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Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

SPIN-OFF

By 23 Maggio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi trovavo ad Atlanta,negli Stati Uniti,a seguire una convention di dentisti. Mi ero annoiato a morte a sentire lunghi discorsi accompagnati da grafici e cifre per tre giorni, ero esausto. Quella sera mi ubriacai al bar dell’albergo e fu lì che conobbi Jerry. Jerry era un nero dalla faccia simpatica,dalla parlantina veloce e divertente,indossava una camicia viola di seta,sganciata a mostrare un pettorale atletico,portava al collo una pesante collana dorata con le lettere JWO. Era volgare e invadente,rompiscatole ma mi aveva fatto ridere coi suoi modi spicci e arruffoni. Parlammo a lungo bevendo rum e a un tratto mi disse che potava procurarmi di tutto. ‘Coca,erba,puttane,amico,ti serve qualcosa?’ disse a voce più bassa. Ma intorno nessuno si interessava a noi. ‘Cosa?’ sbuffai io, un poco brillo,ma in grado di capire quello che cercava di offrirmi. ‘Tutto,amico,vuoi della coca? Una puttana nella tua stanza?’ sorrisi. In effetti mi andava di divertirmi. ‘Tutto,dici?’ ‘Tutto,dico,amico. Hai gusti particolari?’ bevvi del rum. Sorrisi. ‘Ti piacciono i trans? Vuoi un bel cazzo nero da succhiare?’ ‘No. E sì,in un certo senso..’ dissi ridendo. ‘Che intendi,amico?,dillo a Jerry. Lui ha la risposta.’ Risi ancora. ‘Ok..proprio tutto,dici?’ ‘Ehi amico. Io sono Jerry’!’ ‘Ecco’a me andrebbe di succhiare il cazzo di una donna,una bella nera del Sud,una sorella’con rispetto s’intende’per farmi capire’una bella sorella nera con due seni così’e che me lo facesse succhiare” ‘Ehi,amico’l’ho visto subito che eri un porcone’Jerry non sbaglia mai’ok..ok..ok..fammi pensare..umhhh’figlio di troia’vorresti una sorella che ti spaccasse il culo..umhhh’ok..ok..ci sono: Corxey!’ e si alzò. Prese il cellulare e compose un numero. ‘Quanto sei disposto a pagare? 300? Mi pare una cifra giusta’ho la donna che fa per te”
‘Ciao,dolcezza,sei libera stasera?
..e dai..per paparino’per Jerry tuo..dolcezza..daiii
Certo che paga bene. &egrave un bell’imbusto italiano. uno dalla faccia pulita. Ti piacerà..sì..il solito,dolcezza..sei la migliore..ok’fra un’ora,diciamo’sì’bene..i love you..’
‘Ok. Cazzone sei fortunato, Corxey &egrave libera. &egrave uno schianto. Una figa spaziale e sa fare certi lavoretti’vedrai’ok,vai di sopra fatti una doccia,prendi i soldi e dalli a Corxey. Questo &egrave l’indirizzo’ e mi dette un foglietto con su scritto una strada e un numero.
‘Eh 50 sono per me..sai per il disturbo..e tutto quanto’non ti fidi?’ disse mentre mi vedeva perplesso e se mi fregava i soldi e quell’indirizzo era una bufala?
‘No..&egrave che” ‘Ehi Jerry ha una reputazione,io vengo qui tutte le sere..mica posso sputtanarmi per 50 dollari” ‘Ok’ dissi,più preso dall’eccitazione per quell’avventura prospettata che la paura di un pacco poco mi interessava.
