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Tutte le donne che ho avuto

By 26 Marzo 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao, grazie per la vostra attenzione. Probabilmente siete rimasti incuriositi dal titolo di questo racconto. Avete fatto bene, perché il racconto è reale al 100% e per essere più precisi dovrebbe essere definito come una confessione. Non oso filosofeggiare sulla moralità dubbia o inesistente delle mie azioni, anche perché come potrete leggere le donne mi si sono concesse più o meno tutte intenzionalmente. Il mio racconto serve a farvi capire chi sono veramente le donne che avete accanto o che magari conoscete solo di vista ma pensate che siano più caste di una suora… Beh, vi ricrederete… Vi racconterò tutte le più belle storie che mi sono capitate durante i miei tanti giri dei Caraibi… Ma intanto, è doveroso presentarsi. Mi chiamo Derrick. Se siete bravi avrete intuito che non sono italiano. Infatti sono Americano, nato a Chicago e cresciuto li fino ai miei 20 anni, ho studiato da cuoco e poi sono finito a lavorare su una nave da crociera. Il bello di questo lavoro è il tuo mondo viene azzerato ogni 7 o 10 giorni. Solo i colleghi restano, ma le donne… le conquiste… Quelle te le lasci definitivamente alle spalle ad ogni nuovo viaggio. Adesso ho 24 anni. Sono alto 1,90m per 82kg. Muscoloso. Dedico 3 ore al giorno al mantenimento del mio fisico. Ma magari a voi interessa altro… 23cm di carne nera. Se è quello che volevate sapere… Come? Ah si, non l’avevo detto… Sono un ragazzo di colore. Mio padre è venuto dalla nostra terra madre,  l’Etiopia circa mezzo secolo fa. Ha dovuto lottare duramente per essere accolto. È stato calpestato e umiliato ripetutamente ed ha sempre continuato a sorridere e lavorare duramente. Molto più duramente degli altri e l’ha fatto per offrire alla mia famiglia un futuro nella terra delle opportunità. Gli devo tutto, perché come potrete vedere mi ha donato la vita che tutti gli uomini vorrebbero. Ma, torniamo alla mia confessione. Il fatto di essere di colore non mi ha mai limitato in campo sessuale, anzi… Le donne impazziscono per i neri. Alcune hanno addirittura tatuato un asso di picche sul pube, come a voler dire pubblicamente che il loro utero è privilegio di chi non ha la pelle chiara. Poi fortunatamente sono anche molto bello e prestante… Insomma, un mix perfetto… Le donne come scoprirete leggendo sono zoccole nell’animo, e più o meno tutte fantasticano sul fare sesso con un nero, e concedersi senza limiti ad un altro mettendo le corna ai mariti. E per fortuna mia, quando dico senza limiti, è da intendere alla lettera. Anche perché io sono buono e caro, ma ho un grande difetto. Non mi piace sprecare lo sperma. Ogni volta che ne ho la possibilità vengo dentro. Che sia una dolce fichetta sposata, un culo o una bocca non fa differenza, l’importante è che il seme non venga mai buttato. Odio i preservativi e se la donna me lo propone passo ad un altra. Ho abbastanza possibilità di scelta da poter rifiutare chi vuole implasticarmi il cazzo. Spero di avervi fatto capire chi sono e cosa vi racconterò. Adesso voglio cominciare con l’unica donna al mondo che mi è dispiaciuto mettere incinta. Che poi è stata anche la prima. Dopo di lei infatti ho cambiato completamente target, ma questo si vedrà se continuerete a leggere… È stato quasi due anni fa, ero al mio primo imbarco. Lavoravo come ultimo cuoco, il che significa sgobbare davvero tanto ed essere stanchi quando si era liberi. Ma avevo 22 anni ed ero nel pieno della prestanza fisica. Mi ricordo che a pranzo dopo il servizio uscivo dal retro e finivo nel settore dei clienti, dove in teoria i dipendenti bon potrebbero assolutamente andare. Ma a me piaceva mettere un paio di occhiali da sole, una camicia lasciata sbottonata e un pantolincino boxer stretto che facesse intravedere l’attrezzatura e andare a rifarmi gli occhi sulla piscina del ponte principale… Appena arrivo la vedo. BAM! Una mazzata, ragazzi… Lei stava uscendo, quindi ci siamo incrociati, ma non mi ha cagato di striscio… Una visione celestiale. Ad oggi, nonostante l’esperienza, la più bella fica che mi sia scopato. Alta 1,75 almeno, per poco più di 50kg, bionda, occhi azzurri, seno perfetto… almeno una terza, coppa D. E uno slippino bianco, ancora bagnato… Si vedeva benissimo la zampa di cammello… Per non parlare dei capezzoli in rilievo sotto il reggiseno bianco… scuri, con un’areola non troppo larga, come piace a me. Praticamente si vedevano le tette quasi come se fosse in topless… Ho avuto una semi-erezione pressoché istantanea… L’ho fissata come un ebete, mentre lei guardava da tutt’altra parte. Avrà avuto sui 19 anni, ma non mi pare di averle chiesto l’età… Non appena mi ha sorpassato mi giro per vederle il culo. Gambe da favola! Culo da Dea! Lo slippino era un tanga e il culo, completamente privo di cellulite, era esposto esattamente come se fosse