Skip to main content
Racconti Erotici EteroRacconti sull'Autoerotismo

Studentessa – con poca voglia di studiare

By 6 Agosto 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono Chiara, ho 21 anni e sto per laurearmi. Base di laurea 92, che diventerà sicuramente 100-101 con i punti aggiuntivi. Come faccio a esserne sicura? Beh ho i miei trucchetti’ Davvero credi che il mio voto non sia un granch&egrave? Io dico che &egrave fantastico visto che non ho mai, e dico MAI, toccato un libro durante la mia carriera universitaria! In realtà non ho dovuto studiare molto neanche quando andavo alle superiori’ Pensi che io sia un genio? Io mi ritengo una ragazza normale, molto ma molto intelligente. Non mi &egrave mai piaciuto studiare, già alle medie avevo appena la sufficienza, poi alle superiori la voglia di studiare diminuiva anno dopo anno, finch&egrave non ho trovato i trucchi giusti per andare avanti a scuola’. Vuoi sapere come ho fatto? Ora te lo racconto’

&egrave iniziato tutto quando andavo in terza superiore, avevo 16 anni, ed era l’anno in cui ho iniziato ad andare peggio, prendevo sempre voti bassi in tutte le materie. Nella pagella del primo quadrimestre il voto più alto era 6, in educazione fisica e religione.
Al seguire le lezioni preferivo chiacchierare, scherzare e spettegolare con le mie vicine di banco. Il mio banco era alla destra della cattedra, accanto alla finestra, io ero seduta accanto al muro, mentre la mia compagna di banco, Francesca, era dalla parte del corridoio. Nel banco di fronte c’erano Barbara e Maria, in quello dietro Sofia e Giorgia. Eravamo tutte amiche, spesso ci vedevamo anche dopo la scuola per continuare a spettegolare, scherzare, e spesso uscivamo insieme la sera, andavamo a ballare in qualche locale e cercavamo di rimorchiare sempre qualche strafigo.
Tra le mie amiche, io ero quella che andava peggio perché non riuscivo a memorizzare neanche se mi mettevo d’impegno. Ci aiutavamo per i compiti in classe e cercavamo di suggerirci durante le interrogazioni, anche se a volte era quasi impossibile e ci beccavano sempre perché i professori sapevano dell’amicizia forte che ci legava e che ci saremmo aiutate sempre. Durante le lezioni spesso commentavamo i nostri prof, soprattutto i maschi, e per nostra fortuna la maggior parte dei nostri prof erano uomini. In particolare mi piaceva far commenti sul prof di matematica, si chiamava Luigi, un bell’uomo di 36 anni, molto giovanile, veniva a scuola sempre in jeans e camicia, aveva un fisico davvero niente male. Mi piaceva da morire, spesso alle mie amiche ho confessato che me lo sarei portato a letto volentieri e ci avrei fatto proprio di tutto. Spesso andavo in cattedra per chiedergli di spiegarmi alcuni esercizi che non capivo, non li avrei capiti comunque, ma era un’ottima scusa per farmi notare, fargli notare le tette, il culo e’ per sentire il suo profumo che mi eccitava tanto. Speravo veramente di portarmelo a letto ma lui sembrava non notarmi e io rischiavo di impazzire.
A maggio, durante una lezione io e le mie amiche abbiamo notato che il prof di matematica aveva la patta dei pantaloni aperta. Potete immaginare le risatine maliziose che mi sono fatta con le mie amiche, cercavamo di vedergli il pacco, siamo riuscite a vedere che aveva un paio di boxer aderenti blu scuro’. Quanto era bello!! Avrei voluto alzarmi, piazzarmi danti a lui e aprirgli i pantaloni, tirarlo fuori e iniziare a succhiarglielo’. Avevo quest’immagine in mente per tutta la lezione ed ero molto eccitata. L’ora successiva avevo inglese e sono andata in bagno, avevo una voglia esagerata, avevo bisogno di toccarmi, mi sentivo bagnata e non ce la facevo più a resistere, così per evitate che qualcuno potesse sentirmi mentre mi toccavo, ho deciso di andare nel bagno dei docenti, che di solito era sempre vuoto. Mi sono chiusa in uno dei bagni, mi sono abbassata i pantaloni, le mutandine e ho iniziato a toccarmi immaginando che a farlo fosse il prof di matematica. Lo immaginavo in bagno con me che mi prendeva e mi scopava selvaggiamente… Mi sfregavo il clitoride velocemente immaginando la sua lingua. Ero eccitatissima e ho iniziato ad ansimare’. Sentivo il mio piacere crescere, mi bagnavo sempre di più e cercavo di non ansimare troppo forte per paura che qualcuno potesse sentirmi.