Quaranta minuti dopo ero lì. Entrai in un appartamento piuttosto spoglio,feci qualche passo e una voce dal timbro forte,da donna del Sud nera,mi bloccò: ‘FERMO!’. Rimasi ad aspettare. Non vedevo da dove proveniva la voce. Le luci erano basse,alle bajours erano stati messi dei fazzoletti rossi. ‘Metti i soldi sul tavolo!’ ancora quella voce. Era calda e sicura. Il cazzo mi si indurì nei pantaloni. Volevo sentirla di nuovo,quella voce era bella e sexy. ‘Ecco’- dissi mettendo le banconote sul tavolo dopo averle mostrate,spillando i 3 pezzi da 100′ e adesso?’ ‘ADESSO TOGLITI I VESTITI E RIMANI SOLO IN MUTANDE!’ ‘Come? E..’ ‘Fa come ti ho detto. E basta!’. Mi spogliai lentamente. Dove si trovava? Cercai di guardare verso il fondo della stanza,ma era buio pesto. ‘Spicciati,stupido!’ ‘..ecco..’ rimasi in mutande come ordinato. ‘VIENI AVANTI,LENTAMENTE!’ mi avvicinai alla voce. Che voce fantastica ed eccitante! Il mio cazzo era già duro. Camminavo verso quella voce in preda al piacere.
Ad un tratto il mio naso fu afferrato da una stretta potente,metallica. Cacciai un grido di dolore e mi gettai in avanti. Il mio naso era arpionato da qualcosa che tirava. Era fastidiosissimo. Gridai di nuovo. Una risata proruppe forte e l luci si accesero. Ero tirato da un gancio prendi oggetti sugli scaffali di metallo. Piangevo dal fastidio. Una donna alta,dai lunghi capelli neri,viso da vera donna del Sud,seni grandi,grossi fianchi rideva tirandomi a sé col gancio. ‘..ti prego ti prego’.lasciamiiii” urlai. ‘AH,,ahhhh,che bello’vieni qua cowboy’!’ e mi liberò dalla presa. Sbattei sul suo corpo,caldo,morbido,nero,la faccia fra le sue poppe grandiose,nere,odorose di profumo e carne sudista. ‘Ehi..cowboy’? tutto bene?’ ”sì’ok..’ farfugliai rialzandomi e guardandola. Era proprio una figa incredibile,alta soffice,seno capiente come il lago Michigan. ‘Io sono Corxey!’ ‘Piacere’sei proprio molto bella Corxey’direi che sei uno schianto!’ ‘Oh,grazie..allora Jerry mi accennava che vorresti che ti spaccassi un poco il culo,stasera’giusto?’ ‘..ecco..giusto..Corxey..’dissi arrossendo. Il cazzo ancora dritto,quella voce mi faceva impazzire. ‘Ehi,rilassati,sei venuto nel posto giusto..stasera la tua Corxey si prenderà cura del tuo culo,dolcezza’vieni qua..’ e mi baciò. Il bacio,leggero,ma caldo mi dette forza e coraggio. Era proprio quello che cercavo,una donna del Sud che mi aprisse il culo,quella sera. Ero eccitato. ‘VIENI COWBOY..ANDIAMO IN CAMERA MIA..’ e tenendomi per mano mi condusse in una camera dalle luci accese. Era calda,il letto basso era sfatto. Un pc acceso mandava musica di rap commerciale,c’era un’aria soffocante di odori di femmina,di sesso e un tintinnio rilassante mi conturbava e manteneva il cazzo in erezione. Corxey aveva un culone statuario,da dea africana,nero e sodo,la pelle guizzava ondeggiando su quei tacchi alti,la schiena era forte,sexy,incorniciata da due strisce di vestito nero,su una scapola capeggiava un tatuaggio di una donna che cavalcava un drago,su un braccio simboli a carattere romano,una cifra e sotto una scritta elaborata in rosso che diceva CorxeyLove incastonata in spine e rose. Si sedette sul letto e mi squadrò:
‘Sei piccolo,ma carino,quanti anni hai?’ ‘Trentacinque’ ‘Jerry ha detto che sei italiano.’ ‘E’ vero,Signora..’
