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Umiliazioni e violenze al passaggio di frontiera

By 27 Settembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Il racconto – che nasce da una vicenda accaduta realmente anche se con modalità meno forti ‘ si colloca nei primissimi anni’70 : chi legge deve dunque tener presente che quaranta anni fa i costumi, ed in particolare quelli erotici e sessuali in genere, erano assai meno liberi rispetto a quelli odierni mentre il senso del pudore era assai radicato anche nei giovani, per cui fatti ed azioni che oggi possono far sorridere, o comunque non scandalizzano più quasi nessuno, all’epoca potevano invece essere considerate alla stregua di vere e proprio trasgressioni anche gravi.
***
PRIMA PARTE
Estate (giugno) 1972.
Giorgio, Gio per gli amici e Claudia, la sua futura moglie, allora piuttosto giovani (neppure trentenni), decidono di recarsi in Jugoslavia per le vacanze al mare.
Caricano la loro 124 coupé bleu e via : Genova, Milano, Trieste e poi ecco il confine di stato.
Sanno bene che i poliziotti alla frontiera sono piuttosto ‘ruvidi’ e dunque sono preparati ad agire con misura e pazienza per non contrariarli.
D’atronde non hanno proprio nulla da nascondere’.
Prima sorpresa : ad intimar loro l’alt sono in due, un uomo e una donna.
I due sono forse un poco più maturi, diciamo attorno alla quarantina..
Parlano benissimo l’italiano, pur non essendo assolutamente loro connazionali.
Intimano alla coppia di posteggiare la macchina dietro alla palazzina del posto di frontiera e di scendere. Altri due poliziotti controllano le altre auto in transito, disinteressandosi di loro.
I ‘loro’ poliziotti invece rovistano la macchina, aprono le valigie, guardano un po’ dappertutto ma naturalmente non trovano nulla di sospetto.
‘In macchina non abbiamo trovato nulla, ma abbiamo ricevuto una segnalazione che riguarda proprio una coppia di turisti con una macchina bleu’. e la vostra &egrave bleu’. dobbiamo perquisirvi’
Per non innervorsirli, i due non fiatano.
Sia Giorgio che la fidanzata, ovviamente, pensano che sarà un qualcosa di fastidioso e forse umiliante, anche se mai avrebbero immaginato che’..
Il poliziotto si rivolge alla coppia con toni pacati ma risoluti
‘Seguitemi’ dice loro, e li conduce in una stanza posta sul retro della palazzina, dove li fa entrare.
‘Ora vi spogliate, via tutto, completamente, e quando siete nudi ci chiamate’
Neppure il tempo di realizzare o replicare che il poliziotto già sta sparendo, chiudendo la porticina dietro di sé.
Giorgio e Claudia sono un po’ indecisi, perplessi
‘Gio, che facciamo ?’ chiede Claudia
‘Che vuoi fare’. O rinunciamo alle vacanze – ammesso che serva a qualcosa e ci lascino andare – oppure facciamo come ci chiedono’.’
‘Si, ma io vorrei essere perquisita dalla donna’ osserva Claudia
‘Si, naturalmente anche io voglio essere perquisito dall’uomo, e vedrai che faranno così’..’ cerca di rassicurarla Giorgio, anche se dentro di sé si augura che sia così ma, chissà perché, non ne &egrave certo.
‘Dai, spogliamoci’ lo incoraggia lei
In un paio di minuti sono entrambi completamente nudi.
Quasi inconsciamente stanno prendendo tempo, quasi che fcendo trascorrere qualche minuto di più potesse cambiare la loro imbarazzante situazione !
Istintivamente, portano entrambi le mani a coprire i genitali, anche se sono ancora in perfetta solitudine”
Giorgio però si accorge di avere un inizio di erezione’. e d’altronde &egrave pur vero che, fidanzati da poco, non hanno ancora una grande confidenza e non sono abituati a vedersi reciprocamente nudi e insomma, come dire, vedere Claudia nuda ed esser visto nudo da lei sono per Giorgio – che &egrave assai pudico – due fattori di turbamento’. e probabilmente lo stesso &egrave per Claudia.
Visto che tardano a farsi vivi, la poliziotta, al di la della porta, chiede con un tono di voce che non ammette repliche ‘allora, quanto ci vuole ancora ?’
‘Siamo pronti’
Un attimo dopo, la coppia di poliziotti irrompe nella stanza.
Cominciano da lui.
Con un cenno che non lascia adito a dubbi, gli indicano la spoglia scrivania che &egrave in un angolo della stanza, e lui si ci avvicina, sempre tenendo le mani a coprire il sesso, che ora però si &egrave fatto piccolo piccolo’.
Giorgio prova a protestare per la presenza della donna poliziotto
‘Scusate, ma non mi sembra giusto venire perquisito in presenza di una donna, anzi di due’.. da noi in Italia una cosa del genere non &egrave neppure pensabile’.. se un uomo dev’essere perquisito, viene perquisito da un uomo senza la presenza di estranei’. se invece &egrave una donna’.’
Non gli danno il tempo di proseguire, interrompendolo seccamente ‘qui non siamo in Italia e facciamo così, vi piaccia o non vi piaccia’. altrimenti in alternativa c’&egrave il carcere’.’
Non fiata più.
Il poliziotto indossa un paio di guanti di lattice, poi gli si fa vicino e gli chiede di chinarmi.
E’ evidente che tra poco sarà ispezionato analmente
L’umiliazione &egrave tanta, il senso di fastidio pure, però l’operazione &egrave compiuta con un minimo di delicatezza’.
Poi la frase inaspettata, questa volta pronunciata dalla donna
‘Ora vediamo davanti, si tiri su’
Giorgio si rende conto che &egrave inutile protestare od opporsi, ma tant’&egrave cincischia, prendo tempo’
‘Dai, si giri’ insiste la poliziotta
Si volta, ma continua a tenere le mani a coppa sui genitali.
La poliziotta &egrave inflessibile
‘Metta le mani sulla testa, svelto’
‘Signora, non questo, la prego’.’
‘Ho detto che deve mettere le mani sulla testa !’ insiste
‘Signora, mi vergogno, c’&egrave lei a guardare, non &egrave una cosa regolare’..’
‘Se si vergogna, peggio per lei, avanti, altrimenti’..’
Non c’&egrave dubbio, la poliziotta sta spassandosela un sacco, e la timidezza del ragazzo, il suo evidente imbarazzo, non fanno altro che accrescere il suo un po’ sadico divertimento.
Giorgio non ha scelta, in quegli attimi vorrebbe poter scomparire, oltrettutto la presenza della fidanzata ora gli rende ancora più penosa la situazione che sta vivendo, ma non può far altro che togliere le mani ed alzarle.
Il suo sesso appare rattrappito come non mai, quindi molto minuscolo.
La poliziotta squadra con insistenza ciò che sta mostrando e sorride ironica
Giorgio si trova in una situazione di estremo imbarazzo, umiliato ma anche eccitato, inutile negarlo.
Però niente erezione’.
Ingenuamente, presume che ormai la ispezione sia terminata, ma non &egrave così.
