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Tra amiche ci si aiuta..

By 26 Marzo 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Mauro, ho 35 anni e sono sposato da uno.
Ho sempre avuto un problema: ho spesso voglia, e mi viene spesso il cazzo in tiro, mi basta vedere una bella figa e ho subito voglia di farmela.

Fin da ragazzo ho avuto un po’ di difficoltà con quella che poi è diventata mia moglie: siccome tra le gambe ho una sberla niente male, soprattutto per la larghezza (diciamo come una lattina di RedBull), il sesso è sempre stato faticoso, perché prendermi dentro è piuttosto impegnativo. Per non parlare del sesso orale, praticamente impossibile visto che non lei riesce neanche a prenderlo in bocca per la larghezza abnorme, ma solo a leccarlo.
Da un po’ di tempo poi, presa dal lavoro e dalle mille cose da fare, ha sempre meno tempo da dedicare al sesso, che per me è sempre stato importante: siccome sono una persona sincera, ho iniziato a dirle che la cosa non poteva continuare, anche perché il cazzo spesso duro e carico si vede attraverso i pantaloni, attirando occhiate spesso sbalordite da parte delle donne.
Mia moglie Elisabetta, la classica brava ragazza, è sinceramente contenta della “dotazione” del marito, e riconosce di non essere in grado di gestirlo (pur volendo salvare il matrimonio), così ha cominciato a parlare della possibilità di farmi scopare qualche sua amica consenziente, che le ha confidato di esser già rimasta colpita dalla mia bestia. Tra amiche, mi ha confessato, parlano spesso del sesso coi mariti e delle relative prestazioni e dotazioni, ma quando lei racconta le sue difficoltà la prendono in giro, sapendo la tendenza ad esagerare tipica dei maschi, mentre nel suo caso è tutto vero.
In effetti ci sono un paio di sue amiche che mi scoperei volentieri, così non mi sono tirato indietro ma le ho detto di approfondire la faccenda e che potevamo dare una dimostrazione ad una sua amica separata dal marito, la più “pungente” del gruppetto.

Una sera abbiamo quindi invitato a casa Angela, sua amica bancaria, che sotto il solito tailleur d’ordinanza nasconde due tettone niente male e un sontuoso culone, bello rotondo e sporgente come piace a me.
Appena entrata mi saluta col consueto bacio sulle guance, “Ciao Mauro, tutto bene?” ma stavolta “accidentalmente” la sua mano sfiora il mio cazzone, che naturalmente si è già ingrossato appena l’ha vista entrare, con la sua camicetta bianca e il reggiseno di pizzo in contrasto, sotto la giacca. “Mi sembri in forma oggi, eh!”
“Bè, anche troppo” interviene mia moglie, ammiccando con lo sguardo verso il bozzo nei miei pantaloni “nonostante gli sforzi non riesco proprio a tenerlo a bada..”
“Non è che vuoi una mano?” fa Angela, e mi poggia decisa la mano sul cazzo, accarezzandolo per tutta la lunghezza.

A quel punto noto lo sguardo d’intesa tra le due, e senza tanti problemi decido di bruciare le tappe ed inizio a leccare il collo di Angela e a sbottonarle la camicia, tuffandomi tra quei grossi meloni.
Lei dimostra di gradire il trattamento e i capezzoli le si fanno subito duri, a quel punto mi slaccia i pantaloni dicendo “Ho proprio voglia di vedere se questa mazza è davvero grande come dice Betty… MAMMAMIA! Ci credo che ti lamenti, sembra un palo!”
“Adesso capisci cosa dicevo? non riesco neanche a prenderlo in bocca.. per non parlare del culo, mi sfonderebbe tutta!”
“Ah cara, ma un cazzo così non si può lasciare solo… e dalla dimensione delle palle sembra anche bello carico, posso pensarci io?”
Mentre assisto a questo dialogo, Angela inizia ad allargare la bocca e ad ingoiarlo pian piano, con le labbra tese al massimo per farcelo entrare… la sua bocca è bella calda, ed il fatto che mia moglie sia lì ad aiutarla me lo fa diventare ancora più grosso… mentre me lo succhia inizia a guardarmi, e ogni tanto si scambia con mia moglie, che però riesce solo a leccarlo e a segarlo velocemente.
“Ci credo che non riuscivi a succhiarlo, diventa sempre più grosso.. è davvero impegnativo…perché ora non me lo fai gustare meglio?”

