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Racconti Erotici Etero

Una pizza gustosa( prima parte )

By 14 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Pizzaioli per lavoro, affamati di sesso per piacere, Aldo ed Enzo portavano avanti le loro serate guardando tutte le clienti con fare allupato: le discussioni erano sempre le stesse, ” guarda che culo…che tette…quella me la farei subito…”.
Le solite frasi di tutte le sere, le solite clienti.
Marta era incazzata con il mondo intero quella sera; aveva litigato di brutto con il suo ragazzo, aveva voglia di spaccare il mondo e di farla pagare a quello stronzo.
Aveva trovato un sms inequivocabile sul suo cellulare e il resto era stato solo squallore: si trovava a mezzanotte con una rabbia addosso fuori dal comune e con una gran fame nervosa e quella pizzeria, ancora aperta, capitava a puntino.
Entrando aveva visto gli sguardi del cameriere e del pizzaiolo, era abituata ad avere gli sguardi dei ragazzi addosso, sapeva di essere una bella ragazza, quella sera poi, era uscita per stare con il suo ragazzo e avrebbe voluto fare ll’amore, quindi, si era vestita anche provocante.
Indossava un vestitino nero che finiva sopra le ginocchia, non portava reggiseno e i capezzoli, per il freddo, puntavano forti contro la stoffa; sotto, un piccolo perizoma metteva in evidenza i suoi glutei palestrati facendo pregustare il ben di Dio che vi era sotto; la sua abbronzatura, unita alla sua chioma bionda, faceva il resto.

Immaginava i pensieri dei due ragazzi che la guardavano.
Ne sentiva gli occhi addosso e, per la prima volta, da quando era fidanzata, pensò di lasciarsi andare per fargliela pagare al suo ragazzo.
Aldo era simpatico e l’aveva subito abbordata con battute scherzose a doppio senso.
” Desidera?”
” Una pizza”
“Qui siamo famosi per la pizza”
” Cosa mi consiglia?”
” Facciamo una pizza sexy, veramente buona, basta avere voglia di mangiarla”
L’allusione era ovvia, ma l’aveva detto in un modo talmente simpatico che Marta sorrise di gusto.
Guardò Aldo e poi Enzo che nel frattempo si era spostato dal banco della pizza per aggiungersi a loro.

