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Orgia

AGADIR

By 2 Novembre 2005Dicembre 16th, 2019One Comment

Agadir (I parte)
di Laura
Mi chiamo Laura Sono una donna di 38 anni siciliana sposata, sono nata in una bella e ridente cittadina vicino Messina, e sono molto legata alla mia città dove ancora oggi vivo e svolgo la mia professione di commercialista .-Sono mora, alta 170 peso 57 kg con una terza di seno, molto piacente.-Fin da ragazzina sono sempre stata abbastanza prosperosa e ho sempre avuto un discreto numero di corteggiatori, ed ho iniziato giovanissima a fare sesso; ciò però non mi distraeva da quelli che erano i miei obiettivi primari, infatti presi la mia laurea a 23 anni ed iniziai a fare il mio lavoro di consulente Fiscale; a 25 anni mi sono sposata ed ho messo su la mia attuale famiglia; da quel momento, ottemperando a quelli che erano i canoni dell’educazione avuta rimasi completamente totalmente fedele a mio marito .-Ho sempre avuto un menage familiare molto tranquillo e sereno.-Ma ad un certo punto della mia vita accadde qualcosa che mi fece prendere la decisione di prendermi, di tanto in tanto, delle “vacanze” molto particolari, ove potessi dare sfogo alla mia voglia di sesso sfrenato, senza per questo stravolgere quello che era il mio attaccamento alla mia famiglia.-Era l’Ottobre del 93 ed avevamo ricevuto in regalo un soggiorno di 5 giorni ad Agadir in Marocco, ma qualche giorno prima sopraggiunsero degli impegni di lavoro per mio marito che gli impedivano di partire, rimasi molto delusa quando me lo disse; ma lui avendo capito la mia delusione mi invitò lo stesso a partire tranquillamente andare anche sola, visto anche che a partire eravamo un gruppo, ciò non placò la mia delusione perché non conoscevo nessuno in quel gruppo ed ero convinta che mi sarei rotta non poco in quel viaggio, ma avevo voglia e forse anche bisogno di quei cinque giorni di riposo e relax, era questo che volevo.-Ma ugualmente decisi di partire ed onestamente mi trovai in uno splendido albergo di una magnifica località. Arrivammo all’aereoporto di Agadir verso le 8.30 locali e subito in pulman fummo accompagnati in albergo; Appena arrivata mi sistemai in camera, mi riposai qualche ora e verso le 11 indossai un costume bianco molto succinto, mi coprì con un pareo nero e mi avviai verso la piscina dove presi una sdraio e mi stesi al sole completamente rilassata; notai subito che non c’era quasi nessuno attorno alla piscina e la cosa non mi dispiacque più di tanto, pensai che potevo starmene assolutamente tranquilla; mi appisolai un pò fin quando fui svegliata da un cameriere che mi avvertiva che il ristorante avrebbe chiuso di lì a poco, risposi con un cenno che non avevo voglia, guardai l’orologio e vidi che erano le 14, notai nel frattempo che qualcuno che si era seduto accanto a me, mi voltai e vidi un uomo di colore sulla sdraio accanto alla mia, iniziò a parlare con me in francese, capì che non lo seguivo e mi chiese che lingua parlassi, gli risposi che ero italiana e allora iniziò a parlare un perfetto italiano; si presentò dicendomi di chiamarsi Kabir e di avere 41 anni.- Fui inizialmente infastidita da quest’uomo di colore, poi andando avanti nei discorsi iniziò a farmi piacere chiacchierare con lui, si dimostrava incredibilmente colto ed era preparato a qualsiasi argomento andassimo a toccare, scoprii che parlava correttamente 6 lingue, che lavorava presso un’ambasciata lì vicino e che tutti i giorni approfittava durante la pausa pranzo della piscina dell’Hotel, essendo ottimo amico con il proprietario.Lo trovavo parecchio affascinante, aveva una voce profonda e parlava sempre in modo pacato, restammo parecchio a chiacchierare affabilmente e nel frattempo avevo notato che era un omone molto prestante, di circa 1.90 con un fisico da fare invidia ad un atleta, squadrandolo non potei fare a meno di guardare verso il suo basso ventre e ne conclusi che sotto il costume doveva avere un attrezzo di dimensioni maestose; mi invitò a fare un bagno ed accettai volentieri, visto che dopo tutto quel sole un po’ di frescura non poteva che farmi piacere, dopo cinque minuti in acqua mi appoggiai al bordo della piscina per riposarmi, mi venne dietro e con fare affettuoso, molto delicatamente, si appoggiò alle mie spalle, fece in modo di far aderire completamente il suo petto alla mia schiena e notai che si strusciava con la sua parte pubica sul mio culo, avvertii chiaramente la reale consistenza del suo cazzo, rimasi immobile un attimo quasi a voler godere di quel contatto furtivo, poi mi voltai e mi appoggiai al bordo con la schiena, non si spostò minimamente continuando a sfregarsi, non feci nulla per evitarlo – quel contatto mi piacque parecchio ma cercai di non farglielo notare – poi gli dissi che uscivo e lui cortesemente annuì, nell’uscire notai che il suo sguardo si posò insistentemente sul mio fondoschiena, vidi che sembrava ipnotizzato dal mio culo splendidamente modellato, ne rimasi colpita, mi ero accorta che l’acqua aveva reso completamente trasparente il mio costume bianco, mi andai a sistemare sulla sdraio, ero molto confusa; arrivò dopo poco tempo. Ad un certo punto mi chiese se avevo mai fatto sesso con uomini di colore, e se avessi mai praticato il sesso anale e io gli risposi con fermezza di no. Mi spiegò che molte ragazze, anche sposate come me, venivano in questo paese per imparare a fare l’amore e per cercare avventure con uomini neri. Mi chiese ancora cosa ne pensassi. Risposi che anche io ero molto curiosa lasciandogli intendere quel che voleva, subito dopo mi disse che andava via e mi chiese se avevo piacere di rivederlo, gli risposi che mi avrebbe fatto piacere, allora mi disse che appena staccava dal lavoro mi avrebbe chiamata per invitarmi a cena.-Non avrei mai pensato di poter essere attratta da un uomo di colore, anche perché non era mai stata tra le mie fantasie, tornai in camera con un turbine di idee in testa, – io uscire con un negro !!- eppure lo trovavo parecchio affascinante !!- ma chi se ne frega !! – tanto non deve succedere niente !! – o no ??Rimasi sul letto in camera , con il solo slip , notai tra me e me che ci continuavo a pensare, e notai che ero completamente fradicia fra le gambe; mi dissi che ero pazza e andai a fare una doccia. Indossai un perizoma rosa e mi truccai, sentii suonare il telefono e andai a rispondere, mi dicevano dalla hall che qualcuno doveva consegnarmi dei fiori, sorrisi e capii che venivano da lui; indossai una vestaglia e sentii suonare alla porta, aprii la porta e lo vidi con uno splendido mazzo di rose in mano. Rimasi senza parole, mi aspettavo qualche fattorino; mi porse i fiori, lo ringraziai li presi e mi voltai per posarli, sentii chiudere la porta alle mie spalle e capii che anche lui era entrato .-Avevo il cuore che mi batteva a mille, ero imbarazzatissima, non sapevo come comportarmi, avrei voluto dirgli di andarsene, ma sentivo i miei ormoni viaggiare a velocità impensabile dentro di me; mi voltai e notai i suoi occhi sbirciarmi attraverso le fessure della vestaglia, che già era parecchio trasparente, vidi che guardava i miei seni nudi in maniera sfacciata, iniziò ad accarezzarmi il viso, poi le orecchie ed il collo, non feci niente per fermarlo, capii che forse era quello che volevo e iniziai a lasciarmi andare, mi aprì leggermente la vestaglia ed iniziò ad accarezzarmi i seni, poi scese, continuando ad aprire la vestaglia ed iniziò a toccarmi le cosce appena sotto gli slip entrando con le dita a toccarmi sotto gli slip, poi mi cinse la vita con le sue braccia, mi tirò a se ed iniziò a baciarmi; risposi appassionatamente al suo bacio mentre le sue mani scesero a toccarmi il culo, sentii anche che le sue dita mi penetravano la fica da dietro, ebbi un sussulto e inarcai leggermente il culo per permettergli di toccarmi meglio.-Pochissimi attimi e la mia vestaglia era a terra con le sue mani che iniziarono a frugarmi dappertutto, sentii la sua erezione che montava e capii che doveva avere un cazzo mostruoso; gli aprii i pantaloni e lo tirai fuori, era una cosa mai vista, iniziai ad accarezzarlo, mi faceva paura, non ne avevo mai nemmeno immaginato uno così grosso e così lungo, nel frattempo lui mi mise una mano dietro la nuca e mi spinse un pò la testa in avanti invitandomi a prenderlo in bocca lo feci e vidi che avevo qualche difficoltà a prenderlo in bocca, era troppo grosso, presi a leccarlo sempre con maggiore foga, una indescrivibile libidine si era impossessata di me .-Nel frattempo lui si girò e si mise a sedere sul letto tenendomi sempre la testa sul suo cazzo, era fermamente intenzionato a lasciarmi fare ed a godersi quel momento, mi sistemai meglio ed iniziai a spompinarlo come meglio potevo, facevo una fatica terribile a farlo entrare dentro la bocca ma ormai quella situazione mi aveva fatto andare fuori di testa:- quella pelle nera in contrasto con la mia- quel gran cazzo- la situazione non previstaMi fermo mi tirò a se ed iniziò a baciarmi, mi sfilò il perizoma ed iniziò a penetrarmi con le mani facendomi stare in ginocchio su di lui, sentì arrivare il primo orgasmo in maniera improvvisa e violenta, sentii tutto il mio corpo vibrare come mai era successo prima e mi lasciai cadere in avanti sul letto.-Continuavo a gemere quando iniziai di nuovo a sentire le sue grandi mani che mi accarezzavano la schiena con dolcezza , lo sentii spostarsi, sistemarsi dietro , divaricarmi le gambe, infilandosi con la testa in mezzo alle cosce iniziò a leccarmi la fica fradicia, iniziai di nuovo a godere come una pazza , sentì che con le dita mi stava violando lo sfintere, mi facevo male, ma non riuscivo a dirgli di non farlo, non volevo in nessun modo disturbare quel momento, avrebbe potuto farmi di tutto ero completamente soggiogata , mi inarcai di più per offrirmi meglio, iniziò a salire con la lingua, arrivò al collo e mentre me lo leccava afferrai che mi stava penetrando; ebbi un attimo di terrore a pensare quell’asta che mi violava ma poi lo sentì entrare e capì che stava accadendo qualcosa di sublime, sentivo le pareti della fica che si stavano dilatando per consentirgli di entrare – era qualcosa che forse incosciamente avevo sempre desiderato – sentivo quella insana penetrazione come qualcosa di liberatorio, credo che forse dall’attimo successivo in cui si sedette vicino a me io non avessi chiesto altro, e lui mi diceva di averlo capito immediatamente .-Continuava a pomparmi senza sosta e con una foga inimmaginabile, sembrava inesauribile, quasi subito ebbi un altro orgasmo ancora più violento del primo, iniziai a gemere e a gridargli di spaccarmi in due; si fermò e mi fece girare, ricominciò a toccarmi la fica dolcemente e ricominciò a baciarmi appassionatamente, mi accarezzava i capezzoli mentre con le dita iniziava di nuovo a violarmi lo sfintere, subito ebbi di nuovo voglia di lui.