All’improvviso, quando mi mancava davvero poco per venire, qualcuno apre la porta del bagno in cui mi trovavo, sono rimasta di pietra, era un uomo, e’.era il prof di matematica! Lo guardavo pietrificata finch&egrave lui non mi disse: – Chiara, che ci fai qui? Ma cosa stai facendo?
– Prof’ ehm’.sto’sto’.sto facendo la pipì
– Ma nel bagno dei professori? E’ansimando?? Che fai con le mani lì???
– Ehm’niente prof’ ho finito, torno in classe
– Signorina, non mi sembra che tu abbia finito’.non sai che non si lasciano le cose a metà?
Io ero stupita, mi domandavo come faceva a sapere che non avevo finito di masturbarmi? Non capivo e ero rimasta pietrificata’
– Chiara, dimmi, a cosa stavi pensando mentre ti toccavi?
– Io’ehm’ non mi stavo toccando prof
Alle mie parole fa uno sguardo severo, lo stesso di quando sbaglio risposta durante le interrogazioni di matematica, senza pensarci, come un automa, raggelata dal suo sguardo, mi correggo: – Beh’si’ mi stavo toccando’e’ pensavo’ecco’.non so se posso dirglielo prof’
– Certo che puoi dirmelo, sono il tuo professore, il tuo professore preferito tra l’altro, posso aiutarti se me lo dici’
– Prof’pensavo a lei’.
– E come mai?
– Lei mi piace tanto e oggi’oggi a lezione aveva la patta aperta e’e mi sono eccitata tanto’.
– Beh, si me ne sono accorto a fine lezione che avevo la patta aperta, ma non si vedeva niente, come mai ti sei eccitata?
– Prof lei mi piace da impazzire’ quei pantaloni glieli avrei aperti anche davanti a tutta la classe e mi sarei inginocchiata a succhiarglielo’.
Non so come abbia fatto a dirgli una cosa del genere, dove abbia trovato il coraggio, ma a quelle parole la mano che avevo ancora sulla patatina ha iniziato a muoversi da sola’.
– Ecco a cosa hai pensato durante tutta la lezione’. Sei proprio una porcellina’.
Si &egrave avvicinato a me. Avevo paura che mi volesse dare un ceffone per quello che gli ho appena detto ma ero troppo eccitata, la paura faceva muovere la mano che avevo tra le gambe ancora più velocemente.
Lui dolcemente mi prende il polso e lo allontana dalla mia fighetta. Ho paura di quello che può fare’ avvicina la sua mano e mi tocca la patatina, mi dice: – Mmmm sei bagnatissima’ devo eccitarti proprio tanto’
Io non riesco a parlare’ sentendo la sua mano tra le mie gambe’ riesco solo a sospirare e accennare un siiii’
La sua mano si muove agilmente sulla mia patatina, cerca il clitoride e inizia a massaggiarlo in senso orario. Ha un tocco così delicato’. Sento un calore pauroso in mezzo alle gambe’. Le sue dita mi procurano dei brividi potentissimi. Mi muovo spasmodicamente, non riesco a stare ferma e quasi perdo l’equilibrio’ mi aggrappo a lui mentre continua a massaggiarmi senza sosta la figa e io ansiamo sempre di più’.non resisto’. Impazzisco’. Mi muovo sempre di più’lui aumenta il ritmo dei movimenti’. Sento l’orgasmo arrivare’.sento la figa impazzire’.. voglio urlare’.. mi aggrappo a lui che continua a toccarmi, mentre l’altra mano me la mette in bocca per farmi star zitta’.. ho avuto un orgasmo potentissimo’.mi sento senza forze’. Sono ancora aggrappata a lui che continua a massaggiarmi piano tutta la figa’.
