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Racconti Erotici Etero

Zia Roberta

By 1 Marzo 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Domenica. Primo pomeriggio. Estate caldissima. Ma sono al mare, quindi va bene anche così. Dalla finestra aperta dell’appartamentino di Cesenatico entra una leggera brezza estiva. Nell’altra stanza riposa zia Roberta. I miei sono già in spiaggia, con mia cugina. Io guardo svogliatamente la tv, non ce la faccio ad affrontare il sole delle 3 del pomeriggio.
A pranzo ho bevuto un sacco, mi scappa proprio la pipì. Andando verso il bagno noto la porta della camera da letto di zia Roberta socchiusa. Senza pensarci butto un’occhiata dentro. Mi blocco. Sul letto la zia dorme ed &egrave completamente nuda. Il lenzuolo spiegazzato buttato da una parte. Dorme supina con le braccia dietro il cuscino e le gambe un po’ aperte. I lunghi capelli scuri le circondano la testa. Le grandi tette bianche ricadono ai lati del sul corpo abbronzato. Riccioli neri le ricoprono la fica ben curata. Il segno del costume sembra sottolineare la peluria. Il mio respiro si fa affannoso. Guardando meglio vedo le piccole labbra spuntare in mezzo a quei riccioli neri. Il cuore pulsa veloce. Sudo. Anche sul suo corpo voluttuoso vedo gocce di sudore. La trovo una cosa eccitante. Il cazzo &egrave già gonfio, non ci avevo nemmeno fatto caso.
Zia Roberta, sorella di mio papà, quarantacinquenne divorziata da anni, mi &egrave sempre piaciuta. Frequenta molto casa nostra e andiamo in vacanza con lei tutti gli anni. Da quando ho cominciato a farmi le seghe &egrave stata spesso oggetto dei miei desideri. &egrave un donnone alto, dai fianchi larghi, ma tutto sommato proporzionati. &egrave robusta, ma non grassa. Le tette giunoniche le lascia spesso intravvedere con generose scollature. Le grandi natiche le fascia con vestitini e pantaloni che lasciano poco spazio alla fantasia. Molte volte ho fantasticato sul triangolino del perizoma che si intravvedeva attraverso i suoi vestiti attillati.
E ora &egrave qui, davanti a me. Nuda, accaldata, eccitante.
Senza nemmeno accorgermene mi ritrovo a segarmi guardando la zia. La mia mano si muove veloce sull’asta dura.
Il mio respiro si fa sempre più forte. Mi guardo il cazzo, completamente scappellato, la cappella lucida nella penombra. Rialzo gli occhi verso la zia. Cazzo. Zia Roberta mi sta fissando con gli occhi assonnati.
Mi ritraggo veloce dalla porta e rimetto l’uccello nel costume.
‘Ehi, dove vai?’ sento chiamarmi. Non faccio in tempo a rimettermi sul divano.
‘In bagno’ mi viene da risponderle.
‘Vieni un po’ qui, muoviti’
A testa bassa mi dirigo verso la camera da letto, ma me ne sto in corridoio, di fianco alla porta.
‘Che c’&egrave?’ chiedo.
‘Entra pure’ mi dice.
Timidamente entro nella stanza. Mi avvicino al letto. Guardo per terra, ma con la coda dell’occhio vedo zia Roberta seduta sul letto con il lenzuolo che la copre.
‘Che stavi facendo lì fuori?’
‘Nulla’ nego spudoratamente.
‘Non sono nata ieri. Ti stavi facendo una sega’
Sento le guance arrossarsi, prendere fuoco. Annuisco con piccoli cenni del capo.
‘Non ti devi vergognare’ mi sento dire ‘&egrave una cosa naturale. &egrave stata colpa mia che non mi sono assicurata di chiudere la porta. Ti chiedo scusa’
‘Non ti preoccupare’ le rispondo. Non so proprio cosa dire.
‘Spero tu non ci sia rimasto male per l’interruzione improvvisa. Ho aperto gli occhi e ho visto che eri lì. Mi sono un po’ spaventata’ dice ridendo.
‘No, no, tutto a posto’ la voce mi esce un po’ impastata.
‘So come ci si sente a essere interrotti, magari sul più bello. Mi &egrave capitato diverse volte’ e così dicendo allunga una mano a prendere la mia, come per consolarmi.
Con mia sorpresa però si porta la mia mano al seno, che nel frattempo ha scoperto lasciando cadere il lenzuolo. Se la appoggia. Sento il capezzolo grande e turgido sotto le mie dita.
‘Ti piace?’ mi chiede.
Annuisco. Non mi escono parole di bocca. Ma sento il cazzo durissimo spingere nel costume. Mi guardo il pacco, sembra una tenda canadese. Lo copro con la mano libera.
Zia Roberta si porta poi la mia mano alla bocca. Lecca le mie dita una ad una. Poi tutte insieme se le mette in bocca, come a simulare un pompino. Le toglie e le rimette sulla sua grande tetta bianca. Il capezzolo mi sembra ancora più grosso e duro.
‘Hai mai fatto l’amore?’
Non so cosa rispondere. Poi scuoto il capo per dire di no, non l’ho mai fatto.
‘Vieni qui’ mi fa ‘Fammi vedere cosa abbiamo qui’ e mi strizza l’occhio.
Mi avvicino di più al letto. Lei si mette a sedere sul bordo. Il lenzuolo le copre solo il pube. Le grandi tette svettano nell’aria calda della stanza. La sua testa all’altezza del mio bacino. Mi sfila piano il costume, stando attenta di non farmi male liberando il cazzo ormai pronto a scoppiare. Io la guardo inebetito. Non so cosa fare. &egrave la prima volta che una donna, che non sia mia mamma, mi vede con il cazzo duro. Finito di spogliarmi alza lo sguardo.