-Gli presi il cazzo con le mani e cominciai a segarglielo, sembrava acciaio, tanto era duro; mi spostai glielo presi di nuovo in bocca e lo spompinai ancora un po – sapevo che lo avrebbe voluto – lo vidi rilassarsi completamente mentre con le mani continuava a frugarmi la fica e lo sfintere, sapeva toccarmi in maniera magistrale, vedevo che continua a forzarmi il culo, capivo dove voleva arrivare, mi misi sopra di lui e mi impalai sopra ebbi qualche difficoltà a farlo entrare, lo presi con la mano ed accompagnai la cappella all’entrata della fica, forzai un pò, sentivo le pareti della fica che si dilatavano all’entrata di quel cazzo abnorme, ma fu un attimo e mi scomparve dentro – provai una sensazione sconvolgente -mi sembrò che quel cazzone mi stesse arrivando fino alla gola, iniziai a salire e scendere piegandomi in avanti per vedere, mi piaceva guardarlo mentre entrava ed usciva dalla mia fica che ormai sembrava un lago, mi piaceva vedere quel cazzo nero uscire tutto sporco dei miei umori biancastri, – pur senza spiegarmi come potevo fare a prendermelo tutto dentro – sentii arrivare un altro orgasmo, iniziai a cavalcarlo come una forsennata e a gemere e gridare come una pazza . Mi abbandonai sopra di lui sfinita, ero davvero sfinita ;Mi baciò ancora gli risposi con voluttà, le nostre lingua si incrociavano turbinosamente, poi si fermò e mi ricordò che lui non era ancora venuto; gli annuì con la testa e gli risposi che poteva chiedermi quello che voleva, mi rispose che quello che avrebbe voluto lo avrebbe preteso un’altra volta e che per quella sera voleva vedermi ingoiare il suo cazzo anche perché era tardi e dovevamo andare a cena; quasi sollevata mi misi all’opera ed ingoiai quel bel cazzone, scorrevo con le labbra e con la lingua quell’asta nera magnifica e mi piaceva come una pazza sentire quello stallone gemere; poco dopo capii che stava per venire, cinsi il cazzo con le labbra e lo lasciai venire dentro la mia bocca, non volevo perderne nemmeno una goccia , lo sentì spruzzarmi fino in gola mentre continuavo salire e scendere con le labbra e mentre gli massaggiavo lievemente le palle; ne spruzzò una quantità impressionante, sembrava non finire mai, quando capii che aveva finito ingoiai tutto e mi accucciai accanto a lui; Mi abbracciò e mi chiese se mi era piaciuto -Non risposi ma mi accucciai ancora di più in segno di approvazione – Mi ero sentita femmina e completamente troia ma ero felice di esserlo stata – mai avevo goduto così intensamente – ero molto soddisfatta.-Guardai l’orologio erano quasi le 20 , pensai tra me e me , che mi aveva scopata per quasi due ore – non mi era mai successo – ed avrei avuto voglia di ricominciare da capo …Lui si alzò dal letto si avvicinò dietro e mi abbracciò baciandomi il collo si avvicinò all’orecchio e mi disse che ero una magnifica troia; – Con chiunque altro mi sarei incazzata come una bestia a lui invece sorrisi annuendo – forse perch&egrave sapevo che era la verità .– Continuando a baciarmi sul collo mi disse che se avessi voluto potevo fare anche di meglio .– gli risposi che alla prossima occasione, poteva chiedermi quello che avesse voluto.- Mi chiese se ero sicura di quello che stavo dicendogli …. Perché lui in quello sapeva anche chiedere molto ma molto di più ….- Mi voltai lo abbracciai , gli accarezzai quel magnifico cazzone ancora duro e gli risposi che ne ero sicurissima e che lo avrei fatto felice in ogni modo lui avesse desiderato.-Mi appoggiai con la testa al suo petto, ne annusai l’odore che mi faceva impazzire, mi sentivo piccolissima al suo confronto ma quello mi dava un gran senso di sicurezza; strusciavo ancora il mio pube sul suo e notai che la cosa piaceva ad entrambi, aveva di nuovo preso a mettermi le mani tra le natiche ed iniziava nuovamente a toccarmi.Si accorse che avevo ricominciato a sbrodolare, mi allontanò e con gentilezza mi disse di prepararmi che più tardi saremmo usciti, chiedendomi di vestirmi in maniera particolarmente sexy.-Si rivestì ed andò via dicendomi che avevo un culo magnifico .-Gli chiesi per che ora dovevo prepararmi e mi rispose che sarebbe venuto non prima di un paio di ore.-Mi gettai sul letto ripensando alla situazione, capii che quella gita l’avrei dedicata al sesso e che non volevo perdermene nemmeno un attimo una volta tornata avrei dimenticato tutto .-Con questi pensieri mi appisolai, fui svegliata vesro le 21.50 dalla sua telefonata che mi avvertiva che sarebbe arrivato entro una mezz’ora e che mi avrebbe atteso in strada .-Mi feci una doccia rilassante, mi truccai in maniera provocante e mi vestii, indossavo un perizoma nero sotto un vestitino di seta nera, molto scollato , lungo fino al ginocchio con due spacchi laterali.-Mi resi conto tra me e me che non vedevo l’ora di rivederlo, e mi accorsi di essere completamente bagnata al solo pensiero .-Lo trovai già fuori dall’hotel, era elegantissimo, mi fece salire su una Mercedes e ci allontanammo; mi portò in un ristorante vicino al mare dove cenammo a base di pesce e di champagne .-Uscimmo dal ristorante verso le 23.30 e mi portò in un locale notturno dove siamo rimasti un’ora, dal modo come veniva salutato e riverito dalla gente mi resi conto che doveva essere una persona molto importante del luogo .-Seduti ad un tavolo in disparte iniziò a baciarmi ed a toccarmi, stetti al suo gioco perché le sue mani addosso mi facevano letteralmente impazzire,mi chiese se volevo restare a casa sua per la notte ;Risposi di si;Si alzò e mi invitò a seguirlo, uscimmo e con la macchina ci avviammo, viaggiammo per circa mezz’ora fin che arrivammo a casa sua, una villetta bianca circondata da palme leggermente isolata .-Entrati nel giardino notai che era veramente carina, aveva anche una piscina, seppur piccola; scesi dalla macchina e lo seguii dentro casa; sulla porta mi baciò, mettendomi sempre la solita mano sul culo, e mi disse che ero la benvenuta, sorrisi ed entrai .-Appena entrata notai che la casa era parecchio confortevole, mi avviai verso un divano circolare e mi ci abbandonai sopra – un uragano di domande mi martellava il cervello -* Che stavo facendo?* Sola in casa di un uomo sconosciuto fino a ieri ?* Negro per giunta ?* Forse ero impazzita !!* Forse si ma quell’uomo era riuscito a farmi sentire femmina come nessuno prima!!Probabilmente lui si rese conto che avevo qualcosa per la testa e dopo aver messo della musica di sottofondo, mi si sedette accanto e iniziò ad accarezzarmi i capelli; mi chiese se avessi qualche problema ma gli risposi che mi sentivo magnificamente .–Mi colpiva la dolcezza che sapeva usare in contrasto con la rudezza che usava quando mi scopava .-Mentre continuava ad accarezzarmi i capelli con l’altra mano toccava i miei seni, sentivo il mio perizoma sempre più fradicio dei miei umori, nella mia testa avrei voluto che cominciasse di nuovo a scoparmi e mi chiedevo perché non lo facesse .-Mi slacciò le bretelline del vestito e con molta calma continuava a toccarmi il seno e la schiena .-Mi chiese se ero sicura di quello che gli avevo detto la sera .Non ricordando gli chiesi di cosa .Che vuoi essere ancora più troia di stasera – mi disse -Io annuì senza esitazioni .-Mi abbassai verso di lui gli porsi la mia bocca ed iniziai a baciarlo, contemporaneamente gli sbottonai i pantaloni e mi abbassai per prendergli il cazzo in bocca , ero completamente presa da quel cazzo ed iniziai a succhiarglielo così forte che lo sentii sussultare lo feci scorrere tutto dentro la mia bocca che stavo per affogarmi; mi spostò e mi disse di non avere troppa foga che la notte era lunga .SI alzò dal divano e si spogliò, anche io feci la stessa cosa , si avvicinò a me con il suo fisico imponente ed io lo ammiravo estasiata e implorante – avrei voluto gridargli che volevo il suo cazzo, ma decisi di aspettare e di stare al suo gioco – mi tirò a sé e mi strinse, iniziammo un ballo lento e con le mani cominciò nuovamente a frugarmi nella fica, sentivo in lontananza me stessa che gemeva di piacere e mi resi conto di avere le sua dita sia nella fica che dentro il culo; venni in piedi stretta a lui, mentre sentivo colarmi gli umori lungo le cosce e mentre continuavo a strusciare il mio pube sulla sua coscia.-Ero completamente infoiata, mi spinse leggermente verso il divano e mi fece sedere, si abbassò ed iniziò a leccare sulle cosce gli umori che erano fuorisciti senza però avvicinarsi alla fica.-Sembrava leggermi dentro perché mi disse che se volevo la fica dovevo toccarmela da sola, mentre lui iniziava a violarmi lo sfintere con la mano.-Gli chiesi cosa volesse fare e mi rispose che il mio culetto doveva essere allargato un pò prima che di accogliere il suo cazzo – fui presa dal terrore al pensiero del dolore che avrei provato- Mi tranquillizzò subito dopo quando iniziò di nuovo ad accarezzarmi e a baciarmi e mi disse che mai al mondo avrebbe voluto farmi male e che se non avessi voluto bastava che glielo avessi detto .– Riusciva a inframmezzare rudezza e dolcezza con un mix che non mi faceva ragionare -Mentre mi abbracciava gli dissi che avrei fatto tutto ciò che desiderava, contemporaneamente sentii di nuovo la sua lingua che roteava dentro la mia bocca e si intrecciava con la mia e sempre contemporaneamente sentii anche la sua cappella che si puntava sulla mia fica, alzai le gambe e lo cinsi con le mie cosce, lo sentii entrare e spingere con forza – provavo un senso di liberazione a sentire la mia fica che si allargava di nuovo, non volevo altro che quello – continuò a spingere per parecchio tempo, ad ogni colpo dei suoi reni mi sembrava di sentire quel cazzo che toccava con il mio cervello, mi rendevo conto che gridavo come una forsennata implorandolo si spingere ancora più forte, sembrava non mi bastasse mai, quando uscì mi resi conto di essere venuta nuovamente e quasi non me ne ero accorta, ero sfinita ma felice non so quante volte avevo goduto.-Mi abbandonai sul divano a pancia in giù e vidi che lui si sedette accanto a meMi tirò a se ed iniziò nuovamente a baciarmi ed accarezzarmi con molta dolcezza, mi accucciai di nuovo a lui e mi abbandonai ai suoi baci.-Era incredibile che ogni volta che mi avvicinavo a lui mi tornava la voglia sembrava che non ne fossi mai sazia, avevo l’impressione di essere diventata una ninfomane, continuavo a sentire nuovamente le sue mani da tutte le parti ed il mio corpo aveva ricominciato a pulsare come e più di prima, lo vidi prendere una bottiglietta di plastica che sembrava uno shampoo e la avvicinò, mi chiesi cosa fosse e vidi che la apriva ed iniziò a versarmi il liquido addosso; capii che era un olio profumato e cominciò a spalmarmelo addosso, notai che si fermò a spalmarlo con molta cura sullo sfintere; mi fece alzare e mi girò di spalle e mi fece sedere di nuovo sul suo cazzo , averlo di nuovo dentro mi fece ancora sussultare ed iniziai di nuovo a cavalcarlo, contemporaneamente mi aveva messo più di qualche dito nel culo che con tutto quell’olio sentivo che scivolava dentro benissimo – l’essere presa in quel modo mi faceva sentire una vacca – spingevo il culo all’indietro verso di lui per favorirlo, mi piaceva la sensazione di avere i due buchi pieni contemporaneamente.-* Voltai leggermente la testa verso di lui e gli chiesi se così gli sembravo abbastanza troia.* Mi rispose che ancora ero per lui una santarellina .-Sorrisi mentre continuavo a fare su e giù abbassandomi in avanti per favorire quella penetrazione anale – mi chiedevo dove mi avrebbe chiesto di arrivare ed anche dove sarei voluta arrivare io – e gemevo come una cagna .-Si avvicinò al mio orecchio e mi disse che mi aveva messo una mano intera nel culo, fino al polso; – ne fui sorpresa, sorprendevo me stessa di quanto ero diventata troia .