Mi da un bacio sul collo con la lingua, ho un brivido’. Si allontana da me. Io sono sfinita. Si porta le dita in bocca e lecca i miei umori che gli sono rimasti sulle dita, con l’altra mano mi porge un pacchetto di fazzolettini dicendomi: – mmm quanto sei buona. Adesso asciugati e torna in classe.
Va a lavarsi le mani, io mi asciugo la patatina e come un autonoma vado alla porta, quando abbasso la maniglia, mi chiama: – Chiara!
Mi giro senza riuscire a dire una parola’
– Quello che &egrave successo &egrave meglio che rimanga tra noi’
– Non avevo intenzione di dirlo a nessuno’ Grazie prof!
Faccio per andarmene, lui mi chiama di nuovo: – Chiara!
Mi giro’
Mi sorride: – Hai preso un buon voto nell’ultimo compito’
Gli sorrido e abbasso lo sguardo, so che non &egrave vero. Esco dal bagno chiudendomi la porta alle spalle.

Torno in classe, la prof d’inglese ha già iniziato la lezione e mi urla contro: – Chiara! You’re late! Sei stata in bagno tutto questo tempo? Dove sei andata?
Camminando lentamente e appoggiandomi ai banchi per impedire alle gambe di cedermi a causa del forte orgasmo, rispondo: – Prof sono andata in bagno, poi mi ha fermata il prof di matematica nel corridoio
– And so, cosa voleva il prof di matematica per parlarti tutto questo tempo?
– Mi ha rimproverata perché oggi ero distratta a lezione.
– Right! Tu sei sempre distratta! Be careful! Riprendiamo la lezione’
Non appena la prof inizia a spiegare le mia vicine di banco si girano tutte verso di me: – Oh ma che &egrave successo, dove sei stata??
– In bagno
– Tutto questo tempo?? E che hai fatto?
– Che si fa in bagno?? la pipì’
– Ma davvero hai incontrato il prof di matematica?
– Si
– Mb&egrave? Che ti ha detto? Racconta!
– Niente ragazze, mi ha rimproverata per oggi
– Ma se in classe non ci ha detto niente!
– Non so’ intanto mi ha rimproverata’
– Ma se sei così tranquilla e felice’
– Beh ragazze, lo sapete che mi piace da morire’anche se mi ha rimproverata mi fa piacere averlo visto’

Dalla cattedra arriva: – Shhh! Be quiet!
– Sorry prof!

‘non ho mai seguito con tanta attenzione una lezione, come questa di inglese’

Le lezioni continuano. Oggi ci sarà la lezione di matematica, il prof dovrebbe portare i compiti corretti. Inizio ad essere in difficoltà. Come devo comportarmi con il prof? Se qualcuno capisse ciò che &egrave successo tra noi? Se lui iniziasse ad avere un atteggiamento diverso? E se mi metterà davvero un buon voto come lo spiegherò ai miei compagni che sanno che sono così svogliata, e soprattutto come lo spiegherò alle mie amiche???
Cerco di stare tranquilla e non pensarci. Pregando affinché tutto vada come sempre’

Io e le mie amiche siamo fuori dall’aula a chiacchierare e prendere un po’ d’aria fresca in corridoio. Suona la campana, dopo 5 minuti arriva il prof di matematica, bello come sempre. Oggi indossa jeans, una camicia azzurra e un paio di scarpe marroni. Si avvicina guardandomi, quando &egrave vicino mi guarda intensamente negli occhi’il cuore mi batte forte, poi dice: – Buongiorno ragazze! Forza in classe!