‘Vedrai che non ti faccio male’
E in attimo vedo il mio cazzo sparire nella sua bocca. Mi sta facendo un pompino! Zia Roberta mi sta facendo un pompino! Sento che con una mano mi massaggia le palle.
‘S-s-s-sto già p-p-p-per venire’ riesco a farfugliare.
Zia alza lo sguardo per farmi capire di non preoccuparmi, che ci pensa lei. Non resisto più e vengo. Vengo tanto, come solo un adolescente pieno di energia può venire. Zia Roberta non si stacca un attimo dal mio cazzo. Continua a succhiare. Finché non ne ho più, finché il cazzo mi torna molle. Ma non fa in tempo a stare a riposo per molto. Il servizio che mi sta facendo la zia glielo impedisce e in pochi attimi ce l’ho di nuovo duro e pronto.
‘Adoro i ragazzi giovani. Hanno il cazzo sempre in tiro’ mi sussurra ‘Vieni sul lettone, che ora ti insegno come soddisfare una donna’
Così dicendo scosta il lenzuolo e si sposta verso il centro del letto. Abbronzata con il segno del costume. La fica piena di piccoli riccioli neri bagnati e scintillanti nella penombra della stanza.
Mi siedo sul bordo del letto. Mi prende le mani e mi attira verso di sé.
‘Per prima cosa devi baciare la tua donna’ mi spiega.
Schiude leggermente la bocca e io avvicino la mia. Subito sento la sua lingua cercare la mia. Sento vagamente il sapore aspro del mio sperma. Giochiamo a inseguirci per un po’. Poi si stacca.
‘Ora dovresti cominciare a baciare la tua signorina sul collo’ bisbiglia.
Da bravo studente comincio a baciarla sul collo con piccoli baci casti.
‘Usa pure la punta della lingua per baciare, ad alcune ragazze piace’.
Con la lingua disegno piccoli cerchi sul collo della zia.
‘Bravissimo, così’ ora scendi piano lungo il corpo della zia. Baciale dappertutto’ gli occhi chiusi a godersi le mie attenzioni.
Ubbidiente comincio a esplorare il suo corpo giunonico con le labbra e la punta della lingua. Prima scendo dal collo verso le tette enormi, morbide, dai grandi capezzoli turgidi. Mentre bacio, lecco e succhio un capezzolo uso le dita per titillare l’altro. Zia Roberta tiene una sua mano appoggiata alla mia schiena. La fa scorrere su e giù, graffiandomi piano con le unghie. Mi fa venire la pelle d’oca. Con l’altra mano tiene la tetta non succhiata spinta verso di me, in modo da averla vicina quando decido di passare da una all’altra. Passo minuti a succhiare le tette. Sono proprio soffici, un piacere giocarci.
‘Sì, così, bravo’ ma non fermarti solo lì, puoi scendere se vuoi’ mi suggerisce.
Ancora un po’ intimidito lascio le sicure acque delle tette per avventurarmi verso posti mai visti dal vivo così da vicino. Mi fermo un po’ a baciare e leccare l’ombelico. Zia Roberta continua a grattarmi la schiena. Con l’altra mano mi massaggia i capelli e con delicatezza spinge la mia testa ancora più in basso. La assecondo e scivolo verso il suo pube. Incontro i primi riccioli neri. Le labbra frastagliate della sua fica sono a pochi centimetri dalla mia bocca. Prendo coraggio e comincio a succhiarle.
‘Ah’ sì’ bene così’ sussurra eccitata ‘spostati pure tra le mie gambe’ mi suggerisce aprendo le cosce.
Mi sposto sul lettone e mi metto davanti a lei, in mezzo alle lunghe cosce abbronzate. La fica bagnata mi guarda in attesa di essere soddisfatta.
‘Baciala, leccala, fai quello che vuoi, ma fallo’ delicato’ e mentre me lo dice con le mani si apre la fica per mostrarmi il buco e il clitoride.
‘Lecca il clito, quella specie di cazzettino lì in alto’
Mi abbasso su di lei. Il cuore mi pompa sangue al cazzo e alla testa. Tutte le altre parti del mio corpo le sento fredde. Comincio a leccare piano il clitoride. Lo succhio. Zia Roberta inarca la schiena e mi spinge la fica contro la bocca. Il sapore &egrave un po’ aspro e dolce allo stesso tempo. Non me lo sarei mai immaginato.
‘Penetrami con la lingua, dai’ mi ordina.
Da bravo soldatino comincio a stantuffare con la lingua dentro e fuori dal suo buchetto. Lei tiene sempre la fica aperta con le dita. Io lecco un po’ il clito e un po’ la penetro. Cerco di allungare la lingua il più possibile. &egrave calda e bagnatissima.
‘Sììì’ sìììì’ cosììì’ godo, sto per godere’
Mi fermo per capire cosa sta succedendo.
‘Non ti fermareeee’ non fermarti’ continua”
Ricomincio a leccare e penetrare, sto per fare godere una donna!
‘Sìììììììììììì’ sìììììììì’ sì sì sì’ urla zia Roberta.
Sento il sapore aspro e dolce che aumenta di intensità, la sua passera &egrave ancora più bagnata, ma non mi fermo, continuo nel mio dovere di bravo amante alle prime armi.
‘Aaaaah’ ora puoi fermarti tesoro’ sussurra senza voce ‘Vieni qui, baciami’
Mi arrampico su di lei. Con il cazzo sento il calore che emana la sua morbida fica. Ci baciamo. Lei mi lecca le labbra per pulirmi dai suoi umori.