-Mi voltai e gli chiesi di finire il lavoro allora; mi fece alzare e mi disse di mettermi a pecora , ubbidii e poco dopo sentì la sua cappella violarmi il retro, sentii dolore e gemetti, si fermò un attimo, doveva avere parecchia esperienza per come lo stava facendo dandomi il tempo di abituarmi, poi diede un lieve colpo di reni ed iniziò ad entrare, mordevo il tappeto per il dolore, continuò a spingere ed io sentivo allargarmi sempre di più, sentivo il mio buchetto che però cedeva tranquillamente e si adattava a quella penetrazione, dal suo gemito capii che era entrato completamente, restò qualche secondo immobile; – mi chiese se andava tutto bene- annuì con la testa e gli dissi di continuare- mi chiese di nuovo se ero sicura di volere andare avanti- bruscamente gli dissi di andare avantiNon se lo fece ripetere, iniziò a pomparmi con forza, mi sembrava che mi stesse aprendo in due, non credevo di poter godere di quella penetrazione, ma invece mi resi conto che stavo provando una sensazione nuova, mai provata, sentivo un dolore lancinante ma era un’esperienza che mi stava aprendo a nuove sensazioni, più spingeva il suo cazzo dentro più quel dolore lasciava posto a queste nuove sensazioni, continuavo a sentire dolore ma era sempre più sopportabile.-Continuò a pomparmi nel culo per un bel pezzo, ormai il dolore era sparito, sentivo come un grande calore, infilai due dita nella fica e attraverso quella sottile parete riuscivo a sentire il suo cazzo che entrava ed usciva ad un ritmo forsennato .-Lo sentii uscire dopo un poco e mi girai per vedere cosa stesse facendo quando lo vidi avvicinarsi a me con il cazzo in mano mettendolo vicino al mio viso – capì che voleva che lo prendessi in bocca – gli feci un pompino che mi sembrò magistrale tanto lo desideravo anch’io e lui sembrò apprezzare, quando stava per venire volle uscire dalla mia bocca e mi spruzzò tutto sulla faccia lo lasciai fare, e mi piacque molto sentire tutti quegli spruzzi che mi colpivano e mi sporcavano; subito dopo raccolse con le dita tutto lo sperma sulla mia faccia e man mano mi avvicinava le dita alla bocca perché lo leccassi, cosa che io feci molto volentieri .-Subito dopo ci abbracciammo e ci sdraiammo a terra, mi accucciai nuovamente a lui, realizzai che erano le tre del mattino e mi appisolai li a terra stanca morta.-
L’autore (Laura):

Agadir (II parte)
di Laura
Al risveglio mi ritrovai nel letto accanto a lui e capii che mi ci aveva portata di peso durante la notte vidi che erano le tre del pomeriggio, avevo dormito come un sasso .-Mi stirai e mi voltai verso di lui, vidi che era sveglio e mi guardava sorridente, risposi al suo sorriso.– Mi disse che ero stata fantastica;- Risposi che era tutto grazie a lui;Guardai al soffitto e vidi un grande specchio attaccato sopra che dava una perfetta visione di tutta la stanza, vedere l’immagine di me stessa riflessa, sdraiata accanto a quell’uomo quasi sconosciuto e per di più di colore fece si che tutto il mio corpo fu pervaso da un brivido di imbarazzo, ma non ci pensai più di tanto; mi sentii stringere dalle sue braccia ed io mi sciolsi di nuovo, la sua vicinanza metteva subito in moto i miei ormoni; gli chiesi di poter fare una doccia, mi indicò il bagno e mi avviai .-Rimasi una buona mezz’ora sotto la doccia ripensando alla notte prima, conclusi ancora una volta che non ero affatto pentita e finch&egrave sarei rimasta lì avrei continuato a farmi scopare più possibile, mi sentivo veramente bene, tanto più che il sesso con quell’uomo mi provocava un godimento fantastico .-Tornai in camera da letto e mi chiese se avevo fame, risposi di si e ci avviamo al piano di sotto in cucina, scendendo vidi i miei bagagli, mi disse che li aveva fatti portare dall’Hotel.-Mangiammo con appetito e subito dopo mi avviai verso i bagagli presi il costume e andai in piscina a sdraiarmi al sole .-Mi raggiunse dopo pochi minuti e si avvicinò a me, mi baciò e mi chiese :- Oggi sarai ancora più troia per me?- Risposi: Tutto quello che vuoi tesoro!!- Mi dice: TUTTO???? SICURA?????- Mi voltai , lo guardai attentamente, notai sul suo volto un sorrisetto sarcastico, – Che vuoi dire ? ‘ chiesi ‘- SI o NO ‘ mi rispose ‘- Lo guardai ancora fisso ‘. SI – gli dissi ‘ mi fido di te !!!- OK mi rispose , grazie per la fiducia .-Restai un poco interdetta di quelle parole, anche perché ero molto curiosa, e dopo poco lo seguì dentro casa vidi che parlottava al telefono con qualcuno, mi avvicinai mi ci strusciai contro e lui mi abbracciò, mi slacciò il reggiseno ed iniziò a baciarmi, ero di nuovo bagnata, mi alzò di peso e spostandomi il costume mi appoggiò sul suo cazzo, sussultai, diede una spinta ed entrò, iniziò a spingere con forza, mi sentivo squassare tutta, mi appoggiò sul tavolo della cucina e continuò a scoparmi, mi appoggiai con i gomiti sul tavolo ed alzai le gambe mentre sentivo chiaramente il suo cazzo che mi apriva, iniziai ad ansimare .– Mi chiese ripetutamente se mi piacesse scopare ed essere troia per lui .– Non ti accorgi da solo di quanto mi stia piacendo essere la tua puttana !! ed approfittai del momento per chiedergli cosa mi stesse preparando per oggi.– Mi rispose che stava preparando una festa per me e per questo più tardi sarebbe venuto un suo amico.– Sentii un brivido gelato, e lui lo capì ‘ Perché?? gli dissi .– Hai detto che ti fidi di me?- Si che mi fido!!!!- Lui di rimando mi invitò a fidarmi dicendomi che non mi avrebbe delusa, e che non sarebbe successo nulla se io non lo avessi voluto.-Forse queste poche parole lo avevano eccitato ancora di più tanto che stava continuando a scopare senza fermarsi, poi si fermò e mi abbracciò di nuovo facendomi scendere a terra e dicendomi che avremmo continuato dopo.– Mi lasci così? – Chiesi ‘- Solo per poco !!Provai a riprendere l’argomento ma mi rispose che ne avremmo parlato più tardi .–Tornai fuori a prendere il sole pensando a quello che sarebbe accaduto, ero incazzata, decisi di stare tranquilla e che mi sarei fatta trasportare fin dove avrei voluto io, tanto ero certa che Kabir non mi avrebbe forzato la mano se non lo avessi voluto, ma avevo capito che era perfettamente consapevole del fatto che nelle sue mani finivo per fare tutto ciò che voleva, sembrava avere la capacità di leggermi dentro .-Rimasi sul bordo della piscina a prendere il sole senza reggiseno, ero rimasta molto eccitata ed il pensiero di questa nuova situazione mi stava facendo salire di giri ancora di più . -Poco dopo suonò il citofono sentii aprirsi il cancello, rimasi immobile fingendo di essere appisolata; vidi passare un uomo, anche lui molto poderoso, forse più dell’altro, che mi squadrò con molta attenzione .-Dopo pochi minuti tornarono fuori insieme e Kabir mi presentò il suo amico come un suo collega di lavoro che si chiamava Hamed, anch’egli era di colore, aveva 36 anni, ed era molto curioso di conoscermi; notai compiaciuta di come teneva lo sguardo fisso sul mio seno nudo.-Lo squadrai attentamente, era molto tirato e fisicamente molto ben messo, anche lui parlava italiano perfettamente .-Mi invitarono ad entrare dentro perché la casa era più fresca, cercai qualcosa da mettermi addosso ma non vidi nulla, e da come mi guardava sorridente capii che l’aveva fatto apposta .-Restai sulle mie mentre Kabir cercava di fare il perfetto padrone di casa sia con me che con Hamed, chiacchieravamo amabilmente e nel frattempo continuavo a notare gli occhi di Hamed che si intrattenevamo sul mio corpo scrutandolo intensamente – capii che sapeva tutto e che mi desiderava , stranamente non ero per nulla infastidita di quella situazione e mi sentivo parecchio eccitata, e decisi quindi di prendere qualche iniziativa ‘ mi accucciai vicino a Kabir e gli accarezzai il petto possente, mi strinse a lui e mi rispose con un bacio mentre mi accarezzava il seno ‘ guardavo Hamed e notai come ci fissava ‘ ‘ Mi sussurrò all’orecchio che il suo amico avrebbe voluto che io fossi carina con lui;’ Gli risposi che a me interessava quello che lui avrebbe voluto;’ Mi fece un cenno di approvazione e capii che anche lui non desiderava altro.-Mi alzai dal divano, tirai un pò su il costume in modo da lasciare i miei glutei completamente scoperti e mi incamminai verso la cucina per bere qualcosa di fresco; feci ritorno quasi subito, notai che avevano acceso lo stereo e che si erano spogliati rimanendo anche loro in costume ‘ vedere quei corpi poderosi aveva acceso le mie fantasie – vidi Hamed che mi aspettava in piedi chiedendomi se avevo voglia di ballare un po’, senza rispondere mi diressi verso di lui e mi avvicinai, mi strinse ed iniziammo a ballare lentamente , si muoveva in maniera da strusciare lievemente con i miei capezzoli, iniziò a passarmi la lingua sul collo fin dietro l’orecchio, mentre con il ginocchio strusciava il mio pube ‘ mi accorgevo che non facevo altro che assecondare i suoi movimenti stringendomi sempre di più, sentivo chiaramente la sua erezione e notai che anche lui doveva essere dotatissimo ‘ sentii le sue mani entrare in mezzo alle mie natiche ed accarezzarmi tutta, istintivamente mi inarcai lievemente e mi voltai verso Kabir vedendo che sorrideva in segno di approvazione continuai, risposi al suo sorriso e lo vidi alzarsi e venire verso di noi, si attaccò alle mie spalle ed iniziò a baciarmi anche lui sulle spalle e sul collo mentre Hamed aveva iniziato a baciarmi sulla bocca, naturalmente risposi a quei baci ero di nuovo super eccitata, sentivo delle mani che mi frugavano dappertutto senza riuscire a realizzare a chi appartenessero ‘ onestamente non mi interessava più di tanto ‘ sentii che mi sfilavano il costume; mi trovai con il cazzo di Hamed in mano e capii che era anche piu grande e più grosso di quello di Kabir, aveva quasi le dimensioni di una lattina di coca, mi fermai un attimo in ammirazione prima di abbassarmi ed iniziare a baciarlo, ero come in adorazione e pensavo a come avesse reagito la mia fica a prenderlo dentro, in quello stesso istante avvertii la cappella di Kabir puntarmi sulla fica sentii entrare il suo cazzo con forza, ero in piedi piegata mentre Kabir mi scopava da dietro e con in bocca il cazzo di Hamed;iniziai a non capire più niente ‘ sentivo da dietro che venivo scopata con una violenza non comune probabilmente la situazione aveva parecchio eccitato anche Kabir poi improvvisamente smise di scoparmi mentre l’altro mi fece alzare tirandomi verso di lui, si sdraiò sul tappeto e mi fece mettere a cavallo sopra di lui ‘ sentivo la mia fica completamente aperta che sbrodolava, e reclamava ancora cazzo ‘ glielo presi in mano e lentamente lo avvicinai alla mia fica cercavo di farlo entrare con dolcezza, avevo paura di farmi male, rimasi invece meravigliata di come mi scivolò dentro, presi a cavalcarlo con foga, salendo molto fino quasi a farlo uscire per poi tornare a scendere ‘ fu qualcosa di sublime ‘ sentivo le pareti della mia fica che si tendevano per aderire a quel palo magnifico, vidi comparirmi davanti Kabir porgendomi il suo cazzo vicino alla mia bocca, la aprii e lo ingioai con ingordigia ‘ mi sentivo veramente bene in quel momento, si erano scatenati dentro di me tutti i miei istinti di femmina ‘ mentre lo spompinavo Kabir si piegò in avanti ed iniziò con le mani a violarmi il culo , in quel momento ebbi un orgasmo violento che mi squassò dalla testa ai talloni – ma non volevo fermarmi, stavo godendo troppo, adesso ero una vera troia !!! ‘Vidi Kabir ritrarsi, fare un giro intorno e noi e piazzarsi dietro, sentii che stava spalmando qualcosa sul mio sfintere e contemporaneamente me lo forzava con la mano, immediatamente dopo avvertii che mi stava inculando, avevo sentito appoggiare la sua cappella sul buchetto, mi abbassai di più su Hamed e cercai di rilassarmi il più possibile, lo sentii spingere con un colpo di reni e capì che il mi buchetto aveva subito ceduto facendolo entrare tutto; rimasero pochi secondi completamente immobili, ma subito dopo iniziarono a muoversi all’unisono dentro di me, riuscivo a captare ogni più impercettibile movimento di quei due magnifici cazzi dentro i miei buchi, ero totalmente riempita; iniziai a gridare incitandoli a scoparmi più forte, credo che questo li fece infoiare ancora di più .