La cuoca era appena uscita per fine turno ed erano rimasti solo loro tre.
“Ho voglia di scopare! C’&egrave questo ingrediente sopra la vostra pizza?”
Enzo e Aldo si guardarono negli occhi, sorpresi da quella dichiarazione diretta, il tempo di deglutire, gustando quello che sarebbe successo da lì a poco:
” Hai trovato il locale giusto…di quell’ingrediente, qui, ne trovi a iosa.”
Enzo si era spostato vicino alla ragazza e, mentre Aldo finiva la frase, aveva preso la mano della ragazza e l’aveva messa sopra i suoi calzoni facendole sentire il sesso teso, sapeva d’avere poco tempo e la voglia di farsi quella ragazza era pari alla paura di essere scoperto da qualche cliente ritardatario.
Aldo stava pensando a quel fisico stupendo mentre tirava giù veloce la saracinesca per evitare disturbi improvvisi.
Marta guardava Aldo chiudere tutto e capì che ormai era andata troppo avanti per potersi fermare, quello che sentiva sotto i calzoni del pizzaiolo era un sesso notevole e i primi umori cominciavano a liberarsi tra le sue gambe.
Enzo le fece slacciare i calzoni e le mise il suo desiderio davanti al viso, da sempre i pompini erano il suo massimo piacere nel sesso e quella aveva una bocca stupenda, con due labbra carnose e piene, fatte apposta per farlo morire: se solo ci sapeva fare per quanto era bella, allora sarebbe stato un pompino da favola.
Aldo si girò e vide suo fratello seminudo che stava col cazzo a pochi centimetri dal viso della ragazza, quando vide che lei apriva le labbra e si portava il sesso dentro di lei, sentì il suo cazzo impazzire e veloce tornò dai due:
“Falla mettere sul tavolo”
A malincuore Enzo uscì da quella bocca calda e la fece spostare sopra il tavolo, in quel momento paradisiaco si era completamente dimenticato di suo fratello.
Il tempo di farla appoggiare sul freddo legno che subito Enzo rimise il suo sesso al caldo della bocca di Marta, nel frattempo Aldo aveva cominciato a palpare il corpo della ragazza assaporandone la durezza dei tessuti, gli sembrava impossibile che i desideri mille volte scambiati tra fratelli su una serata erotica a fine chiusura potessero per davvero concretizzarsi, eppure, quello che sentiva sotto le sue mani era vero.
Marta stava succhiando quel cazzo e nello stesso tempo sentiva l’altro che la frugava da tutte le parti, le era sempre piaciuto fare pompini e sapeva che era brava, come sapeva che gli uomini impazzivano per quell’arte erotica.
Aldo era andato sotto quel vestito nero, aveva appoggiato la mano sul perizoma trovandolo bagnato, spostò il piccolo lembo di stoffa, fece scivolare due dita dentro quella tenera carne e cominciò a muoversi col ritmo della bocca di Marta.
Enzo stava impazzendo: era un pezzo che non trovava una che fosse così brava con la lingua, gli sembrava di scopare una figa stretta che lo avvolgeva tutto dandogli sensazioni fortissime, quando poi lei aveva cominciato ad accarezzarlo sotto le palle…
Aldo si liberò di tutto e fece spostare la ragazza al bordo del tavolo, era sempre stato un patito del culo delle donne, ma si rendeva conto che prima doveva preparare quella ragazza e quale modo migliore di scoparsela…
Marta non l’aveva mai fatto con due uomini contemporaneamente, ma in quel momento l’avrebbe fatto anche con tre, tanto era incazzata con il suo ragazzo: quando sentì la carne dura di Aldo entrarle dentro, strinse forte il sesso di Enzo sbuffando e gemette per quello che le era possibile…tenne la poca aria che le era rimasta per continuare nel suo intento sessuale..
Aldo entrò senza tanti tentennamenti, aveva paura che la ragazza volesse fermarsi ripensandoci, così si spinse tutto dentro andando avanti e indietro come un indemoniato, sentiva i gemiti della ragazza affievoliti dal sesso di suo fratello e questo l’aveva eccitato ancora di più.
Enzo non credeva alla sua fortuna, guardava suo fratello che scopava la ragazza e sentiva i brividi che la stessa trasmetteva sul suo cazzo, le prese i capelli tirandoli verso di se e cominciò a riempirla col suo sperma.
Marta sentì che le vene del pizzaiolo battevano forte, sentì le mani sulla sua nuca e capì che presto avrebbe assaporato lo sperma di quello sconosciuto.
Aldo aveva una bella resistenza di solito, ma quella situazione era totalmente diversa dal normale: capì che stava per venire, fermò i suoi movimenti e si rilassò pensando al culo di Marta, poi, uscendo da lei, la fece mettere in piedi con la schiena rivolta verso il suo cazzo e le mani protese contro il tavolo, le fece allargare le gambe e, deciso, puntò verso le strette natiche della ragazza.
Marta era ancora presa da tutto quello che stava facendo e sconvolta dalle sensazioni che stava provando, non si era resa conto del pericolo che stava creandosi per il suo sedere, allargò le gambe aspettando di sentire ancora il calore del sesso dentro la sua figa.
Enzo aveva capito cosa voleva fare suo fratello, ne conosceva i gusti, mise una mano tra le cosce di Marta e cominciò a sditalinarla per facilitare il compito di Aldo.
Aldo mise le mani sui glutei della ragazza, vide il fratello che stimolava il clitoride e allargò le natiche posizionandosi sullo stretto buchino, poi, spinse deciso a cercare il proprio piacere.
Marta non ebbe il tempo di reagire, urlò per quel sesso che la stava sodomizzando e cercò di estrometterlo, ma il cameriere aveva previsto quel tentativo e la teneva ben salda dai fianchi; respirò forte e cercò di rilassare i muscoli per attenuare il dolore, non era la prima volta che lo prendeva così e non sarebbe stata neanche l’ultima, sapeva bene che effetto faceva il suo sedere agli uomini, piano si abituò a quell’intrusione contro natura e cominciò a pensare alle dita dentro di lei che sfregavano il clitoride duro e ormai paonazzo dal piacere.

Si lasciò andare e, spingendo il bacino all’indietro, godette come da molto non le capitava.
Aldo stava cercando di resistere tra quelle strette pareti, ma quando lei spinse all’indietro il suo corpo sbattendo contro le sue palle, esplose dentro di lei il suo seme.
Rimasero tutti e tre diversi secondi senza parlare.
Il primo a riprendersi fu Aldo:
“Che ne dite se da oggi mettiamo nel menù una pizza chiamata Sexy?”
Marta sorrise a quell’idea balzana e rispose:
” Io, ovviamente avrò diritto a mangiarla gratis…”
Ed Enzo disse, strizzando l’occhio:

“Ovvio, ma sempre dopo mezzanotte!”

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