Skip to main content

MARCO :
Mi chiamo Marco ho tretatre anni e mi appresto a raccontarvi la mia storia che parte da una particolare tradizione che si tramanda da generazioni nella mia famiglia e che ha coinvolto anche me da questa sera.
Questa tradizione famigliare impone da generazioni alle figlie femmine di arrivare al diciottesimo compleanno vergini per essere iniziate al sesso da un componente della famiglia scelto dalla ragazza stessa ed approvato poi dalla madre.
Dal dopoguerra tale usanza si &egrave estesa anche ai maschi.
L’educazione sessuale degli adolescenti &egrave quindi affidata alle madri che hanno anche il compito di mettere al corrente della tradizione i figli e di vegliare sul fatto che sia rispettata.
Fino a quel giorno &egrave concesso solo di masturbarsi ed anche quello poteva essere controllato e vietato dalla madre.
Le ragazze sono inoltre sottoposte a visite ginecologiche periodiche per accertare la verginità.
Per tutti sono vietate uscite notturne e pernottamenti lontano da casa.
Le regole sono ferree ed i rischi in caso di disobbedienza pesanti : almeno nelle ultime generazioni non si &egrave mai verificata una trasgressione a questa regola.
Anche per i prescelti a fare da “nave scuola” ai famigliari ci sono regole rigide: per prima cosa nessuno può sottrarsi a questa “missione” .
Si ha quindi il diritto ed il dovere di sverginare il famigliare potendo in quell’occasione disporre di leilui in tutti i modi desiderati.
Prima di accedere però al ragazzoa il prescelto può dover superare delle prove che la madre del ragazzoa decide di fargli affrontare.
Mi ricordo che una settimana prima del mio diciottesimo compleanno comunicai a mia madre di aver scelto la mia prima donna, Non avevo mai avuto dubbi: avevo scelto mia sorella maggiore Alessia , bella ragazza , piena di corteggiatori e più grande di me di 5 anni , mio sogno erotico ricorrente.
Fu quindi mia mamma ad andare da lei per comunicarle la mia scelta e il giorno del mio diciottesimo compleanno Alessia passò la notte nella mia camera avviandomi al sesso in modo dolce ma anche trasgressivo.
Questo episodio magari un giorno lo racconterò in altri racconti ma vi posso dire che con Alessia , mantenendolo però segreto ( o almeno cosi crediamo), non ci siamo limitati a quella notte ,anzi capita ancora ( anche se raramente) di passare del tempo insieme in un letto.
Torniamo ai fatti. Questa sera la nostra famiglia &egrave riunita dalla zia Melissa per una serata in giardino con un po’ di parenti tra cui mia cugina Giada ,sua figlia, nata nel mio stesso mese ma di quindici anni dopo.
L’argomento principale tra noi maschi ed in particolare tra i miei cugini &egrave proprio lei :infatti la settimana prossima Giada compie i suoi diciotto anni.
E’ un avvenimento molto atteso dai maschi della famiglia in quanto da alcuni anni non c’&egrave una femmina che diventa maggiorenne e che quindi sarebbe stata costretta a rispettare la tradizione.
Pensandoci bene &egrave chiaro che la zia ha organizzato questa festa proprio per far approcciare mia cugina con il prescelto.
Personalmente non ho mai considerato Giada dal punto di vista sessuale :anche se la sua terza di seno, il suo sederino piccolo ma invitante e il un viso da ragazza innocente ma birichina di certo sono nei pensieri lussuriosi di decine di diciottenni.
Come non penso che lei sia interessata a me per questo rituale visto che in famiglia i cugini da usare come “nave scuola ” non mancano , ha pur sempre un fratello ed io ho comunque quindici anni in più di lei.
Molti dei miei cugini questa sera gli girano intorno dedicandole molte più attenzioni del sottoscritto , sperando di essere il prescelto.
La serata &egrave tranquilla ,la musica si diffonde fra casa e giardino, l’aria calda ma sopportabile, le luci intorno alla piscina rendono piacevole l’atmosfera.
Ad un certo punto mentre sono seduto comodamente sulla panchina , perso nello scambiare messaggi al cellulare con alcuni amici mi si avvicina Giada…

GIADA :

Mi chiamo Giada , ho quasi diciotto anni e vivo in una famiglia un po’ strana.
Da noi vige una tradizione che costringe ragazzi e ragazze a non fare sesso se non arrivati alla maggiore età e per la prima volta con un famigliare.
Quando mia mamma a tredici anni mi confidò questa cosa credevo ad uno scherzo.
Invece eccoci qui a sette giorni dal mio diciottesimo compleanno ancora vergini.
L’unica cosa che mi &egrave concessa &egrave quella di masturbarmi: ma sapere che tutte le mie amiche hanno già fatto sesso ed io ,anche se ne ho avuta l’occasione ,ho dovuto resistere &egrave una cosa che non sopporto più.
Per fortuna settimana prossima arriverà anche per me la maggior età : quella notte potrò finalmente perdere la verginità e poi essere libera.
Altra cosa positiva &egrave che la tradizione fa scegliere a me ,anche se tra i componenti della famiglia ,il mio primo ragazzo : almeno questo non &egrave del tutto imposto.
E’ da mesi che penso ed ho vagliato tutte le possibili candidature. Mio cugino Alberto ha qualche anno più di me ma non mi piace, mio fratello Mattia per carità non lo sopporto e non gliela darei mai( anche se lui &egrave convinto di essere il prescelto), mio cugino Simone &egrave un bel ragazzo ma &egrave un bamboccione.
Nonostante ha 15 anni più di me quello che voglio nel mio letto quella notte &egrave Marco.
E’ un ragazzo ( dovrei forse dire uomo) carino , dolce e anche se non muscoloso come i miei sogni erotici proibiti &egrave la scelta migliore che posso fare.
Parlando poi con sua sorella Alessia sono venuta a sapere che &egrave stata lei a sverginarlo e sembra che i due nonostante non sia previsto dalla tradizione ogni tanto si ritrovino ancora a letto e ci diano dentro divertendosi.
Lei me lo ha consigliato , sembra che lui ci sappia proprio fare e che sia il tipo di ragazzo ideale, dolce si ma molto fantasioso e lussurioso.
Proprio quello che cerco.
Stasera stiamo facendo una festicciola a casa mia e cercherò di rompere il ghiaccio e comunicarglielo lontano dalle orecchie indiscrete che mi girano intorno.
Di certo non si può rifiutare e sono anche certa che se quello che dice Alessia &egrave vero gli farà gola una verginella da svezzare.
Ora &egrave li seduto sulla panchina da solo.. &egrave il momento giusto… voglio vedere se indossando questa gonna nera corta e accavallando le mie gambe i suoi occhi sapranno guardare il mio viso o altro…

GIADA : “Ciao disturbo? Stai chattando con la tua ragazza?” gli chiedo sedendomi al suo fianco ,accavallando le mie gambe e facendo finta di sistemare la gonna che le lascia ben scoperte
MARCO : “Ciao Giada, no figurati nessun disturbo e comunque no , niente ragazza al momento” gli rispondo mentre i miei occhi inevitabilmente fanno sulle sue gambe e poi cercano di tornare tra i suoi occhi.
GIADA : Lo sapevo che non aveva la ragazza… mi ero informata prima. “Cugino posso chiederti una cosa?’. gli chiedo con voce un po’ tremolante. La mia spavalderia in questo momento sta venendo a mancare , soprattutto adesso che mi sono accorta di come guarda voglioso le mie gambe
MARCO :’Certo dimmi pure’ le dico cercando di far finta di nulla, anche se in realtà spero sia venuta a chiedermi qualcosa di particolare…
GIADA :”Chi &egrave stata la tua prima donna di famiglia?” faccio finta di informarmi anche se lo so benissimo… e so che non &egrave stata solo una volta
MARCO :”Alessia” le rispondo cercando di non farmi sentire. Il cuore mi batte…ci siamo mi dico dentro di me
GIADA :”Cavolo ti sei fatto tua sorella” gli dico sottovoce ridendo.. voglio fargli credere che non so nulla e voglio vedere quanto &egrave maiale
MARCO :”Beh si diciamo la verità non &egrave mica brutta no?” le dico ridendo. Vuoi giocare? ok giochiamo penso tra me e me
GIADA :”No no anzi” gli rispondo quasi stizzita. Perché io non sono bella? Le mie certezze iniziano a cadere
MARCO : “Dai che manca poco anche per te. Hai già scelto con chi? Tuo Fratello?” le chiedo sempre sottovoce accarezzandole istintivamente i capelli
GIADA :”Mattia ? Ma per carità. Senti settimana prossima divento maggiorenne e faremo una festa in una discoteca con i miei amici. Voglio che vieni alla festa ed alla fine voglio che mi riporti a casa e passi la notte con me” gli dico tutto d’un fiato. Non sarei riuscita altrimenti soprattutto da quando lui mi accarezza i capelli ed io sento stravolgermi all’interno
“Domani dirò alla mamma che voglio te…Tanto non mi dici di no .. So che come a tutti gli uomini fa gola farti una diciottenne vergine..” lo incalzo adesso che ho rotto il silenzio con sorriso malizioso.
MARCO: Che stronza penso. Non me lo aspettavo ma alla fine non vedo il motivo di dire no. Anzi…
“Ok ci sto..ma cambiamo questa vecchia tradizione. Verrò alla festa e la notte stessa ti porterò via. Passeremo lontano da qui alcuni giorni e per quei giorni tu sarai la mia donna. “gli rispondo spiazzandola. Non te la cavi con una notte.Vuoi fare la diciottenne vogliosa? Vediamo fino a dove arrivi
GIADA : Che stronzo , mi ha totalmente spiazzata. Tutto questo non era previsto..ma alla fine non ci vedo niente di male nel farmi qualche giorno con lui. Alessia me lo aveva detto che era molto lussurioso ma non pensavo arrivasse a tanto.
” Non vedo l’ora di essere la tua donna…ma la tradizione non prevede che una notte…non ti starai un po’ allargando?” provo a dirgli per vedere come reagisce
MARCO : Ah si .. Adesso vediamo se lo vuoi davvero ed &egrave tutta una scenetta la tua .
” Se ti sembra troppo temo dovrai cambiare parente” le dico provando a provocarla
GIADA: Scoppio a ridere ..sono eccitatissima e cerco di nasconderlo a lui e a chi ci sta intorno e sicuramente ha capito di cosa stiamo parlando .
Gli butto le braccia al collo e avvicinandomi al suo orecchio gli sussurro “Non vedo l’ora e non ti deluderò..se riesci a convincere questi matti a cambiare le regole farò tutto quello che vuoi per tutto il tempo che vorrai” e mi allontano dopo avergli dato un bacio sulla guancia.
LUI : Rimango li a guardarla…sento dentro di me e tra le mie gambe il desiderio di lei crescere…ed le mie fantasie sono già partite… MARCO:

Oggi mia cugina mi ha avvertito con un sms di aver comunicato la sua decisione a sua mamma e che quel pomeriggio era andata con lei a fare shopping per prepararsi al meglio a quell’evento.
Ho provato a chiedergli dettagli ma non mi ha risposto.
Oggi pomeriggio invece mia zia Melissa mi ha telefonato chiedendomi di farmi trovare in casa stasera in quanto sarebbe passata per parlare con me di Giada .
Io abito ancora con i miei genitori e mia sorella :questa sera “casualmente” sono tutti fuori a cena.