‘Vieni qua..’ afferrò il mio cazzo fra con le mani nere,lo toccò appena con le dita sopra l’asta. Ebbi un brivido di piacere intenso e irrefrenabile,tanto da gettare la testa indietro. Corxey rise. ‘Conosco un altro italiano,vive qui,si &egrave appena sposato con una mia amica,ho partecipato io alla sua festa di addio al celibato,io e la sorella della sposa,e sai cosa gli ho fatto?’ con l’altra mano mi soppesava le palle,le toccava leggere,il contatto della sue dita sullo scroto e sul membro era deliziose e carnevoli,rapaci e dolci come il miglior miele possibile,cercai di non pensare a quel tocco delizioso perché rischiavo di venire adesso nelle sue mani. ‘..cosa ha fatto a questo italiano?’ riuscii a dire mentre le sue mani facevano avanti e indietro sul mio cazzo e le palle erano gonfie e docili oggetti fra la punta sexy delle sue lunghe dita colorate di rosso. ‘..eh..gli ho sfondato il culo con il mio super cazzo nero! Vuoi che lo faccia anche a te,stanotte?’ e di colpo si infilò il mio cazzo dritto in bocca. La sua lingua mi risucchiò tutto,mi spinse in avanti verso di lei,un ‘ondata di calore bestiale e fortissimo mi sconvolse il cervello,bruciavo di desiderio ed attesa e mi sentii in paradiso mentre succhiò di un colpo solo tutto il mio cazzo,come risucchiandolo completamente e sputandolo fuori con un rumore di risucchio e rilascio,potentissimo e devastantemente bello. Ero suo. Ero preso da quella donna sexy,forte,arrapante,la sua bocca era un paradiso tanto atteso in quelle lunghe e noiose giornate di convention. ”ohhhh’.sìììì’ohh..sì,lo faccia anche a me..ti prego’prendimi’fammi tuo’come vuoi’sììì” riuscii a mormore ancora con la testa reclinata dal piacere del cazzo nella sua bocca. Lo riprese fra le labbra e mi morsicò la cappella e la succhio con quelle labbra rosse,grosse,sensuali. Mi aveva preso e mi teneva a sé. Ero suo,completamente,se avesse continuato a succhiarmi l’uccello a quel modo poteva chiedermi tutto,mi sarei anche buttato dal 5 piano per godere di quella lingua guizzante e quelle labbra da nera attorno al mio cazzo.
Mi spompinò. Un pompino fatto ad arte come solo una puttana sa fare. Una che conosce i cazzi e sa come far godere un uomo. Provavo un piacere immenso e dovetti pensare ad altro per non venire con quella bocca che mi stava succhiando tutto. Era come se ogni parte del mio corpo fosse in quel cazzo e l’anima,le braccia,la forza,il calore mi fosse risucchiato da quel pompino meraviglioso.
Quando smise riaprii gli occhi e mi sentii svuotato anche se non ero venuto.
‘Vuoi che ti rompa il culo,tesoro?’
‘..sìì..’
‘Vuoi che ti scopi come una troia?’
‘..sì..’
‘Vuoi che ti prenda come una bagascia e ti apra in due quel tuo bel culettino da italiano?’
‘..sìììì’sììì..’
‘Allora aspetta qui”
Si alzò di colpo. Mi afferrò per le spalle e mi spinse sul letto con un gesto rapido,improvviso,io non riuscivo a muovermi,mi ritrovai disteso sul letto caldo con tutto l’odore di donna,di puttana,di nera sexy e bastarda che mi arrivò dritto al cervello. Tremavo e avevo il cazzo dritto come un missile.
Lei andò all’armadio. La sentii trafficare. Chiusi gli occhi per godermi anche quell’attesa,il suo ritorno sexy,troia e dominante su di me.