-Mi guardai intorno e vidi che da uno specchio riuscivo a vedere la scena nei minimi dettagli, io presa a sandwich da due negri che mi stavano facendo uscire la lingua di fuori, guardare me stessa allo specchio mi fece eccitare ancora di più di quanto già non lo fossi.-Iniziarono a muoversi a velocità forsennata un po’ insieme un po’ alternandosi sentii l’ennesimo orgasmo arrivare e lo sentì esplodermi dentro, in quell’istante capì che Hamed stava avendo anche lui un orgasmo, sentivo il suo cazzo pulsare e spruzzarmi dentro, poi avvertii che il suo cazzo stava perdendo un pò vigore ma ugualmente riusciva a riempirmi la fica, Kabir accelerò il ritmo dell’inculata e capii che anche lui stava venendo e mentre mi stava spruzzando dentro l’intestino mi abbandonai ad un profondo bacio con Hamed .-Ci abbandonammo tutti e tre a terra e restammo un pò immobili, avvertivo dei dolorini alla fica ed al culo, mi toccai ma le mie mani si impastarono dei miei umori misti ad un mare di sperma che stava colando fuori, adesso entrambi mi stavano abbracciati ed mi baciavano alternativamente con molta dolcezza e passione ed io mi trovavo costretta a girarmi da una parte all’altra per assecondarli – fu un momento di grande tenerezza; realizzai che forse non avevamo ancora finito, vidi i loro cazzi di nuovo in piena erezione e capii che anch’io non volevo altro che essere scopata ancora.-Mi alzai e mi avviai verso la cucina, avevo sete, bevvi qualcosa di fresco e mi accorsi che mi stava colando tutto lungo le cosce, guardai e vidi che tutti i liquidi erano fuoriusciti dai miei buchi, mi sentivo tutta impastata ‘ il solito turbine di pensieri mi attraversava la mente, ma conclusi che stavo magnificamente bene .-Tornai nell’altra stanza e feci un cenno a Kabir dicendogli che sarei salita di sopra in camera da letto, volevo apparire altezzosa e non volevo dimostrargli quanto mi era piaciuto ‘ mi stesi sul letto e chiusi gli occhi per rilassarmi .-Dopo pochi minuti salì Kabir che si sedette accanto a me iniziando ad accarezzarmi ‘ mi chiese se mi era piaciuto’ non gli risposiContinuando ad accarezzarmi riprese a baciarmi con una dolcezza che ancora non aveva raggiunto, le sue mani ripresero a frugarmi sempre con dolcezza, ricominciavo a sciogliermi; – lui lo capì e mi chiese se volevo che salisse anche Hamed- Gli risposi di fare come preferivaSentii che lo chiamava .- Mi avvinghiai a lui lo cinsi con le mie cosce e mi lasciai frugare dalle sue mani, ero totalmente abbandonata in un bacio senza fine, si alzò ed io gli rimasi avvinghiata, alzò anche me di peso ed stando in piedi mi appoggiò sul suo cazzo penetrandomi di nuovo in piedi, ero completamente sollevata da terra, mi tenevo soltanto con il suo collo e con il suo cazzo, sentii che era arrivato Hamed, mi allargò i glutei e si preparava ad incularmi, continuando a baciare Kabir lo sentii, dava delle lievi spinte, capivo che lo faceva per evitare di farmi male e mi faceva un male cane ma nello stesso tempo mi stava piacendo da morire, allora gli urlai di spaccarmi, non se lo fece ripetere subito con un gran colpo di reni affondò definitivamente il suo palo di carne nel mio ano, avvertii un dolore lancinante che però fortunatamente durò pochissimo, e fu subito sostituito da una sensazione di calore, mi tenevano sollevata da terra quasi soltanto con la forza delle loro aste, mi pompavano con forza mentre sentivo i loro cazzoni che mi stavano dilatando completamente e che si sfregavano l’uno con l’altro, nonostante la posizione alquanto scomoda godevo tantissimo, sentivo i loro sessi che erano entrati molto profondamente, ansimavo e gridavo mentre Kabir mi metteva le sue mani in bocca facedomele succhiare; poi mi disse:- se ci fosse qualche altro bel cazzo te lo faresti anche vero?- Senza rispondergli gli annui con un cenno della testa – Domani ti accontento ‘ mi disse- Puoi farmi tutto quello che vuoi se mi fai godere così!!! Nel frattempo Hamed dietro sentivo che dava delle spinte sempre più forti e ad ogni spinta era come se mi arrivasse sempre più a fondo, strinsi le braccia al collo di Kabir e mi abbandonai, passarono un bel po’ di tempo a pomparmi in quella posizione fin quando mi alzarono e mi fecero scendere a terra, entrambi si sdraiarono sul letto, probabilmente erano stanchi di quella posizione, mi abbassai ed iniziai a spompinarli insieme, li feci avvicinare il più possibile, ed iniziai a leccarli ed ingoiarli, ma dopo pochi istanti iniziarono a schizzare una mostruosa quantità di sperma; Kabir mi appoggiò una mano sulla nuca e mi invitò a pulire i loro cazzi, diligentemente ubbidii e leccai con gusto tutto quel nettare caldo.- Mi abbandonai in mezzo a loro esausta, ripresi fiato e mi alzai per fare una doccia .-Quando tornai vidi che Hamed si era rivestito e che stava andando via, mi si avvicinò per salutarmi e mi baciò chiedendomi se avrebbe potuto rivedermi; gli risposi con un sorriso dicendogli che non sarebbe dipeso da me, si allontanò ‘- Kabir si avvicinò e mi strinse dicendomi che doveva allontanarsi qualche ora per affari e mi chiese cosa avessi voluto fare;- Gli risposi che se a lui non dispiaceva preferivo rimanere lì per prendere un po’ di sole e riposarmi un po’.– Mi chiese se ero arrabbiata – Gli risposi che era tutto ok ;Mi baciò si vestì ed andò via.-Restai sola erano le 17.30, c’era ancora un po’ di sole e mi sdraiai in piscina senza il reggiseno.-Ripensai ancora a quei due giorni e ancora una volta conclusi che in fondo mi era piaciuto moltissimo e che stavo benissimo, tutti quei pensieri bigotti che mi passavano per la testa erano solo dei sensi di colpa che riaffioravano, li avrei lasciati da parte per il mio ritorno a casa, tra l’altro quel senso di libertà che stavo provando durante quel soggiorno nel vivere la mia sessualità senza limiti mi intrigava parecchio ed immaginavo fin dove sarei stata capace di spingermi; avevo capito che Kabir mi avrebbe spinto ancora oltre, ma senza sapere fin dove decisi che lo avrei accontentato.-Rientrai in casa dopo un pò mangiai qualcosa in cucina e mi stesi sul letto, mi addormentai.- Fui risvegliata verso le 21.30 da Kabir che era rientrato, mi si avvicinò e mi abbracciò chiedendomi se mi andava di uscire per mangiare qualcosa, annuì e mi alzai per prepararmi.-Andammo nel solito ristorantino a mangiare pesce e poi mi portò sulla spiaggia a fare una passeggiata, lo trovai molto romantico; verso le 23.00 passammo da un night dove ci fermammo un pò ad ascoltare musica e a pomiciare sul solito divanetto, mi sentivo una scolaretta, dopo poco rientrammo a casa sua .-Ci sedemmo sul divano, mi cinse le spalle con il braccio e mi fece accucciare a lui; ferma in quella posizione provavo una sensazione di sicurezza indescrivibile, gli presi l’altra mano e me la appoggiai in mezzo alle cosce ‘ avevo di nuovo voglia di lui ‘ mi entrò la mano dentro lo slip e mi accarezzò la fica con molta dolcezza, alzai il viso verso di lui e gli porsi la bocca, mi baciò con dolcezza, io mi scoprì il seno e mi toccavo i capezzoli, mentre la mano continuava a toccarmi la fica e il culo .-Salimmo in camera da letto quasi senza smettere di baciarci, ci spogliammo e ci buttammo sul letto, continuava ad accarezzarmi in tutti gli angoli del mio corpo e a baciarmi con tanta passione, dopo poco mi fu sopra, gli aprii le gambe e mi penetrò, cominciai a gemere e a godere, mi stava scopando con lentezza e passione, mi sentì godere e fece per uscire, lo pregai di non farlo e di continuare , continuò ancora per un po’, sembrava non dovesse venire mai, lo guardavo, era molto calmo e controllato, lo uscì dalla fica e senza farmi muovere me lo puntò sul culo, chiusi gli occhi e aspettai, spinse con forza, lo sentii entrare, ebbi un sussulto di piacere, mi strizzai i capezzoli poi scesi con le mano per toccarmi la fica, notai come tutta la mano entrava agevolmente .– aprii gli occhi lo guardai e gli chiesi quanto gli fosse piaciuto avermi rotto il culo- mi disse che gli piaceva esattamente quanto era piaciuto a me farmelo rompere .Continuò per un bel po’ a pomparmi alternando la fica ed il culo sempre con molto controllo, ogni tanto dava più forza ai suoi colpi, ogni tanto rallentava quasi a fermarsi, e subito dopo ripartiva.-Quando si fermò rimase disteso in posizione supina e vidi che chiuse gli occhi, – mi avvicinai e gli chiesi se andava tutto bene- mi rispose che era tutto perfetto e che stava benissimo con me ;- Mi strinse a lui con forza, mi sembrò che mi stesse rompendo, mi disse che voleva chiedermi scusa per avermi forzato un pò troppo la mano con Hamed;- Mi avvicinai a lui e baciandolo gli dissi che a me aveva soltanto fatto un gran piacere, e soprattutto era quello che avevo voluto;- Mi guardò con aria interrogativa e mi richiese se avessi voluto che succedesse di nuovo;- Gli dissi che ero prontissima, quando avrebbe voluto, che mi sarebbe piaciuto ripetere quel rapporto a tre e se lo desiderava ero pronta anche ad altro .– Mi sorrise continuò ad abbracciarmi e mi disse che ero una gran troia .– Risposi che lo sapevo mi alzai mi misi a cavalcioni sul suo petto e gli chiesi se per quella sera desiderasse altro da me .– Mi disse che doveva ancora riempirmi di sborra .– Gli risposi sorridendo che ero a sua disposizione .-Piantai i piedi sul letto, mi alzai un pò , presi il suo cazzo con la mano e me lo piantai nella fica, ogni volta che lo avevo dentro mi sembrava di esplodere, iniziai a salire e scendere un po’ poi lo uscii e me lo poggiai sullo sfintere , era ben lubrificato e non ebbi molta difficoltà a riceverlo tutto su per il culo , iniziai un sali e scendi forsennato, sentivo Kabir gemere come un animale, notai che stava apprezzando, tornai a metterlo nella fica, ormai ero completamente aperta e nonostante le imponenti dimensioni di quel cazzo riuscivo a riceverlo tranquillamente in tutti i miei buchi, sentii che stava per godere allora lo feci uscire lo presi in mano e iniziai a fargli un pompino maestoso, quando mi schizzò in bocca feci in modo da non trattenere tutta la sborra che aveva spruzzato facendola colare lungo il cazzo, presi a leccare diligentemente finch&egrave non ebbi pulito tutto.-Appena ebbi finito appoggiai la testa su suo ventre mentre lui mi accarezzava .– Tornò sull’argomento precedente e mi chiese se avessi qualcosa in mente.– Gli risposi che io non avevo l’abitudine di programmare ma che mi lascio trasportare dagli eventi, quando poi qualcosa non mi va giro le spalle e scappo, ma lo rassicurai che fino adesso non avevo avuto limiti e neanche lui ne aveva se aveva intenzione di prepararmi qualche sorpresa , lo pregai soltanto di programmare quello che voleva, quando avesse voluto senza parlarne più .-Ci addormentammo completamente nudi .
