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Racconti Erotici Etero

STORIA DI UN DOPPIO SVERGINAMENTO

By 23 Gennaio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono una donna di 35 anni e vi voglio raccontare come ho perso (per fortuna e finalmente) la mia verginità.
Premesso che quando &egrave accaduto, 17 anni fa, non ero proprio all’oscuro di come era fatto un cazzo e della sua funzionalità”.esperienza accumulata per via della convivenza con i miei fratelli”in sostanza io sono la terza di una nidiata di cinque figli (4 maschi e una femmina, appunto io), concepiti uno dietro l’altro, anzi i primi due gemelli, pertanto in 4 anni hanno fatto 5 figli”

Noi vivevamo in campagna (io ci sono rimasta fino a 21 anni, quando ho deciso di venire a trovarmi un lavoro in città’.oggi faccio la commessa in un supermercato e vivo da sola) in quando i miei genitori erano prima contadini poi, con l’avvento dei salariati, il padrone del fondo terriero dovendo liquidare mio padre e mia madre che avevano lavorato li per tanti anni come compenso gli ha dato una casetta (che all’origine era la dependance di campagna del proprietario), i miei si sono accontentati e hanno trovato lavoro in fabbrica quindi tutte le mattine uscivano per rientrare il tardo pomeriggio e lasciavano a casa noi figli che la mattina andavamo a scuola per tornare a ora di pranzo, si mangiava qualcosa che mamma aveva preparato la sera prima e poi si cazzeggiava, altro non c’era da fare. La nostra condizione era che, essendo la casa piuttosto piccola, i genitori avevano la loro camera e noi ragazzi una camera tutti insieme con letti a castello’.Siamo cresciuti così senza renderci conto che diventavamo adulti. Naturalmente i miei fratelli, essendo maschi, mostravano spesso il pisello, nel senso che o si scoprivano quando dormivano e/o si spogliavano nudi quando si cambiavano, anche io ogni tanto quando mi cambiavo lo facevo davanti a loro ma, soprattutto, per ingenuità sia da parte loro che da parte mia”.
Il problema, se vogliamo chiamarlo tale, &egrave stato quando i nostri umori sessuali sono cominciati a diventare concreti e cio&egrave che quando i miei fratelli oltre che a diventargli duro il pisello, hanno cominciato a capire perché e a cosa servisse, quindi hanno incominciato a masturbarsi con una certa frequenza, non disdegnando di godere palesemente davanti a tutti me compresa’..
io nell’assistere allo spettacolo ho cominciato ad avere i miei turbamenti e a volte mi sentivo bagnata in mezzo alle gambe, poi un giorno mentre mi accarezzavo la patata, come in automatico, vi ho infilato un dito dentro e mi sono accorta del piacere che provavo a sentire il mio dito duro dentro alla figa, quindi ho cominciato a pensare che un pisello duro dentro mi avrebbe fatto godere e, di conseguenza, ho capito perché i miei fratelli si menavano il cazzo (la loro mano, in sostanza, era come se fosse la mia figa)”’..&egrave chiaro che io, a differenza di loro, non lo facevo proprio direttamente davanti a loro ma mi infilavo sotto le coperte e mi accarezzavo

Una ventina di anni fa, anche meno, sono venuti ad abitare vicino a noi una famiglia con un ragazzo (figlio unico) della nostra età, anche loro operai in fabbrica il cui papà lavorava insieme a mio padre’.Abbiamo fatto subito amicizia e il ragazzo essendo da solo, spesso nel pomeriggio si univa a noi per passare il tempo o per studiare (ah! Dimenticavo di dire che i nostri genitori nonostante la loro condizione di operai ci ha fatto studiare a tutti e cinque). Dopo un po’ di tempo, eravamo nel mese di novembre, un pomeriggio che faceva piuttosto freddo ci siamo ritirati dentro casa (questo avveniva tutti gli anni, cio&egrave fin quando era possibile stavamo fuori ma quando cominciava a fare freddo ci ritiravamo dentro casa), ce ne siamo andati tutti in camera nostra e con noi c’era anche il nostro amico’..abbiamo cominciato a parlare e a raccontarci le piccole esperienze di vita che cominciavamo a vivere, al che uno dei miei fratelli gemelli ha detto che lui si masturbava, che novità!!!!