GIADA:

Oggi mia mamma Melissa mi ha chiesto se ho finalmente scelto il mio primo ragazzo.
Quando gli ho detto di aver scelto Marco lei ha preso la notizia con molta euforia commentandolo “Hai fatto bene , sono sicura che hai scelto per il meglio : temevo scegliessi tuo fratello”. Sono contenta che l’ha presa bene nonostante i 15 anni di differenza.

Le ho anche detto che Marco vorrebbe cambiare la tradizione portandomi via qualche giorno. All’inizio &egrave sembrata contrariata e molto sorpresa poi dopo aver fatto qualche chiamata al telefono mi ha detto ” Di questo ne parlerò io con lui, intanto prepariamoci”.
Oggi pomeriggio mi ha portato a fare shopping , mi ha fatto finalmente comprare dell’intimo e dei vestiti molto carini e sexy e dei trucchi. Ovviamente la sera mi ha sequestrato tutto dicendomi che ne avrò accesso a diciotto anni compiuti.
Nei prossimi giorni voglio parlare con mia cugina Alessia dei gusti di Marco . Purtroppo mia mamma mi ha proibito di scambiare altri sms e contatti con lui fino a quel giorno. Non vedo l’ora di rivederlo.. sento sempre di più crescere in me la voglia.
Stasera dopo cena mia mamma &egrave uscita e mi ha detto che andava da Marco a parlare con lui dei prossimi giorni.
E’ uscita elegantissima approfittando del fatto che mio padre fa il turno di notte al lavoro.Secondo me non si limiterà solo a parlare ma faranno sesso: la cosa mi eccita e un po’ mi ingelosisce.
Comunque prima di addormentarmi mi sono toccata pensando che presto ci sarà lui nel mio letto
MARCO:
La zia &egrave arrivata puntuale . Mi bacia e si toglie il cappotto rimanendo con addosso un abito blu molto corto e sexy. Si siede sul divano davanti a me accavallando le gambe. Non &egrave una brutta donna ,anzi, si vede che ci tiene al suo fisico e sicuramente il suo sedere &egrave il punto di forza.
Insomma una bella quarantacinquenne che in tanti definirebbero MILF.
ZIA MELISSA:
Questa mattina Giada mi ha comunicato di Marco e della sua idea di portarla via qualche giorno. Mi sono informata e la tradizione non lo prevede. Però so che spetta a me decidere. La tradizione invece prevede che la mamma della ragazza se vuole può assaggiare in anticipo chi sverginerà la figlia e sottoporlo ad altre prove. Sono molto contenta per la sua scelta perché fosse stato mio figlio non avrei osato. Invece mio nipote voglio proprio vedere come &egrave fatto.. anche perché ho gli ormoni a palla visto che mio marito non mi soddisfa da tempo. Sono stufa di fingere e stasera voglio vedere se Marco riesce a farmi godere.
Ovviamente a Giada ho detto che sarei venuta qui solo a parlare. Invece non voglio fermarmi alle parole e vedo che i suoi occhi gradiscono il mio abbigliamento.Ora vediamo se come donna attiro ancora i giovani maschietti.
“Giada mi ha detto della sua scelta” gli comunico con tono duro ed inizio a bombardarlo di domande sulla sua vita sessuale e sulle sue intenzioni per la prima volta con mia figlia.
MARCO:
La zia mi sta facendo un interrogatorio . Vuole sapere quante volte lo faccio , con chi e cosa voglio fare con Giada.
Per la prima volta mi trovo a pensare che la zia &egrave ancora una bella donna e certe domande mi fanno arrossire : non so come uscirne anche perché lei mi fissa con un’espressione decisa e non sembra voler mollare.
MELISSA
Quindi &egrave un paio di mesi che non ha una ragazza …Ah si ? Chissà quanti ormoni che hai .. ho voglia di assaggiarli…penso dentro di me
Mi avvicino a lui lo prendo per mano e lo faccio sedere sul divano accanto a me .
“Sai ,Giada avrebbe scelto te per perdere la verginità come da tradizione…” gli dico ” forse tu non lo sai però anche la madre della ragazza deve essere convinta della scelta…soprattutto visto che tu vuoi portarla via per alcuni giorni”
MARCO:
Seduto vicino a lei sul divano sento il profumo del suo corpo: mi sorride dolcemente ed io non so come reagire ma considerata la situazione voglio vedere fino a dove si spinge.
Lei sorride, mi abbraccia con tenerezza ed accarezzandomi si avvicina all’altezza della cerniera dei miei jeans.
MELISSA:
“Vedo che certi discorsi ti fanno un certo effetto.” gli sussurro in un orecchio con voce dolce, stingendomi ancora di più vicino a lui e facendolo sussultare
“Vediamo se hai tutto a posto per accontentare la mia Giada” continuo a sussurrargli mentre scendo con la mano a massaggiare prima la pancia e poi più giù fino al cavallo dei pantaloni.
“Tu stai fermo e lasciami fare”
MARCO:
Respiro appena tremo dall’eccitazione di sentire una mano famigliare toccarmi con tanta delicatezza
Mi abbassa la cerniera dei pantaloni ed infila la sua mano all’interno.
La sento spostare i miei boxer e dopo pochi secondi la sua mano &egrave stretta intorno al mio pene che ormai &egrave completamente duro.
MELISSA:
La mia mano cerca il suo cazzo.. lo sento .. &egrave eccitato ed &egrave già duro
“Eccolo qui ” gli dico mentre lo afferro con forza e scorro con la mano per la lunghezza
“Niente male, sai caro, hai un bel cazzo sarà fortunata la mia Giada se deciderò che potrà assaggiarlo ” gli dico mentre lo stringo ed inizio a masturbarlo.
“Rilassati” gli sussurro mordendogli un orecchio in modo dolce ma deciso e portando la sua testa sui miei seni
MARCO:
Mi morde… ma intanto prende a massaggiarlo in un modo che trovo semplicemente sublime; mi fa appoggiare la testa sulle sue tette ed io riesco appena a esprimermi con qualche gemito, respiro a piccoli sorsi senza neppure avere la forza di immaginare cosa sarebbe accaduto di lì a poco.
Sento che se continua ancora così vengo in poco tempo e non voglio certo sfigurare .
Cerco quindi di prendere in mano l’iniziativa e di infilare una mano sotto il suo vestito cercando di arrivare tra le sue gambe. Magari si ferma e riesco a riprendermi
MELISSA:
Lo sento che respira con sempre più fatica ed eccitazione. Si mio caro ,voglio farti venire una prima volta in questo modo.Voglio umiliarti un po’ e vedere fino a dove arrivi dopo. Vedo la sua mano che si muove e adesso cercare di infilarsi tra le mie gambe. Non faccio resistenza. Le apro e lo lascio arrivare alla mia fica:
sotto il vestito non porto l’intimo e vedo la sua faccia che non se lo aspettava di arrivare già li.
“Sorpresa” gli dico rimordendogli l’orecchio
MARCO :
Sono sbalordito… voglio resistere ma &egrave sempre più difficile. Non porta intimo , &egrave completamente rasata ed era già bagnata.
Si sta eccitando ma soprattutto sono io ad essere sempre più sul punto di esplodere
“Zia ..sto per venire” sussurro.
MELISSA:
Se pensi che mi fermo hai sbagliato grosso , penso tra me e me mentre aumento il ritmo fino a farlo venire con la mano ancora nei suoi pantaloni .
“Vedo che hai fatto in fretta.Certo che ti deve essere piaciuto..” gli dico cercando di avere un aria sorpresa quando in realtà so benissimo di averlo fatto di proposito
“Forza vai a lavarti” gli dico mentre mi sistemo il vestito e cerco un fazzoletto di carta in borsa per pulirmi.
MARCO:
Sono un po’ avvilito e deluso per esser venuto cosi in fretta ed in questo modo . Speravo in una performance migliore e spero non abbia cambiato idea sul fatto di concedermi Giada. Comunque vado a lavarmi e mi sistemo. Ritorno e la trovo ancora sul divano.
Devo in quale modo riscattarmi ma no so come fare.
MELISSA:
Vediamo se hai il coraggio di reagire adesso. Lo fisso con occhi maliziosi , accavallando le gambe e ad un certo punto gli faccio segno con la mano di avvicinarsi aprendole di colpo e mostrandogli la mia figa vogliosa. Forza, vediamo cosa sei capace di fare
MARCO:
Di colpo lei apre le gambe. A quel punto prendo l’iniziativa le afferro una mano , la faccio alzare e la porto nella mia camera, dicendole
“Il divano non &egrave abbastanza grande per quello che ho in mente”.
Arrivati in camera la spingo sul letto , le tiro su il vestito fino alla pancia e le allargo le gambe :il sorriso sul suo viso aveva lasciato posto ad un espressione carica di voglia e di aspettativa.
“Ora tocca a me ” le sussurro
MELISSA:
Mi ha portato nella sua camera, e buttato sul letto : chissà quante ne ha sbattute qui il maiale.
Mi tira su il vestito , non ha neanche la pazienza di togliermelo. E’ carico , vediamo dove arriva. Sento la sua lingua tra le mie gambe: non me lo aspettavo ,pensavo mi avesse scopato subito. Invece ci sa fare anche con la lingua e le dita. Mi lascio andare…
MARCO:
Lentamente affondo le mie labbra tra le sue gambe, la sento fremere quando la mia lingua sfiora il clitoride che si irrigidisce sempre più sotto quel contatto.
Lo sfioro con un movimento delicato mentre con le dita massaggio quella fica che sento bagnarsi sempre di piu.
Sono ormai perso nel leccarla, nel sentire il suo corpo di donna vibrare sotto quei movimenti; le mie dita si fanno strada in quella fessura, entrano ormai senza impedimenti, scivolano semplicemente dentro di lei, prima due… poi azzardo tre… entrano ed escono mentre la mia lingua continua a muoversi come impazzita sul suo clitoride.
Sento il suo bacino cercare quel contatto facendo pressione sulle mie labbra,La sua mano preme sulla mia testa con un movimento quasi brutale che mi lascia senza respiro
MELISSA:
E’ fantastico. Sono anni che un uomo non mi fa impazzire cosi. Sono abbandonata nel suo letto e gli premo la testa tra le mie gambe e la figa sulla bocca. Cerco di resistere ma non riesco. Dopo pochi minuti vengo urlando in un forte orgasmo come non ricordavo. Lo stronzo di mio nipote si &egrave vendicato ed io sono ora sdraiata nel suo letto sfinita.
MARCO:
“Adesso siamo pari ” le dico ad un orecchio passando poi una mano sul suo seno sopra il vestito e stringendolo tra le mie mani prima di alzarmi dal letto
MELISSA:
Non può finire cosi.Sento dalla mano che ha messo sul mio seno che ha ancora voglia.. ed io non ho ancora assaggiato il meglio
“Dove credi di andare adesso” – gli dico prendendolo per un braccio e tirandolo sul letto “non abbiamo mica finito…vediamo cosa sai fare con quel coso che hai tra le gambe” Lo butto sul letto gli salgo sopra e velocemente gli sfilo jeans e boxer.
MARCO:
Me la trovo sopra di me .. vuole il mio cazzo ed io ho voglia di scopare. Visto che insisti ti accontenterò. Lei mi spoglia. Poi sono io che l’aiuto a sfilarsi il vestito.Ora &egrave totalmente nuda ed ho tra le mani il suo seno che stringo con forza.
Poi la sento scendere e sento qualcosa di caldo e bagnato cingermi il pene . Ho un sussulto ma vedo chiaramente che lo ha preso in bocca e sta iniziando a muoversi con molta lentezza.
Il mio respiro si azzera del tutto e dedico ogni mio nervo ad assorbire le stupende sensazioni che salgono dal mio bacino; intanto lei diversifica la propria opera, alterna lunghe leccate a brevi concentrandosi sulla punta e poi lo fa scomparire nella bocca.
Man mano che passa il tempo aumenta il ritmo e la permanenza nella sua bocca.
MELISSA:
Sei come tutti gli uomini.. non sapete proprio resistere ad un pompino fatto come si deve. Ti sento che ormai sei inerme e che ti ho in pugno. Non voglio però rischiare di farmi venire in bocca.Voglio provare altro,quindi adesso che sei bello duro caro mio diamoci da fare
“Dove tieni i preservativi ” gli chiedo sapendo che un maiale come lui deve averne in casa , magari a portata di mano.
Mi indica il cassetto. Lo sapevo.
Ne prendo uno ed aiutandomi con mani e bocca glielo infilo.
Vorrei salirgli sopra ma…
MARCO:
La lascio fare…lei mi sta infilando il preservativo ed io mi godo il momento. Ma appena finito la ribalto sul letto :gli afferro le gambe , le tengo aperte e di colpo , senza ulteriori preliminari ,prendo il mio cazzo ed entro dentro di lei.
All’inizio lei guarda quasi stupita lanciando un forte gemito, mentre spingevo con sempre più forza il mio cazzo ormai durissimo dentro di lei.
“Era questo che volevi vero?”.
MELISSA:
Che maiale, mi ha preso e me lo ha infilato dentro di colpo. Adesso mi chiede se era quello che volevo.
Annuisco. Ed apro ancor di più le gambe. Fai tutto quello che vuoi, sono anni che non mi diverto cosi
MARCO:
Vedo che le piace e ne approfitto. Muovo sempre più veloce il bacino e mi godo davvero la sua fica caldissima centimetro per centimetro.
Lei non fa nessuna resistenza anzi mi accompagna nei movimenti seguendo il mio ritmo cercando di averne sempre di più ,fino a prenderlo completamente dentro di lei.
Il tutto nel massimo silenzio, accompagnati solo dai nostri gemiti e dai rumori dei nostri corpi
Continuo per alcuni minuti poi lei mi dice ” Fammi salire su di te..”
MELISSA:
Mi sta scopando alla grande , mi sono lasciata andare e sto godendo come una ragazzina. La vergogna e il fatto che lui &egrave mio nipote ed &egrave molto più giovane di me adesso non esistono .Voglio però salirgli sopra,voglio essere io un po’ a scoparlo.
“Fammi salire su di te” gli dico sottovoce.
Lui fa finta di non sentirmi poi smette di pompare , si sdraia e mi dice ” Forza,cavalcami”
E’ quello che volevo sentire
Lo prendo, salgo sopra di lui e punto il suo cazzo tra le mie gambe che accolgono quel pene duro e voglioso di entrare.
Lo sento dentro, perfetto, duro : mi muovo ora con calma ora con furente ondeggiamento dei fianchi mentre le sue mani sono sui miei seni e li stringe in modo fantastico
MARCO:
Si sta godendo ogni mio centimetro, sento il suo piacere colarmi tra le gambe’.. impazzisco a sentirla tutta bagnata. La lascio giocare un po’ mentre mi godo i suoi seni. Ma voglio ancor di più
“Dammi il tuo culo” gli dico sottovoce… “voglio venire dentro il tuo culo”
MELISSA:
Quella richiesta mi lascia basita, vuole anche il mio sedere. Sono talmente eccitata che non so dire di no.
Gli dico ” Prenditelo”
Lui mi ribalta ed io mi metto automaticamente in posizione.
Ora al culmine della scopata mi ritrovo improvvisamente la turgida cappella appoggiata al mio delicato buchetto del culo che do a fatica anche a mio marito. Sono tutta un fremito’ lo voglio.
MARCO:
Il vedere l’espressione eccitata sulla faccia di mia zia e il fatto che non abbia posto nessuna resistenza mi eccita ancora di più
Si mette in posizione da sola. Io prendo e appoggio alle sue chiappe il mio cazzo. Poi glielo spingo dentro e lo accompagno con una sonora sculacciata. Prima entro con la punta poi tutto.
MELISSA:
Sento il cazzo tutto nel culo e godo di un piacere mai provato prima. Me lo scopa, si muove dentro di me ed io sono felice di farmi pompare da quel cazzo
“Sei proprio un maiale” gli dico
MARCO:
La sua eccitazione mi invita a spingere con forza ad affondare fino a sentire le pareti dell’ano aderire e stringermi la base del cazzo, ad aprirla il più possibile. Aumento il ritmo sempre più cercando di dargli dei colpi sempre più forti.
“Tu sei più porca di me” gli rispondo mentre gli do improvvisamente un colpo sul sedere con la mano
MELISSA
Il piacere che sto provando non ha misura &egrave impossibile descriverlo’. Voglio sentire lo sperma di mio nipote nel culo, voglio farlo godere, sentirlo tremare.
MARCO:
Non smetto, continuo a muovermi finché non sento lei urlare di piacere. Poco dopo le sue urla non resisto più.Do gli ultimi colpi lo tiro fuori , mi sfilo il preservativo e le vengo sulla schiena con una serie di schizzi densi che la riempiono tutta.
MELISSA:
Mi accascio sul letto, esausta e traballante con lui che mi guarda stanco e ride della mia smorfia.
Si deve sentire svuotato certo ma anche felice e rilassato.
“Sei proprio un porcello…non avrei mai creduto arrivassi fino in fondo…Hai delle ottime potenzialità. Sei sulla buona strada per convincermi a lasciarti la mia Giada e di fare uno strappo e portarla via qualche giorno come desideri. Ma hai ancora due tappe da affrontare. Cerca di essere in forma” gli dico guardandolo e poi baciandolo.
“Ora mi faccio una doccia veloce e scappo…e tu doccia e poi a nanna!”
Mi faccio una doccia e dopo circa 15 minuti sono pronta per andarmene.
Lui si &egrave addormentato.
Prendo un biglietto e scrivo sopra
“Buona notte e grazie.Non mi sentivo cosi donna da anni. Appena finisci con Giada voglio il replay nel mio letto”
Mi avvicino alla porta ed esco MARCO: Dopo la serata con Zia Melissa tutto sembra essersi fermato. Giada &egrave sparita e non risponde ai miei sms , la zia non ha risposto alle mie chiamate, Alessia non &egrave quasi mai a casa quando ci sono io.
Conservo il biglietto di mia zia nel mio cassetto e mi domando se e dove ho sbagliato qualcosa visto che le altre due prove di cui mi ha parlato non si sono ancora presentate e mancano solo due giorni alla festa ed all’eventuale partenza.
Io in questi giorni ho iniziato a pensare a Giada ed a quello che sarebbe da li a poco successo.
Ho deciso di portarla via per qualche giorno,perch&egrave non voglio essere sotto gli occhi di tutti e voglio divertirmi più di una sola notte. Anche se ancora non ho avuto la conferma di poterlo fare ho già chiamato un amico di famiglia che custodisce la nostra casa al lago e gli ho chiesto di prepare la casa per il nostro arrivo.
Ho chiesto a mia mamma le chiavi e le ho già con me.
Subito dopo ho mandato un sms a Giada con scritto : “Venerdi sera dopo la festa ti porto via. Prepara la valigia per una settimana.Portati dietro quello che preferisci”
Da lei nessuna risposta