L’autore (Laura): Agadir
(III parte)
di Laura
Mi svegliai verso mezzogiorno, dalla finestra vidi che era una magnifica giornata, ero completamente nuda e non ci ero abituata, Kabir non era a letto, mi infilai il pareo nero trasparente e scesi di sotto, lo trovai in cucina che preparava un pesce per il pranzo, mi versai del caff&egrave nero, Kabir si avvicinò e mi baciò sulla guancia e mettendomi una mano sul culo mi disse: -“Buon giorno troiona” ;- Gli sorrisi e andai a bere il caff&egrave .-Subito dopo salii di sopra misi il costume e mi andai a tuffare in piscina, feci una nuotata ed uscii, vidi Kabir che mi guardava compiaciuto con un pantaloncino ed il petto nudo, mi soffermai ad osservare quel fisico possente, mi invitò ad entrare dentro per il pranzo che era pronto, ci sedemmo a tavola, il pesce era squisito .-Finito il pranzo mi alzai da tavola e presi un altro caff&egrave sul divano, capii che Kabir stava architettando qualcosa, continuava ad essere indaffaratissimo saliva e scendeva senza fermarsi un attimo, e, cosa ancor più strana, non si era completamente avvicinato a me .-Decisi che la cosa non mi interessava, anche se obiettivamente ero parecchio intrigata, tornai a prendere il sole in piscina, mi sentivo benissimo, ero eccitatissima, sapevo che stava per succedere qualcosa anche se non sapevo cosa.-Ad un tratto vidi arrivare Hamed che mi si sedette vicino salutandomi affettuosamente, uscì Kabir dalla casa e si avvicinò a noi con un sorrisetto ironico chiedendoci se avevamo voglia di bere qualcosa di fresco, entrammo dentro casa, anche perché quel sole alle due del pomeriggio era troppo forte, bevvi un dissetante e sentii Kabir che da dietro mi abbracciava dicendomi che per il pomeriggio dovevo accontentarmi ma che per la sera mi aveva preparato qualcosa di forte .– Gli risposi che era tutto ok e che sarei salita sopra a cambiarmi e rinfrescarmi un po’Salii sopra tolsi il costume mi sistemai i capelli all’indietro con il gel e mi truccai un po’ abbondando con il rossetto misi un vestitino bianco molto scollato, aderentissimo, molto trasparente e molto corto senza niente sotto e scesi subito giù, li trovai seduti e notai dai loro sguardi che apprezzavano parecchio il mio look .-Mi fermai davanti a loro e aspettai che prendessero qualche iniziativa, Kabir restò immobile, mentre Hamed prese le mie mani e mi avvicinò a sé, cominciò ad accarezzarmi le cosce salendo fino all’inguine soffermandosi poi sulla fica, mi piacque subito e mi morsi il labbro per evitare di gemere subito, divaricai le gambe e rimasi completamente passiva, guardavo quelle mani nere accarezzare la mia pelle bianca, era come se mi avesse acceso un’interruttore, ero infoiata, avevo delle percezioni forti in quel preciso istante guardavo quei due stalloni neri e non pensavo altro che prendermi la mia buona, ottima, razione di sesso quotidiana, avvertivo la mia fica che si stava lubrificando abbondantemente mentre Hamed continuava a frugarla, si abbassò, si mise con la testa in mezzo alle mie gambe e prese a leccarla, iniziai a gemere, contemporaneamente Kabir passò dietro e abbassatosi anch’esso iniziò a leccarmi in mezzo alle natiche, sentire quelle due lingue mi eccitò all’inverosimile, rispetto alle volte precedenti avevo la consapevolezza di ciò che volevo, nulla sarebbe stato inatteso.Mi fecero spostare ed appoggiare sul tavolo, mi piegai per offrirmi meglio e li sentivo commentare ironicamente su quanto la mia fica fosse già aperta, Kabir continuava a sottolinearmi quanto fossi troia, la qual cosa anziché infastidirmi stranamente mi piaceva sempre di più, continuarono a leccarmi insieme facendo accrescere in me una folle voglia di essere penetrata.-Smisero di leccarmi e mi si piantarono entrambi davanti con i loro cazzi in bella mostra, avvicinandosi il più possibile iniziarono a strofinarmeli sul viso e sul collo, poi vollero essere spompinati insieme, facevo roteare vorticosamente la mia lingua sulle loro cappelle che quasi si toccavano, poi alternativamente me li mettevo in bocca facendo scivolare le mie labbra per tutta la loro lunghezza, leccai i testicoli di Hamed che sembravano palle da bigliardo e poi passai a quelli di Kabir che non erano da meno .-Vidi a quel punto Kabir allontanarsi ed andare a prendere la bottiglietta di olio se lo versò sulla mano e la passò lungo tutto il canale tra le due natiche fino ad arrivare alle labbra della vulva; in quel momento il cuore cominciò a battermi fortissimo sentivo la mia vagina colare e aprirsi, poi mise il palmo della sua mano sotto il mio monte di Venere e mi sollevò tutto il bacino iniziando, pazientemente, a versare tutto il contenuto della boccetta nel buco dell’ano. Il filo d’olio colava dalla bottiglia centrando la cavità e sembrava non finisse mai. Mentre il mio corpo beveva quell’olio profumato sentivo Kabir che frugava contemporaneamente i miei buchi e nel frattempo stavo continuando a leccare la mazza di Hamed; mi fecero alzare e mi dissero di salire in camera da letto, mentre salivo le scale nuda li sentivo fare apprezzamenti sul mio fondo schiena, – mi voltai e gli chiesi chi lo volesse per primo ;- Mi rispose Kabir e mi disse che dovevo essere io a scegliere:Si fermarono in mezzo alla stanza e mi dissero di scegliere; li osservai attentamente, quei due cazzi erano uno spettacolo sublime, magari ogni donna ne avesse uno solo a disposizione, mi dovevo considerare una donna fortunata ad averne due.Mi avvicinai ad Hamed e baciandolo appassionatamente lo feci stendere sul letto ed inginocchiandomi a cavalcioni su di lui gli puntai la fica sopra facendomelo scivolare dentro, fu una liberazione non aspettavo altro, venni immediatamente, sentii nuovamente tutto il mio corpo che vibrava spasmodicamente, durò pochi attimi, non volli fermarmi neanche un istante, continuai a cavalcarlo forsennatamente, guardai verso Kabir, era estasiato nel guardarmi, gli dissi che volevo essere inculata, non se lo fece ripetere, si piantò dietro poi mi entrò la cappella senza trovare alcuna resistenza. Mi afferrò i fianchi con le mani e me lo lasciò fermo e immobile nel culo senza muoverlo come se stesse aspettando il mio via; Quando la testa del suo cazzo varcò il cerchio marrone lanciai un urlo che venne rapidamente soffocato dalla lingua di Hamed. Lentamente i muscoli del culo si abituarono alla dimensione e non provai più alcun dolore o fastidio sebbene quel cazzo fosse veramente grosso. Nonostante non fosse più una novità mi faceva un certo effetto avere due membri dentro, mi sentivo “riempita”, era molto eccitante e non avrei mai detto che potesse essere anche così piacevole.Mi stavano scopando entrambi con molto controllo, decisi di prendere anch’io il controllo di me stessa, volevo farli esplodere dentro di me, iniziai a stringere i miei glutei e a spingere indietro per fargli sentire che lo volevo e che mi stava piacendo, nello stesso tempo non facevo altro che strusciarmi sul cazzo di Hamed che cominciò a gemere urlando di piacere, le mie spinte avevano favorito l’ingresso di tutto il cazzo nel mio culo, Kabir, felice per la mia iniziativa mi allargò le natiche con i pollici per cercare di andare sempre più a fondo, poi subito dopo me le richiuse con forza per farmi sentire la durezza ed il calibro del membro, inziò a pomparmi con foga ed anche lui iniziò a gemere. In quel preciso istante capii che stavano per venire, contrassi tutti i muscoli e sentii i loro cazzi pulsare quasi all’unisono, avvertii i getti di sperma che mi inondavano, fu una sensazione fortissima e piacevolissima, ancora una volta venni anch’io, immediatamente dopo di loro, ci abbandonammo tutti e tre in quella posizione, mi lasciarono i loro cazzi dentro ed ebbi la perfetta percezione della perdita di vigore, restammo qualche secondo in quella posizione poi ci staccammo ma senza alzarci dal letto. – Guardai allo specchio e mi rividi in mezzo a quei due stalloni, sorrisi tra me e me.- – Mi dissi che l’avevo fatto perch&egrave la sensazione era unica, formidabile! Ero in estasi, mi sentivo più forte .– Ero fermamente decisa a continuare per gli altri giorni che restavano .-Entrambi si avvicinarono a me e mi accarezzarono dolcemente, avrei avuto voglia che il tempo si fermasse, quel momento era sublime, mi voltai verso Kabir e gli porsi la bocca, volevo essere baciata, feci la stessa cosa con Hamed, dopo continuai a sbaciucchiarmi con entrambi, era un gioco che mi piaceva.– Kabir mi chiese quanto sarei ancora rimasta;- Risposi che erano rimasti soltanto due giorni, anzi uno considerando che il volo di ritorno sarebbe stato alle otto del mattino;- Mi abbracciò molto teneramente e mi disse che gli sarei mancata;- Gli sorrisi annuendo per fargli capire che anche lui sarebbe mancato a me;Mi accucciai con lui, sentì Hamed che mi accarezzava sul culo, mi spostai leggermente per porgerglielo meglio, sentivo le sue mani grandi che mi accarezzavano, mi prese di nuovo una irrefrenabile voglia, mi abbassai verso il cazzo di Kabir, non era in erezione ma sempre di dimensioni notevoli, lo presi in bocca, buttai gli occhi su quello di Hamed e notai che era di nuovo in tiro, cominciai a spompinare Kabir e subito sentii che riprendeva vigore, sentivo ancora il sapore del sesso, continuai a leccarlo con gusto.-Nel frattempo Hamed si era sistemato per penetrarmi di nuovo, mi afferrò per le natiche e mi sistemò a pecora e mentre continuavo a leccare l’altro capì che stava per incularmi, cercai di rilassarmi al massimo perché sapevo quanto l’aveva grosso, ma il lavoro fatto prima da Kabir fece si che entrasse senza difficoltà, avevo capito però che non voleva affondare completamente per paura di farmi male, diedi alcune spinte all’indietro per fargli capire che lo volevo tutto e dopo poco realizzai che era penetrato fino in fondo. Ebbi un sussulto di piacere, sentivo i muscoli del culo che si tendevano per adattarsi a quella nuova penetrazione, ero io stessa meravigliata della goduria che mi dava l’essere inculata, ansimavo, lo incitai a spingere di più, vidi Kabir alzarsi dicendomi che voleva incularmi anche lui – gli chiesi di aspettare un attimo, iniziai a stringere i glutei, Hamed uscì dal mio culo e senza indugi mi penetrò la fica, fu fantastico, dopo pochi colpi di reni uscì e mi passò davanti, voleva schizzarmi tutto il suo sperma addosso, immediatamente Kabir passò dietro e mi inculò di nuovo, ormai ero talmente slargata che entrava agevolmente, nel frattempo Hamed mi venne in bocca, cercai di ingoiare tutto, proprio mentre arrivava anche Kabir, presi anche il suo in bocca proprio mentre stava venendo, ricevetti anche tutti i suoi fiotti, gustai tutto e mandai giù, mi abbandonai sul letto, erano stati fantastici, appena fui sdraiata sul letto ebbi un orgasmo violentissimo, mi misi le mani in mezzo alle gambe e mi rannicchiai su me stessa, restai qualche attimo in quella posizione .– Mi si avvicinò Kabir credendo che avessi dolore o che stessi male e mi chiese se era tutto Ok.- Gli sorrisi e gli dissi che andava tutto meravigliosamente bene, mai andato meglio, ma che avrei gradito rimanere un pò da sola.-Mi diede un bacio ed uscirono dalla stanza, rimasi sola, stesa sul letto, mi sentivo piena ed impastata di tutto quell’olio mescolato con lo sperma, ma non avevo voglia di andarmi a lavare, volevo continuare a sentirmi quell’odore di sesso addosso mi ricordava di quanto mi stavo sentendo troia, mi sentivo come ubriaca.-Mi alzai e misi la mutandine del costume decisa a fare un bagno in piscina e scesi giù col seno nudo, mi sarei sciacquata con l’acqua fresca della piscina .-Arrivai al piano di sotto e li trovai entrambi seduti sul divano che chiacchieravano, vidi Kabir alzarsi e venirmi incontro, gli sorrisi, mi abbracciò – mi chiese se avevo riposato, – gli risposi che ero rimasta un pò sul letto ma senza dormire, mi strinse forte, e venni pervasa dalla solita sensazione di sicurezza come mi capitava ogni volta che mi trovavo tra le sue braccia, vidi Hamed che se ne stava zitto zitto in un angolo, gli sorrisi e lo invitai ad avvicinarsi, lo fece subito, mi strinsi anche a lui e gli porsi la bocca per baciarlo, – li ringraziai per gli splendidi momenti che mi avevano regalato, poi mi rivolsi a Kabir e gli dissi che avevo pensato che Hamed meritasse più attenzioni di quelle che gli avevo riservato fino a quel momento, mi guardarono con aria interrogativa chiedendosi cosa volessi intendere, continuai dicendo che avrei voluto per quella notte che anche Hamed rimanesse con noi.