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Racconti Erotici Etero

Una partita a biliardo

By 15 Settembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

 

1

Elena era a casa, si preparava per uscire con il suo uomo, Giuseppe. Elena era una bella ragazza di 24 anni, alta circa un metro e sessantacinque centimetri, capelli castani tendenti al rosso, una terza abbondante di seno, un sedere piuttosto prominente e  gambe sensuali. Quella sera di maggio sarebbero usciti insieme, erano le 18 e lui sarebbe passato a prenderla tra un ora. Aveva appena il tempo per fare una doccia, decidere cosa indossare, truccarsi e vestirsi. Indossava una tutina aderente, che modellava perfettamente il suo bel culo, ed una magliettina. Il reggiseno in casa non lo metteva mai, le dava fastidio, e spesso non lo metteva nemmeno quando usciva.

Si tolse i calzoni della tuta, poi la maglietta, rimanendo in mutandine. Si avviò verso il bagno e accese l’acqua. Aspettando che l’acqua divenisse calda tornò un attimo in cucina per bere un bicchiere d’acqua. Nel tornare al bagno, passò per camera dove aveva gli altri vestiti, e si tolse pure le mutandine rimanendo nuda. Poi si avviò verso la doccia. Nel farlo però si accorse che la finestra della camera dove si era spogliata era rimasta aperta tutto il tempo, e scrutando fuori di essa notò che dall’appartamento dei vicini qualcuno la stava osservando.

Si avvicinò alla finestra per vedere meglio. Era il ragazzino quindicenne dei vicini che la spiava con un binocolo. Quel ragazzino incredulo stava ammirando il corpo nudo della sua bella vicina, le sue tette, la sua fica rasata. Elena sentì un brivido correrle lungo la schiena, ed una vampata al basso ventre quando realizzò che quel ragazzino la stava osservando. Elena indugiò un attimo, poi si girò. Fece finta di far cadere una cosa dal tavolinetto che aveva vicino.

Nel raccattare l’oggetto si piegò completamente, senza piegare le ginocchia. Offrendo così al ragazzino la visione delle labbra della sua vagina strette e affusolate, chiuse dalle belle chiappe del suo culo. Poi si avviò finalmente verso la doccia. Elena era eccitata dallo spettacolo offerto a quel ragazzino. Ogni volta si faceva guardare, anche quando faceva sesso con Giuseppe, pure lui infatti non era indifferente a queste esibizioni. In più di un’occasione i due si erano accorti del ragazzino mentre facevano sesso a casa di Elena. Facevano  apposta ad assumere posizioni provocanti, e a fare sesso in una zona che dalla finestra fosse perfettamente visibile. Ritenevano che quel ragazzino fosse molto fortunato nel poter assistere alle loro performance. In quelle occasioni davano il meglio.

Entrò nella doccia e l’acqua calda che scorreva lungo la sua pelle liscia e vellutata la rilassava. Si insaponava ed accarezzava le sue belle forme, immaginando che fosse il suo uomo a farlo, come piaceva tanto ad entrambi. Toccava ed accarezzava il suo seno, i suoi capezzoli, il suo sedere. Ogni volta che faceva la doccia da sola era sempre la stessa storia. Non ce la faceva a non masturbarsi. Le sue mani finivano inesorabilmente nella sua vagina, a giocare con il suo clitoride, e poi si infilavano dentro la vagina. Ebbe un orgasmo più che soddisfacente, quindi finì di lavarsi ed uscì dalla doccia. Si mise l’accappatoio, si asciugò i capelli e andò in camera.

Era il momento di decidere cosa mettersi. Oggi aveva voglia di stupire Giuseppe. Dopo un po’ decise di indossare una minigonna attillata nera, ed una magliettina bianca, aderente, senza maniche e con una generosa scollatura sul davanti. Avrebbe indossato un paio di scarpette nere anch’esse, con un tacco di dodici centimetri. E poi c’era il discorso intimo. Elena era indecisa se metterlo oppure no. Avrebbe voluto farne a meno. Era sicura di non mettere calze e reggiseno, ma alla fine decise di indossare le mutandine. Un perizoma di pizzo semi trasparente in corrispondenza della vagina e bianco così da risaltare sotto la mini.

