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Racconti Erotici EteroTrio

una pazza notte liceale

By 13 Giugno 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Premetto di essere al mio primo racconto e cercherò di fare del mio meglio per incuriosirvi sempre più, buona lettura. Be sono uno studente ancora, alto circa 1,85 moro con un fisico asciutto e scolpito da qualche mese di palestra occasionale.

Tutto è cominciato un pomeriggio di quest’inverno, era una delle rare giornate tiepide quasi fuori stagione ed andai a trovare dei miei amici a scuola. Dopo qualche risata in compagnia e qualche battuta su alcune ragazze che passavano decidiamo di andare a prenderci una birra per poi tornare a scuola per il pomeriggio.

Arriviamo al bar all’angolo, vicinissimo alla scuola, in cui siamo ormai clienti abituali e con il proprietario ormai abbiamo legato. Ordinamo una birra a testa e ci rimettiamo a parlare. Le birre da una diventano due e poi tre, rendendoci conto dell’alterazione che ci stava prendendo decidiamo di salutare, pagare e tornare verso scuola.

Arrivati li ci mettiamo in un aula ed aspettiamo che arrivi la sera per dare il via alla festa per l’occupazione…

Il tempo passa lentamente ed i giri per la scuola ed i soliti saluti di cortesia con tutta la gente che si conosce anche solo di vista sono stati fatti. Finalmente dopo un tempo che è sembrato interminabile inizia la festa! quasi magicamente appaiono ovunque bottiglie di birra, vodka, rum, malibu, te, cocacola ecc.. e davanti a tutto quello non si poteva certo resistere! dopo un paio d’ore l’allegria generale è alta ed è il momento di riposarsi un attimo per una sigaretta in tranquillatà nel giardino più piccolo dove non c’è mai nessuno.

Esco e con mia grande sorpresa incontro due ragazze che parlano con uno che conosco di vista. Mi accendo la sigaretta, vedo che il tipo saluta e rientra. Mi avvicino per chiedergli come mai conoscessero Carlo e mi dicono che erano stati compagni di classe anni fa. Gli argomenti si succedono e si finisce per finire i più banali e ottenere finalmente qualche notizia utile. Sono entramebe single ed è da un po che non riescono a trovare un ragazzo, una perchè è troppo snob, l’altra perchè si è lasciata da poco con il suo ragazzo e non vuole storie serie per ora.

Una, la più bella, si chiama Marta, ha due occhi grandi castani, alta circa uno e 70, mora, una terza di seno e un sedere che vedendolo per la strada lo si seguirebbe certamente con la vista; l’altra Vittoria è bionda, meno bella in viso, con un seno più piccolo ma un sedere che è una favola.

Stanchi di stare fuori (anche perchè essendo inverno era comunque freddino) decidiamo di rientrare, la situazione che ci appare era decisamente variegata, c’erano ragazzi che ballavano altri che si baiavano animatamente, altri ancora che erano gia mezzi nudi.

Rimasti un po’ sbalorditi per la velocità con cui la festa aveva proceduto facciamo qualche passo e poi Vittoria viene fermata da uno e poco dopo spariscono. Ora eravamo solo io e Marta e con quell’atmosfera non si poteva non fare niente…

continua…

 