Evidentemente la donna intende prendersi qualche libertà di troppo e, dopo avergli ingiunto ‘stia fermo che controllo per bene’ si avvicina e, senza tanti complimenti, a mani nude, si impadronisce del suo sesso ancora inerte’.
Per Giorgio, la sensazione prodotta dal contatto di quella mano col suo pene &egrave difficilmente descrivibile, comunque é come se una corrente elettrica avesse attraversato il suo corpo’ al punto che non riesce ad evitare un singulto, forse di piacere’.
Ora le mani della donna stanno esamuinando a fondo quei genitali così generosamente accessibili, ci giocano, rovistano tra i peli, palpano i testicoli a lungo’.
Giorgio non può evitare di volgere lo sguardo verso Claudia : la vede, ovviamente sempre tutta nuda, che da una occhiata verso di lui come per verificare ciò che gli sta accadendo
Ma appena si accorge che lui ha notato il suo sguardo su di se, volge il capo da un’altra parte”
Si direbbe che le guance di Claudia siano un po’ arrossate” probabilmente ciò che ha visto l’ha turbata’.
Il poliziotto ora sta chiedendo a Claudia di chinarsi per l’ispezione
Giorgio si volta nel momento in cui la mano guantata ispeziona le intimità della ragazza
Claudia mugola, si dimena quasi impercettibilmente, ma tutto sommato subisce passivamente.
Poi anche Claudia deve posizionarsi al centro della stanza con le mani sopra la testa, e i presenti possono bearsi della visione delle sue invitanti nudità, delle sue tette notevoli, del suo triangolino invitante, appena coperto da una ‘giusta’ quantità di peli.
Ora, grazie alle persistenti carezze della poliziotta ma anche a ciò che Claudia mette in mostra, il sesso del ragazzo sta prendendo consistenza’..
Il poliziotto dev’essersi a sua volta eccitato, tanto che dapprima – passando al ‘tu’ – lo raggela con una frase che più umiliante non potrebbe (‘non so proprio come fai a soddisfare la tua compagna con un pisellino così striminzito !’) e subito dopo si avvicina a Claudia e prende ad accarezzarle prima le cosce, poi la fica, iniziando a masturbarla delicatamente e lentamente.
‘Ti piace, &egrave, troietta’
Claudia naturalmente non risponde, ma prende a contorcersi, un po’ per sotttrarsi a quella attenzioni ma probabilmente anche perché sta davvero cominciando a bagnarsi, ad eccitarsi’.
Anche Giorgio, che &egrave sempre oggetto di carezze da parte della donna poliziotto, si eccita sul serio guardando la scena.
D’improvviso, quando il suo uccello ha ormai assunto le sue massime dimensioni, le mani benefattrici lo abbandonano al suo destino’
Giorgio rimane lì’, impalato, col sesso ormai ben duro ballonzolante nel vuoto’.
Lo stato d’animo del ragazzo &egrave contraddittorio : da un lato gli sarebbe bruciato parecchio dover sborrare in quel modo davanti alla fidanzata, dall’altro avrebbe voluto che l’azione di quelle mani sapienti fosse continuata ancora qualche secondo per condurlo alla imminente logica conclusione’.
‘Ce ne ha messo a farselo venir duro’.. direi che ha apprezzato le mie mani ma soprattutto ciò che stava succedendo alla fidanzata’.!!!’
Il poliziotto, intanto, &egrave sempre alla prese con Claudia, che pare stia illanguidendosi’..
Anche quell’azione &egrave interrotta dalla donna-poliziotto.
‘Per il momento basta, potete rivestirvi’
SECONDA PARTE
***
I due tirano un sospiro di sollievo e nel giro di pochi minuti sono nuovamente belli che vestiti, pronti a ripartire : raggiungono la loro macchina, salgono, ma non possono avviarla perché la chiave d’accensione non &egrave inserita nel cruscotto.
Un po’ contrariato, Giorgio scende per recarsi nella casermetta, lasciando naturalmente Claudia sola in macchina in attesa.
Il ragazzo entra nel locale che ormai ben conosce dove ritrova la ‘sua’ poliziotta, alla quale chiede con la massima cortesia possibile se può avere la chiave della macchina.
‘La chiave credo ce l’abbia il mio collega, che si &egrave assentato un attimo, lo aspetti qui’
Lungi dall’immaginare ciò che stava nel frattempo capitando alla povera Claudia, si mette buono buono in un angolo, in paziente attesa.
Claudia intanto viene avvicinata dal poliziotto, il quale la convince a seguirla perché c’&egrave ancora una faccenda da chiarire.
La poveretta viene condotta in un altro edificio poco distante, dove si trovano gli alloggi dei poliziotti.
Invitata ad entrare, si ritrova in una sorta di camerata dove sono posizionati almeno una mezza dozzina di letti, alcuni dei quali a castello.
‘Che significa ?’ si azzarda a chiedere.
‘Ora arriva anche il suo fidanzato’ &egrave l’evasiva risposta.
Giorgio, ignaro di tutto, &egrave sempre in attesa della chiave, con la poliziotta che controlla ogni sua eventuale mossa.
Qualche minuto dopo giunge un altro poliziotto (mai visto prima) che si rivolge bruscamente al ragazzo e, brandendo una bustina, gli fa ‘e questa che ci faceva nel cassetto del cruscotto della macchina ?’
Giorgio trasale, ma non mi preoccupa più di tanto perché quella bustina non può che essere innocua, anche se onestamente non ricorda di averla messa io in quel cassetto.
Glie la porge.
‘Guardi un po” gli dice.
Incautamente prende in mano la bustina, la apre e ne esce della polverina biancastra
‘Questa &egrave cocaina’ afferma il poliziotto
‘Non dica cavolate’ replica
‘Lei &egrave in arresto’
‘Ma, ammesso che si tratti davvero di cocaina, che prove avete contro di me ?’ chiede
‘Le sue impronte digitali, amico mio’
Lo hanno fregato, inutile negarlo, é, anzi sono, incastrati.
Neppure il tempo di realizzare quanto sta per accadergli che già si ritrova con le mani ammanettate dietro la schiena.
Bruscamente, viene condotto, o per meglio dire trascinato, verso l’edificio degli alloggi del personale.
Naturalmente anche la donna poliziotto lo segue.
Giorgio &egrave spinto dentro lo stanzone, e vede Claudia che &egrave stata fatta sedere su uno dei letti a castello, ma che apparentemente &egrave calma, malgrado sia tenuta a bada dal poliziotto che l’aveva perquisita.
Anche Giorgio viene invitato a sedere vicino a Claudia, ma su un altro letto adiacente.
Le manette che gli attanagliano i polsi vengono a loro volta fissate al letto
‘Parliamo come si usa tra uomini’ esordisce il poliziotto che ha appena finito di ammanettarlo.
E continua
‘Inutile girare intorno al problema, a bordo della vostra macchina &egrave stata trovata della cocaina, il che comporta l’arresto, la detenzione in attesa del processo, il processo e la condanna che va da un minimo di 3 anni ad un massimo di 10′. e sulla bustina ci sono le impronte del nostro caro turista
anzi, sarà il caso si presentarci prima di proseguire’ dunque, io mi chiamo Lotar, il mio collega che vi ha perquisiti prima si chiama Boris, la collega &egrave Vera, voi, se non ricordo male, dai documenti risultate Giorgio e Claudia.’