Mani armeggiavano,cinghie venivano tirati e frusciare di corpi. Ero disteso sul letto caldo,compresso nel piacere,il cazzo duro,tutto mi faceva sentire bene e rilassato. La sentii taccheggiare fino a me. Schioccò le dita per farmi aprire gli occhi. Mi sollevai e la vidi. Corxey indossava uno strap-on. Il cazzo finto,nero,lungo una ventina di centimetri abbandonanti troneggiava su di me,la cappella rosa era massiccia e mi puntava.
‘..oh,,una favola” riuscii a dire estasiato. Corxey si avvicinò ancora,fece sbattere leggermente la punta del cazzo finto contro il mio petto privo di peli,sussultai come un bambino felice e impaziente. ‘Adesso tu lo prendi in bocca,fai un bel lavoretto per inumidirlo per bene,lo succhi come una vera troia e poi io,la tua Sweet Corxey,te lo sbatterò dietro fino a romperti quel culetto stretto!’ mi disse puntandomi l’indice laccato di rosso,lungo,nero e sexy dritto in faccia. Fece ondeggiare il serpente nero che aveva in mezzo alla cosce e senza dire niente,agitando ancora il dito nero mi indicò la punta dello strap-on e il mio compito.
Allungai piano la bocca verso il cazzo nero e chiusi gli occhi. Presi quel cazzo finto fra le mie labbra e lo leccai un poco. Ero privo di saliva e non riuscivo a tenerlo bene in bocca. Lo afferrai con le mani e ripresi a ciucciarlo,ma non ce la facevo bene. Corxey me lo tolse dalle labbra. Schioccò ancora le dita facendomi segno di avvicinarmi. Mi afferrò il volto costringendomi ad aprire la bocca,ci sputò dentro due volte. Il liquido caldo della sua saliva mi riempì la bocca,sapeva di buono,di donna,di padrona,di nera sexy che mi dominava come una ragazzina arrapata. Trattenni la sua saliva in bocca e mi rifiondai sul cazzo. Lo accolsi bene bene in bocca e ripresi a spompinare quel coso con foga. Questa volta andava giù bene nella mia gola. Presi a fare un bocchino coi fiocchi a Corxey e al suo uccello nero. Lei ripeteva ‘Gooodboy’gooodbooy ..goodbooooy’eat my cock’good boy’eat my big black cock!!!’
Ciucciavo quell cazzo nero con le parole dominant di Corxwey in testa,che mi teneva un amino sulla testa e mi dava il ritmo del bocchino.
Lo succhiai a lungo,leccando l’asta e adorandolo come un cazzo vero,quello di Corxey.
Lei continuava a spingere la mia bocca lungo il cazzo nero e a dire: ‘Ohh,good boy’eat my big dick’oh’yyyeeess yes yeeess..gooooodbooy’eat’!’
Andai avanti a succhiare fino a quando non mi fecero male le mascelle per quello sforzo. Chiesi tempo e un sorso d’acqua. Corxey si allontanò dal letto,prese un bottiglia di Pepsi ai piedi dell’armadio e ne bevve un sorso. Tornò da me. Schioccò le dita e subito capii che dovevo aprire la bocca. Lei sputò il contenuto nel mio cavo orale,direttamente,era calda,sgasata e dolciastra,ma sapeva di fica,di lei,di Corxey. Trattenni e poi buttai giù felice. Corxey mi rispinse sul letto. ‘Girati,troia,adesso ti spacco il culo come una verginella in calore’!’ con le dita pene di gel mi inumidì il buco del culo e poi prese a ficcarci un dito,poi due,quindi tre. Mi ravanò bene il culo,lo aprì,lo riempì di gel,quindi prese a sculacciarmi,ordinando di rilassarmi e stare dilatato. Colpiva con forza con mano dura di chi sa prendere a calci gli uomini. Chissà quanti ne aveva ai suoi piedi quella lì. Invidiai quel mio connazionale che aveva festeggiato il suo addio al celibato con una tigre nera del genere. Ero eccitato al massimo. Sculaccioni e dita nel culo. Corxey mi dominò tutto il tempo che volle. Avevo il culo in fiamme per i colpi. Il culo dilatato e aperto. Il cazzo duro che puntava al cuscino sotto di me.