GIADA : I giorni passano ed ho parlato molto con Alessia che mi ha dato preziosi consigli sopratutto su Marco che sembra davvero essere un maiale a letto. Mia mamma invece &egrave tornata l’altra sera molto contenta ma non mi ha raccontato nulla. Secondo me hanno fatto sesso e la cosa mi da fastidio. Alessia mi ha detto che anche lei stasera passerà del tempo con Marco :le ho chiesto se faranno sesso ma lei &egrave stata molto vaga dicendomi che non può svelarmi nulla. Tutto questo mi fa eccitare ma anche arrabbiare :lo vorrei fare io e subito con lui.

MARCO: Temo che Giada non sia la tipica ragazza da cose sexy , sopratutto conoscendo la nostra famiglia temo che non le faranno mai comprare certe cose.
Ho preso quindi un pomeriggio libero e sono andato a fare compere.
Le ho comprato un vestito elegante estivo e un vestitino nero cortissimo,una camicetta trasparente e una minigonna
Poi in un negozio di intimo mi sono fatto consigliare da una giovane commessa un bellissimo completo bianco con tanga, reggiseno a balconcino e reggicalze ,una corta camicia da notte rosa molto trasparente e una guepiere nera, molto sgambata, con merletti e reggicalze.
Stasera le ho mandato un sms con scritto ” Allora ti stai preparando”?
Nessuna risposta
Adesso sono in vasca mi sto facendo un bagno rilassante e sento bussare alla porta

ALESSIA:
Quando speravo o forse temevo di essere uscita per sempre da questa tradizione di famiglia eccomi di nuovo al suo interno.
Dopo aver avuto la mia prima volta ed esser stata la prima volta di mio fratello ( devo dire che &egrave stato molto divertente e che ancora oggi ogni tanto ci rinfreschiamo la memoria tra le lenzuola) ecco che mia cugina Giada ha scelto mio fratello chiedendomi di dargli dei consigli.
Non solo . Secondo la tradizione mio fratello per accedere a lei deve soddisfare dei capricci della madre di Giada.
Ai miei tempi essendo la sorella la cosa mi era stata risparmiata.Zia Melissa prima se lo &egrave scopato e poi mi ha chiesto di farlo impazzire ma di non concedermi a lui. La cosa mi ha lasciato un pò contrariata perch&egrave avrei voluto essere la prima e poter godere anche io.Però ho deciso di rispettare il volere di mia zia: tanto posso sempre scoparmelo quando tornano. I miei stasera sono usciti e mio fratello si sta facendo il bagno. E’ il momento giusto. Indosso l’intimo nero che indossavo la nostra prima volta ,mi guardo allo specchio e mi sento pronta ed eccitata. Gli busso alla porta
“Sono Alessia.. devo fare pipì mi apri ?.