Si ferma un attimo, ma subito prosegue
‘Signor Giorgio e signora Claudia, a ben pensarci un sistema per evitarvi tutte queste peripezie potremmo trovarlo, però sarebbe proprio un favore che vi facciamo, una cosa del tutto personale’
E poi, rivolgendosi evidentemente a Claudia
‘Vede, signora, non ci piace soprattutto che una bella ragazza come lei debba marcire per anni in galera e vorremmo salvare anche il suo Giorgio, però, come dire, naturalmente ci aspettiamo un po’ di gratitudine, specialmente da parte sua’
Claudia sembra ancora non aver recepito ciò che i poliziotti hanno in mente
‘Va bene, che cosa posso fare per voi?’ chiede ingenuamente
‘Semplice, Claudia bella, lei dovrebbe essere un po’ carina con noi’
Ora anche Claudia non può non aver capito, ciononostante insiste
‘In che senso?’
‘Poche storie, signora Claudia, lei &egrave una bella donna e noi crediamo che
potrebbe farci passare qualche momento piacevole’
E giunge la reazione
‘Lei &egrave pazzo! Siete dei maiali! dei Farabutti!’
Lui non si scompone più di tanto, alza le braccia in segno di resa e fa:
‘Ha ragione, mi scusi, non dovevo. Vabb&egrave, non importa, faccia come non
le abbia mai detto niente, tra meno di mezz’ora verranno i gendarmi a prelevare lei e il suo fidanzato, noi però siamo magnanimi e vi diamo dieci minuti di tempo per decidere, però nel frattempo dobbiamo ammanettare anche lei, cara Claudia’
La ammanettano, fissando le manette al letto, e se ne vanno.
‘Claudia, &egrave terribile, non so cosa dire’.. ci aspettano almeno tre anni di carcere e di sofferenze, siamo incastrati, solo tu puoi salvare la situazione’.’
Anche se si rende conto che le sta chiedendo un qualcosa di mostruoso, Giorgio azzarda ‘pensaci bene prima di dire di no” ma poi, preso dal rimorso, aggiunge ‘ma anche prima di dire di si’.’
Il ragazzo cerca di calarsi nei panni della fidanzata, che non gli risponde e sta evidentemente ragionando tra sé e sé
In Giorgio comincia ad affiorare il sentimento della gelosia : forse, pensa con una punta di amarezza e di sconforto, la sua Claudia sta valutando i due uomini che la vorranno possedere, due tipi neanche tanto male, Boris &egrave alto, robusto, ha capelli nerissimi e grandi baffi sui quarant’anni, un omone insomma, poi l’altro, Lotar, forse più giovane, biondo, carnagione chiara, alto e magro.
Ora questi due uomini (e anche la donna, chissà) le chiedono di concedersi a loro’..
E pensare che fino a questo momento Claudia non ha avuto altri uomini all’infuori del fidanzato !
Disgraziati, non se parla neanche, pensa (spera o teme ?) sia le decisione di Claudia..
Ma in fondo cosa le chiedono? Un po’ di sesso, in fondo non sarebbe neanche la morte di nessuno, due uccelli in più od in meno non cambiano la vita di una donna’ potrebbe lasciarli sfogare e poi dimenticare tutto. E poi non li rivedrà mai più.
Tutte queste elucubrazioni mentali di Giorgio sono evidentemente tese a rimuovere ogni rimorso per quanto eventualmente accadrà.
‘Ho deciso’ dichiara Claudia
‘Dimmi’.’
‘Accetto, per la tua e mia libertà, purché il mio culetto sia salvo’.’ specifica
‘Ma tutto il resto ?’
‘Come faccio a dire di no’? ‘
‘Almeno provaci’.’ Azzarda lui
‘Vera, Boris, Lotar ??!!’ li chiama
I tre entrano, silenziosi, fissando in viso Claudia
‘Accetto’ dice subito Claudia
‘Bene’ replica Vera
‘Però dovete promettermi che non mi imporrete rapporti completi, e nemmeno rapporti anali o rapporti orali’
I tre parlottano tra loro, poi sentenziano.
E’ Boris a parlare
‘A parte che non sei in condizioni di poter dettare condizioni, secondo te cosa potresti concederci ? niente davanti, niente dietro, niente in bocca, e allora ? solo qualche sega ? un po’ poco, carina, neanche tu fossi una verginella ingenua, non credi ?’
Giorgio prova ad intervenire
‘Vi posso assicurare che con le mani &egrave abilissima’.’
Con l’intenzione di turbare ulteriormente la ragazza, Boris le chiede la conferma
‘Davvero sei brava a fare seghe ?’
E lei risponde con voce flebile, appena percettibile
‘Penso di si’.’
Boris insiste
‘Ti crediamo sulla parola, e comunque non mancheremo di verificare anche questo, però, se permetti, pretendiamo da te qualcosa di più, anzi molto di più’.’
Poi , quasi avesse intuito la scarsa propensione di Claudia per i rapporti anali, prosegue e sentenzia :
‘Tuttavia siamo buoni e qualcosa ti concediamo: non ci serviremo del tuo culo, prendere o lasciare’
Claudia ci pensa su, già sapeva che difficilmente avrebbe potuto salvare la fica, ma sul resto &egrave perplessa; mai prima ha fatto sesso orale perché &egrave un atto al cui solo pensiero ha sempre provato disgusto e poi perché non ha mai accettato l’idea di ricevere lo sperma in bocca, tuttavia lei stessa ha soprattutto escluso di concedere il culetto vergine, un po’ per l’umiliazione della cosa in sé e un po’ perché teme di sentir male fisicamente, per cui non &egrave difficile immaginare che il suo sarà un bel ‘si’
‘D’accordo’ finalmente l’assenso &egrave dato.
Pur vergognandosi a confessarlo anche a se stesso, Giorgio si sente un verme, ma quel ‘si’ gli toglie un gran peso dallo stomaco: già ben consapevole del fatto che di lì a poco Claudia avrebbe dovuto usare le mani e la bocca sugli uccelli dei due poliziotti ,ora l’idea che la fica della sua Claudia, che lui stesso ha sverginato pochi mesi prima, sarà violata da due uomini non lo entusiasma affatto, anzi lo sconvolge
Ora &egrave Lotar a parlare
‘Ci sembri una ragazza ragionevole, oltreché carina, per cui ti togliamo le manette; resta inteso che se fai qualche sciocchezza o tenti di scappare la paghi cara tu e soprattutto la facciamo pagar cara al pisellino del tuo diletto fidanzato’
‘A proposito, di lui che ne facciamo ?’ chiede Vera
Le risponde Lotar
‘So che a te piacciono queste cose, per cui se ti va puoi togliergli di dosso i pantaloni e se vuoi anche le mutande così puoi vedere bene quanto si eccita quando scoperemo la fidanzata, oppure puoi fargli tu ciò che meglio ti pare’.purché non ne esca troppo malconcio’
Chissà perché ma Giorgio ‘sapeva’ che sarebbe andata così.