nudo. Tutto il pomeriggio l’ho passato a pensare a lei, col cazzo semi duro e i coglioni gonfi e doloranti… È tornata in piscina solo dopo due ore, a me rimaneva troppo poco tempo per provare un approccio efficace. Ma decisi comunque di presentarmi. Senza troppi preamboli le sono andato addosso fingendo di guardarmi le spalle. Ricordo ancora il tocco dei suoi seni morbidi sul mio braccio… Appena la guardo ha il viso incazzato come una iena, poi gli occhi si incontrano, gli sguardi si intrecciano… E succede la magia. Rimaniamo entrambi a guardarci incantati, per almeno due tre secondi, ma l’impressione è che fossimo rimasti a fissarci per ore. Poi torno in me. Le sorrido affabile. Lei ricambia. Della rabbia di prima non c’è più neanche il ricordo. “Scusami, tesoro… Ero distratto… Ma a quanto pare mi stavo perdendo la donna più bella sulla nave…” Le dico con fare tranquillo e sicuro. Lei arrossisce, rivelando un animo forse ancora abbastanza innocente. “Ascolta, Io devo andare a lavorare, visto che sono un dipendente, ma voglio offrirti qualcosa da bere. Passa pure al bar e di pure che ci pensa Derrick al conto. E poi… Mi piacerebbe conoscerti… Sei davvero meravigliosa…” Le dico, facendomi avanti. Lei balbetta un po’… Mi ringrazia per l’ordine gratuito al bar… Poi si presenta. Si chiama Evelyn ed è in crociera con i suoi genitori che stanno festeggiando 25 anni di matrimonio. Solo che lei per lasciarli soli rimane sulla nave mentre loro fanno le escursioni. Il padre è un pastore protestante. Un uomo di chiesa… Già mi si indurisce al pensiero di profanare la fichetta religiosa della figlia. Finiamo per darci appuntamento il giorno dopo, verso le 15:00 allo stesso posto dove ci siamo conosciuti. Ho le palle dure e una voglia indicibile di schizzare, ma decido di non svuotarmi. Potrei tranquillamente farmi fare un bocchino dalle bariste Filippine, o una sveltina con una ragazza messicana delle pulizie… Ma voglio sborrare nella fichetta calda e succosa di Evelyn e più ne avrò, meglio sarà… Il pomeriggio dopo, appena finito il turno vado subito in piscina anche se con un quarto d’ora di anticipo. Evelyn è già li. Sdraiata su un lettino. La sua perfetta forma sinuosa sembra scolpita nel marmo. Nessun grande scultore potrebbe essere in grado di replicare quel fisico. La saluto e rompo il ghiaccio con un cocktail, offertomi dalla barista Filippina che ogni tanto mi trombo. Nonostante il padre religioso Evelyn è piuttosto diretta e ben disposta verso il sesso. Non è vergine, purtroppo, anche se abbastanza pudica riguardo le pratiche più estreme… Ha un fidanzato, che è molto religioso, pertanto approvato fortemente dal paparino, ma troppo premuroso e gentile. Mi ha confessato che quasi le sembra di stare con suo fratello, o un amico di lunga data… Quel pomeriggio l’ho fatta bere abbastanza e dopo un’oretta eravamo nella cabina tripla dove dorme coi genitori. Lei è brilla e poco incline a ragionare troppo. Io invece l’alcool lo reggo fin troppo bene, ma faccio finta di essere “allegro” anch’io. Quando mi tolgo il boxer rivelando la grossa nerchia nera Evelyn smette immediatamente di ridere. Lo guarda come ipnotizzata… Al che mi allungo sul letto matrimoniale e allargo le gambe, in modo da scoprire i testicoli sodi che a dire il vero hanno anche cominciato a formicolare… Lei senza dire una parola si allunga sul letto e comincia a leccarmi proprio le palle. Me le lecca come una gattina leccherebbe il latte da una ciotola. Sento i coglioni già pieni spostarsi ai colpi della sua linguetta. La mia pelle nera contrastare magnificamente con la sua carne bianca… Non riesco a resistere, la prendo rudemente per la testa e mi piazzo la sua bocca sulla cappella. Poi spingo giù… Lei forse vorrebbe opporsi, ma non la lascio parlare. Me la scopo un po’ spingendo anche col bacino, poi le chiedo di fare da se. Sorprendentemente continua a spingerselo in gola. Ma stavolta lo fa anche uscire per leccare le palle e l’asta. Sento che potrebbe farmi venire in poco tempo, e le dico di spogliarsi nuda… Lei è troppo eccitata per negarsi. Finalmente posso vedere la sua fichetta. Ha una leggera peluria sul pube, ma perlopiù è rasato con la lametta. Bene, perché mi piacciono le fiche curate. Ci scambiamo il posto e mi tuffo con la faccia fra le sue gambe ad inebriarmi dell’odore paradisiaco della sua vulva rosa chiaro. Le strizzo un seno mentre mi abbevero del suo nettare. È bagnata e succosa… I suoi umori filano come la mozzarella fusa e ogni volta che torno in dietro con la testa faccio una ragnatela di bava e succo di fica. Sono al punto di impazzire dalla voglia di fotterla. La tengo a gambe aperte, e finalmente posiziono il cazzo fra le sue cosce. “Aspetta… Ma così?” Mi chiede… “Che vuoi dire?” Le rispondo… “Non sono protetta… dovresti mettere un preservativo…” Mi chiede lei con gli occhioni grandi da cerbiatta… Io la guardo duramente. “Ma che preservativo… Io