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Racconti di DominazioneRacconti Erotici EteroTrio

Una super donna mi rende cuckold

By 24 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Tratto da Antica Grecia, forum cuckold

http://anticagrecia.community.leonardo.it/

 

Eccoci qua. Finalmente riesco a mettere nero su bianco, la più importante relazione che io abbia avuto. Una storia, bella intensa, celebrale e fisica, una storia che vista dal dentro, ridicolizza la mia posizione esteriore di parte dominante della coppia, e che anzi ne risalta, la sottomissione totale alla mia compagna. Mai avrei saputo oppormi ad una sua scelta, mai avrei potuto non accettare un suo tradimento, lei lo sapeva benissimo, ed ha sempre saputo approfittarsene. L’ho dovuta dividere con altri, saperla a letto con suoi ex, con nostri amici, e con persone che non sopportavo, l’ho sempre dovuto fare, sperando che mi rendesse partecipe di cosa faceva, sentendomi criticato da lei per la mia morbosa curiosità e la mia sottomissione celebrale, e ognitanto deriso alle spalle da chi si godeva la mia splendida compagna, pensando che io non fossi al corrente di nulla, senza sapere che il più delle volte ero io a spingerla nelle loro braccia e in quelle degli altri amanti. E’ splendido il mix di gelosia, rabbia, eccitazione umiliazione, mi manda in extasi, non mi fa più ragionare, mi ridicolizza, mi rende inerme, vulnerabile, una marionetta nelle mani di una ragazza, che io vorrei ancora più cattiva, ancora più zoccola, ancora più…padrona. Il mio sentirmi vivo attraverso i suoi tradimenti, attraverso, tutte quelle situazioni che ucciderebbero la maggior parte degli uomini innamorati ed orgogliosi come me, ma che a me, con lei, e solo con lei, mi danno una carica infinita, mi danno la forza di amarla ancora di più, di renderla dopo ogni tradimento, sempre più speciale.

La mia storia con “Mila” , splendida ragazza alta, capelli castano con riflessi rossi naturali, un seno stupendo e molto abbondante, un sedere normale, faccia allegra e simpatica ma molto molto sensuale, inizia diversi anni fa. La conosco per un amica che abbiamo in comune ed iniziamo a frequentarci come semplici amici, anche perchè entrrambi eravamo fidanzati. Dopo poco però capisco, che si può tentare di avere qualcosa in più di una semplice amicizia, e le lascio capire le mie intenzioni. Fu lei però a fare il primo passo ed una sera sotto il suo portone, dopo aver accompagnato il suo ragazzo a casa (guidavo io e giustamente ho fatto la strada che mi avrebbe poi lasciato in macchina da solo con lei), mi bacia appassionatamente, e incominciamo a strofinarci e passarci le mani ovunque. L’averla vista baciarsi poco prima in bocca ma in modo molto poco passionale con il fidanzato già mi eccitava, lei aveva voglia di me, ed io di lei, ma abbiamo dovuto accontentarci di qualche pasturatina, anche perchè l’allora cornuto la stava chiamando per vedere se era arrivata. Oltre l’eccitamento del pomiciamento, mi sono sentito esplodere quando l’ho sentita mentire con il suo ragazzo di allora, dicendogli che ero stato un gran maleducato lasciandola scendere all’angolo della sua via e non avendo nemmeno aspettato che arrivasse sotto casa…! Già l’adoravo, l’avevo vista mentire e lo faceva mentre avevo la mia mano sotto la sua gonna e mentre mi mangiava con gli occhi. Poi attacca dicendo va bene, va bene, mi lavo i denti e ti chiamo da casa, tieni il cell vicino…(a mio avviso il fidanzato non aveva del tutto mangiato la foglia, oppure già la conosceva pure lui!). Comunque, mi saluta mi da un bacio mi sfiora nelle parti basse, in tiro più che mai, e mi dice, “non finisce qui!”, si gira e se ne va con un sorrisino malizioso, che era quasi un invito a prenderla e scoparla di forza sulle scale. Fatto sta che me ne vado a casa e mi diletto in un amplesso solitario, annusandomi le dita che sapevano dei suoi umori e con il pensiero di quel suo sorriso da ragazza che sa di poter ottenere tutto ciò che vuole, e soprattutto pensando a quanto fosse stata abile a mentire al suo ragazzo senza lasciar trasparire nulla.