– Risero entrambi dicendomi che stavano parlando proprio di quello e che era già deciso,Ne fui felice ed infastidita allo stesso tempo, capivo che kabir era come se mi leggesse dentro.-Andai in piscina e mi tuffai, feci una nuotata e poi uscii dall’acqua per mettermi al sole, li vidi uscire fuori;- Kabir mi disse che aveva ricevuto una telefonata e doveva uscire urgentemente per un impegno improvviso all’Ambasciata e non sapeva quanto sarebbe mancato, sicuramente avrebbe fatto notte fonda, mi lesse la delusione sul viso e mi chiese se volessi andare con lui o se altrimenti preferivo restare a casa sua, aggiunse che se lo avessi desiderato Hamed poteva rimanere con me.– Gli risposi che mi andava bene rimanere in casa con Hamed, anzi che se avessi avuto voglia di uscire per la città Hamed poteva accompagnarmi .– Mi rispose che ero libera di fare ciò che più desideravo;Lo vidi porgere ad Hamed la sua American Express dicendogli di fare un pò di shopping a sue spese.-Rientrò in casa si vestì ed uscì quasi subito, una macchina venne a prenderlo .– Hamed si stese accanto a me su un’altra sdraio chiedendomi quando avevo voglia di uscire- Erano le 16 e forse era ancora presto per uscire, gli risposi che lo avremmo fatto più tardi, avevamo tutto il tempo che volevamo.– Mi disse che allora sarebbe entrato dentro a mangiare qualcosa;- Gli presi la mano e gli chiesi di non muoversi che avrei pensato io a questo.Ne fu contento, entrammo dentro e gli chiesi cosa preferisse, mi disse che avrebbe gradito mangiare della pasta all’italiana, con quello che riuscii a trovare preparai una abbondante carbonara, vidi che la gradì molto; ne mangiai un po’ anch’io .-Appena finito ci alzammo da tavola e ci sedemmo sul divano, chiacchierammo parecchio, trovai Hamed molto loquace e simpatico, anche se obiettivamente si notava chiaramente che non aveva lo stesso carisma di Kabir .– Dopo un pò chiese dove preferivo andare in città.- Gli dissi che non avevo nulla da fare in particolare ma che avevo considerato che pur essendo lì da tre giorni avevo visto solo cazzi .– Rise di gusto, precisando che forse lo avevo preferito io .– Risi anch’io senza poterlo effettivamente smentire .– Mi passò una mano intorno al collo e mi tirò dolcemente verso di lui dicendomi che aveva voglia di scoparmi da solo .– Lo guardai dolcemente e lo baciai, dicendogli che adesso era ora di uscire e che al rientro lo avrei accontentato, tanto se avevo ben capito, avremmo dormito insieme da soli quella notte.– Rispose al mio bacio annuendo .-Salii di sopra feci una doccia e mi vestii per uscire, scesi giù e lo trovai pronto, ci avviammo con la macchina di Kabir, mi fece fare un giro della città in macchina e poi ci fermammo in centro, notai che la città era molto bella e caratteristica.Girando con Hamed mi sentivo parecchio osservata, notai anche una signora che apparteneva al nostro gruppo che mi riconobbe e mi guardò insistentemente, ma poiché non la conoscevo nemmeno non me ne curai più di tanto .-Mi fermai a comprare dei pareo colorati artigianali, continuammo un po’ a camminare e mi fermai a guardare la vetrina di un negozio di lingerie, – Vuoi entrare, mi chiese – Risposi affermativamente ed entrai- Mi chiese di comprarmi qualcosa di particolarmente sexy da mettere la sera per lui;- Gli chiesi che colore preferiva .– Mi rispose che lo eccitava molto il rosso .– Lo accontentai e presi un completo rosso con perizoma .-Uscimmo e gli chiesi di avviarsi verso casa, capivo che non vedeva l’ora, ed onestamente anch’io ne avevo voglia.-Arrivammo a casa di Kabir all’imbrunire, parcheggiammo la macchina e ci avviammo dentro, Hamed accese lo stereo ed io andai di sopra a cambiarmi, misi subito il completo che avevo preso per lui, e indossai un vestitino di raso blu .-Scesi giù e notai come Hamed mi apprezzò con lo sguardo, mi cinse le braccia intorno alla vita e mi strinse, gli risposi buttandogli le braccia al collo, iniziammo a baciarci con foga mentre continuavamo a restare abbracciati, provai una profonda eccitazione in quel momento, mi sfilò il vestito, alzai le braccia per facilitarlo, mi guardò e restò nel vedere che avevo messo subito il completino che avevo comprato per lui, mi inginocchiai, gli sbottonai i pantaloni e feci uscire la mazza che aveva in mezzo alle gambe, mi sembrò ancora più grossa e più lunga del solito, alzai il viso e mi rivolsi a lui dicendogli che lo volevo, lo leccai avidamente e poi lo feci scivolare dentro la mia bocca, diventò subito come il marmo, lui spinse in avanti il bacino per farlo entrare tutto in bocca non riuscii a fare a meno d’ingoiarlo quasi tutto, mi sembrò di soffocare mentre diceva – fallo vedere anche a me da solo quanto sei troia!!Cercai di abituarmi a quell’intrusione senza tanto riuscirci, mi alzai, mi avvicinai alla sua bocca e mi abbandonai ad un lungo bacio, le nostre lingue giocavano come impazzite, lo sentii eccitarsi ancora di più, captai che le sue mani scendevano lungo la mia schiena, introdursi in mezzo ai glutei e frugarmi, dopo poco mi spinse all’indietro e mi fece sdraiare sul divano e si posizionò sopra di me, lo cinsi con le gambe per invitarlo a penetrarmi ne avevo una voglia folle.- non ci credevo neanch’io, stavo scopando come una troia da tre giorni, e più scopavo più ne avevo voglia;- ero quasi delusa di scopare con un uomo soltanto;Mi puntò il cazzo sulla fica e lo sentì dare qualche leggera spinta, vedevo che aveva qualche difficoltà, era troppo infoiato, cercai di aiutarlo e diedi un colpo con il bacino in avanti ed alzai la testa per guardare, lo vidi entrare, mi sentii subito dilatare ed avvampare di un calore che si diffondeva per tutto il corpo, continuavo a guardare quella mazza che entrava ed usciva dal mio ventre, mi abbandonai buttando la testa all’indietro, sentivo la fica che si apriva sempre di più sotto i colpi di quello che sembrava un martello pneumatico con una punta d’acciaio, mi accorsi del primo orgasmo che arrivava, strinsi le cosce intorno a lui con tutta la forza di cui disponevo e cominciai a spingere in avanti volevo sentirlo arrivare più in fondo spingevamo entrambi some forsennati, sentivo i suoi testicoli sbattere contro il mio pube, strinsi le braccia intorno al suo collo e quasi mi sentii sollevare dal divano su cui ero appoggiata, godetti intensamente e molto lungamente stretta a lui, poi gettai la testa all’indietro e mi lasciai andare.-Uscì e mi baciò di nuovo e lungamente e teneramente, mi strinse a se e mi tenne così, così stretta a lui, strusciavo la mia fica contro la sua coscia, stavo continuando a godere intensamente mentre continuavamo a baciarci teneramente, mi mise una mano sul seno e cominciò ad accarezzarlo quasi sfiorandolo, sentivo i miei capezzoli erano duri e irti come due chiodi, continuavo ad avere una voglia matta di sentire ancora il suo sesso dentro di me, allungai una mano e gli presi il cazzo segandolo.– Gli dissi di salire di sopra che avevo ancora voglia di luiSi alzò e ci avviamo.-Mi sdraiai sul letto a ventre in giù, Hamed mi seguì e mi fu immediatamente sopra, divaricai le gambe, indirizzò il suo cazzo sulla mia vagina e spinse con dolcezza, lo sentii scivolare dentro con facilità, allargai ancora di più le gambe e mi inarcai per offrirmi ancora di più, sentivo che entrava in profondità, credo che dentro di me stesse toccando punti mai raggiunti prima, iniziai ad incitarlo dicendogli di spaccarmi la fica, continuò a pomparmi per molto tempo, sembrava non voler venire mai, lo sentivo gemere sempre più forte mentre anche io presi di nuovo a godere, mi sentivo sbrodolare dovevo essere fradicia di umori, sentivo chiaramente ad ogni colpo di reni di Hamed rumore di come di acqua; dopo una decina di minuti che continuava a pomparmi venni ancora, era un piacere troppo intenso quasi insopportabile, mi abbracciai con il cuscino e mi accorsi che stavo gridando.– Mi chiese se lo volevo nel culo- Lo pregai di non fermarsi e di continuare in quel modo – non volevo una penetrazione anale in quel momento stavo godendo troppo.Riprese con più vigore aumentando la velocità, capii che stava per esplodere, contrassi i miei addominali, continuavo a venire come una fontana, sentii il suo cazzo che iniziava a pulsare, lo estrasse, velocemente lo piazzò davanti alla mia bocca e prese a spruzzare, pochi secondi e mi sentii la faccia piena di sperma che si impastava con il fondo tinta, gli strinsi il cazzo e lo leccai abbondantemente .– Ha proprio ragione Kabir sei proprio una gran troia!!!! – mi disse — Sorrisi – non era così che mi volevi ? – risposi- Proprio così !! – ribatt&egraveMi passai le mani sul viso per togliere un po’ di sperma e rimasi lì sul letto accanto a lui, il solito odore di sesso mi riempiva le narici e mi inebriava, ero troppo spossata per muovermi, raccolsi i miei pensieri, mi stavo proprio divertendo, fugacemente il mio pensiero corse verso casa, perché lo avevo fatto, non lo avevo premeditato, gli avvenimenti mi avevano travolto, decisi comunque che a casa non sarebbe cambiato nulla, consideravo anche però che stavo vivendo un’esperienza unica e non riuscivo ad esserne pentita; non avrei mai creduto fino a quel momento che una donna potesse volere sesso solo per il gusto di sentirsi troia, quella nuova veste mi stava piacendo una volta sull’aereo avrei cercato di dimenticare tutto, ma mi dissi anche che una simile esperienza l’avrei anche ripetuta prima o poi.– Mi rivolsi ad Hamed chiedendogli se era rimasto soddisfatto- Mi guardò dicendomi che ero stata splendida anche se gli era mancato qualcosa;- Cosa? – gli chiesi — Avrei voluto il tuo culo!!- Gli sorrisi e gli spiegai che stava facendomi godere tantissimo in quel modo e mi sarebbe sembrato un delitto interrompere quel momento splendido .– Lo so!!!! – Mi rispose – era un momento magnifico anche per me .-Mi alzai e andai in bagno, feci una doccia e tornai verso la camera da letto, trovai Hamed che si era appisolato, non volevo disturbarlo, pensai che doveva essere molto stanco era venuto almeno tre volte quel giorno, mi soffermai a guardarlo mentre era steso sul letto, aveva un fisico incredibile, il petto e gli addominali sembravano di acciaio, le cosce e i polpacci molto muscolosi, guardai il suo membro, così flaccido era almeno 15 centimetri, una cosa sublime pensai che ancora l’avrei avuto qualche volta prima di andarmene e quindi sarebbe stato meglio farlo riposare un pò;- Sorrisi tra me e me, spensi la luci e scesi di sotto .– Presi un succo di frutta dal frigo e mi sedetti sul divano, avevo il solo perizoma addosso .– Erano le 21.30 non avevo sonno ed accesi la Tv, non capivo niente, sotto la tv c’erano delle video cassette, mi alzai per vedere cosa ci fosse, lessi l’etichetta, c’era scritto LAURA, mi sentii gelare ma non ebbi il coraggio di inserirla per guardarla .– Avevo capito tutto, ero stata filmata, ero indignata non credevo di essermi meritata questo, perché, cosa avrebbe voluto fare Kabir, pensai che volesse ricattarmi .-Presi quella cassetta ed andai di sopra per preparare i bagagli, volevo andare via .-Mentre preparavo i bagagli sentii entrare qualcuno, mi affacciai dalla scala e vidi Kabir che mi sorrise, scesi le scale e gli dissi che dovevo parlargli, mi venne incontro e mi abbracciò, non risposi al suo abbraccio, lo capì subito- cosa &egrave successo – mi chiese – cosa c’&egrave in quella cassetta con scritto LAURA? – L’hai guardata? – mi disse sorridendo – e mi strinse forte fra le sue braccia- Devi spiegarmi perché lo hai fatto? Continuava a stringermi ed iniziò a baciarmi, senza che però io rispondessi ai suoi baci- Volevo solo divertirmi quando l’avessi guardata insieme a te, poi te l’avrei data per farne quello che volevi !!- E chi mi dice che non avessi qualche altra intenzione?- Posso solo dirti che non c’era nessuna altra intenzione – disse – liberissima di non credermi ma io tengo tantissimo a te, mi piaci un sacco.– Appoggiai la testa al suo petto dicendo che avrebbe anche potuto dirmelo — Avresti accettato – rispose — Non lo so – dissi – forse; in fondo mi sembra di essere stata ai tuoi giochi?- Qui non &egrave mai successo niente che tu non abbia voluto – mi disse con voce alterata – nessuno ti ha forzato la mano in nessun modo!! Ti ho detto che quella era una scusa per rendere tutta la situazione più eccitante, non l’ha ancora vista nessuno, l’avrei vista io con te e poi sarebbe stata cestinata se non vuoi credermi non posso farci nulla, mi dispiace se ti ho offesa, ma ricorda che anche tu eri anche d’accordo a forzare un pò questo gioco.