non mi metto la plastica sul cazzo… Mi hai solo fatto perdere tempo, cazzo!” Lei si dispiace della mia reazione. Ci rimane molto male, anche perché io sto scendendo dal letto deciso a fottermi la messicana, che non mi ha mai negato una sborrata in fica. Mentre scendo lei mi afferra un braccio. “No dai… Non fare così, ti prego… Basta che non vieni dentro. È pericoloso… Mio padre mi uccide se rimango incinta…” Io la guardo e le sorrido. Poi le faccio cenno di si con la testa. Lei si rimette da sola a gambe aperte, pronta ad accogliere il mio grosso cazzo. Glielo infilo molto lentamente. Voglio godermi la sua vagina stretta… Lei geme come una cagnetta… “Aaahhhh Il tuo ragazzo ce l’ha grosso?” Le chiedo, già sapendo la risposta. Faccio fatica a spingerlo dentro. È poco più aperta di una vergine… “No, macché… Nessun ragazzo che io conosca ce l’ha così grosso…” Mi risponde gemendo sotto i miei affondi lenti e inesorabili… “Mmmm Che bella fichettina… Ti piace farti sbattere da un negro eh? Sotto sotto sei una troietta anche tu, vero?” E continuo a spingerlo sempre più in fondo. È quasi riuscita a far sparire tutto il cazzo dentro di lei. Davvero notevole per una semi verginella. “Oh cazzo… Siiii Siiiiiii Non ho mai provato prima una cosa del genere… È fantastico cazzo…” Evelyn è completamente alla mia mercé. Mi fanno male le palle, ho voglia solo di svuotarmi nel suo utero, ma un gentiluomo non viene mai per primo. Lei mi accarezza il culo… Le cosce muscolose, la testa… Le sue gambe avvinghiate ai miei lombi che mi spingono a se… È troppo bello. È una fica celestiale, stretta e avvolgente. Bagnata da morire… Affondo fino a sbattere il pube sul suo clitoride, causandole dei gridolini di piacere… Aumento la forza. Ora quando arrivo in fondo spingo con forza per sbattere il pube e darle una stimolazione fortissima… Comincia a godere. Aggiungo anche un po’ di rotazione… È la goccia che fa traboccare il vaso e rompere gli equilibri. Stavolta è Evelyn a partire per la tangente. Comincia a massaggiarmi le palle e questo è decisamente troppo bello per essere vero. Già erano dure e piene, col massaggino sento letteralmente l’elettricità che mi scorre nei coglioni. Forse se fosse venuta prima di me l’avrei schizzata in gola pretendendo l’ingoio, ma adesso è diventato davvero troppo tardi. Evelyn grida in preda al suo orgasmo e senza farlo apposta mi tira i coglioni gonfi provocandomi un piacere indescrivibile. Smetto di pensare e comincio a spingere come un toro. Mi sembra di strapparle la fica. Sono dentro di lei con tutta la forza che mi è possibile e continuo a spingere. E più spingo e più mi sento il cazzo avvolto dalla sua vagina calda e bagnata. Basta, non ci penso più. Mi libero del carico di sborra che mi attanagliava le palle, proprio mentre lei me le massaggia. Inizio a schizzare in silenzio dentro il suo utero, l’orgasmo non finisce mai. Ogni spinta è uno schizzo. Saranno almeno 7/8 fiotti belli pieni… Dentro di lei si è fatto tutto molto scivoloso. Lei deve aver capito qualcosa perché spalanca gli occhi spaventata… Ha il terrore che il suo sospetto sia realtà. Io la bacio in bocca, come a volerla rassicurare. Lei risponde al bacio ma la sento più rigida. Continuo ad affondare ancora per un po’. Finché non ce l’ho moscio. Quando lo sfilo lo spettacolo è tanto perverso quanto magnifico. Lo sperma è defluito tutto attorno alla fica ed è colato dietro la coscia e sul letto. È incredibile quanta ne avevo… È un lago cazzo! E quando la spinge fuori ne esce ancora tantissima andando a chiazzare le lenzuola… “Cazzo! Cazzo, nooooo… Ma che hai combinato? Sono morta se rimango incinta… Cazzo!” Evelyn giustamente si dispera, ma in realtà non mi sembra troppo arrabbiata. È come se avesse accettato che facendolo senza protezione doveva metterlo in conto. Non si pulisce nemmeno… Al che le chiedo di leccare lo sperma che mi è rimasto sul cazzo. Incredibilmente lo fa. Mi ritorna duro di nuovo… L’idea che abbia accettato di farmi schizzare dentro di lei anche se fertile mi fa impazzire. L’ho trombata ancora. Lasciandola nella stessa posizione che aveva preso per succhiarmelo. Una succosissima pecorina, col suo culetto bello alto e invitante. L’ho inesorabilmente riempita di sperma anche quella volta. E il giorno dopo… E anche quello dopo ancora. Fino alla fine della crociera. Ciao, grazie per la vostra attenzione. Probabilmente siete rimasti incuriositi dal titolo di questo racconto. Avete fatto bene, perché il racconto è reale al 100% e per essere più precisi dovrebbe essere definito come una confessione. Non oso filosofeggiare sulla moralità dubbia o inesistente delle mie azioni, anche perché come potrete leggere le donne mi si sono concesse più o meno tutte intenzionalmente. Il mio racconto serve a farvi capire chi sono veramente le donne che avete accanto o che magari conoscete solo di vista ma pensate che siano più caste di una suora… Beh, vi