Lo sapevamo tutti che lo faceva, poi ho capito!….voleva farsi grande con il nostro amico. Così dicendo si &egrave aperto i pantaloni e ha cominciato a menarsi il cazzo, allora gli altri (sempre per farsi grandi nei confronti dell’amico) hanno detto: mica lo sai fare solo tu e via gli altri a cazzo libero e duro a menarselo, io li guardavo non era la prima volta che li vedevo nudi a farsi le seghe ma tutti assieme contemporaneamente era la prima volta (attenzione stiamo parlando di ragazzi di quasi 18 anni, mica bambini), diciamo che per la prima volta a vedere 4 cazzi uno a fianco all’altro mi ha fatto un certo effetto (Ah!….tra l’altro io non ho mai toccato uno dei miei fratelli e nemmeno loro hanno mai toccato a me, in sostanza il nostro non &egrave stato un incesto vero proprio) però quel giorno mi ero veramente eccitata e, a quel punto proprio per non toccare i miei fratelli ho avuto una voglia irrefrenabile di veder il nostro amico come era fatto e, mentre loro (i miei fratelli) se lo menavano io dico al nostro amico: ‘e tu?”. ‘non lo fai?””dai” dice uno dei miei fratelli’ ‘tiralo fuori, vediamo come ce l’hai’, lui balbetta che si vergogna perché ci sono io, ma noi tutti insistiamo e lo convinciamo a spogliarsi”.Nudo, sembrava un uccellino bagnato fuori dallo stagno, il pisello moscio quasi a scomparsa’..Allora io, pensando che i miei fratelli potessero prenderlo in giro, mi avvicino a lui e glie lo accarezzo un po”.i miei fratelli si arrabbiano e dicono che a loro non l’ho mai fatto (e non lo farò mai, infatti non l’ho fatto mai), intanto il pisellino a scomparsa comincia a mettere fuori la testolina dalla capanna per ergersi sempre di più fino a mostrarsi in tutta la sua possenza e la sua durezza’..glie lo strapazzo un po’, per farlo abituare ma, soprattutto, perché mi piaceva farlo e ci provavo gusto tanto da essere oramai completamente fradicia” A quel punto lo lascio e gli dico: ‘Adesso devi fare da solo”lui ci rimane un po’ male, vorrebbe che concludessi l’opera ma io dico di no e, allora, comincia a segarsi””.l’aria si &egrave riscaldata e la tensione si &egrave sciolta parecchio, quindi si scherza e si ride di quello o di quell’altro cazzo, fatto in un modo o nell’altro’.io intanto vi lascio immaginare in che condizioni ero’., ma non potevo tradirmi altrimenti quei cinque mi avrebbero messi sotto come un rullo compressore tanto era la loro eccitazione.
Ad un certo punto hanno cominciato a godere, schizzi di sperma da tutte le parti e in tutte le direzioni, anche molto copiosi con sufficiente consistenza. ””’.. Quando hanno finito di espellere, ho deciso che toccava a me prendermi il piacere, ma invece di mettermi sotto le lenzuola mi sono coricata sul letto, mi sono alzato la gonna e mi sono infilato il dito medio nella fighetta (tutti estasiati a guardare la mia figa spalancata, soprattutto il nostro amico, i miei fratelli l’avevano già vista ma mai a gambe aperte, però’quindi anche per loro una piccola ma non irrilevante novità)”. ho detto loro che era un lavoro mio e che non si dovevano azzardare a cercare di (diciamo) collaborare, altrimenti me ne sarei andata al bagno a finire la mia azione’..’se volete e se ce la fate, fatevi ancora un’altra sega’, lo ha fatto solo il nostro amico, i miei fratelli appagati si sono gustati lo spettacolo e quando me ne sono venuta mi hanno applaudita!…..
Anche il nostro amico ha goduto tirando fuori un bel po’ di sperma, quasi urlano e puntando i piedi per terra.”’il ghiaccio era rotto completamente, in tutti i sensi!
I nostri pomeriggi sono continuati per molto”.Sei persone vergini (lo eravamo tutti la dentro) che si divertivano come non mai’.con l’impegno che io, essendo l’unica femmina, non mi si poteva toccare, in primis perch&egrave non mi sarei mai fatta scopare da un mio fratello e secondo il nostro amico doveva rispettare l’amicizia che tutti noi gli avevamo concesso e quindi non poteva pretendere di scoparmi anche se poteva ed era l’unico legittimato a farlo.
CONTINUA”.
La cosa va avanti, il nostro amico comincia, per me e nei miei pensieri, a diventare un po’ più amico, (soprattutto perché lui qualche volta ci prova ma io lo tengo a debita distanza, anche se, non mi tiro indietro ogni tanto a menargli il cazzo, anzi un paio di volte l’ho fatto anche godere, ma scopare no!! un giorno in particolare stavamo dietro casa a cazzeggiare del più e del meno e abbiamo cominciato a giocare un po’ , lui ce l’aveva, come sempre quando stava con me, durissimo, sembrava una spranga di ferro, glie l’ho preso in mano ed ho cominciato a fargli una sega, lui mi ha messo le mani addosso palpandomi tutta, seni, culo, fianchi, poi ha cercato di insinuarsi in mezzo alle mie gambe, prima con una mano e l’ho lasciato fare, poi mi ha infilato un dito in figa