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VACANZA IN CAMPEGGIO

By 15 Maggio 2020Maggio 17th, 2020No Comments

Ciao a tutti,
mi presento, mi chiamo Davide ho 28 anni e sono fidanzato con Giada lei di 25 anni e siamo assieme da quasi 4 anni ormai.
Un anno fa siamo andati in vacanza assieme con amici, oltre a noi due c’era un’altra coppia di amici Mirko mio amico di infanzia anche lui ha 28 anni e la sua ragazza Jessica di 26 anni. Assieme a noi c’erano due amici single Giulio di 29 anni e Andrea di 27, loro sono due burloni e come compagnia non li batte nessuno. Dovevamo essere di più in vacanza ma, purtroppo causa qualche inprevisto c’eravamo trovati solo noi sei in campeggio.
I primi giorni sono passati velocemente, si rideva e scherza parecchio, anche con qualche battuta maliziosa ma pur sempre innocente.
Le nostre ragazze però ogni tanto scivolavano in qualche battitutina non proprio leggera verso i due single del gruppo. I momenti di effusione amorosa o intimi tra me con Giada e Mirko con Jessica ce n’erano e loro ogni tanto tiravano la frecciatina con “prima o poi lo farete anche voi” oppure “se non avete nessuno forse un motivo c’è..” non erano sempre leggere e loro rispondevano semplicemente con un “attente…” comunque poi finiva li con una risatina.

Sinceramente un motivo c’era ma, era una scelta loro. Ebbene si, l’orgoglio maschile è sempre importante ma, noi amici abbiamo sempre ammesso la sconfitta e con grande invidia ci siamo sempre arresi ad un cofronto con le loro misure. Infatti sia Giulio che Andrea, non avevano dei cazzi normali ma dei veri e propri pali, quindi il loro stato single era perché a loro interessava scoparne il più possibile.
Spesso, quando ci si trova tra maschi, le nostre avventure ce le raccontiamo, le vittorie ce le sbandieriamo e magari anche con quante siamo state a letto. Con loro però non c’era confronto, se uno di noi era stato a letto con cinque ragazze, loro erano a dodici.

Durante la cena si mangiava tutti assieme, io con Giada e con Mirko e Jessica avevamo preso un bungalow da 4 posti, mentre Giulio e Andrea avevano una tenda di modeste dimensioni non lontano da noi. Quindi tutti nel bungalow per ovvie comodità.
Una sera abbiamo deciso di prendere delle pizze, non si aveva voglia di cucinare e così noi maschietti siamo usciti a prenderle. Ovviamente durante il breve tragitto ci furono molti discorsi, tra cui calcio, sesso, calcio, sesso e sesso. Io e Mirko ci siamo un attimo aperti dicendo che a volte pare abbiamo qualche difficoltà a letto, ultimamente eravamo in testa l’idea che le nostre ragazze non godevano sempre e questo ci turbava non poco tanto da influenzare la prestazione. Il punto cruciale era la misura.
Si voleva spingere di più, riempirla meglio, ma se ti ritrovi con i miei 15 cm o 16 cm di Mirko come lunghezza fino a li arrivi. Discorso che ai due scapoloni non toccava minimamente dato l’arsenale che avevano a disposizione, Giulio di 22 cm e Andrea di ben 24 cm.
Una volta tornati abbiamo mangiato le pizze e bevuto parecchio, le birre erano scene davvero bene quella sera.