MARCO:
Mia sorella vorrebbe entrare. Che sia lei la seconda tappa annunciata da Zia Melissa?
Voglio provare a vedere se insiste e gli rispondo :
“Solo se dopo me la dai”

ALESSIA:
“Se mi apri poi ti aiuto a lavare la schiena… non ti basta?” gli dico sorridendo. Tanto lo so che mi apri e che sei già duro
MARCO:
L’offerta e la sua voce mi turbano ma provo a resistere ancora
ALESSIA:
“Allora tesoro, mi apri che mi scappa? Non vuoi che ti aiuti? Dai, non aver vergogna…ti ricordi che ti ho già visto nudo ?Forse te lo sei scordato ma lo so gia’ come sei fatto !”- lo incalzo con voce maliziosa.
MARCO:
“Anche io cara mia so come sei fatta , anche se &egrave qualche settimana che non ripasso” . Adesso ti stuzzico un pò io.
ALESSIA:
Che stronzo si segna pure le date di quando scopiamo. Sarà 2 mesi che non succede e un pò mi manca ma di comune accordo non vogliamo farlo diventare troppo ricorrente.
MARCO:
La suadente insistenza di mia sorella e i fatti in cui mi trovo per questa tradizione però mi convincono e le apro la porta.
Entra in bagno e si presenta con addosso solo un completino intimo che riconosco subito. E’ quello che indossava la notte della prima volta e che io gli tolsi tremando di piacere. Non se lo era più rimessa con me
Ne sono piacevolmente attratto e questa piacevolezza si trasforma in una intensa erezione.
Lei si abbassa gli slip e si siede sulla tazza. Peccato che dalla mia posizione posso vederla solo di profilo.
Poi li tira su si lava le mani e si avvicina alla vasca
ALESSIA:
Finalmente ha ceduto. Ora a noi.. vediamo un pò di divertirci.
“Vedo che non hai neppure iniziato a lavarti, ma cosa aspetti?… che l’acqua si sia completamente raffreddata?” Dai fratellino, ora ti aiuto io , tanto mamma e papà sono usciti lasciandoci soli” gli dico sfoderando un sorrisetto malizioso.
“Te lo ricordi questo completino?” gli chiedo sapendo benissimo che se lo ricorda e che più di una volta mi aveva chiesto di rindossarlo quando capitava di finire a letto insieme ed io non l’avevo volutamente mai fatto.
MARCO:
Che troia..mi chiede anche se me lo ricordo. Quel completino era pieno del mio sperma dopo quella notte in cui mi hai fatto venire più volte di cui l’ultima mentre mi masturbava con quelle mutandine. Vuoi lavarmi? Ok fai pure.. ma non pensare di cavartela con cosi poco
“Certo che me lo ricordo..pensavo che lo avessi buttato da quanto era conciato quella sera.. dai toglilo che stai meglio senza”
ALESSIA:
Lo sapevo che anche in queste settimane sei rimasto il maiale di sempre e che ti ricordi tutto quello che quella sera e le altre volte abbiamo fatto. Non per altro siamo tra i pochi che nonostante la tradizione non lo prevede ogni tanto facciamo ancora sesso insieme.
“No .. non se ne parla.. non &egrave roba per te questa ” gli dico per farlo infuriare un pò.
MARCO:
Quanto vorrei saltarle addosso..ma per ora sto al gioco
ALESSIA:
“Dai tesoro, ora ti aiuto io,solleva un piede che iniziamo da li’…”
Mi chino verso di lui, mentre Marco fa emergere dall’acqua una gamba.
-“Accidenti come ti conci quando giochi a pallone con quei coglioni dei tuoi amici, e queste botte? Non dirmi che sono i calci che prendi giocando… ma non ti fanno male?” . Cerco di distrarlo e di distrarmi. I suoi occhi sono fissi sul mio corpo e non so quanto posso resistere
MARCO:
Mi sta analizzando pezzo per pezzo..sto cercando di rilassarmi e lasciarmi andare.
Mi chiede se ho male per le botte dovute al calcetto. Scuoto la testa quasi incurante della domanda…
Sono altre le botte a cui penso.
ALESSIA:
“Ma sei pronto per sverginare Giada?.. Se hai bisogno di qualche consiglio potremmo parlare un po’… dai, siediti che ti lavo la schiena…” provo ad abbozzare il discorso
MARCO:
Hai capito? Pensa che io vorrei parlarne…e no cara sorellina di parlare non ho proprio voglia.
“Sono prontissimo, del resto ho avuto una brava maestra..però se vuoi darmi ripetizioni pratiche io son sempre pronto” le dico sorridendo.
Nel frattempo mi siedo sulla superficie scivolosa della vasca aiutandomi con le mani
Mia sorella inizia ad insaponarmi partendo dal collo con movimenti delicati e attenti.
Ma piu’ che le carezze, sono gli sguardi e i sorrisi stampati sul volto di lei che mi fanno capire che apprezza il mio corpo e vuole andare oltre
ALESSIA:
Uhmm vedo che sto facendo un certo effetto al mio fratellino… e siamo solo all’inizio
“Niente ripetizioni. Dovrei insaponarti le ascelle… se mi alzi un po’ le braccia mi aiuti.”
MARCO:
Lei continua a lavarmi accuratamente in tutte le parti che emergono dall’acqua, rimanendo ancora in silenzio e lasciando solo parlare gli sguardi maliziosi e vogliosi che ci scambiamo nel totale silenzio.
ALESSIA:
“Ora alzati tesoro, che ti devo lavare sotto…” gli dico con voce il più malizioso possibile. Vediamo se lo hai duro come credo
MARCO:
Non mi faccio di certo pregare, mi sollevo dall’acqua :ora nulla può nascondere la mia impertinente erezione
“Ti piace? O te lo ricordavi diverso” le dico sbattendogli in faccia la mia erezione
ALESSIA:
Eccolo li il maiale. Ha il cazzo durissimo , gonfio, lucido e di color rosso scuro, si vedono tutte le vene visibilmente dilatate… se lo tocco questo esplode.. ma non se ne parla.. devo farlo soffrire ancora
Faccio finta di non aver visto e riprendo a lavarlo partendo dalle cosce, come se nulla fosse.
“Ma , siete tutti uguali li sotto ” gli rispondo
MARCO:
Chissà quanti ne ha visti penso anche se mi da fastidio il suo far finta di nulla…
Ma non ho il tempo di pensarci che un brivido mi percorre : mi sta palpando i testicoli. Quel tocco diventa particolarmente insistente come se Alessia
sta cercando di palpare una ad una le ghiandole all’interno dello scroto…
ALESSIA:
“Lasciati andare… faccio tutto io” gli dico mentre lui ormai abbandonato nelle mie mani appoggia una gamba al bordo della vasca per facilitarmi l’esplorazione.
MARCO:
Ad un certo punto vedo la mano insaponata di mia sorella cingermi il pene,mentre sento l’altra scorrermi lungo la riga dei glutei ed insistere
delicatamente e con lievi penetrazioni nel lavaggio dell’orifizio anale.Quel massaggio congiunto in pochissimo tempo mi provoca un vero e
proprio scombussolamento interno
MARCO
“Lasciati andare…” mi sussurra con voce molto tranquilla mentre la sua mano insiste nel movimento.
ALESSIA
“Non agitarti…fammi vedere quanto sei maiale”
MARCO
Non posso crederci, sono eccitato ed insieme rilassato come non mai e mi sto sforzando di non venire subito, voglio godermi questo momento il più a lungo possibile.
ALESSIA:
“Dai Marco aiuta la tua sorellina nel massaggio, muovi il bacino su e giù. Fammi vedere come ti muovi quando scopi’ gli dico pur sapendo bene come fa. Lo voglio far venire cosi, senza concedergli altro
MARCO:
Sento la sua mano aumentare di velocità ed io assecondo la richiesta simulando il movimento della scopata, ma dentro di me cerco di non lasciarmi andare del tutto .Chiudo gli occhi per cercare di concentrarmi su qualcos’altro
ALESSIA:
Adesso ti do il colpo di grazia penso mentre mi slaccio il reggiseno. Hai gli occhi chiusi ma son sicura che adesso li apri.
Prendo la tua mano e la metto sulle mie tette: le hai sempre adorate fin dalla prima sera, adesso son sicura che esplodi
MARCO:
Mi ha dato il colpo di grazia. Le sue tette sono la mia criptonite.Le adoro per consistenza e dolcezza. Questo &egrave troppo per me, inarco la schiena, in maniera istintiva alzo il bacino , mia sorella capisce che sto per venire e aumenta l’intensità
ALESSIA:
Lo sapevo .. gli ho dato il colpo di grazia
L’orgasmo &egrave forte ed intenso. Mi lascio schizzare sulle tette . E’ una cosa che adoro
MARCO:
Mi ha prosciugato e mi lascio scivolare piano piano nell’incoscienza mentre lei si pulice e ricompone per uscire dal bagno.
ALESSIA:
“Vedo che le mie tette fanno sempre un certo effetto..guarda come mi hai conciato. Ora devo andare giù a farmi una doccia .Comunque..volevo augurarti un buon divertimento con la nostra cuginetta…lo so che vorresti scoparmi ma … questo non &egrave previsto per stasera.Comunque facciamo sempre in tempo a recuperare dopo , se te lo meriterai”
MARCO:
Recupero la lucidità e afferro Alessia per un braccio:
“Ti va di venire al lago un giorno settimana prossima? Io sarò li con Giada ,cosi possiamo continuare questo discorso in tre…sempre che non vuoi passare stasera in camera”
ALESSIA:
Lo fisso con occhi sorpresi ma dovevo aspettarmelo da lui che si sarebbe inventato qualcosa:
“Anche questo non &egrave previsto . Ma chissà..per stasera non posso .. le regole sono regole. Una cosa : Ho lasciato di la un regalo per voi, apritelo solo quando siete insieme”. Detto questo esco, vado nel bagno al piano di sopra e mentre mi lavo mi lascio andare ad un orgasmo potentissimo pensando a quanto successo. Peccato non aver potuto andare oltre. Poi avviso zia Melissa : tutto ok , ho fatto il mio dovere.