Corxey uscì con le dita dal mio culo.
Sbatt&egrave il cazzo nero sul mio culo.
‘Sei pronto,dolcezza? Ecco il cazzo della tua amica Corxey..ti farò godere stasera!’
E spinse la cappella nel buco del culo. Entrò bene dopo i lunghi passaggi della dita di Corxey. Ma il restod ella mazza non voleva entrare. Corxey fece con calma ,mi sculacciò facendomi spostare come preferiva. Io ero suo. Ero al suo comando,un burattino che lei spostava come un oggetto inutile sul letto. Alla fine trovò l’angolazione giusta,rimise bene dentro la cappella nel mio buco,mi fece gridare di dolore quando con un gesto secco mi trapanò e infilò tutto lo strap-on dentro.
Gridai ancora e mi contrassi tutto,ma Corxey era una che ci sapeva fare,mi bloccò il culo con le mani e mi spinse sotto. Piantò ben dentro il suo strap-on e prese a cavalcarmi come una puledra impazzita. Mi scopava nel culo con la forza di una leonessa del Sud che mette i buoi nella stalla. Mi teneva sotto e ficcava bene il suo cazzo nero nel mio culo,dandoci giù con frenesia e passione. Scopò,ficcò,spinse a fondo. ‘Prendilo tutto,bellezza!’ urlava mentre mi teneva da dietro e mi scopava tutto. ‘GoodBoy!! GOOODBOOOY!’ e continuava a spingere. Spingeva e mi scopava. Sentivo quel fallo spaccarmi il culo e darmi un piacere estremo. Corxey mi possedeva sul suo letto,un letto che sapeva di lei,di donna nera,di troia,di sesso,di profumo,la musica rap era lontana,le sue parole vicine,mi sfondava il culo sbattendomi con forza e decisione.
Mi fece girare e mettermi con le spalle sul letto. Mi alzò le gambe e mi fissò in faccia.
‘Sei una troia,dolcezza’ti piace il mio cazzo nero,vero?’
‘..wuwww’Corxey sei fantastica’prendimi ancora”
‘Certo dolcezza,mia cara troietta italiana’.- e sputò sul mio sesso e sul mio culo,raccolse la saliva che colava sulle mie palle e con le dita la ficcò nel mio culo esposto-Prenditi questo’troietta” e mi piantò di nuovo lo strap-on nel culo. Tenendomi le gambe in alto abusò di me come le piacque.
Mi fece impazzire di lussuria.
Mi chiavava nel culo spingendo con forza,la sua bocca rossa si gonfiava nello sforzo,il suo seno pesante balzava contro di me e i suoi colpi con lo strap-on erano decisi e bellissimi.
Mi spaccò il culo così fissandomi negli occhi e ingiurandomi. TROIA PUTTANA TI SPACCO IL CULO PRENDI IL MIO GROSSO UCCELLO NERO,TROIA DEL CAZZO’PUTTANELLA’
Quindi mi lasciò quando oramai il suo cazzo finto mi aveva trapassato in ogni modo,dominandomi totalmente.
Lo sfilò dal mio culo ed inizio a riprendere fiato. Era stanca per la cavalcata. Bevve dell’acqua e sorrise. Più calma si sedette su una poltrona bassa. Schioccò le dita e mi fece cenno di avvicinarmi e mettermi in ginocchio. Mi sbatt&egrave il cazzo finto sulla bocca:
‘Adesso prendilo in bocca e succhialo. Contemporaneamente fatti una sega e per terra. Poi lecca il tuo seme. Rivestiti e vattene.
La fissai pieno di ammirazione e di gioia per quella trombata fantastica. Quindi chiusi gli occhi e iniziai a succhiare quello strap on e a masturbarmi.
Ero di Coxey.

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