Mi sento quasi sollevata, ci dirigiamo in classe. Le mie amiche mi stuzzicano: – Wow che sguardo intenso che ti ha fatto’
– Ma va, ci ha guardate tutte e poi lui ha sempre lo sguardo intenso’
Intanto il prof prende le presenze poi dice: – Ragazzi devo darvi una brutta notizia. Ho corretto i vostri compiti, sono andati piuttosto bene, però c’&egrave stato un incidente’ Purtroppo quando ho finito di correggere i compiti ero nel mio studio, avevo una bottiglia d’acqua sul tavolo e il mio gatto ha urtato la bottiglia e i compiti si sono inzuppati e l’inchiostro &egrave tutto sbiadito, non si leggono nemmeno i nomi quindi non potete vederli, o meglio, i compiti li ho portati se volete vederli ma non si legge niente! Però siete stati fortunati’avevo scritto i voti sul registro. Per questa volta accontentatevi di conoscere solo il voto. Adesso leggo i vostri voti poi correggo il compito alla lavagna.
Quello che ci aveva appena detto era incredibile, sembrava quasi una scusa, ci guardavamo tutti stupiti. Inizia a dire i voti.
– ‘. Barbara 6, Sofia 5, ‘. , Giorgia 6, Francesca 7, Maria 7, Chiara 8.
Ho un tonfo al cuore, ma come gli &egrave venuto in mente di mettermi 8? Ho sempre avuto 4 e addirittura mi ha messo più di Maria che in matematica &egrave un genio??? So già che dovrò aspettarmi una rivoluzione, anche perché il voto più alto della classe &egrave stato il mio!
Le mie amiche sono sconvolte: – Psss Chià come hai fatto a prendere 8? Come cazzo &egrave possibile che hai preso più di Maria??
– Non lo so, deve esserci un errore’
Intanto in classe si solleva un brusio, il prof sbotta: – Silenzio! Non &egrave ricreazione! Cos’&egrave tutto questo brusio?
Un mio compagno, solleva la polemica: – Prof perché mi ha messo 6 e come ha fatto Chiara a prendere 8? Lei che ha sempre preso 4 nei compiti. Sicuro che non si &egrave confuso con i voti?? E poi dovremmo poterli vedere i compiti.
– Rossi, evidentemente il tuo compito era da 6, e Chiara avrà iniziato studiare visto che l’anno sta finendo, direi che era ora! Poi non ti sto dicendo che non vi faccio vedere i compiti, solo a causa di questo incidente non si legge niente, ma qui ci sono i compiti, se trovi il tuo vedi se riesci a leggere qualcosa, anzi passateveli!
Il mio compagno prende i compiti e insieme ai suoi vicini di banco cerca di leggere che c’&egrave scritto, anche io e le mie amiche ci alziamo per vedere di recuperare il nostro compito, ma non si legge proprio niente! Come può una bottiglia d’acqua fare tutto questo danno?? In nessuno dei compiti si riesce a leggere niente! Molti si lamentano. Il prof insiste: – Ragazzi se non vi va bene annulliamo il compito e ne facciamo un altro!
Molti compagni dicono di si, al che il prof: – Bene, sedetevi che lo facciamo subito il compito!
– Ma come prof? Non ci può fare un compito a sorpresa!
– Si che posso, non &egrave scritto da nessuna parte che non si possono fare i compiti a sorpresa, e poi sapevate che oggi consegnavo i compiti, avrei anche potuto interrogare per confermare la vostra preparazione.
-Prof ma ci rimane solo un ora!
– Rimane più di un ora! Ma non vi preoccupate, vi lascio un compito che si fa tranquillamente in un ora!
E inizia a scrivere degli esercizi alla lavagna. Siamo tutti perplessi e’senza preavviso ovviamente sappiamo già che il compito andrà male. Io sono preoccupata, sicuramente mi mette il debito, e quando lo recupero di nuovo sto voto!
Al suono della campana consegniamo i compiti, quando consegno il mio il prof mi dice: – Chiara, all’uscita fermati un attimo in sala docenti, vorrei parlarti un attimo per capire come hai fatto a prendere 8 nell’ultimo compito, adesso devo scappare che ho compito in un atra classe.