E finalmente arriviamo alla nostra prima volta. Qualche giorno dopo, lei mi chiama, mi chiede se ho voglia di accompagnarla a cercare un regalo di compleanno per il suo fidanzato, e io accetto volentieri. Era luglio, e andammo in un negozio che vende costumi. Ne scelse uno e me lo fece provare, io ero molto simile fisicamente al suo ragazzo anche se un pò più alto. Lo provai e dissi che mi stava, ma lei volle vederlo e lasciò la commessa fuori dal camerino mettendo la testa dentro per vedere come mi stava. Poi continuando a guardarmi mi disse, bene, che facciamo ti cambi o restiamo qui ancora a lungo? Alchè io mi sfilai il costume e rimasi in slip davanti a lei, che ridacchiando disse, uffi, speravo che l’avresti provato senza intimo sotto…e maliziosamente si gira verso la commessa le consegna il costume e le dice, me lo può impacchettare per favore, è un regalo, lo devo dare al mio ragazzo che domani festeggia il compleanno. Dopodichè io rivestito, esco e mi dirigo alla cassa, mi avvicino a lei che stava guardando dentro la sua borsa e mi dice, tesoro, non funziona il bancomat e non ho contanti, me li puo anticipare tu per favore, te li ridò in giornata, in qualche modo, e ridacchia, poi aggiunge, al primo bancomat prelevo! La commessa la guarda con un aria come se non ci stesse capendo nulla, ma intanto io pago e ce ne andiamo. Usciti telefona al suo ragazzo e gli dice, tesoro, ti ho appena comprato il regalo, è bello e ti piacerà sicuramente, poi ci aggiunge un po di frasi di rito che si dicono fra fidanzati ed infine, no sta sera non ci sono, vado da XXX (una sua amica) a cena ci sentiamo più tardi comunque. Attacca, smanetta un pò con il cellulare (scrive un sms all’amica chiedendole di coprirla per la serata) e mi dice, allora dove mi porti a cena? Io all’epoca vivevo ancora con i miei, ma fortunatamente, in quei giorni erano in vacanza, così, vista la situazione e le continue battutine, decisi di provarci e la invitai a casa mia. Ovviamente accettò e così, dopo un aperitivo al bar, andammo a casa mia per la cena…!

( continua )

Tratto da Antica Grecia, forum cuckold

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Ed eccoci a casa, per il caldo io mi spoglio e mi metto comodo, pantaloncini ed infradito, lei nel frattempo telefona al suo boy e chiacchierano un pò. Poi torna da me in cucina e mi chiede se può, mentre io preparo cena, farsi una doccia rinfrescante, ed io ovviamente non pongo nessun veto. Dopo circa 10 minuti, la sento arrivare dietro di me, intento a tagliare i pomodori, le chiedo se è andato tutto bene, e prima che mi posso girare per guardarla, la sento che si appoggia a me da dietro abbracciandomi. Sorpresa, sento che è nuda, il suo seno grande e sodo, si appoggia alla mia schiena, le sue mani iniziano ad accarezzare il mio corpo fino a scivolare dentro i pantaloncini, e quando sente il mio stato di eccitamento, si lascia andare in una battutina del tipo, allora non mi ero sbagliata su di te! Mi giro la bacio appassionatamente, poi lei inizia a scivolare, mi sfila i pantaloncini e inizia a giochicchiare con il mio membro che era duro come il marmo, lo fa scivolare nella sua bocca e incomincia a succhiarmelo, guardandomi dritto negli occhi. Non ce la faccio più, la alzo, la prendo la metto sul tavolo ed incomincio a scoparla con una foga ed un eccitamento che sembrava stessi girando un film porno. Quando è ora di venire, mi ritraggo e le vengo sulla pancia, tranne uno schizzetto che finisce sul suo viso. La guardo, la bacio, siamo entrambi sudati ed accaldati, e sappiamo di sesso. Lei fa per rialzarsi dal tavolo, ma la blocco, scivolo con la testa in mezzo alle sue gambe e la faccio godere una seconda volta, con lei che mi tiene la testa schiacciata al suo clitoride. Sono talmente eccitato che nella foga lecco tutto, i suoi umori, e parte del mio sperma che le colava dalla pancia. Ci rialziamo, andiamo a lavarci e sotto la doccia lei mi regala un pompino fantastico. Poi si va a mangiare. Finito cena un’altro richiamino, dice che vuole andare a letto con il mio odore addosso. Durante la scopata della buonanotte, telefona il suo ragazzo, e li mi fa dinuovo impazzire. Rallenta il ritmo, e gli risponde mentre è ancora sul mio cazzo, ed è in quel momento che mi sono innamorato di lei, e lo tranquillizza dicendogli che sarebbe passata da casa sua prima di tornare a casa, gli manda un bacio e attacca. Posa il telefono mi gurda, riaccellera il ritmo e mi dice, se mi sapesse scopare non avrebbe le corna! Negli anni, invece ho capito, che lei è alla continua ricerca di qualcosa di più, più grande, più coinvolgente, più qualsiasi cosa, l’importante è che la faccia sentire viva, e che difficilmente si saprà accontentare di qualcuno, perchè di base c’è che non le piace la monogamia! Comunque finiamo, ci rivestiamo, e la accompagno sotto casa del suo ragazzo con ancora l’odore mio e del mio sesso addosso, mi bacia, e mi dice, vado speriamo solo che non abbia voglia di scopare perchè lo mando a cagare, sei stato stupendo, buonanotte a presto.

