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Racconti Erotici Etero

Ti voglio disperatamente

By 31 Maggio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

..Il ricordo’.

Mi spoglio velocemente, ansiosa di poter finalmente assaporare la dolce sensazione della mia pelle calda sulla tua.
Ti voglio disperatamente.
E’ la parola giusta.

Disperatamente.

Ogni cellula del mio corpo subisce il tuo affascinante richiamo.
Io ti voglio.
Il mio corpo ti vuole.
Il mio essere ti vuole.

Sei seduto accanto a me, nudo.
Ti osservo qualche istante per assorbire la tua immagine. So già mi mancherai nell’istante preciso in cui ci allontaneremo.

Ho voglia delle tue calde labbra.
Socchiuse davanti alla mia bocca ricevono la carezza lieve della mia lingua, mentre ti respiro piano.
La mente si immerge nel pensiero di quanto sia doloroso rimanere lontana da te, dalle tue labbra.
Ora però ti godo.

Lo sguardo si sposa velocemente verso il basso, catturando la durezza del tuo membro.
Mi piaci. Mi piaci da impazzire.
La mia mano si stringe lentamente alla base di quella stupenda asta di carne dura.
Starei ore a guardare la mia mano che sale e scende in un movimento inesorabilmente lento.
Lentamente scopro la cappella e mi ritrovo inevitabilmente attratta dalla pelle tesa che la rende lucida ed invitante.
La mia bocca ti vuole.
Un fremito mi assale quando poso le labbra su di essa, gustandone la durezza. Scendo piano facendo attenzione a non stringere troppo. Una leggera carezza, approfittando del fatto che la sensibilità iniziale dà scosse di piacere così intense da far impazzire.
Il tuo cazzo, già lucido di umori, s’inumidisce della mia saliva e la sua vista mi provoca fitte di piacere immense, al pensiero che tra poco aprirà la mia carne per farmi godere.
Mi sembra di sentire il battito accelerato del tuo cuore nelle vene che pulsano sulla mia lingua.
Ogni mio senso è concentrato sul tuo piacere.

Ti voglio.
Ora’in questo momento’mentre ripercorro il nostro incontro.
Ti voglio.
Eccitata dal ricordo, mi contraggo fantasticando di averti dentro di me.
Ti voglio.

Sento il peso della tua mano sulla mia testa mentre la visione dall’esterno del tuo cazzo nella mia bocca mi eccita. Ti piace scoparmi la bocca. Lo so. Lo sento. Ne godo.

L’altra mano si appoggia sul mio ventre teso e scende sino alle mie cosce, che si allargano per farti entrare nella parte più intima del mio piacere.
La sento. Passa veloce sul clitoride per fermarsi tra le mie labbra.
Sento il tuo dito che spinge piango.
‘Ahh!’ il gemito di piacere viene soffocato dal tuo cazzo.
E’ grande, non riuscirò mai a prenderlo tutto in bocca.
E’ stupendo.
Sento il tuo dito conficcato nella mia carne e la voglia di sentire il tuo cazzo cresce sino a diventare quasi dolorosa.

Mi sollevo.
Incontro i tuoi stupendi occhi verdi, carichi di desiderio.

Adagio le ginocchia a fianco delle tue gambe, in attesa di scendere piano ed impalarmi su di te.
Sentire il tuo cazzo, così duro, aprirmi in quel modo mi dà ogni volta una sensazione stupendamente intensa, un brivido che arriva al cervello.
Scendo piano perché il momento in cui la cappella turgida mi apre è qualcosa di magico che mi voglio gustare istante dopo istante.
La sento spingere sul mio buchino, desiderosa di farsi strada nelle mie carni morbide.
Lo prendo piano, lentamente, godendo della sua grandezza e gemendo di piacere.
Sembra che noi due siamo fatti esattamente una per l’altro. Il tuo splendido cazzo si adatta perfettamente alle mie forme e, nonostante la dimensione, arriva al collo dell’utero senza farmi male.
Il piacere intenso di sentirmi piena di te.

Nel momento stesso in cui contraggo le pareti interne della vagina per sentire meglio come la mia carne si stringe attorno al tuo cazzo, arrivano le sferzate di piacere che preludono all’orgasmo.
Come ogni volta accade trattengo l’orgasmo.
‘Non ancora!’ ‘.’Non ancora!’
Ho voglia di godere un po’ di te prima di lasciarmi andare, ma è così dannatamente difficile.
Il mio corpo, la mia mente urlano per arrivare subito a quel piacere intenso ed estremo che mi doni, ma io li metto a tacere perché ho bisogno di averti per un po’ di tempo.
Mi serve per il tempo in cui rimaniamo separati.
Devo bere del tuo piacere.
Devo saziare il mio.

Vorrei prolungare quella sensazione all’infinito.

Mi contraggo piano, mi muovo lentamente per trattenere più che posso l’orgasmo.

La tua bocca sul mio capezzolo.
Mi blocco. Non riesco nemmeno a spostare un muscolo traendo da quel gesto un piacere immenso.
Sento le tue labbra che si stringono attorno al capezzolo e lo succhiano piano. Ti guardo.
Mi fai letteralmente impazzire.

Rimango in silenzio mentre riesco solo a pensare ‘Oh! Sìììì!! Ti prego continua!’
Mi basta una contrazione interna e so che l’orgasmo mi travolgerà.

E così faccio. Mi lascio andare mentre il tuo cazzo è completamente dentro di me.

‘Sììì’vengo!!’ sussurro mentre il respiro viene bloccato dall’intensità di quello che sto provando.
I gemiti vengono soffocati dal piacere troppo forte.
‘Grazie’.’

Non solo per il piacere che mi doni, ma dell’amore che non mi abbandona mai.

Ora’.oggi’.
Ho voglia di te.
Voglia di sentirmi aprire completamente da te, dalla durezza del tuo cazzo.
Voglia di circondare con la mia carne la tua.
Voglia di sentirmi riempire dal tuo seme caldo.
Voglia di ammirare il tuo piacere mentre mi fai tua.

Tu sei lontano’.
Ma presto io ti avrò di nuovo.

No ‘non è una minaccia!
‘.Forse.

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