A quel punto la giro sul tavolo di cucina, le sfilo la gonna, le strappo il perizoma e “aspetta… sono già bagnata ma ce l’hai troppo grosso…piano… pianooOOOOHH uau!!!! Che mostro… Mi sta spaccando, Betty avevi ragione è troppo…”‘ intanto mia moglie è lì ad incitarmi “spaccala forte, falle sentire tutto il tuo cazzone, così le amiche crederanno finalmente che ho un marito superdotato, e non il solito millantatore…”

Intanto continuo ad infilzare Angela, sento le sue tettone che sbattono sul tavolo che trema tutto sotto i miei colpi, la sua figa è bollente ma sento che la sto sfondando del tutto, non è certo abituata a bestioni di questo calibro… “Oh mamma… mi riempimi tutta, ti sento fino in pancia… è enorme…. che cazzo micidiale..”
Intanto continuo a stantuffarla incessantemente, le tiro i capelli prendendola alla pecorina e ficcandoglielo tutto dentro, vedo le labbra della figa allargate al massimo e il mio bestione che scorre incessante dentro e fuori, finche non urla “AAAAHHH sìììììì vengo…… sììììì…ooohhhh…. sììì…” e si accascia sfatta dall’orgasmo devastante.

Io però non sono ancora soddisfatto, le donne di solito vengono prima di me, eccitate dall’avere a che fare con un cazzo gigante, ma a me non basta, così le porto entrambe sul divano e inizio a scoparmi mia moglie, sempre a pecorina, mentre Angela inizia a riprendersi.
“Fai piano stallone, sai che non ce la faccio a seguire i tuoi ritmi… hai una bestia assurda e devi fare piano…aaahhh…” intanto io la scopo sempre più forte, infilzandola per bene, e noto che Angela si è ripresa e ci guarda stremata ma con occhio soddisfatto.

A quel punto decido di sistemarla del tutto, mi sfilo dalla figa di mia moglie e mi dirigo a cazzo ritto sulla poltrona dove ho sistemato Angela, ancora seminuda, e le prendo la testa ficcandoglielo tutto in bocca. Ora non me ne frega più niente del suo godimento, avendola già premiata prima con un orgasmo micidiale, e cerco di infilarglielo più in fondo che posso, ma è proprio troppo.

“Ciucciamelo vaccona, vediamo cosa sai fare, ora te la tappo per bene quella cazzo di bocca” ma lei è in trance e non perfettamente in sé, ancora devastata dall’orgasmo di prima.
Sempre più incazzato la giro a quattro zampe, lei si tocca la figa ancora bagnata dagli umori di prima, credendo che stia arrivando il secondo round, ma stavolta non è quello il mio obiettivo e punto deciso al suo culone.

“Ehi… aspetta, lì non puoi entrare, mi distruggeresti ce l’hai troppo grosso” -a quel punto sento mia moglie invece incitarmi “Sfondala tutta, non ha mai provato un cazzo del genere.. e così lei e le altre la smetteranno di dire che non sono capace e di prendermi per il culo…” appena sento quelle parole afferro bene le chiappone di Angela e inizio a spingerle forte nel culo “AAAAHHH!!! No ti prego esci mi spacchiiii!!!”
Sfruttando invece la saliva dell’ultimo maldestro pompino glielo infino bene nel culo, sento che la sto rompendo di brutto ed inizio a stantuffarla senza pietà, mentre lei grida “aiutooo… Betty scusa avevi ragione, non ti diremo più nulllAAAHHH!! Fallo smettere ti pregoooOOOHH!” cerca di divincolarsi ma la premo sulla poltrona e la apro in due continuando a pompare… lo tiro fuori e il suo culo è un buco nero tutto allargato, ci entrerebbe appunto una lattina… vederla così sfondata mi eccita sempre di più e glielo ricaccio dentro e fuori finchè non glielo pianto fino in fondo e vengo dentro il suo culone, allagandolo di un litro di calda sborra!

Lei si accascia distrutta, intanto mi accorgo che mia moglie ha di nascosto fotografato tutto, dicendomi “Casomai la Angela potesse tornarci utile in futuro, in banca..”…
Dopo la calda serata con Angela, l’amica di mia moglie, le cose sono proprio cambiate. Sinceramente avrei creduto che nascessero problemi in casa, perché poteva essere solo la “follia” di una notte, ma da allora mia moglie Elisabetta è -incredibilmente- più rilassata, sia perché ha trovato un modo per placare le mie richieste sessuali sia perché i racconti sulla cospicua “dotazione” e virilità di suo marito dovevano averle fatto guadagnare una nuova posizione di ammirazione tra le amiche: dopotutto, era lei ad essersi presa uno stallone, non loro.