ricrederete… Vi racconterò tutte le più belle storie che mi sono capitate durante i miei tanti giri dei Caraibi… Ma intanto, è doveroso presentarsi. Mi chiamo Derrick. Se siete bravi avrete intuito che non sono italiano. Infatti sono Americano, nato a Chicago e cresciuto li fino ai miei 20 anni, ho studiato da cuoco e poi sono finito a lavorare su una nave da crociera. Il bello di questo lavoro è il tuo mondo viene azzerato ogni 7 o 10 giorni. Solo i colleghi restano, ma le donne… le conquiste… Quelle te le lasci definitivamente alle spalle ad ogni nuovo viaggio. Adesso ho 24 anni. Sono alto 1,90m per 82kg. Muscoloso. Dedico 3 ore al giorno al mantenimento del mio fisico. Ma magari a voi interessa altro… 23cm di carne nera. Se è quello che volevate sapere… Come? Ah si, non l’avevo detto… Sono un ragazzo di colore. Mio padre è venuto dalla nostra terra madre,  l’Etiopia circa mezzo secolo fa. Ha dovuto lottare duramente per essere accolto. È stato calpestato e umil Di Evelyn ricordo ancora la dolcezza di una ragazza troppo buona per imporsi e dire di no. Ma la fica più dolce che io abbia mai assaggiato e riempito di sperma..

Come potrete aver capito, la nave da crociera è un’immenso, immanente calderone pieno di fica, di tutti i tipi e forma, di tutte le età e sapore. Ma quanto successo con Evelyn mi ha lasciato l’amaro in bocca. È una ragazza bellissima, e sicuramente non ho rimpianti ad averla scopata, ma forse ho approfittato del fatto che fosse troppo buona, e probabilmente ancora un po’ ingenua. Certo, non è che l’ho dovuta forzare… Mi ricordo che l’ultimo giorno del suo viaggio prima di salutarci ha voluto farsi scopare due volte di fila… Se ripenso a come mi accarezzava il culo e si spingeva contro il cazzo appena sentiva che stavo venendo… Gli ultimi giorni aveva proprio perso la testa… Era lei a chiedere di essere imbottita di sperma e io non ho mai lesinato sulla farcitura. Però, povera ragazza, era troppo giovane e se, come penso, è rimasta incinta, potrei averla messa in brutta situazione. Ma bella com’è troverà sicuramente qualcuno che vorrà sposarla… Dopo Evelyn comunque, mi sono ripromesso di stare più accorto e infatti il mio svago preferito sono diventate le donne sposate. Con loro il discorso è totalmente diverso. Io non chiedo mai il permesso di venire dentro, e se non mi viene offerto un finale adeguato schizzo liberamente… Mi ricordo una donna sposata da 10 anni con un riccone che per festeggiare il decimo anniversario di matrimonio è andata in crociera cuore a cuore col maritino… Salvo uscire tutte le sere, dopo essere andata a “dormire”, per incontrarci di nascosto fuori dalla sua stanza. Una corsa veloce agli alloggi del personale e via di liscio! L’ho scopata in piedi da dietro, da allungata prona, a pecorina… le sono sempre venuto nell’utero e rimandata dal maritino piena del mio seme. Non mi ha mai detto se potevo farlo oppure no, ma non ha neanche mai lontanamente fatto capire che potesse darle fastidio. Altre donne invece mi chiedono di ingoiarla e ovviamente io le accontento senza farmi pregare. Il caso più bello che mi viene da raccontare è una ragazza di 22 anni di Denver, che era in crociera con il ragazzo di 7 anni più grande. Ora sta ragazza ha sempre avuto problemi, a suo dire, con lo sperma e infatti a quel povero cornuto del ragazzo non lo aveva mai nemmeno fatto venire in bocca. L’ho conosciuta in piscina, e nel giro di un paio di giorni abbiamo approfittato della prima occasione disponibile per vederci nella loro cabina. Mi ricordo che stavamo scopando allegramente, e sicuramente le avrei farcito l’utero senza troppi complimenti quando è tornato il ragazzo in camera… Cazzo avremmo dovuto avere almeno un’altra mezz’ora, fatto sta che non poteva più farsi venire dentro perché altrimenti sarebbe stata scoperta di sicuro (al fidanzatino piace molto leccarle la fica) e alla fine mi ha proposto di ingoiarla tutta… Mi sono ricordato che mi aveva detto che al ragazzo non gli faceva i pompini e sarà che mi sono sentito onorato, sarà che mi sono eccitato a mille, ma subito dopo che mi ha imboccato il cazzo, proprio poche succhiate dopo ho cominciato a schizzare. Ne avevo tanta, ma proprio tanta… E doveva anche essere molto densa e ricca… Mi ricordo nitidamente la sua faccia tranquilla e soddisfatta mentre le riversavo fiotti su fiotti di fine sperma di toro… non roba annacquata, eh… roba corposa, di qualità! E lei calma e rilassata… non un occhio strabuzzato ne niente… Ingoiava, forse solo un po’ rumorosamente, ogni schizzo appena dopo averle sciacquato la gola… Sarà che forse io non posso capire, ma ho sempre pensato che una donna al suo primo ingoio ha dei conati di vomito o comunque molto fastidio, lei invece ha mandato giù 6/7 schizzi belli corposi come fossero acqua fresca… E ha pure risucchiato per svuotare l’asta di ogni eventuale residuo, mostrando poi la lingua sorridendo… E li ho capito la