Vera non si fa ripetere due volte l’invito, si avvicina al suo prigioniero, che naturalmente si trova sempre seduto sul bordo del letto, e senza tanti complimenti, con decisione, gli slaccia i pantaloni, ne abbassa la cerniera; senza doverselo neppure sentire richiedere, Giorgio, istintivamente, favorisce le manovre della donna alzando le gambe in modo tale che i pantaloni possano essergli sfilati completamente.
Poi le mani della donna non stanno inattive ma si portano attorno alla apertura degli slip quasi a volergli saggiare la consistenza dell’uccello, che peraltro é ancora parzialmente dormiente”
Intanto Claudia, libera di muoversi, viene invitata a farsi un po’ vedere’..
La ragazza cammina avanti e indietro, sotto lo sguardo fisso dei due poliziotti, che ormai la spogliano con gli occhi.
Il più eccitato sembra Lotar, e la cosa ha una sua ragione nel fatto che Boris nuda l’ha già vista, l’ha esaminata a fondo e l’ha anche ben palpata intimamente, mentre Lotar sinora l’ha sempre vista vestita
Claudia, che &egrave alta 1 e 65 e pesa sui sessanta chili, ed &egrave quindi leggermente in sovrappeso, ha delle forme certamente rotonde. Possiede inoltre due tette di generose dimensioni che aumentano ulteriormente l’impressione di prosperosità che dà il suo fisico. Al momento indossa un vestito a fiori, gonna al ginocchio e maniche corte, &egrave senza calze, e calza scarpe con tacco basso.
Terminata la “sfilata” Claudia si arresta di fronte ai due.
‘Hai cambiato idea, Claudia?’ chiede Lotar.
‘No’ risponde lei asciutta
‘Bene, vedrai che non sarà così terribile, anzi siamo certi che magari ti divertirai pure !’
Ciò detto, l’uomo tira a se Claudia e le mette le mani sui fianchi.
Le alza la gonna scoprendole prima le cosce e poi le mutande.
Boris ma anche Vera, che pure già l’han vista nuda, fan partire volgari fischi di approvazione, e certamente anche Giorgio, in una situazione meno drammatica, si sarebbe unito ai due perché la ragazza merita in pieno questi apprezzamenti.
Lotar si avvicina ulteriormente, le mette una mano sulla natica e la palpa..
‘Senti senti che bel culo che abbiamo’ commenta
Ora Claudia si sente morire.
Anche Boris le si avvicina, ora le sue mani armeggiano con la cerniera del vestito, la abbassano, poi passano ad occuparsi delle spalline del vestito.
Anche le spalline sono abbassate, il vestito viene tirato giù fin sotto il seno, poi, dopo un attimo di pausa, il vestito le viene sfilato completamente dalle gambe.
La ragazza rimane così con le sole mutande, reggiseno e scarpe, mentre i due poliziotti si allontanano per godere meglio lo spettacolo nella sua interezza.
I due sorridono compiaciuti, mentre naturalmente Claudia si sente come un animale posto in esposizione.
Lotar si rivolge a Vera
‘Ehi, Vera, stai verificando le reazioni di Giorgio ? gli sta venendo duro o ha bisogno che gli chiaviamo la ragazza per eccitarsi sul serio ?’
L’interpellata, che aveva smesso di stuzzicare il ragazzo perché a sua volta intenta ad osservare le mosse dei due compari, va subito a tastare le intimità del ragazzo e sentenzia ‘un po’ gli si &egrave indurito, ma ha un uccellino davvero ridicolo’.’
‘Avanti Claudia, levati quella roba di dosso’ le dice Boris..
Solo un attimo di esitazione, poi Claudia esegue, sgancia il reggiseno e lo sfila, coprendosi il
seno con un braccio, quindi con la mano libera sfila anche le mutandine.
D’istinto, si copre anche il sesso con la mano.
‘Suvvia, Claudia, non far la timida, non coprirti così, tanto sai perfettamente che &egrave inutile, che prima o poi per far l’amore” dai, togli via quelle mani, da brava’
Il ragionamento di Boris non fa una grinza, Claudia ne &egrave ben conscia e ubbidisce quasi subito, ponendo le braccia lungo i fianchi ed esponendosi completamente agli sguardi avidi dei due poliziotti, ma anche a quelli del fidanzato e della donna-poliziotto.
Lotar le si avvicina di fronte, pone di nuovo le mani sui fianchi e la accarezza con delicatezza: parte dai fianchi, poi sale fin sotto le ascelle, poi di nuovo giù e poi di nuovo su verso le tette, che le prende in mano e che accarezza giocando un po’ con i capezzoli.
Da dietro intanto si avvicina Boris, che si appoggia alla schiena della ragazza e le accarezza la pancia, poi le tette, sostituendosi a Lotar.
Boris &egrave gia eccitato, per cui Claudia avverte distintamente l’erezione dell’uomo, pur ancora contenuta dagli indumenti, avanzare tra le chiappe.
Boris fa qualche passo indietro, poi si sfila la maglia della divisa, la maglietta alla pelle e rimane a torso nudo. Non &egrave male, davvero un bel fisico, forte e grande, quindi slaccia i pantaloni e li abbassa di colpo rimanendo coperto dai soli slip, deformati da una vistosa erezione.
Nel frattempo Vera, che ha ingiunto a Giorgio di mettersi in piedi, annuncia
‘Anche Giorgio comincia ad eccitarsi, guardate, la punta del suo uccellino fa capolino dalla apertura dello slip’ eppure io non l’ho più toccato’.’
Boris neppure la sente e impartisce l’ordine che a questo punto tutti si attendono
‘Dai, Claudia, sdraiati sul letto’
La ragazza sa che nulla ormai può sottrarla al suo destino, lo voglia o no deve fare ciò che le &egrave stato chiesto.
Si sdraia supina sul letto e chiude gli occhi.
‘Allarga bene le tue belle gambe, dai’!’
Claudia non ci pensa su troppo, forse ormai &egrave assolutamente rassegnata, fatto sta che qualche secondo dopo allarga le sue gambe e, senza neppure provare a coprire le sue più intime nudità con le mani, mette in mostra la sua fica: i peli pubici appaiono ordinatamente tagliati, diminuendo progressivamente via via che ci si avvicinava alla vulva, seguendo in modo perfetto l’immaginario disegno di un ridottissimo slip mentre la vulva lascia intravedere a malapena il porporino colore delle piccole labbra interne.
Manco a dirlo, l’arrendevolezza della ragazza viene subito commentata da Vera, che, come sempre, coglie l’occasione per umiliare Giorgio, a cui si rivolge
‘Una bella fichina davvero, lo ammetto, con la sua giusta quantità di peli che sembrano quasi ben pettinati’.ma dico, hai visto, non ci ha messo molto la tua fidanzata a divaricare le gambe, a mostrare tutti i suoi tesori ed a porsi nella posizione migliore per essere chiavata’.. a me sa che muore dalla voglia di cazzo, altrimenti un po’ di resistenza l’avrebbe fatta !!’
Nel frattempo Boris si libera delle mutande, ed ora appare completamente nudo ed eccitato.
