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UNA MORA PER DUE MORI

By 17 Luglio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

UNA MORA PER DUE MORI
Bip, bip, Bip bip!!! Ero tornata a casa da pochi minuti, mi ero tolta le scarpe con tacco 10 che indossavo solitamente al lavoro, avevo tolto la gonna e l’unico mio desiderio in quel momento era quello di fare un bagno caldo rilassante quando il rumore caratteristico fatto dal cellulare quando riceve un messaggio attirò la mia attenzione. Oh cavolo, pensai, spero proprio che non ci siano problemi al lavoro, in quei giorni era stata assunta una nuova impiegata che, un po’ per la giovane età e per l’inesperienza ed un po’ per sua incapacità doveva essere seguita passo passo e capitava spesso che mi chiamasse per aiutarla a risolvere qualche problema. Ero stanca e l’unica cosa che volevo in quel momento era fare un bagno caldo per rilassarmi.
Con riluttanza presi il cellulare ed aprì la sezione dei messaggi. I messaggi in realtà erano due, uno era della semplice pubblicità, l’altro invece diceva così: ti aspetto, ho pronto per te 18 cm di carne e, se vorrai, anche una ‘grossa’ sorpresa. M. Il numero era privato però il mittente mi era ben noto, era Maurice, un senegalese che abitava in un appartamento di un condominio vicino. Più volte avevo avuto modo di provare i suoi 18 cm di carne e tutte le volte ero rimasta molto soddisfatta, oltre alle dimensioni, infatti, aveva una resistenza incredibile, mi ricordo che una volta facemmo sesso per quasi due ore, io avevo avuto almeno 4/5 orgasmi ma lui non voleva saperne di venire e poi c’era un’altra caratteristica che lo rende speciale, il suo cazzo quando è in tiro non era dritto come la maggior parte ma era rivolto verso l’alto in questo modo riesce a stimolare la parte interna della vagina ed a provocarmi orgasmi molto intensi.
Ero combattuta, una parte di me voleva fare un bagno rilassante e poi sdraiarmi sul divano e guardare un bel film, la parte troia di me invece già immaginava il piacere che avrebbe provato sentendo dentro quei 18 cm di carne dura e poi ero curiosa di sapere in cosa consisteva la ‘grossa’ sorpresa, la decisione quindi fu subito presa, feci una doccia veloce, indossai un paio di autoreggenti, una gonna pulita che mi arrivava appena sotto il ginocchio abbastanza larga da poter essere sollevata senza problemi, una camicetta ed un paio di scarpe con un tacco non troppo alto ma che comunque slanciasse la figura. Non indossai appositamente l’intimo, non occorreva. Usci di casa, scesi in strada e mi diressi verso l’appartamento di Maurice, prima di arrivare mi osservai per l’ultima volta nel riflesso di una vetrina, che mi restituì l’immagine di una donna mora sui 35 anni, sensuale, con un seno di una quarta misura, tenuto su da anni di palestra ed un culo sodo che attira le attenzioni dei passanti, truccata quel tanto che basta per nascondere qualche imperfezione arrivata trovai sotto il portone suonai al campanello.
Chi è, una voce profonda rispose al citofono.
Sono Nicole, ho un appuntamento con Maurice risposi.
Ah sì sì, sali pure, ti stiamo aspettando!!! E mentre lo diceva gli scappò un sorriso
Rimasi un po’ perplessa, non immaginavo ci fosse qualcun altro, ma comunque presi l’ascensore salì a casa. Arrivata a casa trovai la porta socchiusa. Permesso, posso entrare?
Entra, vieni pure, Maurice arriva subito è sceso a comprare qualcosa da mangiare. La voce proveniva dalla cucina, mi affacciai e vidi un uomo di colore, alto sicuramente più di un metro e novanta, con le spalle larghe che indossava solo un paio di pantaloni, aveva un fisico favoloso, i muscoli erano ben definiti ed abbinati alla carnagione scura gli conferivano un aspetto se è possibile ancora più imponente. La vista di quell’uomo mi aveva affascinato, e sentivo che anche il mio intimo aveva reagito. Mi guardai intorno per distogliere lo sguardo e lui, forse capendo il mio turbamento ne approfitto per andare in camera ad indossare una maglietta.
Piacere sono Idris disse, una volta tornato, presentandosi e porgendomi la mano, piacere mio, io sono Nicole.