– Ok prof.
Con le mie amiche scherziamo sul fatto che il prof mi abbia chiesto di andare in sala docenti perché vuole corteggiarmi, o forse vuole darmi un premio per il bel voto (le mie amiche non sanno che il premio me l’ha già dato e che questo discorso mi mette parecchio a disagio).
All’uscita mi fermo in sala docenti dove il prof mi sta aspettando con la testa china sui compiti che abbiamo consegnato qualche ora prima.
– Salve prof, voleva parlarmi?
Porgendomi un foglio: – Si, tieni, queste sono le soluzioni del compito che avete fatto oggi. Nascondilo in mezzo al quaderno e oggi pomeriggio copia tutto ciò che ti ho scritto su un foglio, ci ho inserito anche qualche errore per non dare troppo nell’occhio. E’ un compito da 8 e mezzo. Domani mattina vieni a scuola presto, entra in sala docenti e metti entrambi i fogli nel mio cassetto, lo lascio aperto. Stai tranquilla se qualcuno dovesse chiederti come hai fatto a prendere voti alti dì che hai preso un insegnante privato per recuperare.
– Ma prof, i miei compagni sanno che sono una frana, oggi c’&egrave stato il finimondo, mi ha messo un voto troppo alto, bastava un 6.
– I tuoi compagni falli parlare quanto vogliono. Il professore sono io e i voti li decido io. Ora andiamo prima che si insospettiscano anche i colleghi.
– Arrivederci prof.
– Ciao Chiaretta.
Il giorno dopo arrivo in classe presto e faccio tutto ciò che mi ha detto il prof.
Dopo qualche giorno il prof porta i compiti corretti e il mio compito &egrave di nuovo quello con il voto più alto mentre la media dei miei compagni si &egrave abbassata a causa del compito a sorpresa. Alcuni si sono lamentati del fatto che io abbia preso un voto così alto’ il prof li ha zittiti dicendo che mi ha parlato l’altra mattina e che l’ho informato che ho preso un insegnate privato e che i risultati stanno arrivando. Sono tutti straniti ma se lo dice il prof ci credono’

Dopo alcuni giorni il prof mi chiede di vederlo a fine lezione in sala docenti. Alla fine della lezione mi presento e mi dice che vuole aiutarmi a recuperare, quindi ha messo una buona parola con i suoi colleghi, che mi metteranno almeno 6. Ha spiegato ai miei prof che ho un po’ di problemi in famiglia e di essere più di larga mano con me.
Quando me lo ha detto l’ho abbracciato forte ringraziandolo mille volte. Mi ha detto che solo il prof di francese &egrave perplesso, essendo il suo migliore amico e sapendo che lui &egrave molto severo con lo studio non ci ha creduto, così ha dovuto confessargli ciò che era accaduto sapendo che avrebbe mantenuto il segreto, vista la loro forte amicizia. Potete immaginare quanto mi sono incazzata. Il prof mi ha detto che non &egrave riuscito a convincere il prof di francese e che anche lui vorrebbe potermi aiutare a godere in cambio di un voto almeno sufficiente in francese. Il prof di matematica era un po’ imbarazzato nel dirmelo, sapeva che l’avrei presa male.
– Prof ma scherza?? Dovrei darla al prof di francese per un 6?? Ma poi se non ci &egrave riuscito lei a convincerlo non credo che mi darà mai la sufficienza!
– Chiara non &egrave proprio dargliela, sei minorenne, e sei anche vergine’sarebbe solamente darti piacere’. Tu godi, tu avrai la sufficienza, tutto qui.
– Prof a me non piace il prof di francese e sinceramente non mi fido di lui
– Vieni a casa mia oggi pomeriggio alle 5, ci sarà anche il prof di francese, ne parliamo insieme chiaramente, poi se a te non va potrai andare via.
– Prof, lo sa che il professore di francese &egrave un morto di figa, si vede, ogni volta cerca di guardarci il culo, la scollatura, se facessi una cosa del genere come minimo mi violenta, non ci penso proprio!
