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Racconti Erotici Etero

Un personale discorso

By 16 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

…si muoveva leggera sopra di lui, volava con la lingua in direzioni sparse…non necessariamente passava sopra il membro…a volte spariva nella sua bocca il glande turgido di lui….
…lui…Lui…avvocato…il suo nome era noto negli alti ranghi della città…lui indifeso ora come un pulcino, un pò rannicchiato, un pò titubante sotto la “dominazione” del corpo di lei…
lei….Lei….così anonima fra i tanti e così diversa dai tanti, ora, nel gioco che riusciva a condurre sapientemente sopra di lui…
..non ‘cerano molte prole fra loro, i dialoghi avevano avuto il senso del pre-inizio, quando ancora si scrutavano i loro occhi di due corpi seduti ad un american bar….
entrambi sapevano dove sarebbe finita la loro serata’.e più che finire….in quel modo sarebbe cominciata una nuova parte della serata…
Lui guardava il gentile gioco che lei conduceva senza esitazione….dopo aver divertito il corpo di lui..in ogni maniera possibile…senza vergogna, iniziava ora la sua danza personale di lingua direttamente concentrata sul membro di lui…
…sospiri…mezzi sguardi..richieste senza voce passavano istantanei negli occhi e nel corpo di lui…avrebbe voluto chiedere, dominare, proporre…ma il suo corpo era in balia del ‘dominio’ di lei…la mente non era più padrona, la voglia, non più nascosta, l’aveva sorpassata tanti, tantissimi minuti fa…
La lingua di lei giocava senza interruzione attorno al suo membro; un risucchio di piacere stava costringendo lui a imboccare la strada dell’estasi, quella senza ritorno…
Gradualmente, senza screzi, la sensazione del ‘orgasmo si stava profilando pian piano in lui’.riusciva a mala pena a guardare il superbo lavoro che lei stava creando mossa dopo mossa…gli occhi di lei ogni tanto guardavano lui’.fulmini gialli così sottili da lasciare una piccola orma che avrebbe portato direttamente a lei…se solo lui l’avesse voluto…se solo l’avesse voluto…ma era così difficile ora riuscire a controllare le proprie azioni…allungò la mano…le sue dita si infransero come piccole onde sui capelli di lei…oltre non riusciva ad andare….Il vortice che la lingua creava sul membro era un labirinto davvero speciale, lui riusciva a smarrirsi ad ogni piccola curva…
Lei sembrava non essere mai stanca…una produzione quasi innaturale di saliva riusciva ogni volta a dipingere nuovi percorsi di piacere; dalla punta al fianco, dalla radice alle palle, una volta e poi di nuovo’..diversa, uguale, ad ogni colpo unica…
La spirale si stava leggermente chiudendo attorno a lui, dentro lui……tra i suoi sospiri’..poi conobbe l’estasi…
Una scarica di piacere scese dentro lui coinvolgendo totalmente il corpo. la mente, le emozioni, le rabbie…la voglia di avere di più sempre di più…lui ora era leggero nel piacere davvero unico che lei era riuscita a trovare dentro di lui…
Lui restava….sospiri …occhi…mani….istanti….e poi..riuscì a guardarla.
Il viso di lei era un pò macchiato del frutto maschile appena colto….qualche goccia color panna era tra il collo e la guancia…lei, soddisfatta, sorrideva…e prima ancora che lui potesse ricambiarla gli disse:”..Era questo …il mio personale discorso..per portarti in paradiso…..!”..non aspettò nessuna risposta da lui, si alzò, accendendosi una sigaretta….seduta accanto alla finestra fumava guardando il niente e maliziosamente toccava il seno….contemporaneamente lui comprese….sarebbe tornato altre volte in quel paradiso….non aveva dubbi: sapeva che lei lo avrebbe ripetutamente condotto con s&egrave’..

gea

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