Sono un amico di Maurice, sono arrivato oggi e starò per un po’ ospite qui a casa mi disse, quasi volesse scusarsi. Io invece sono una vicina di casa di Maurice, abito in quel condominio lì e con il dito indicai fuori dalla finestra il palazzo dove abitavo. In quel momento la porta si aprì ed entro Maurice.
Ah vedo che avete già fatto conoscenza, disse rivolgendosi a me, ero sceso a prendere due pizze da mangiare, le divideremo in tre anche perché sono abbondanti e poi è meglio se ci teniamo leggeri e mentre lo diceva si toccava platealmente i pacco nei pantaloni, nel sentire quelle parole Idris abbozzò una risatina. La situazione era fin troppo chiara i due amici volevano divertirsi con me ed io sentivo che la mia fighetta si stava già inumidendo.
No, non ti preoccupare, non pensavo che ci fosse un tuo amico, torno un’altra volta, tentai di dire anche se, per la verità, era solo una finta e poi ero curiosa di vedere la ‘grossa’ sorpresa di cui parlava nel messaggio.
Non se ne parla proprio disse Maurice, e poi sono stato io ad invitarti, vedrai non te ne pentirai, su siediti che tagliamo le pizze, io intanto prendo qualcosa da bere. Ormai ero in ballo e decisi di ballare, però volevo condurre io il gioco, quindi mentre Idris sistemava il tavolo io seguì Maurice in cucina, per aiutarlo a portare le posate ed i bicchieri, lui non si era accorto della mia presenza e pertanto rimase meravigliato quando avvicinandomi al suo orecchio gli sussurrai: sei un vero porcellino lo sai? Ho capito il tuo gioco, spero davvero che la sorpresa di cui parlavi sia veramente grossa!!!, e mentre gli dicevo queste cose infilai una mano nei pantaloni e gli toccai il cazzo già in tiro.
Allora arrivano queste posate, io ho fame, disse Idris dall’altra stanza.
Non te ne pentirai, oggi ti faremo godere come non hai mai fatto, mi rispose Maurice. Eccoci, arriviamo rispose rivolto a Idris-
Mangiammo le pizze seduti al tavolo e la discussione, complice anche la birra, si fece subito piccante, i due amici facevano battute spinte anche se non volgari l’atmosfera divenne subito frizzante fu Maurice a fare la prima mossa, era seduto accanto a me e mentre raccontava l’ennesima barzelletta spinta appoggiò la mano sulla gamba e la spinse sempre più in alto fino ad arrivare all’inguine, ed ad accarezzare delicatamente le labbra della patatina, io a quella carezza reagì socchiudendo gli occhi, inarcando la schiena ed emettendo un mugolio di piacere, la cena era ormai finita potevano iniziare i giochi.
Maurice continuava a parlare e ad accarezzarmi con la mano, io ormai ero in preda ad una eccitazione incontrollabile, ed aprì bene le gambe per permettergli di introdurre bene le dita nella figa ormai fradicia.
Dopo un paio di minuti si fermò, tolse le dita dalla figa e se le portò al naso. Uhmmm che buon odore che ha la tua figa, vieni disse rivolgendosi ad Idris, vuoi sentire anche tu il sapore? Idris che non aspettava altro, mi prese letteralmente in braccio mi appoggio distesa sul divano e si tuffò con la testa sotto la gonna iniziando al leccarmi la figa provocandomi dopo pochi secondi un primo potente orgasmo, intanto anche Maurice si era alzato e toltosi i pantaloni aveva avvicinato il suo cazzo già abbastanza in tiro al mio viso invitandomi a prenderlo in bocca, non me lo feci ripetere due volte, aprì la bocca e inizia a leccare la cappella rendendola subito lucida e turgida, mi trovavo quindi in balia di due uomini che avevano tutte le intenzioni di aprirmi per bene.
