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Racconti Erotici EteroTrio

Una madre di famiglia, una donna.

By 25 Gennaio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Eccomi qui, davanti a loro, adornata come una cagna da letto.
Il ragazzo &egrave seduto dul letto e io davanti a lui, mio marito guarda, e lui mi tocca, si aggrappa a me…afferra le mie forme. La sua lingua scivola sul mio ventre.
Nostra figlia &egrave a casa serena, mentre noi siamo qui, nella stanza di un hotel, anonima, sicura.
Sono pronta a lasciarmi andare, sono pronta a tutto.

Enrico &egrave mio marito: mi ama ed &egrave un buon padre. Ha sempre desiderato un figlio però, mentre io sono stata capace di dargli ‘solo’ una figlia. Lui &egrave un buon padre per lei, un ottimo padre, serio e amorevole, ma avrebbe voluto un figlio maschio. Avrebbe voluto un figlio maschio a cui donare il mio corpo, per farlo ritornare dentro di me, lì da dove era uscito: questo &egrave ciò che lo eccita, un pensiero che condivide e che come un tarlo ha voluto passare a me, e fare in modo che -come un tarlo- trapassasse la mia mente, seviziasse la mia femminilità e il mio senso materno per rendermi impura ed eccitata.

Abbiamo lavorato molto su questa fantasia: lui da uomo forte, deciso a perseguire i suoi scopi….e io da donna calda, impotente di fronte all’avanzare del desiderio che avvolge la mia anima come una grande ombra calda.
Quando lui ha trovato questo ragazzo di 26 anni, simpatico, dal sorriso accattivante e complice, ha riconosciuto una bellezza nella quale rispecchiarsi.

E poi, che altro serviva? Ha avuto il coraggio di decidere e ha chiesto al suo assistente se avrebbe voluto venire a casa, conoscere la famiglia, guardare il suo capo da una prospettiva più prossima, non così asettica. Diventare un amico.

Da quando l’amicizia tra noi si &egrave stabilita, consolidata e cementata… &egrave passato solo un mese, ma a me sembrano anni. Ora sono qui, con l’abito che ho indossato per la cena ai miei piedi. Sento le sue mani calde e la sua lingua avida sulla mia pelle.
Si spoglia e lo voglio, &egrave già duro, &egrave grosso, giovane. Io lo voglio.
Il ragazzo si stende sul letto e io scivolo sopra di lui, sento scorrere il suo cazzo duro tra i miei seni grandi, che ha guardato per tutta la sera. Lo bacio in bocca, mentre gli accarezzo il viso, gli faccio passare le mie dita tra i capelli scuri.
Ora me lo prendo e me lo infilo dentro, poco, tutto, ancora di più.
Lo cavalco e mi muovo come un’onda sulla spiaggia, con forza, con rabbia. Voglio che Enrico mi osservi, perch&egrave so che &egrave questo che mio marito vuole.
Ecco, mi estraggo una mammella dal reggiseno: &egrave grossa, come piace al nostro bambino, e io gliela offro. Tutta.
Appoggio il mio seno sulle sue labbra e lo sento succhiare quasi subito.
Muovo il mio culo, sollevo e abbasso le mie natiche per eccitare mio marito e per far godere quel figlio che ha tanto desiderato. Calma, poi nervosa, avida, sognante…&egrave un sogno quello che sto vivendo. Godo troppo….
E’ una cosa perversa, sì, ma tutto &egrave lontano e ovattato ora, i sensi sono accesi. Sono calda.

Il ragazzo mi afferra le natiche, le divarica. la sua stretta &egrave forte, il suo gesto netto. Sono aperta

Sento il cazzo duro di Enrico che si appoggia alla mia carne, al mio buco stretto. La sua punta dura, liscia, insalivata. Entra, ed &egrave così forte e duro che mi farebbe urlare, se solo non avessi così voglia di godere. Entra tutto Enrico, fino alle palle, sì, ecco, sento i tuoi testicoli che sbattono contro di me.

Sento loro due, tutti e due…e noi siamo una cosa sola, tutti e tre.
Le labbra di Enrico baciano il mio collo, giù, lungo le spalle, mentre continuo ad allattare il nostro ragazzo che mi sbatte da sotto. Succhia il mio capezzolo, mi estrae l’altro seno.
Sono persa.
Sento i denti di mio marito che mi mordono la spalla…forte…non resiste….mi esplode dentro come un vulcano, sento la sua lava calda che mi invade il culo.
Viene anche il nostro ragazzo, ecco il suo seme, e io con lui, lo sento come mio.
SONO PIENA DELLA LORO LINFA.
Abbiamo tutto il resto della notte.