 

Elena non poteva saperlo, ma la decisione di uscire di casa quasi senza intimo, avrebbe avuto conseguenze piuttosto interessanti sulla serata sua e del suo uomo. Alla fine quando completò  il trucco si guardò allo specchio. Si sentiva proprio una gran figa, sapeva che vestita in quel modo avrebbe eccitato Giuseppe e che gli occhi di tutti sarebbero stati su di lei, per la gioia di entrambi. Alla fine Giuseppe arrivò. Sentì infatti il clacson della sua macchina. Prese la borsetta bianca, uscì di casa, chiuse la porta a chiave e si avviò per le scale del condominio. L’ascensore infatti era rotto.

 

Quando arrivò in fondo alle scale, si fermò un attimo per ricomporsi. Infatti la mini era già salita, si poteva vedere l’attaccatura dei glutei alle cosce e le mutandine bianche. Tirò la mini molto stretta più che poté con un movimento sinuoso ed uscì. La macchina di Giuseppe era proprio davanti all’ingresso. Aprì la portiera dal lato passeggero ed entrò. Salutò Giuseppe con calore, baciandolo con passione. Lui le mise una mano nel seno, prendendogli una tetta come si farebbe con una pallina antistress. Era la sua firma, ogni volta la salutava così.

Elena notò la sguardo famelico di Giuseppe, e ne fu felice. Si guardò un attimo e capì il perché dello sguardo del suo uomo. Le sue gambe in pratica era del tutto nude, le tette abbondanti e bene in vista dalla scollatura. Aveva le gambe leggermente aperte, e la mini era salita molto. Giuseppe le infilò una mano sotto la gonna prima di partire. Anche questa era una loro piacevole abitudine. Poi partirono. Giuseppe le propose di andare a fare un aperitivo al bar li vicino, e tanto che c’erano magari avrebbero fatto una partitina a biliardo.

Ogni volta che indossava una minigonna Giuseppe voleva sempre giocare, e anche in molte delle altre occasioni. Al bar era ormai uno spettacolo regolare quello che offrivano. Elena pensava che a Giuseppe piacesse esibirla, e a lei pure non dispiaceva. Dopo poco arrivarono. Giuseppe parcheggiò la macchina. La baciò nuovamente, poi uscirono. Elena aveva la mini che le arrivava a metà culo. Con un movimento ancheggiante la mise apposto, ma una macchina aveva già fatto in tempo a passare e a suonare il clacson in segno di approvazione. Giuseppe la prese sottobraccio, e si avviarono verso il bar.

 

2

Il bar era piuttosto affollato. I due entrarono e Elena non passava di certo inosservata, ormai gli avventori del bar avevano imparato a conoscerla. Giuseppe era molto orgoglioso di lei, di poterla esibire in posti come quello. Si avvicinarono al bancone, e ordinarono due Mojito. Elena era appoggiata al bancone, col busto in avanti. Il barista rimase ipnotizzato dall’immagine delle tette di Elena che ben modellate dalla maglietta, e quasi del tutto esposte nella parte superiore al capezzolo, pendevano quasi oscenamente davanti ai suoi occhi.

Dalla posizione in cui era il barista poteva vedere dentro la maglietta, ed aveva una visione quasi completa del suo seno. Da dietro invece si potevano vedere le gambe slanciate e nude di Elena. Aveva portato il bacino indietro, e la minigonna era leggermente salita. Da dietro tutto il bar poteva vedere l’attaccatura delle chiappe alle cosce, il perizoma bianco, e la mano di Giuseppe che trionfalmente accarezzava quella meraviglia, a sottolineare il suo dominio su quel magnifico corpo.

Dopo aver ricevuto il drink Elena si girò, appoggiandosi con i gomiti al bancone, e inarcando la schiena all’indietro. Così mostrava il resto di se, le belle cosce, le tette straripanti, i sui capezzoli che ormai spuntavano prepotentemente dal tessuto della maglietta aderente. Dalla giusta posizione si potevano vedere pure le trasparenze di pizzo bianco che risaltavano molto con il nero della mini e che cercavano di coprire il pube di Elena. Giuseppe infilò la mano sotto la mini a coprire e massaggiare proprio quella zona di Elena, e baciandola al contempo, sotto gli occhi di tutti. Elena era eccitatissima, i suoi capezzoli stavano reagendo piuttosto velocemente e anche il clitoride non rimaneva indifferente. Vedeva gli uomini e i ragazzi del bar mangiarla con gli occhi, questo le piaceva. Ad un certo punto Giuseppe le chiese di fare due tiri a biliardo.