‘Bravo, la prima lezione mi pare che l’hai imparata proprio bene. Vediamo come te la cavi con la seconda’ e dicendo questo sento la sua mano che traffica nella zona dei nostri pube. Alzo un po’ il bacino per farla passare. Mi prende il cazzo, sento che lo scappella. Se lo appoggia alla fica e se lo infila dentro. Sto scopando mia zia Roberta. Sto scopando con una donna!
‘Ora alza e abbassa il bacino lentamente, ma non troppo, se no mi scappi fuori e non &egrave bello’ mi dice sorridendomi.
Estraggo piano il cazzo, di qualche centimetro, poi lo rispingo dentro. Più e più volte, sempre piano piano.
‘Bene così. Dopo che &egrave venuta una donna può essere molto sensibile lì. Bisogna trattarla con cura. E tu sai come fare’
Continuo a fare su e giù piano. Sento che scivolo sempre meglio dentro di lei. Si sta bagnando tantissimo ancora.
‘Ora accelera un po’, ma non troppo che se no vieni subito e non ci divertiamo più. Ahahaha’ ride.
Accelero piano. Su e giù, su e giù, su e giù.
Con una mossa che non mi aspettavo la zia mi fa rotolare su un fianco. Mi mette supino e si mette sopra di me.
‘Cambiamo un po’ posizione, così capisci quale preferisci’
In ginocchio sopra il mio bacino prende il mano il cazzo e se lo infila lesta nella fica. Calando su di me e poi rialzandosi. Con la mano scosta dal viso i lunghi capelli corvini. Si piega verso di me, sempre spingendo in su e in giù il bacino, e mi bacia. Sento le grosse tette strusciarsi sul mio petto. Il letto cigola sotto i colpi che mi da la zia.
Di tanto in tanto si ferma e ruota lenta il suo bacino sul mio. Sento il cazzo in un posto caldo e umido. Non mi aspettavo di essere così resistente.
‘Sei proprio resistente, ragazzo mio’ mi adula zia Roberta come se mi avesse letto nel pensiero.
‘Visto che sei così tosto ti insegno anche la pecorina’
La pecorina? Zia Roberta mi fa provare la pecorina? Comincio a pensare a tutta la squadra del Milan degli anni ’60. Non posso proprio rischiare di venire prima di aver provato anche quella.
Si alza, mi prende le mani e mi fa alzare con lei. Poi si rimette in ginocchio sul bordo del lettone. Le grandi chiappe bianche davanti a me. Intravedo la patatona aperta dal tanto stantuffare che stiamo facendo.
‘Avvicinati, dai. Mettilo dentro tu’
Metto il cazzo dietro di lei. Le allargo le chiappe e spingo avanti il cazzo.
‘Quello &egrave il culetto tesoro. Magari alla prossima lezione’
Sento la sua mano che prende la mia asta e mi tira verso di lei. La penetro facilmente. La fica piena di umori &egrave sempre più morbida. Mi muovo avanti e indietro veloce. Ormai ho capito come fare.
‘Sì, bravo, così. Scopa la zia. Scopala per b”
Non finisce la frase. Sentiamo una chiave che gira nella toppa della porta. Panico. Ci immobilizziamo. La porta dell’appartamento si apre con un cigolio. Tolgo rapido il cazzo dalla sua tana.
‘Chi &egrave?’ urla la zia.
‘Sono Daniela’ &egrave la risposta.
Mia mamma’ mia mamma &egrave tornata dalla spiaggia!
‘Presto, infilati nell’armadio’ bisbiglia zia Roberta, buttandosi sul lettone e coprendosi con il lenzuolo.
Veloce apro l’anta a scorrimento del grande armadio e mi infilo dentro, nudo, con il cazzo barzotto. Non faccio in tempo a chiudere del tutto l’anta che mia mamma apre la porta della camera e si presenta sull’uscio.
‘Ah, sei qui’ esordisce mia mamma ‘fatto un riposino?’
‘Sì, ne avevo proprio bisogno’ risponde la zia.
‘Il mio bimbo dov’&egrave?’ chiede la mamma.
‘&egrave uscito da un po’, mi ha detto che andava in spiaggia dagli amici’ mente la zia.
‘Bene, mi fa piacere che stia con quelli della sua età’ e poi così ci lascia un po’ da sole’
Dalla fessura dell’armadio vedo il lettone e riesco a leggere un lampo di panico negli occhi della zia. Ora anche mia mamma entra nel mio campo visivo. La vedo slegarsi il pareo e lasciarlo cadere ai piedi del letto. Si porta le mani dietro la schiena e si slaccia il reggiseno. Poi prende in mano i laccetti dello slip e li lega, facendolo scivolare a terra. Mia mamma si &egrave appena spogliata davanti alla zia. Il cazzo si indurisce immediatamente.
‘A noi due’ dice mia mamma tirando via il lenzuolo che copriva la zia.
Panicooooooooo’

Continua’ Mamma &egrave completamente nuda. Zia Roberta &egrave completamente nuda. Io sono completamente nudo. Io so di loro. Zia Roberta sa di me. Mamma non sa nulla. L’armadio in cui sono nascosto &egrave giusto di fronte al letto. Dalla fessura dell’anta a specchio riesco a vedere cosa succede.
‘Ma cosa fai?’ urla un po’ spaventata zia Roberta.
‘Ho detto a Gianni e Ilaria che c’era troppo caldo e che venivo a riposare un po’ in casa, tranquilla’ risponde mamma.
‘Ma se tornano anche loro?’