Una in particolare, Debora, amica di lunga data, era rimasta decisamente colpita dai pettegolezzi di Angela (sapete come sono fatte le donne) e qualche giorno dopo ci aveva invitato a casa sua. Lei ha sposato Andrea, il classico uomo senza infamia e senza lode: magrolino, dipendente pubblico, svogliato e poco interessante. Mi sono sempre chiesto come mai lei, una 35enne decisamente energica e affascinante-pur non particolarmente carina- avesse scelto un coglione così, tanto che quando andavamo a cena non si sapeva mai di che parlare dato che a lui non interessava nulla: evidentemente dovevano avere qualcosa sotto, posto che lui non era neanche particolarmente piacente (o almeno ricco!).

Riceviamo l’invito proprio quando mia moglie è influenzata: niente di grave, ma credo che Debora lo sapesse già quando ha telefonato, così finge dispiacere e chiede se potessi comunque andare io perché doveva mostrarmi qualcosa su cui serviva il mio parere.
Mia moglie al telefono dice subito di sì, e dopo aver chiuso mi fa:
-Quella ha altri progetti per te, te lo dico io!
-Se vuoi non vado, non voglio grane. Certo che ci potrebbe rimanere male, se ha insistito perché ha qualcosa da mostrarmi…
-Eh, lo so io cosa vuole mostrarti! comunque vai pure, con questa influenza non ho proprio voglia di sesso anche stanotte, vai pure e sistemala per bene! Così alla prossima cena tra amiche mi faccio due risate!
-Ma dai, c’è anche il marito, vedrai che non succederà nulla…

In realtà non ne ero affatto convinto, e un po’ -ok, più di un po’- ci speravo. Debora non è una bellona ma è la classica amica della moglie che ti scoperesti: circa 1,70, molto atletica, cosce sode e bel culo, una buona terza di seno.

Mi presento alle 21 a casa di Debora e Andrea, con una bottiglia di ottimo vino: mi apre subito lei, vestita con un abito fasciante che lascia poco spazio all’immaginazione, molto scollato. Mi saluta affettuosamente con un bacio e un abbraccio aderendo col corpo al mio, il che mi fa già svegliare un po’ il bestione.
-Ciao Mauro, accomodati pure, ti aspettavo..
-Ciao Debora, stasera sei davvero affascinante! Ciao Andrea, tutto bene?
Andrea mi stringe la mano e mi invita ad accomodarmi al tavolo, indicandomi il posto a fianco a quello di Debora, con lui di fronte.

Noto però che l’atmosfera è un po’ strana, e la cosa viene confermata dal fatto che a metà cena -e dopo qualche bicchiere di vino- Debora mi mette una mano sulla coscia, ed inizia ad accarezzarla.
La conversazione continua, con Debora che si fa più esplicita iniziando ad accarezzarmi il paccone sotto la tovaglia, ma il marito non può non notare la cosa. Sono piuttosto indeciso sul da farsi, avverto però come uno sguardo d’intesa tra i due, ed improvvisamente Andrea dice di aver qualche problema digestivo e va in bagno.

A quel punto Debora mi apre la zip dei pantaloni, armeggiando per riuscire ad estrarlo, e poi fa:
-Angela aveva proprio ragione… che cazzo enorme!!
Se lo infila subito in bocca e comincia a leccarlo, partendo dai coglioni gonfi fino alla punta, che però e troppo grande e non riesce a infilarla in bocca.
A quel punto me ne sbatto, e accompagno il movimento della sua testa invitandola a pompare più forte, ma lei non riesce proprio a farmi un pompino come si deve -vista la larghezza non ci riesce nessuna!- e mi fa:
-Dai andiamo in camera, ho voglia di vedere se Angela aveva ragione fino in fondo…

A quel punto andiamo in camera, mentre lei si sistema piazzo di nascosto il cellulare in modalità registrazione video su un mobile. Le sfilo il vestito e la lingerie, la stendo sul letto matrimoniale, le allargo le cosce e gliela lecco per bene.
Una volta pronta, inizio ad infilzarla come si deve, piano piano:
-Ohhh… vai piano… ma che cosa hai lì sotto, un palo? Mi spacca tutta…
Naturalmente quelle parole mi gasano ancora di più, ed inizio a spaccarla forte, allargandole la fica stretta oltre ogni misura. Lei se lo gode alla grande, incitandomi a montarla sempre più forte.
Ad un certo punto però diventa troppo grosso, e inizia a dire di rallentare perché altrimenti l’avrei strappata troppo… La ribalto di lato e inizio a pomparla di nuovo, e noto che il marito ci sta guardando dalla porta lasciata socchiusa da Debora, e si è tirato fuori il cazzetto iniziando una sega.