Enrico gli ha detto di darmi il suo numero di telefono, da ora potremo sentirci in piena libertà…io e il mio ragazzo.

bubyna69@outlook.it Lo avevo detto con franchezza, seduti sul divano…parlavamo io e mio marito, lui con un bicchiere di cognac che mi faceva solo assaggiare… perché mi voleva sobria, il più possibile.
“Lo vuoi davvero tutto questo? Lo sai vero che potresti perdermi? Lo sai che se accetto di uscire con Claudio e se tutto questo mi piace…lo capisci vero che potresti perdermi per sempre?”
“Questo lo capisco, ma tu puoi capire che mi impaurisce e mi eccita allo stesso tempo?”
Sorrisi, abbassando lo sguardo e dicendogli piano “Sei un porco, ti &egrave venuto il cazzo duro…”

Mio marito &egrave sempre stato un uomo sicuro di s&egrave, un capo per necessità sul lavoro, un leader tra i suoi amici. Quello che voleva lo avrebbe ottenuto, portandomi per mano sulla sua stessa strada.
Dopo quella sera non sono riuscita a riappropriarmi di me stessa, mi sono persa, ho ceduto e mi sono concessa a loro.
Ed ecco che dopo serate, notti, weekend spesi in tre, e sempre condivisa, me stessa per loro…mio marito ha proposto di farlo venire a casa nostra, in modo stabile.
“Chiara &egrave all’università, durante la settimana Claudio può vivere a casa nostra…se per te non ci sono problemi…naturalmente!”
“Naturalmente”, come avrei potuto dire di no? Nella condizione di perenne eccitazione (permanente eccitazione mentale e picchi di foga sessuale) non avrei mai detto di no.

Così Claudio venne a stare da noi, la notte nello stesso letto, cena e colazione…una mamma completa. Servizio gratuito.

Mi marito lo guardava mentre lui mi scopava, iniziò così a partecipare sempre meno, preferendo rifugiarsi nella masturbazione anziché nel piacere di infilarsi nel mio corpo. Iniziò a domandare di essere insultato…di essere chiamato cornuto e porco. ‘Cornuto e porco’ era quello che mi piaceva dirgli, e fargli il dito medio o la lingua mentre nostro figlio mi scopava davanti a lui’nnon immaginate che senso di liberazione mi potesse dare.

Quello che di giorno era il capo, il boss di Claudio….dentro le mura di casa e di notte diventava un uomo sottomesso. Guardava o dormiva mentre Claudio mi fotteva e a volte era così superfluo che dovevamo chiedergli di andare a dormire in sala, sul divano.

Mio marito ora &egrave l’ombra di sé stesso, e della donna che ero io non rimane più traccia. Resto sempre una madre di famiglia, anche se una mamma “completa”
Le confidenze con Claudio erano all’ordine del giorno come si fa tra amanti, tra amici, tra mamma e figlio (quando c’&egrave davvero molta confidenza). Un giorno mi chiese se avessi mai amato altri uomini oltre a Enrico.
“Sì, ho avuto altri fidanzati, ma più di tutti mi ero affezionata a Valerio….ho sofferto molto quando &egrave finita. Ma alla fine ho Enrico, una figlia stupenda…e un figlio magnifico come te, e mi sento appagata!”
” E lui?” chiese subito Claudio
“Lui &egrave uno stimato avvocato, &egrave quello che ha quella bella villa sulla rotonda all’entrata della città…anche lui ha una bella moglie…”
Una settimana dopo aspettavo Claudio seduta nel nostro bar, in quello dove io e lui prendiamo i nostri aperitivi ed eccolo che si presenta con Valerio, mio ex-storico.

“Sei sempre stupenda! ” -esordisce lui, con quell’aria spavalda e quella faccia da schiaffi che ancora si ritrovava

In breve: era stato Claudio a organizzare l’incontro….e Valerio non ci mise molto a dirmi che sapeva tutto, di me e del mio rapporto di mamma-completa e che si era presto pentito di avermi lasciata molti anni prima e che era stato l’orgoglio, e solo l’orgoglio a soffocare il suo buonsenso, quello che lo avrebbe fatto tornare sui suoi passi, con me, per noi.

Ne volevo parlare con Enrico…di Valerio….di tutto, di come stavo andando piacevolmente alla deriva.

“Lo so amore che lui non ti sta simpatico, ma se lo facessi sempre con qualcuno che tu approvi…che gusto ci sarebbe?”

Avevo deciso io, o almeno ero convinta di aver deciso quello che Claudio mi aveva proposto e predisposto.

bubyna69@outlook.it

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