Succhia, succhia bene, fammelo diventare duro che poi tra poco ti spacco, Maurice mi incitava e nel frattempo Idris continuava a leccarmi la figa io ero in trance quelle volgarità contribuivano ad eccitarmi ancora di più, dopo qualche minuto Maurice si stacco dalla mia bocca, mi sollevò dal divano e mi appoggiò sul tavolo, adesso ti spacco tutta, disse, vedrai quando tornerai a casa avrai tutti i buchi larghi, detto questo posizionò il cazzo all’ingresso della figa e con decisione me lo infilò tutto dentro, la figa lubrificata dai miei umori accolse senza problemi il cazzo di Maurice, mi sentivo riempita e godevo come un’ossessa. Intanto Idris si era spogliato e voleva anche lui la sua razione di piacere, nel frattempo io sotto i colpo di Maurice godevo in continuazione, ero distesa con la schiena sul tavolo e con gli occhi chiusi mi godevo la scopata con Maurice, quando ad un certo punto sentì appoggiare alla bocca qualcosa di grosso e la voce di Idris che mi diceva: dai troia fammi vedere quanto sei brava a fare i pompini, vediamo se riesci a prenderlo tutto, aprì gli occhi mi trovai davanti un cazzo che definirlo grosso mi sembra riduttivo era senza dubbio lungo almeno 25cm e poi grosso, talmente grosso che per quanto mi sforzassi non riuscivo a prenderlo in bocca completamente, allargai le labbra per cercare di accoglierlo per intero però era veramente grosso, mi sentivo soffocare e quindi mi limitavo a leccarlo Maurice intanto mi incitava dicendomi dai facci vedere come lo prendi in bocca, questa volta sono sicuro che ti apriamo davvero, in effetti ero terrorizzata all’idea di prendere quel bestione in figa, però al tempo stesso mi sentivo eccitata, dopo qualche secondo Idris volle prendere il posto di Maurice, si cambiarono di posto e si posizionò tra le gambe, ero spaventata, prese una crema lubrificante e iniziò a spalmarla sia sulla cappella che sulle labbra poi la posizionò sulla figa ed iniziò a spingere. Lentamente quel bestione iniziava a farsi strada dentro di me, mi sentivo riempita come non mi era mai capitato centimetro dopo centimetro entro quasi per intero fino a raggiungere il collo dell’utero. Ero piena. A quel punto Idris iniziò un lento ed estenuante su e giù, ogni volta che lo toglieva poi lo affondava dentro mi sembrava di svenire per quanto era grosso, e godevo, godevo come non mi era mai capitato.
Sì, sìì, sìììììììì riempimi tutta, spaccami, voglio sentirlo bene aprimi, a quel punto Idris mi sollevo dal tavolo e si stese per terra io, sempre impalata, ero ora distesa sopra di lui ed offrivo in maniera oscena il culo a Maurice che voleva prenderselo, infatti appoggio le dita all’ano ed iniziò a lubrificarlo. Altre volte mi aveva inculata però con quel grosso cazzo piantato in figa avevo paura che mi avrebbero squartato se Maurice mi avesse inculato, provai quindi a ribellarmi, ma Maurice era ormai deciso, non ti preoccupare ora metto un po’ di crema e vedrai che non ti farò male, appoggiò quindi la cappella all’ano e lentamente si fece strada ora ero veramente riempita. Rimasero fermi qualche secondo per permettermi di abituarmi alla loro presenza e poi, gradatamente, cominciarono a stantuffarmi, all’inizio fu un po’ difficile però poi presero il ritmo, quando usciva Idris entrava Maurice e viceversa, andarono avanti almeno 5 minuti durante i quali non so quanti orgasmi ebbi. Continuavo ad urlare e a incitarli (come se ce ne fosse bisogno) ero veramente infoiata. Dopo il mio ennesimo orgasmo erano pronti anche loro a godere, il primo ad uscire fu Maurice, si avvicinò alla bocca e volle che glielo prendessi in bocca, dopo pochi secondi esplose in una sborrata copiosa, bevvi gran parte dello sperma come la più consumata delle porno star. Dopo toccò a Idris godere, anche lui usci dalla figa e si avvicinò alla bocca ed esplose in un orgasmo incredibile, sembrava una fontana, mi imbrattò tutta, viso, capelli, tette ovunque avevo dello sperma sembrava non finire mai, alla fine dopo un ultimo schizzo si accasciò steso accanto a me esausto ma contento.
Io mi sentivo tutte le parti del corpo indolenzite, avevo le labbra della figa aperte all’inverosimile anche il culo era aperto a dismisura però avevo goduto come non mi era mai successo fino ad allora.
Dopo essermi ripulita al meglio , mi rivesti li salutai ed andai via avevo proprio bisogno di concedermi un bagno ristoratore, li lasciai stesi sul divano con i loro cazzi momentaneamente mosci, sembravano due guerrieri alla fine di una dura battaglia, sapevo che la faccenda non finiva così, sicuramente li avrei rivisti.

Sono graditi commenti, osservazioni e critiche all’indirizzo mail salope1979@yahoo.it. Vi aspetto numerosi

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