‘Si sono appena iscritti a un torneo di scala quaranta. Sai come ci tiene Gianni a queste cose, rimarranno là fino a cena’
Mentre parla mamma si mette a gattoni sul letto e si porta verso zia. Dalla mia posizione posso vedere il bel culo di mia mamma. Rotondo, bianco, ben proporzionato. Il taglio della fica &egrave stretto, come quello delle ragazzine. Sembra depilata.
Mamma Daniela non &egrave niente male. Non &egrave altissima, anzi, ma il suo corpo &egrave proprio ben proporzionato. Le tette saranno una terza, belle rotonde. I capezzoli grandi, rossi. Le gambe sono snelle e sode al punto giusto. I capelli sono corti e se li tinge da sempre di rosso. Di tutte le tonalità. Per le vacanze se li &egrave fatti rosso fuoco. Gli occhi azzurri penetrano nei pensieri di chi le sta di fronte.
‘Non sto benissimo’ dice zia nel tentativo di fermare le avance di mamma.
‘Ci penso io a farti sentire meglio allora’ le risponde mamma.
Mamma si corica di fianco a zia e mentre con una mano le sfiora il corpo voluttuoso comincia a baciarle le spalle. Zia guarda verso l’armadio. Negli occhi le leggo un po’ di panico, ma anche tanta voglia di sesso. Si gira verso mamma e le loro bocche si incontrano. Vedo chiaramente le loro lingue giocare a rincorrersi prima in una bocca, poi nell’altra.
‘Mmm, sai di buono’ le sussurra mamma.
‘Grazie’ le risponde zia, che sicuramente sa ancora della mia sborra ingoiata pochi minuti prima.
‘Aspetta’ dice mamma alzandosi veloce dal letto. Ha la patata depilata, con un piccolo ciuffetto castano sopra le labbra. Scompare dalla mia vista. Sento i suoi piedi nudi che corrono sul pavimento.
Zia Roberta si siede sul letto, si lega i capelli con un elastico e guarda verso l’armadio.
‘Divertiti’ sussurra piano nella mia direzione, facendo anche l’occhiolino.
Poco dopo risento i passi di mamma che torna verso la camera. Ha con se un fagotto. &egrave un grande telo da mare.
‘Vediamo di evitare il pasticcio dell’ultima volta, ahahah’
‘Sarà meglio’
Zia si alza dal letto e aiuta mamma a stendere il telo sul letto. Non capisco di cosa stiano parlando. Poi guardo mamma e in mano le vedo un grosso fallo di gomma, nero, lucido. Il mio cazzo si indurisce ancora di più. Pulsa.
Si buttano sul lettone. Si baciano. Si accarezzano. Poi zia fa sedere mamma sul bordo del letto. A meno di un metro dall’armadio. Si siede dietro mamma. Le fa aprire le cosce. Mi mostra la fica di mia mamma. Dietro di lei zia guarda verso la fessura dell’armadio. Mi vuole far eccitare, non sapendo che sono già al massimo dell’eccitazione. Anche mamma guarda verso l’armadio. Il cuore salta un paio di battiti. Poi mi ricordo dell’anta a specchio. Si stanno specchiando mentre giocano. Che perverse.
Zia inizia a baciare mamma sul collo. Con le mani le accarezza le spalle. Poi le sposta sulle tette rotonde e prende i capezzoli rossi tra le dita. Li strizza. Mamma fa una smorfia di piacere. Mette le sue mani su quelle della zia. Si guardano nello specchio. Poi mamma gira la testa per cercare le labbra di zia. Si baciano. Le loro mani scivolano verso le cosce di mamma. Accarezzano l’inguine. Zia mette la sua mano destra su quella di mamma. Fa accarezzare mamma con la propria mano. Gliela mette sulla fica. Preme il suo dito medio su quello di mamma. Le due dita spariscono nella fica di mamma. Piano piano entrano ed escono dal buchetto. I loro respiri si fanno affannosi. Anche io respiro a fatica, ma sto attendo a non far rumore. Mi accorgo che mi sto masturbando piano.
Ora zia spinge anche l’anulare di mamma dentro la fica. Mamma ha quattro dita dentro. Zia toglie le sue, lascia mamma a masturbarsi lentamente mentre offre le sue dita bagnate alla sua bocca carnosa. Mamma le lecca avida. Quando sono pulite di tutti gli umori zia torna a infilarle nella fica di mamma. Sembra che si inseguano lì dentro. Poco dopo si fermano. Zia si porta la mano di mamma alla bocca e lecca le sue dita. Mamma fa la stessa cosa con quelle di zia. Si specchiano mentre lo fanno. O meglio, mamma si specchia, zia mi guarda lasciva.
Devo stare attento a non venire, altrimenti succede un casino. Mi masturbo, ma lentamente.
Le loro mani tornano a infilarsi dentro mamma. Con la mano libera vedo che zia prende il grande fallo di gomma. Lo porta alla bocca e comincia a succhiarlo. Poi lo porge a mamma che fa la stessa cosa. Scopro che mamma deve essere proprio brava con i pompini.
‘Ti piace succhiare il cazzo’ le sussurra zia ‘ti piace succhiare il cazzo di Gianni?’
Mamma annuisce con il fallo sempre in bocca.
‘Ti piacerebbe succhiare il cazzo del tuo vicino di casa, vero?’
Mamma annuisce ancora.
‘Ti piacerebbe succhiare anche il cazzo del portinaio, vero? Perché a te piace succhiare i cazzi?’
Mamma annuisce forte mentre continua a fare pompe al fallo nero tenuto in mano da zia.
‘E ti piace prenderlo in fica il cazzo, vero?’
Mamma si stacca dal dildo, si gira verso zia.
