Skip to main content
Racconti Erotici EteroTradimento

Ylenia, mentre dorme

By 21 Gennaio 2020No Comments

Premessa: È un racconto di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono frutto dell’immaginazione dell’autore o sono usati in maniera fittizia. Qualsiasi somiglianza con persone, vive o morte, accadimenti o località realmente esistenti è puramente casuale.

Ylenia, 22 anni, studentessa universitaria all’università Cattolica di Milano, taglia 38, una terza abbondante di seno, un viso con uno sguardo dolce con una bella bocca da baciare in continuazione. Qualsiasi ragazzo, ma anche qualsiasi ragazza passerebbe ore a baciarle le labbra della bocca ed anche ad accarezzarle il seno.

Conobbi Ylenia qualche anno fa quando frequentai per studio e lettura una biblioteca comunale di Milano. Per diversi mesi Ylenia era nei miei pensieri, più e più volte mi segai fantasticando su come scoparla a dovere, “deve essere una bella ninfomane, chissà se è fidanzata e se tradisce il suo ragazzo”, questo è quello che mi venne in mente negli ultimi mesi.

Un venerdì sera un mio amico di nome Gabriele organizzò una festa casa sua, solo in quel momento vidi anche Ylenia. Per tutta la serata pensai a come scoparla, improvvisamente Gabriele ci disse che aveva casa libera per ben due giorni e quindi potevamo fermarci a dormire, se volevamo. Ylenia decise di fermarsi, ma aggiunse che la mattina doveva andare via, poiché doveva vedersi con il suo ragazzo. Il tempo passò veloce, tanta birra e tanto fumo. Solamente verso le 5,00 del mattino tutti andammo a dormire. Aspettai per almeno mezz’ora. Andai verso Ylenia. La vidi in penombra, stava dormendo sulla coscia nuda della sua amica Anna ed in più stava dormendo con la bocca aperta. In quel momento mi inginocchiai e finalmente la baciai in bocca con la lingua, nel frattempo che le toccai il seno. Restai un po’ di minuti sulla sua bocca, con la mano destra le abbassai la canotta e successivamente il reggiseno. Le palpai bene le sue tette meravigliose, due bei meloni da palpare e succhiare per ore con i suoi due capezzoli rosa. Successivamente mi tolsi i pantaloni e le mutande, il mio cazzo era già duro come il marmo ed in completa erezione. Misi il mio cazzo nella sua bocca, nella sua bocca calda, continuai a muoverlo al suo interno, mentre lei stava ancora dormendo. Nel frattempo mi spogliai nudo e successivamente rimisi il mio cazzo nella bocca, ma in quel momento lei si svegliò.

Ylenia: “Che cazzo fai? Mi hai anche spogliata? Sei pazzo?”
io: “È mesi che ti sogno, è mesi che mi sego pensando a te. Dai, te lo metto dentro, ok?”
Ylenia: “Sono fidanzata”
io: “Chissà a quanti l’hai data in università, vero?”
Ylenia: “Non te lo dico! Comunque ok dai, poi il tuo cazzo non è poi così male, però alla fine fine dovrai bera la mia pipì, ok?”
io: “Ok, va bene!”

Successivamente ci dirigemmo in una stanza vuota, doveva essere la stanza dei genitori di Gabriele, ipotizzai al momento. Ylenia stava chiudendo la porta, “gli altri non ci sentiranno”, aggiunse.

Ormai era quasi l’alba, tirammo su un po’ le tapparelle per far entrare un po’ di luce e proprio in quel momento Ylenia si spogliò completamente, il suo seno sfidò la forza di gravità, il suo culo era magnifico, “dopo ti inculo”, le dissi. Andai verso di lei, l’abbracciai baciandola in bocca mettendole nel frattempo le mani sul suo culo. Qualche secondo e lei si inginocchiò e prese il mio cazzo nella sua bocca. Sembrava una vera esperta, prima succhiò la cappella poi successivamente leccò l’intera asta, succhiò le palle e per ultimo lo mise tutto in bocca. Continuò così per un po’ di minuti, dopo la buttai sul letto e con un po’ di violenza la penetrai. Il suo frutto proibito era un lago, il mio cazzo non fece fatica ad entrare. Lei era distesa a pancia in su e gemeva in continuazione, in quel momento mi disse che aveva tradito più volte il suo ragazzo in università e si era scopata molti compagni di corso nei bagni, in quel momento spinsi più forte, mentre la cavalcavo le toccai i seni, Ylenia gemette e persi il conto di quante volte era già venuta. Successivamente feci uscire il mio cazzo dalla sua vagina, ora più aperta che mai ed appoggiai il mio cazzo all’entrata del suo buco del culo e lei in quel momento disse che non l’aveva mai fatto. “C’è sempre una prima volta”, le dissi.

In quell’istante la girai e le lubrificai ed aggiunsi “Ora te lo rompo!”. Improvvisamente mi misi sopra di lei e glielo misi dentro. Era stretto, nessuno l’aveva mai inculata. All’inizio le fece male, ma poi il dolore si trasformò in piacere, gemeva e si bagnava sempre più “Sì sì.. avanti, godo…sì”.

Ero più che eccitato, stavo quasi per venire, le dissi che stavo venendo e lei rispose che potevo sborrarle nella sua vagina. Avrebbe preso la pillola. Sborrai un bel litro di sperma dentro di lei, la sua figa era più che un lago. Eravamo entrambi un po’ stanchi, ma si erano già fatte quasi le 7,00 del mattino. Ylenia mi lasciò il suo numero, ma disse che serviva solo per organizzare il nostro prossimo incontro dove lei mi avrebbe pisciato in faccia. Poco dopo entrambi tornammo nelle rispettive postazioni occupate per dormire, o almeno per farlo credere agli altri.

Cinque giorni dopo, Ylenia mi inviò un messaggio con scritto l’ora ed il luogo dell’incontro. Il giorno successivo, mi trovai nel bagno delle ragazze della sua università. Il bagno era in una zona molto isolata. Ci chiudemmo in bagno, mi spogliai completamente, il mio cazzo era già duro e mi stesi a terra. Ylenia si tolse solamente i suoi jeans e mi accorsi che non portava le mutandine e la spiegazione fu che molte volte a lezione si eccita ed allora si tocca. Dopo qualche secondo, la sua vagina era sulla bocca ed in meno di un secondo fece uscire la sua pipì. Mi inondò il viso. Stavo per soffocare, ma riuscì a bere tutto.

Prima di salutarci, mi fermai a parlare con Ylenia per alcuni minuti. Lei mi raccontò che dopo la festa e la nostra avventura raggiunse il suo fidanzato e gli fece leccare la figa bagna del mio sperma. Sì non si era lavata, me lo disse esplicitamente. Poco dopo le squillò il cellulare, dal numero era un suo compagno di corso che le chiese se poteva raggiungerlo a casa sua, le disse che aveva alcune difficoltà con un esame. Ylenia mi raccontò che era già andata a casa sua per ben tre volte, ed ovviamente scopavano, senza preservativo. Tutto all’insaputa del fidanzato. Ci salutammo e le chiesi se ci saremmo rivisti.

“Forse”, mi disse.

Leave a Reply