Skip to main content
Racconti Erotici Etero

tutte me la danno

By 7 Marzo 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Luigi entrò nell’ascensore,schiacciò il bottone con il numero 4 e attese di arrivare al piano dove si trovava il suo appartamento. Quella mattina, uscendo ,aveva dimenticato dei documenti,per fortuna aveva avuto il tempo per recuperarli. Cominciò a guardarsi allo specchio compiaciuto,l’immagine riflessa gli piaceva molto. Si avvicinò e si controllò le sopracciglia,l’estetista il giorno prima aveva fatto proprio un buon lavoro. La pelle del viso sbarbata quella mattina era ancora liscia. La prossima settimana avrebbe fatto una lampada. Controllò il completo firmato acquistato da poco….gli stava proprio bene. Metteva in evidenza il suo fisico asciutto ,con le spalle larghe ma non troppo. Si sbottonò la giacca, anche la camicia dal taglio aderente gli stava proprio bene. La frequentazione regolare della palestra dava i suoi frutti. E in ogni caso tutte quelle donne che gli si offrivano volevano proprio significare che era un gran figo. C’era Luisa , la segretaria del suo collega , era tutta un bollore,mancava solo che gli si stendesse sulla scrivania. Portava sempre abiti scollati con le tette in vista,minigonne micro e spesso si abbassava mostrandogli le chiappe senza pudore. Margherita invece era la centralinista ,pure quella se lui avesse voluto gli avrebbe aperto le gambe senza storie. Se lo mangiava con gli occhi ogni volta che passava in ingresso. Spesso gli faceva battutine allusive,lo aveva pure invitato al bar per un aperitivo. Alla cena aziendale poi ,anche la moglie del suo collega ci aveva provato. E che direi di Carla,la migliore amica di sua moglie,che se l’era ritrovata completamente nuda in camera durante un week-end trascorso insieme al mare? Queste attenzioni gli facevano piacere naturalmente ma lui non cedeva. Non era certo per i suoi alti valori morali…..no no era per puro calcolo d’interesse. Aveva infatti ambizione di far carriera e non voleva pasticci sul lavoro. All’età di 35 anni aveva già una buona posizione. Non valeva la pena rischiare di buttare tutto a puttane per quelle troiette. Chi si sarebbe fatto volentieri era Nadia la receptionist della palestra che ,oltre ad essere ben proporzionata e giustamente in carne,aveva un bocca ben disegnata ,dalle labbra carnose,sensuali che sembrava sempre pronta a fare un bel pompino. Sua moglie Giada era un architetto anche lei in carriera. Veniva da un’ottima famiglia,aveva i giusti contatti sociali .Era la persona giusta da avere vicina per far carriera. Poi anche lei era una figa strepitosa e a letto una gran troia. Quando andava in trasferta per lavoro….diventava molto più elastico….e qualche soddisfazione se la toglieva. Qualche settimana prima era andato a Londra,e sul volo di ritorno una delle hostess gli si era dimostrata molto sollecita. Era cominciato un gioco di sguardi , ammiccamenti e qualche battutina ,lei si sporgeva su di lui spesso e volentieri,senza preoccuparsi che il suo petto lo sfiorasse. Si era chinata mostrandogli il culo più volte. Finchè si era fermata davanti alla porta del bagno ed era entrata invitandolo a seguirla. Lui naturalmente non si era tirato indietro. Nello stretto spazio del bagno ,la bella Ingrid si era inginocchiata davanti a lui che subito aveva estratto il suo cazzo già in tiro. Lei aveva cominciato a baciarlo ,leccarlo in tutta la sua lunghezza e poi lo aveva preso tutto in bocca scopandolo per un po’.Poi si era rialzata e messa di spalle aveva alzato la gonna della divisa e si era appoggiata al al lavabo offrendogli quel bel culo sodo dalla pelle morbida e liscia solcato in mezzo dal perizoma nero che lui subito aveva provveduto a scostare per intingere il suo cazzo nei succhi di lei e poi puntarlo verso la vagina per una strepitosa scopata. Lei gli aveva lasciato il suo numero di cellulare.