‘Sì mi piace il cazzo, mettimelo tutto dentro’
Tolgono le mani dalla sua fica e zia le punta il cazzone di plastica. Si aiuta con lo specchio per non sbagliare. Vedo le labbra di mia mamma che si aprono davanti alla cappella enorme del giocattolo. Piano sparisce dentro di lei e in pochi attimi anche il resto del palo entra. Mamma stringe la presa sul bordo del letto mentre zia le stantuffa il cazzone dentro e fuori la fica. Sempre più veloce.
Mi accorgo che anche io ho accelerato la masturbazione. Mi fermo appena in tempo. Non vengo per un soffio. Faccio respiri lunghi e silenziosi.
‘Ti piace essere scopata dal grande palo nero, vero?’
‘Sì, sì, sì, scopami forte’
Zia accelera il movimento del dildo. Mamma lancia gridolini di piacere.
‘E ti piace essere guardata mentre ti scopi il cazzo?’
‘Sì, sì, sì”
‘Immagina Gianni che ti guarda mentre scopi il cazzo di un altro, lo vorresti?’
‘Oh sì, sì, sì’
‘Che esibizionista che sei’
Zia muove veloce il dildo dentro la passera di mamma. Ogni volta che esce &egrave sempre più sporco di umori bianchi. La fica di mamma gronda piacere.
‘Ora &egrave mia figlia Ilaria che entra in camera e ci guarda scopare’
‘Sì, sì. Lasciala guardare’
Gli occhi di mamma si chiudono per il piacere, poi si aprono per guardarsi impalata nello specchio. Zia invece sembra guardare mamma nello specchio, ma sta guardando me. Vedo lampi di sesso nei suoi occhi.
‘Andrea ci sta spiando, ci sta guardando mentre facciamo le troie’
Ho un colpo al cuore. Zia ha confessato.
‘Sì, facciamolo guardare’ deve imparare’ sìììì’
Poi d’improvviso zia si ferma.
‘Nooooo, che fai?’ le urla mamma.
‘Oggi ti voglio fare impazzire, girati’
Mamma ubbidiente si mette sul letto alla pecorina. Proprio davanti all’armadio. Zia &egrave veramente perversa. Mi vuole mostrare quanto e troia mia mamma. Si mette in piedi dietro di lei, un po’ spostata in modo da lasciarmi il campo visivo libero.
‘Ti piace anche prenderlo in culo, vero Daniela?’
‘Oh sì, tanto, tanto’
‘Andrea ci guarda ancora’ ti vede mentre stai per essere inculata’
‘Mmm, fagli vedere come lo prendo, mmm’
‘Oh sì, che glielo faccio vedere, non ti preoccupare. Lasciamolo guardare, così vede quanto sei troia’
Così dicendo zia comincia a strusciare il grosso fallo di gomma sulla fica fradicia di umori di mamma. Poi le sputa sul buco del culo e con il dildo bagnato glielo massaggia.
Mamma affonda la testa nel materasso, in attesa di essere impalata.
‘Quello che senti non &egrave un cazzo di gomma, &egrave il cazzo di Andrea’
Mamma farfuglia qualcosa. Zia guarda verso di me, sorride, poi spinge il grande cazzone nero sullo sfintere di mamma. Piano ma inesorabilmente si fa strada dentro di lei.
Sento che ansima sempre più forte. Zia stantuffa il dildo avanti e indietro. Vedo mamma che si masturba con una mano. Sembra posseduta. Lancia anche urletti di godimento.
‘Senti com’&egrave bravo il tuo Andrea a incularti’ e le toglie completamente il fallo dal culo. Mi fa vedere quanto sia sfondata mamma. Poi lo rispinge dentro. Questa volta senza trovare resistenza.
Bastano pochi colpi e mamma comincia a urlare di piacere. Zia le toglie il giocatolo dal culo. Schizzi che sembrano di pipì escono dalla fica di mamma. Bagna il pavimento e il telo sul letto. Il sangue mi pulsa in testa. Sto assistendo a una cosa che mai mi sarei immaginato.
‘E brava Daniela. Così si fa a squirtare’
Mamma si abbandona sul lettone, sembra sfinita. Il culo sfondato e arrossato. Zia Roberta invece guarda verso di me e si mette a spompinare il fallo di gomma. Poi si gira verso mamma.
‘Com’&egrave stato squirtare davanti a tuo figlio?’
‘Bellissimo’ risponde mentre si gira nel letto e si mette a sedere. Le cosce aperte. La fica lucida di umori. Solo allora mi accorgo di essermi venuto in mano.
‘Guarda che non ho finito con te, voglio che tuo figlio si renda conto che siamo due vacche’ e si mette in ginocchio sul viso di mamma, girata verso l’armadio.
‘Oh sì, facciamoglielo vedere’
‘Leccami’
Mamma &egrave completamente dominata da zia Roberta. Ubbidiente si mette a leccare la fica di zia, quella fica che mezz’ora prima stavo leccando io.
Mi ritrovo con il cazzo in erezione per la terza volta in poco tempo.
‘Vorrei tanto essere scopata da Andrea’ le confessa.
‘Prima io però, &egrave mio figlio’ riesce a rispondere mamma mentre lecca.
Non capisco più niente. La testa mi scoppia dall’eccitazione.
‘Dico sul serio’ il cazzo giovane dura di più’
‘Mmm, sì”
‘Lo chiamo e gli dico di venire a scoparci?’
‘Mmm’ sì, chiamalo’
Zia si alza dal letto, lascia mamma stesa e un po’ inebetita.
‘Lo chiamo davvero?’ chiede zia.
‘Sì, tanto non hai il coraggio’
E a quelle parole zia spalanca l’anta dell’armadio. Sono lì, nudo, con il cazzo duro, davanti a mamma e zia.

