava un bel sogno, mi tornarono alla mente le immagini di Lilly che inginocchiata ai miei piedi mi leccava le palle, dando allo stesso tempo consigli al proprio figliolo su dove e come passare la lingua sul glande per far aumentare o calare la mia eccitazione, non voleva che eiaculassi, e quando lo stavo per fare mi stringeva il cazzo alla base incitando Marco a soffiare sul glande per ritardare il più possibile l’eiaculazione.

Sentivo il mio cazzo pulsare, mi stavo nuovamente eccitando al pensiero, quando sentii il calore di un bacio sulle mie labbra,

Aperti gli occhi vidi Lilly che mi sorrideva, invitandomi a scendere, eravamo arrivati alla villa e aveva trovato il modo più dolce per svegliarmi.

– Dove siamo?, dissi, guardandomi intorno,

– Benvenuto a Villa Rosa !!, disse Andrea (il marito di Lilly) abbracciando la moglie di dietro e baciandola languidamente dietro le orecchie,

– Scesi dalla macchina e mi guardai intorno più che una villa era un’ antica casa padronale isolata con un grande giardino, l’odore dei ciclamini era intenso,

Era circondata da siepi molto curate e tanti bei fiori, qualcuno in famiglia doveva avere il pollice verde,

– Molto bello (commentai ad alta voce),

– Sono contento che ti piaccia, disse Lilly, mio marito passa tutto il suo tempo libero a curare il giardino ed &egrave bello che qualcuno lo apprezzi.

– Sentivo qualcosa strofinarsi sulle mie gambe, avevo indossato dei bermuda blu con una polo bianca e le mie scarpe da tennis in tela.

Abbassai lo sguardo e vidi due occhioni che mi fissavano, era uno splendido esemplare di Pastore Tedesco.

– Bingo!, Vieni qui immediatamente!, ordinò Marco, non disturbare il nostro ospite.

– Disturbo?, ma quale disturbo a me i cani mi piacciono da morire!, e mi abbassai a stringere quella testona, accarezzandola sotto il collo, cosa che il cane gradiva e me lo dimostrava con dei guaiti di gioia e dondolando la coda,

– Credo che tu sia simpatico a Bingo, disse Lilly,

– Me ne sono accorto, risposi, lisciando il cane sulla schiena,

– Non credo proprio guarda lì, abbassai la testa di lato e vidi che al cane le mie carezze avevano procurato un’erezione il suo pene si era scoperto brillando di un bel rosso rubino sotto la luce dei lampioni,

– Cazzo, dissi io,

– Proprio quello disse orgoglioso Andrea, mettendomi la mano sulla spalla e invitandomi ad entrare in casa.

La casa era accogliente, arredata in modo funzionale e gradevole all’aspetto, tutto era disposto accuratamente,

Bingo intanto girovagava per casa con aria trionfale,

– Un Martini?, disse Andrea porgendomi il bicchiere e indicandomi un vassoio dove vi erano olive e salatini,

– Vado a preparare qualcosa per cena, cucinare &egrave un’altra delle mie passioni, intanto tu mettiti comodo, accese lo stereo e si allontanò.

Mi sedetti sul divano sgranocchiando salatini ed olive quando entrò Lilly, si era cambiata d’abito e ora indossava una tunica color porpora con dei disegni dorati, era molto sexy con i suoi lunghi capelli che le scivolavano sulle spalle, per poco non ingoiai un’ oliva vedendo nella trasparenza della sua veste le sue tette marmoree con i capezzoli turgidi e data l’assenza di biancheria intima la peluria della sua fica,

– Vieni!, andiamo a vedere quello che sta facendo Marco disse sorridendo e prendendomi per mano,

Mentre lei saliva le scale che conducevano alle camere la seguivo osservando il lento dondolio delle sue natiche,

Aprì una porta e si fermò appena varcata la soglia, indietreggiò appoggiandosi su di me, si voltò avvicinando un dito alla bocca e con un ssshhh’ mi fece segno di non fare rumore, Marco era seduto davanti al computer, ci dava le spalle e con la cuffia in testa non ci aveva sentiti entrare, stava parlando con qualcuno in videoconferenza,

– Blek, mi stai facendo eccitare con i tuoi discorsi,

– Dai fatti vedere, voglio che te lo tocchi, ti prometto che appena installerò la webcam sarai la prima persona che contatterò, lo schermo del pc si fece nero, e poi apparve l’immagine di un uomo che stava posizionando la webcam in modo che non lo riprendesse in volto, si vedevano le mani rese enormi dal primo piano, non potevamo sentire quello che diceva Blek, ma a giudicare vedendo lo stato di Marco doveva avere una bella voce,

– E’ ancora alta, hai un bel ventre piatto da atleta, ma voglio vedere qualcosa di più, dai fammi vedere se &egrave così bello come me lo hai descritto,

