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Racconti 69Racconti Erotici Etero

Story

By 5 Ottobre 2015Febbraio 9th, 2020No Comments

Story

Racconto di vita vissuta vero (dice chi me lo ha proposto )

Francesca è una bella signora di quarantacinque anni. Vive la sua intensa e felice vita a Milano dove si è sposata con Gianni. Lui ha tre anni più di lei. Si sono conosciuti in Università; lei matricola, lui all’ultimo anno.
Gianni è un dirigente bancario di successo; lavora nell’unità compliance presso la sede principale della banca che è nella periferia di Milano. Lei è un ‘quadro’ presso una nota banca d’affari che ha gli uffici nel centro di Milano.
Il mio interlocutore è Beppe. Conosce Francesca dai tempi delle scuole superiori; erano della stessa sezione del liceo da loro frequentato (sempre a Milano).
E’ stato da sempre attratto, innamorato, da lei. Anche oggi che ha moglie con figli, ogni qualvolta che la incontra, sospira pensando se’.
Si incontrano con una certa frequenza. La compagnia è quella dei tempi passati che si era costituita prima dell’avvento di Gianni (che arriva da un paese del nord est Italia) ed è ,anche con i nuovi ‘arrivi’, rimasta compatta. Ogni due/tre settimane passano insieme il sabato sera. Solitamente si incontrano e fanno serata a casa di uno di loro. E’ una compagnia di benestanti: imprenditori ,liberi professionisti o carrieristi. Insomma chi più, chi meno, stanno tutti economicamente bene.
Francesca e Gianni sono una bella coppia in tutti i sensi.
Vivono in una ridente zona nei pressi di Milano dove hanno una bella villetta. Hanno due bei figli adolescenti: una femmina ed un maschio.
All’apparenza vanno molto d’accordo . Per i più attenti, lui è un po’ rigido e conservatore, mentre lei è solare e appare molto dolce.
Vanno a messa tutte le domeniche e se c’è da aiutare’non si tirano indietro.
Fisicamente possono essere definiti fortunati. Lei ha un altezza normale, capelli chiari che le incorniciano un dolce ed attraente viso. Un bel fisico anche se nascosto da un abbigliamento sempre elegante, ma morigerato.
Beppe, che ha avuto la fortuna di vederla in costume al mare oltre a dire quello sopra descritto, dice che se la si guarda con attenzione o la si frequenta ci si rende conto della sua grandissima femminilità.
L’ha vista, in costume, sia in due pezzi che con l’intero e dice che ha delle curve favolose con un culetto sodo che spinge indietro e dei seni dove ci si vorrebbe appoggiare per dormire.
Lui è un po’ più alto di lei. Capelli neri ed ha un bel fisico. Veste elegante ed ha un buon modo di rapportarsi. In lui si intravede spesso il manager’..
Insieme agli amici sono sempre a modo ;mai uno screzio o un dissapore. Sempre d’accordo e in linea tra loro, persino in modo esagerato.
Una coppia da invidiare.
Francesca da quando Beppe l’ha conosciuta, aveva quattordici anni , sino all’arrivo di Gianni, ha avuto qualche filarino di poco conto.
Nel primo anno di università , come detto prima, si è fidanzata con Gianni e si sono sposati non appena sono terminati i suoi studi.
A Beppe è sempre piaciuta, sin dal loro primo incontro. Un po’ per timidezza ,un po’ poiché la considerava irraggiungibile, non ha mai osato farsi avanti.
Meglio un’ amicizia che perderla’E nel corso degli anni è diventato il suo amico più stretto.
Quello o quella a cui si racconta tutto o quasi. Chiaro: Beppe non poteva raccontare tutto.
La presenza di Gianni non ha scalfito la loro amicizia. Forse Gianni lo considerava/considera, a ragione, inoffensivo, e quindi con ritmi diversi il loro dialogo è continuato.
Da ciò Beppe ,nel tempo ,mettendo insieme spunti diversi ha conosciuto l’opinione di Francesca sul marito e tante altre cose del suo vivere.
Ne emerge un bel quadro. Unica area grigia : il tanto, troppo, tempo che dedica al lavoro.
Una famiglia serena e felice. Forse lui dedica troppo tempo al lavoro.
Francesca è soddisfatta del suo lavoro che le lascia il tempo per dedicarsi alla casa ed ai figli. Problemi economici zero e grande attenzione al futuro. I figli studiano con profitto. Tutti, con la limitazione del tempo a disposizione, fanno sport. Lei aiuta, dice poco per quello che si dovrebbe, in parrocchia; mentre lui oberato da impegni va solo a messa la domenica con lei.
Per entrare in discorsi più intimi, lei appare più disponibile e fiduciosa verso gli altri mentre lui è molto attento e sospettoso.
Nel sesso non sono degli affamati; tra una battuta e l’altra ha scoperto che lo fanno quelle due /tre volte al mese. Dice che due figli sono abbastanza, ma non c’è bisogno di assumere strane sostanze attraverso la pillola. Sostiene che è sufficiente stare attenti.
L’ intervallo di pranzo di Francesca durante le giornate lavorative dura circa un ora ,potrebbe fare di più. Non è legata a ‘ timbrature’, ma avendo poco da fare dopo aver velocemente fatto uno spuntino ed aver guardato qualche vetrina torna in ufficio. Mangia spesso da sola ,non con i colleghi ,non perché siano antipatici anzi’.ma ciò le permette si staccare per un po’ di tempo dal lavoro per rilassarsi ed essere più efficiente.
Il marito operando in periferia ed essendo’ pieno’ di lavoro non viene quasi mai in centro. Nel caso l’avvisa e pranzano insieme.
Queste sono le premesse ed adesso la story.
Beppe è un vecchio lettore dei racconti di Milu, che segue di nascosto dalla moglie da numerosi anni.
Dice di non avere la verve dello scrittore e quindi preferisce leggere. Ha letto molti piacevoli ,piccanti racconti, veri o falsi che siano, e da una sua fantasia diventata realtà è giunta la story.
In un racconto si faceva riferimento al sito ‘ la moglie offerta’. Preso da curiosità è andato sul sito dove ci sono brevi racconti di esperienze di vita vissuta da coppie con lui cuckold. Lui o lei che raccontano la loro esperienza nel rapporto con un terzo che si sostituisce al marito quasi sempre consapevole e consenziente. Alcune volte il marito è partecipante, spesso solo osservatore.
Nel sito vi sono bull(vengono chiamati così) che si offrono per deliziare coppie alla ricerca di nuove esperienze o per supplire a deficienze sessuali del marito.
Essi illustrano e spesso mostrano il loro fisico, o una parte di esso(immaginate quale?) e le loro capacità amatorie.
Nella lettura sorridente delle ‘ offerte’ fu colpito dall’inserzione di un bull. Non magnificava il suo corpo, forse lo dava per scontato, ma i suoi successi.
Diceva di avere quasi cinquanta anni e che negli ultimi quindici anni aveva reso felici centinaia di coppie ed in particolare le dolci metà femminili. Viveva nel centro di Milano ed era un benestante single.
Scattò nella mente di Beppe una fantasia.
Dove non ho potuto io ,potrebbe un altro?
Sono davvero Francesca e Gianni una perfetta coppia?
Via email contattò il bull, che si rivelò con il nome di Maurizio. Dopo i primi contatti aveva appreso alcuni elementi interessanti: era laureato, ricco di famiglia( viveva di rendita) , cinquanta anni, interessato solo a coppie belle.
Aveva numerosi interessi ,pareva intelligente ed a modo (una persona riservata).
Dalle email ricevute si era creato una buona opinione di lui.
Per realizzare la sua fantasia solleticò il suo orgoglio proponendogli una specie di scommessa.
In sintesi: troppo comodo fare sesso con belle signore con il consenso del marito. Propose di fornirgli il nominativo e poche altre informazioni di una bellissima donna sposata ed avrebbe scommesso che non sarebbe mai riuscito a portarla nel suo letto.
Per farla breve ,dopo uno scambio di email, il bull gli disse che non solo l’avrebbe portata a letto ,ma l’avrebbe svezzata al gioco del sesso (se già non lo era).
In gioco cinquemila euro .
Era una scommessa a lungo termine. Termine ultimo un anno. In palio cinquemila euro per il vincente. Tutto sul reciproco onore.
Beppe gli fornì unicamente il nome e cognome di Francesca e la banca dove lavorava.

Cap II

Il secondo capitolo comincia con una integrazione al primo. Pensavo non fosse importante ,ma alcuni lettori mi hanno chiesto di approfondire l’aspetto fisico delle persone coinvolte nel racconto.
Ritenevo secondario questo aspetto ,ma ho ‘girato’ la richiesta al suggeritore Beppe.
Beppe mi dice che vuol dire poco delle persone coinvolte e che dal racconto emergeranno notizie sufficienti.
L’immagine fisica di Maurizio, in parte è certa, in parte ipotizzata : alto oltre la media(certa), fisico prestante(certa), capelli folti e neri ed occhi chiari (presunta). E poi: grandi doti comunicative e spiccata cultura ed intelligenza(certa). Molto sicuro di sé( forse troppo) e sicuramente ricco(presunta). Gli attributi che molti chiedono, la lunghezza del’..nella norma(certa).
Poi capirete del perché certa o presunta
Francesca com’è? C’è poco da aggiungere. Una donna di alta classe e bellezza
che attrae tutti.
Il marito? Gianni. Fisicamente un bell’uomo. Piacerebbe a molte donne ed a molti uomini.
Ripeto: per Beppe è un ‘ rigidone’ e forse ‘bacchettone’, ma fisicamente è sopra la media.
Non so se sono riuscito a togliere la curiosità, ma questo è quanto possiedo.
Torniamo agli eventi.
Passarono alcuni giorni quando alla posta elettronica di Beppe giunse un’ email con in allegato..
Era il bull che scriveva.
Una sola frase: è lei?
L’allegato era una foto. Era lei: Francesca.
Era una foto fatta con uno smartphone . Riprendeva Francesca in movimento in piazza Duomo. La sua snella figura era stata ripresa mentre camminava. Indossava un vestito chiaro e i suoi capelli davano l’idea dell’ondeggiamento dovuto al muoversi. Aveva un sorriso sul viso. Maurizio doveva aver scattato la foto mentre la incrociava. Nello sfondo si intravedeva il Duomo.
Beppe rispose all’email: si, è Francesca.
Maurizio era riuscita a trovarla e adesso?
Passarono altri giorni; Maurizio inviò una nuova email con allegato.
Nell’email era scritto: è iniziata la fase di contatto. Devo ammettere che avevi ragione. Oltre ad essere bella è una persona simpatica e squisita. Sarà piacevole vincere la scommessa. Nella foto si vedeva Francesca, questa volta ferma, sempre in piazza Duomo ; in un angolo della foto si vedeva il braccio di un uomo teso verso lei. Doveva essere il braccio ‘ libero’ di Maurizio.
Altri giorni trascorsero prima che arrivasse un’altra email con l’abituale allegato..
Il contenuto: stiamo prendendo un caffè al bar all’angolo di Piazza Duomo. Ci sono voluti alcuni giorni per giungere a questo. Ho fatto in modo di incontrarla casualmente alcune di volte in giro in centro.
L’avevo fermata il primo giorno per chiederle informazioni sulla sua bellissima borsa dicendo che avrei voluto fare un regalo ad una mia amica per il suo compleanno e che ero rimasto colpito dalla sua borsa e che a costo di sembrare maleducato l’avevo importunata per ‘..
Sorpresa aveva reagito dapprima con diffidenza, ma poi si era mostrata gentilissima e mi aveva detto tutto e di più.
E’ stato facile, dopo averla incontrata altre volte, invitarla per un caffè. Vedi la foto.
A risentirci.
Nella foto effettivamente si vedeva Francesca che beveva un caffè. Il viso,attento, era rivolto a qualcuno.
Altri giorni e nuova email.
Lo scritto era poco: procedo. Ciao
Nella ‘consueta’ foto Francesca era ripresa seduta ad un tavolino che pranzava. Era certamente l’intervallo di pranzo . Ciò era evidente dai presenti, in foto, dietro lei. Erano persone che stavano facendo la pausa pranzo.
Il tavolo era da due; e per come era disposta Francesca e le cose sul tavolo, c’era sicuramente una altra persona di fronte a lei. La persona che aveva fatto la foto allegata.
Nei giorni successivi arrivarono diverse email. Sempre al pomeriggio.
Non c’era nulla di scritto, ma sempre fotografie allegate.
Ogni volta vi era una foto di Francesca, sempre sorridente . I giorni degli ‘scatti’ erano diversi poiché Francesca indossava sempre abiti diversi.
Poi un piccolo cambiamento . Le foto arrivavano ad un orario più tardo. Alle foto del pomeriggio si aggiunsero alcune foto fatte di sera. L’abito del mezzogiorno coincideva con quello della sera. Quindi si incontravano più volte nello stesso giorno.
Era come se il bull la incontrasse a pranzo e poi l’attendesse la sera, al termine della giornata lavorativa, per poi l’accompagnarla al mezzo pubblico che Francesca prendeva per tornare a casa. Come facevo a sapere? Nella foto ,con Francesca, sullo sfondo c’era il tram che solitamente lei prendeva per tornare a casa: il dodici.
Questo tipo di foto fu ripetuta in giorni diversi. Era per confermarmi il ‘messaggio’.
Come potei notare le email di Maurizio erano sempre sobrie ed esplicative. Non si perdeva in parole. Era, come mi aspettavo e come diceva di essere ,un uomo d’azione.
Era trascorso ben oltre un mese. Giunse un email; questa volta senza allegato.
Il suo contenuto mi fece venire i brividi.
Il momento è arrivato. Sa molte cose di me. Chi sono, cosa faccio ,dove abito’.Siamo sicuramente in sintonia. Mi piace molto. Sono convinto che non le sono indifferente. A dimostrazione tanti pranzi ,caffè, ‘ritorni’ a casa, trascorsi con me.
Domani le farò visitare il mio appartamento.
A parte i brividi non sapevo che fare. Che dire,? Cosa provavo? Stava accadendo qualcosa di sperato, ma fortemente inaspettato. Era veramente ciò che desideravo?
In questo periodo avevo incontrato due volte Francesca ed il marito, nei soliti incontri con gli amici. Mi era parso tutto come al solito. Lei piacevolissima al fianco del marito. Lui sempre uguale. Nessuna anomalia. L’avevo sentita anche per telefono(non sono a caso il suo miglior amico) ed era ridente e contenta. Cosa stava per succedere?
La sera successiva attesi con impazienza l’email di Maurizio.
Il pling del computer ad un nuovo arrivo di posta mi fece sobbalzare i visceri. L’attesa e lo stress mi stavano mangiando. Ero contemporaneamente preso dalla voglia di ricevere notizie e dalla speranza che nulla mi pervenisse.
Il pling annunciò l’arrivo.
Prima il contenuto. Una sola parola che non conoscevo: pasturo.
Cosa vuol dire?
In allegato non una foto, ma un video.
Volli fare la cosa per gradi e presi un vocabolario d’italiano.
Pasturo: Condurre alla pastura; pascolare
Nella pesca, il gettare in acqua la pastura per attirare i pesci…
Per capire cosa effettivamente intendesse dovetti vedere il video.
Le prime immagini del video cominciavano dal pianerottolo di accesso all’abitazione di Maurizio. Veniva inquadrato l’intero pianerottolo e le scale che portavano ad esso. Era sicuramente un ultimo piano .Non vi erano scale che salivano e vi era solo una porta sul piano. Quindi la sua abitazione ea in cima al palazzo ed occupava l’intero piano. Siccome era in piazza Duomo si confermava che Maurizio è molto ricco.
Nel video si vede bene Francesca. Si vede meno bene Maurizio, come se fosse in una zona d’ombra. Sapeva come farsi riprendere parzialmente dalle telecamere.