ed ha cominciato ad andare avanti e indietro, quando pensava che fossi cotta al punto giusto ha puntato il cazzo direttamente in mezzo alle gambe, io ero eccitatissima, avrei voluto farmelo mettere dentro, ma non me lo aspettavo e quindi gli ho permesso di infilarlo fra le gambe che io, nel frattempo, avevo opportunamente strette, perciò ho catturato quella verga in mezzo alle cosce e gli ho dato la possibilità di simulare una scopata” Marco (&egrave il nome del nostro amico) ha cominciato a grugnire ed a spingere in avanti con il suo cazzo, ha anche provato a farmi allargare le gambe con la speranza che io lo facessi e lui avesse la possibilità di infilarmelo in figa, prendendomi ad attaccapanni, ma io non ho mollato ed ho stretto ancora di più le gambe, sentivo il cazzo fra di esse come se fosse prigioniero, ad un certo punto l’ho sentito pulsare e Marco gemendo ha sborrato fra le mie cosce, tutto lo sperma che mi colava fra le gambe, naturalmente sentendo tutto quel ben di dio sulla mia pelle sono partita per il mondo dell’estasi, prima comprimendo ancora di più quel cazzo fra le gambe poi infine, considerato che gli si era ammosciato il cazzo e quindi non correvo pericoli di penetrazione, per avere un orgasmo completo ho allargato le gambe ed ho scaricato tutto il nettare di piacere che avevo dentro.
Tutto questo naturalmente su di me provocava delle voglie particolari, lo immagino spesso in mezzo alle mie gambe con il suo dardo a cercare di penetrarmi’..una notte in particolare me lo sono sognato che mi scopava in un modo appassionato, con i miei fratelli attorno che facevano il tifo (chi per me o per lui) a chi sarebbe venuto/a prima”li abbiamo fregati a tutti, siamo venuti insieme, insomma stava diventando un’ossessione.
Nel frattempo era arrivata l’estate e, come dicevo prima, stavamo fuori casa, il gioco quando stavamo all’aria aperta era molto limitato, anche perché ci poteva vedere qualcuno in particolare la madre di lui che nel frattempo, avendo momentaneamente perso il lavoro, stava a casa”Per me, comunque, era diventato un chiodo fisso che mi dovevo scopare Marco o, se vogliamo, dovevo farmi scopare da Marco o, meglio ancora, dovevamo sverginarci a vicenda..quindi studiavo come fare e ho individuato un posticino ubicato verso una piccola boscaglia un po’ distante da casa, al riparo da occhi indiscreti, l’ho quindi preparato a dovere e cio&egrave mi sono fregato un plaid in casa e un vecchio cuscino e li ho nascosti in quella boscaglia.
In uno di quei pomeriggi, con un raggiro ho portato Marco in quel piccolo boschetto mentre due dei miei fratelli (i più piccoli) perché dei gemelli uno era andato via a fare il militare e l’altro stava in città dove aveva cominciato a lavorare, erano scomparsi dalla nostra vista, quindi non ci avrebbero visto, ho subito tirato fuori dal nascondiglio il cuscino e il plaid, ci sediamo per terra, Marco mi abbraccia, incomincia ada accarezzarmi, mi passa una mano sulle tette e mi sussurra:
‘Dai voglio fare all’amore con te”.’dai , ti prego”. continua’ ‘non ne posso più””’voglio scoparti’
Ci allunghiamo sul plaid uno a fianco dell’altra, con una mano gli accarezzo in mezzo alle gambe e m i rendo conto che, effettivamente, non ce la faceva più, aveva il cazzo duro in un modo pauroso, credo che così duro da quando lo conosco non ce l’abbia mai avuto’.infilo la mano sotto ai pantaloncini (portava un pantaloncino corto, molto leggero), lui si solleva un po’ sulle spalle e si toglie la maglietta, continuo ad accarezzargli il cazzo, tremendamente turgido da paura, solleva il sedere e si sfila i pantaloncini così facendo si erge un po’ e simulando una scopata, si irrigidisce e mi sborra in mano, una colata di sperma infinita”li per li ci rimango un po’ male, ma mi rendo conto subito che non c’&egrave nessun problema, non gli si abbassa di un millimetro, rimane duro come la pietra’..a quel punto, mentre lui si pulisce un po’ di sperma che gli era caduta sulle gambe, mi spoglio nuda, cio&egrave in pratica mi tolgo il vestitino e rimango con le sole mutandine (non indossavo a quella età, mai, il reggiseno, non ne avevo bisogno, le mie due poppette si reggevano benissimo da sole), allargo le gambe e lui non se lo fa nemmeno chiedere che già sta fra le mie coscette (ero mingherlina, pesavo 42 kg), la mia fighetta tutta ricoperta da una bella peluria nera, senza nessuna cura (diciamo allo stato brado, per rendere l’idea) era a sua completa disposizione pronta ad accoglierlo dentro di se (dio!!!….. come ti vengono naturali certi atteggiamenti e su cosa devi fare, pur non avendolo mai visto fare e tantomeno mai fatto, perché non dimentichiamo che anche lui era vergine, tutto si svolgeva come se fosse da una vita che scopavamo), mi rendo conto che lui comincia a tremare,