La temperatura stava salendo e con essa anche il mio affare, anche Lilly si stava eccitando sporgeva il culo indietro, voleva sentire se era duro, e nel contempo facendomi sentire il suo calore,

Sul video era apparso il membro turgido di Blek, non so come glielo avesse decantato, ma vedendo le dimensioni qualunque cosa gli avesse detto non aveva esagerato, forse le misure erano accentuate dal primo piano, ma la bellezza di quell’affare era ineguagliabile, dai movimenti delle braccia di Marco credo si capiva che si stava toccando,

Lilly era estasiata, si era posizionata a novanta gradi poggiandosi con il petto nello schienale di una grande poltrona, si toccava la fica e con l’altra mano si allargava le chiappe accarezzandosi, si vedeva il buchetto posteriore pulsare, non resistetti più, mi sfilai i pantaloni e mi tuffai con la lingua su quel culo come un assetato alla fonte, leccavo, cercavo di arrivare in profondità mentre la sentivo ansimare in preda all’orgasmo,

Rimasi pietrificato quando sentii qualcosa di caldo sul mio cazzo in contemporanea ad un guaito,

– Bingo!, sussurrai, mi voltai e vidi il cane accucciato che guardava il suo padrone tastarmi l’uccello,

Andrea gesticolando, per non farsi sentire dalla moglie mi invitava ad incularla, e senza darmi il tempo di rispondere mi leccò il cazzo insalivandolo, mi chinai e passai nuovamente la lingua su quel buchino per lubrificarlo,

Lilly mi tirò per il braccio invitandomi a scoparla, appena mi alzai mi prese il cazzo indirizzandoselo verso la sua calda fessura, non appena appoggiai la punta lei scivolò indietro dandomi la sensazione che lo avesse risucchiato con la fica, iniziai a muovermi sentendo le sue unghie affondare nei miei glutei, mi voltai a guardare Andrea,

Si era allontanato solo io lo potevo vedere, il suo volto esprimeva disapprovazione, mi ricordai della sua richiesta, mi sfilai da quella dolce unione e appoggiai il cazzo lucido ricoperto di miele, frutto degli orgasmi di Lilly al buchino, lei non era molto favorevole, non lo aveva mai fatto, mi implorò di non muovermi, se voleva entrare lei piano piano, si portò la mano alla bocca e leccandosi le dita si inumidì ulteriormente il culetto, prese il cazzo e lo puntò nel suo orifizio, entrandolo lentamente, muovendo e allargandosi le chiappe con le mani, si contorceva, nel suo volto passavano smorfie di piacere miste a gemiti di dolore, Marco che intanto si era accorto della nostra presenza si avvicinò abbracciando la madre, consigliandogli di spingere come se dovesse espellere,

cosa che Lilly fece con ottimi risultati, il cazzo era ormai per metà dentro, bisognava avere pazienza ed aspettare che i tessuti si allentassero, Marco salì sulla poltrona per vedere a che punto era la penetrazione, tirò un po’ le chiappe per allargarle ancor di più, ne approfittò per fare una carezza al cazzo ed alle mie palle,

– E’ bello, &egrave una sensazione nuova ma mi state spaccando in due, e mi brucia da morire, ho come il fuoco dentro, ma la prossima volta tocca a te!.

– A me?,

– Sì a te!,

– E tu, che aspetti spingi, lo voglio sentire tutto,

Si era sbloccata!,

Ormai era caduto anche l’ultimo tabù, non appena ebbe finito di pronunciare questa frase si aggrappò ai fianchi di Marco leccandogli il pisello ancora sporco di sperma,

Con un deciso colpo di reni lo entrai tutto e cominciai a pompare, Lilly rimase senza fiato per un’ attimo e poi mi incitò a spingere più forte,

Nel frattempo Andrea si era sdraiato per terra sotto di me per osservare meglio la scena si masturbava e ne approfittava per leccarmi i coglioni,

– Sto venendo di nuovo!!””, disse Lilly,

– Pure io sto venendo”, dissi,

Cosi schizzai tutta la mia sperma dentro quel bel culo.

Intanto Andrea veniva spruzzando il seme sulla pancia, Marco gli si avvicinava e con la mano glielo spalmava dandogli un bacino sul cazzo per raccogliere l’ultima goccia di sperma rimasto.

Allibito e soddisfatto a quel punto Andrea disse:

n MINCHIA”, I CANNELLONI TO FURNU MI SCURDAI,’.. E ORA CHI MANCIAMU ?””..

n U CAZZU”, TOSTU I STU FIGGHIOLU”’.

Disse Lilly, e tutti scoppiammo in una sonora risata,

quella serata sarebbe stata la prima di una lunga serie
commentate pure hantuan@tiscali.it oppure aggiungetemi su facebook hantuan

Leave a Reply