– Chiara, Luca &egrave un mio amico, e poi non permetterei mai che ti faceccia del male, ormai ci tengo alla tua bella passerina. Adesso andiamo. Ti aspetto a casa mia alle 5.
– Vedremo prof’

Il prof di francese si chiama Luca, &egrave un uomo sui 50 anni, non bello, ha anche la pancia ma ha il suo fascino’ si &egrave separato da poco. Gli piace guardare il fisico delle studentesse, a volte fa anche apprezzamenti non proprio da prof.
Sono combattuta se presentarmi o no a casa di Luigi. Di lui mi fido molto, ma del prof di francese proprio no!
Arrivano le 4, faccio una doccia, ho deciso che andrò all’appuntamento. Mi metto un paio di slip blu e reggiseno coordinato, indosso un vestitino blu con i fiori e metto un paio di sandali con la zeppa.
Esco di casa e mi avvio verso la casa di Luigi. Suono, sono un po’ spaventata. Luigi viene ad aprire la porta senza chiedere chi &egrave. Mi sorride e mi da un bacio sulla guancia: – Sapevo che saresti venuta, sei bellissima! Accomodati.
Entro in casa e sul divano c’&egrave il prof di francese che sorseggia una tazzina di caff&egrave. ‘ Salve prof!
– Ciao Chiara! Come siamo carine oggi… accomodati
Mi siedo su una poltrona di fronte a loro. Il prof di matematica inizia a spiegare che i prof hanno acconsentito a darmi la sufficienza ma che il prof di francese ha parecchi dubbi e non &egrave certo che io me la meriti.
Si introduce il prof di francese: – Beh, Luigi ha avuto una buona impressione di te da riuscire a convincere i nostri colleghi, ma io non mi lascio convincere molto facilmente. Mi ha raccontato che sei una tipetta molto vogliosa’ vorrei qualche dimostrazione in merito’
– In che senso prof?
– Per esempio potresti fare con me quello che hai fatto con Luigi nel bagno dei docenti, o se preferisci possiamo fare altro’. Magari in camera da letto’
Il prof di matematica lo ferma: – Luca abbiamo detto che ci sono dei limiti’.
– Si si tranquillo.
Io sto muta, non riesco a dire una parola.
Il prof di francese insiste: – So che ti eccita vedere la patta aperta’
Nel dirlo si abbassa la zip dei pantaloni. Io ho paura, ma la situazione mi eccita, stringo le gambe.
Il prof di matematica mi fissa, mentre il prof di francese ha iniziato a massaggiarsi il pacco: – Non stringerle le gambe, fa male, la patatina deve respirare’. Allarga quelle cosce!
Io stringo ancora le gambe. Guardo il prof di matematica che mi fa cenno di si con la testa. Il suo sguardo &egrave rassicurante. Inizio a rilassare leggermente le gambe e a schiuderle un poco.
Il prof di francese continua a massaggiarsi il cazzo da sopra i pantaloni guardandomi. Mi piace vedere che un uomo si eccita per me. Lo guardo negli occhi e apro le gambe. Il prof si tocca ancora più freneticamente: – mmmm porca! Masturbati!
Sono sulla poltrona davanti ai prof, con le gambe aperte. Mi accarezzo le cosce, dalle ginocchia all’inguine, dall’inguine alle ginocchia…scendo e risalgo fino agli slip’ inizio ad accarezzarmi da sopra lo slip.
Il prof di francese si alza e viene verso di me, mi accarezza sopra le mutandine, poi le sposta, mi vede bagnata, me la bacia: – Che porcellina! Bella bagnata, tutta da leccare’ Luigi che ne dici se ci spostiamo in camera da letto?