Maurizio è avanti lei e sta aprendo la porta. Lei alle sue spalle è tranquilla, con un’aria un po’ curiosa.
Guardo quanto dura il video. Un’ora. Un intervallo di pranzo.
Il video ‘continua’ nell’appartamento. Francesca e Maurizio fanno il giro dell’appartamento. Maurizio fa lo chaperon e le mostra le diverse stanze. E’ un appartamento molto grande, immenso, e riccamente ammobiliato. La somma stimata che farò alla fine del giro sarà di almeno quattrocento metri quadri. Trenta/trentaquattro metri per dieci/dodici. E’ possibile.
I mobili sono di lusso, ben integrati tra loro. Riconosco nei quadri alle pareti pittori famosi.
Ho perso il conto delle stanze visitate. Vi sono più camere da letto e bagni ,il suo studio, una camera adibita a palestra, una per il biliardo ,una per il ping pong, una sembra serva solo per ascoltare musica ed ha un impianto stereo favoloso, una stanza viene utilizzata solo per proiettare film ed ha un ampio schermo. Vi è una grande cucina ed un immenso soggiorno.
Maurizio apre una finestra, dal video si vede sullo sfondo il Duomo.
Nella parte opposta al Duomo la sorpresa maggiore. Una stanza con una piccola piscina, sarà stata tre metri per sei, e una parte attrezzata a sauna.
Non si riesce mai a vedere bene il viso di Maurizio. Deve aver ritoccato il video ogni qualvolta lui apparisse.
Oltre a vedere si sente. Le loro voci sono registrate perfettamente ed accompagnano lo scorrere delle immagini. Lui con modestia racconta a Francesca la storia ed i contenuti di ogni camera unendo le spiegazioni a gag e fatti divertenti. Racconta con brillantezza di episodi che hanno accompagnato la vita di quelle stanze. E’ bravo perché la fa ridere e partecipare . Francesca è divertita , ma anche curiosa e gli fa centomila domande avendone le più appropriate risposte.
Il ‘giro casa’ è durato almeno mezzora. Tutto l’appartamento è sotto monitoraggio video. Per sicurezza o altro?
Lui la porta in cucina ;la tavola è già apparecchiata ed i piatti contengono numerosi, leggeri ,cibi. Francesca manifesta la sua sorpresa, ma lui dice che non è merito suo. E’ stata la signora che accudisce l’appartamento a preparare( su suo indicazione)’
Sono rilassati e stanno bene insieme. Si scambiano battute e commenti. Sono affiatati.
Il suo comportamento è da gentiluomo. Forse mi aspettavo un atteggiamento diverso: predatorio e più aggressivo. Continua a sorprendermi sa certamente cosa fare
Maurizio mesce il vino. E’ un vino bianco. Deve essere fresco e godibile poiché ne bevono quasi l’intera bottiglia.
Il tempo per loro scorre velocemente, non se ne rendono conto per il ‘piacere’ che hanno nello stare insieme.
E’ lui che guarda l’orologio e dice: abbiamo fatto tardi sono le due e mezza. Devi tornare in ufficio. E’ un’affermazione che spera il contrario.
Lei guarda il suo orologio e dice: è vero ,è tardi, devo rientrare.
Quasi con dispiacere si alza dalla tavola e dice: dobbiamo mettere a posto.
Maurizio dice : non preoccuparti; ci penserà più tardi la signora’..
Maurizio si rimette la giacca che aveva tolto quando si era seduto a tavola. Lei prende la borsetta ed insieme vanno alla porta d’uscita. Lui apre e la fa passare. Poi esce e, mentre lei alle sue spalle attende rivolta a lui.
Maurizio chiude a chiave la porta e si volge.
Inavvertitamente si trovano vicino ,viso a viso, lo sguardo nello sguardo. Sembrano imbarazzati del momento.
Basterebbe un leggero movimento in avanti di uno dei due.
Sono attimi lunghi come l’eternità. Ho il fiato sospeso.
Diamo la responsabilità dell’avvenuto alle leggi della fisica.
Le scale sono alle spalle di Francesca. Se si gira urta Maurizio. Se Maurizio accenna un movimento in avanti, verso le scale, andrebbe su Francesca.
Lo status quo non può essere infinito. Ripeto il tutto è durato pochi attimi.
Tutti e due fanno il proprio movimento verso le scale e si trovano uno addosso all’altro.
L’esito che appare scontato, a me che vedo, non pare sia stato cercato. O Maurizio ha’.?
Cosa è successo?
Cosa poteva succedere tra due persone che trascorrono bene il tempo insieme, che è palese si piacciano, che sono ‘allegri’ di un piacevolissimo incontro/pranzo?
Potrei raccontare la scena a rallentatore
I visi si avvicinano .Le labbra ed i nasi contemporaneamente si toccano. Le mani di ambedue vanno a cingere l’altro.
Il bacio è la naturale conseguenza. E’ un bacio intenso, profondo. Unisce due persone.
Dura poco, pochissimo. Si staccano come spaventati. Lui dice: scusa. Lei lo guarda come stupita di quanto avvenuto .
Trasognati ,sembra si stiano riavvicinando. E’ lui che si muove passandole al fianco e che dice: dobbiamo andare. Fai tardi.
E si avvia per le scale ,trascurando l’ascensore.
Lei ,in silenzio, pensierosa, lo segue per le scale.
Due giorni dopo un’ email di Maurizio senza allegato di alcun tipo.
Contenuto: mi ha cercato al telefono. Voleva scusarsi (per cosa?). Le è spiaciuto per quanto avvenuto. Ritiene sia stata colpa sua. Le spiace interrompere così una nuova amicizia. Non voleva mettermi in difficoltà’
E’ matura. Non so lo sa(forse), ma è matura. Domani la vedo. La porterò a casa mia e’.
Solo tre righe, ma che mi hanno ‘schiantato’ .
Devo fare qualcosa? Cosa posso fare? Devo, devo’
Le telefono.
Ciao Francesca, come stai?
Siamo stati a telefono tanto. Lei ,io, suo marito, mia moglie, i figli, il lavoro, gli amici. Abbiamo spaziato su tutto.
Lei sempre la stessa: dolcissima ed arguta. Ironica, allegra ed intelligente. Non traspare nulla di quello che segretamente sta vivendo .Le dico: ciao, a presto con gli amici.
Attenderò ,da Maurizio, eventuali nuove.
Cap III

L’ansia mi accompagna sin dal mattino. Non vedo l’ora giunga la sera per soddisfare in un senso o nell’altro i miei dubbi. Francesca cederà o meno a Maurizio ?
Faccio fatica a razionalizzare il mio volere.
Se Maurizio non manderà email vorrà dire che nulla è successo . Ciò mi darà un grande sollievo. Esiste ancora la fedeltà.
D’altra parte se nulla accadrà una parte di me rimarrà insoddisfatta.
Attendo.
Alle ventidue il noto suono dal computer: pling. E’ arrivata un’email. Trattengo il respiro, è con una sorte di timore che guardo il mittente. E’ lui e ci sono anche due allegati: una foto ed un video.
Lo scritto come al solito è stringato: guarda prima la foto..
‘Apro’ la foto.
Francesca è in piazza Duomo; deve essere di fronte a lui. Indossa un vestito gonna e camicetta con giacchino chiaro. Ha i capelli sciolti. Gli sorride, ma è un sorriso di attesa. E’ bellissima.
‘Apro’ il video. Guardo la durata. Oltre due ore.
Deja vu.
Sono sul pianerottolo. Maurizio apre e come da galateo entra e le tiene la porta aperta. Un mio pensiero: l’ingresso di Francesca nella tana del lupo.
Sembra a suo agio, ma per me che la conosco bene, non è così. Maurizio non contribuisce ad alleggerire il momento. E’ gentile ,ma non spigliato come al solito.
Una sottile corrente li sta attraversando, ambedue, per motivi diversi, sono in tensione. Vanno direttamente in cucina; la tavola è già imbandita come la volta precedente.
Ciascuno fa il suo e si siedono per pranzare. Chiacchierano, ma i discorsi non sono fluidi; sembra si sforzino di essere ‘normali’. Parlano di cose generiche e qualche sorriso e brevi risate ‘scappano’ rasserenando il clima. L’atmosfera adesso è migliore che all’inizio.
E’ un pranzo veloce. Il time alla base del video ‘segna’ sedici minuti.
Maurizio guarda l’orologio e dice :visto ? Abbiamo fatto in fretta. Possiamo andare a fare un giro.
Lei dice: si è vero; abbiamo fatto presto. Ambedue si alzano .Lei è presso la tavola e non si muove.
Maurizio si avvicina a Francesca e le dice: tutto bene? Da quando ci siamo incontrati mi sembri strana. Diversa dal solito. Problemi?
Lei: no; è tutto normale. Solo qualche pensiero.
Guardo. Sono a contatto. La tensione attraversa loro ed anche me. Suspence. Silenzio.
Maurizio la tocca ad un fianco facendola spostare.
‘ Vedo’ al rallentatore.
La stringe a sé . Lei non lo respinge, ma neanche lo ‘aiuta’. Il suo capo verso il suo viso. Le sue labbra sulle sue. Contatto.
Dopo un attimo il bacio viene ricambiato. Si stringono. Le bocche sono saldamente unite. Le sue mani spaziano tra le spalle, la schiena e scendono a stringerle il culo tirandola a sé. La sua virilità contro il suo pube.
E’ una scelta. Le sta facendo sentire la sua ‘eccitazione’. Tra le bocche unite sfugge un suo gemito di piacere.
Limonano. Sono avvitati. Lui si stacca. La prende per mano e la conduce fuori dalla cucina.
E ‘ la strada per la sua camera da letto.
Non parlano.
Lei lo segue. Sono sulla soglia della camera. Lei farfuglia un : non possiamo.
Maurizio non ascolta; ancora due passi e sono a fianco del letto . L’abbraccia nuovamente ed insieme ‘cadono’ sul letto.
I corpi sono stretti e sovrapposti , nuovamente profondamente uniti attraverso le lingue che si stanno esplorando.
Le mani di lui si infilano da sotto; il vestito viene parzialmente sollevato . Vedo che Francesca indossa le collant. Penso che non si fosse ‘preparata’ per un incontro sessuale.
Ciò non vuol dire che non pensava potesse succedere.
Immagino che la mano di Maurizio sia risalita e si sia inserita nei collant. Ha superato la difesa selle mutandine ed ha raggiunto l’obiettivo. Inizia a lavorarla. Francesca allarga le gambe. Il vestito è risalito ed adesso il suo grembo, coperto dalle collant , è visibile.
Vedo la mano di Maurizio dove immaginavo fosse.
Continua a baciarla . La sua mano interrompe un attimo; prendo le collant e le tira verso il basso. Adesso si vedono gli slip di Francesca . Sono bianchi.
La mano riprende la posizione e riprende il suo movimento. A Maurizio non basta.
Fa come prima; solo che adesso la manovra riguarda gli slip. Li cala a mezza coscia. Raggiungono le collant. Non è finita.
In un unico movimento prende insieme i bordi delle collant e dello slip. Cala tutto verso il basso ed allungandosi riesce a farle sfilare il tutto.
Adesso la parte inferiore di Francesca è libera completamente nuda. La mano di Maurizio riprende il possesso della sua figa. Riesco ad intravedere il pelo biondo della sua intimità. Mette la mano a cucchiaio in modo da farle allargare ancora più le gambe.
E’ aperta e disponibile.
Maurizio lascia la sua bocca e si lascia scivolare in basso. Poggia il viso sulla figa di lei. Si immerge in essa. La sua lingua”
Lei impazzisce di piacere. Mette le mani sulla sua testa come a guidarlo. In un momento di lucidità dice: basta. Non voglio. Lui non ascolta e non si interrompe. Continua a’.
Lei rinuncia o meglio continua a provare godimento. L’espressione del suo viso parla per lei.
Gode . La fa godere.
Maurizio si dedica all’agognato buco con passione. Lo guarda. Dice: è bello. Un ciuffo di peli biondi, curati nella loro dimensione, lo orna. Sotto l’altro buco è chiuso, ma visibile. Presumo vergine .al
Infila la lingua tra le intime labbra e le separa. Aiutandosi con un dito incrementa lo spazio e porta allo scoperto la clitoride a cui dedica tanta attenzione facendo sobbalzare Francesca.
Mi chiedo se ha già provato queste cose e queste sensazioni.
Maurizio inserisce un dito nel canale. Incontra una leggera resistenza ,ma poi sprofonda in esso. Un solo su e giù, poi le dita diventano due. Entrano. Ruotano. Allargano il foro. Danno piacere. Si infilano fino a dove possono arrivare Prova con un terzo dito. La resistenza alla penetrazione è superiore. Vi rinuncia e continua con due.
Prende la clitoride tra due dita e la stringe. Francesca caccia un gemito. La ricompensa con una intensa succhiata e leccata di figa.
Francesca è vicina all’orgasmo. I suoi gemiti, la sua frenesia, i suoi scomposti movimenti aumentano.
Maurizio si concentra tra clitoride e parete vaginale. Non dà tregua. Non si ferma più. Toglie le dita . E’ solo lingua e poi.
Con circospezione, dolcezza ,il suo indice bagnato d’umori vaginali, prima accarezza e poi lentamente apre l’altro forellino.
Lei dice :no. Li no.
Lui continua a leccare e non demorde. La prima falange è dentro. L’intero dito è dentro.
Lei accetta la nuova intrusione. Deve essere per lei una novità .
Dice :no, no. Ma non scappa.
Il dito nel culo deve essere stato l’azione definitiva.
Un aaahh ‘ spaventoso’ esce dalla sua bocca. Un grande gemito e sospiro. Sta godendo. Viene
. Il suo primo orgasmo con Maurizio, con il bull.
Il suo corpo si muove spontaneamente accettando lingua e dito.
Le sue mani stringono i capelli di lui. Dà un nuovo sospiro di piacere .
Lui le lascia alcuni attimi per godersi e riprendersi dal suo primo orgasmo.
Poi riprende con lingua e dita. Lei dice: no, basta. Ma dopo una brevissima pausa riprende a gioire.
Lui porta una mano in basso ,ai suoi pantaloni. Li sta slacciando e senza interrompere il cunnilingus, li cala e fa scendere anche gli slip. Vedo il suo culo nudo.
Arcua il corpo senza muovere il punto d’appoggio della bocca . Ho capito cosa vuol fare. Intravedo il suo già rigido uccello. Stacca la bocca dalla figa, scivola su lei e la sua bocca torna a contatto della bocca di Francesca.
Il suo corpo è tra le gambe di Francesca. Francesca non si è resa conto della manovra.
Il suo uccello è già contro la sua passera. Con una mano lo punta nella giusta posizione. Una spinta. E’ dentro.
Un oh e poi un no di Francesca accompagnano l’atto.
Francesca prova a divincolarsi. Dice : no, non devi’
Ma il corpo di Maurizio la pressa sul letto ed è ben inserito in lei. Muove il culo in su e giù spingendo l’uccello a fondo.
Francesca cede quasi immediatamente e il suo dispiacere diventa piacere.
Vedo il piacere sul viso di Francesca e quando la bocca di Maurizio cerca la sua, non si sottrae ed un lungo focoso bacio li unisce.
Si vede come Maurizio sia un esperto scopatore.
Dopo un primo momento in cui si era mosso velocemente in lei per darle piacere ha rallentato e modificato il ritmo. La scopo con lentezza, a volte vedo il suo culo contrarsi e spingere come volesse penetrarla più a fondo. A volte lo estrae quasi completamente per poi farlo scivolare dentro sino in fondo. La stava plagiando fisicamente. La stava abituando al suo possesso. Quando colse la sua completa disponibilità si sollevò da lei e i mise le sue gambe sulle spalle per favorire, con la nuova posizione, la penetrazione. Adesso Francesca gioiva e soffriva e gli disse: cosi mi fai male .
Mi tocca in fondo.
Lui smetto? Lei :no, ma piano, stai attento.