per suggerimenti, commenti o curiosità scrivetemi giovanni724@hotmail.com grazie

ci spostiamo così verso l’esterno della stanza ed arrivati ad una parete la blocco e le do un porfondo bacio. Lei dopo un primo momento di stupore ricambia appassionatamente il bacio che sembra durare in eterno. Desiderosi di andare oltre torniamo verso le aule, ne scegliamo accuratamente una in fondo all’ala dell’edificio in modo che nessuno possa disturbarci. Chiudo la porta, mi giro e la stringo a me. Ci scambiamo un altro lunghissimo bacio che dura parecchi minuti, intanto le mani si iniziano a muovere le une sul corpo dell’altro. Parto del bacino, risalgo piano fino al seno che poi afferro deciso, inzio a massaggiarlo e a farlo mio, anche lei si fa più coraggiosa ed inizia a scendere con la mano fino all’allacciatura dei miei pantaloni. Li apre, li cala un po’, ora a separare il mio cazzo dalla sua mano c’è solo un sottilissimo strato di stoffa e quelle mani stupende danno senzazioni paradisiache. Io le sollevo la maglia, le scancio il reggiseno e mi rifiondo su quelle stupende tette che sfidano arrogantemente tutte le leggi della fisica. La mia bocca si stacca dalla sua, inizio a darle bacetti fino ad arrivare sul collo. Inizio a sfiorarglielo con la lingua, poi risalgo ed inizio a baciarglielo. La porto verso la cattedra, si appoggia, ma il suo corpo rimane comunque teso come una corda di violino pronto a percepire ogni minima sensazione. I miei baci iniziano a scendere, i soffermo sui seni per un po, poi torno dalla sua bocca intanto che lavorano le mani, poi torno giu, le slaccio i pantaloni, lei con un movimento dei piedi toglie le scarpe ed il in un secondo le sfilo i pantaloni. Mi tolgo la maglietta, ma non faccio in tempo a finire che mi prende e mi mette sulla cattedra al suo posto, finisce le i di cavarmi i pantaloni, poi risale sensualmente fino alle mie mutande, non dice niente, mi guarda solo che una gran faccia da troia e mi tira in giu le mutande. Si ritrova subito in faccia in mio cazzo, lo guarda, poi gli da qualche bacio sulla cappella, alla fine lo mette in bocca scendendo fin quasi alla base, facendomi impazzire.

Godevo per le sensazioni che provavo, per la situazione, per le sue occhiate e nel vederla con la bocca piena e allargata a dismisura per contenere il mio cazzo, godevo e lei sapeva farmi godere. Si alza mi spinge con la schiena sulla cattedra e viene sopra di me, mi guarda si avvicina a baciarmi mentre le sue bellissime tette si appoggiavano al mio petto, poi lo prende in mano e si impala. Ci mette un po’ a scendere e un altro po’ ad iniziare il su e giu forse per abituarsi. Poi inizia, non ho più freni, inizia un sali e scendi ad una velocità spaventosa, viene. Io non sono per niente soddisfatto, così mi metto seduto con lei ancora impalata, le metto un braccio dietro e la sollevo di peso alzandomi. Mi appoggio al muro e comincio a pomparla, prima piano, poi più veloce finchè non sento il suo ansimare che si fa più forte, poi rallento per un po’, riparto più velocemente poi ancora lento. Lei non cel la fa più, si tiene al mio collo con le mani e io la sorreggo dalle gambe per poter andare più in profondità, le tette sono li che saltano ad ogni colpo davanti a me, ad ogni colpo un suono fra l’ansimare ed un suono gutturale esce da quella magnifica bocca. Riprendo a pomparla velocemente, non si trattiene più dall’ansimare a voce decisamente troppo alta, continuo così, non ce la fa più e nemmeno io continuiamo ancora qualche attimo poi lei viene e la sua bellissima figa mi avvolge il cazzo con un forte calore che fa venire subito anche me.

ci riappoggiamo sulla cattedra, siamo tutti e due incredibilmente sudati nonostante le temperature, ci diamo qualche bacio, sono ancora dentro di lei, voglio che lo senta mentre l’oggetto del suo piacere se ne va lasciandola sempre più vuota.

continua…

per consigli, commenti o qualunque cosa giovanni724@hotmail.com

 

ci ricomponiamo e torniamo nell’ala di scuola popolata, ci salutiamo con la promessa di rincontrarci più tardi e torniamo dai vari amici.

La serata passa bevendo, fumando e divertendoci; poi la serata perde la sua carica, la musica si abbassa fino a spegnersi e molti cercano un posto dove andare a riposarsi. Io insieme a due miei amici che siamo si un po stanchi ma non abbiamo voglia che la serata finisca così. Cerchiamo qualche ragazza che conosciamo per fare due chiacchiere e non rimanere fra maschi. Le troviamo sono Camilla (una ragazza mora non troppo alta con i capelli a caschetto un culo non particolarmente bello ma carino e due tette che balzano subito agli occhi per la loro sproporzione rispetto all’altezza) e Sofia (alta, castana, con i capelli a caschetto, due tette dignitose, una seconda abbondante, e un culo un po largo ma nel complesso bello) due nostre amiche che sono conosciute per la loro voglia di cazzo. Ci mettiamo in un aula poco distante e parliamo del più e del meno, fino a quando Camilla ci chiede quanto scopavamo alla settimana. Dopo essere rimasti un po attoniti rispondiamo che lo facciamo quando capita senza una tabella precisa, possibilmente però con ragazze conosciute e non perfette estranee. Sorride alla risposta divertita, al che rivolgiamo loro la domanda indietro. Dopo un primo momento in cui si sono fatte un po’ pregare per risponderci Camilla dice che lo fa circa 2/3 volte a settimana anche con persone che conosciamo ma che non sospetteremo mai, ma si rifiuta di dirci chi siano; Sofia dice che lo fa quando capita senza cercare in modo particolare. Io e Andrea (il mio amico) incoraggiati dalla risposta, prendiamo in mano la situazione. Chiediamo se questa sera avevano visto qualcuno di carino o se era gia successo qualcosa prima di incontrare noi. Sul secondo punto la risposta è la medesima, non hanno fatto niente, ma su i ragazzi si tendono sul vago appoggiandosi a vicenda. Così Francesco (il secondo amico) avanza un azzardata domanda che avrebbe potuto portare a giocarci le ragazze seduta stante :” cosa ne pensate di noi? vi potremmo andare bene?”

