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Racconti Erotici Etero

Tra le due litiganti è Karen che gode…

By 30 Marzo 2023No Comments

Storia vera a cui per ovvie ragioni ho dovuto cambiare i nomi
La mia vita va molto bene e godo con gran piacere dei favori di Ukra, la mia donna ex pornostar e anche di quelli di sua figlia Ilenka. Era anni che la desideravo nonostante il suo terribile rapporto con la madre o forse proprio per questo. Ilenka odia sua madre e credo faccia sesso con Me proprio perché spera che io decida di lasciarla. Ne riflettevo dopo essere tornato dal lavoro a casa. Lei era fuori, era partita per un viaggio di due giorni a Bologna, sarebbe tornata l’indomani, ma ci eravamo sentiti per telefono e mi aveva detto che le mancavo, che sentiva il bisogno del mio cazzo dentro di se e per come mi parlava me lo aveva fatto rizzare in maniera incontenibile. Era maledettamente scandalosa con la sua voce e per questo ero sicuro che stava facendo il suo figurone nella sua convention di imprenditori del suo settore. Apprezzavo la capacità di Ukra di essersi riconvertita da porno attrice a imprenditrice di lingerie e pensavo che la sua voce infuocata, il suo desiderio carnale che mi dimostrava a voce contraddiceva il fatto che non eravamo in videochiamata….Immaginavo Ukra con un altro uomo e conoscendola sapevo che mi avrebbe raccontato al suo ritorno tutti i dettagli di ciò che aveva fatto. Io e lei siamo fatti al medesimo modo…sappiamo di non poter vivere neanche un giorno senza fare sesso. Possiamo scopare con tanti partner ma rimaniamo sempre insoddisfatti…..poi ci prendiamo noi talmente tante di quelle volte che riusciamo a soddisfarci….La sua voce mi aveva accompagnato sino a casa e qualche miagolio eccitato mi aveva ancora più convinto che lei era in azione con un uomo…..Appena chiusa la telefonata con Ukra avevo chiamato sua figlia Ilenka…..Avevo proprio bisogno di lei…..volevo svuotarle dentro tutto il desiderio, tutto l’orgasmo che sentivo scorrere in me….avevo bisogno di fottere la mia amante, pensando a sua madre e pensando a lei, ma Ilenka non rispondeva…..quella dannata puttanella non rispondeva. Ero arrivato casa, con il cazzo enorme che pulsava nei pantaloni e la voglia di scoparmi qualsiasi donna mi passasse davanti. Non sapevo come tranquillizzarmi e soprattutto come passare il mio tempo. Finalmente aveva suonato il mio cellulare ed era Ilenka…. Mi precipitai….risposi le dissi che Ukra era a Bologna ma lei chiuse il telefono di botto. Mi incazzai….. e subito dopo arrivò il suo messaggio wathapp dove mi scriveva che era con suo marito e tutta la sua famiglia ad una di quelle strane feste mussulmane, impegnata tutta la giornata…. Mi mandò cuori di tutti i generi ma io non sapevo cosa cazzo farmene. Poi mi telefonò ma io ero talmente incazzato che avevo lasciato squillare fino a quando aveva smesso, e poi aveva ricominciato a rompere in continuazione. Quando a Ilenka prendeva così non vi era molto da fare…per cui avevo adottato una soluzione radicale abbassando la suoneria, e quasi in maniera automatica avevo deciso di aprire il computer e vedere un film porno con qualche bella bbw modello la mia Ukra….avevo fatto la mia scelta. Si trattava di un video con una magnifica porcona alta e molto formosa come Ukra che è 175 cm di forme generosissime e sua figlia, meno formosa e alta 165 cm, ma entrambe biondone, pronte per essere sbattute da un gran cazzone…. Era perfetto….questo film. La situazione rispecchiava la mia. Sognavo avere madre e figlia insieme, ma per ora potevo solo immaginarlo o vederlo nei film. Averle entrambe a letto era però un desiderio così forte che speravo prima o poi si avverasse. Intanto avevo preso il mio grosso cazzo in mano e