Anche questo modo di far l’amore divenne in breve solo piacere, ma Maurizio non le diede il tempo di godere a fondo.
Io cercavo di essere assente, razionale, di capire se le manovre di Maurizio avessero un fine o se voleva solo chiavarla.-
Nel frattempo il mio sguardo e la mente non potevano sottrarsi al corpo di Francesca. Tante volte l’avevo immaginata nuda. La realtà superava la fantasia. Il fatto che ha scoparla fosse un altro mi dava un po’ fastidio, ma ero egualmente preso.
Ho dovuto faticare per non masturbarmi .
Mi dovetti sforzare per essere solo spettatore.
Maurizio sottrasse il pene alla sua intimità e velocemente invertì la posizione. Si mise quasi lateralmente a lei infilando la testa tra le gambe di Francesca che essendo in piena beatitudine faticava a reagire prontamente alle azioni di lui.
Adesso si trovavano nella classica posizione del sessantanove.
La bocca di Maurizio era già sulla sua figa mentre il suo pene oscillava davanti il viso di lei che pareva perplessa sul fare. Fu questione di secondi poi anche la sua bocca prese il sesso di lui . Quando Maurizio sentì che l’obiettivo era stato raggiunto fece leggermente cambiare la posizione ai loro corpi.
Ora era disteso di spalle sul letto mentre lei era, capovolta, su lui.
Vedevo bene come lui le leccasse le fuga e come lei ingoiasse e succhiasse il suo uccello.
Per me era fantastico vedere l’uccello comparire e scomparire nella bocca di lei.
Mettevo in relazione quel viso d’angelo con quello che stava facendo e provavo forti emozioni.
Prima ho detto: obiettivo. Ciò poichè tutto quello che stava facendo Maurizio mi era chiaro. Nulla era lasciato al caso.
Prima di completare, il rapporto sessuale, le stava facendo assumere e fare diverse posizioni ed atti a cui nel futuro non si sarebbe potuto sottrarre.
Era sesso puro e passione quello che vedevo. La gonna sollevata e la camicetta aperta dimostravano il reciproco fervore.
Nuovo cambio.
Guidati da Maurizio tornarono nella posizione iniziale . Lui su lei. Si prese un attimo uscendo il pene da lei, dicendole: togliti la gonna e sbottona la camicetta.
Francesca slacciò la gonna e lui la aiutò a sfilarla. Poi lei sbottonò i pochi bottoni che chiudevano la camicetta. Alla nostra vista comparve il reggiseno bianco che conteneva le sue belle tette .Era un semplice, normale reggiseno.
Maurizio lo guardò e poggiò le mani su esso. Rimase un attimo fermo e reintrodusse senza sforzo l’uccello in figa. Pochi movimenti e il viso di Francesca mostrava il piacere della scopata.
Allora Maurizio fece uscire all’aperto le tette tirando in giù le coppe del reggiseno. Le tette, libere, si adagiarono su esso.
La bocca di Maurizio catturò prima un capezzolo e poi l’altro riservando ad ambedue lo stesso servizio . Ciuccio e lecco. Ciuccio e lecco.
Ciò piacque molto a Francesca. Dai movimenti del corpo doveva provare molto godimento.
Poi una diversa postura. Le fece leggermente piegare le gambe e restando sempre piantato in lei si impossessò con le mani delle tette. Scopava e tirava le tette. Incrementò il ritmo . Il suo uccello entrava ed usciva ad alta velocità e lei gemeva persa.
Rallentò solo per dirle :dimmi quando stai venendo. Dovette ripeterlo due volte
Lei con la testa fece cenno di si.
Maurizio fece la richiesta ad alta voce. Ritengo per un duplice motivo.
Per farsi ben intendere da lei ma anche ,secondo me per un altro motivo. Per farmi ben sentire.
Sapeva che mi avrebbe inviato il video e voleva che sentissi l’ accondiscendenza di Francesca.
Il rimo di scopata era intensissimo . Il corpo di Francesca rimbalzava dai colpi ricevuti. Diceva: si, si. Vengo. Vengo. Sto venendo.
Alla voce Maurizio rallentò il movimento fino a fermarsi e stringendole forte le tette le disse: godi puttana .E poi :,vieni puttana.
Il bull si era scoperto.
Mi parse di vedere una reazione negli occhi di Francesca ma attraverso il video è impossibile capire se vi fu no.
Comunque fu il corpo di Francesca ,sull’onda dell’orgasmo, ebbe scatti inconsulti e si prese il suo grande piacere.
Maurizio fece passare quel momento e mentre il corpo di lei si stava calmando disse :sei venuta, adesso tocca a me.
Francesca non ebbe il tempo di realizzare che Maurizio tirò indietro il bacino. Il suo pene comparve interamente alla mia vista. E come se avesse voluto che lei ed io vedessimo la conclusione. Entrò in lei ,un secondo di movimenti nella calda guaina, forse due.
Poi, ad alta voce disse: sentimi. Si stese su lei e con la bocca coprì la sua bocca.
Lei bofonchiò un no, o altra obiezione, che rimase coperta dalla bocca di Maurizio. Maurizio contrasse i glutei ed il suo sperma le riempì la vagina.
Rimase su lei sino a che le sue contrazioni cessarono ed il suo sperma non defluì tutto in lei. Poi dopo un attimo di pausa si sollevò rimanendo dentro lei .
Era quasi seduto avanti lei. Estrasse lentamente il pene che uscì accompagnato dal suo sperma e dagli umori di lei . Lo tenne a bella vista per lei, per lui e per qualunque altro. Lo rimise dentro e ripetè altre due volte il movimento. Lei guardava stranita quel pene che entrava ed usciva ricoperto di trasparenti umori.
Con una mano Maurizio premette delicatamente sul pube, quasi a voler aiutare ad uscire quanto depositato in vagina. Non aveva senso; ritengo fosse solo un gesto di possesso. Era tutto in funzione di lei.
Infine si stese su Francesca. La sua lingua fu nella bocca di Francesca ed un lungo bacio suggellò l’amplesso avuto.
Poi fu il momento del ripensamento di Francesca.
‘Non dovevamo’. ‘Ho sbagliato’. ‘Non dovevo venire qui”..
Lui la lasciava parlare. Erano ora quasi fianco a fianco e mentre lei, ‘rifletteva ad alta’ voce. Lui la baciava sul collo e con una mano continuava giocare con le sue tette. Non pago la mano scese tra le sue cosce e si insinuò tra esse. Le allargò con dolcezza.
Si vedevano i peli a contorno e la bella ,usata, figa.
Oscena e splendida nel contempo.
Si intinse degli umori di lei e del suo sperma lì depositato, poi con movimento portò le dita alla bocca di Francesca. Lei fece un gesto di ripulsa, ma lui :succhia amore è roba nostra. E Francesca succhiò.
Era lui a dirigere le danze. Fu lui fra una carezza ed un bacio a dirle :è tardi ,perché non telefoni un ufficio che farai tardi?
Francesca si riprese dal torpore in cui era e si alzò dal letto per telefonare in ufficio.
Le sue difese erano cadute. Era la sua amante.
Si recò alla sua borsetta che era in cucina. Nel corridoio vi era appeso un antico specchio . Si specchiò casualmente e si vide discinta . La camicetta’ . Il reggiseno.. .Istintivamente mise una mano tra le gambe. Doveva avere ancora dei residui d’umori. Toccò e porto le dita al naso come per sentire l’eventuale odore. Fece una smorfia. Arrivò in cucina . Dalla borsetta prese il cellulare e chiamò l’ufficio avvisando che sarebbe arrivata più tardi.
Disse che sarebbe rientrata più tardi.
Tornò sul letto. Maurizio la aspettava con il sorriso e le braccia aperte. Le disse: togliti quella fastidiosa roba; fammi vedere quanto sei bella
Francesca aveva ancora la camicetta slacciata ed il reggiseno abbassato. Un insolito abbigliamento giustificato solo dalla fretta di’.
Francesca ci pensò, ma dopo quello che era successo cosa c’era da pensare? Si tolse tutto e si distese accanto a lui.
Forse voleva parlare ,chiarire ,ma’..
Lui le fece spazio sul letto e si mise seduto a guardarla. Lei era distesa. I suoi capelli poggiavano sparpagliati sul cuscino. Il viso assorto guardava lui. Le tette che si poggiavano sul torace, erano delle dolci montagnette su cui spiccavano i capezzoli turgidi.
Il ventre era piatto e si vedevano i peli del pube.
Lui allungò la mano facendole schiudere le gambe. Adesso vedevamo la sua femminilità. Le gambe davano idea di essere erano lunghe e toniche.
Ebbi l’occasione di ben guardarla . Era stupenda. Il mio sguardo era attratto dal luccicore tra le sue gambe. Non poteva prevedere Maurizio
Lui le carezzava distrattamente il seno mentre la guardava fisso negli occhi.

Fu lui ad interrompere il silenzio: come stai?
Ma ..bene ..sto bene.. non doveva succedere.. non è giusto.
Maurizio interruppe le sue parole piegandosi su lei e con un nuovo bacio le suggellò le labbra. Diventò un lungo bacio. Le stava rubando il respiro.
La mano che già le toccava il seno si trasferì tra le sue gambe e riprese a carezzarla con perizia.
Lei allargò le gambe per favorire le sue carezze.
I dubbi di pochi istanti prima erano accantonati.
Sembrava il preludio ad un nuovo amplesso quando lui si staccò . Si alzò. La prese per mano.
Disse : vieni.
La condusse fuori dalla stanza, nuda. Potevo vederla nuovamente per intero . Non più riflessiva o pensierosa. Adesso si muoveva libera ed armoniosa dietro il suo amante.
Arrivarono nella stanza- piscina e come in un infantile gioco ,con una spinta, la fece cadere in acqua. La raggiunse immediatamente e fu una nuova occasione per stare insieme, per baciarsi e stringersi.
Uscirono dall’acqua ed andarono sotto la grande, aperta, cabina doccia.
Un continuo forte getto d’acqua calda li investiva. I vapori generati dall’acqua calda li avvolse creando un atmosfera di nebbia. Ogni momento, ogni atto, era l’occasione per rinnovare la passione
Maurizio prese un flacone di ‘qualcosa’ e con delicatezza ,se non amore, sparse il liquido sul corpo di Francesca massaggiandola.
Si soffermò sui bellissimi sporgenti glutei. Li strinse , ne godette il tatto.
Stessa azione per le sue tette. Strinse, coccolò , le fece ‘ballare’ tra le sue mani . Si dedicò ai capezzoli tirandoli. Erano turgidi.
Tutti questi toccamenti la stavano eccitando.
Come vi era l’occasione le loro lingue guizzando si univano incontrandosi e scambiandosi saliva.
Passione pura.

Poi toccò a lei omaggiare lui.
Dapprima la schiena, poi il petto ,le gambe ,il sedere ,lasciò per ultima la parte anteriore di Maurizio.
Sorpresa. Quando impugnò il suo pene per sciacquarlo/massaggiarlo lo stesso si erse . Era in piena erezione.
Lei indifferente, piegata su lui, continuava a lavarlo.
Maurizio non resistette all’opportunità e le spinse ancora più giù la testa . Da un gioco/ massaggio ad un nuovo pompino.
Francesca non fece una piega; anzi lo accolse con prontezza.
Il cazzo scorreva tra le sue labbra.
Pensavo che terminasse con una sborrata in bocca. Non fu così
La fece rialzare , sottraendo il pene alla sua bocca, ed ancora bagnati tornarono, quasi correndo, in camera da letto.
La voglia era tornata.
Caddero uniti sul letto . Ripresero a baciarsi ed a toccarsi con foga. Potevo vedere come l’uccello di Maurizio fosse pronto. Lei non era più pudica.
Gli prendeva l’uccello con la mano e lo segava con frenetici movimenti di polso.
Maurizio provocò un’inversione dei corpi ed un nuovo sessantanove li vide attori.
Lei succhiava e lui leccava. Si vedeva nei loro movimenti il piacere dell’atto. Proseguirono per lunghi minuti sino ad arrivare alle soglie dell’orgasmo. Fu ancora Maurizio a far modificare le loro posizioni. Lei prona .Lui dietro.
Le tirò su il culetto ponendolo nella miglior posizione per i suoi fini.
Giocò con la sua passera.
Con dita e lingua agiva . Le dava piacere; la apriva e introduceva un dito, due dita, ed infine tre dita. La faceva gemere.
Senza tralasciare la figa, utilizzando gli umori in essa presenti, si dedicò anche al forellino anale.
Lo fece con molta attenzione ed accortezza per evitare un suo eventuale diniego.
Riuscì ad infilarci un dito senza suoi lamenti e lo tenne fermo in lei. Le chiese: l’hai mai preso qui?
Brusco e diretto, ma chiaro.
Lei disse :no, fa male.
E lui: vedremo.
Lei immobile attendeva mentre lui si dedicò completamente al suo ano. Utilizzò un unguento/crema preso sul comodino che favorì il rilassamento e lo scivolamento del dito.
Pian piano le dita diventarono due. Andavano in profondità e giravano con l’obiettivo di fare spazio. Il piccolo foro si stava allargando. Quando lo ritenne pronto la fece disporre distesa sul letto ponendolo un cuscino sotto la pancia.
Lei capendo le intenzioni pronunciò un no. Lui le disse: aspetta.
Si mise nella giusta posizione. Unse il glande con i residui di crema ancor sulla sua mano . Poi lo guidò, con la mano ad appoggiarsi sul dilatato foro. Facendola scivolare lo mise in posizione di attacco.
Disse a a Francesca: fai un profondo respiro. Inspira lentamente e butta fuori velocemente tutta l’aria.
Francesca era titubante, ma vidi esattamente quando inspirò e quando espirò.
Maurizio fu bravissimo. In contemporanea con la fase di espirazione spinse il cazzo dentro di lei. Favorito dall’unguento superò la barriera esterna e sprofondò in lei. L’aveva inculata.
Francesca cacciò un grido ,ma il cazzo era dentro di lei, nel suo culo.
Vi fu poi la fase di adattamento alla presenza di quel corpo estraneo nel suo culo e poi la fase di libero scorrimento in lei. Il cazzo andava dentro e fuori senza fatica. Nel giro di pochi minuti era passata dalla verginità anale alla scopata anale.
Superata la fase del dolore arrivò quella del piacere.
Maurizio le disse di masturbarsi ed attese che lei raggiungesse il suo piacere prima di venire per prima volta nel suo culo.
Poi, per i ‘vedenti’ ,uscì lentamente dalo sverginato culo dando il tempo alla ‘ripresa’ di inquadrare perfettamente quanto l’ano fosse aperto.
Un bel buco che avrebbe riempito, senza fatica, le prossime volte.
Poi furono baci e nuove affettuose condivisioni.
Lei diceva: ieri non avrei mai pensato che’ed adesso sono qui. A letto con te, che faccio l’amore con te e per la prima volta qualcuno, tu, è entrato dietro me Non l’avrei mai neppure lontanamente immaginato..
Maurizio la faceva parlare godendosi il suo trionfo.
Vi fu un solo attimo di tensione e fu quando lei le disse: sei venuto dentro me senza pensare che potrei rimanere incinta.
La cosa fu velocemente bypassata da Maurizio che le disse è troppo bello per tutti e due venire dentro di te . Fai quello che ritieni più opportuno ,ma continuerò a venire dentro la tua bellissima passera.
Francesca capì quanto fosse inutile proseguire sull’argomento e lo lasciò ,pensosamente, cadere .
Arrivò il momento dei saluti. Maurizio la accompagnò nudo all’uscita mentre lei era tornata ad essere una irreprensibile signora.
Fu il primo lungo incontro presso la casa di Maurizio . Ne seguirono altri nel tempo e la loro affinità sessuale ed emotiva(ritendo soprattutto quella di lei) si cimentava sempre più. Ma lui non aveva completato lo svezzamento di Francesca . Aveva altri propositi.