Dopo quella sera, io troncai un rapporto ormai in chiusura e traballante da tempo, e iniziai a cercare di avere una relazione stabile con “MILA”, ma non fu cosa facile. Continuavamo a vederci di tanto in tanto, ad uscire con gli amici in comune, ed ogni volta che ci trovavamo in qualche posto tra amici, e lei era accompagnata dal suo fidanzato, faceva di tutto per farmi ingelosire. E lo so, non avrei dovuto averne modo, in fondo era lui il suo fidanzato, ma vederla tra le sue braccia, sentirla raccontare del loro rapporto e poi vederli andare via insieme mi faceva male, anche se, magari dal letto di casa del boys dopo averlo fatto, lei mi mandava un sms di buonanotte. Mi aveva in pugno, aveva capito che ero cotto di lei, e che avrebbe potuto giostrarmi come una marionetta. Comunque dopo quasi sei emsi, di questo tira e molla, si decide e lo lascia. Prima di riuscire però ad avere una relazione stabile e alla luce del sole con lei dovetti subire ancora, qualche sua scappatella con un nostro amico, che appena saputo che lei si era lasciata si fece sotto e senza troppa fatica, riuscì per un mesetto a frapporsi fra lei e me.

Finalmente, arrivati circa al periodo di pasqua (era da luglio che mi faceva impazzire) la invito al mare con me a casa dei miei, e lei acceta di buon grado. Diciamo che da quel momento si può dire che iniziammo la nostra relazione, tornati a casa di fatti, iniziammo ad uscire non più come due amanti, e a vederci pressochè tutti i giorni, facendo sesso in continuazione, ovunque ci trovavamo, più volte al giorno. Arrivata l’estate andammo al mare lei ed io da soli, in croazia, dove facemmo una sorta di luna di miele, stando sempre sempre insieme, prendendo il sole nudi sulle splendide spiagge croate, e ignorando chiunque ci stesse intorno. Tornati a casa però, bisognava confrontarsi con la quotidianeità, e iniziaraono i piccoli problemi, normali per una neo coppia, ma forse gestiti da lei non secondo i canoni comuni…menomale!

Penso ancora fortemente, che il suo primo tradimento, fosse una prova da superare, fosse per verificare quanto in la avrebbe potuto spingersi nel tempo, prima di una mia reazione. Tornavamo da delle vacanze stupende da perfetti innamorati e stavamo spesso da soli anche in città. Una sera siamo usciti con un gruppo di amici, si è parlato delle vacanze ci si è scambiati le impressioni e i racconti. “MILA” si dimostrò da subito molto loquace con un mio amico, uno che onestamente non sopportavo più di tanto, amico, perchè all’interno della stessa compagnia. Il classico fighetto sbruffone che pensa di essere il migliore in tutto, e vederla intenta nell’affascinarlo mi ha fatto stare male tutta la sera. Anche le battutine degli amici, del tipo avete finito di farvi i cazzi vostri voi due? o, va bè, se volete ce ne andiamo? fino a quella un pò più cattivella del suo amico, che ridacchiando gli chiede, te lo devo portare via? intendendo che avrebbe distratto me mentre il suo amico concludeva, mi hanno toccato. Ma tutto rimase sullo scherzo e la serata finì. Mentre tutti ci si salutava fuori dalla birreria vedo “MILA” che con il cellulare in mano si segna il numero dello stronzetto e ridacchiando con lui si salutano con due baci sulla guancia che già mi sapevano di tradimento. Saliti in macchina ho iniziato una mezza scenata, che lei ha subito stroncato dicendo, che se non poteva nemmeno chiacchierare davanti a me con un ragazzo solo perchè questo era più carino di me, non avremmo fatto molta strada, e poi si è subito proclamata innocente.