verità. Sicuramente faceva pompini con ingoio a tutti gli amici del ragazzo, e per non farsi scoprire per quanto è troia, a lui diceva che non avrebbe mai potuto neanche provare a sentirne il sapore. In ogni caso dopo la bevuta è uscita dal bagno e con una scusa ha portato il boyfriend fuori al balcone lasciandomi libero di squagliarmela. Chissà se al ragazzo piaceva anche limonarla a dovere oltre che leccare la fica… Ma riportare a galla questo ricordo mi ha fatto ricordare un’altra situazione estremamente piccante, che sicuramente vale la pena di raccontare come si deve. Dovete sapere che le navi ogni 6 mesi attraccano e fanno manutenzione. Quindi tutto l’equipaggio si trova in ferie per un mese. In quel periodo, ovviamente, torno a casa con la mia famiglia. Ma non è questo il punto. Siccome non so stare fermo, in quel periodo cerco di guadagnare qualcosina facendo gli strip tease alle feste per donne. Ora già so che voi sapete… Voglio andare a parare che ogni volta che faccio lo strip poi mi ritrovo a scoparmi una ragazza o cose così… In realtà no, non proprio. Purtroppo durante queste feste ci sono sempre gruppi di persone che si conoscono bene, quindi non capita mai che si superi il limite dello sconveniente… Si, qualche palpata al culo, e al cazzo… Raramente qualche bacio, ma è quasi impossibile che durante lo spettacolo scoppi un’orgia selvaggia. In realtà è successo, più o meno, solo una volta, ed è per questo che voglio raccontarla, anche perché il finale merita davvero tanto. Era ottobre, e vengo contattato da una ragazza telefonicamente. Mi dice che ha avuto il mio numero da un’amica, sa che sono un bel ragazzo, che faccio gli spettacolini per donne… Bla bla qui, bla bla la… In pratica vuole organizzare l’addio al celibato per una sua amica, che tra l’altro è molto pudica, ma che ha scoperto essere segretamente attratta dai neri e quindi mi chiedeva uno strip tease per chiudere in modo piccante la serata. Fin qui tutto ok, ma la cosa che mi ha lasciato capire che ci sarebbero potuti essere dei risvolti inaspettati è stata che fra le varie cose dovevo simulare una finta “uscita di scena” anche se dovevo rimanere in attesa di un’altro spettacolo più privato… Il giorno dell’addio al celibato mi trovo una cinquantina di donne, di tutte le età, eccitate e ubriache come i cuochi irlandesi o inglesi, che se non lo sapete sono dei beoni colossali, e durante lo spettacolo mi sono trovato più di una volta a dover allontanare le mani di quelle donne fameliche dal cazzo… La ragazza che mi ha chiamato è una bellissima donna, già sposata, sui 30 anni o forse di più, ma portati benissimo… Sarebbe dovuta essere la damigella d’onore e l’indomani mattina si sarebbe dovuto celebrare il matrimonio dell’amica. Una ragazza sicuramente coetanea, altrettanto figa, ma molto meno esplicita nei modi di fare. Abbastanza ingessata, a volte sembrava quasi offendersi se mi strusciavo… Ma quando credeva che non la stessi osservando vedevo che si mordeva le labbra e parlottava con l’amica, spesso ridacchiando… Durante la festa non successe niente, apparte che mi sono fatto mettere la mano sui coglioni e sul cazzo dalla damigella che non ha certo dovuto farsi pregare per toccarmi. La sposina invece si è rifiutata, ma davanti a tutte quelle donne e probabilmente anche le parenti dello sposo non avrebbe potuto fare altrimenti… Mi sono congedato fra gli applausi e i complimenti anche molto espliciti di quella orda di assatanate, e come da accordi mi sono fermato nella struttura, che tra l’altro era un hotel nella stanza pagata che mi hanno riservato. Mi arriva un messaggio che dice: “Hai fatto in ottimo lavoro. Hai una camera riservata, verrò a pagare fra un’oretta al massimo. Xoxo” Mi viene spontaneo sorridere. Ero sicuro che volesse farsi trombare. Si capiva dai sorrisetti e gli sguardi maliziosi… La cosa che più mi eccitava era la premeditazione, poi, il fatto che era sposata… Dovevo assolutamente schizzarle in fica. Donne come lei vanno trattate per quello che meritano. Aaahhh Al solo pensiero mi fanno male le palle… Poco più di un’ora dopo sento bussare alla porta della stanza. Era lei. La damigellina troia… La faccio entrare e subito mi diventa duro. Ma duro di brutto. Contro ogni pronostico c’era anche la futura sposina… Cazzo! Immaginatevi la sorpresa… Non osavo sperarci, ma neanche lontanamente… Provate a immaginare la mia faccia da ebete! “Beh non ci fai entrare? Non vuoi essere pagato?” Mi dice la prima. “Ah, comunque permettimi di presentarmi” ____nds: in inglese “permettimi di presentarmi” si dice “please, allow me to introduce myself” che può generare un malizioso doppio senso, ovvero “permettimi di introdurlo da sola” con chiaro riferimento al sesso…______ “Io mi chiamo Sara, e lei è Vicky. Piacere…” E subito mi tende la mano, e mi permette di stringere quella di Victoria, che comunque nonostante la situazione rimane sempre molto