Dopo un mese di incontri la figa ed il culo di Francesca erano ben rodati. I suoi fori allargati e spesso messi in primo piano nelle riprese. La sua capacità di fare pompini era migliorata notevolmente e la sua pudicità era ormai allentata.
Maurizio di volta in volta chiedeva qualcosa di diverso.
Riporto le richieste più importanti, per me, del loro rapporto.
Un giorno ,dopo un paio di ore trascorse nel solito piacevole modo nel letto, Maurizio le disse: domani pranziamo insieme nel solito bar . Mi piacerebbe che tu non mettessi le mutandine.
Lei :ma sei pazzo; e se qualcuno vedesse?
Cosa vuoi che vedano. Hai su la gonna. Sei seduta. Non sali su scale ripide. Sarebbe una cosa solo nostra. La lusingò fino a che lei disse: va bene;proverò.
Io ero curioso di sapere.
La mia curiosità fu soddisfatta dall’email della sera successiva.
C’era la solita, spesso unica, parola: guarda .
L’allegato era un video fatto da un telefonino.
Dapprima veniva ripreso l’ambiente. Era la sala di un bar e c’era un tavolino ad una estremità vicino al muro. Poi si vede lei ,sempre elegante, che entra nel bar e si avvicina al tavolino. Poi lei ,meno sorridente, seduta con la schiena al muro e lui di profilo . Non di fronte ,ma sul lato del tavolo a lei vicino.
Infine la ripresa è sotto il tavolino. Vengono inquadrate le gambe di lei coperte dalla gonna. Pian piano le gambe si schiudono favorendo il risalire della gonna. Indossa lle autoreggenti L’immagine è nitida. Deve essere uno smartphone di elevata qualità.
Le gambe adesso sono aperte e prima a distanza e poi in primo piano si vede la figa . Come richiesto non aveva messo le mutandine. La ripresa si avvicina e le labbra intime , ed i peli, si vedono perfettamente.
Pensavo fosse finita così ,ma poi un dito della mano di Maurizio raggiunge la passera. E’ un dito di Maurizio: è grosso ed ha i peli. Gioca con le intime labbra; le apre fino a scorrere nella fessura e aa mostrare l’intimo rosa. Scende portando allo scoperto la clitoride. La toccano. Poi si inserisce in figa. Alcune penetrazioni ed uscite e poi si ritira.
Interruzione del video .
Riprende il video. Adesso sono le dita di lei che hanno preso il posto occupato dal dito di Maurizio. Sono due. Entrano ed escono dalla vagina. Carezzano la clitoride. Le gambe sono più aperte.
Incredibile. Si sta masturbando in un bar.
La ripresa dura pochi secondi poi nuova interruzione. Le riprese riprendono e .. viene inquadrata la patta di Maurizio. La patta è chiusa ,ma una mano sottile sta armeggiando con bottoni e cerniera.
Francesca slaccia il bottone in alto dei pantaloni e cala la cerniera degli stessi. E’ la mano sinistra. Appare evidente dalla presenza della vera.
A quella vista mi sono scioccato. volevo vedere fino a dove intendeva arrivare. Ho visto la mano della mia amica, palpare ed impugnare l’uccello di Maurizio.
Nel frattempo il telefonino continuava riprendere.
La mano di lei intanto continuava a muoversi nelle mutande di lui. Quindi gli ha tirato completamente fuori l’uccello. Ha abbassato le mutande fin sotto le palle e ha iniziato a fargli una sega lenta.
Io continuavo a fissare quella affusolata mano. Quelle dita che tante volte ho rimirato, stringersi intorno a quel sesso Non ho potuto staccare gli occhi da quel primo piano. Lei continuava a muoversi lentamente e con perizia, con una dedizione e una cura unica.Stringeva. Saliva. Scendeva. Era grosso nella sua mano. Ha incrementato la velocità.
Sorpresa: l’impressione visiva del passaggio di un oggetto. Viene inquadrato per terra. E’ una forchetta.
Poi il movimento di una testa . La testa di Francesca sotto il tavolino. Gli ha preso in bocca l’uccello. La caduta della forchetta è stato un diversivo per’..il pompino.
Francesca: la mamma, la signora, la fedeltà, la’ sta facendo un pompino all’amante in un bar del centro..
Due/tre veloci succhi e risucchi mentre con la mano continuava segarlo. La bocca di Francesca è sparita dal video. Deve essersi risollevata. Vedo solo la mano che continua a segarlo, più lentamente, più a fondo, ma la bocca di lei ha fatto il suo dovere. Gli ha aspirato lo sperma richiamandolo verso il glande, verso il forellino d’uscita.
Un ultima smanettata. Arriva a fondo lentamente tirando la pelle del cazzo più in basso che poteva. Poi risale velocemente verso l’alto. Lo sperma schizza all’aperto. Francesca fa appena in tempo di mettere la mano a coppa impedendo allo sperma di diffondersi sui pantaloni di Maurizio. Aspetta che gli spasmi dell’uccello terminino. Poi si vede la stessa mano che con un tovagliolo pulisce l’uccello.
Infine l’ultima ripresa. Il viso sorridente di lei.
Sono scioccato e poi . Poi’cosa ‘aspettava’ ancora la mia amica?
Il bull la stava plasmando.
Ero in difficoltà. Facevo fatica a ‘vedere’ nella nuova veste la mia amica . Si era esaudito quanto di perverso da me sperato, ma ciò mi aveva tolto una delle poche certezze della mia vita. L’integrità della mia amica .E se era caduta lei, cosa potevo aspettarmi da altro’?
Come aveva potuto cedere?
La immagino, la guardo ,la penso. Il pensiero di quanto sta avvenendo mi macera.
La vedo ‘candida’ ,composta. La vedo con i figli , con il marito, in chiesa che canta con il coro; ma è solo apparenza. Dietro a quella ammaliante figura, a quel viso angelico, a quella educata ,elegante, gentile signora vi è una femmina incatenata dal sesso.
Tradotto in volgare: le mancava il cazzo.
Il comportamento di Maurizio era cambiato. Mantenendo una parvenza di gentilezza e condivisione, era diventato pian piano più aggressivo e pretenzioso.
Ogni suo desiderio doveva, e diventava, realtà.
Si avvicinava sempre più alla figura di bull espressa e visibile da tutti su ‘ la moglie offerta’.
Non voglio far pubblicità ad altro sito, ma da esso si estrae che la tipica figura del bull, è quella di una persona dominante e le altre persone, donne e/o uomini si adeguano ai suoi desideri.
Non mi stupii di conseguenza dei successivi accadimenti. Era il percorso che mi attendevo.
Erano sul pianerottolo davanti la porta d’ingresso del suo appartamento.
Lui aveva la porta alle spalle.
Erano abbracciati e le mani di lui erano sul culo di Francesca. Mentre si baciavano le sue mani fecero risalire la gonna fino a che le mutandine furono visibili al video.
Lei ,consapevole, di quanto avveniva alla sua gonna gli disse: attento, potrebbe arrivare qualcuno. Lui: no, su questo piano ci sono solo io e poi hai un culo bellissimo ed anche se altri lo vedono dovrebbe farti solo piacere.
Infilò poi le mani sotto gli slip e stringendole i glutei schiacciò il pube di lei al suo uccello .
Le disse: lo senti? E lei strofinando il pube sull’uccello e partecipando al gioco’: si lo sento
Ti piace? Si
Sai che tra poco entrerà nella tua passera? Lo vuoi?
Continuando a strofinarsi su esso: si, mi piace; lo voglio.
Ti piace fare la porca?.
Si, si
Da ciò appare evidente come Francesca fosse presa dal rapporto instaurato con Maurizio.
Maurizio le disse che desiderava che per i loro incontri non indossasse le mutandine, ma solo autoreggenti o reggicalze . Non doveva nel modo più assoluto utilizzare quegli antiestetici collant . E all’obiezione di Francesca ,ma come faccio in casa?
Da notare Francesca non ha detto;: non sono d’accordo. Ha detto come posso fare. Maurizio disse: poichè è per il mio piacere sarò io a fornirti reggicalze o autoreggenti a mio piacere. Poi come risolverai il problema in casa o in ufficio è cosa tua.
In un video successivo Francesca era appoggiata con le mani allo schienale di una poltrona del soggiorno . Erano in casa di Maurizio.
Indossava solo reggicalze nerei e relative calze e spingeva il culo all’indietro per meglio ricevere l’uccello .
Da santa a puttana.
Quel video era accompagnato dal solito stringato commento di Maurizio.
La tua amica, che zoccola.
La scena che preferivo era quella in cui lei, con reggicalze o autoreggenti, era seduta dritta su lui.
I suoi capelli biondi cadevano liberi ,come le sue tette, ed il suo bel viso aveva uno sguardo da allucinata.
Lui le teneva le tette per i capezzoli che si allungavano per l’azione opposta dei due. Lei tirava indietro il busto, mentre lui la tirava a sé. In conclusione i capezzoli si allungavano a dismisura. Pensai anche che a Francesca un po’ di dolore, come quello sicuramente provocato da quei movimenti, facesse piacere.
Lei sembrava una cavallerizza che ‘batte’ la sella. In quel caso batteva il cazzo di lui, che ben si vedeva entrare ed uscire dalla sua passera.
Lui la incitava: trotta, trotta. Prendilo tutto. E lei non si fermava fino al raggiungere dell’orgasmo.
Raggiunto l’orgasmo si stendeva al suo fianco e glielo prendeva in bocca fino a farla sborrare. Beveva tutto. Non una goccia di sborra si disperdeva nell’ambiente.
Non era l’ultimo video del genere.
In un altro email vi era un allegato video da telefonino.
Il commento? La tua amica si diverte e ci fa divertire.
All’inizio del filmato veniva ripreso quello che poteva essere l’androne di un antico palazzo del centro di Milano. Zona castello o Brera per chi conosce Milano.
Poteva anche essere l’ingresso del palazzo di Maurizio.
Nella penombra veniva poi ripresa Francesca. Bellissima. Indossava un abito con gonna. Il viso era un po’ preoccupato.
Poi veniva inquadrato il pantaloni di Maurizio ed, a ‘stringere’, la sua patta. Nel ‘campo’ intervengono le mani di Francesca. Aprono i pantaloni . Slacciano i bottoni della patta. Tirano verso il basso gli slip e ne fanno uscire l’uccello, già parzialmente eretto.
E’ la bocca di Francesca ad occuparsi di lui e a farlo alzare completamente.
Poi viene inquadrata Francesca. E’ di schiena. Si piega. E’ lei che si solleva la gonna sulla schiena.
Sotto, salvo l’autoreggente, è nuda.
Il campo di ripresa si restringe . La passera è in primo piano. Le intime labbra morbide sembrano in attesa. Arriva in vista la testa di un uccello. E’ quello di Maurizio. Viene ripreso solo l’uccello e la passera. Il filmato riprende l’uccello che entra fluidamente nella passera. Avanza ed arretra. La passera aperta riceve.
Il telefono ha un movimento improvviso. E’ rivolto ad un’altra visuale dell’androne . Si intravede, è distante alcuni metri, una figura di uomo. Sta guardando, defilato, il loro rapporto amoroso. Maurizio se n’è accorto, Francesca no.
Il telefono inquadra sia il culo di Francesca con il pene di Maurizio all’opera sia la figura dell’altro uomo.
Passano alcuni secondi ed il telefono riprende l’uomo che si avvicina a loro. Ha il cazzo che gli spunta dalla patta aperta. Lo sta tenendo in pugno e forse lo sta segando.
Arriva di fianco a Francesca che presa nel suo godimento non si è ancora resa conto della nuova presenza.
Maurizio in qualche modo ,da gran bastardo, doveva aver comunicato allo sconosciuto cosa fare.
Il pene dello sconosciuto si appoggia alla guancia di Francesca che esce’ dal coma erotico’ e si rende conto di quanto accade. Fa per rialzarsi e spostarsi, non vuole’..Maurizio le fa pressione con una mano sulla schiena obbligandola nella posizione china. Si sente che dice: fallo.
C’è poco da capire. Il cazzo dello sconosciuto è contro il suo viso e spinge verso la bocca. Il telefono riprende tutto.
Maurizio le dice ancora: prendilo in bocca; e la mano adesso le spinge la testa in basso.
Devo dire che, come al solito, Francesca cede. Socchiude le labbra ed il nuovo cazzo si infila.
Le scopa la bocca. Il movimento dell’uccello dello sconosciuto è frenetico. Francesca non fa nulla. Si limita a tenere le labbra attaccate all’uccello. E’ lui che si muove avanti e indietro. Deve essere eccitatissimo. Le prende la testa con le mani e la spinge in basso mentre con un ultimo affondo
glielo spinge in fondo quasi e soffocarla. Le sta sborrando in bocca. L’intestino di Francesca riceve questo nuovo sperma. Il tizio ha terminato. Si sente un suo grazie. Rivolto a Francesca o a Maurizio?
Il telefonino torna sull’uccello di Maurizio e sulla dilatata figa di Francesca.
Anche Maurizio è al capolinea. L’immagine si allarga. L’uccello esce e si poggia sulla schiena di Francesca cospargendola di sborra.
Fase successiva.
Si vede la bocca di Francesca che accoglie l’uccello ancora rigido e lo spompina. Succhia per pulirlo. Termina l’operazione. Lo rimette nello slip e gli chiude patta e pantaloni.
Lei si è tenuta il fondo schiena lordato dalla sborra di Maurizio?
Nel sottofondo si sente la voce di Maurizio che dice: grazie zoccola.
Il video è terminato.
Lei si è tenuta il fondo schiena lordato dalla sborra di Maurizio?
Maurizio le fa fare quello che vuole ed anche il linguaggio che adesso utilizza è cambiato. Non lesina, nei particolari momenti, le parole più ‘pesanti’: puttana , zoccola ,troia.
Una ultima voce di lei registrata dal telefonino: cosa mi hai fatto fare? Non sono una puttana.
Stop.
Nel video successivo sono a casa di Maurizio.
Sono sul letto ed hanno cominciato le prime schermaglie amorose. Sono nudi ed accesi di passione.
Si toccano, si leccano, si baciano. Le mani vagano sui loro corpi. Le loro intimità sono oggetto di reciproca attenzione. Sembra un’orgia, ma sono solo in due. E’ sesso puro.
Maurizio le dice: oggi è il giorno delle sorprese. Ho un paio di giochini che ti daranno tanto piacere. Lei lo guarda. Il suo sguardo esprime curiosità e non timore. E’ disponibile’
Dal cassetto del comodino di fianco al letto estrae due astucci. Le dice cominciamo con questo e ne ‘apre’ uno.
Una collana con più palline.
Per me è chiaro: le palline cinesi. Le ho già viste in altre occasioni. Penso le conosciate e non mi dilungo nella spiegazione. Nel caso andate su google e digitate :palline cinesi oggetti erotici.
Lei è curiosa, vuole sapere ,capire.
La fa stendere. Le fa aprire le gambe ed, una ad una, le introduce le palline in in figa. La collane di palline è in lei. Solo un’estremità è a vista.
Tira il filo e pian piano le estrae. Il godimento si impossessa di lei. Maurizio ripete l’operazione più volte e lei rimane sempre più presa. Gode.
La cosa per me più affascinante è quando dopo avergliele inserite le dice: adesso alzati e cammina.
Quando Francesca si alza e muove i primi passi il suo sguardo riflette le sensazioni che sta provando. Il piacere . (provate con le vostre mogli)
La fa camminare pe un po’ per la stanza e poi le dice :dovrai abituarti perché quando te le chiederò dovrai metterle. Non è detto che io sarò presente, ma così penserai a me anche quando sarai con tuo marito con altri.
Era stato gentilmente dominante. Così è e non si discute.
In premio la mise sul letto e lasciandole le palline in figa si occupò del suo culo. La inculò che sembrava volesse sfondarla per sempre. Le prima grida di dolore vennero poi sostituite dal piacere finchè Maurizio non prese la seconda confezione. Conteneva un plug anale. Lei era prona, non vedeva.