Tempo di riaccompagnarla a casa e sento che dalla borsetta arriva un suono, un sms. Lei fa finta di niente, io pure, la saluto mi scuso per la scenata, e me ne vado. Mentre torno a casa chiamo lo stronzetto e il cell dava occupato, chiamo lei per verificare e ovviamente anche quello era occupato. Sto sottocasa ad aspettare che uno dei due si liberi e dopo quasi 40 minuti finalmente trovo la linea e riesco a parlare con lui. Gli chiedo se possiamo vederci che gli devo parlare, accetta e ci incontriamo. Parto da incazzato e gli dico che deve lasciarla stare, lui di tutta risposta fa l’ingenuo e mi dice, guarda che non ho mica fatto nulla. Non ragiono più alzo la voce e lo minaccio di non nfarsi veder più, lui sorride, e mi dice, non ti preoccupare, sarà fatto! Scuote la testa e rientra in macchina,si gira e mi dice, mio caro, ho cambi ragazza, o cambi atteggiamento, se non vuoi le corna in testa hai sbagliato ragazza, e se ne va!

Tratto da Antica Grecia, forum di sesso & cuckold

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Il tradimento, che fino ad ora si era quindi solo ventilato ora diventa reale. Una sera pochi giorni dopo la mia presa di coscienza del fatto che fossi un burattino nelle sue mani, lei mi chiama mentre io sto lavorando in una birreria di un amico per dargli una mano, e mi dice che si annoia a casa da sola e che ha sentito “lo stronzetto” che la passerebbe a prendere per andare a fare un giro…mi chiede, posso? Non faccio in tempo ad incazzarmi che ridacchiando mi dice, che insieme allo stronzetto ci saranno anche A. M. S. altri tre nostri amici, e mi dice di stare tranquillo. Durante la serata vengono anche in birreria dove lavoravo, e lei si diverte ogni volta che passo nei loro pressi, a farmi correre per portargli qualcosa, un’altra birra, delle patatine, ecc, insomma si diverte a vedermi come suo cameriere schiavetto. Intanto per tutta la sera si scmbiano confidenze, seduti ovviamente, uno vicino all’altra, ridono scherzano si sfiorano, finchè lui si alza e va in bagno. Poco dopo, mentre gli altri ragazzi che erano con loro litigavano sul campionato di calcio, vedo lei che facendo finta di niente si defila e lo segue in bagno. Impazzisco, non so più cosa fare, sono nero, ma ho un eccitazione incontrollabile, li sto per raggiungere, quando, “scusi cameriere…”, mi porta via da loro. Corro a portare altre due birre, e mentre sto per dirigermi come una furia in bagno, mi fermano gl amici, a dire il evro, mi ferma il più amico dello stronzetto, che forse intanto aveva capito la situazione. Dai fermati un attimo bevi un sorso di birra, è tutta la sera che corri, e mentre A. incomincia a domandarsi che fine abbiano fatto “MILA” e lo stronzetto, li vediamo ritornare uno dietro l’altra dal bagno ridacchaindo. Arrivano al tavolo. Io occupavo la sedia di lei, e non faccio in tempo ad alzarmi che lei si siede comodamente sulle ginocchia di lui, dicendo, che non eravamo per niente galantuomini che l’unica donna che c’era l’avevamo lasciata in piedi. Mi fermo 2 minuti con loro ignorando la mano di lui appoggiata sul fianco di lei, finchè mi richiamano all’ordine, c’era dinuovo da sgroppare un pò. Quando decidono di andarsene, mi avvicino ad A. mio caro amico e gli chiedo se si può occupare lui di portarla a casa, ma mi dice che sono venuti con la macchina dello stronzetto, e che li avrebbe riportati tutti a casa lui. Lei viene mi da un bacio e mi dice, amore, ci sentiamo domani mattina, non ti stancare troppo, buonanotte tesoro. Passano tutti e per ultimo passa lui, una pacca sulla spalla, mi dice, allora sistemi tu il conto, grazie, mi sorride e mi dice, non ti preoccupare te la porto a casa sana e salva.