schiva… “Hai fatto un bellissimo spettacolo… Siamo rimaste veramente molto contente e soddisfatt e, vero Vick?” Chiede all’amica, cercando si coinvolgerla… Lei mi guarda maliziosa, poi contrariamente alle mie aspettative e in opposizione al suo modo di fare timido risponde: “Contente si… Ma non del tutto soddisfatte…” E arrosisce come un peperone… A questo punto mi è abbastanza chiara la situazione. Sara è ovviamente molto troia e abituata a tradire il marito, mentre Vicky è troia dentro, ma non ancora trova l’occasione per uscire allo scoperto. Io sorrido alla sua risposta piccata e viste le premesse decido di non perdere tempo inutilmente. “Allora, belle signore… Posso farvi uno spettacolo privato?” Le due si guardano e si sorridono… Vicky si morde il labbro inferiore, eccitata… Sara invece viene verso di me e mi infila la mano nei pantaloni, senza trovare mutande o boxer a difesa del cazzo che si comincia a ingrossare… “Si, ma non c’è bisogno di balletti… Anzi, direi che possiamo saltare tutte le cose superflue, che dici?” E subito dopo mi tira giù il pantalone liberando il cazzo e i testicoli che sento formicolare in piena produzione di sperma. Victoria sgrana gli occhi… Ha una faccia da “wow” dipinta sul viso e un’espressione simile a quella delle bambine davanti a un dolcetto… “Beh, ecco… In teoria Vick non è abituata a questi calibri… E anche se non lo confesserebbe mai ha sempre voluto farsi scopare da un negro…” La parola “negro” è stata usata apposta… accentuata… Per lasciare eccitare l’amica, dolcissima principessina bianca data in pasto al bruto e bassolocato negro che invece ne può abusare al posto del principesco futuro marito… Capisco la situazione, del resto l’eccitazione femminile è più cerebrale della nostra… E questi dettagli sono abbastanza importanti… “Però… Se per lei è uguale vorrei partecipare anch’io… Sai, sei molto più bello di quanto mi aspettassi…” Continua Sara, mostrandosi per la troia che è… Io mi tolgo anche la maglia, rimanendo del tutto nudo. Il cazzo ormai è dritto e duro come un totem e non vedo l’ora di sbattere queste due troiette come meritano. Sara prende la mano dell’amica e la porta al mio cospetto. La fa inginocchiare davanti a me e le spinge la testa sul mio cazzo. Lei lo lascia entrare in bocca docilmente e comincia a succhiarmi la cappella facendo dei fantastici risucchi rumorosi… Cazzo, se solo penso che si deve sposare domani… No, è meglio che non ci penso o le riempio la bocca di sborra… Sara si è inginocchiata affianco all’amica e mi massaggia i testicoli che mi stanno letteralmente scoppiando… Poi continua quello che stava facendo con la mano, ma con la bocca… Me li lecca dolcemente… li succhia come caramelle… Mentre la futura sposina ha cominciato a spingersi il cazzo in gola come una furia… Ste due mi faranno esplodere come un vulcano se non mi invento qualcosa… “Spogliatevi!” Ordino alle due, sperando che mi diano il tempo di rilassarmi un attimo… In realtà lo fa solo Vicky, mentre Sara ne approfitta per imboccare lei il cazzo e succhiarlo come fosse una cannuccia… Mi sentivo i coglioni ribollire nello scroto… E Victoria cazzo è proprio un gran pezzo di fica… Scusatemi se non l’ho ancora descritta, ma era vestita e non si capiva bene. Sarà stata alta sul metro e settanta, forse anche qualche cm in più… Magra… molto ben formata. Gambe lunghe e affusolate, senza nessuna conoscenza della parola cellulite, pancino inesistente, con quel bel vitino sottile e l’ombelico dalla forma perfetto, bello e intrigante in mezzo a quel ventre piatto da modella. Il seno perfettamente in armonia col corpo. Sodo e alto, non mi chiedete la taglia perché potrei sparare dei numeri a caso. So solo che è bello grande e pieno e che sta d’incanto su quel corpo perfetto… Da nuda potrei azzardare a darle un’età… A giudicare da come è bella tonica le darei sui 27/28 anni. Davvero un gran pezzo di fica, come già detto… Subito torna al cospetto del mio cazzo, ma l’amica non le lascia la possibilità di succhiarlo. Mi accorgo che la guarda e sta cominciando a spazientirsi, sicché per non farle litigare la faccio alzare e me la limono mentre le passo la mano sul culo e sulla fica. È bagnatissima, in caso aveste avuto dubbi. Lei è molto docile, sta al bacio e ci mette del suo facendomi scivolare la lingua in gola ogni volta che può… Le tocco anche il seno, morbido e sodo… Davvero un gioiello sta donna! Beato chi se la sposa… Mi infoio a bestia, non mi basta più una ciucciatina di cazzo, voglio sentire le fiche di queste due bagasce stirarsi completamente sotto alle mie spinte. Faccio allungare Victoria sul letto e in modo molto rude tolgo il cazzo dalla bocca dell’amica. Salgo sul letto anch’io. In questo momento mi sento molto come un leone che si avvicina a una gazzella ferita. “Aspetta, aspetta!” Mi dice Victoria spaventata… Che cazzo, non si vorrà tirare indietro adesso? “Non posso avere rapporti non protetti… Per