Estrasse l’uccello dal culo e lo sostituì con il plug. Lo spinse a fondo dilatandole al massimo l’ano. Nuovo lamento di lei che non si era resa conto ..
Si portò avanti glielo mise in bocca e, mentre Francesca era deliziata dalle palline in figa e dal plug in culo, si fece spompinare fino a venirle in bocca,
Poi le disse con un tono che non ammetteva repliche: ti voglio allargare per bene: figa e culo. Dovrai prendere il mio cazzo in figa ed in culo in ogni momento ,in ogni posizione e luogo; dove vorrò. Sarai il mio sborratoio e tu sarai felice e godrai di questo.
Il plug lo terrai in culo anche stanotte quando sarai a letto con tuo marito. Sentirai per un pò ancora dolore, ma ciò ti farà ricordare di me.
Solo io so darti le sensazioni che vuoi.
Pensavo a Maurizio, a questo ultimo video.
A sprazzi il suo essere bull spuntava. Non poteva essere solo umano, doveva essere anche bastardo.
Come sapesse che attendevo con ansia i suoi video e che li vedevo immediatamente, un paio d’ore dopo, mi giunse un email.
Sembrava mi leggesse nel pensiero. Mi dava nuovi ‘stimoli’. Mi coinvolgeva nel suo ‘gioco’.
Voglio farti una sorpresa. Una cosa solo per te, ma devi darmi un’indicazione. Dimmi quando farete la prossima uscita di gruppo?
Perché della richiesta?
Non trovai difficoltà a esaudirla.
Proprio in quei giorni stavamo organizzando una delle solite uscite tra amici . Era un paio di settimane che non ci vedevamo e stavamo tirando le fila per un incontro di ‘compa’. Gli dissi che il gruppo, Francesca compresa, si sarebbe incontrato quel sabato stesso. Ossia tre giorni dopo.
Lui mi scrisse : sabato vedrai che la tua amica avrà una sciarpetta o un foulard per coprirle il collo . In particolare guardandola dovrai far attenzione alla parte destra del collo . Inoltre avrà un cerotto sul polpaccio destro. Tranquillo non indosserà i pantaloni; avrà sicuramente la gonna. Ti aggiungo una chicca per te stravolgente: indosserà autoreggenti, sarà senza mutandine ed in figa avrà le palline cinesi che tu hai già avuto modo di vedere.
Ricorda: peccato tu non possa vederlo dal vero, ma oltre che vedere molto dai video puoi immaginare.
Ti ho fatto vedere ,detto e dato molto. Adesso a te verificare se quello che ti ho scritto per sabato sia effettivamente così. Non so quale intimità abbiate veramente tu e Francesca; sta a te trovare un modo per verificare il vero. Poi mi dirai.
Mi aveva lasciato con il ‘cerino’ in mano. Avevo la possibilità di’ma con quale rischio.
Come potevo?
E’ sottinteso dire che avevo perso la scommessa . Non c’era bisogno di attendere la sua scadenza di tempo; un anno. Volevo onorarla .
Quando l’ho scritto a Maurizio mi ha risposto dicendo che il premio che aveva raggiunto valeva mille e più volte l’importo della nostra scommessa. Il suo valore era inestimabile. Mi riconosceva implicitamente che il ‘dono’ che gli aveva fatto era di elevatissimo valore. Donne e femmine così difficilmente si incontrano nella vita e lui, grazie a me, l’aveva incontrata ed avuta.
Indi mi disse: la tua scommessa è onorata. Grazie
Arrivò il sabato. Lo aspettavo con ansia e timore. Per la prima volta potevo vedere, dal vivo, le ‘conseguenze’ del rapporto tra Francesca e Maurizio.
Persino mia moglie si accorse del mio nervosismo e mi ‘cazziò’ bonariamente. Se devi essere così è meglio che non vediamo gli altri.
Assurdo. Proprio il contrario di quello che volevo.
Mi diedi una calmata ed andammo al luogo d’incontro con gli amici. C’erano quasi tutti; mancavano i soliti ritardatari.
Francesca ed il marito c’ erano già.
Mi avvicinai a loro quasi con timore . Aveva una gonna chiara e d una giacca coordinata e un foulard .Un foulard di colore chiaro le cingeva il collo.
Ci salutammo con affetto .
Andammo tutti presso un locale nella periferia di Milano. Il locale era grande, elegante e spazioso. Si poteva stare comodamente seduti ad ascoltare la musica ed a chiacchierare e si poteva anche ballare. La musica era anche’ veloce’, ma no tecno. Era più adatta alla nostra età . Arrivò l’occasione in cui potei fare due parole con Francesca.
Furono i soliti discorsi :la famiglia ,il lavoro.. ‘le dissi che la ‘trovavo’ particolarmente in forma e lei mi disse che era un periodo in cui tutto girava bene. Incrociò le dita dicendo: speriamo’ Colsi l’occasione per dirle che il foulard le stava molto bene e che era la prima volta che la vedevo con un foulard. Mi disse che aveva un leggero mal di gola e che sapendo dove saremmo andati, con la presenza dell’aria condizionata, preferiva non rischiare un peggioramento. Guardai, senza farmi notare, le sue gambe. Indossava carpe eleganti con tacco e calze di seta lucida. La piega sulla caviglia mi fece pensare che indossasse auto reggenti o reggicalze. Le collant tirano la calza dal piede e non fanno pieghe. Per chi è interessato approfondisca l’argomento con moglie o amiche.
Bingo. Sul polpaccio destro, parzialmente celato dalla calza lucida, c’era un cerotto rettangolare di medie dimensione.
Quello che Maurizio mi aveva anticipato era avvenuto. Immaginai vi fossero dei ‘segni’ sotto il foulard ed il cerotto, ma la mia grande aspettativa era sulla presenza o meno delle palline cinesi nella sua figa. Come appurare.
L’unico segnale che avevo potuto cogliere sino a quel momento era che da quando eravamo arrivati nel locale ,ed anche prima, avevo notato che si muoveva poco. Ciò non era naturale per lei che solitamente, chiamata da amiche ed amiche, svolazzava da una all’altro.
Pensai che il movimento fisico attivava il movimento delle palline all’interno dandole sensazioni che doveva nascondere.
Ma dovevo avere qualche prova in più. La musica era piacevole e ci divertivamo. Seppur da seduti seguivamo ricordando tanti piacevoli momenti.
Aspettai con pazienza il momento giusto a cui nessuno degli amici presenti si poteva sottrarre. Era stato messo un disco di Bruce Sprinsteen che la ‘compa’ aveva ‘adottato’ per contraddistinguere alcuni piacevolissimi momenti passati insieme. Le vacanze di ‘compa’. L’avevamo scelto nella nostra prima vacanza, tutti insieme :un bellissimo tour in USA e poi a Bali, in Sicilia, Grecia ed altri
posti.
Quando quel disco ‘suonava’ tutta la ‘compa’ doveva ballare.
Francesca provò a sottrarsi facendo finta di non sentire ed essere impegnata in una discussione con una nostra amica ,ma io raggiunsi lei e la sua interlocutrice e dissi: basta parlare. Adesso si deve ballare. E’ il nostro disco.
Vinsi la sua ultima resistenza prendendola per mano e fummo tutti in pista a ballare.
Con discrezione la osservai .
Dapprima cercai di capire se indossasse o meno gli slip.
Le luci della pista non mi aiutavano e la sua gonna non era aderente. Non riuscivo a cogliere i bordi delle mutandine ,ma questo non voleva dire che non ci fossero .Mi dedicai allora a Francesca e vidi come ballava.
Cercava di limitare i movimenti pur ascoltando la musica. Il viso era teso. La fronte era lucida, imperlata di piccole gocce di sudore. Era chiaro’le palline si facevano sentire.
Le dissi :che fai dormi? Datti una mossa. La presi per un fianco ‘costringendola’ a muoversi più velocemente.
Deve aver pensato. Sono in ‘ballo’. ‘Ballo’.
Era bello vedere le espressioni del suo viso per quei tre minuti di durata del disco. Vidi le sue più strane espressioni. La sua fortuna era che le luci della pista del locale ‘nascondevano’ le sue espressioni e solo un osservatore attento , come ero io, poteva accorgere delle sensazioni che Francesca stava provando.
Mi ero convinto. Le aveva. La sua figa doveva essere un bagno di umori.
Fu per me molto eccitante .La mia dolce, bellissima amica; il sogno di tanti presenti, aveva le palline cinese in figa. Fantastico
Terminato il disco fece per allontanarsi dalla pista. Le dissi :rimani ,un altro disco’Lei :mi spiace. Devo andare in bagno.
Aveva bisogno di resettarsi.
Cosa avrei dato per essere una mosca e poter andare in bagno con lei.
Pensai: se vi fosse stato Maurizio ,marito o non marito, se la sarebbe scopata in bagno.
Tornò. Era nuovamente calma e serena. Forse le aveva tolte. Le aveva in borsa?
La piacevole serata si concluse e tornammo a casa .
Mia moglie stanca andò subito a dormire ed io diedi un ‘ultimo occhiata al pc. Sorpresa . Vi era un’email, non prevista, da Maurizio. Allegato un video.
Una parola la accompagnava: conferma.
Volli gustarmi il momento. Mi spogliai e mi preparai per la notte e solo quando fui pronto mi sedetti avanti il pc facendo partire il video
Francesca e Maurizio erano sul letto e stavano facendo l’amore. Abbracciati si scambiavano infuocati baci. Maurizio ad un cero punto si piegò ai suoi piedi e lentamente partendo dalle dita risalì il suo corpo . Le baciava e carezzava le gambe, i polpacci, l’interno delle cosce, la passera, il ventre, il seno ed i capezzoli. Giunse al viso. Ripartì, dalla fronte, al naso, alla bocca per poi fermarsi al collo dove restò per più tempo.
Mentre prima aveva sempre baciato lievemente senza soffermarsi, si fermò ed il suo bacio si prolungò diventando profondo. Francesca disse cosa fai? Lui continuò.
Per favore non farmi segni.
Lui non intese ed intensificò. Si fermò solo quando volle. Francesca si toccò il collo. Disse :mi hai fatto un succhiotto?
Lui: si, e scese tra le gambe verso il basso. Ripetè l’atto al polpaccio destro. Poi sorridendo risalì a lei che era un po’ ‘scocciata’.
Gli disse : e adesso? Come torno a casa? Come lo nascondo?
Lui: volevo che ti portassi un ricordo di me, visto che per due settimane andrò via per lavoro e non ci vedremo.
Lessi il dispiacere sul volto di Francesca e lui continuò: e se davvero vuoi farmi felice. Quando uscirai con i tuoi amici’. e le chiese a conferma: quando uscirai con i tuoi amici? Lei disse: sabato.
Ti metterai, solo per me, le palline cinesi
Francesca espresse il suo imbarazzo sia per le palline che per i succhiotti .Ma Maurizio seppe blandirla ed una goduriosa scopata, per loro, suggellò l’impegno di Francesca.
Adesso avevo la conferma di tutto.
Poteva fare e disporre di lei come desiderava.
Effettivamente per due settimane non mi giunsero, da Maurizio, email.

Dopo le due settimane mi giunse una email . Devo star via ancora un po’, tornerò la settimana prossima intanto lustrati la vista.
Cosa poteva contenere l’allegato? Aveva un titolo: la sfilata di Francesca
Ero curioso: il video si apriva con uno zoom dell’appartamento di Maurizio.
Francesca e lui stavano parlando. Lui le stava dicendo che le avrebbe fatto un servizio fotografico e che lei doveva indossare abiti etc come lui le avrebbe proposto. Doveva aver ben presente che quel materiale sarebbe stato visto solo da lui e che l’avrebbe’ accompagnato” quando sarebbe stato assente da Milano per un po’, per avere sempre presente lei.
Francesca come al solito annuiva e gli chiese cosa dovesse fare ed indossare.
Le disse di andare in camera da letto e di indossare quello che aveva predisposto e poi di tornare in soggiorno poiché avrebbe fatto lì il servizio.
Mentre Francesca andò a prepararsi, lui predispose l’ambiente come preferiva.
Una decina di minuti dopo si presentò Francesca .
Era molto elegante.
Indossava una gonna a pieghe svasata chiara, camicetta bianca con un giacchino dello stesso colore. I capelli erano sciolti. Ai piedi delle scarpe chiare con tacco fine.
Le disse di muoversi come voleva e intanto cominciò a ‘scattare’ fotografie. Poi la fece fermare e le disse: adesso solleva lentamente la gonna sul davanti.
Mentre la gonna si alzava vidi che indossava dei reggicalze color carne che sostenevano le chiare calze. Alzò la gonna sino a far vedere che indossava un tanga impalpabile. Era tanto trasparente che si vedevano i peli del pube.
Erano foto molto erotiche.
Poi la fece girare di spalle e le fece ripetere il movimento della gonna che si alzava. Dapprima ritta e poi piegata a novanta gradi. La gonna era poggiata sulla schiena ed il suo culo veniva perfettamente ripreso. Quando lui le disse di mettere una mano in mezzo alla gambe ,toccando la passerina, la scena divenne ancor più erotica.
Di seguito le fece togliere gonna, camicetta e giacchetta, lasciandola solo con l’intimo. Immaginate quello che si vedeva
Le fece foto in più posizioni .Una più arrappante dell’altra. E il video scorreva’.
La fece sedere a gambe aperte sul tavolo. Le disse tira fuori le tette e prova per quanto puoi a leccarle , poi ci penso io . Quando fece quanto richiesto lui si avvicinò e a sorpresa le infilò, spostando il tanga, un lungo dildo in figa. Entrò senza fatica trovando il suo piacere.
Lei doveva essere molto eccitata per quello che faceva.
Furono delle belle foto.
Le fece anche alla rovescia. Lei, le braccia ed il capo poggiati sul tavolo, il culo verso Maurizio con il dildo che adesso le occupava il foro anale.
Erano foto da pornostar
Chi avesse visto quelle fotto non avrebbe mai creduto che quella femmina fosse Francesca’.
A chiudere il servizio Maurizio aggiunse il suo cazzo.
Mise la macchina fotografica su un cavalletto ,in automatico, e scattò una sequenze di foto mentre: glielo metteva in culo, in figa ed in bocca. si sedette su una sedia e la fece impalare lentamente sul suo cazzo. La macchina scattava foto a reipetizione e si avrebbero avute più sequenze di foto. Il cazzo dentro per intero,a mezzo, etc. I buchi di Francesca erano riempiti in primo piano.
Per finire si fece fare un succulento pompino e fece foto di lei, con la bocca aperta ,che aspettava la sua sborra in volto e sulla sua lingua.
Era a tutti gli effetti il suo sborratoio e la sua puttana.
Una persona, donna, trasformata .
Erano trascorsi sei mesi da quando vi era stato il primo contatto tra Maurizio e Francesca. Si era realizzato quanto e molto di più di quanto da me sperato. Mi chiedevo cosa altro potesse succedere
Avevo il timore che quanto stava accadendo potesse distruggere la vita di Francesca.
Mai mi sarei aspettato che succedessero così tante sconvolgenti cose.
Avevo l’intensa paura che, come letto da più parti, la potesse mettere a disposizione di altre persone o che le facesse fare cosa ancor più ignobili; ad esempio ‘farla battere’. Sino ad ora si era limitato ad un non previsto pompino ad un ignoto ‘spettatore’.
Avrebbe messo a disposizione di tutti, per pochi euro, una donna bellissima e di riconosciuta, falsa ,moralità.
Dentro me ero convinto che sarebbe riuscito a farle fare anche questo : la battona.
Ero fortemente preoccupato e, mi vergogno a dirlo anche eccitato, da questi pensieri.
Fu così che mi diede sollievo per assurdo, poteva andar peggio, l ’email che mi arrivò.
Era un email con un video allegato.