lo stavo spippolando senza convinzione quando il mio cellulare si era illuminato ed aveva iniziato a vibrare. Solo per curiosità avevo guardato chi fosse ed ero rimasto interdetto, ma piacevolmente colpito. Si trattava di una delle migliori amiche di Ukra: Karen, una donna ucraina con cui avevamo fatto diverse cose a tre con Ukra. Karen conosceva bene anche me e conosceva soprattutto il mio desiderio sessuale praticamente continuo. Non ci sentivamo da molto e dallo stesso tempo non ci vedevamo. Lei aveva avuto un passato di ginnasta e contorsionista e la ricordo in grado di fare un sesso fantastico specie se in coppia con un’altra donna. La avevo avuta insieme a Ukra, Karen magra e scattante mentre Ukra possente, poderosa e instancabile. Karen era sorridente, scherzava, voleva sapere cosa facevo. Sapeva che Ukra era a Bologna. Le dissi che stavo vedendo un film porno e che la storia riguardava un uomo voglioso che faceva sesso con la madre, poi con la figlia e poi con tutte e due. Aveva riso e mi aveva detto che sembrava la storia mia….Scherzando mi aveva detto che secondo lei io desideravo Ilenka e io avevo sorriso. Lei non sapeva che ormai Ilenka era la mia amante e io non volevo che lei lo sapesse. Mi aveva chiesto se ero eccitato nel vedere il film e io le avevo risposto che specialmente la madre era molto porca. Ad un certo punto Karen mi aveva chiesto di fare una videochiamata. Voleva vedermi chiedendomi se mi stessi masturbando….Le risposì di si.…. Iniziava la videochiamata; le feci vedere il computer aperto, qualche scena di sesso e poi mi chiese brutalmente se poteva vedere il mio cazzo ritto e io l’avevo accontentata. Karen aveva cambiato sguardo….ora era vogliosa e mi guardava con desiderio. Sorrise e mi disse a voce bassa che era bagnata…. Mi fece vedere che si toccava e tolse le dita imperlate di umori, e poi quasi sussurrando mi disse: davvero vuoi sprecare quel ben di dio per un porno? sorrisi e le dissi: hai un’altra idea? E lei: Si….ho una grande idea…scoparti fino a farti dire basta. Sorrisi di cuore e le chiesi: Lo sai che è impossibile e lei sorridendo con i suoi occhi azzurri ribatteva: Non mi sfidare…sai che sono una porca fantastica…..ed io sorridendo le dissi che se voleva potevamo sfidarci all’ultimo orgasmo… Lo so….rispose……ricordi che ti ho già provato tante volte? Si in effetti mi aveva già provato con grande soddisfazione di entrambi, ma insieme alla mia vacca da monta: Ukra la mia culona da sballo….Il cazzo mi si rizzò ancora e Karen rise ancora si alzò dalla poltrona e mi disse: aspettami chiudendo la videochiamata. Io continuai a vedermi il porno eccitandomi, ma senza arrivare all’orgasmo. Ammetto che sarebbe stato un peccato– Aspettai circa una oretta, forse qualche cosa in più, intanto avevo preparato tutto l’occorrente compresa la telecamerina che utilizzavo per i video che facevo ad ogni incontro. Citofonò e io le aprii, ricordava tutto ed ebbi tempo solo il tempo di aprire la porta e azionare la telecamerina. Fu molto compiaciuta di vedere che avremmo fatto un video. Mi disse che voleva vederlo quando avremmo finito e mi saltò addosso baciandomi con passione. La spinsi nel soggiorno sul divano mentre lei con foga mi spogliava. Si era attorcigliata come un pitone, voleva subito il mio cazzone, lo prese tra le mani, lo leccò, lo succhiò e poi lo fece scomparire nella sua gola. Sapeva muoversi e il fatto che fosse ancora abbastanza giovane sotto la quarantina la rendeva piena di energia. Era scatenata e di fronte a tanto piacere avevo iniziato anche io a baciarla, toccarla e succhiarle le tettine piccole… rifatte da poco. Era magra come sempre, scattante e molto agile Ci volle poco ed iniziammo a prenderci senza limite subito tuffandoci in un 