 Elena fece finta di farsi pregare, ma poi accettò volentieri l’offerta. Si avviarono dunque verso la stanzetta dove c’era il tavolo, non era libero, ma al loro arrivo quelli che stavano giocando cedettero loro il posto. Sistemarono le palle e iniziarono a giocare. Il primo fu Giuseppe, fece una buca prima di passare il gioco a Elena. Ora era il suo turno e voleva divertirsi un po’. Camminò un po’ intorno al tavolo. Ad ogni passo le sue tette ballavano vistosamente. Il tavolo era circondato da una piccola folla di curiosi. Elena passava davanti a loro, su quei tacchi, molto lentamente, come stesse facendo una sfilata, con la stecca in mano. Raggiunse il punto più lontano del tavolo dalla palla bianca.

La guardò un attimo, dopo di che si piegò a 90°, completamente appoggiata con il busto sul tavolo, e anche leggermente in punta di piedi. Faceva finta di provare il colpo, anche se in realtà aveva già individuato quello che avrebbe poi effettuato per davvero. Nel fare questo movimento la minigonna si alzò completamente, e il suo culo rimase completamente esposto. Subito i presenti si accalcarono dietro di lei per non perdersi lo spettacolo. Dopo poco si rimise in piedi, fece qualche passo con il culo all’aria, poi posò la stecca, e con un movimento molto provocante si rimise apposto la mini. Fatto questo guardò un attimo dietro di lei.

Vide molti volti allucinati, sguardi arrapati. Ne fu felice. Poi guardò Giuseppe, leggeva nei suoi occhi un misto di gelosia ed eccitazione, che poi era decisamente dimostrata dal vistoso rigonfiamento che c’era nei suoi calzoni. Quindi raggiunse il punto da cui avrebbe fatto il colpo vero e proprio. Si piegò nuovamente, anche se meno di prima. Colpì la palla e fece una facile buca. Si rialzò, e senza molto farci caso si avviò verso l’altra parte del tavolo. Notò che la mini si era nuovamente alzata, anche se stavolta non aveva fatto apposta. Decise di lasciarla così. Il punto in cui avrebbe colpito le garantiva una probabile nuova buca piuttosto semplice.

Era su un angolo, e appoggiato li vicino c’era un ragazzone, che stava osservando eccitato, colto da una evidente erezione, come molti in quel bar. Elena si piegò, volutamente più del necessario, arrivando a strusciare il suo culo praticamente nudo con l’erezione evidente del ragazzone. Elena sentiva il pene in erezione dietro la stoffa dei jeans premerle contro le chiappe. Accennò un piccolo movimento verticale del bacino, quasi a voler fare una sega a quel ragazzo. Poi andò per colpire la palla. Mentre si concentrava sentì il ragazzo che aveva messo le mani sui suoi fianchi. Decise di finire il colpo. Mentre le mani del ragazzo erano arrivate fino al suo seno, che da davanti era bene in vista per via della scollatura. Elena fece un’altra buca. Ci fu un applauso caloroso. Elena non sapeva se per via dello show che stava imbastendo, o per via della buca, ma la risposta era piuttosto ovvia.

Questa volta si mise apposto la minigonna, anche se di li a poco si sarebbe trovata nuovamente col culo all’aria. Ormai i suoi capezzoli erano oscenamente dritti, e la sua fica cominciava a bagnarsi. Nel posizionarsi lanciò un occhiata a Giuseppe. Era rosso in viso, stava parlando con un uomo vicino a lui. Era più basso di lui, ma ben piazzato fisicamente, e stava abbracciando una ragazza. Era più alta di Elena, almeno 15 cm di più. Bionda e snella, piuttosto piatta ma con un bel fisico. Indossava un paio di jeans attillati ed una camicetta molto carina. Probabilmente era la sua ragazza. Tutti e tre la guardarono per un paio di secondi, poi ripresero a parlare. Elena rimase un attimo perplessa. Poi giocò nuovamente, ma stavolta niente buca. Il gioco passò a Giuseppe.