Lo scritto diceva così:
Ciao
sono stato via per un po’ ed ho avuto tempo e modo per riflettere .
Devo dire che il rapporto con la tua amica mi intrippa sempre più. La sto facendo uscire dal letargo dove ha vissuto, per sin troppo tempo, e vedo che è una brava allieva.
Detto tra noi vi sarebbero molte cose che potrei farle fare ,ma mi spiacerebbe distruggerla. In fondo è una brava mamma. Ma mi sconvolge vederla così bella e dovermi limitare.
Sta maturando in me il pensiero di lasciarle un ricordo perenne che non mi possa più dimenticare. Sto pensando di ingravidarla.
Sino adesso pur facendo quello che volevo sono stato abbastanza attento, ma ora’.
Pensa un mio figlio per lei, da lei.
Cosa ne pensi?
Per adesso una mezza prova. Guarda il video.
Era un ‘ pezzo’ di soli alcuni minuti.
Lui è in mezzo in mezzo alle gambe di Francesca che sono incrociate ai suoi fianchi .
La sta scopando con naturale vigore . Si interrompe . La guarda in viso come a richiamare la sua attenzione.
Ha la sua attenzione. Lo guarda.
Estrae il pene e glielo fa vedere per intero poggiandolo sul pube. Le prime gocce di sperma fanno già capolino dal meato.
Strofina il pene sulla pancia di lei. Un primo spruzzo di sperma schizza verso il petto di Francesca.
Prima di esaurire i suoi spruzzi di sperma lo rinfila in un unico movimento in figa; fino in fondo Esaurisce la sua sborrata dentro lei muovendolo in un lento dentro e fuori. Terminato lo estrae e, lo porta alla vista di Francesca. E’ lucido. Pulito. Tutto è dentro lei’..Non mi dà il tempo di rispondere alla sua email. A dirgli cosa pensassi della sua folle idea. Mi arrivò una nuova email.
Diceva: su una cosa avevi ragione è facile fare le cose che gli altri già vogliono. Difficile fargli fare quello che non vogliono.
Ed io voglio metterla incinta, ma con la sua condivisione. So che adesso non sarebbe d’accordo, ma riuscirò a convincerla.
Andrà in giro con una grossa pancia con dentro mio figlio. Un figlio da lei voluto. Un figlio di cui suo marito si sentirà orgogliosamente padre , ma sarà di un bimbo non suo; è mio.
Solo noi tre sapremo la verità. Lei, tu ed io.
Non ti piace la cosa? Ciò non scatena la tua libido? Non è quello che in fondo ti aspettavi da me? Da un bull?

Dopo l’ultima email passò del tempo prima che mi arrivasse un nuovo video.
Sono in piazza Duomo sorridenti, sembrano una felice coppia; Maurizio la tiene per mano e Francesca non si sottrae con il rischio di essere vista da qualche conoscente di passaggio.
Ma, se lui è vicino a lei, chi sta facendo il video?
Lei è solare e molto femminile. La gonna le fascia splendidamente il culo e i tacchi alti contribuiscono a renderla ancor più appetibile.
Parlano allegri. Lui ogni tanto la sfiora con le mani, ma è una cosa reciproca. Vi è una elevata affinità.
Camminano nella direzione della casa di lui. La mano di Maurizio scivola lungo il fianco di Francesca. Arriva
al basso schiena, continua lentamente a scendere sino ad arrivare prima sui glutei e poi con una continua carezza sul prominente culetto si ferma sotto, come a sostenerlo. Non lo sostiene ,lo palpa a piena mano mentre cammina, indifferente agli sguardi stupiti ed invidiosi dei passanti. Se la mano andasse ancora un po’ in basso potrebbe infilarsi sotto il corto elegante tubino di lei e risalire per infilarsi nel pregiato solco.
Non vedo, ma da quello che vuole lui, sono convinto che lei indossi un perizoma o che possa essere senza mutandine. In tutti e due i casi le dita giocherebbero con sua calda passera.
Una nota oggettiva: lei non fa nulla per evitare la manovra di lui . E’ indifferente agli sguardi dei passanti.
Il video si interrompe e si apre una nuova sequenza. Sono ripresi mentre stanno entrando nel palazzo della sua abitazione. Nuova interruzione.
Riprende quando sono in casa di lui in camera da letto.
Lei è vestita del solo, ormai consueto, arrapante intimo da lui fornito.
Sono stesi sul letto. Lui le tiene una mano sotto la testa tenendola vicino a sé e con l’altra la accarezza blandamente; lei ha il braccio posato sul nudo torace di lui.
Lui parla e lei lo ascolta con molto attenzione.
Alzo l’audio per meglio sentire.
In sintesi le sta dicendo che vorrebbe un figlio da lei.
Lei mi pare dubbiosa, ma poi comprendo che il dubbio è sul come ‘superare’ il problema marito.
Arguisco che non ha dovuto fare alcuna fatica per convincerla . E’ persa di lui. L’unica obiezione che fa è: come faccio con Gianni.
Lui: è semplice e qui sentiamo il suo diabolico piano.
Ti darò delle pastiglie particolari che hanno l’effetto di far cadere a zero la libido. Una la settimana e non ti toccherà nemmeno se ti presenti a lui con questo completino che indossi ora.
Non avrà alcun interesse al sesso e anche se lo solleciti tu ,non importa come: puoi segarlo o fargli un pompino, non gli si rizzerà completamente . Se insisti può venire, ma con una modesta erezione; inoltre per il periodo della somministrazione questa pillola influenza gli ormoni è fa diventare sterile e se non bastasse c’è sempre la pillola del giorno dopo.
Voglio un mio figlio da te e la stringe ricambiato.
A partire da stasera ,una volta la settimana, farai sciogliere la pastiglia in un bicchiere con l’acqua . E’ insapore ed inodore e poi vedrai da te se le conseguenze non sono quelle che dico.
Lei non pareva convinta e : ma come giustifico d’essere rimasta incinta se non posso fare con lui’
Questo è banale, prima scopiamo noi e poi quella sera troverai il modo di mungerlo.
Come?
Si. Hai capito bene: mungerlo.
Lui sarà in imbarazzo, ma tu insisterai per aiutarlo ; quando sarà in semi erezione e sentirai le sue prime contrazioni lo farai appoggiare all’ingresso della tua passera facendolo entrare . Non potrà opporsi e vedrai che sarà attivato un processo irreversibile . La sua erezione dipende dal fatto che lo sperma sta venendo fuori e sborrerà con l’uccello quasi a lumaca e senza piacere.
Ti è chiaro? Prova vedrai che sarà così. Poi quando sarai incinta deciderai tu se continuare a dargli la pillola o no.
Non pensare di imbrogliarmi . esiste il modo per sapere se sarà mio figlio e no ,lo sai. E prima o poi lo saprò e se’.ho tante cose da far vedere in giro .
Non mi sembrava vi fosse il bisogno di queste ultime frasi, ma stavo ascoltando una persona che pensavo di conoscere, ma che in realtà mi resi conto di non conoscere.
Intanto.’per nostro figlio e la girò mettendola a pecorina. Il viso rivolto alla sottostante piazza del Duomo.
Il suo uccello era in tiro. Il pensiero del suo piano doveva averlo eccitato.
Le strappò i costosissimi slip, li aveva donati lui e poteva permetterselo. (avevo ragione, era un trasparente perizoma).Poi applicò la bocca e la lingua , facendole allargare le gambe, alle sue intimità.
Porca. Sei già bagnata, fu il suo primo commento. Poi usò due dita. Le fece entrare e ruotare in figa. Parlava a sé e con lei. Guardo dove metterò il seme da cui nascerà nostro figlio.
Lei muoveva il culo come fosse in calore.
Pochi attimi ed il cazzo era in lei.
Scopavano guardando la piazza del Duomo.
Attese il suo godimento prima di riempirla del suo seme. Poi la trascinò a sé baciandola con fervore e riprese l’argomento di lei è il marito : non voglio che in questo periodi scopi davvero con tuo marito . So che dovrai farlo ,ma che sia il meno possibile e come ho detto io. Una volta al mese sarà sufficiente e lontano dai tuoi periodi fertili, tanto non può sapere..
Lei era appoggiata , innamorata, a lui è con il capo assentiva mentre lo carezzava come a rassicurarlo.
Video terminato.
Nei successivi due mesi mi giunsero numerosi altri filmati. Il ‘succo’ era lo stesso : il cazzo di Maurizio che la trapanava e una bella sborrata nella passera di Francesca .
Tre mesi dopo la bella novella.
Mi giunge da Gianni . E’ felice , Francesca è incinta
Il bastardo, Maurizio, non mi aveva detto nulla.
Mi giunsero nuovi video. Continua a scoparla ,ma adesso si dedica anche al culo e spesso conclude riempendolo di sperma.
Le mammelle si stanno ampliando ed il corpo pare più dolce. Noto che l’intimo che le fa indossare è sempre più spinto ,fino ad essere puttanesco.’ Stilista Cavalli’?.
Quando Francesca esce dall’appartamento lo indossa ancora , ciò significa che lo porta anche quando è al lavoro.
Se i colleghi sapessero cosa si nasconde dietro quell’angelica figura.
L’ha resa una libidinosa porca.
Passa il tempo . Francesca è al terzo mese di maternità, ha una leggerissima pancetta ,visibile solo a chi la conosce bene ,che indica la futura nascita , e che si riscontra solo quando viene vista nuda.
Quando è vestita ancora non si nota ,ma il suo viso è radioso . La maternità la rende ancora più bella.
E un giorno nel video compare una terza persona. E’ un nero. All’apparenza più giovane di Maurizio. Tarchiato, ma di bella presenza. Capelli ricci. Abbigliamento elegante .
Sono solo loro due e lui gli dice: tranquillo Mario ,ci penso io. Parlano di diverse faccende ed arguisco che Mario non è uno sciocco.
La porta si apre ed entra Francesca. Ha un sorriso sulle labbra che si spegne alla vista dell’ indesiderato ospite. Maurizio lo presenta: lui è Mario un mio caro amico e le racconta di quando si erano conosciuti ed altro.
Mario arriva dal Niger, ma e da molti anni in Italia si è laureato in ingegneria ed è uno dei miei più validi collaboratori. Mario le face un cenno accompagnato da un bel sorriso.
Francesca ‘regge’ la situazione anche se è chiaramente spaesata. Chiacchiera, sorride, partecipa alla conversazione. Poi Maurizio guardando l’orologio dice: si fa tardi. Si rivolge a Mario dicendogli: aspettami per favore di là, ti raggiungo dopo.
Mario doveva conoscere la casa perché si allontana senza chiedere altro.
Rimasti soli ,Francesca gli chiede : chi è Mario? Cosa fa qui?
Lui: lo conoscerai e su queste lapidarie parole va via.
Ritorna dopo breve Mario e c’è un imbarazzato silenzio E’ Mario che lo infrange.
Possiamo darci del tu? Continuò: Maurizio in poche parole ha detto tutto di me
Sono nato in Niger e 20 anni fa sono venuto in Italia perchè la situazione politica del mio paese era molto difficile e temendo il peggio i miei genitori sono riusciti a farmi partire per l’Italia dove c’erano di già dei parenti a Milano.
Qui mi sono trovato benissimo e guadagnandomi la pagnotta mi sono iscritto al politecnico dove mi sono laureato in ingegneria. Poi ho avuto la fortuna di conoscere Maurizio ed ho iniziato a lavorare per lui .Ho iniziato con i lavori più umili per un ingegnere, ma pian piano mi sono guadagnato la fiducia di Maurizio e ora sono il responsabile in Italia della sua struttura. Visto il mio colore molti ne sono stati sorpresi ,ma Maurizio guarda la sostanza e si disinteressa dei pregiudizi altrui.
Aveva un parlare sciolto e piacevole ed il suo atteggiamento era di disponibilità.
Continuò: Maurizio mi ha parlato di te, sul volto di Francesca un’ ombra di imbarazzo. Mi ha detto che sei una donna di gran classe e valore . Lavori in una bella azienda ed hai un ruolo di responsabilità.
Dice che sei una donna intelligente e posso confermare che sei anche bellissima . So che hai una bella famiglia e non posso nasconderti che mi ha anche detto di quanto ti piace il sesso. E con un sorriso: qui posso esserti d’ aiuto.
Queste parole come il suono di un macigno che cade in acqua.
Dopo queste parole ,come nulla fosse, Mario cambiò argomento e come se niente fosse parlò del museo Mudec e della recente mostra di Kandinskij ; poi del palazzo Reale e di Palazzo Clerici. Insomma si mostrava anche uomo di cultura. Francesca si trovò a chiacchierare piacevolmente con lui.
Avevano interessi in comune e continuarono a parlare di musei, mostre e città da visitare.
Trascorse un’ oretta che mi si confermò lo ‘spessore’ di Mario.
Il suo colore ,stupidamente, aveva diminuito la mia capacità di giudizio. Sono un imbecille.
Tornò Maurizio. Lo accolsero all’ingresso. Come è andata ? Mario disse; tutto ok e li lasciò soli.
Lui le dice: allora cosa pensi del mio amico? E senza attendere risposta: a breve capirai e la guidò nell’alcova del loro amore.
Il filmato che stò guardando è stato preparato ad arte perché c’uno stacco e si vede Mario in un’altra stanza.
Mario è in un’altra camera da letto e si sta lentamente spogliando riponendo sul letto con ordine gli indumenti tolti. Rimane nudo. Conferma la mia prima impressione: è giovane , tra i 30 ed i 35 anni . Non alto, ma squadrato e muscoloso . Il ‘fisico’ è ben distribuito, ma la cosa più importante che noto è che ha una notevole mazza .Il suo membro è lungo e largo, inoltre è ricurvo verso l’alto quasi a forma di uncino che lo rende ancor più minaccioso. E’ sicuramente fuori norma. In un paragone improprio :un cazzo e due coglioni da mulo.
Se lo accarezza lentamente guardandosi ad uno specchio. C’è in camera una tv accesa. E’ un monitor collegato ad un circuito chiuso e si vede cosa sta avvenendo nell’altra stanza tra Francesca e Maurizio.
La visione, accompagnata da una lenta masturbazione, lo eccita. Il suo membro si erge maestoso. E’ veramente grosso
Francesca indossa un intimo bianco, quello che secondo me maggiormente la valorizza. Ha le gambe agganciate alla schiena di Maurizio che la sta scopando come sa fare lui, facendola gemere di piacere.
Mario , a ben guardare, è come se stesse aspettando un segnale poiché ad un certo momento sul suo volto compare un sorriso.
In quel momento il cazzo di Maurizio è uscito dalla passera di Francesca e Maurizio si è portato in piedi davanti a lei obbligandola a mettersi in ginocchio per poterlo prendere in bocca. Doveva essere il segnale.
Il culo di Francesca era rivolto all’ingresso della camera mentre lei si stava occupando con la bocca del cazzo di Maurizio.
Mario si muove. Prende qualcosa tonda e trasparente e la poggia sul pene. In prima battuta pensavo fosse un preservativo , poi vedo e comprendo, è un anello di gomma di quelli che si mettono sulla base del pene che stringendo ritardano l’eiaculazione mantenendo l’uccello in tiro.
L’ha spinto bene in fondo al pene. Esce dalla stanza.
Lo rivede sull’uscio dell’alcova.
Maurizio ,al vederlo, blocca con le mani la testa di Francesca e con il capo fa cenno a Mario di avanzare.
Francesca non si rende conto della cosa sino a che non sente la lingua di Mario umettarle la passera. Prova a sollevarsi, ma Maurizio le dice: ferma, è Mario, e le impedisce di sottrarsi alla lingua di lui.
Mario la lecca ingordamente e quando Maurizio intuisce che Francesca non si sarebbe più sottratta le lascia libera la testa.
Lei si adagia nella nuova situazione, quasi analoga a quella avvenuta in quel portone del centro, ma qui è un luogo protetto ed è tranquilla, può lasciarsi andare.