69 senza tregua. Sapevo come maneggiarla. Godevo del suo magnifico sesso che leccavo a tutta lingua invadendola con il naso, la lingua, le dita, cercavo il buco del suo culetto piccolo ma muscoloso… nonostante si muovesse come una tarantolata fu fantastico quando lo presi e iniziai a penetrarlo con la lingua e poi con le dita, e mentre lei rallentava la sua danza in preda all’eccitazione che le provocavo io ritornavo alla figa mordicchiando il suo clitoride e facendola eccitare ancora di più. Lei gemeva, si dimenava e mi sussurrava di prenderla…. Mi diceva che il suo uomo non sapeva resisterle…veniva troppo presto mentre con me poteva goderselo tutto il mio cazzo. Le sue parole in un misto di italiano e ucraino o russo erano eccitantissime. Il suo sapore, il suo odore, il profumo della sua figa e del suo culetto mi eccitavano come una bestia. Lei continuava a gemere, a miagolare, come una gatta in calore e poi aveva iniziato ad alzare la voce ed io le avevo infilato tutta la lingua in figa per poi giocare con il suo clitoride e di nuovo assaltare il suo buchetto del culo piccolo come una margherita tutta da innaffiare….era come lo ricordavo. Lei si apriva per godere nel modo migliore. Apriva, il culetto, apriva la figa con le sue mani, con le sue dita…..si masturbava, si muoveva con una energia continua. Sapeva cosa fare e soprattutto come. Mi stava spolpando il cazzone in modo continuo senza mai fermarsi. Avevamo cambiato posizione lei era salita di sopra, mi aveva cavalcato sul viso venendo nella mia bocca, urlando a squarciagola, e poi, poi si era messa di fianco mentre io la infilavo in continuazione con lei che gemeva, si muoveva, ansimava e veniva. Era venuta anche così ma continuava ad essere eccitata. si era messa a cavalcioni su di me di spalle con il suo culetto piccolo e nervoso e cercava di prendere dentro il mio cazzone ma lui era troppo grosso e non ci riusciva. Tanto aveva tentato però che alla fine era riuscita….lei aveva messo con le sue dita nel suo culetto tutti gli umori della figa, la saliva, e l’orgasmo….aveva aperto la piccola caverna e ora cavalcava a grande ritmo urlando in modo ossessivo, si fermava gemeva, urlava i suoi orgasmi e ripartiva. L’ultimo urlo fu il più forte dopo si era accasciata ed era rimasta ferma immobile mentre il mio cazzo ancora pieno zeppo era ritto nel buco del suo culetto. Passarono alcuni momenti prima che lei si riprendesse e dopo aver tolto il mio cazzo dal suo buco si girò e iniziò freneticamente a succhiarmelo, a farmi un pompino. Mentre lo faceva sorrideva e mi disse che ero sempre il solito cazzo ingordo che la faceva impazzire. Ci volle poco e si posizionò a pecorina in cui lei era maestra e in poche mosse mi ritrovai dentro il suo culo di nuovo. Il mio cazzo aiutato da lei che mi voleva dentro aveva sfondato e io incitato dalla sua voce sentivo di poterla sbattere all’infinito con una violenza straordinaria. Lei era esile ma si teneva come stesse cavalcando un toro in un rodeo. Lo sentiva duro e forte….mi chiedeva di spaccarla dentro ed io entravo ed uscivo colpendola in maniera sempre più potente e prepotente. Sentivo le palle sbattere sempre più profondamente sul buco del culetto, le schiaffeggiavo le sue piccole natiche nervose e muscolose fino a farle livide e le urlavo di aprire ancora meglio il suo buco e lei lo faceva. Le urlavo che era una porca e lei rideva, mentre le dominavo. Mi diceva che lei voleva essere la mia porca. Avevamo cambiato posizione di nuovo ora ero nel culo con le sue gambe sopra le mie spalle. Cosi i colpi erano ancora più violenti e io potevo impossessarmi dei suoi piccoli senotti, mentre lei mi ripeteva che la dovevo sfondare che voleva la mia sborra nel culo… voleva essere riempita….sapeva