Alla fine vinse Elena, ma Giuseppe aveva rimontato. Finita la partita Elena pensò che l’esibizione si fosse conclusa, così come alcuni dei presenti. Giuseppe le venne incontro, la baciò e la presentò alla coppia. Si chiamavano Luca e Valentina. Giuseppe le disse che avevano una proposta interessante.

 

3

Giuseppe le spiegò brevemente la cosa. L’idea era di fare un torneo due contro due. La ragazza della coppia che perdeva una partita doveva togliersi un vestito a discrezione della coppia vincente. Perdeva la coppia la cui donna rimaneva nuda completamente, e chi vinceva aveva diritto a passare una notte intera con la donna del perdente, luogo e modalità a discrezione del vincitore. Le scarpe non contavano e andavano subito tolte. Le regole erano poche, la fica era l’ultima parte del corpo a dover rimanere scoperta e i vestiti a coppie come calze contavano per uno.

Inoltre non contava il numero dei capi d’abbigliamento indossati, se una donna della coppia avversaria indossava solo un vestito, oppure tutto il guardaroba era lo stesso e non era tenuta a comunicarlo all’altra coppia. Elena e Giuseppe sapevano che probabilmente erano in svantaggio, visto che Elena non indossava ne calze ne reggiseno. Elena era titubante, Giuseppe anche, ma erano entrambi molto eccitati dalla cosa. Dopo un paio di minuti decisero di accettare la sfida. Giuseppe e Luca andarono quindi a parlare col barista per avere l’autorizzazione a procedere.

 Alla fine lo convinsero, a patto però che facesse pagare una sorta di ingresso alla saletta per chi volesse assistere e che i commenti del pubblico fossero liberi, come allo stadio. I due accettarono volentieri ed entusiasti tornarono da Valentina ed Elena, che nel frattempo avevano scambiato due chiacchiere. Luca salì su una sedia e cominciò ad esporre a voce tonante ai numerosi presenti quello che stava per succedere, le regole del gioco e il pedaggio da pagare per assistere. Pedaggio che fu stabilito dal barista a 30 euro a testa. I clienti del bar ne furono entusiasti e si affrettarono a pagare. In breve la saletta era colma. La sfida iniziava.

Elena si tolse le scarpe, e camminava a piedi nudi. Il pavimento era freddo, e la cosa le creava qualche problema. La prima partita fu molto equilibrata, Giuseppe ed Elena si alternavano al tavolo nell’uso della stecca, così come Luca e Valentina. Elena era la più appariscente. La sua mini era perennemente fuori posto, ed il suo culo praticamente sempre esposto alla vista dei presenti. Elena non faceva in tempo a sistemare la gonna, che subito saliva nuovamente. Anche il suo seno non faceva altro che ballare, i suoi capezzoli erano già in erezione e lo spettacolo era già molto eccitante per tutti i presenti. Tutta l’attenzione che Elena attirava su di se la deconcentrava e la rendeva nervosa. La posta in palio era molto alta e non voleva perdere, o almeno così credeva.

Quando si piegava per colpire, più che al colpo pensava a quelli davanti a lei che avevano le sue belle tette in primo piano e che commentavano pesantemente ad alta voce, oppure a chi era dietro al suo culo, che la gonna non riusciva a coprire. Non giocava bene come al solito. Valentina invece avvantaggiata dal suo fisico e dal look meno appariscente era molto più fredda, e sbagliava raramente un colpo. La prima partita fu vinta da Luca e Valentina. Elena e Giuseppe si guardavano, Elena gli accennò scusa bisbigliando, ma Giuseppe con uno sguardo e parole dolci riuscì a consolarla. Dopo pochi secondo di consultazione Luca e Valentina decisero che Elena doveva togliersi le mutandine. Subito il bar esplose. Elena protestò ricordando la regola sulla fica che doveva rimanere coperta fino alla fine. Luca e la sua donna ribattevano dicendo che infatti la fica di Elena sarebbe rimasta coperta dalla mini. Tutti sapevano in quel bar che ciò non era vero, ma in teoria il discorso non faceva una piega. Alla fine si appellarono al barista, il quale ovviamente diede ragione alla coppia vincente.