favore, metti un preservativo, ti prego…” Io sbuffo incazzato… Odio sti cazzo di pezzi di plastica e darei fuoco a chi li ha inventati… “Cazzo Vick! Ma vivi un po’…” Le dice l’amica dandomi manforte… “Perdonala… Sta scema sta col ragazzo da dieci anni e non ha mai avuto un rapporto sessuale completo… È assurdo. Manco fosse una bambina…” Mi dice, più che altro per schernire l’amica. “No dai Sara, non rompere… Io mica prendo la pillola. Che gli dico a Matt se dovessi rimanere incinta?” “Ma questa è fissata cazzo… Vick, si rimane incinte solo 3 giorni al mese, smettila di abbottare le palle con le tue paranoie…” Le due continuano a battibeccare così, ma a me viene un’idea… “Ragazze ho un affare da proporvi. Visto che mi dovete comunque pagare, e sono 200 dollari, non pochi… Vi abbuono tutto se mi fate divertire come si deve… Sapete che intendo, vero?” Propongo io in modo non troppo esplicito… “Oh cazzo! Affare fatto!” Mi risponde Sara, che evidentemente avrebbe dovuto pagare il conto… Poi rivolgendosi all’amica le ordina perentoria: “E tu adesso non rompere il cazzo coi preservativi. Quelli usali con Matt! Oggi fatti una scopata come si deve…” Victoria cerca di ribattere, ma Sara sfrutta il pretesto del conto per non lasciare possibilità di replica. “Si, ma non voglio farmi venire dentro… Non posso fare cazzate il giorno prima del matrimonio…” È la sua ultima parola… Io mi fiondo con la faccia fra le sue cosce e mi delizio del suo dolce nettare. Effettivamente potrebbe avere ragione Vick, sembra un po’ troppo filamentosa, e comincio a credere che in fondo lei sappia di essere fertile e per questo non vuole farsi riempire… Sara in ogni caso si è offerta per farsi venire dentro al posto suo, continuando ad asserire che lei si perde sempre il meglio in tutto ciò che fa… Mentre io lecco la sua dolcissima fichetta Vicky mi accarezza la nuca esortandomi ad affondare sempre più profondità per succhiare il nettare migliore. E io più affondo la lingua più mi convinco che è fertile. L’amica si spoglia nuda, intanto. Cazzo che sventola! Anche lei è figa, e non poco. Non ha un filo di pancia, ne di cellulite. Ha i seni un po’ più piccoli di Victoria ma la fica è totalmente depilata, stile pornostar… Ora che la vedo bene avrà al massimo 30 anni pure lei. Davvero deliziosa… “Ti va di leccare anche la mia patatina?” Mi dice suadente… Non vedo perché non dovrei accontentarla… Mi  allungo supino, e lascio che Vicky possa decidere la velocità e il ritmo della scopata semplicemente facendola cavalcare come meglio preferiva. Sara invece avrebbe potuto mettersi comoda sulla mia faccia per farsi leccare per bene. Anche la sua fichetta è buona, ma più acida e meno viscosa di quella di Victoria. In compenso attorno al cazzo avevo il paradiso… La sua morbida fichetta succosa stava avvolgendo il cazzo alla perfezione… È stretta al punto giusto, ma piano piano, un po’ timidamente sta per riuscire ad accogliermi completamente. Victoria spinge sempre di più contro il mio pube e sento le umide pareti vaginali cedere stirandosi anche un po’ dolorosamente finché non sento le sue morbide labbra vaginali sul mio pube. L’aveva domato tutto… Brava ragazza! “Ooohhhh cazzo! Ce l’ha enorme…” Dice Vicky a Sara… In confidenza, tra amiche… “Immagino… Matt ce l’ha più piccolo?” Le chiede maliziosamente… Vick annuisce, e poi sorride mentre finalmente può impalarsi come merita su un vero cazzo… “Vero che senza preservativo è anche più bello?” La incalza Sara… “Mmm si, è vero… Si sente di più il contrasto morbido/duro… Non pensavo fosse così tanto meglio…” Risponde lei sinceramente… “Oh cazzo Vick, mi stai facendo colare… Dovevi. Scoprire le gioie del vero sesso con un negro il giorno prima del tuo matrimonio…” È vero. Sara si sta liquefacendo… È sempre più bagnata e nel mentre ha cominciato a limonare con l’amica… Da abbastanza in disparte comincio a infoiarmi non poco, spingendo con forza nella fica di Victoria. Mi libero di Sara e mi siedo sul letto, con Vicky sulle gambe che poteva godere di una penetrazione più obliqua. Ci siamo trovati occhi e occhi. È stata un momento molto intimo. I suoi grandi occhioni da cerbiatta mi fissano in adorazione mentre io la faccio mia spingendoglielo più a fondo possibile. Poi finalmente cominciamo a limonare. Ha una bocca bellissima, e una linguetta impertinente che vuole a tutti i costi decidere il ritmo del bacio. “Ma davvero alla tua età non ti sei mai fatta venire dentro?” Le chiedo mentre l’amica ci guarda un po’ invidiosa… Non mi risponde a parole… Mi scuote la testa, forse un po’ pentita per essere arrivata sino a quel momento senza aver sperimentato una sensazione tanto bella… Poi aggiunge: “Ho promesso a Matt che gliel’avrei fatto fare solo da sposata… Dovrà essere magico…” Mi spiega… La bacio di nuovo in bocca, tanto per ribadire che con Matt può fare ciò che vuole, ma in questo momento lei è roba mia. E lei risponde