– Si, andiamo’
Mi fanno alzare e mi portano in camera da letto. Il prof di francese mi dice di distendermi al centro del letto, lo faccio. Anche lui sale lui letto, mi fa togliere il vestito, rimango in intimo. Lui &egrave tra le mie gambe che mi accarezza da sopra le mutandine. Sale, mi accarezza la pancia, arriva al reggiseno, lo tasta e me lo sgancia. Mi toglie il reggiseno e inizia a massaggiarmi le tette’ Mi piace sentire le sue mani grandi che me le massaggiano’. Intanto il prof di matematica si &egrave seduto sul letto, mi sta accarezzando i capelli’ Il prof di francese inizia a succhiarmi le tette, lo fa prepotentemente ma mi piace come me le succhia, mi fa sentire porca’ una la succhia l’altra la massaggia senza delicatezza. Mi eccito sempre di più’ Scende col viso fino ai miei slip’ me li toglie, annusa la mia figa e poi inizia a leccarla. La lecca tutta con la lingua larga’. Poi ci si avventa sopra come se volesse divorarmela’. Sento la sua lingua che mi fruga nella patatina’. La sua lingua si muove veloce’ mi da delle sensazioni indescrivibili’. Mi fa sentire troia’.
Mentre il prof di francese mi lecca la figa, il prof di matematica mi massaggia le tette. E’ una sensazione meravigliosa’. Sono eccitatissima’. Così non posso resistere molto’ quelle mani sulle tette’. Quella lingua che mi succhia il clitoride’. Sento che sta per arrivare l’orgasmo’. Gemo più forte’finch&egrave non vengo il bocca al prof di francese e lui lecca tutti i miei umori’. Il prof di matematica massaggia le tette più delicatamente fino a staccarsi e mi da un bacio in bocca, le nostre lingue si intrecciano, si cercano’. Quando le nostre lingue si staccano il prof di francese mi solleva rudemente le gambe fino alla testa, con l’effetto che il mio sedere si solleva e lui affonda la faccia sulla mia figa e mi lecca con veemenza. Mi lecca più selvaggiamente di prima’ io non riesco a trattenermi’..ansimo forte’. Sempre di più’ mi fa impazzire’. Essere leccata così violentemente &egrave una sensazione stupenda’. Mi piace da morire sentire questo porco che sta impazzendo per la mia figa’. Mi fa impazzire sentire che vuole mangiarmela tutta’. Inizio a urlare’.. grido’ siiiiiiii’..siiiiii proooofff’.mmmmmmmmm’.siiiii’. vengo ancora nella sua bocca’. Lui mi pulisce la figa con la lingua’. Fa cadere il mio sedere sul letto’.sono sfinita dai due orgasmi’.
Il prof di francese fa per aprirsi i pantaloni ma il prof di matematica lo ferma: – No Luca! Abbiamo detto di non spingerci oltre’&egrave minorenne e non &egrave il caso’
– Ho bisogno di sborrare!
– Hai avuto ciò che volevi Luca, il gioco finisce qui. ‘ rivolgendosi a me ‘ Vestiti e torna a casa!
Faccio per prendere le mutandine, il prof di francese me le toglie dalle mani: – Queste sono mie! E anche il reggiseno! E’ tanto se ti lascio il vestitino troietta’
Il prof di matematica mi fa cenno di prendere il vestito e andarmene. Non dico una parola. Sono tesa. Mi metto il vestito dirigendomi verso la porta. Il prof di matematica mi segue per accompagnarmi alla porta. Non so come abbia fatto a non toccarsi’ Prendo la borsa che ho lasciato in soggiorno e mi dirigo alla porta, il prof di matematica la apre, mi accarezza la guancia e mi da un bacio in bocca, la sua lingua cerca la mia, mi dice: – Spero ti sia piaciuto
– Si prof, ho goduto tanto
Dalla camera da letto arriva la voce del prof di francese: – Chiara la sufficienza te la metto, però peccato potevi prendere un voto più alto se me la davi e ti facevi sborrare in culo!
Rispondo ad alta voce: – Grazie prof, ma la sufficienza va benissimo! ‘ ed esco senza voltarmi.

Camminando verso casa mi viene da sorridere. Forse quest’anno lo supererò senza debiti’

Leave a Reply