Le ragazze si guardano un po’ sorprese poi accennano ad un vago “si siete carini, chissà”.

La successiva domanda richiedeva una presa di decisione in modo da non lasciare più nulla al caso ” Cosa fareste con tre ragazzi come noi?” , capiscono immediatamente che piega stava prendendo la cosa , si guardano, si avvicinano, Sofia va a baciare Andrea, Camilla viene a baciarmi mettendo una mano sul mio pacco e una su quello di Francesco. Appoggio una mano sul suo sedere, lo massaggio per un po’ poi inizio a risalire spostando la maglietta, sento la sua pelle morbida, la sua lingua sta frugando ogni angolo della mia bocca, intanto sono arrivato alle tette, le prendo le massaggio poi stuzzico un po’ il capezzolo sempre piu duro. Butto un occhio ad Andrea che ha tolto la maglietta a Sofia e ora le sta aprendo il reggiseno per arrivare meglio alle tette. Ci stacchiamo un attimo da quei baci e da quei palpeggiamenti, ci spogliamo rimanendo tutti solo con le mutande, noi tre ci sediamo su una fila di banchi loro due si inginocchiano davanti a noi mettendo dei vestiti sotto per non farsi male alle ginocchia e iniziano ad estrarci i piselli dai dalle mutande come dei pacchi dono. Sofia si avventa sempre sul cazzo di Andrea, Camilla su quello di Francesco mentre sega il mio, poi Camilla smette di ciucciare avidamente l’uccello di Francesco lasciandolo un po dispiaciuto per succhiare il mio, Sofia le si mette a fianco ed iniziano a leccarlo a vicenda. Intanto Francesco ed Andrea vanno dietro di loro ed iniziano a leccargli la figa ed il buco del culo. Mi alzo e mi stendo in mezzo a loro due facendo svettare il mio pisello, Sofia ci si impala sopra, Andrea inizia a scoparsi Camilla a pecora e Francesco le va davanti a mette glielo di nuovo in bocca. Nella stanza l’odore di sesso ha ormai impregnato l’aria in cui si propagano i vari gemiti. Francesco si stende affianco a Camilla che lascia il cazzo di Andrea per impalarsi sul suo, io intanto inizio a scoparmi a pecora sui banchi Sofia dandogli dei colpi profondi e cosi forti da spostare il banco ogni volta e provocandole sempre un più profondo ansimare. Francesco togli l’uccello dalla bocca di Camilla e gli si posiziona dietro, intanto lei viene( è la prima di molte venute) lei si sdraia un secondo su Andrea, Francesco coglie il momento per appoggiare la sua verga sul buchino dietro, lei prima si irrigidisce poi Andrea torn a muoversi dentro di lei e si rilassa di nuovo, “dai stronzo spaccami il culo che questa sera vi concedo anche quello”, così incita Francesco. Io sentendo quelle parole esco da Sofia dopo che era gia venuta un paio di volte e le sussurro all’orecchio “ non vorrai mica essere da meno di quella cagna della tua amica no?” glielo appoggio sul buchino e comincio a spingere. Dopo un po di fatica entra, lei comincia a gridare senza ritegno poi “dai figlio di puttana adesso che mi hai spaccato il culo rompimi tutta, spingi! Spingiii!” inizio a pompare come un matto, Andrea viene dentro la figa di Camilla, poi vengo io mentre Sofia lancia un urlo pazzesco e poi Francesco riempie anche lui il culo a Camilla.

 

 

p.s. non ricevendo niente penso che vi piaccia la mia vicenda e che descritta così vada bene, per consigli e commenti giovanni724@hotmail.com

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