MARCO:
Finisco di lavarmi con ancora la sensazione delle mani di Alessia sul mio corpo e delle mie sui suoi seni.
Torno in camera e mentre mi asciugo leggo sul cellulare un messaggio di zia melissa
“Fatti trovare domani mattina per le 8 al poliambulatorio. Li sosterrai una visita. Vai in sala B siediti e aspetta. Vedrai che qualcosa succederà” MARCO:
Sono le otto e puntualmente eccomi al poliambulatorio : sono arrivato, mi sono seduto su una delle sedie di plastica della piccola sala d’aspetto, in questo momento deserta ed attendo come da istruzioni. Nel frattempo mi sono portato un libro e sto leggendo anche se la mente fantastica su quello che potrà succedere.
MELISSA:
Oggi con la scusa di fargli fare una visita lo faccio incontrare con una dottoressa mia amica ai quali gli uomini difficilmente resistono: Sara una donna molto sexy con qualche perversione particolare. Le ho raccontato la tradizione , ne &egrave rimasta molto colpita e secondo me eccitata.
MARCO:
Ho da poco iniziato la lettura ed &egrave arrivata nella sala una bella e prosperosa donna bionda in camice bianco, forse un’infermiera o una giovane dottoressa.
Dopo essersi guardata intorno, punta nella mia direzione.
SARA:
Melissa mi ha contattato e mi ha raccontato della strana tradizione che hanno in famiglia.
All’inizio ero molto scettica e quasi disgustata. Poi però pensandoci mi ha convinto. Siccome poi mi paga anche bene ho deciso di accettare. Adesso poi vedo che tutto sommato suo nipote &egrave anche un bel ragazzo. Vediamo come si comporta
“Marco? Io sono Sara la dottoressa che si occuperà di te questa mattina” gli dico sorridendo. I suoi occhi erano attratti dal mio seno, come capita a tutti gli uomini che mi soprannominano ” balcone fiorito”. Io indosso un camice bianco che le lascia volutamente scoperto e sotto una camicetta che lo contiene a fatica. Le istruzioni di Melissa sono chiare. “Tentalo , facci quello che vuoi , ma niente sesso”
“Seguimi pure nel mio studio” gli dico mentre prendo una cartella clinica vuota e lo guido nel corridoio
MARCO
Tutto sommato poteva andarmi peggio. Poteva essere un uomo o una vecchia dottoressa. Invece &egrave una bella donna ed ha delle forme niente male
Prima di ricevermi, chiude la porta a chiave. Appena soli mi fa sedere e mi dice di essere stata messa al corrente di tutto da mia zia
Inizia a tempestarmi di domande sulla mia salute e sulle mie abitudini.
Nel frattempo compila il modulo.
SARA:
Faccio finta di fargli le solite domande di rito. Le sue risposte non mi interessano ma voglio tenerlo un po’ sulle spine e lasciare i suoi occhi fantasticare sulle mie tette. Adesso lo voglio stuzzicare mentre lo visito
MARCO:
Finito l’interrogatorio mi fa sedere sul lettino da visita e mi fa togliere la maglia e scoprire il petto.
Indossa dei guanti di lattice e poi con uno stetoscopio mi ascolta la schiena invitandomi a respirare con la bocca.
Poi mi poi sdraiare di schiena e mi tocca tutto il petto tastando tutti i muscoli spingendo con le dita nella zona sotto le costole, vicino alla cinta dei pantaloni.
SARA:
Si vede che il ragazzo fa sport. Non &egrave palestrato ma ha un bel fisico. Vediamo se anche sotto &egrave messo bene come dice sua zia. Quella troia se lo &egrave scopato ed a dirla tutta me lo farei volentieri anche io.
Gli slaccio la cintura dei pantaloni. Lui mi guarda sgranando gli occhi ma io continuo come se niente fosse. Li abbasso fino alle ginocchia e per ora mi fermo. E’ già eccitato il maiale e si vede

MARCO:
Mi ha abbassato i pantaloni.. Rimango con solo i boxer ma lei sembra totalmente presa dalla visita e non farci caso al fatto che io sto iniziando ad eccitarmi della situazione.
Mi tasta ancora e dice che forse ho un principio d’ernia . Poi…
SARA:
Di scatto gli abbasso anche i boxer mettendolo a nudo . Ha un cazzo interessante ed &egrave eccitatissimo. Gli sto facendo effetto e lui a me..ma non devo farglielo capire
MARCO:
Mi vergogno da quanto sono eccitato .
Lei sembra non farci caso ma io adesso la vorrei sopra di me.
Mi tocca con la mano destra l’inguine sfiorandomi i testicoli, mentre la sinistra &egrave appoggiata sulla pancia, proprio sui peli pubici. Il mio pene continua ad ingrossarsi e viene a contatto con la sua mano.Mi sto eccitando da morire, ma tutto d’un tratto mi dice di tirarmi su i boxer ed i pantaloni Poi si avvicina ad un tavolino , mi porge un barattolo e mi dice
SARA:
“Adesso vai in bagno e lo riempi con il tuo sperma. Poi abbiamo finito”
MARCO:
“Scusa” la interrompo confuso “ma io cosa dovrei fare esattamente?”
SARA:
“Be, devi depositare il tuo sperma in questo barattolino…. in modo naturale, intendo” gli dico sorridendo ed indicando la porta della toilette del mio studio alla mia destra ed un barattolino di plastica trasparente dal tappo rosso .
Vediamo se sei porco come dice tua zia penso dentro di me
MARCO:
“Questa poi!” Esclamo imbarazzato.
SARA:
“Puoi sempre rifiutarti e poi io potrei riferire la cosa a Melissa” gli dico spalancando gli occhioni verdi e facendo immediatamente breccia nel suo orgoglio ma soprattutto altrove.
Vuoi trombarti la cuginetta? Forza fammi vedere fino a dove arrivi.

MARCO:
Senza risponderle, prendo titubante dalle sue mani il barattolo e mi avvio incerto verso il bagno.
Prima di chiudere la porta mi viene la tentazione di chiederle di darmi una mano; ma lei si siede e fa finta di compilare ancora dei moduli, forse prevedendo la mia proposta.
Il bagno &egrave pulito ed ha un forte odore di disinfettante. Appoggio il barattolo aperto sul bordo del lavandino e porto la mano alla cerniera dei pantaloni. Mi rendo conto dell’assurdità della situazione e di quanto sono nervoso.
Il mio pene &egrave difficoltà come raramente l’avevo visto. Provo ad accarezzarlo ed a manipolarlo senza ottenere la minima reazione. Allora penso a mia sorella e a Giada immagino che sia la sua mano ad afferrarlo e ad accarezzarlo dolcemente. A questo pensiero il pene diventa un po’ reattivo; allora insisto cercando di pensare anche alla visita fatta prima :immagino Sara e la immagino impegnata con me in varie acrobazie erotiche . Purtroppo, nonostante l’impegno, dopo svariati minuti sono ancora lontano dal venire.

SARA:
“Come va?” Provo a domandare attraverso la porta. “Mi spiace farti premura ma non abbiamo molto tempo ed ho altri pazienti che aspettano” gli dico per mettergli pressione. Vediamo se come dice Melissa proverà a trascinarmi dentro. O forse ci spero…
MARCO
“Ehm, ho qualche difficoltà a trovare l’ispirazione” rispondo .Vediamo come reagisci adesso
SARA:
“Forza fai il bravo e in fretta” gli dico per incitarlo
MARCO
Con questo atteggiamento mi innervosisce. A questo punto decido di osare. Se proprio vuoi il mio campione di sperma devi guadagnartelo.
Mi ricompongo velocemente ed apro la porta
“Senti”, gli dico senza darle il tempo di parlare “con tutta la buona volontà, io ci ho provato, ma non riesco. Forse se tu provi a convincermi….” le dico sorridendo
SARA:
Eccolo. Lo sapevo. Melissa me lo aveva preannunciato e mi aveva istruito anche per questo. Il mio primo compito era di provare a resistere e vedere fino a dove si sarebbe spinto . Poi avevo chiare istruzioni su cosa fare.
MARCO
Di fronte alla sua palese indifferenza e resistenza , prendo l’iniziativa l’afferro per un braccio,e la trascino dentro la toilette prima che abbia il tempo di reagire. Poi chiudo la porta.
“Adesso vediamo se tu e mia zia volete davvero il mio sperma” le dico sorridendo
SARA:
“Va bene” gli dico “Ma facciamo a modo mio”. Adesso prima mi diverto io lurido maiale.
Lo posiziono in piedi davanti al water come fanno la pipì gli uomini
Gli resto alle mie spalle e da dietro gli sussurro ” “Dai, porco slaccia i pantaloni…”

MARCO:
Senza farmelo dire due volte, obbediente slaccio la fibbia della cintura, poi il bottone e la zip .Il solo trovarmi esposto di fronte a lei basta per ottenere una rapida e potente erezione.
“Forse c’&egrave qualche speranza” le dico ridendo.
Le sue mani intervengono anticipandomi, e in un attimo mi ritrovo denudato fino alle ginocchia.
Mi fa piegare leggermente in avanti, fino a farmi poggiare gli avambracci contro il muro, quindi allunga una mano verso le mie natiche.
Inizialmente si limita a sfiorarne il profilo, poi la sua carezza si fa più ardita ,palpandomi ed esplorandomi con decisione.
SARA:
Ha davvero un culo fatto bene ma non voglio dargli il piacere di sentirselo dire e di vantarsi anche di questo. Anche perché non sa cosa gli aspetta
“Dammi la cintura” gli ordino . Lui ha un sussulto ed allora agisco io ed estraggo rapidamente la striscia di cuoio dai passanti dei suoi pantaloni
Poi sempre da dietro gli sbottono la camicia e la butto per terra.
“Mi hai voluto qui? Adesso ti faccio vedere cosa succede ai maiali come te che ci provano con le dottoresse”
MARCO:
O mio dio.. questo era tutto preparato da quella mente perversa di mia zia. Ormai però &egrave troppo tardi e non oso pensare fino a dove questa si spingerà.
Lei afferra la cintura e la scaglia sul mio sedere.
Arriva il primo colpo subito deciso e mi strappa un grido che rimbalza sulle piastrelle del bagno
SARA:
“Sssst!” gli dico. “Se non vuoi che ti imbavaglio stai zitto… Se passa qualcuno, ci sente… Devi sopportare in silenzio…del resto hai scelto tu di farmi entrare”
MARCO:
Il dolore era stato tremendo. Annuisco alla sua richiesta di silenzio , non posso fare altro.
Arriva il secondo colpo, ancora più violento. Stringo i denti per frenare l’impulso di urlare. Ho come l’impressione che senza quello sfogo vocale, il dolore si centuplica e mi esplode nel cervello. Sento le lacrime salirmi agli occhi. Espiro forte, quasi in un soffio.
SARA:
Osservo compiaciuta la sua sofferenza. “Sei proprio un maiale… Davvero porco… Cerca di stare zitto… voglio darti qualche colpo più forte…”
MARCO:
E ‘di parola. Fa schioccare altri due colpi in rapida sequenza, uno per natica. Vengo meno al voto del silenzio, e faccio uno sforzo sovrumano per tenere i decibel a un livello sufficientemente basso. Peccato che l’esigenza di non far rumore evidentemente non vale per i sonori colpi con cui mi sta torturando.
Nel frattempo si ferma.

