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Racconti Erotici EteroTrio

Un sabato qualunque

By 28 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi presento…mi chiamo A. e sono un ragazzo di 23 anni abbastanza alto e patito per il fitness….la mia passione mi ha portato quindi a devantar istruttore in palestra e di conseguenza a conoscere molta gente soprattutto ragazze e donne molto interessate al mio aspetto (anche se ammetto di non essere propriamente un adone). La mia ragazza Ale mi chiama un paio di sabati fa per avvertirmi di aver organizzato un uscita con un gruppo di amici col quale non usciamo quasi mai:io contento le risposi che per me andava bene visto che nel gruppo c’erano un paio di ragazzi e ragazze veramente simpatici.

Ci recammo in un locale un pò fuori mano, dove si può mangiare una pizza e ballare. Si prospettava una serata tranquilla insomma. Appena arrivati al locale notai subito lo sguardo di tutti i ragazzi rivolgersi alle splendide gambe della mia fidanzata:gambe che risultavano ancora più belle inguainante nelle splendide calze nere che le avevo consigliato di indossare. Ci accomodammo insieme agli altri e non potei fare a meno di notare E., una delle migliori amiche della mia ragazza, che appariva più raggiante del solito: alta 1.70, occhi color del ghiaccio e unio splendido vestitino scuro che ne metteva in risalto le forme e per concludere:meravigliose calze velate che andavano a finire in un paio di stivaletti. (Come avrete sicuramente capito sono un fanatico delle gambe e dei piedi femminili, la prima cosa che osservo in una lei…).

Dopo cena iniziammo a ballare e subito la mia lei mi si appiccica in maniera quasi ossessiva rendendomi il ballo un vero disagio. Ad un certo punto però mi si avvicina e mi sussurra in un orecchio:amore devo correre in bagno, torno fra pochissimo….fai il bravo mi raccomando. E mi stampa un bacio sulle labbra. La osservo allontanarsi e vedo che sussurra qualcosa all’orecchio della sua amica. Conoscendola le avrà detto qualcosa del tipo: tienimelo d’occhio mi raccomando; infatti E. mi si avvicina immediatamente e inizia a ballare vicino a me.Ma c’è qualcosa di diverso nei suoi occhi, stasera mi guarda in maniera strana rispetto al solito. Ammetto di aver sempre provato una forte attrazione fisica nei suoi confronti ma non mi sono mai sentito di tradire la ragazza che amo con una sua amica. Ma E. iniziò ad avvicinarsi sempre più iniziando a ballare appiccicata a me come prima faceva la mia ragazza. Iniziò a strusciarsi dapprima in maniera leggera poi sempre più convinta fino a farmi sentire il calore del suo culetto sull’uccello. A quel tocco ovviamente ebbi un’erezione che me lo fece diventare duro come pochissime altre volte nella mia vita. Lei mi lancia uno sguardo malizioso e mi fa: Non pensavo ne fossi capace.

Io la guardo perplesso ma capisco a cosa lei alluda e le rispondo: Tu non puoi neanche immaginare di cosa io sia capace. Al suono di quelle parole la sua faccia cambia, mi prende la mano e mi trascina fuori dalla pista. Mi porta fuori dal locale, nel parcheggio poco illuminato e non custodito. Non appena ci avviciniamo alla sua macchina, mi preme contro la portiera e mi infila la lingua in bocca. La sento esplorare ogni angolo della mia bocca, voglio quella lingua sul mio cazzo. Le prendo la testa e la dirigo giù verso il mio uccello che oramai freme dal desiderio. Lei mi abbassa la zip e lo tira fuori. Lo guarda un pò , poi la magia: ci sputa sopra e inizia a ficcarselo in gola. Inizia un pompino come mai la mia ragazza era stata capace di fare, lo fa entrare tutto in bocca risale l’asta con la lingua e arriva giù fino a succhiarmi le palle. Decido che è arrivato il momento di far godere anche lei: la faccio alzare la metto a 90e inizio ad accarezzarle le cosce. La sento sussultare quando con un colpo secco le strapp le calze ed inizio a leccarle la figa e il culo. E’ fradicia. i suoi umori colano nella mia bocca e io li assaporo e li ingoio senza battere ciglio. Adoro il sapore degli umori femminili nella mia bocca. le lecco prepotentemente l’ano e la clitoride, lei esplode in un orgasmo. Si volta mi guarda e mi dice:scopami cazzo scopami, voglio il tuo cazzo dentro di me. Decido di accontentarla e inizio a pompare nella sua fighetta oramai ridotta a un lago. la tengo ben salda per il culo mentre le pompo dentro tutta la mia forza e lei geme come una vacca: Si dai spaccami, non sai da quanto tempo aspetto questo momento, pompami pompami. Inizia a urlare e sono costretto a metterle una mano sulla bocca per evitare che cacci un urlo mentre ha il suo secondo orgasmo… Sei proprio una cagna E., ti sei fatta scopare dal ragazzo della tua amica ti rendi conto?

Lei mi guarda e mi dice: è da mesi che sogno di bere la tua sborra, vieni qui e fammi godere ancora….Mi avvicino a lei, si china e mi tira un morso sul cazzo. Provo una fitta di dolore misto a piacere ma il mio uccello sussulta. Lei se ne compiace e continua a spompinare all’inverosimile. Sento il piacere salire in me sempre più e le inondo la bocca e la gola mentre lei succhia tutto fra migliaia di mugolii. Sembra una gatta in calore e tutto sommato lo è. Beve tutto il mio seme e continua a leccare il cazzo come se non avesse fatto altro dalla sua nasciat. Mi ha fatto godere come non mai  ma mi rendo conto che sono passati più di venti minuti da quando siamo usciti dal locale. Lei ha i collant strappati ed è cotsretta a stare molto attenta a non far salire il vestitino troppo su e far vedere a tutti la sua fighetta sfondata. 

Rientriamo nel lcale e vedo la mia ragazza che mi corre incontro: Amore mi ero preoccupata, ma poi mi sono rassicurata quando mi hanno detto che eri con E.

E si amore, ero uscito un attimo fuori con lei per fumare una sigaretta.

Mi da un bacio affettuoso, ma poi la vedo leccarsi le labbra e dire: amore che strano sapore che hai…buono

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