‘Dai”.gli dico’.’dai stai calmo”.’altrimenti non ci riusciamo’

Lui si rilassa un po’ e comincia ad avvicinarsi con il cazzo alla mia figa, &egrave arrivato!…..punta la capocchia sulla mia grotticella e comincia ad entrare, sento che mi brucia un po’, gli chiedo di fare piano, lui si retrae un po’
‘ no’ gli dico ‘vai avanti, fai piano però non voglio sentire tanto dolore, voglio che sia una cosa bella e un bellissimo ricordo’
Ricomincia da avanzare, il suo cazzo si fa strada dentro la mia figa che la momento &egrave secca, arida tanto &egrave la tensione che provo, lui va avanti piano &egrave davvero dolcissimo, comincio a rilassarmi un po’, intanto lui arriva in fondo, ce l’ho tutto dentro e non mi ha fatto male per niente, solo un po’ di bruciore all’inizio’.&egrave bellisimo!!!! Sono una donna, grazie Marco e lui &egrave un uomo, siamo felici, lui si ferma e tiene ben piantato il cazzo dentro alla mia figa, si china su di me e mi da un bacio sulla bocca, accolgo la sua lingua dentro di me, adesso lui ha preso completamente possesso del mio corpo e io del suo, ci commoviamo (ci si riempiono gli occhi di lacrime) per la felicità raggiunta in quel momento, il nostro &egrave stato veramente un atto d’amore, passato il primo momento (bellissimo e irripetibile) di congiunzione dei nostri corpi, lui ha cominciato a cavalcarmi, sempre con tanta delicatezza e tanta dolcezza, entrava ed usciva dalla mia figa senza mai uscire completamente ma percorrendola tutte le volte in tutta la lunghezza del suo cazzo”avanti, indietro, avanti, indietro e poi ancora avanti fino ma spingerlo tutto dentro, io sono un lago, ma non riesco a raggiungere l’orgasmo completo perché ho paura che mi venga dentro e possa rimanere incinta, quando mi rendo conto (dopo un bel po’ di pompate) che sta per godere gli dico di uscire, lui lo fa, un po’ maldestramente ma esce, non so se qualche schizzo di sperma sia finito dentro alla mia figa (la conferma che non era successo niente l’ho avuto dopo pochi giorni quando mi sono tornate le mestruazioni), il resto lo scarica sul mio pancino e sulle mie tette, ne ha una quantità enorme che io non avevo mai notato quando ci masturbavamo”in quel momento, io libera da pensieri, ho goduto a valanga, ho avuto un orgasmo che non mi si fermava più’..
E’ STATO MERAVIGLIOSO!!!!