SARA:
Mi avvicino a lui da dietro e, passando un braccio intorno al suo fianco, gli stringo il cazzo con la sinistra, mentre con l’altra mano continuo a tenere la cintura.
“Ti &egrave venuto duro, ..E’ incredibile ti stanno piacendo le frustate che ti do… Non negarlo…Sei proprio un porco”

MARCO:
Il suo tono &egrave duro, ma percepisco un pizzico di bonaria ironia e dolcezza nel suo compiacimento.
Vorrei rispondere di no ma un certo turgore &egrave innegabile. Inoltre le sue sapienti carezze adesso stanno rapidamente riducendo la distanza da un’erezione piena. Non ho argomenti troppo solidi per ribattere.

SARA
Credo che mi piace infliggergli dolore… fargli male, farlo soffrire…mi succede con tutti gli uomini
Forse &egrave terribile, eppure sono così…La verità &egrave che mi piace un casino frustarli… Mi sembra di non poterne fare a meno… Mi bagno solo a pensarci…

MARCO:
Adesso abbandona la presa sul mio cazzo duro e, dopo aver fatto un mezzo passo indietro, mi assesta altri due colpi feroci, tali da scuotermi tutto.
Il dolore smorza un po’ gli ardori della mia erezione, ma non completamente. Continua ad esserci una certa rigidità . Poi si ferma e nel silenzio totale solo la sua mano si muove. E’ di nuovo stretta intorno al mio cazzo e scorre piano su e giù, mantenendomi eretto ed eccitato.

SARA
“Ho ancora voglia di frustarti, porco…poi se fai il bravo avrai il tuo premio”
MARCO
Non dico nulla, ma a quelle sue parole il mio cazzo vibra durissimo nella sua mano
Lei se ne accorge e anche senza poterla guardare in faccia percepisco distintamente il compiacimento nella sua voce.
SARA
“Oh…” sussurra. “Anche tu vuoi il premio.. Vero, maiale? Lo sento che lo vuoi .. Non temere… lo avrai..ma prima te ne darò ancora .. e forti…E tu dovrai sopportare in silenzio… Non sai quanto mi stuzzica l’idea di farlo … nel bagno del mio studio.. Uscirai di qui con il culo tutto rosso…Camminerai tra la gente con le chiappe che ti bruciano… Nessuno immaginerà mai che un maiale come te si &egrave appena fatto frustare sul culo da una dottoressa appena conosciuta rimanendo docile come un agnellino… ”

MARCO
Continuo a tacere, passivo, ma il mio cazzo nella sua mano, duro fino a scoppiare, si esprime per me in modo piuttosto esplicito.
Resto in posa, a sua disposizione. In pochi secondi il supplizio riprende con un altra serie di frustate
Poi lei la lascia cadere , afferra con una mano il mio pene ed inizia un delicatissimo andirivieni, quasi avesse per le mani una preziosa provetta di vetro che non voleva rompere.
MARCO:
Finalmente sembra aver finito. Ho il sedere in fiamme ma il contatto con la sue dita &egrave celestiale e non so trattenere un profondo sospiro di piacere e soddisfazione.
Le afferro la mano e le faccio afferrare fortemente il mio cazzo imponendole un ritmo più forzato: A questo punto potrei anche venire in fretta. Però sono deciso a gustarmi adesso al meglio la situazione. Mi giro verso di lei finalmente , guardandola negli occhi
SARA:
Il maiale ci sta prendendo gusto , ma anche io non sono indifferente. Adesso finge di perdere il controllo e appoggia una mano sul mio seno. Lo sapevo che non avrebbe resistito
MARCO:
Senza parlare gli metto le mani sulle tette.
“Si, così! Adesso tocca a me godere!” gli dico per giustificare il mio gesto, ma continuo contemporaneamente a palparla attraverso il camice con decisione.
SARA:
Il suo massaggio mi piace. Cerco di fare la faccia contrariata e una smorfia di disapprovazione. Ma non sono convincente lo so e lo sento tra le mie gambe
Quindi lo lascio fare , in fondo se lo &egrave meritato
MARCO
Ne approfitto per palparle sempre più pesantemente il seno con entrambe le mani. Vedo senza dubbio che si sta eccitando anche lei. Allora, mi faccio più audace e le infilo una mano nella scollatura del camice e della sottostante camicetta.
Le faccio capire che non mi sarei fermato li.
SARA
Le sue mani mi stanno facendo impazzire : non voglio perdermi queste sensazioni.
Per non rischiare di vedermi rompere l’ultimo bottone lascio momentaneamente la presa del suo uccello e mi sbottono per facilitargli l’operazione.
“Era questo che volevi maiale?” gli dico
MARCO
Quel gesto mi fa capire che gradisce.
“Non pensare che sia sufficiente” gli rispondo.
Raggiungo in fretta una coppa del reggiseno, mi ci infilo con le dita e prendo a giocare con un suo capezzolo. Poi lo faccio con l’altro dell’altro ed infine prendo l’intero seno nelle mani e stringo.
“Hai proprio due gran belle tette” gli dico stringendole forte
SARA
Cazzo mi sta piacendo e non ci credo. Non avrei mai dovuto cedere .Mi lascio scappare un mugolio di piacere.
MARCO
Sento il suo piace e cerco immediatamente le sue labbra. Mi cede immediatamente. Entro nella sua bocca con la lingua per aggrovigliarla alla sua.
Lei mi getta il braccio libero al collo, continuando a baciarmi con passione.
Mi stacco per un attimo e la osservo esultante.
“Se io sono un maiale tu sei una gran troia” le dico euforico “Te lo hanno già detto in tanti immagino…”
SARA
Dio sono tutta bagnata e mi sono anche lasciata limonare . Se lo sa Melissa sono nei guai. Eppure mi piace questa situazione. Cerco di fargli capire però che &egrave il caso di concludere
“Se però adesso volessi venire .. non vorrei perdere altro tempo” gli dico sorridendo mentre continuo a masturbarlo.
MARCO
Mi viene una nuova, malsana idea. Le metto una mano sulla nuca e le spingo delicatamente la sua testa verso il basso, invitandola a piegarsi, in modo inequivocabile.
“Non te la cavi cosi … fammi vedere come sei brava con la bocca”
SARA
La sua mano mi sta spingendo verso giù…alzò gli occhi verso di lui, cercando inutilmente le parole che per oppormi. Lo voglio anche io anche se non dovrei
“Ok. Però cerca di venire non possiamo andare oltre”
MARCO
Ha posto meno resistenza del previsto si inginocchia e appoggia delicatamente le labbra sul mio glande. Gemo di piacere. Tengo ancora la mia mano appoggiata sulla sua nuca e ne approfitto subito per spingerla, deciso, verso di me. Contemporaneamente spingo anche col bacino.
“Ti piace essere scopata in bocca vero?” gli dico ansimando
Lei non &egrave certo alle prime armi perché serra immediatamente le labbra ad anello su di me ed inizia un andirivieni con la testa, succhiando forte.
SARA:

In quel momento anche se mi chiedeva di piegarmi sul lavandino e dargli il culo avrei ceduto. Ma per fortuna non lo ha fatto : con Melissa avevo fatto un accordo e già mi sono spinta oltre… ma quanto questa stupida tradizione sarà finita mi piacerebbe proprio farmelo
MARCO:
Forse avrei potuto ottenere anche di più, ma da quanto avevo intuito Sara aveva avuto precise istruzioni di non andare oltre. Inoltre l’ottimo lavoro che stava eseguendo era riuscito nell’intento di farmi raggiungere improvvisamente l’orgasmo:
“Se ti interessa il mio sperma , sto per venire” esclamai ricordandomi improvvisamente della finalità di quel rapporto.
SARA:
Mi stacco subito da lui cerco ed afferro velocemente il barattolo che per fortuna &egrave scoperto, sul bordo del lavandino, e lo posiziono rapida
attorno al suo glande giusto in tempo per ricevere, il primo, potente schizzo di sperma, cui fece seguito un secondo ed un terzo, molto meno violento. Ne aveva fatta davvero tanta questo maiale
Dopo aver raccolto anche l’ultima goccia, tappo rapidamente il barattolo e l’avvolgo nel fazzoletto di carta.
“Ottimo!” Esclamo soddisfatta “Adesso possiamo fare l’esame che vuole tua zia. Farò sapere a lei i risultati” dico mentre mi ricompongo.
In realtà so benissimo che a nessuno interessa l’esito.
MARCO
Sono dolorante e stanco ma nello stesso tempo felice per quanto era successo
“Beh .. tutto qui? Direi che potremmo ancora divertirci” provo a dirgli
SARA
“Non se ne parla , siamo già andati oltre”
MARCO
“Almeno potresti massaggiarmi il sedere e mettermi qualche crema visto come me lo hai conciato”
SARA
Esco dal bagno ,prendo una ricetta e gli prescrivo una pomata anche se la voglia di accettare il suo invito &egrave forte. Sotto gli scrivo il mio numero di cellulare.
“Prendi , mettiti su questa e passa tutto”
MARCO
Prendo deluso la ricetta ma vedo sotto il suo numero
“Posso chiamarti nei prossimi giorni per un consulto?” le chiedo mentre mi invita ad uscire
SARA
Lo accompagno alla porta ed uscendo gli dico nell’orecchio:
“Quando finisci di fare il maiale con tua cugina chiamami”
Poi invio un sms a Melissa : ” Complimenti per il nipote”