Elena doveva quindi togliersi le mutandine e mostrare ai presenti la sua fica in tutto il suo splendore. Nonostante le varie esibizioni non era mai arrivata a questo punto. Incoraggiata dal pubblico trasse un respiro profondo e si tolse il perizoma di pizzo. Luca lo pretese, ed Elena glielo consegnò. Luca lo annusò profondamente, dopo di che lo consegnò ad uno degli spettatori. In breve le mutandine di Elena fecero il giro del bar. Erano decisamente bagnate. Tutti nel bar ora sapevano che Elena era già al limite dell’orgasmo e ne avevano assaporato gli umori. Elena lo sapeva ed era più nervosa , imbarazzata ed agitata che mai. Probabilmente Luca e Valentina contavano proprio su questo fatto per vincere la sfida.

 

4

Cominciò quindi la seconda partita. Ora ogni volta che Elena si muoveva, si piegava e si allungava il suo culo rimaneva completamente nudo, la sua fica al vento. La mini ad un certo punto non la tirava nemmeno giù, era un lavoro inutile. Il pubblico aveva occhi solo per lei, ed Elena era molto impacciata. Guardava Giuseppe, anche lui era turbato e come molti dei presenti aveva una possente erezione. Il pubblico era arrapatissimo, ed Elena era incredibilmente imbarazzata. Tutti i presenti potevano ammirare il suo culo e la sua fica. Anche l’eccitazione cominciava a farsi pesante.

Elena aveva infatti i capezzoli incredibilmente eretti, ed il clitoride le si era svegliato. Giuseppe la guardava e i suoi occhi sprizzavano una gelosia ed eccitazione anche più forti del solito. Elena non concludeva molto, però riuscì ad imbucare la 8 nella buca centrale quasi subito e questo diede loro un grande vantaggio. Giuseppe al contrario di Elena era in palla ed imbucava spesso. Alla fine vinsero loro. Decisero che Valentina dovesse togliersi i calzoni, e così fece. Sotto aveva delle mutandine rosa molto delicate. Le sue gambe erano snelle e sensuali, il suo sedere sodo e tondo anche se piccolino. I presenti applaudirono calorosamente. Aveva ai piedi delle calze rosa corte e abbondanti, da ballerina anni 80. Il tutto insieme alla camicetta e ai capelli biondi raccolti la rendeva molto sexy. Ora anche lei attirava l’attenzione. Pure Giuseppe infatti si perse per interminabili istanti tra le chiappe di Valentina,  anche se l’attrazione maggiore per i clienti del bar era sempre Elena. 

La terza partita fu molto eccitante per i presenti. Elena e Valentina facevano a turno a piegarsi e mostrare le loro forme al pubblico pagante in pose molto arrapanti. Si sentiva un forte odore di sperma nell’aria. Elena continuava a calamitare gli sguardi dei più, per via della mini, delle sue chiappe nude e del suo clitoride sempre più gonfio. Elena riusciva a controllarsi e ad evitare l’orgasmo in pubblico, ma rimaneva sempre sul filo del rasoio, al limite dell’orgasmo. Ad un certo punto si trovò di fronte ad un tiro molto difficile. Elena dovette salire a sedere sul bordo del tavolo, dando la schiena al tavolo stesso. Fece passare la stecca dietro la schiena cercando di colpire la biglia bianca che era proprio al bordo del tavolo.