CONTINUA’..
FASE 3′. LA VITA CONTINUA
Adesso che ero donna dovevo cominciare a prendere delle precauzioni e solo mia mamma poteva darmi dei consigli in merito, quindi l’ho messa al corrente che io e Marco stavamo insieme e che avevamo fatto all’amore, lei si &egrave subito preoccupata ma io l’ho rassicurata che non era successo niente e che, però, siccome avremmo sicuramente continuato a farlo mi dovevo proteggere.
Mia mamma, che era una donna (anzi &egrave) davvero eccezionale mi ha portata dal suo ginecologo e mi ha fatto prescrivere la pillola (cosa che faceva anche lei, oramai da anni, altrimenti avrebbe messo al mondo altri 10 figli in quando mio padre, a detta sua era, non lo so se lo &egrave ancora, uno stallone di razza che voleva sempre scopare).
Io e Marco sci siamo un po’ allontanati dai miei fratelli, anche perch&egrave pure loro hanno trovato altri sbocchi e noi facevamo oramai coppia fissa’..nei due anni successivi abbiamo scopato abbastanza frequentemente, senza risparmiarci’..poi lui &egrave partito militare e io sono andata a vivere in città, quando &egrave tornato da militare abbiamo ricominciato a frequentarci ed era ancora più bello perché veniva a casa mia e restava tutta la notte in modo che dopo che avevamo fatto l’amore, dormiva insieme a me.
Ci siamo frequentati per alcuni anni, poi lui per motivi di lavoro si &egrave trasferito in un’altra città, voleva che lo seguissi, ma io non ho voluto rinunciare alla mia libertà che con tanta fatica mi ero conquistata. Lui ogni tanto tornava a trovarmi, lo fa ancora oggi, molto raramente ma lo fa e quando viene scopiamo sempre con tanta passione, noi, penso, che ci vogliamo ancora bene, forse non ci amiamo ma ci vogliamo sicuramente bene, io non dimenticherò, come penso lui, che la soglia dell’amore l’abbiamo varcata insieme!
Abbiamo raggiunto (diciamo) un accordo”.io alcuni anni fa, quando lui mi chiese di seguirlo gli dissi oltre al mio rifiuto:
‘Marco, io non mi sposerò mai, tu sarai sempre il mio amore, sempre il mio preferito ma, io voglio essere un’anima libera e se, per caso, mi dovesse capitare di dover andare a letto con un altro mi devo sentire libera di farlo”Tu puoi lasciarmi definitivamente, se vuoi, puoi eventualmente sposarti o metterti stabilmente con un’altra donna o, se vuoi puoi fare lo stesso ragionamento che ho fatto io per me, io siccome ti voglio bene e tu sarai sempre l’uomo che mi ha resa donna accetterò senza nessun preclusione qualsiasi tua decisione in merito.’
‘Devo riflettere qualche giorno’ mi disse.
La sera stessa mi ha telefonato comunicandomi che il giorno dopo sarebbe venuto da me perché aveva già deciso.
E’ venuto il giorno dopo, mi ha comunicato la sua decisione che era quella che io speravo, cio&egrave che anche lui avrebbe fatto l’anima libera e se gli fosse capitato non avrebbe detto di no ad un’altra donna, fermo restando che il suo amore di riferimento ero io”..Abbiamo scopato come se fosse la prima volta, solo che lo abbiamo fatto con tanta esperienza in più e con la simpiosi di due amanti che scopano insieme da tempo”.lo abbiamo fatto 5 volte quella notte’..
Il patto, a distanza di oramai parecchi anni, regge ancora e quando mi viene a trovare scopiamo sempre come matti’.qualche volta passiamo il wkend fuori insieme.
Il mio spirito libero &egrave stato appagato e non mi sono fatta mancare niente, ho avuto altri uomini con i quali ho scopato ma solo fisicamente, adeso ho puntato il nuovo direttore del s.mercato dove lavoro (un bel tipetto, giovane e pimpante, morettino, sempre vestito di tutto punto e mi sta venendo sempre più la fantasia di vederlo nudo)’garantito, a meno che non &egrave gay (ma non sembra) che fra non molto me lo faccio”’tranqulli!!!!!!….
IO SONO, APPUNTO, UNA RAGAZZA LIBERA!!!
continua……

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