MARCO:
Finalmente il grande giorno è arrivato. Oggi pomeriggio son riuscito a scambiare degli sms con Giada :non sta più nella pelle anche se ho percepito un senso di preoccupazione e di ansia. Ho cercato di tranquillizzarla.
Stasera andrò a prenderla , la porterò in discoteca per la sua festa e poi non troppo tardi partiremo per il lago
GIADA:
Sono pronta , eccitata e un po’ preoccupata. Finalmente sono le 21.30 . Marco ha appena suonato ed è sotto casa. Scendo velocemente accompagnata da mia mamma portandomi il trolley.
MARCO:
Eccola , finalmente . Giada indossa un vestitino rosso scuro molto corto , chiuso da una cerniera posteriore e delle parigine nere. Si è truccata ed ha il suo solito sorriso da ragazza birichina. Zia Melissa mi saluta con un bacio sulla guancia e poi mi sussurra ” Te la affido. Quando tornate però al lago porti anche me. Voglio che ogni giorno mi mandi messaggi su quello che fate. È’ un ordine” . Rispondo con un sorriso. Carico il trolley di mia cugina in macchina e partiamo
GIADA:
Durante il viaggio verso la discoteca parliamo tranquillamente in modo molto amichevole e scherzoso e siamo di buon umore. Ad un certo punto gli chiedo ” Ti sei fatto mia mamma come prova per avere me?”
MARCO:
La domanda mi lascia di ghiaccio : ” Non posso dirti nulla, lo sai” provo a rispondergli. Lei insiste ma io mi chiudo nel silenzio
GIADA
“Ok ho capito , hai seguito la famosa regola della maniglia : prima la mamma e poi la figlia” gli dico con tono incazzato in preda alla gelosia. Per fortuna siamo arrivati alla discoteca , vedo i miei amici e di proposito lo mollo facendo finta di non esser li con lui.
MARCO:
Il locale e’ affollatissimo, la gente non è male, la serata però non riesco a godermela: mi sento imbarazzato, nervoso, fuori posto.
Son qui solo per passare del tempo in attesa di poter portare via Giada. Per fortuna la mezzanotte è vicina. Esco a prendere un pò d’aria
GIADA
La sala é grande, abbastanza buia, con una musica assordante e decine di persone che si scalmanano ballando ritmi frenetici. Lungo le pareti diversi divanetti con coppie o gruppi d’amici che bevono e chiacchierano ridendo e scherzando.
Per quanto riguarda Marco faccio apposta ad ignorarlo dopo la storia con mia mamma .Non conoscendo nessuno vedo che si sta annoiando. Ballo con le mie amiche ed i miei amici. Un paio di loro vorrebbero sicuramente altro da me ma per ora si devono accontentare di ballare. Da qualche minuto però non sono serena : non vedo più mio cugino. Sarà in bagno? Magari ha trovato qualcuna e se la sta scopando. Vorrei partire subito, di questa festa improvvisamente non me ne frega nulla. Ho voglia d’altro ma non lo vedo più. Esco a cercarlo, lo trovo
“Stai andando via? Non ti diverti?”
MARCO
“Non molto .Sembra che lo fai apposta a non cagarmi”
GIADA
“Dai scherzavo, me la son presa per la storia di mia mamma ma.. lo sai che è passata la mezzanotte ? Dammi un bacio”
Mi avvicino a lui , lo abbraccio e sento le sue mani attorno al mio collo, quella destra mi inizia ad accarezzare dolcemente la nuca, mentre io lo cingo a me.
MARCO
Le sue labbra sono dolcissime ed al mio naso arriva l’odore del suo profumo, che si doveva essere spruzzata poche ore prima sul collo. Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi.
Mi prende per mano e rientriamo
Lei ordina due bicchieri di vino bianco. Ci sediamo pochi secondi poi guardando la pista, iniziamo a ballare.
Lei mi prende una mano , se la mette attorno alla vita, ed io la lascio fare. Il cameriere arriva con i due bicchieri.
Giada mi si avvicina ed inizia a baciarmi, facciamo in modo di sederci sul divanetto, e lei si siede sopra di me.
“Guarda che rischi che ti scopo qui davanti a tutti i tuoi amici se continui cosi” le dico nell’orecchio
GIADA
Vorrei rispondergli che è quello che voglio. Invece non dico nulla e lascio che sia il mio corpo a parlare per me
MARCO
Ora il mio cazzo preme duro sul suo sedere ma non mi sento imbarazzato, sento che a mia cugina la cosa piace, infatti ha cominciato a dondolarsi lasciando roteare leggermente i fianchi facendo finta di ballare. Io senza nemmeno rendermene conto inizio ad accarezzagli il ginocchio e piano piano la mia mano lentamente sale ad accarezzarle l’interno coscia e sempre più su.
“Lascio a te la scelta di dover farlo la prima volta. Qui nel bagno o al lago da me?” gli dico all’orecchio con tono serio
GIADA
Vorrei rispondere ” qui subito” ma l’idea di farlo la prima volta in un posto simile mi eccita ma non mi soddisfa.
“Inizia ad uscire , saluto tutti e partiamo”
MARCO
Siamo ora in viaggio per il lago. Ho messo su della musica e cantiamo senza più parlare
Adesso a metà del viaggio sento il bisogno di un caffè e lei di andare in bagno.
Ci fermiamo in un autogrill
“Quando torni dal bagno , portami le tue mutandine”. le dico mentre parcheggio.
Leggo il terrore nei suoi occhi
“Non ti ho chiesto niente di strano , vai in bagno te le togli e me le porti. O se vuoi entro io nel bagno delle donne e lo faccio per te” .Scendo senza rivolgergli più la parola
GIADA
Che stronzo. Vuole le mie mutandine .Vado in bagno , sono eccitatissima . Me le sfilo e le metto nella borsa. Mi sento ora nuda ed accessibile. Lui mi aspetta fuori dal bagno
Mi guarda . Io le tiro fuori dalla borsa e gliele passo in mano cercando di non farmi vedere da nessuno.
Lui le prende le guarda e poi le mette nella sua tasca .
MARCO
“Carine , ma queste non ti servono per ora” le dico ridendo
Poi tiro fuori dall’altra tasca 20 euro e le dico
“Entra in autogrill e compra dei preservativi”
GIADA
Mi blocco, divento rossa
“Ma mi imbarazzo, No no io non posso..”
MARCO
Le dò un bacio sulla guancia . ” Vai e torna presto..ti aspetto qui”.
In verità io ne ho già portati una buona scorta..come ho portato altre cose che ci torneranno utili..ma voglio metterla un po’ in soggezione.
Giada aspetta 2 minuti facendo finta di cercare altro poi si avvicina al bancone.
La vedo imbarazzata mentre prende una scatola di preservativi e paga cercando di sfuggire gli occhi del commesso.
Quando rientra in macchina ha un tono divertito e un sorriso malizioso e carico di femminilità
GIADA:
Gli lancio la scatola addosso. ” Questi cerca di usarli con me e non con mia mamma ” gli dico sorridendo
MARCO
La sua vagina ora è accessibile. Quello è il pensiero che mi accompagna fino all’arrivo . L’ultimo pezzo del viaggio è passato senza più proferire mezza parola e con un velo di imbarazzo forse pensando a quello che tra un po’ ci aspetta.
GIADA
Faccio fatica a parlargli ma ad un tratto mi slaccio la cintura di sicurezza per sedermi di lato e guardarlo meglio, mentre è impegnato a guidare.
MARCO
Comincio a trovarla bella , a non pensarla più come mia cugina e qualcosa mi spinge a carezzarle la gamba. E lei non si sottrae anzi mi lascia fare
Arrivati alla casa apro il cancello , parcheggio e facciamo le scale per salire.
La villetta è abbastanza grande ed isolata dalle altre.
Entriamo. La casa è pulita e il nostro amico di famiglia ha lasciato sul tavolo un cesto di frutta enorme ed ha preparato come da mie istruzioni la camera da letto dei miei genitori che però per questa settimana sarà la mia e di Giada.
Le faccio vedere la casa , lei è venuta qui una sola volta da piccola.
Per ultimo le faccio vedere la nostra camera
GIADA
Sento il cuore battere forte ma soprattutto sento di aver voglia di perdere presto con lui la mia verginità
Vedo quella camera, pulita, fresca, pronta. Penso che sarà li in questo luogo bello e tranquillo che succederà , lontano da tutti e tutto.
Decido di dargli un segnale. Mollo il trolley e chiudo la porta della camera.
“Che dici butto la chiave?” gli dico sorridendo