‘Guarda che razza di cazzo stai per prenderti !’ &egrave l’invito volgare ed osceno che Boris rivolge alla sua ‘vittima’
Claudia non risponde, ma, sempre con gli occhi ben chiusi, istintivamente chiude le gambe
‘Inutile che ora fai la verginella, spalanca bene quelle gambe, se non vuoi che te le divarichiamo noi e te le leghiamo nella giusta posizione !’ incita Lotar, che sta osservando eccitato la scena.
Claudia non risponde ma ubbidisce allargando spontaneamente le gambe, in segno di inequivocabile resa: in quegli stessi istanti però, &egrave assalita dalla curiosità di vedere in anteprima questo cazzo che la violerà e istintivamente, quasi senza volerlo, non vista, socchiude un attimo le palpebre per gettare una rapida occhiata a quel palo di carne che le appare maestoso.
Intanto interviene Vera che si rivolge al fidanzato, ormai a sua volta sconvolto
‘Giorgio, sai che fai adesso ? dal momento che la tua ragazza non vuole vedere il bel cazzo che tra un po’ la prenderà, sarai tu a descriverglielo per bene !’
Il povero ragazzo sembra non voler aderire all’invito ed allora la perfida Vera, senza profferir parola, gli stringe i testicoli tra le mani quel tanto da fargli comprendere che se non fa ciò che gli &egrave stato ordinato la stretta potrebbe aumentare
Giorgio soffoca l’urlo di dolore, poi si decide a descrivere alla compagna le caratteristiche della verga che in questo momento &egrave a poche decine di centimetri dalla fica della sua ragazza
‘E’ proporzionato al suo proprietario’.. di grosso diametro, un po’ tozzo”
A Vera questa descrizione non basta, e insiste
‘Dille anche se &egrave già ben scappellato’
‘Si, la cappella &egrave già fuori ed lucida e piuttosto scura’
‘E le palle come sono ?’
‘Belle gonfie e grosse’
‘Dille anche quanto é lungo questo cazzo !!’
‘E’ un uccello notevolmente lungo’.’
Vera insiste nel gioco
‘Ma tu l’hai mai chiavata Claudia col tuo cazzetto ?’
‘Si’
‘Il tuo uccellino, da quanto ho visto prima quando ti abbiamo perquisito tutto nudo, secondo me non supera i 12 centimetri, neanche quando, sotto il mio sguardo, forse per la vergogna, sei andato in piena erezione, mentre quello di Boris’.. secondo te quanto misurerà ?’
‘Direi 22-25′.’ azzarda ottimisticamente Giorgio, un po’ per assecondare colei che lo sta torturando psicologicamente e un pò per inorgoglire Boris.
‘Hai esagerato, ragazzo, una volta lo abbiamo misurato ed era 19 centimetri, che comunque sono una bella misura, specialmente se confrontata con la tua, e vedrai che la tua Claudia, che come vedi &egrave pronta per l’uso, apprezzerà’
Boris rompe gli indugi e si accinge a possedere la sua preda.
Claudia, che, a parte quel breve attimo di curiosità, ha sempre mantenuto gli occhi chiusi, lo sente quando accosta il proprio pene saldo alla sua intimità Per un attimo ha l’impressione che voglia penetrarla a freddo, tanta &egrave l’insistenza con la quale il membro si appoggia all’imboccatura della sua vulva.
Ma é solo una carezza prolungata quella che glie ne deriva perché la viriltà, pur continuando ad insinuarsi tra le sue grandi labbra, non preme mai con la necessaria decisione per spalancarle e violarle completamente.
Ormai la ragazza, inutile negarlo, sta cedendo alla voluttà dei sensi.Un languore piacevole si diffonde in lei e diventa una sensazione precisa, deliziante, quando le dita di lui si posano nuovamente attorno ai seni leggermente pendenti verso il basso..
In breve i capezzoli si ergono durissimi e subito le dita di Boris li ghermiscono stringendoli, stirandoli, eccitandoli ancora…mentre nel frattempo gli accostamenti più precisi del pene sulla vulva continuano ad illanguidirla, a scioglierla, a parteciparla a quell’atto cui si é accostata assolutamente contro la sua volontà e solo per uscire alla meno peggio da una situazione estremamente difficile e complicata.
Claudia, se ne avvede lei stessa e un po’ se ne vergogna, comincia a bagnarsi’.
Adesso l’azione dell’uomo si fa più intensa, più decisa.
Le mani di lui si attivano, più alacri, sul corpo della ragazza, carezzano ancora, tormentandolo, il bel seno florido, poi lo abbandonano e si portano in basso laddove sta proseguendo, incessante, lo sfregamento della superficie dei due sessi.
Le dita di lui frugano tra i peli, trovano le grandi labbra si cui il pene continua a scivolare lubrificato dall’umido naturale della donna, le spalancano offrendo una via senza ostacoli alla penetrazione ormai imminente, indugiano ancora in una carezza rapida e delicata nella quale viene coinvolto anche il clitoride che naturalmente appare ben eretto.
La donna ha uno spasmo e si torce……
Ed ecco il colpo risolutore : in un baleno, la femminilità della ragazza é colmata dalla verga di Boris che entra in lei con grande vigore.
Il bel bastone di carne la penetra, raggiungendola in profondità, poi si ritrae e riaffonda con rinnovato vigore ad un ritmo abbastanza frenetico.
La perfetta esposizione del sesso della donna, ormai palesemente disponibile all’assalto più profondo, infonde nell’uomo nuove forze tanto che lui, anziché ritmare l’azione per sincronizzarla ad un orgasmo che si sente prossimo ad affiorare, si ferma al culmine della propria discesa ed assapora il calore che é nel più profondo della donna.
L’uomo la tiene inchiodata a quel modo per un tempo lunghissimo: quando riprende a muoversi – perché ha ricacciato il piacere che stava per mettere fine all’amplesso – lo fa con rinnovata virulenza, con urti possenti che strappano mugolii di dolore (o di piacere?) alla ragazza.
Nel frattempo Vera si sta divertendo con il fidanzato, costretto ad assistere a questo amplesso tanto perversamente lubrico quanto indiscutibilmente eccitante
‘Guarda e impara’ lo incita, per poi aggiungere
‘Quando sarai di nuovo tu a chiavarla, la tua Claudia magari non te lo dirà apertamente ma avrà una grande nostalgia per questo vero cazzo, puoi crederci !’
In questo momento il piccolo uccello del ragazzo &egrave quasi completamnente fuoruscito dall’apertura degli slip, e la perfida Vera da inizio ad una scorribanda delle sue mani tutto attorno a questo sesso eretto allo spasimo, senza peraltro mai entrarvi in contatto diretto.
Giorgio si torce, quasi a voler fare in modo che queste mani esasperanti tocchino finalmente il suo paletto duro come il ferro, ma non c’&egrave verso.
Vera, naturalmente, si rende conto di tutto questo e, ridacchiando, gli fa
‘Ti piacerebbe se te lo toccassi e magari ti facessi sborrare, vero ? porco’.ma non ti farò questo regalo, non ti illudere, non ti farò una sega, non masturberò il tuo piccolo arnese’.anche se mi piacerebbe vederti sborrare nel momento stesso in cui la tua Claudia riceverà nella fica la sborra di Boris !!’