Si dedica con fervore al cazzo di Maurizio mentre Mario si occupa della sua figa.
Mario si solleva e si mette nella giusta posizione per poter godere intieramente del corpo di lei . Poggia la punta del pene sulle bagnate ed intime labbra , lo muove per meglio assestarsi nel centro della fessura, poi con un’unica profonda spinta l’uncino entra in lei. La nuova, straordinaria, presenza fa sobbalzare Francesca sia per la sorpresa che per quello che sta provando. Sente un palo nell’intimo condotto. E’ una esperienza che la travolge. Doveva avere la passera aperta e fradicia poiché già al primo movimento del cazzo in lei non si lamenta e la sua sorpresa diventa piacere. Alzando gli occhi verso Maurizio: è enorme, mi sento piena, mi spinge sulle ovaie, ma è bello, è incredibile.
Vedo il cazzo che per la sua lunghezoglioza non penetra tutto. Un pezzo del tronco ed i coglioni rimangono fuori a vista.
Mario, rafforzato da queste parole, continua a scoparla portandola ad un primo rumoroso orgasmo. Non si interrompe e dopo pochi minuti Francesca gode nuovamente dicendo: non è possibile, godo ancora.
Maurizio visto la riuscita di quello che sicuramente si prefiggeva le spinge il cazzo per l’ultima volta in gola. Viene riempendola di sborra, aspetta che ingoi tutto il suo sperma poi si sposta rimanendo a distanza per guardare la copula che continuava .
Liberata dalla presenza dell’uccello in bocca Francesca china il capo sul petto , lasciandosi andare, per essere meglio partecipe di quel continuo assalto
Mario la scopa e lei continua a sentire piacere.
Solleva la testa a cercare Maurizio, lo guarda come a chiedere scusa perché sta godendo così’ con un altro. Al silenzio di lui non resiste e gli dice :non vorrei, ma non riesco ..godo, godo ed abbassa nuovamente il volto sotto il peso del piacere
Maurizio si avvicina a lei, con una mano le alza il viso per guardarla negli occhi mentre le parla, e le dice quello che mai mi sarei aspettato: godi, godi pure, sei solo una troia. Una puttana che gode con un qualsiasi cazzo Da ora sei sua, io devo partire, tornerò per la nascita di mio figlio, nel frattempo sei sua e farai tutto quello che vorrà. Qualunque cosa e se vorrà farti scopare dai suoi amici ci scoperai. Sei sua.
Le ricorda nuovamente dei numerosi video fatti’
Sei una troia che pensa solo a godere e questo è il tuo giusto premio.
Ti è chiaro? Sei sua.
Lei non risponde. Impossibilitata dal piacere che sta provando? Non ha capito? Ha capito, ed è inutile controbattere?
Maurizio sposta la mano lasciandole cadere il viso e si rivolge a Mario. Suggella il patto: falle fare quello che vuoi, non si opporrà, se ti servono soldi usala; attento solo che ha mio figlio in pancia .Meglio se usi il suo culo sino a quando partorirà. Comunque vedi tu.
Francesca solleva il viso attonita. Maurizio esce dal campo visivo della telecamera. Non lo rivedrò.
Mario non ha interrotto la scopata è Francesca è sotto l’influsso del piacere.
Le passa le mani sotto i fianchi e si attacca alle floride mammelle. Con questo splendido, antico, ancoraggio paiono due animali che si accoppiano.
Il viso di Mario è poggiato a fianco del collo di lei e la bocca le solletica il collo.
Presa nel suo piacere Francesca gira il viso. La lingua è fuori ed incontra quella di Mario. Sono lascivi, veloci, toccamenti.
Vedere il cazzo nero di Mario uscire a vista e poi reintrodursi a fondo mi fa pensare a quello che lei sta provando
E’ una bambola bianca nelle sue mani. Quel contrasto bianco nero amplifica la sensualità dell’atto.
Le plasma le tette e la trafigge.
La rigira e si mette seduto sul bordo del letto. La fa sedere e impalare sul suo uccello. Ora viso a viso le bocche sono a contatto e le lingue si scambiano saliva.
Scopati le dice.
Ed è lei che puntando i piedi per terra si scopa. Viene almeno altre due volte.
La fa alzare ed il suo uccello si mostra ancora rigido. Lei è in piedi che attende. Ha lo sguardo libidinoso concentrato sull’uccello . Lo vuole sicuramente ancora. E’ una nuova droga.
Mario si leva l’anello di gomma dal pene e poi in modo volgare le offre di nuovo l’uccello.
Siediti vacca che adesso ti riempio.
Lei è indifferente alle parole, pensa ad altro.
Lo prende per mano e lo indirizza in figa sedendosi su Mario. Il cazzo è nascosto in lei.
Ora l’uccello di Mario è senza costrizioni e può liberamente gustarsi quella passera.
Si rimettono viso a viso, bocca a bocca. Le mani di lui artigliano i morbidi glutei tirandoli a sé e provocandole ulteriori stimoli
La fa cavalcare indemoniata.
Vieni troia . Vieni, che ti annaffio la passera. Non riuscirai a fare a meno di questo cazzo. Ti allargo per bene i buchi e solo io riuscirò a darti piacere. E la ‘costringe’ a dire : si, si, continua.
Aspetta sino a sentirla venire un’altra volta e mentre lei ,il viso stravolto, la bocca spalancata ,mugola : vengo, vengo. lui dice: anch’io.
Le infila la lingua i bocca, le tiene stretti i glutei portandola contro lui e dicendo siiiii viene dentro riempiendola scaricandole tutto lo sperma accumulato. Segue un momento di pausa con lei esausta, abbandonata, su lui.
Doveva essere tanto sperma poichè quando lei si solleva alcuni rivoli scivolano lungo il cazzo mentre altri scivolano verso terra dalla vagina.
Finito il sesso.
Lui: vatti a lavare troia.
Lei va in bagno mentre lui si alza. Il lungo serpente gli pende inanimato tra le gambe. Fa sempre impressione.
Dopo lei esce dal bagno.
Mario non la guarda neanche, le dice : domani alla solita ora.
Lei non parla. Il filmato è terminato.
Incredibile
Mario ,sicuramente imbeccato da Maurizio ,continua a mandarmi nuovi video.( Ha semplicemente sostituito Maurizio).
Negli ulteriori incontri continua a chiavarla. Ora il cazzo entra senza alcuna frizione ed anche lei non pare ‘sentire’ dolori.
Le ha slargata e dimensionata la passera al suo uccello.
Comportamento? La tratta come un oggetto. Una puttana svuota coglioni.
Ma lei durante la scopata continua a godere.
Nell’ultimo video c’è un richiamo a Gianni, il marito.
Hai ripreso a fare sesso con tuo marito? Come va?
E lei in modo ‘freddo’. Si, non gli do più la pillola ed abbiamo ripreso.ma’
Ma cosa?
E’ attento al bimbo in pancia e comunque non lo sento quasi. Non riesco a provare piacere
E lui? Si è accorto che ce l’hai più larga?
Si, ma pensa sia un effetto della maternità.
Dal primo incontro con Mario è passato un mesetto che arrivo un diverso video. Ha un titolo : oggi le allargo il buco del culo.
Solita casa, solita stanza. E’ sola con Mario. Hai avvisato l’ufficio che rientri dopo? Oggi tocca al tuo culo.
Sono parole freddi e volgari. Lei è sottomessa.
Le dice: preparati.
Francesca si spoglia completamente. Questa volta è nuda, nemmeno l’intimo.
Ha un corpo ed un culo da sogno che tra poco sarà profanato da quel palo. Rabbrividisco, ma mi eccito.
Lui è già nudo, il pene semi imbizzarrito, si avvicina a lei che come in un copione già scritto si piega e con bocca e mano lo porta alla sua massima potenza.
Quell’uccello tra poco le devasterà il culo e lei lo sta aiutando’.
La spinge a distendersi sul letto. E’ prona , i capelli biondi sparsi, le braccia aperte; sembra pronta alla crocefissione.
Lui si sparge sul pene qualcosa. Lo sta lubrificando. Stessa cosa fa con l’ano di lei. Utilizzando le dita le sparge quella crema. Introduce un dito e lo fa ruotare, poi due, stessa procedura infine si appoggia con il bacino su lei
Le appoggia e spinge per introdurre il glande, se passa quello il più è fatto. Lo introduce un poco facendola sussultare e poi inizia a spingere la sua asta scura e grossa. Alla pressante pressione a Francesca sfuggì un ‘ Uuuhhhhh!!’ di dolore. Sentiva male.
Lo pregò di fermarsi per il dolore che provava :
” Fermati ,ho un male tremendo ! Mettilo in figa ,faccio quello che vuoi. Strepitava cercando di sottrarre il culo al cazzo, ma lui era dentro e con il peso la schiacciava impedendole di muoversi. Per favore’non ce la faccio più.
Ma lui, il suo uccello, aveva conquistato una posizione a cui non voleva rinunciare. La sua spinta era costante e determinata e non si preoccupava del dolore provocato a Francesca. Il suo palo le stava allargando il buco del culo.
Il suo ano pian piano cedeva assumendo una nuova dimensione sotto l’avanzata del cazzo.
Lei cercò di sollevare il busto per alleviare il dolore.
Avreste dovuto vedere il viso e la bocca ‘storti’ dal dolore. Continuava a lamentarsi: no, no, no,’per favore’.
Imperterrito continuò a muoversi piano piano e lentamente l’uccello scivolava in lei.
Arrivò a fondo. Buona parte del cazzo era dentro e aveva toccato l’invalicabile curva del condotto anale. Rimase fermo per abituarla alla presenza. Fu come se per Francesca fosse la sua prima inculata, doveva abituarla.
Pazienza, calma e tempo sono gli ingredienti necessari e li applicò tutti.
Solo dopo averli ben mixati riprese lentamente a muoversi. Non era più un solo moto ad entrare ,ma un po’ su ed un po’ giù . Prima lento, poi un po’ più veloce. Poi fermo e poi movimento.
Lei cominciò a cambiare . Quei leggeri movimenti favorirono la ricerca del benessere . Quella sofferenza si attenuò sino a scomparire ed an certo punto emerse il piacere ,soprattutto psicologico, dell’inculata.
Si sentì pienamente posseduta e quel pene che la penetrava e che la sfregava nella sua più nascosta intimità.
Adesso non più sofferente sentiva ‘il lubrico, lascivo peso’ dell’essere inculata, dell’essere posseduta completamente e ciò ,non perché fosse la prima volta ,ma per le dimensioni dell’organo che la stava martoriando.
Il suo ano era aperto, botta dopo botta si stava assuefacendo alle nuove, uniche dimensioni e quando lui lo estrasse completamente potei vedere quanto si fosse dilatato e come accolse nuovamente quel palo senza problemi.
Lui la spronava a parole e fatti: muovi il culo troia. Vienimi incontro con il tuo culetto . Lo voglio aprire per bene. Dopo me per gli sarà una passeggiata.
Sei una troia. Muovi il culo. Dillo che ti piace. Dillo’.
E lei ‘si mi piace. Mi hai rotto il culo, ma mi piace. Sono una troia.
Era sotto effetto ‘salvezza da dolorosa inculata’ per esprimersi in quel modo
Dopo il pazzesco dolore e grata per la sua assenza, sotto l’assalto di quel pistone, che le stava sconvolgendo culo e mente, continuava a dire: mi piace, sono una troia, mi piace’…
Lui la fece sollevare accompagnando il suo movimento con il proprio corpo. Ora poteva incularla anche alla pecorina cosi potè riattaccarsi alle sue piacevoli mammelle e poi non pago volle incularla come fosse un cow boy al rodeo . Parzialmente rialzato sul letto si teneva in equilibrio avendo attorcigliato i suoi lunghi, biondi, capelli ad una mano mentre l’altra la teneva poggiata su un fianco. Il cazzo, quasi in perpendicolare, faceva da punto centrale di equilibrio entrando in profondità nel culo di lei.
Nonostante le dimensioni ora entrava ed usciva facilmente. Le aveva spannato ano e relativo condotto.
La strada era aperta e poteva diventare come un’autostrada anche per altri.
La inculò, cambiando più volte posizione, ma senza interrompere il moto , almeno per mezzora .
Quando si interruppe e lo estrasse definitivamente potemmo vedere una galleria che le trapassava il culo
Per il suo piacere e per umiliarla glielo sbattè sulla bocca. Succhia troia . Voglio che me lo pulisci e che bevi tutto. E’ tutto per te e non perderne una goccia.
Lei socchiuse le labbra facendolo entrare. La bocca fu usata come una figa e finalmente il supplizio ebbe termine. Le iniettò tutto lo sperma prodotto dai suoi testicoli. Lei soffocava per bere tutta quella quantità di sborra, e lui non pago, togliendolo dalla bocca glielo poggiò sul viso spargendole gli ultimi residui di sperma.
La rimette a pecorina e le fa allargare le gambe. Le dice apri le chiappe con le mani.
Lo fa.
Un grosso dilatato buco è presente.
Video terminato.
Una settimana dopo nuovo video. E’ corto.
La chiava alla pecorina, alla missionaria, glielo spinge in culo e passa indifferentemente da un foro all’altro. Sul volto di Francesca solo piacere.
Lei geme. Ogni tanto la sento gridare , ma è godimento puro.
Dice: fammi quello che vuoi, ma tienimi il cazzo dentro.
E’ diventata multi orgasmica e non può fare senza’.
Infine le riempie della sua crema provocandole ulteriore piacere..
Lei, terminato ,si distende a braccia aperte sul letto. E’ appagata e sfinita mentre lui con calma si riveste e uscendo le dice :ti chiamo.
Lei si riprende va in bagno rindossa la sua elegante ‘divisa’ da manager ed esce dall’appartamento per andare in ufficio .
I suoi buchi e lei sono soddisfatti.
Dal video successivo vedo la sua nuova esperienza : puttana a pagamento.
Per me è uno shock, ma non dovrei stupirmi dopo quello che ho visto
Nei video è con altri uomini di una certa età. Sempre uno alla volta, meno una volta dove sono in due ad occuparsi contemporaneamente dei suoi buchi e grazie . L’appartamento è sempre lo stesso.
Solo inculate, pompini ,spagnole, tutto meno la figa e sempre con preservativo. A volte e lei a metterlo a questi vecchi clienti. Ha acquisito familiarità al nuovo ruolo di troia a pagamento e si è ben calata nella parte. Dovreste vedere con che arte e velocità cala il preservativo sul cazzo di turno.
Immagino che siano anziani danarosi. La trattano bene, ma la trattano da troia.
Lei li aspetta già pronta e come nei film indossa una trasparente vestaglia e per praticità indossa delle autoreggenti.
I capelli biondi sono sempre raccolti a coda. Ai piedi delle ciabatte a tacco alto.
Un sorriso e da buona geisha li aiuta a spogliarsi. Poi si mette prona e aspetta scodinzolando il suo bellissimo culo.
Aspetta di essere inculata o altro e poi partecipa all’atto coi movimenti e le parole giuste e lo fa con grande capacità e finge (se finge) bene il suo piacere. L’atto sessuale con i clienti fatica a superare i dieci minuti .
Nell’inculata fa ballare il culo davanti aiutando il cliente di turno ad arrivare velocemente al piacere. Come si fa a resistere ad un culo così?
Come si resiste ad una donna cosi bella?
Per il pompino ed il resto ha raggiunto un’abilità tale da decidere lei quando farli venire. Da brava troia ingoia tutto lo sperma eruttato facendo vedere a bocca aperta come questo scivoli dapprima sulla lingua e poi in bocca. E’ un’immagine che fa venire i brividi..
Poi, quando il lui di turno ha terminato, lo lascia da solo per recarsi in bagno lasciandogli il tempo di rivestirsi ed andarsene. Tempo medio ,tutto compreso, da me stimato; mezzora per cliente.