 Nel trovare l’equilibrio allargò pericolosamente le gambe, e da li davanti la sua fica la si poteva vedere in tutto il suo splendore. Si vedevano chiaramente le sua labbra umide ed il suo clitoride gonfio e pulsante. Si sentì uno scatto da cellulare e si vide un lampo. Qualcuno aveva fatto col suo cellulare un bel primo piano della fica di Elena. Il rumore ed il lampo però disturbarono Elena che sbagliò il colpo, imbucando per sbaglio la biglia numero 1. Avevano perso. I due protestarono, ma il pubblico ed il barista erano inflessibili, Elena doveva togliersi la maglietta come avevano ordinato Luca e Valentina. Elena dunque più agitata che mai non aveva scelta, e si tolse la maglietta. A questo punto il bar esplose. Elena non aveva il reggiseno, e le sue belle, sode ed abbondanti tette erano ora nude ed esposte agli occhi di tutti i presenti. Elena aveva addosso solo la mini, e praticamente era già nuda. Valentina invece aveva ancora indosso le calze, la camicetta, il reggiseno e le mutandine. Bastava perdere solo un’altra partita e Giuseppe avrebbe dovuto cedere Elena a Luca. Ora era nervoso anche lui.

 

5

Le partite andarono avanti. Elena era praticamente nuda e tutti la guardavano. Ora anche il suo seno era nudo. I suoi capezzoli erano drittissimi, le sue tette le ballavano vistosamente ad ogni passo. Sia Elena che Giuseppe erano molto distratti e nervosi. Elena stava praticamente mostrando tutto il suo corpo nudo ad un trentina fra uomini, anziani e ragazzi del paese. Praticamente quasi tutti. Tutti avrebbero parlato di lei da quel giorno e per molto tempo del suo spogliarello. Le immagini rubate dai cellulari quella sera avrebbero fatto il giro di tutto il comune e anche di più.

 Magari sarebbero arrivate anche a suoi amici, o parenti. Elena era sempre più nervosa ed eccitata, pensava a queste cose invece che al gioco, e pensava che forse avevano esagerato quella volta, avevano fatto il passo più lungo della gamba. La partita successiva finì come la precedente. Luca restituì il favore, imbucando la 1 e regalando la vittoria a Giuseppe ed Elena. Valentina dovette togliersi la camicetta, e rimase in intimo e calzini. Era una donna molto bella, un fisico asciutto, snello e sensuale. Ancora però le sue parti intime erano ben coperte. Elena non sapeva quanto l’errore di Luca fosse stato calcolato. Il sospetto era che il tutto era stato studiato per prolungare lo show di Elena.

A questo punto Elena e Giuseppe chiesero una pausa per spezzare il gioco e riprendersi, ma non fu loro concessa questa possibilità. Subito un’altra partita. Elena era sempre più nel pallone. Ora si concentrava per evitare l’orgasmo. Pensava che sarebbe stata l’umiliazione finale venire in pubblico, davanti a buona parte della popolazione maschile del paese. Elena si stava preparando per tirare il colpo. Aveva il corpo disteso sul tavolo, con le tette schiacciate sul verde, ed i capezzoli che le davano un fastidio non indifferente in quell’occasione. Era piegata a 90 gradi e lo spettacolo da dietro era imperdibile.

Qualcuno non resistette alla tentazione di toccare Elena, un uomo di mezza età allungò una mano fino al suo clitoride sporgente e lo strizzò. Elena reagì sussultando e alzandosi. Emise un urlo e poi si irrigidì. Era il colpo finale, non ce la fece a trattenersi ed esplose in un possente orgasmo. Era appoggiata con le mani sul bordo del tavolo, con il davanti del corpo verso il pubblico, tremante, urlante con il corpo e la fica in preda a contrazioni muscolari molto forti. Elena venne quindi spruzzando abbondantemente  i suoi umori come un idrante davanti a lei, davanti all’occhio attento dei numerosi presenti e dei loro cellulari. Elena si vergognava da morire ed il bar era esploso. Elena vedeva Giuseppe basito. Il suo sguardo esprimeva un arrapamento ed una gelosia che Elena non aveva mai visto nei suoi occhi. Giuseppe quando si riprese protestò, questa volta riuscì ad ottenere il riconoscimento che il gesto era stato chiaramente disturbante, e che nessun altro doveva ripetere un gesto simile.