– Gli passai le braccia intorno alla vita lo strinsi e gli dissi: – avrei preferito solo saperlo, sai che alla fine non avrei saputo dirti di no.-Continuava a tenermi stretta a lui, pensavo tra me e me che quell’uomo aveva qualcosa di magnetico, avrei voluto sbranarlo ed invece con due parole era riuscito a calmarmi, adesso stretta a lui non mi interessava più nulla del resto del mondo, mi sentivo completamente soggiogata.– Hai deciso di andare via allora?- mi disse — Prima avevo deciso così – risposi – adesso ho cambiato idea- Cosa vuoi fare allora – mi incalzò- Per stasera sono qui, se tu vuoi che io resti – gli dissi – Mi chiese dove fosse Hamed – Di sopra che dorme.- Lo hai strapazzato allora? – disse ridendo.- Risi anch’io rispondendogli che la cosa era stata reciproca- Sei proprio una troiona!! – concluse -Gli sorrisi e lo strinsi più forte, si abbassò e mi baciò con molto trasporto, gli risposi con piacere;- Se vuoi vedere la videocassetta vai a prenderla – Domandò — Ti fa piacere ? – Risposi io — Si vai – mi disseAndai a prenderla tra le mie cose e tornai da lui che mi chiese se avessi cenato, risposi di no e mi chiese ancora se volessi uscire prima per andare a cena, annuii e mi andai a vestire; misi una mini nera di pelle con un top rosa scollato senza il reggiseno sotto ed un paio di scarpe con il tacco alto e la fibbia alla caviglia, mi guardò e mi disse che ero splendida, lo ringraziai ed uscimmo .-Mi portò in un ristorante su un promontorio sul mare dove cenammo splendidamente, poi andammo in città, parcheggiammo la macchina e ci avviammo a piedi verso il porto turistico, girammo parecchio a piedi, dopo un po’ mi chiese se l’indomani mi sarebbe piaciuto uscire in barca, risposi subito di si.-Ci avviammo verso casa, mi sentivo splendidamente bene!- durante il tragitto mi chiese se per la mattina di domani mi andava di farmi fare un bel massaggio rilassante perch&egrave conosceva dei ragazzi davvero bravi, – gli risposi che mi sarebbe piaciuto;- mi disse : allora domani mattina li faccio venire a casa, prima un bel massaggio poi all’ora di pranzo a mare in barca.– Programma perfetto – risposi – e scopare ??- Stai tranquilla entro domani sera mi dirai che non ne puoi più;- Gli sorrisi e dissi : Speriamo !!Mi mise una mano tra le gambe salì sino all’inguine, scostò il perizoma e mi infilò due dita nella fica, sussultai, scivolai un po’ sul sedile ed aprii le gambe, – Mi toccò e mi chiese se avevo voglia- Gli risposi che da quando ero lì quella non mancava mai .-Arrivammo a casa e lo vidi subito prendere la videocassetta ed inserirla, si sedette sul divano e mi fece un cenno, di sedermi accanto a lui, lo feci, ero parecchio imbarazzata.– Vediamo se sei fotogenica mi disse- Sorrisi e mi accomodaiIniziarono a scorrere le immagini, rivedere me stessa che saltava da un cazzo all’altro mi sconvolgeva, ma nello stesso tempo mi sentii eccitata all’inverosimile, una pornostar non avrebbe potuto fare meglio, vedere in Tv come mi facevo penetrare da quei cazzoni mi faceva un certo effetto.- Chiesi a Kabir cosa ne avrebbe voluto fare con quella cassetta.- Mi rispose che avrebbe voluto tenerla per ricordo ma se io non avessi voluto la potevamo distruggere subito.- Gli precisai che dovevo stare tranquilla che non sarebbe stata divulgata in alcun modo .– Mi rispose con dolcezza guardandomi negli occhi e disse che dovevo credergli, che non era un idiota e che a parte le mie paure c’era anche il suo viso lì e nella sua posizione non poteva certo permettersi di far girare quel video .– Quel discorso mi tranquillizzò parecchio, gli dissi di tenerla tranquillamente, e gli chiesi anche quante ne avesse.– Mi rispose con tono fermo che ne aveva qualche altra ma che la cosa non doveva riguardarmi.Si girò verso di me, mi baciò, mi alzò il top ed inziò a leccarmi il seno, mi distesi sul divano e mi lasciai a lui.Guardai la Tv, in quel momento stava passando la mia scena in cui ero presa a sandwich.- Stai girando ? – chiesi — No – mi disse – vuoi che lo faccia ?- Si – risposi – almeno voglio saperlo !!Si alzò e si avviò verso un armadio con lo specchio, vidi che la telecamera era piazzata lì, la tirò fuori, la piazzò vicino a noi e la accese, mi disse che così ci poteva riprendere più da vicino.Mi spogliai, mi avvicinai a lui e spogliai anche lui, mi abbassai e gli presi il cazzo in bocca, lui allungò una mano e iniziò a frugarmi in mezzo alle gambe, sentii che mi aveva messo un paio di dita nel culo, – commentò che ero parecchio più larga lì rispetto alla prima volta- Vuol dire che hai fatto un buon lavoro – Dobbiamo ancora migliorare – rispose -Risi e continuai a lavorare con la lingua sulla sua cappella, non ero mai stata un’amante del sesso orale, ma con quel cazzo ci avevo preso un gusto incredibile, lo leccavo per tutta la sua lunghezza, poi lo facevo scivolare nella bocca e cingendolo con le labbra me lo facevo arrivare quasi fino alla gola, vedevo poi che Kabir aveva reclinato la testa all’indietro si stava godendo quel magnifico pompino .-Mi fermai mi misi a cavalcioni su di lui e lo feci entrare nella fica, che ormai si era adattata magnificamente a membri di quel calibro, iniziai a cavalcarlo per un pò, lui mi guardava e mi sorrideva.-Stavo di nuovo godendo come una vacca, scesi il più possibile per farlo entrare quanto più potevo, ed iniziai a muovere il bacino avanti e indietro strusciandomi sul suo pube con il cazzo dentro, continuai quella frenetica danza per un bel pezzo, quel movimento stava scatenando tutta la mia sessualità che era rimasta inespressa per anni, in quella posizione mi sentivo padrona della situazione, anche se capivo che ero completamente soggiogata da quell’uomo; sentii esplodere qualcosa dentro di me, era qualcosa di sconvolgente, un piacere talmente intenso da provarne quasi dolore, mi fermai e mi lasciai cadere sul petto di Kabir il quale mi prese il viso dolcemente tra le sue mani dicendomi che ero fantastica; – Sei tu che sei fantastico – risposi – sei riuscito a tirare fuori da me la peggiore delle troie, ma di questo devo solo essertene grata !!- Sorrise dicendomi che troie ne poteva trovare quante ne voleva ma non come me .-Lo baciai e lo ringraziai ancora .-Ebbi la sensazione di essere seduta dentro una pozza d’acqua, mi alzai e mi accorsi che tutti i miei umori avevo riempito tutto il pube di Kabir, provò ad alzarsi, ma io gli dissi di non muoversi perché volevo addormentarmi con il sapore del suo cazzo in bocca, mi abbassai lo presi in mano cominciandolo a segare ed avvicinai le labbra alla sua cappella e la leccai, mi appoggiò le mani sulla mia nuca e spinse la mia testa per farlo entrare a fondo, riuscivo a distinguere il sapore dei miei umori, presi a spompinarlo e pochi secondi dopo avvertii chiaramente che stava per venire, si irrigidì e dando un colpo in avanti con il bacino mi fece entrare il suo membro fino in gola e cominciò a spruzzare in maniera abbondante, sentivo i suoi fiotti di sperma caldo riempirmi la bocca, mi bloccai ed accompagnai la sua venuta con dei massaggi alle palle aspettando che finisse, trattenni tutto in bocca qualche secondo e poi ingoiai tutto .-Mi abbandonai completamente distesa su di lui, ero stanchissima, non so quante volte avevo goduto quel giorno, senza pensare alla miriade di volte che ero venuta da quando mi trovavo lì, ma nello stesso tempo mi sentivo benissimo; pensai che forse sarebbe stato meglio andare a riposare ma proprio non riuscivo ad alzarmi da quella posizione, sentivo ancora il cazzo di Kabir dentro la mia fica mentre lui molto delicatamente continuava ad accarezzarmi la schiena, mi stava piacendo molto quel momento di rilassamento .-Restammo per un po’ in quella posizione, poi ci alzammo, vidi Kabir andare verso la telecamera per staccarla e rivolgendosi a me mi chiese se avevo voglia di vedere il video; gli risposi che preferivo andare a dormire perché mi sentivo molto stanca e mi avviai al piano di sopra, Kabir mi seguì quasi subito.-Arrivai in camera da letto e vidi Hamed che ancora dormiva profondamente, considerai subito che quel letto non sarebbe bastato per dormire in tre, ma avevo poco da scegliere e mi gettai sul letto, arrivò Kabir e fece la stessa cosa, ci stringemmo e sistemammo .– Mi chiese sorridendo cosa avessi fatto ad Hamed visto che era così stanco;- Sorrisi anch’io, mi strinsi a lui e lo baciai- Quanto vuoi divertirti domani? – Disse lui- Tu quanto vuoi farmi divertire? – Risposi- Sei tu che devi dirmi? – Mi incalzò – per me potrebbe andare bene qualsiasi cosa tu voglia, se ti va che io vada oltre devi dirlo tu?- Lo guardai e gli dissi: Vai pure oltre quanto vuoi, mi sta piacendo fin troppo questa vacanza con te, so che non mi deluderai .-Rimasi così stretta a lui mentre lui continuava a baciarmi a ad accarezzarmi l’interno delle cosce, chiusi gli occhi e rimasi lì immobile, poi gli dissi che era meglio dormire se no avrei voluto essere scopata ancora, mi accucciai ancora di più a lui, mi era rimasto addosso quell’odore si sesso che mi piaceva da morire, sentivo anche che Hamed si strusciava con me nel sonno, era una situazione particolarmente arrapante, guardai in alto allo specchio, mi piaceva guardarmi in mezzo a quei due maschi, subito dopo la stanchezza mi vinse e mi addormentai.-
L’autore (Laura):
Agadir (IV parte)
di Laura
Dormii profondamente nonostante non fossi molto comoda, mi svegliai verso le 9.30 del mattino riflettendo sul fatto che oggi sarebbe stato l’ultimo giorno di permanenza ad Agadir, alzai lo sguardo e mi guardai nello specchio a soffitto nuda in mezzo a due neri e continuavo a pensare che mai avrei creduto di poter essere così troia ma evidentemente avevo dentro il mio io quella predisposizione ed ero riuscita a tirarla fuori, ormai da domani sarei tornata alla solita routine ma intanto per oggi volevo fortemente la mia solita ed abbondante razione di sesso, ero totalmente presa da quell’idea; nel torpore della mia mente non facevo che pensare a questo e mi resi conto di essere completamente fradicia in mezzo alle gambe, il solo pensiero di poter essere trapanata ancora quei due cazzoni da esposizione mi faceva sballare.-
Voltandomi vidi che Hamed era sveglio mentre Kabir ancora dormicchiava, non riuscii a fare a meno di guardare il suo sesso enorme e mi compiacqui a vederlo, subito Hamed appena mi vide sveglia cominciò ad accarezzarmi il seno e strizzarmi dolcemente i capezzoli, la cosa mi risvegliò facendomi un certo effetto, mi voltai verso di lui a sbaciucchiargli il petto, mi mise una mano in mezzo alle cosce accarezzandomi la fica, sentii contemporaneamente che anche Kabir si era svegliato e da dietro mi aveva messo una mano sul culo, mi girai verso di lui e lo baciai, rispose con molta passione, avevo le mani di entrambi che mi frugavano la fica, sentivo montarmi dentro un’eccitazione animalesca.-
Si spostarono entrambi all’unisono avvicinandomi i loro cazzi alla bocca, presi a spompinarli insieme come un’invasata, cercavo di ingoiarli tutti anche se quelle dimensioni non me lo consentivano, leccavo forsennatamente le loro cappelle mentre continuavano insieme a toccarmi in mezzo alle gambe; Kabir si spostò e scese giù fino a leccarmi la fica, capivo che stavo sbrodolando abbondantemente, non vedevo l’ora che cominciassero a scoparmi.-
Ma all’improvviso sentii suonare al campanello, si bloccarono, si dissero qualcosa di incomprensibile e si allontanarono,
Kabir mi disse che avremmo continuato dopo, che sotto erano arrivati quelli dei massaggi e dovevo prepararmi;
Rimasi male e con una gran voglia addosso, sentivo la mia fica ribollire;
Rimasta sola mi alzai e andai a farmi una doccia, mi truccai, misi un perizoma bianco, una vestaglietta molto corta che non lasciava nulla all’immaginazione, e scesi giù.-
Scendendo notai che erano arrivati quattro uomini, tre di colore ed un bianco che mi sorrisero in segno di saluto, stavano preparando un lettino nel salone, Hamed era con loro ma non vidi Kabir; salutai e mi avviai verso la cucina per prendere il caff&egrave, mi accorsi che mi fissavano con insistenza, pensai che fosse comprensibile visto che ero praticamente nuda, ma dagli ammiccamenti dei loro sguardi capii che c’era qualcosa di più ; arrivata in cucina trovai Kabir.-
– Come stai? – mi chiese –
– Benissimo !