Intanto, inesauribile, il membro di Boris per una lunga serie di minuti continua ad altalenare, possente, sopra il sesso della donna, poi il ritmo si attenua divenendo più lento ed invitante.
Tutto ora diviene più accettabile per Claudia, la quale, pur sapendo che gli uomini che vorranno soddisfarsi sono due, &egrave comunque confortata dalla speranza che presto colui che la sta violentando sia ormai prossimo al momento culminante che segnerà la fine di questo primo amplesso.
Quando si rende conto che l’uomo che la sta possedendo &egrave prossimo alla fine, Claudia, che non prende la pillola anticoncezionale, gli chiede di ritrarsi in tempo
Boris ora non può più trattenersi e Claudia cerca disperatamente di sfilare l’uomo dal suo corpo, ma viene gelata dalla frase inequivocabile
“voglio sborrarti dentro !”
Claudia urla tutta la sua contrarietà: “la prego no ! se mi viene dentro potrebbe mettermi incinta…. no.. no ”
” E’ proprio ciò che voglio ! pensa ! sborrare nella fica di una bella donna italiana sotto gli occhi del fidanzato’. stupendo !’
Lei insiste ” no, non lo faccia, esca fuori…. ”
Ma naturalmente Boris mantiene saldamente premuto il suo corpo contro quello della donna, la quale, avendo ormai perso il controllo di sé, se ne esce con alcune frasi che la dicono lunga su ciò che sta provando
“La prego… oddio… no… cosa mi sta succedendo.. oh… oh..”
La donna si trova di colpo a lottare contro i propri istinti.
Ora il suo evidente coinvolgimento sensoriale la spaventa, probabilmente é sconcertata all’idea di provar piacere da un rapporto così fuori dalla norma, una vera e propria violenza…
Cerca di trattenersi, ma é inutile
“oddio… noo… ahh.. noo…é pazzesco’.’
Boris &egrave alla fine, inaspettatamente estrae l’uccello dalla fica, chissà, forse ha deciso di evitare l’inseminazione’.no, non &egrave così,’.appena estratto, l’uccello &egrave preda di alcune scosse e inizia a sborrare’.ma l’uomo, velocissimo, riaffonda l’arnese eruttante, proprio mentre Claudia, ormai partita per la tangente (tanto che passa al ‘tu’) lo sta addirittura implorando
‘dai, riempimi. … così…. bravo…. più in fondo…. cos’.. ooh ooh …. chi l’avrebbe detto… oddio… ”
La sborrata di Boris é ben abbondante, ma neppure una goccia di seme viene sprecata perché l’uomo continua a spingere l’uccello dentro di lei, praticamente a fotterla nel suo stesso seme, ancora per un pò….
Quando Boris si ritrae, Claudia , che pare aver perso ogni opudore, mantiene le gambe oscenamente aperte, tanto che tutti possono agevolmente notare il rivoletto di sperma che le sta uscendo dalla fica dischiusa’.
Negli ultimi minuti dell’amplesso, Vera &egrave attratta dall’osceno spettacolo e ‘si dimentica’ del povero Giorgio, il quale, pur sovraeccitato a sua volta dalla torrida ed irripetibile scena che si svolge a poche decine di centimetri dai suoi occhi, giunge vicinissimo all’orgasmo, ma non riesce ad avere l’eiaculazione proprio perché la donna ha smesso di sutzzicarlo e lui, avendo sempre le mani ammanettate, non &egrave in grado neppure di toccarsi da solo
Va da sé che la perfida Vera non si lascia sfuggire l’occasione per deriderlo:
‘Non ce l’hai fatta a venire, me lo immaginavo’eppure sono sicura che la scena ti piaceva parecchio, sei proprio una mezza sega !’
Ora Boris, ben soddisfatto, sta lentamente ricomponendosi, mentre Lotar si fa avanti per ottenere a sua volta soddisfazione.

L’uomo si posiziona quasi al centro della stanza, ed invita Claudia a procedere
‘Avanti, ragazza, iniginocchiati e tiramelo fuori !’
Claudia, ormai totalmenterassegnata, esegue senza fiatare, anche se i suoi movimenti sono al momento estremamente rallentati.
Mentre le mani stanno per raggiungere l’apertura delle mutande di Lotar, questi cambia idea e le fa ‘No, anzi, toglimi le mutande’
Claudia afferra i bordi dell’indumento e, ormai evidentemente decisa ad affrettare i tempi per pervenire presto all’epilogo e venir fuori prima possibile da questa drammatica situazione, lo abbassa velocemente, mettendo alla luce un bel sesso proporzionato, ma certamente non enorme, più piccolo di quello di Boris ed ancora non in piena erezione.
La ragazza, quasi senza volerlo, si ritrova a paragonare i tre membri maschili che, nel giro di meno di un’ora, ha avuto la possibilità di vedere e confrontare da distanza ravvicinata : quello del suo Giorgio, piccolino, che peraltro naturalmente già conosce (anche se in realtà mai lo aveva potuto ammirare tanto comodamente e dettagliatamente come oggi), quello di Boris che l’ha posseduta poc’anzi, che ancora pende floscio e rimpicciolito tra le gambe dell’uomo (ma che sa per esperienza diretta quanto possa diventar grosso), e questo di Lotar che sta rapidamente inturgidendo sotto i suoi occhi.
Interviene Vera:
‘Datti da fare, comincia a lavorare un po’ con le mani’
E poi, rivolta al fidanzato:
‘Dicci, Giorgio, ma davvero &egrave brava con le mani come avete detto ? Fa bene le seghe ?’
‘Si, effettivamente &egrave abilissima’ conferma sottovoce il ragazzo, che ancora spera, elogiando le doti da segaiola dellla fidanzata, di evitarle di dover lavorare di bocca.
Claudia in cuor suo sa bene che ciò che afferma Giorgio corrisponde a verità.
Non può negare a sé stessa che, se &egrave vero che, fino a pochi minuti fa, non aveva mai avuto rapporti completi con altri maschi all’infuori del fidanzato, &egrave altrettanto vero che le &egrave sempre piaciuto da matti masturbare i ragazzi e che non si &egrave risparmiata in tal senso, mentre tuttora non esita a prodigare queste carezze al suo fidanzato.
Il motivo di una tale predilezione &egrave probabilmente da ricercare nel fatto che adoperare le sue dolci manine attorno al sesso maschile la pone in condizione di poter disporre a proprio piacimento del partner, che in genere, dopo pochi minuti di manipolazioni perde il controllo e si trasforma in un essere remissivo e disposto a tutto pur di raggiungere l’agognato piacere.
E poi, perché non ammetterlo, lo spettacolo dell’eiaculazione la affascina particolarmente, tanto che ancora rammenta perfettamente le sensazioni provate la prima volta che aveva avuto l’opportunità di assistere alla sborrata di un ragazzo.
Ed ora, forse inconsciamente o forse no, proprio a quello sta rimuginando con la memoria.