Non sono più riuscito a concludere nulla, ho provato a chiamarli 20mila volte, ma il cell di “MILA” suonava a vuoto e quello di lui era sempre staccato, ho sofferto, sono uscito dal lavoro sono passato sotto casa di “MILA”, ma la luce della sua camera era già spenta, sono corso a casa mi sono fatto una sega incredibile e sono andato a cercare di dormire.

Il mattino dopo mi sveglia lei con una telefonata. Amore, ho visto solo ora le chiamate, tutto bene? E’ mica successo qualcosa? No le dico io, dove sei stata che non sentivi il cell? Mi risponde, sono rimasta un pò a chiacchierare con G. (lo stronzetto) ed ho dimenticato il cell nella sua macchina. M’incazzo, e lei mi chiede perchè ce l’ho tanto con lui, mi dice guarda che è simpatico, è un bel tipo, secondo me, deve avere la fila sotto casa sua. In preda ad una crisi, le faccio una battutina, speriamo che sia abbastanza lunga e che tu non sia riuscita a passare davanti a tutte! Lei ride, sta zitta qualche secondo, la chiamo per nome, mi risponde, Perchè? Ti darebbe fastidio? Le dico, vedi tu? E lei, va bè, vorrebbe dire che stai con una ragazza in grado di essere la prima della fila dovresti esserne orgoglioso! Ammutolisco, quando riprendo fiato sono un misto tra rabbia, eccitazione che non riesco più a controllarmi, le grido, te lo sei scopato? ridacchia,mi dice che differenza fa, stiamo insieme, stiamo bene, perchè devi rovinare tutto? IO? ma che cazzo dici,voglio solo sapere cosa sia realmente successo. E lei, non te lo dico, rimani un pò nel dubbio, e pensa quale risposta vorresti sentire dire, quando avrei deciso se preferisci sapere di essere cornuto, o sapere che ti sei montato la testa per nulla, fammelo sapere.

Da quel giorno incominciò una battaglia psicologica tra lei e me. Io cercavo in tutti i modi di farla confessare, ma più glielo domandavo, più si infastidiva, e più litigavamo. Piano piano, smettemmo di uscire con quel gruppo di amici, e quindi non vedendo più “lo stronzetto” ero pù tranquillo. Ogni occasione era buona però per farle la fatidica domanda, “sei stata a letto con lui o no?” Lei mi ha sempre risposto scazzata, in malomodo, ognitanto mi provocava facendomi credere che si vedessero regolarmente per scopare, altre, che non era mai successo nulla, giusto per valutare le mie diverse reazioni immagino. Quando ha capito che non ci sarebbe stata nessuna rimostranza da parte mia, ma anzi, da quel giorno sarebbe riuscita ad ottenere tutto si decise. Aspetto un’occasione per farlo però…il Natale.

Era il 24 sera, eravamo a cena con tutti i parenti e durante una pausa sigaretta, in mezzo a due suoi cugini, allo zio ed al nonno, mi disse: ” a tral altro, quella cosa che mi hai sempre chiesto e mi sono dimenticata di dirti, si si, avevi ragione tu si è ripetuta per un mesetto poi basta, più nulla, non l’ho più sentito”. Mi sentivo impazzire, avevo un erezione degna di un porno attore, ma improvvisamente mi gelarono, oltra la temperatura le domande dei parenti. Lei butto la sigaretta, mi guardo con un sorriso malizioso e rientrò. Io non sapevo come uscirne ed inventai un problema alla sua macchina, un rumore che dopo qualche tempo se ne andò senza lasciarne traccia, e a parte il rompiballe del cugino 18enne, la storia finì lì. Risposto alle ultime domande del cuginetto, la raggiunsi in sala, stava parlando con la ragazza del cugino più grande, la sorella ed altre donne del parentame, mi avvicinai e le dissi ti posso parlare un attimo. Si voltò, mi guardò e mi disse, ora no, sto parlando, hai bisogno? Ah se è per quel fatto lì, nessun problema, dimmi tutto, siediti che ne parliamo e sentiamo anche il loro parere, e tra il gruppetto calò per un istante il silenzio. Poi la sorella disse allora, di che si tratta? Lei sorrise, io in quel momento la odiai, ma la amai anche come non mai, mi girai e dissi nulla nulla, questioni di lavoro, ma non è il caso di annoiare nessuno la sera di natale. Lei stronza come non mai, disse, va bè, ma che male c’è siamo qui, parliamone, sono due mesi che mi stressi con sta storia, e sorrise. La fulminai con lo sguardo, e dissi, non fa nulla, ed imbarazzato riuscii con la scusa di una nuova sigaretta.

( continua )

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