Arrivò così mezzanotte velocemente e a quell’ora cosa non poteva mancare? Il bagno di mezzanote!
L’idea fu lanciata dalle due donne e fu accolta da tutti noi maschietti in maniera molto euforica.
Detto, fatto!
Avevamo mollato tutto, preso degli asciugamani al volo e poi siamo corsi in spiaggia. Eravamo il ritratto della spensieratezza e eccitazione giovanile in quel momento.
Correndo verso la nostra meta ci eravamo accorti che non eravamo gli unici ad aver avuto quell’idea, per fortuna quel campeggio non era proprio rigido come regole.
Una volta arrivati e messi gli asciugamani giù ecco che si sente Mirko “ragazzi..ma i costumi?”. Ci fu un momento di panico ma sorprendentemente ecco Jessica e Giada in coro “nudiiii!!”. Non avevano neanche fatto a tempo a dirlo che si erano già spogliate e si stavano già tuffando.
Noi ragazzi ci siamo guardati e le abbiamo seguite. Io e Mirko stavamo guardando Giulio e Andrea, cavolo avevano proprio due bestie. Andarono avanti loro sicuri e noi dietro più a testa bassa, ci fu uno sguardo di comprensione tra noi ma facemmo finta di nulla.
Sinceramente ora non ho la certezza che le ragazze avessero visto bene Giulio e Andrea entrare nudi in acqua, ma credo di si. Ogni tanto si avvinghiavano a noi con baci passionali e toccatine davvero stimolanti, ma quando scherzavano con loro avevano un’altra luce negli occhi, un altro sguardo.
Non ci diedi molto peso ma il pensiero comunque mi aveva creato una piccola ansia e sorprendentemente mi aveva anche eccitato.
Dopo circa 30 minuti credo Mirko esclamò con un “aiaaa” mentre era in acqua. Io con Giulio e Andrea lo avevamo accompagnato ad un asciugamano.
Giada e Jessica erano più lontane, stavano “parlando” per i cavoli loro lasciando noi maschi a fare i bambinoni li, sentirono a mala pena Mirko. Ci videro li e in quel momento io dissi “amore tutto ok ma porto Mirko su, andiamo a disinfettare il taglio”, Jessica chiese se serviva una mano ma sia io che Mirko dicemmo di no e che potevano stare ancora li loro, noi li avremmo aspettati direttamente nel bungalow.
Arrivati su vedi di sistemare la ferita con disinfettante, cerotto e fasciatura al piede e poi ci mettemmo fuori a fumare qualche sigaretta aspettando il ritorno degli altri.
Scendemmo un attimo dal terrazzino, Mirko voleva provare a far due passi per muoversi un attimo, fammo il giro della casetta inizialmente ma vedendo anche l’ora, ormai era passata quasi un’oretta decidemmo di andare verso la spiaggia pian piano.
Una volta arrivati al posto, non c’erano. Non c’erano ne loro, ne i vestiti e neanche gli asciugamani. Mirko mi domandò “sei sicuro che eravamo qui?” ed io “si noi siamo arrivati da li e questo il passaggio che abbiamo seguito”. C’era anche la torretta numero 4 con riferimento.
Decidemmo di risalire, magari erano andati al distributore del tabacchino, ma ad un certo punto sentimmo dei ridolii e mi pareva fosse la voce di Giada ma non riuscivo a capire dove fosse. Anche Mirko pareva di aver sentito la voce di Jessica ma non le vedemmo.
Si sentirono ancora così ci fermammo un attimo, demmo un’occhiata attorno ma nulla. Facemmo altri due passi e sentimmo in sottofondo delle voci “si sono loro” mi disse Mirko, ma dove erano?
Poi nella penombra vidi quattro sagome, le indicai a Mirko e decidemmo di avvicinarci ma senza farci vedere. Con il dubbio che potessero anche essere loro o altre persone, ci eravamo avvicinati il più possibile nascondendoci bene dietro ad una siepe. Non potevamo essere visti, di fronte a noi avevamo una siepe e a lato un magazzino che faceva l’ombra giusta dalla luce del lampione. Anche se di luce ne arrivava davvero poca li.
Una volta li, potemmo vedere abbastanza bene queste sagome. Erano loro.