Continua’
I grandi occhi azzurri di mamma mi fissano increduli. Sono lì, davanti a lei, con il cazzo duro e una mano sporca di sborra. Si tira il lenzuolo per cercare di coprirsi. Con la coda dell’occhio vedo zia Roberta che se la ride sotto i baffi. Cerco in qualche modo di coprirmi anche io, ma c’&egrave poco da fare.
Zia mi prende un braccio e mi tira fuori dall’armadio.
‘Ma, ma, ma” &egrave tutto quello che mamma riesce a balbettare.
‘Volevi scopare Andrea, eccolo’ le propone zia.
Ho la testa che sta per esplodermi dal tanto sangue che vi circola.
‘&egrave sempre stato lì? Ha visto tutto? Ha visto tutto!’ urla mamma.
‘Sì, ha visto tutto. Ha visto che ti piace il cazzo e anche la fica. Ha visto quanto siamo troie’
Io non riesco a spiccicare parola. Fisso per terra e basta. Zia Roberta tenendomi per il braccio mi porta vicino al bordo del letto. Non riesco a reagire. Si siede sul bordo del letto. Io in piedi davanti a lei.
‘Daniela, il sapore buono della mia bocca era di tuo figlio’ le confessa zia.
‘Tu? Voi? Tu? Non ci voglio credere’ continua mamma ‘Avete scopato? Zia e nipote?’
‘Diciamo che ci stavamo provando, ma sei arrivata tu’
‘No, no, no, no” anche mamma &egrave senza parole.
‘Guarda che non c’&egrave niente di male. E poi guarda che bel cazzo che ha, altro che il giocattolo di gomma. Questo &egrave vero’ e così dicendo mi scappella il cazzo ancora sporco di sborra dall’ultima venuta. La lascio fare, non riesco a oppormi.
‘Sì, lo vedo, ma &egrave mio figlio’
‘&egrave anche un ragazzo che ha bisogno di imparare’ chi meglio di noi due può aiutarlo?’ Zia Roberta subito dopo prende in bocca il mio uccello e comincia a leccarlo e succhiarlo. Lo pulisce per bene.
‘Mmm’ che buono che sei’ un po’ guarda me e un po’ guarda mamma.
Mamma prende coraggio, si scopre dal lenzuolo. &egrave bella, fatta bene, più piccola rispetto a zia Roberta. Le labbra carnose sembrano fatte apposta per fare impazzire gli uomini. Zia Roberta &egrave più alta e robusta. Un donnone pieno di curve, ma tutte al punto giusto. Mamma si avvicina a noi due. Zia continua a leccare l’asta per il lungo.
‘Assaggia’ sussurra.
Mamma non resiste oltre, ha perso ogni imbarazzo. Prima bacia zia sulla bocca, poi mi bacia la cappella. Delicatamente, come solo una mamma può fare. Zia le porge il mio cazzo e mamma affonda la bocca su di lui. Lo ingoia. Poi lo lascia e si mette a leccare l’asta come faceva zia. Anche zia vuole partecipare e insieme me lo leccano. Poi una alla volta avvolgono il glande con le loro labbra esperte. Quando una ce l’ha in bocca l’altra mi succhia le palle ricoperte di leggera peluria.
Zia si stacca da me. La guardo sedersi un po’ in disparte. Guarda mamma mentre mi fa un pompino. La vedo sorridere. Sta lì un attimo, poi si riavvicina. Allontana mamma dal mio cazzo e la bacia. La bacia davanti a me. Le lingue si rincorrono. Io sto lì fermo, davanti a loro, con il cazzo svettante. Non so cosa fare.
Zia spinge mamma sul letto, la fa coricare. Le apre le cosce.
‘Ti piace essere guardata da Andrea, eh?’ ricomincia il gioco perverso di prima. Tuffa la sua testa tra le cosce di mamma. Vedo le sue labbra fare presa come ventose sulla fica depilata e bagnata di mamma. Poi si stacca un attimo, mi guarda.
‘Vieni. Inginocchiati vicino alla bocca di Daniela. Fatti fare un pompino’
Ubbidiente faccio come dice. Mi inginocchio sul lettone e porgo il mio uccello a mamma. Lei, in preda all’eccitazione, lo prende e comincia a succhiarlo.
‘Ti piace succhiare cazzi! Com’&egrave il cazzo di tuo figlio?’
‘Buono’ risponde mamma tra una pompa e l’altra. Ogni tanto lo lascia per lanciare un urletto di piacere. Dopo pochi minuti mi lascia andare. Chiude gli occhi e il suo respiro si fa più veloce. Viene. Guardo la sua faccia contratta dal piacere. Guardo zia che continua a leccare la fica di mamma. Ha il musetto tutto impiastricciato di umori. Poi zia si sposta, si avvicina a me gattonando sul letto. Mi prende la testa fra le mani e mi bacia. Mi infila la lingua in gola. Sa di aspro. Sa di mamma. Le nostre lingue si inseguono. Voglio godermi tutto il sapore di mamma. Lecco anche le labbra di zia. Poi mi blocco un attimo. Guardo mamma e vedo che ha ricominciato a spompinarmi. Torno a baciare zia con più trasporto. Sto baciando zia sporca di umori di mamma, mentre quest’ultima mi sta facendo un pompino. E non posso dirlo a nessuno.
Poi zia si stacca da me.
‘Ti piace il sapore della tua mamma?’ mi chiede.
Annuisco. Mamma si ferma e ci guarda. Anche lei cerca di capire le intenzioni della cognata.
‘E il sapore di zia ti piace?’
Annuisco ancora.