Ideatrice ed ispiratrice dell’episodio era stata Carla, la migliore amica di Claudia, la quale tanto aveva fatto da riuscire a convincere il cugino Elio ed altri amici a tendere un tranello a Sergio, un ragazzo molto timido che a Carla piaceva parecchio. E così l’ignaro Sergio, con il pretesto della sperimentazione di un nuovo gioco, accettava passivamente di essere legato ad un albero dai compagni e, una volta messo in condizioni di non potersi muovere, era stato denudato per la gioia delle due ragazze presenti, Carla e Claudia. Per Claudia, allora diciottenne ma ancora assolutamente ingenua, quella costituiva la prima visione ‘dal vero’, nitida e ravvicinata, di un sesso maschile. Nessuno però avrebbe sospettato che Carla, non contenta di fare la semplice spettatrice, sarebbe andata ben oltre e si sarebbe impadronita dell’uccello del ragazzo – non enorme ma liscio, dritto, ben proporzionato e già bel duro per via dell’emozione derivatagli dal trovarsi nudo davanti alle ragazze – lo avrebbe impugnato senza necessità di ulteriori stimolazioni e, sotto gli occhi increduli e stupefatti di tutta la compagnia, avrebbe dato a Claudia l’opportunità di imparare tutti i segreti necessari per fare una sega con i fiocchi. Considerata l’estrema e ben comprensibile eccitazione della ‘vittima’, la ‘lezione di sega’ avrebbe avuto una durata irrisoria, non fosse che l’esperta Carla, interrompendo spesso le carezze, era poi riuscita a ritardare un po’ la conclusione dell”.operazione, consentendo a Claudia una manciata di minuti di spettacolo impareggiabile. Quando poi Carla si era resa conto che il ragazzo era ormai in dirittura d’arrivo, sospettando (a ragione’) che Claudia sapesse poco o nulla in fatto di sesso, l’ aveva chiamata vicino a sé, avvertendola che di lì a poco Sergio avrebbe goduto e che lo spettacolo che ne sarebbe derivato non poteva esser perso ! Mentre il ragazzo continuava a contorcersi e ad ansimare, Carla ne stuzzicava l’uccello sino ad un istante prima che la sborrata avesse inizio, poi, quando comunque la sborrata sembrava ormai ineluttabile, aveva abbandonato quel paletto di carne duro come il ferro, congestionato e vibrante. Ed ecco che dopo qualche secondo, autonomamente, senza alcun aiuto se non l’eccitazione del momento e della situazione, l’uccello aveva preso autonomamente ad eruttare, dando modo a Claudia di osservare sin nei dettagli tutta l’eccitante fase della eiaculazione, dal primo schizzo all’ultima piccola fuoruscita di sperma, dal primo all’ultimo spasmo dell’orgasmo.
E Claudia non aveva più scordato quella torrida, perversa, morbosa scena, che aveva turbato un bel po’ tutti i presenti e che per lei, inesperta ed ingenua, era risultata particolarmente ccitante!
Claudia, tutta presa dalla rievocaziopne di quell’episodio, viene riportata alla realtà da Lotar, il quale vuole soddisfazione, reclamando la sua parte.
Per Claudia &egrave ora di mettersi al lavoro.
La ragazza, che si trova sempre in ginocchio, allunga la mano destra, afferra l’asta di carne e la stringe con forza, poi la spinge verso l’alto, la pelle sguscia nuovamente dalla base della cappella per andare a ricoprire il glande ma poco prima che termini la sua corsa Claudia da una secca spinta verso il basso con la mano riscoprendola nuovamente e poi ancora una verso l’alto e verso il basso, con un ritmo lento ma con colpi secchi e decisi.
La raffinata tecnica di Claudia prevede però che le azioni delle sue mani non siano sempre ritmate in maniera uniforme ma modifichino spesso la velocità e la cadenza e che spazino lungo tutta l’asta ma anche sotto ed attorno ai testicoli ed al ventre’.
Per l’uomo che &egrave oggetto di una tale manipolazione risulta insomma difficile resistere a lungo’.
Pochi minuti di trattamento e poi, come da copione, Lotar non può fare a meno di lodare le qualità di Claudia
‘sei davvero brava, complimenti, ma ora smetti, ci sono altre cose che voglio fare con te !’
Lotar &egrave svelto a recuperare il controllo, ed ora a Claudia giunge l’ordine che si aspetta ma che tanto teme
‘Avanti, da brava, prendimelo in bocca’
Il momento &egrave ormai giunto.
Claudia, lo ricordiamo, non é proprio abituata a quel genere di cose. In vita sua mai sinora
l’ha preso in bocca, neppure a Giorgio, che pure glie lo ha chiesto qualche volta.
Ha una idea approssimativa della faccenda (ha visto concretamente fare un pompino solo una volta assistendo ad un filmino porno), ed in realtà &egrave totalmente inesperta.
E ora si ritrova a doverlo succhiare ad uno sconosciuto, un bruto che glie lo pone di fronte alla faccia e che attende che lei si decida a dare inizio a questo suo primo pompino.
‘Su, forza’ insiste appoggiandoglielo alle labbra.
E’ caldo, la cappella lucida e morbida spinge contro la bocca della ragazza.
Claudia disserra le labbra e spalanca la bocca per accoglierlo dentro.
Fortuna che odora e sa di pulito.
Nel frattempo la poveretta, istintivamente, si aiuta con le mani, con le quali, come sappiamo, &egrave assai più abile.
L’inesperienza di Claudia &egrave tale che, qualche minuto dopo, Lotar si lamenta perché evverte un poco simpatico contatto del suo organo con i denti della ragazza.
‘Non scontrarlo con i denti, Claudia, mi hai fatto male! E’ evidente che non ci sai fare, però ti avverto, se non stai più attenta sarà peggio per te !’
Claudia se lo toglie dalla bocca e rimane inerte, quasi non avesse il coraggio di riprendere quanto stava facendo.
Vera la sprona
‘Claudia, coraggio, vedrai che da domani , oltre alle seghe, saprai fare bene anche i pompini’ anzi, sai che ti dico? Voglio che fai un regalo al tuo Giorgio’. Sai che fai adesso ? Stammi bene a sentitre, tu ora riprendi a spompinare Lotar usando, oltre alla bocca, una mano, mentre nel frattempo, con l’altra mano libera, fai una bella sega a Giorgio!’
Giorgio, sempre ammanettato, viene fatto mettere in ginocchio, accanto alla fidanzata, la quale senza indugio gli prende in mano l’uccello per dare inizio alla sega.
Nello stesso istante apre la bocca ed inizia, lentamente, ad infilarsi dentro il pene di Lotar. In poco
tempo, più della metà del cazzo dell’uomo sparisce nella bocca di Claudia, che ritmicamente sta iniziando a muovere la testa evitando però di spingerlo nelle profondità della gola.
Qualche minuto dopo, quasi incapace di respirare, se lo toglie dalla bocca, poi riprende, appoggiando le labbra sulla cappella dell’uomo. Spinge lievemente la testa verso il basso e lascia le che le labbra si schiudano permettendo al membro di entrarle nuovamente in bocca. Lo sente caldo, piuttosto grosso, umido e voglioso. Ma avverte anche un senso di nausea e allora lo toglie ancora una volta dalla bocca sfilandolo lentamente e facendo attenzione a fregare le labbra e la lingua (ma non i denti !) sul membro turgido e sulla cappella che sta ancora ingrossando.