che io preferivo l’anale. Karen mii baciava, mi succhiava la sua saliva era su tutto il mio corpo. Pensai per un attimo a Ukra che forse in questo stesso momento si stava facendo possedere il suo enorme culo da chissà chi e Karen come se mi avesse letto nel pensiero mi disse: certo che se Ukra fosse qui oggi si sarebbe divertita a squirtare e continuò a godere sempre di culo. Karen era una grandissima porca…mentre entravo per l’ennesima volta nel suo culo rotto sorrise e io andai giù ancora più pesante….La donna sorrise ancora….. me lo hai rotto di nuovo…. Come sempre quando me lo metti in culo, me lo hai rotto e si accasciò nuovamente… per sentire un orgasmo ancora più forte. Cambiammo posizione ancora volle appoggiarsi al tavolo del salone. Si mise a 90 gradi e aprì le natiche con entrambe le mani. Allargò al massimo e nel suo culo aperto mi infilai con forza brutale….In quel momento Karen aveva urlato: ma che cazzo fai me lo hai già rotto e mi vuoi squartare? Io mi fermai, le chiesi scusa ma lei mi urlava che delle scuse non se ne faceva niente…..voleva essere sbattuta e mi disse che ero un idiota… mi disse che ne aveva le palle piene di uomini che non la sapevano soddisfare e mi urlò di aprirla e fotterla. Era impazzita e con un movimento agilissimo mi strizzò le palle che erano quasi dentro il culo. Provai un dolore immenso ma subito dopo una forza incontenibile mi aveva fatto male. Iniziai a montarla senza riguardo sbattendola senza pietà con foga, con impeto, mentre lei aveva ricominciato ad incitarmi….bravo toro….cosi dai spacca stronzo spacca, stronzo mi devi spaccare ho detto spaccalo spaccalo ed io spaccai quella puttanella facendola sbattere sul tavolo con il viso, con la testa. Karen sembrava un fruscello nella mia tempesta, stava per cadere dall’altra parte del tavolo. La trattenni dai fianchi. Spinsi sbattei con tutta la forza che avevo mentre lei finalmente urlava in uncraino…. Con me al culmine della potenza in un entra ed esci da quel culetto senza limite di colpo in colpo la violavo sempre più profondamente e lei diceva di sentirsi il cazzo in gola. Bastardo mi hai rotto il culo…mi hai spaccato maledetto continua porco, squartami e il mio cazzo non si fermò più fino a quando non la inondai in quel buco del piacere che riempivo di sborra densa come panna. Continuai a entrare nel suo ano ancora e ancora, pure se il mio seme era già dentro il suo culo e lei mi fece continuare, si voltò guardandomi e mi disse. Facciamo la doppia nel culo? Sorrisi e i miei colpi risposero per me…..Eravamo ripartiti senza un attimo di tregua con me che la sfondavo e lei che prendeva il mio nerchione– Siiii Si…..Si……. urlava la mia Karen fottimi il culo che tanto mi hai aperto tutto…..il suo incitamento andava benissimo…mentre lei sditalinava la figa e veniva ancora con le sue dita fatate . Mi piaceva sentire il rumore del mio cazzo nel suo culo farcito a dovere e mi rendevo conto che le sue gambe non reggevano più. Gli occhi azzurri di Karen erano ormai solo cielo… un cielo sereno e soddisfatto….Tirai avanti con colpi sempre più forti tre, quattro, cinque, sei e poi tolto il cazzo dal suo ano conservai gli ultimi colpi con crema pasticcera alla figona che attendeva da troppo tempo di essere imbottita. Questo fu il colpo da maestro…..La doppietta in figa che Karen non si aspettava…. La fece crollare sotto i miei colpi e svuotarsi in un grido finale…. La abbracciai, la riportai in braccio di fronte alla telecamerina e mentre lei ansimava inerme le leccai culetto e figa appassionatamente mentre lei con un sorriso senza più malizia mi disse: questa notte dormo qua ma tu continua….così Siiiiii così….Con Te finisce sempre così….

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