Vedemmo sia Giada che Jessica in piedi e avvolte negli asciugamani mentre Giulio e Andrea erano nudi davanti a loro. I vestiti saranno stati sicuramente per terra dato che nessuno aveva le mani occupate.
Potemmo sentire chiaramente la voce voce di Andrea esclamare “allora che ve ne pare ora?”.
Panico, vedemmo Andrea girarsi verso Jessica con il cazzo durissimo, era enorme. Giada invece aveva già afferrato in mano quello di Giulio, di riuscimmo a sentire anche il seguire tra loro.
Giulio: sono così quelli dei vostri ragazzi?
Giada: di sicuro del mio no!
Jessica: neanche del mio!
Giulio: vedo che apprezzate..ma voi non ci fate vedere nulla?
Ecco che in quel momento le ragazze si tolsero gli asciugamani e rimasero nude davanti a loro.
Poi lo presero in mano e cominciarono a fare delle seghe ma, dopo poco le de ragazze dovettero usare entrambe le mani. Di sicuro non riuscirono a prenderlo tutto neanche con tutte e due le mani.
Poco dopo vidi Giada inginocchiarsi, aveva il cazzo di Giulio di fronte al suo viso e dalla penonbra, riuscii a vedere chiaramente che aveva cominciato a fargli un lento pompino. Avevo il cuore in gola, sentitvo il cuore uscire dal petto ormai. Stavo vedendo la mia ragazza fare un pompino ad un mio amico.
Mirko era suduto affianco a me, rassegnato anche lui. C’era Jessica che era stata invitata da Andrea a prenderlo in bocca. L’aveva inginocchiata a mettersi in ginocchio come Giada e non ci mise molto a convincerla.
Vedemmo i due ragazzi guardarsi e darsi il cinque, come segno di vittoria tra loro.
Io e Mirko eravamo li, imbambolati e impotenti nel vedere le nostre due ragazze farci le corna con i nostri amici.
Uno scossone emotivo più forte lo ricevemmo quando vedemmo Jessica staccarsi da Andrea e girarsi mettendosi a pecora, potemmo sentirla dire “dai che non resisto più”. Senza farselo ripetere Andrea cominciò a penetrarla prima lentamente poi aumentando il ritmo.
Poco dopo anche Giada si mise nella stessa posa “mettimelo dentro ti prego!”. Non avevo mai sentito lei pregarmi di metterglielo dentro. In quel momento vidi una Giada diversa, aveva la schiena inarcata, il sedere alto e la lingua fuori. Sembrava che le mancasse il respiro ad ogni colpo dato da Giulio.
Stavano godendo veramente tanto, Jessica si era distesa a pancia in giù con Andrea che ci stava dando dentro, mentre Giada si era alzata e appoggiata ad un albero in modo da avere sempre Giulio dietro ma a quel punto sentii “cazzo fa male nel culo”.
Giulio stava provando a metterlo nel culo, evidentemente Giada con cazzo del genere non ci aveva mai avuto a che fare. Anche Andrea provò con Jessica, ma lei non praticava anale.
Andarono avanti ancora per poco, ormai Andrea era disteso con Jessica sopra e Giada era distesa con Giulio sopra di lei. Sentimmo due gemiti forti da parte delle ragazze, ruppero non poco il silenzio che c’era intorno a noi.
I ragazzi erano anche loro al limite, chiesero dove potevano venire e le ragazze visto che entrambe prendevano la pillola, risposero che potevano venire dentro tranquillamente. Non ci misero molto a riempirle.
Decidemmo di andarcene da li, riuscimmo a malapena ad alzarci per dirigerci verso il bungalow. Nel tragitto non ci fu una parola tra noi.
Ci sedemmo fuori un attimo, i sospiri erano davvero molti come le sigarette accese una dopo l’altra.
Eccole che arrivano, ma sono sole. Ci salutano come se nulla fosse successo.
L’euforia nei loro occhi era davvero alta, si vedeva. Erano soddisfatte e sfinite da come camminavano, Giada soprattutto.
Entrammo anche noi, subito dietro di loro, a testa bassa e poi ci stendemmo nei rispettivi letti. Io con Giada provai a provocarla per vedere se potevamo farlo ma l’unica risposta da parte sua fu “scusa amore ma sono stanca ora, vediamo domani”..

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