Dopo un po’ ricominciarono a giocare. Elena era adesso stranamente più calma. Ormai infatti aveva mostrato tutto di se e non aveva più niente da far vedere. Col passare dei colpi era sempre più in palla e alla fine vinsero la partita, e anche quella successiva. Ora Valentina era rimasta in mutandine, i due avversari di Elena e Giuseppe cominciarono ad essere nervosi,  persero parte della propria sicurezza. Erano in parità. Ora anche Luca doveva giocare con la sua donna quasi completamente nuda, in balia degli sguardi e dei cellulari di tutti. Ora anche loro giocavano con la consapevolezza che uno sbaglio poteva essere fatale e determinare la sconfitta.

 

6

Iniziò l’ultima partita, chi vinceva la partita vinceva la sfida, anche se in quanto a partite vinte Elena e Giuseppe conducevano per 4 a 2. Infatti sia Elena che Valentina indossavano solo un capo d’abbigliamento. La minigonna per Elena e le mutandine per Valentina.

La partita fu molto equilibrata e tesa. Le due donne continuavano a fare la loro sfilata seminude intorno al tavolo e l’eccitazione era sempre più forte. Elena e Giuseppe erano in vantaggio. Quando finirono di imbucare le loro biglie, la coppia avversaria ne aveva ancora tre sparse per il tavolo. Elena e Giuseppe potevano quindi concentrasi sulla 1. Il destino volle però che per ben quattro volte la buca finale fosse mancata per un soffio da Elena e Giuseppe, che così si fecero rimontare. A quel punto il primo che la metteva dentro vinceva partita, torneo e scommessa. Elena ormai girava da due ore buone nuda in quel bar, con la stecca in mano, continuamente piegata e con le sue parti intime esposte a tutti i presenti. Ora però Elena aveva nelle mani il colpo della vittoria.

 Aveva le biglie posizionate benissimo, il colpo era facile facile. Elena stava già esultando dentro di se per il pericolo scampato. Per colpire doveva mettersi proprio davanti al punto in cui erano Luca e Valentina, che così avrebbero visto le sue parti intime completamente esposte ed aperte a sguardi indiscreti. Elena dopo un iniziale titubanza avanzò spavalda verso quel punto. Avrebbe mostrato a Luca quello che non avrebbe mai potuto avere. Era ben piegata, la gonna era tutta alzata e culo e figa erano chiaramente esposti. Elena si apprestava a colpire e proprio in quel momento Valentina le si avvicinò, approfittando subdolamente di un momento in cui il barista, ormai arbitro della sfida,  era distratto per via di un cliente alla cassa, infilò due dita profondamente e violentemente tutte dentro il culo di Elena, che urlò dal dolore, sobbalzò e sbagliò il colpo.

Il pubblico esplose, mentre Giuseppe si lamentava e sbraitava contro Valentina, che faceva finta di nulla supportata da Luca. Giuseppe ed Elena si appellarono al barista, che però non aveva visto niente. I due allora si rivolsero al pubblico, ma la maggior parte di loro non avevano potuto vedere, e chi aveva visto mentì appoggiando la coppia avversaria. Giuseppe ed Elena dovettero arrendersi ed accettare la furbata. Ora il colpo facile spettava a Luca. SI avvicinò alla biglia bianca. Il pubblico cominciò ad incitarlo. Nell’avvicinarsi al punto dove avrebbe fatto il suo tiro passò vicino ad Elena, dandole una sculacciata beffarda. Poi si chinò sul tavolo, lanciò un ultima occhiata perfida alla coppia e vinse la sfida. Il bar esplose, Elena doveva spogliarsi e concedersi a quello sconosciuto.

Elena rossa in viso, agitata e innervosita guardò Giuseppe. Anche lui era nel pallone come lei. Luca e Valentina si avvicinarono. Valentina dopo che si fu rivestita le strappò praticamente via la gonna, lasciandola completamente nuda. Dopo di che la prese per mano e le fece fare il giro della saletta, come fosse un trofeo. Elena era completamente nuda e stava sfilando in mezzo ad un orda di uomini arrapati. Anziani, uomini adulti e ragazzi. Elena si vergognava come non le era mai capitato in vita sua. E inoltre avrebbe dovuto concedersi a Luca, come pattuito prima che la sfida avesse inizio. Quando finirono il giro nel delirio generale si ricongiunsero ai due uomini. Al che Luca disse: “Bene, voglio riscuotere qui, adesso”.

 

 

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