Finalmente arrivò al suo piano. Prese le chiavi,aprì la porta. Una musica allegra di sottofondo invadeva l’appartamento. Giada era al lavoro,era sicuramente Rosina la loro colf. Appoggiata la borsa a terra si diresse in verso la cucina. Arrivato quasi sulla porta si fermò. Rosina gli dava le spalle ,ed era inginocchiata sul pavimento. Il suo corpo si dondolava avanti e indietro. Stava pulendo il pavimento. Ciò che colpì Luigi fu il culo della Rosina. Quel movimento aveva un ritmo ipnotico. Luigi guardava l’orlo del camice azzurro che a metà coscia sbatteva avanti ed indietro,che lo provocava sembra dirgli vieni a vedere che c’è qui sotto.Rosina era una donna di origini veneziane, sulla cinquantina,poco curata ,decisamente in sovrappeso con un culo monumentale e pure due tette belle grosse.Non riusciva a staccare gli occhi da quel culo che ritmicamente andava avanti e indietro,da quelle cosce grasse che sbucavano da sotto il grembiule.L’erezione arrivò improvvisa,dolorosa. Non gli era mai successo una cosa simile. Nella mente si vedeva inginocchiato dietro di lei che la scopava.Che tipo di biancheria portava?Che profumo aveva la sua fica?Rosina si fermò , si voltò e lo vide.
‘Oh dottor cossa xe stato? Cossa falo a casa a ste ore? Stao mal?'(Cos’è successo dottore?cosa fa a casa a queste ore?sta male?)
‘No…no Rosina tutto bene….ho dimenticato delle carte….son passato a prenderle’
‘Al me par tanto bianco!Metto su la moka,cossa al dise?….lo gradisse un caffè?’
(Mi sembra tanto pallido!Metto a fare la moka,cosa ne dice ? Lo gradisce un caffè?)
‘Si Rosina un caffè lo bevo volentieri’
Recuperate le carte si sedette al tavolo da cucina.
‘Epure…nol me par giusto! Volo che ciamo la mujer?’ (eppure non mi sembra giusto!Vuole che chiamo suo moglie?)
‘No no lasci stare passa subito tutto…sciocchezze’ Saranno state sciocchezze ma l’erezione non se ne voleva andare!
La Rosina non si faceva persuasa e continuava a ronzargli attorno con quella vestaglietta azzurra troppo stretta che sembrava esploderle sul seno da un momento al altro.Come non bastasse si vedevano i due capezzoli ingrossati attraverso il tessuto leggero.
‘E questo ….cossa xe?'(E questo….cos’è?) e si ritrovò la mano di Rosina sul rigonfiamento della patta. Non sapeva cosa dire anche perchè la mano di lei non stava ferma ma aveva già cominciato a muoversi ritmicamente.
‘Adesso se spiega tuto!Ghe fasso i complimeti…lu cossì magro no pensavo al ga vessi un tale atresso!'(Adesso si spiega tutto!Le faccio i miei complimenti…non pensavo che lei così magro avesse un atrezzo tale!)Intanto la mano di lei lavorava.
‘Volo che vado vanti?'(Vuole che continuo?)Lui fece un cenno di si con la testa ,era troppo infoiato.
Lei si sbottonò la vestaglietta. La biancheria sotto era nera,tirò fuori una tetta e gliela offrì. Lui si attaccò con la bocca come un neonato affamato e cercava di ingoiarla tutta. Leccò il capezzolo ,lo succhiò. Con le mani le prese chiappe e cominciò ad impastarle infilandole dentro le mutande. Poi cercò la sua fica ,non era rasata ma era molto bagnata. Si staccò dalla tetta ,la fece inginocchiare li sul pavimento, si aprì i pantaloni ,le passò l’asta sulla fica tanto da bagnarla poi la penetrò e cominciò a stantuffarla con energia. Sentiva le palle che battevano sulle sue chiappe. Sentiva il rumore dei succhi di lei. Il ritmo era serrato. Gli odori della fica di lei gli arrivavano alle narici e questo lo infoiava ancora di più. Continuava a impastare le chiappe, divaricandole, si accorse così che il culo era bello aperto allora estrasse il cazzo e lo punto diritto al buco del culo, entrò senza tanti problemi da tanto era sfondata. Continuò a pomparla,anche lei godeva come una troia. Cominciò a sborrare ,rallento le spinte .andando più a fondo ,fino a venire completamente.
Anche lei era venuta urlando come un’ossessa e inarcando la schiena.
Dopo mentre finalmente bevevano il caffè,Luigi stava pensando cosa dire. Ma lei lo prevenne:
‘Dottor fa 100 euri ….el me li metta pure nella busta la prossima settima se no li ga adesso’
(Dottore sono 100 Euro…me li metta pure nella busta paga della prossima settimana se non li ha adesso!)
‘Scusi?’ a Luigi sembrava di non aver capito bene.
‘Ho detto che in totale sono 100 Euro,50 per la figa 50 per il culo, e se non li ha da darmeli adesso me li può dare la prossima settimana con la busta paga……resta inteso che se avesse ancora bisogno di me ….sa dove trovarmi!’

Leave a Reply