‘Vieni cucciolo, vieni con zia’
Mi fa coricare di fianco a mamma. Mi massaggia il petto. Si mette su di me. Prende il cazzo con la mano e se lo infila nella fica bagnata. Non trovo resistenza. La penetro facilmente. Le grosse tette bianche mi ballonzolano davanti al viso. Le prendo tra le mani e succhio avido i capezzoli sporgenti. Piano comincia la sua cavalcata. Mamma la guarda. Poi si gira verso di me e comincia a baciarmi. Mi infila la lingua in bocca. Assapora il gusto della sua fica che zia mi ha passato prima.
L’atmosfera &egrave eccitante, ma strana. Parla solo zia, che ci guarda baciarci.
‘Sì, bravi così, dai, mmm’ che bello un palo vero in fica’ e continua a cavalcarmi.
Mamma si stacca da me, e appena lo fa zia si butta in avanti. Cerca la mia bocca. Ci baciamo. Mamma si sposta, non vedo dove va. Ma tutto d’un tratto sento una mano che prende il mio cazzo e lo toglie dalla fica di zia. Sento una bocca che lo succhia e poi la stessa mano lo reinfila dentro zia.
‘Sì Daniela’ sì così, leccami il culo, sì’ ansima zia mentre mi cavalca. Io sto fermo, attendo istruzioni. Poi si alza di scatto, i suoi grandi seni ammiccanti su di me. E viene. Sento il cazzo caldo e bagnatissimo. Continua a venire. Poi mi si abbatte sul petto. Stanca.
Alza la testa e mi guarda. Siamo a pochi centimetri.
‘E bravo il mio nipotino’ mi sussurra ‘Vuoi sentire che sapore ha zia?’
Annuisco. Come sempre.
Zia si alza, vedo mamma tra le mie gambe. Sta massaggiando piano il mio cazzo. &egrave lucido e completamente scappellato. Non faccio in tempo a capire cosa sta succedendo che la grande patatona di zia mi atterra sul viso.
‘Lecca la zia, tesoro. Leccami bene’
La mia lingua parte veloce a quell’ordine. Lecca la fica dilatata di zia Roberta. Lecca le piccole labbra sporgenti. Lecca il clitoride. Il sapore &egrave molto aspro, ma c’&egrave anche del dolce. &egrave più buono di quello di mamma. Prendo in bocca le labbra, le succhio. Mamma intanto la sento leccarmi il palo. Me lo pulisce dagli umori di zia.
Zia si solleva da me. Va verso mamma. Si baciano ancora. Mamma &egrave a quattro zambe tra le mie gambe.
‘Oggi insegniamo tutto al piccolo Andrea’ esordisce zia guardandomi. Anche mamma mi guarda. &egrave eccitata, si vede.
‘Daniela, tu stai ferma lì. Andrea, vieni qui’ e mi prende per mano. Mi fa alzare. Mi fa girare intorno al letto. Siamo in piedi, io e lei, dietro mamma, che sta ferma a pecorina sul letto.
‘Ora scopiamo la mamma, che ne dici?’ mi chiede. E senza aspettare risposte si mette dietro di lei e con la mano comincia a massaggiarle la fica dilatata dall’eccitazione.
‘Fai così, come faccio io’ mi spiega ‘senti com’&egrave bagnata. Senti com’&egrave vacca’
Mi prende la mano e insieme alla sua cominciamo a massaggiare la fica di mamma. &egrave calda, bagnatissima. La sento pulsare. Mamma respira veloce. Ansima.
Zia spinge le mie dita nella tana di mamma. Usa le sue dita. Prima i medi, poi anche gli anulari. Infine gli indici. Sei dita nel buchetto.
‘Senti com’&egrave larga mamma. &egrave larga perché le piace prendere i cazzoni di gomma grossi’ almeno due volte a settimana’
Annuisco, non so che altro fare.
Continuiamo per un po’ a massaggiarle la fica e penetrarla con sei dita.
‘&egrave pronta. Tocca a te’ sussurra zia. Mi prende il cazzo che nel frattempo non si era rilassato un attimo e lo tira verso la fica di mamma. Punta il glande sul buco dilatato e mi spinge dentro di lei.
‘Bravo. Ora scopa mamma come ti ho insegnato’
Comincio a muovermi dentro e fuori. Prima piano, poi accelerando sempre di più. Mamma ansima. Zia si avvicina a me e mi bacia. Mi infila la lingua in bocca poi si stacca.
‘Bravo il mio nipotino’
Mi bacia le spalle. I capezzoli. La pancia. E continua a scendere. Mi prende la base del cazzo con le dita. Mi fermo. Lo estrae dalla tana bagnata di mamma. Gli da un paio di leccate.
‘Aspetta’ sussurra.
La vedo leccare la fica a mamma, poi risalire al buco del culo. &egrave arrossato per il fallo di gomma preso prima. Zia sputa sul culo di mamma.
‘Ecco, ora proviamo a inculare mamma. Vuoi inculare la mamma, vero?’
‘Sssì’ sì’ sono le prime parole che pronuncio.
Mamma mi sente. Lo capisco perché ha un leggero scatto. Aspettava una mia reazione forse.
‘Sì tesoro. Inculami, dai’ la sento dire. Si &egrave sbloccata anche lei.
‘Finalmente ci lasciamo andare, eh’ interviene zia ‘bene, bene. Ora ci divertiamo’
‘Daniela sei proprio troia. Quanto vuoi essere inculata da tuo figlio? Quanto?’
‘Tanto, tantissimo. Inculami Andrea, inculami’
Zia mi avvicina il cazzo allo sfintere di mamma.
‘Spingi, tanto &egrave rotta in culo tua mamma. Sentirai com’&egrave facile’ mi sprona zia.
Spingo e il mio uccello si infila veloce tra le chiappe candide di mamma. Do leggeri colpi. Avanti e indietro
‘Dai, scopala per bene. Non essere timido’ mi incita zia ‘diglielo anche tu Daniela.