-Allora Debora? che ti sembra di questo cazzone?
-E’ gigantesco, non credevo fosse possibile averlo così…mi sta spaccando tutta, e mi piace da matti…
-E quel coglione di tuo marito com’è?
-Ahhh… piano… lui non è neanche paragonabile… ha un cazzetto misero, sarà neppure la metà del tuooooHHH…
-Una donna come te ha bisogno di un cazzo bello largo, che la faccia sentire femmina per bene, non credi?

A quel punto la metto a pecorina, e lei così lo sente ancora più grosso e lungo, mentre continuo a spaccarla con forza:
-ti piace essere sfondata così eh?
-sììì.. mi stai facendo impazzire… aaahhh… aprimi tutta…. mi stai spaccando, non mi sono mai sentita tanto pienaaaaHHH!!

Debora scoppia in un orgasmo micidiale, e dopo circa mezz’ora del mio trattamento si accascia sul lettone. Io però non sono ancora soddisfatto, e decido di andare fino in fondo, e chiamo il marito che ci sta ancora spiando:

-Ehi coglione, vieni qui e portami dell’olio, che adesso ti rovino la moglie!
Quello esegue ubbidiente, lo vedo arrivare tutto rosso in viso col cazzetto ancora fuori e una bottiglia d’olio d’oliva in mano.
-guarda come si fa a inculare una donna, sempre che tu ci riesca con quella cosetta che ti ritrovi!
Debora inizia a riprendersi dopo l’orgasmo devastante, sentendosi ungere il culetto fa:
-Ehi non lo vorrai infilare lì? Hai un cannone, mi sfonderesti tutta!

Però vedo che la porcellina ha ripreso la posizione a pecorina, così inizio a infilzarla lentamente nel culetto. La visione è davero arrapante, sto infilando il mio cazzo largo in un culetto vergine bello sodo… per di più di fronte al marito della proprietaria del culetto, che sembra gradire il trattamento alla moglie, visto che si sega sempre più forte.

-Ehi coglione, vedi come ti sto inculando la tua mogliettina? E senti come le piace?
Debora in effetti sta ansimando e urlando, si vede che non è abituata a certi calibri, tantomeno nel culetto…
-Piano, mi stai squartando… ce l’hai troppo grosso… sento che mi arriva fino in pancia… AAAHHHH…..
-Ma che piano… ora sei mia, ti sto aprendo anche il culo… e questo coglione che hai in casa si sta pure segando mentre ti rompo tutta…
-Sì, è proprio una mezza sega, con quel cazzetto ridicolo… il tuo sì che è un signor Cazzo… aaahhh…. aiutooo mi sfondiiiiHHH!!

In effetti la sto sfondando per bene, le infilo il bestione senza pietà per ritirarlo fuori e infilarglielo di nuovo di botto… è davvero un bel culo da sfondare, e me la sto godendo per bene… intanto quel coglione del marito conclude la sua sega con uno spruzzetto misero che cerca di indirizzare sul viso della moglie, che lo deride:
-aaahhh… ma che cazzo fai, con quella cosetta… impara da lui, guarda come si tratta una donnaaaAAAHHH!! Mammamia che mostroooHHH!!! Basta ti prego spruzzami tutta, non resisto più, mi hai sfondata troppo!!
A quel punto le sparo uno spruzzo colossale dritto nel culo, spingendoglielo fino in fondo e facendola crollare esausta, con la sborra che esce abbondante dal culetto sfondato.

Mi riposo un attimo anche io, soddisfatto dopo circa un’ora di stantuffamenti… poi mi rivesto aiutato da Debora con la faccia stravolta ma soddisfatta, e recupero il cellulare che ha ripreso tutto e li saluto:
-Ciao coglione, alla prossima… e tu Debora quando vuoi un vero cazzo dammi un colpo di telefono…
-Ciao stallone… Ormai temo proprio che non potrò farne a meno, dobbiamo organizzare presto… magari con qualche amica, tipo Angela!

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