docilmente, tanto per ribadire che stasera è mia. Una grossa, nera perversa eccezione alla sua rassicurante normalità sessuale. La faccio mettere a pecorina, mi sembra il finale più adeguato per una troietta del suo livello… La scopo forte, mentre l’amica si morde le labbra sperando di fare a cambio con lei quanto prima. Se ripenso a quanto era stretta la sua fichetta quando abbiamo cominciato mi sembra incredibile che adesso possa sbatterla così forte. Matt non la riconoscerà più, durante la prima notte di nozze… Sara e Vicky limonano come delle puttanelle in calore, e io un po’ schiaffeggiandola sulle natiche, un po’ strizzandole i seni continuo a profanare quella bella fichetta viscida. Mi torna in mente che è fertile e i coglioni mi ribollono… Non voglio uscire sul più bello, anche se posso venire dentro Sara. Voglio mettere un bel paio di corna da cervo sulla testa di Matt. “Aaahhh Sono vicino Vicky… Non voglio uscire… Voglio schizzarti dentro…” Le sussurro mentre comincio ad accelerare i colpi per prepararmi a godere. Victoria vuole girarsi verso di me ma Sara le cinge la faccia fra le mani e le sussurra di non opporsi. La guarda negli occhi e riprende a baciarla in bocca. Io do qualche altro colpo, poi non riuscendo più a trattenermi mi lascio andare dentro di lei, grugnendo come un porco… Voglio esagerare. Nel mentre dell’orgasmo le infilo un pollice in culo e la faccio sussultare. Poi affondo nuovamente con tutta la forza che ho in corpo dentro di lei, sbattendole la cappella sulla cervice e finisco di irrigarla di sborra, schizzo dopo schizzo… Ho perso il conto delle contrazioni, ma mi ricordo che non ho mai goduto così tanto in vita mia… Tanta, tantissima sborra calda e densa finisce per allagarle l’utero il giorno prima del suo matrimonio… Il suono della scopata cambia, diventa più “ciaffettoso”, scusate per il neologismo… La sbroda cola dai lati della fica che non possono contenere tutta quella roba… Le bellissime cosce chiare di Victoria finiscono per essere rigate dai rivoli che colano indisturbati verso le ginocchia… Appena finito di svuotarmi le ordino di allungarsi supina. Sara deve ripulire per bene… Quando lo sfilo una grossa quantità di sborra cola fuori, finendo sulle natiche di Victoria. Ma Sara si fa trovare pronta per leccare tutto. La sua ricompensa è una penetrazione forte e decisa, e forse anche un po’ inaspettata mentre era a pecorina per leccare l’amica. Col cazzo ancora sporco di seme e degli umori di Victoria scivolo dentro senza alcun attrito. Victoria si irrigidisce di colpo e gode, urlando a squarciagola… Ha un orgasmo epico a giudicare da quanto si contorce sotto i colpi di lingua di Sara… Io mi godo anche quella fica, indubbiamente molto più larga, ma altrettanto piacevole da sbattere… Con Sara non ho trovato difficoltà a entrare fino a sbattere i coglioni. La signora deve essere un’amica dei neri, probabilmente… Me la sono sbattuta alla grande, sia a pecorina, sia poi proseguendo alla missionaria e con la variante delle sue gambe sopra le spalle… Ma la cosa più bella è stata la dimostrazione di amicizia di Sara che ha ceduto la sua razione di proteine in fica a Victoria che stavolta non ha avuto niente da borbottare. Mi è salita sopra e mi ha cavalcato fino a farmi esplodere di nuovo nel suo ventre non protetto… È stato magnifico e per certi versi anche più appagante della prima volta, perché questa è stata munta direttamente da lei e voluta fortemente in fondo all’utero… Mi ricordo che ha avuto un secondo orgasmo mentre io le scaricavo un’altra dose abbondante facendola sentire nuovamente allagata e straripante… “Ti piace farti venire dentro?” Le ha chiesto Sara… “Mmmm Siiiiiiii È bellissimo… sei bagnata e senti scorrere il cazzo, ma poi all’improvviso diventi ancora più bagnata, e senti il cazzo che si contrae e pulsa forte… e ti senti riempire di liquido… Aaaahhhh cazzooooooo Che splendida sensazione…” Risponde Vicky in estasi… Non scorderò mai queste due troiette. Non dimenticherò mai il sorriso di Victoria quando si è rimessa le mutandine senza pulirsi del mio seme dentro… Voleva godersi la sensazione di essere piena e camminare con lo sperma di un uomo sparso per tutta la patatina… Peccato che sono dovute andar via, altrimenti le avrei farcite ancora… Una sborrata nell’utero di Sara sarebbe stata quantomeno doverosa, ma l’amicizia a volte ti porta a sacrificare il proprio piacere per quello del prossimo… Davvero una bella metafora di vita… Vi lascio dicendo che qualche mese dopo Sara mi ha scritto un messaggio dicendomi solo: “Vick è tornata incinta dal viaggio di nozze… Chissà se era fertile il giorno prima del matrimonio. Comunque le ho parlato e siamo d’accordo che dobbiamo rifarlo quando torni sulla terraferma. Xoxo” E questa è la storia di Victoria e Sara… Una delle più belle che posso vantare… Ma ne ho ancora diverse come questa…

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