‘Inculami forte, tesoro. Fammi sentire come mi scopi in culo. Forte, dai’
Non aspettavo altro. Inizio a dare colpi su colpi. Devo tenere mamma per i fianchi, perché a ogni mio colpo la spingo in avanti. Zia ci guarda un po’ distaccata. Si morde un labbro. &egrave eccitata. Sta pensando a qualche altra perversione. Si va a mettere sul letto. Si siede davanti a mamma e le spalanca davanti al viso la sua bruna patata eccitata.
‘Leccami mentre ti incula’ ordina a mamma.
Lei si solleva un po’ sulle braccia e affonda la faccia nella fica di zia. I miei colpi si trasmettono a tutto il corpo di mamma che a sua volta affonda la lingua nel buco della cognata.
‘Com’&egrave Andrea? &egrave bravo a inculare?’
‘Bravo’ Br.. bravo’ sento balbettare mamma.
‘Più bravo di Gianni?’
‘Mmm mmm’ &egrave tutto quel che sento
‘&egrave meglio del cazzone di gomma, vero?’
‘Oh sì, sì, sì’
‘Ora leccami il buco del culo. Preparami per Andrea’ ordina ancora zia ‘Voglio che inculi anche me’
Sento mamma leccare tra un mio colpo e l’altro.
‘Brava, preparami bene il buchetto. Sìììì, brava’ gode zia.
‘Andrea, dicci quanto siamo troie?’ chiede zia.
‘Tanto, siete tanto troie’ rispondo di getto ‘vi inculo tutte’
Poco dopo zia si toglie dalla sua posizione e viene a coricarsi di fianco a mamma, con il sedere sul bordo del letto. Mentre continuo a inculare mamma vedo che zia si masturba come una forsennata. Ansima.
‘Inculami Andrea’ mi ordina.
Tolgo il cazzo rosso e scappellato dal culo di mamma e mi sposto verso zia. Mamma si gira veloce e viene in mio soccorso. Non so come inculare una donna dal davanti.
‘Mettiti in ginocchio’ mi suggerisce mamma. Lo faccio. Zia mette i piedi sul bordo del letto. Divarica per bene le gambe e mi mostra i suoi due buchi. La fica &egrave dilata. Il culo no. Mentre penso a come infilarlo, mamma me lo prende in bocca e gli da alcuni colpi belli assestati. Poi me lo punta sul deretano di zia.
‘Spingi piano, se no le fai male’
Spingo piano. La cappella si fa strada nello sfintere. Lentamente anche il resto del palo affonda in quelle grandi chiappe. Zia intanto continua a masturbarsi imperterrita.
‘Oh sì, così, dai, sfondami’ scopami cazzo’
‘Sì dai, scopala. Falle sentire quanto sei bravo’ mi incita anche mamma.
Comincio a muovermi piano dentro zia. Poi sempre più veloce. Finché il mio cazzo scivola senza resistenza in quel culo sfondato. Sono talmente concentrato sul mio compito che non mi sono accorto di mamma. Ha preso il cazzone di gomma. Si &egrave messa di fianco a zia. Nella stessa posizione. E si incula da sola, masturbandosi la fica.
Le due donne respirano e ansimano all’unisono. Un concerto di gridolini e urletti. Fino a quando vedo mamma che si agita sul letto. Sta per venire. Toglie il fallo nero dal culo e con due mani se lo pianta in fica. Lo muove veloce dentro e fuori. &egrave tutto bagnato di un liquido biancastro.
‘Sìììì, godo, sìììììì’ urla.
Estrae il cazzone e un fiotto di liquido viene spruzzato verso l’alto. La sua mano frulla veloce sul clito. Miriadi di gocce partono per tutta la stanza. Ne vengo colpito anche io.
La guardo inebetito. Lei mi guarda con uno sguardo misto eccitazione e vergogna. Torno a guardare zia. Le smorfie di godimento aumentano. Da quanto ne ho capito sta per venire anche lei.
‘Sììì tesoro, vai così’ mi incita.
Mamma si &egrave ripresa dal suo orgasmo. Prende il fallo nero tutto bagnato e lo appoggia alla fica di zia. Lo spinge dentro.
‘Godi troia. Godi’ le urla mamma. Bastano pochi colpi e anche zia urla di piacere. Mi fermo in attesa che lo sconquasso si calmi. Poi riprendo veloce. Vedere due donne venire così mi ha fatto quasi venire. Manca poco anche per me.
‘S’ s’ sto per venire’ riesco a sussurrare.
‘Ci pensa mamma’ mi dice e me lo tira fuori dal culo di zia. Lo prende in bocca e comincia a pompare. Succhia come un’ossessa.
‘Non ingoiare Daniela, voglio che ci veda in tutta la nostra troiaggine oggi’
Non resisto più. Mamma apre la bocca e appoggia la cappella alla lingua. Con spasmi che non mi sarei aspettato vengo in bocca a mamma Daniela. Vedo la bianca sborra infilarsi nella bocca aperta. Sulla lingua. Uno schizzo in faccia.
‘Bravo il nipotino’ mi dice zia ‘e brava la cognatina che non ha ingoiato’
Zia si avvicina a mamma, rimasta ferma con la bocca semiaperta piena di sborra. Zia si mette sotto il viso di mamma. Apre la bocca. Mamma riversa la sborra in bocca a zia. Dopo aver invertito le posizioni la riversa in bocca a mamma. Mamma ingoia. Si baciano. Le guardo sorridendo.
Che bei pomeriggi che mi aspetto di trascorrere con le due donne più importanti della mia vita.

FINE

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