Mentre sbocchina Lotar, quasi con un gesto automatico, continua a muovere la mano con cui sta tenendo il cazzo di Giorgio, menandolo ritmicamente. Il ragazzo per un attimo si irrigidisce, per poi subito rilassarsi. E’ eccitatissimo dallo spettacolo che gli viene offerto da distanza ravvicinata: la testa della fidanzata che fa instancabilmente su e giù, le sue grandi tette che ondeggiano avanti e indietro, e le sue mani in piena attività, una attorno al cazzo che sta spompinando, l’altra che sta tirando a lui quella impareggiabile sega!!
L’uccello di Lotar &egrave ormai tutto fradicio: cola di umori e della saliva della ragazza, la quale sta pompando con la bocca ciucciando il cazzo e leccando la cappella di tanto intanto.
Claudia sta veramente adoperandosi attivamente, tanto che Lotar la loda
‘Brava…che brava che stai diventando, Claudia! Lo succhi quasi come Vera, che &egrave un’esperta, dai, così…continua’ e ricorda bene che se non vuoi che ci arrabbiamo bisogna che il pompino termini con un bell’ingoio !’
Il solo pensiero che tra poco la sua Claudia dovrà bere lo sperma di Lotar eccita ulteriormente Giorgio, il quale sente, di tanto in tanto, la mano di Claudia che allenta la presa dal suo organo per poi serrarla nuovamente, rallentare il movimento per poi riprenderlo, di colpo, con un ritmo veloce; segno che il cazzo dell’uomo nella sua bocca la stava facendo a sua volta eccitare, lo voglia o no.
Giorgio osserva nuovamente le grandi tette ondeggianti e vede che i capezzoli della fidanzata son dritti come dei chiodi’..
‘O…Claudia! Sei bravassima, sei stupenda…o mamma mia non resisto più, non ce la faccio! ‘ si lascia sfuggire Giorgio, che sino a quel momento é rimasto muto come un pesce. Sentendo quelle parole Claudia alza lo sguardo verso il suo ragazzo, poi sorridendo con gli occhi aumenta ancora di più il ritmo con la mano, intenzionata a farlo godere quanto prima.
E così é.
Sotto quei colpi così decisi, Giorgio non può far altro che venire’.
Giorgio sta letteralmente tremando, il suo uccello, seppur piccolo nonostante la piena erezione, mostra di saper fare il suo dovere, si impenna ulteriormente e prende a sborrare. La fuoruscita di sperma &egrave copiosa, la mano ed il braccio di Claudia ne sono inondati, il piacere enorme. Per Giorgio, si tratta senza dubbio di una goduta di una intensità straordinaria grazie ad un insieme di sensazioni che difficilmente si ripeteranno in avvenire !
Pensate: nel giro di meno di un’ora, Giorgio – che oltrettutto ha sempre provato turbamento nel doversi denudare al cospetto di esponenti dell’altro sesso – &egrave stato costretto a spogliarsi completamente davanti alla fidanzata ma soprattutto davanti ad una poliziotta, la quale lo ha dapprima perquisito palpandolo intimamente ed umiliandolo e poi lo ha masturbato senza peraltro portarlo all’orgasmo, ha assistito a due spogliarelli eseguiti dalla fidanzata ed allo stupro della ragazza stessa, che si &egrave dovuta stendere sul lettino ed assumere una posa decisamente oscena ma provocante, a gambe spalancate, per poi essere posseduta con passione sotto i suoi occhi, ed infine &egrave stato condotto alla sborrata dall’azione impareggiabile delle mani di fata della sua ragazza, proprio mentre lei stava facendo ad un poliziotto un pompino, il suo primo pompino.
Ecco, torniamo al pompino’.
Dopo il breve intermezzo della sborrata di Giorgio, Claudia si china nuovamente sul cazzo dell’uomo, apre la bocca ed inizia, lentamente, ad infilarselo dentro. In poco tempo, quasi la metà del cazzo di Lotar sparisce nella bocca della ragazza, la quale ritmicamente prende a muovere la testa, sperando in cuor suo che la fine di quest’atto per lei pur sempre ripugnante sia vicina.
A sua volta Lotar, istintivamente, le poggia le mani sulla testa seguendone il movimento alternato ed iniziando poi ad inarcare il bacino con dei brevi colpi verso l’alto in contrapposizione al movimento della testa della ragazza, spingendo in questo modo il suo membro più in profondità nella bocca di lei.
Sentendo le mani di Lotar sulla sua testa, che la guidano forzatamente verso il suo membro, ed osservando il movimento che l’uomo inizia a fare con il bacino nel tentativo di spingerglielo sempre più in profondità quasi a volerla scopare nella bocca, la ragazza si lascia docilmente guidare da quelle mani e si prodiga nell’aprire il più possibile la bocca lasciandosi invadere da quel membro, che le inizia a riempire adesso buona parte della bocca. Ora il mento di Claudia batte sempre più spesso sullo scroto di Lotar mentre il naso le sprofonda nel suo pube.
Lotar comincia a gemere.
Nemmeno nelle più torbide delle sue fantasie erotiche avrebbe mai potuto pensare ciò che stava accadendo in quel momento tra lei ed uno sconosciuto poliziotto, ma la cosa che più la spaventa é il fatto che tutto ciò comincia a piacerle !
Lotar ansima e sta per venire. Lo si capisce dai colpi che da col bacino, dalle vibrazione dei testicoli
pieni che aspettano solo di svuotare lo sperma nella gola della ragazza.
Claudia ora &egrave atterrita all’idea che tra poco lo sperma dell’uomo le invaderà la bocca e lei non potrà evitare di assaggiarne il sapore”. La sua speranza &egrave che l’uomo non disponga di una copiosa riserva di seme, ma già ‘sa’ che non sarà così !
Eccola: un fiotto denso, caldissimo, di sperma le viene schizzato in gola. Le sembra di soffocare, ma &egrave solo un attimo. Deglutisce appena in tempo per sentire il secondo schizzo, ancora più abbondante del primo. A questo punto Claudia, pur se totalmente inesperta, istintivamente fa in modo da posizionare il pene di Lotar nella bocca in modo tale che i successivi schizzi vadano ad infrangersi sul suo palato senza invaderle la gola.
In breve l’uomo eiacula con secche contrazioni tutto lo sperma di cui dispone scaricandolo dentro la bocca della ragazza mentre lei, allargandola ed aiutandosi con la lingua, fa in modo che questo seme misto alla sua saliva fuoriesca lentamente dalla sua bocca.
Sembra quasi una scena al rallentatore, in quel momento il volto di Claudia é più serio che mai, ma la ragazza, mentre lo sperma continua a fuoruscire incontenibile dalla sua bocca, proprio non riesce ad evitare di alzare gli occhi per osservare il volto di Lotar tirato dalle continue smorfie che fa mentre dal suo uccello stanno uscendo le ultime gocce di seme.
E Claudia a questo punto si sente orgogliosa di se !
Ora sa che &egrave brava a fare seghe ma anche a fare pompini !
E potrà godersi le sospirate vacanze col fidanzato !!!

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