MARCO
Capisco il segnale, la prendo e la metto schiena alla porta : cosi appoggiata inizio con un lunghissimo bacio..sento che lei si stringe forte a me e mentre le mie labbra baciano ogni centimetro del collo di Giada lei accetta piegandosi un po’ all’indietro.
Ci sediamo sul bordo dell’enorme letto matrimoniale ,la guardo e la spingo sul letto
“Sei bellissima” gli sussurro
Il suo corpo caldo e giovane diviene sempre più languido :distesa sull’enorme e fresco letto della camera si lascia baciare ed accarezzare teneramente.
GIADA
Siamo ancora vestiti ma già mi sento nuda sotto le sue mani.
Mi rendo conto di ciò che sta per succedere: finalmente quello che inconsciamente desidero da giorni sta per succedere.
Sento le sue mani accarezzarmi le braccia, fino a sollecitare il collo , poi scendere sui miei seni e poi sempre più giù.
MARCO
Il sorriso appena accennato di Giada è come un si per me, un segno ad andare avanti nel mio proposito.
GIADA : mi metto seduta con la schiena verso di lui. Forza.. tira giù la cerniera che ci divertiamo
MARCO: La cerniera di Giada scende dolcemente. Poi da sotto gli sfilo il vestito e le parigine.
Ora ha solo il reggiseno.
Riprendo a baciarla e con la mano dopo averla coccolata con lievi carezze, slaccio il reggiseno e lo sfilo.
GIADA: Ora sono completamente nuda. Mi sento eccitata ed indifesa ma so di essere tra braccia sicure
“Cosa ne pensi della tua cuginetta” gli chiedo
MARCO: “Sei perfetta” gli rispondo mentre giace a seno nudo sotto di me, le mie labbra si spostano dal caldo collo della ragazza al giovanile e sodo seno.
Al contatto con la mia bocca il capezzolo destro di mia cugina si irrigidisce, mentre l’altro viene ancora sollecitato dalla mia mano
La passione sale sempre più e mentre gli bacio il seno ,la mia mano scorre nel tenerissimo e inviolato interno coscia di Giada.
Ora anche lei prende coraggio
GIADA
Inizio a sbottonargli la camicia. Ora è anche lui a petto nudo e sfiora dolcemente il mio seno.
Continuiamo a baciarci quando lui prende la mia mano e la mette sul cavallo dei suoi pantaloni.
Il segnale è chiaro ed inizio a slacciare i bottoni con il suo aiuto.
MARCO
Sento ora le tenere e calde dita di lei sopra il mio boxer, sotto al quale si sente sicuramente la forte pressione del mio pene.
Inizio ad accarezzarle accuratamente il clitoride: mi accorgo subito che è già molto eccitata e le sue vergini parti intime sono gonfie di liquidi.
GIADA
Lui mi sfiora dolcemente, sento aumentare la frequenza dei miei sospiri e nel frattempo la mia mano quasi autonomamente si avventura dentro i boxer di mio cugino. Lo sento , ha il cazzo durissimo e la cosa mi eccita da morire
MARCO
“Ti piace ?” gli chiedo mentre la sua mano afferra il mio cazzo
GIADA
“Lo voglio” ho solo il coraggio di rispondergli
MARCO
Passo la mano delicatamente sopra il morbido pelo riccio e foltissimo dell’inguine di Giada.
Poi mi alzo e gli sussurro ” aspettami qui..”
GIADA
Lo vedo prendere qualcosa dalla valigia e poi dirigersi verso il bagno.. la mia mente intanto elabora quelle prime sensazioni senza avere la forza di dire e pensare ad altro
MARCO
Dopo neanche un minuto torno dal bagno con un piccolo rasoio della schiuma ,una bacinella d’acqua e un barattolo di crema
GIADA
Credo di avere la faccia terrorizzata : Alessia mi aveva detto che lui preferisce le vagine rasate ma io non avevo avuto la forza di farlo. Ora credo sarà lui a rimediare
MARCO
Prendo i sui polsi e li lego dolcemente usando le sue parigine, ai bordi del letto.
“Stai tranquilla, ma sai, a me piace senza nessun pelo li sotto. Ora stai serena o ti devo bendare e imbavagliare..ma non mi sembra il caso no?”
GIADA
“Non farmi male” gli sussurro pronta a godermi quei momenti
MARCO
Mi avvicino a lei e gli dico
“Ti piacerà vedrai. Da legata sei ancor più sexy”
Rivolgo poi le mie attenzioni verso il suo morbido pelo, cospargendolo di schiuma. Poi continuo a riempire di baci il viso e il collo di Giada, che si trova in una posizione tesa che mette in risalto le sue giovani forme.
“Brava…stai serena e rilassati. Sei proprio una brava cuginetta che sta per darmi la sua figa per la prima volta”
GIADA
Sono senza forze per reagire.Tutto questo mi piace e mi eccita.
“Te la do solo se te la meriti” gli rispondo ansimando . Ma so benissimo che non vedo l’ora che se la prenda
MARCO
Ora con il rasoio le depilo l’inguine accuratamente.
“Fai la brava e tieni le gambe aperte come tutte le ragazzine vogliose” le dico sorridendo mentre continuo nella mia opera
GIADA
Il rasoio scorre sul mio inviolato pube e lascia sotto la sua scia la mia pelle chiara e liscia del mio inguine ormai rasato. Vedo dalla faccia che lui lo gradisce e la cosa mi fa eccitare dimenticando il fastidio che sto provando.
“Sei un porco”
MARCO:
Finisco di depilarla e poi spalmo una crema profumata sul suo inguine. Scendo poi a baciare il suo corpo fino a strisciare la mia lingua sul suo ombelico.
“Ora sei davvero pronta per essere scopata come meriti”
GIADA
Le sue labbra scendono sempre di più fino a raggiungere il mio ventre e il mio liscissimo pube : sento di tremare e nello stesso tempo fremere mentre lui ha cominciato a baciare il mio delicato e vergine clitoride.
Chiudo gli occhi , ansimo e sono sicura che lui capisce che voglio ancora le sue dolci attenzioni a quella, prima di allora ,così segreta parte del mio corpo.
“Sei soddisfatto adesso?”
MARCO:
“Si , direi che sei come desidero”
Torno a rivolgere le mie attenzioni sui seni di Giada.Comincio a stimolare i capezzoli con il pollice e l’indice, che bagno nella bocca di Giada ormai in estasi.
Mentre mi occupo con le dita di far indurire un capezzolo, bacio l’altro e la sento gemere sempre più
GIADA:
“Ti prego non fermarti,continua cosi, mi stai facendo impazzire” cerco di dirgli e di pregarlo per farlo continuare a provocarmi quel piacere intenso e mai provato.
MARCO
Mentre le bacio il seno, le mie mani scendono giù e tornarono a poggiarsi sulle grandi labbra di Giada.
Decido che è ora di osare, la sento calda e pronta. Tra le gambe è un lago e con il dito indice e il medio sprofondo all’interno in cerca di quel piccolo foro inviolato e vergine.
Giada fa una smorfia di dolore, poi man mano che continuo a scoparla con il dito si abitua e rilassa.
“Ti piace vero? Sei strettissima”
Mentre con una mano faccio questo, con l’altra percorro le braccia di mia cugina per liberarla e presa una sua mano, la conduco fino al bordo dei miei boxer.
“Prendilo se vuoi”
GIADA:
Il suo segnale è chiaro e non vedo l’ora di farlo. Sfilo subito i suoi boxer e finalmente ho tra le mani il suo pene , il mio primo cazzo. Forse perché eccitata mi sembra grande e durissimo. Ho quasi paura a pensare che tra poco sarà dentro di me
MARCO
Cerco di guidare Giada a masturbarlo e a toccarmelo come mi piace.
GIADA
Accompagnata dalla sua mano comincio a scorrere avanti e indietro . Vedo che gli piace perché ora anche lui ha chiuso gli occhi ed ha la bocca semiaperta mentre continuiamo ad arrecarci piacere a vicenda.
“Ti piace vero cuginetto?”. Lui annuisce e le nostre labbra si schiudono ancora una volta in un bacio lunghissimo.
I nostri corpi sono a strettissimo contatto tra di loro, mentre diventavano sempre più caldi, e i battiti dei nostri cuori diventavano sempre più frequenti.
MARCO
Decido di mettermi sopra di lei :Giada capisce le mie intenzioni e si lascia prendere con dolcezza le mani e legarle nuovamente al bordo del letto.
“Me la sono meritata?” gli chiedo sarcasticamente. Lei annuisce ed apre le gambe.
GIADA
“Prendimi”
MARCO
Apro una scatola di preservativi e me ne infilo uno
Le indico la posizione migliore a rendere la prima penetrazione meno dolorosa :Giada fiduciosa segue il mio consiglio e alza le gambe, ripiegandole su se stesse .
Mi adagio sopra di lei , apri le grandi labbra umidissime con due dita e appoggio li la punta del mio pene,spingendo dolcemente fino a introdurlo per metà .
“Volevi essere scopata? Eccoti accontentata”
GIADA
Lo sento, è dentro di me e spinge. Sono totalmente in estasi, mi piace e cerco di ondeggiare con il bacino per fargli capire che lo voglio. Ad un certo punto sento un forte dolore e urlo. Lui si ferma di colpo. Pochi secondi e il dolore passa lasciando spazio alla voglia
“Stronzo mi hai sverginato, ora fammi godere” gli dico sorridendo
MARCO
“Come desideri”
Mi muovo avanti e indietro, con movimenti ritmati continuo a penetrarla, sempre di più : il mio membro durissimo la penetra finalmente in tutta la sua lunghezza, sento la sua calda fica avvolgermi.
“Lo hai tutto dentro come volevi” gli dico mentre continuo a muovermi dentro lei
Lei inizia a godere ancora di più; la sento arrapatissima e tutta bagnata , il suo liquido vaginale mi cola fin sui testicoli mentre continuo a scoparla con sempre più vigore.
GIADA
Forse impazzita e preda di un piacere delirante mi muovo spasmodicamente sotto di lui in preda a una voglia che dopo troppo tempo trova finalmente il suo sfogo. Vengo a breve sopraffatta da un primo improvviso orgasmo.
“Cielo che bello” gli dico eccitata.
MARCO
“Se ti faccio male dimmelo” replico quasi preoccupato da quelle urla improvvise.
GIADA
“No no, … spingimelo tutto dentro, più che puoi”.
MARCO
Sono ormai eccitatissimo e vicino all’orgasmo: Voglio però ritardarlo ed invito Giada a cambiare posizione.
Le slego i polsi e la invito a distendersi sopra il mio corpo nudo.
“Vieni sopra e vediamo come te la cavi” le dico
GIADA
Vuole che sia io a cavalcarlo. Lo voglio anche io e non vedo l’ora di sentirlo nuovamente dentro me.
“Adesso ti faccio vedere come lo prendo”
MARCO
Appena il mio pene entra nel grembo di lei, le insegno ad ondeggiare avanti e indietro per provocare piacere ad entrambi, a decidere il ritmo e far toccare il pene con le parti della vagina che le provocano un più intenso piacere.
E’ bellissimo sentire la sua calda vagina bollente e umida avvolgere il mio pene.
“Brava, continua cosi”
GIADA
Inizio a cavalcarlo piano, lo sento che gode del mio lento massaggio pubico, mentre con le sue mani mi palpa le mie giovanissime tette che si trova difronte
Sento i suoi gemiti di piacere .. è proprio porco come mi aveva detto Alessia ma io mi sento ancora più troia di lui
“Sono brava vero? Dimmi che sono meglio di mia madre ”
MARCO
Finalmente inizia a lasciarsi andare anche nei modi e nelle espressioni.
“Sei bravissima .. scopi da dio”
Piano piano inizia a prendere confidenza con la posizione e cavalca sempre meglio, godendo di più anche lei.
“Sei stata proprio brava lo sai” gli dico ansimando…” Ora ti riempio di sperma come meriti”
Le infliggo le ultime spinte con maggior vigore mentre sento che sono sul punto di venire. Poi eiaculo dentro di lei. Lei geme più forte, sta godendo come mai aveva goduto prima. Estraggo il mio pene dalla sua calda fica, tutta bagnata, e la bacio in bocca.
Mentre sorride è dolcissima :stanca ma contenta si sdraia sul letto.
GIADA
Finalmente è successo. Ed è stato bellissimo . Sono stesa al suo fianco , lui mi abbraccia . mi accarezza e ci baciamo. E’ stato splendido, eccitante e dolce al tempo stesso.
Stiamo stanchi e sudati, fa molto caldo.
Rimaniamo a lungo abbracciati. Ci sarebbe tempo per una seconda volta ma io voglio godermi a fondo questa prima. Il tempo non ci manca
Ci addormentiamo da li a poco.
Verso le 3 mi alzo e mi faccio una doccia. Lui è ancora sdraiato come lo avevo lasciato.
Mi avvicino a lui e lo bacio. Si sveglia.
Continuiamo a baciarci e poi gli dico ” Che ne dici di andare a farti una doccia e poi tornare qui a dormire con me un po’?”
MARCO
“Ok , ma non ti vestire. Voglio dormire con te nudi”
Torno dopo la doccia. Lei è ancora sveglia.
Mi metto al suo fianco e le dico :”La prima volta è stata tranquilla cara cuginetta… ma non abituarti troppo bene” le dico mentre le do una pacca sul sedere come augurio di buona notte e la stringo forte a me
GIADA
“Prima non mi hai risposto , sono meglio io o mia madre”
MARCO
“La carne giovane vince sempre” le rispondo sorridendo e mettendogli una mano tra le gambe. Prima di addormentarmi senza che lei si accorge mando un sms a zia Melissa
“Sverginata. Complimenti per aver fatto una figlia cosi porca”
GIADA
“Guai a te se te la scopi ancora” gli rispondo afferrandogli il pene.
Poi ricordo solo di averlo abbracciato e di essermi addormentata

Leave a Reply