Alcune volte quando il cliente esce compare Mario. Alla sua vista Francesca si stende con un sorriso vizioso sul letto ed allarga le gambe reclamando e pregustando il suo piacere .
I immagino sia il rapporto tra il pappone e la sua donna.
Questi filmati coprono dal terzo/quarto all’ottavo mese di maternità. Nonostante l’incipiente pancione i clienti non mancarono. Perversione?
Ho visto più clienti succedersi e godere, a pagamento, delle grazie di Francesca. Tutto concesso meno la passera.os
Poi c’è la nascita di Fabrizio. Un bel bimbo.
Pochi giorni dopo un video. E’ brevissimo. Sono insieme Mario e Maurizio
Sei riuscito a vedere tuo figlio ? Ti somiglia?
Si ,sono andato fuori orario, non si potrebbe, ma sai basta una mancia ”
E’ molto bello: è così piccolo che non si può ancora dire in cosa mi somigli, ma nel tempo’..
Parliamo di cose serie, di Francesca.
Mario: Francesca mi ha reso 20.000 euro in questi pochi mesi . Dovevi vedere che impegno ci metteva e come è apprezzata. E’ proprio troia dentro. Pensa cosa ha fatto solo con culo, bocca e tette . Ora che è sgravata e c’è anche la figa a disposizione potremo avere di più.
Maurizio gli dice : accontentati. Non esagerare. Basta così. Ho un impegno con uno e devo mantenerlo ( era chiaro che si stava rivolgendo a me).
Il video è terminato
Nuovo video. Ha partorito da una decina di giorni .
Non capisco come ,ma è con la carrozzina con Mario nel solito appartamento. .
Da quanto tempo non fai sesso?
Da circa un paio di mesi. L’ultima volta è stata con quel porco del rag Malfatti
Lui; sarà un porco, ma paga bene
Fatti vedere e ‘.il pupo tra quanto devi allattarlo?
Mezzora
Abbiamo tempo
Spogliati fammi vedere
Lei si spoglia e lui si incazza: quando vieni qui devi indossare l’intimo da troia; vai a cambiarti di là
Torna vestita come voleva lui .Non so se stupita o contenta dice: il reggiseno non mi sta, le tette mi sono cresciute troppo.
E vero hai delle tette da mungere
Le prende e stringe a sé
Ti voglio raccontare una cosa che ad una come te farà felice.
Nel mio paese le donne già dieci giorni dopo il parto ricominciano a scopare
Ma come? Il dottore ha detto..
So cosa dicono i dottori occidentali; che ci vogliono una decina di giorni prima che la cervice torni a suo posto e che per l’utero ci vogliono circa trenta giorni e quindi per sicurezza si può riprendere a fare sesso dopo una quarantina di giorni dal parto. Ma questi sono i dottori di qui. Da noi abbiamo gli uomini della medicina che conoscono meglio dei tuoi dottori le donne e sanno cosa fa bene e cosa fa male e sanno quanto piacere possano dare alle donne in questa particolare occasione che è unica. Se il parto non ha avuto problemi
Sai le terminazioni nervose che più danno piacere sono concentrate nei pressi della cervice e vengono raggiunte dalla punta dell’uccello provocando stimoli e piacere, pensa se fossero raggiunte , , sorpassate e strofinate continuamente dal tronco dell’uccello. Le nostre donne impazziscono e non vedono l’ora che giunga il momento per poterlo fare. E’ un momento unico poichè non dura in eterno, un mesetto, poi per non recare danno agli organi vaginali si deve smettere e tutto torna a posto e le mie donne con ansia e voluttà aspetteranno al futura maternità. E di stare tranquilla per indesiderate maternità poiché la prima ovulazione arriva dopo una trentina di giorni, dopo il primo mestruo (non le dice che l’ovulazione può anche avvenire anche senza che il primo mestruo si sia presentato)
Inoltre non le dice che a cervice calata sono pochi gli spermatozoi che durante il periodo di ovulazione riescono a raggiugere le tube, mentre adesso sarebbero milioni che adesso le raggiungerebbero e se sei nel periodo di ovulazione le probabilità di restare incinta è moltiplicata per milioni di volte).
Se ogni tre giorni ti chiavo la cervice sarà sempre alta ed il cazzo continuerà ad entrare nell’utero
Lei ascolta preoccupata ,ma interessata. La sta convincendo.
Su siede al suo fianco e le mette il cazzo in mano per una lenta sega e continua a solleticarla
All’inizio sentirai un pò di dolore poi’un piacere a cui non vorrai rinunciare.
Intanto la sua mano era tra le cosce di lei e le sue dita aprivano e scorrevano tra le grandi labbra
Sei bagnata. Hai voglia’
Lei , quasi vergognosa , se mi tocchi così.
Prima la fa girare a la incula E’ bene tu non perda l’abitudine , i soliti lamenti iniziale oh, che male, no ,rallenta, no e poi la sua incondizionata partecipazione. Il culo che si muove felice di ospitare il desiderato cazzo.
E’ gaudente, la sua mano corre ad accarezzarsi la passera e lui che è attento ai suoi movimenti le dice : sei proprio malata di sesso.
Quando il movimento del cazzo in culo è fluido e profondo, ed il condotto anale ha ripreso le ‘vecchie’ dimensioni estrae l’attrezzo e’adesso cominciamo.
La fa girare spina sul letto e la guida a posizionare le gambe intorno ai fianchi per averle ben aperte. Le punta il cazzo tra le grandi labbra della vagina ed entra. Spinge il pene ad arrivare alla non consolidata barriera della cervice. Si assesta e continua a spingere lentamente senza tornare indietro. Esercita una pressione costante contro la parete cercando il suo spostamento. I lamenti di dolore di Francesca corrispondono alla pressione del pene . Ogni volta vi sia un leggero movimento il lamento si alza di tono fino ad arrivare al momento cruciale che è sottolineato da : no , no, muoio, basta, aah ma pochi istanti ed il silenzio. Il cazzo aveva sfondato . La cervice, fortemente pressata si era alzata , ed il cazzo aveva raggiunto l’utero.
Per la prima volta il corpo di Francesca aveva colpo per intero l’uccello di Francesco. Solo i coglioni per la loro eccessiva dimensione rimanevano fuori appoggiati alle labbra della figa.
Lui spingeva l’uccello il più dentro possibile ed i coglioni erano schiacciati tra le cosce di Francesca.
Sia Mario che Francesca percepirono la cosa. Francesca poiché non sentiva più dolore. Mario poiché non aveva più ostacoli davanti al pene.
Passarono dei lunghi secondi per abituarsi , per entrambi , alla nuova realtà.
Poi Mario: .come lo senti?
Lo sento in pancia. Fermo ,non muoverti. E’ una presenza strana.
Mario sorrise. Adesso vedrai il bello.
Retrocede il pene per almeno metà e poi lo reimmette tutto nel nuovo passaggio. Avanti ed indietro.,
Le terminazioni nervose della sua vagina erano sollecitate come non mai quel pezzo di carne umana. Francesca cominciò a dire: cosa succede? E pazzesco.
Francesca disse noo ed iniziò a tremare. Era piacere puro.
Sembrava avesse le convulsioni. Il suo corpo sobbalzava. Il respiro affannato. Degli occhi si vedeva il bianco. Quando si muoveva troppo Mario interrompeva la chiavata e si fermava aspettando che si calmasse. Non appena il tremore calava ricominciava l movimento del pendolo. Come un metronomo il suo cazzo scandiva i tempi del coito.
Allora lei ricominciava: muoio, è pazzesco e ohh godo ,vengo, ancora.
Stava godendo continuamente.
Lui guarda l’orologio era almeno 15 minuti che la scopava.
Dice: è quasi l’ora del pupo.
Si rilassa mentalmente, spinge il cazzo in avanti. Rimane poi immobile. L’aveva riempita del suo sperma. Milioni di spermatozoi vagavano liberi nell’utero di Francesca
Francesca non si era quasi resa conto della cosa. Realizzò quando lui si spostò lasciandole libera la passera della sua presenza.
Ancora sotto l’influsso del piacere non reagì.
Ma non era finita. Lei faticava a riprendersi dai tanti orgasmi avuti, ma lui abbiamo ancora 10 minuti
Dai ,ancora un poco e potrai dedicarti a Fabrizio.
Ma prima ‘ e la spinge indietro ponendo il suo molle cazzone fra quelle belle, grandi, morbide tette , gustandosi una deliziosa spagnola con un contorno di gentili leccate di cazzo.
Era da sega per me vedere le sue mani stringere le tette per creare il condotto tra cui far scivolare l’uccello di Mario e poi quando il glande arrivava in alto vedere quel viso angelico affannarsi per poterlo leccare
Il movimento è talmente capace e piacevole che il cazzo riprende velocemente le sue sembianze di mostro ed altrettanto velocemente va a terminare la sua nuova corsa nella bocca di Francesca.
Francesca sottomessa prima succhia e poi ingoia tutto lo sperma ancora disponibile.
Adesso è veramente tutta di Mario.
Nelle due settimane successive mi giunsero ogni 3 o 4 giorni dei brevissimi filmati
Nel primo stanno scopando; lei in piedi di fianco a letto ,con una gamba a compasso appoggiata sul letto,
lui che da dietro la chiava.
Lei a bocca aperta che geme: ancora, ancora. Il suo sguardo è da folle e lui :troia dillo quanto ti piace e continua a spingerle il pene in pancia.
Nel secondo lui è seduto in cucina . E’ al telefono con qualcuno. Francesca è accucciata ai suoi piedi e gli sta facendo un suntuoso pompino . I ‘fori intimi ‘girati alla telecamera appaiono ben aperti.
Il grosso cazzo a fatica entra nella sua bocca e lui con una mano poggiata sulla testa e come se le desse il ritmo di succhiata
Nel terzo sono in camera da letto. Sono alla pecorina. Lo sguardo di lei pare assente, chi la sta scopando non è Mario. E’ per me uno sconosciuto, deve essere uno dei suoi ‘ clienti ‘.
La scopa e parla: ho dovuto aspettare tanto per mettertelo in figa. Mario mi diceva: dovete aspettare la nascita del piccolo e potevamo avere solo il tuo culo. Ho aspettato tanto ma ne e valsa la pena. La tua figa è un capolavoro. Mi sembra di avere l’uccello nel miele e poi e poi mi pare piaccia anche a te.
Comprendo. Il cazzo a fondo le dà grandi stimoli ed il suo sguardo è assente non perché non presente, ma perché sta cercando di nascondere il suo piacere.
Ma il suo corpo reagisce agli stimoli ed il maiale lo ha capito. Fa un movimento indietro ed estrae il pene .
Cazzo. E’ senza preservativo. Glielo rimette dentro. Anche il suo supera la naturale barriera?
E’ vero che non è ancora nel momento della fertilità, ma l’igiene, le malattie?
Lo rimette dentro. Per fortuna di Francesca resiste poco e sborra.
Soddisfatto ritrae il rimpicciolito pene che appare ricoperto di filamenti. Finito.
Nei filmati, sempre presente sullo sfondo la carrozzina con il piccolo Fabrizio.
Capisco il fine di quei video: Mario mi sta mostrando che può fare di lei quello che vuole.
E’ passato oltre un mese dalla nascita di Fabrizio quando mi giunge , sempre mediante email, un nuovo video. Sono nella solita camera da letto Francesca e Mario. Lei è accucciata sul suo grembo e gli sta ciucciando il cazzo e lo introduce completamente in bocca, almeno per la parte che arrivava alla glottide. Lui si gode la situazione e le dice: visto solo questione di allenamento. Effettivamente ora riusciva a prenderlo quasi tutto in bocca . Si sentivano i i suoi risucchi e vedevo come gli massaggiava i coglioni
Lei era splendida. Indossava un reggicalze e perizoma bianco. Il reggiseno ,pure bianco, era stato trascinato in basso e le sue mammelle ,sicuramente piene di latte per il piccolo, apparivano gonfie e soffici.
Era bianca color latticino e i suoi capelli biondi cadevano sulla pancia di lui. Non fosse stato per il cazzo in bocca sarebbe stata una angelica figura.
Poi Mario la gira e la scopa figa e culo . La pecorina è sempre la sua passione, specialmente adesso che le tette sono ancora più attraenti.
La sta facendo godere come solo lui, grazie al suo attrezzo, sa e può fare.
Poi si interrompe ponendosi al suo fianco. Tenendola una mano sulla tetta le chiede: tuo marito? Ti scopa? Sta bene?
Lei: sai il lavoro, il piccolo che ci tiene sempre impegnati , la vita di coppia non è poi così eccitante, insomma tutto ok, ma la vita sessuale è nella normalità, anzi’
Il silenzio di Francesca dice tutto.
Lui, bastardo: perché non cambi la tua vita familiare?
Cosa intendi?
Se la tua vita sessuale, in casa, così com’è non ti dà più soddisfazioni può essere il momento di cambiarla.
Sei ancora giovane e piacente perché vuoi rinunciare al tuo piacere?
Se vuoi ne parliamo con calma, per adesso te la butto. Pensaci ,poi possiamo fare un po’ di cose.
Solo per darti un’idea ti dò degli spunti.
Lei non parlava e lo guardava stranito come a chiedersi: cosa cavolo dice questo?.
E lui :sarebbe facile, per cominciare, iniziare a cambiare tuo marito.
Prima con la pillola settimanale che gli fa perdere libido apriamo la strada per creare le motivazioni per farlo diventare un cuckold, poi in un secondo momento un cuckold sottomesso e quando la nuova situazione lo metterà in una grandissima difficoltà fisica e soprattutto psicologica, sarà facile e ne sarà felice indirizzarlo all’omosessualità facendolo diventare una sissy.
Lei ascoltava, ma il suo sguardo diceva no e quasi immediatamente anche la sua voce disse: no. Non voglio. E’ sempre mio marito e che io scopi con te o con altri perché sono una troia e non riesco a fare a meno di grossi cazzi non cambia la cosa. Gli voglio bene.
Mario serafico: va bè, capisco, comunque pensaci. Io sono qui per aiutarti.. e con fare carognesco :in alternativa , vorrà dire che faremo ,te ed io ,un bel figlio caffelatte con me.
Lei, con la testa, continua a dire no.
Le mette una mano tra le gambe e le sue dita la fanno agitare.
Le prende una mano e la porta al cazzo poi avvicina la testa alla sua la lingua e la coinvolge in un lungo bacio.
Mentre si baciano lei lo sega facendolo tornare in erezione. Lui [ un torello già pronto.
Si stende su lei , lei viso a viso ,in una splendida missionaria e la trapana. Dopo pochi movimenti lei ricominciare a godere si si si continua mi piace e per accogliere meglio quel cazzo attorciglia le gambe a lui che intensifica i colpi devastandola. Ti piace ? Dillo ? Si, Si, Si
Lei è nuovamente perse e lui le chiede: (, avrebbe potuto chiederle qualunque cosa) posso venire dentro? Posso metterti incinta?
Lei, ormai lo so ,che in quei momenti non capisce più nulla e : vieni, vieni dentro. Riempimi. Fammi sentire il tuo seme
E lui si spinge dentro rimanendo immobile per lunghi secondi. L’ha riempita del suo seme.
Poi esce ,lei si riprende, si tocca la vagina e realizza. Lo guarda e’così su questa scena finisce il l video
Poi più nessun video”non rimase incinta( avrà fatto qualcosa per riparare ?…). Sono passati cinque anni e da allora e nessuna novità .Lei è mamma di due splendidi ragazzi e vive la sua bellissima vita familiare.
Continuiamo ad incontrarci con gli amici e tutto va bene.
Mi chiedo se ha rimpianti, pruriti e voglie, se ha poi provato ancora il cazzo di Maurizio o Mario o se ha cercato altri grossi uccelli.
A me quei filmati che ho gelosamente conservati. Una sega ogni tanto guardando Francesca mi fà sentire meglio.
Devo dire che la scommessa, Maurizio, l’ha vinta alla grande
The end

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