– Sei molto sexy !!
– Grazie ‘.. come mai quattro uomini per un massaggio? – chiesi –
Si avvicinò a me e mi abbracciò da dietro sfiorandomi i capezzoli e baciandomi sul collo, mi adagiai con le spalle su di lui e lo lasciai fare.-
– Chissà vuoi farti qualche scorpacciata – disse –
– Volutamente non gli risposi – in effetti avevo capito tutto –
– Mi mancherai – mi sussurrò all’orecchio –
– Anche tu – gli risposi –
Mi girai e mi lasciai baciare appassionatamente;
– Ti va di far vedere il tuo video ai miei amici ? – mi chiese –
– Che intenzioni hai ?
– Come sempre dipende dalle tue intenzioni – incalzò – da parte mia non ho nessuna intenzione di forzarti la mano;
– Decidi tu – gli risposi – se ti fa piacere fallo pure.
– Ok disse lui ;
Mi abbracciò mettendomi una mano sul culo e si allontanò verso il salone; presi il mio caff&egrave e riflettendo capii che aveva organizzato una vera e propria orgia, ero abbastanza incazzata, non era quello che desideravo, ma in fondo ero forse stata anche io ad incoraggiarlo e a spingerlo fin lì; cosa avrei potuto fare? Prendere le mi cose e andare via? -assolutamente no!! – in fondo l’idea mi intrigava parecchio – decisi di stare comunque al gioco – se non avrei gradito la cosa li avrei bloccati – mi sentivo comunque abbastanza sicura – per altro il ruolo di troia fino a quel momento mi era piaciuto perché non interpretarlo fino in fondo anche per vedere sino a che punto potevo portare me stessa .-
Andai in salone e li trovai tutti davanti alla tv che sbavavano davanti al video, Kabir mi vide arrivare e poggiandomi una mano sulla spalla mi strinse a lui, sapeva ormai come prendermi, mi accucciai a lui mentre anch’io mi soffermai con lo sguardo sul video, che effettivamente era molto eccitante, guardai attentamente tutti quegli altri uomini, erano tutti fisicamente molto ben messi, dovevano avere tutti una trentina di anni, parlavano tra di loro senza che io riuscissi a capire una parola dei loro discorsi, dagli sguardi e dagli ammiccamenti capivo comunque che erano tutti commenti al mio video, quella situazione mi stava piacendo .-
La mano di Kabir era scesa sul mio seno e lo stava accarezzando, poi subito si abbassò e cominciò a leccarmi i capezzoli lasciandomi in bella mostra davanti a tutti, mise una mano in mezzo alle mie cosce e cominciò ad accarezzarmi anche la fica, era chiaro che il suo intendimento era quello di provocare tutti i presenti e contemporaneamente portare me al massimo dell’eccitazione.-
– Mi chiese se volessi iniziare il massaggio
– Feci un cenno affermativo con la testa, ‘Continuiamo a chiamarlo massaggio??’
Mi sfilò la vestaglia e dicendomi di andare a sdraiarmi sul lettino con la pancia in giù; ubbidii e mi avviai verso il lettino e mi stesi come mi era stato chiesto, avevo una certa confusione in testa, per un verso mi sentivo molto imbarazzata ed infastidita, per un altro verso avevo troppa voglia dentro, ed in più volevo godermi quella situazione assolutamente nuova .-
Si avvicinarono al lettino, due uomini di colore mi cospargevano di olio profumato, il ragazzo bianco mi si piazzò davanti e mi massaggiava le spalle e mentre l’altro ragazzo di colore dietro sulle cosce; onestamente quel modo di essere toccata così professionale, quell’olio con quel profumo intenso, mi fece rilassare immediatamente, provavo un senso di calma misto ad un’eccitazione veramente forte, quasi subito però il massaggio passò sull’erotico, quello dietro iniziò a passare la mano in mezzo ai miei glutei toccando anche la fica, mentre quello davanti infilò entrambe le mani sotto il mio torace facendomi alzare leggermente e massaggiava il mio seno, iniziai a gemere per il piacere che mi stavano provocando mentre anche gli altri due avevano iniziato a toccarmi tutta; notai Hamed che con la videocamera in mano riprendeva tutta la scena proprio mentre sentii che con le mani qualcuno mi stava penetrando sia la fica che il culo, sentivo chiaramente la mia fica che si apriva per il piacere intenso che stavo provando, inarcai il bacino mentre notavo sotto la tuta la chiarissima erezione del ragazzo bianco che mi stava davanti, infilai una mano dentro il pantalone gli presi e lo portai alla bocca succhiandolo con tutta la forza che avevo, voltai lo sguardo per vedere la reazione degli altri e vidi che tutti si erano tolti i pantaloni, un altro mi si avvicinò alla bocca e cominciai a spompinare anche lui mentre gli altri due mi frugavano in tutti i buchi .-
Dovevano essere tutti molto esperti in quel tipo di ‘massaggi’, sapevano dove e come toccare, ero al massimo dell’eccitazione, sentii che qualcuno mi stava leccando la fica, stavo sbrodolando mentre continuavo a leccare e succhiare i cazzi di quei due che avevo davanti, ero tutta unta d’olio e le mani mi scivolavano sul corpo meravigliosamente .-
– Kabir si avvicinò e mi chiese con aria sarcastica se volevo smettere;
– Gli sorrisi dicendogli che non volevo assolutamente smettere;
– Ti sta piacendo fare la vacca? Disse
– Mi piace da morire – risposi – Ancora però non mi basta – gli dissi – e presi anche il suo cazzo in bocca;
Mi resi conto che alternativamente mi stavo trovando ad avere tre cazzi in bocca e che ci stavo riuscendo con molta disinvoltura, mentre quello dietro che stava continuando a leccarmi, era molto bravo ad usare la lingua ed io fremevo ogni volta che venivo toccata da quella lingua, mi stava davvero facendo godere come una cagna in calore, sentivo la sua lingua che proprio mi penetrava, mi inarcai di più mettendomi a pecorina, nello stesso momento capii che qualcuno era salito sul lettino e si era posizionato dietro per penetrarmi – non vedevo l’ora, ne avevo voglia – nello stesso tempo sentii che qualcuno mi stava violando il culo con le mani, me lo sentii slargare all’inverosimile, mentre nel frattempo venivo penetrata nella fica completamente lavata dei miei umori, arrivò un orgasmo che non finiva più, lasciai i tre cazzi che stavo spompinando ed appoggiai la testa sul lettino urlando .-
Ero completamente impiastricciata fra l’olio che mia avevano spalmato addosso, il mio stesso sudore, e gli umori che sentivo colare.-
Mi sentii alzare di peso dal lettino e fui letteralmente posata sul cazzo del ragazzo bianco che si era sdraiato a terra ed aveva puntato il suo cazzo sul mio buco posteriore; sentii il mio culo che si apriva ed avvertii parecchio dolore, fu un attimo sentii subito un piacere quasi fastidioso che pervadeva tutto il mio corpo, piantai i piedi a terra ed iniziai a salire e scendere a ritmo forsennato, vidi Hamed, che nel frattempo aveva lasciato la videocamera ad un altro, piantarsi davanti a me con il cazzo in mano, si abbassò e mi puntò la sua cappella sulla fica, mi stesi di più all’indietro aprendo le gambe e sentii come se da sola me lo fossi risucchiato tutto dentro; mi sentivo strapiena, avevo la sensazione che mi stessero sventrando, Hamed iniziò a pomparmi con foga mentre io favorivo i suoi movimenti strusciandomi sul cazzo dell’altro avanti e indietro, gli altri invece mi piazzarono i loro sessi davanti alla faccia ed io a turno li prendevo in bocca o li segavo con le mani.-
Dopo un po’ iniziarono a scambiarsi di posto, mi ritrovai sistemata a pecorina con loro dietro che mi inculavano a turno e si incitavano tra loro, nemmeno riesco a ricordare quante volte ho goduto, gridavo e gemevo, l’ultimo ad incularmi fu Hamed che con quel suo attrezzo mostruoso fece un po’ più di fatica degli altri a spingerlo dentro, ma ormai il mio buchetto era diventato molto elastico e cedeva a maraviglia, dopo un paio di spinte avvertii chiaramente dalle pulsazioni del suo cazzo che stava sborrandomi dentro l’intestino, mentre anche tutti gli altri iniziarono a menarselo per venirmi addosso, sentivo gli spruzzi di sperma arrivarmi addosso da tutte le parti.-
Mi ritrovai sul tappeto, ero completamente piena di tutto lo sperma che mi avevano riversato addosso, ero piena soprattutto in faccia ed avevo difficoltà ad aprire gli occhi, sentivo quegli uomini confabulare e ridacchiare, avevo nella mia testa le sensazioni più contrastanti,
– ero infastidita, ma nello stesso avevo goduto come una vera troia, quel senso di sottomissione, quel senso di dolore diffuso che provavo in mezzo alle mie gambe, inoltre non capivo perché Kabir non avesse voluto partecipare, decisi che sarei andata a pulirmi, e mi alzai, ma volevo continuare a fare la troia, perciò mi avviai nuda in giardino e mi andai a tuffare in piscina; la sensazione di freschezza che mi diede l’acqua mi rianimò, feci una breve nuotata e dopo uscii andandomene sulla sdraio al sole completamente nuda, rimasi li per un pò da sola; mi raggiunse Kabir dopo un po’
– mi chiese cosa avessi e se mi ero divertita
– gli risposi che andava tutto bene ma che volevo stare un po’ da sola,
– insistette a chiedermi se qualcosa non era andato bene
– Vuoi sapere la verità? – gli dissi – mi ha dato fastidio essere un oggetto per sei uomini , come mi ha dato fastidio accorgermi che mi piaceva un casino .-
– Vuoi rifarlo? – disse –
– Vedremo – dissi – non adesso comunque
Rientrò in casa e dopo un pò vidi quegli uomini che andavano via, Hamed era con loro, si avvicino e mi baciò per salutarmi, lo abbraciai rimanendo sdraiata
– mi chiese se mi avrebbe rivisto .
– Credo di si – risposi.
Si avviò e andò via .-
Notai che Kabir era rimasto solo dentro casa, in fondo era quello che volevo, ma perché non mi si avvicinava oggi era un mistero, mi alzai e lo raggiunsi dentro casa; lo trovai seduto sul divano davanti alla TV, mi sedetti accanto a lui, mi passò il braccio attorno alle spalle e mi strinse a lui, non aspettavo altro, mi accucciai a lui e vidi che si abbassò per baciarmi, risposi a quel bacio senza ritegno ma molto teneramente, avevo voglia di lui e volevo che gli fosse ben chiaro
– Avevo voglia di te – gli dissi – perché non hai voluto scoparmi prima ?
– Non volevo che tu mi confondessi con gli altri -mi rispose –
Mi girai e mi misi a cavalcioni su una gamba continuando a baciarlo mentre strusciavo la mia fica sulla sua gamba, la mia lingua roteava vorticosamente nella sua bocca mentre mi strusciavo su di lui con movimenti sempre più frenetici, scesi e cominciai a baciarlo sul petto e sull’addome, sentire il suo odore e vedere la sua pelle color ebano mi eccitava, mi inginocchiai davanti a lui e tirai giù i pantaloni facendo uscire il suo cazzo maestoso lo presi con le mani iniziando a carezzarlo, mi ritrovai il suo cazzo eretto a pochi centimetri dalla mia faccia, la vista di quella magnifica asta nera mi faceva impazzire, aprii la bocca per ingoiarlo, volevo sentirne il sapore, scorsi la lingua per tutta la sua lunghezza assaporandolo meglio alternando delle leccatine sulla punta, Kabir riversò la testa sul divano e si abbandonò lasciandomi fare, scesi giù e cominciai a leccargli le palle, le ingoiavo e le leccavo, mi accorgevo dei suoi sussulti e capivo che il mio lavoro lo stava facendo eccitare parecchio, poi scesi ancora a leccare tutto sotto lo scroto fino al suo buco, alzò le gambe e le strinse sulle mie spalle come per non farmi scappare, capii che era pronto a godere lo presi nella mia bocca e subito avvertii gli spruzzi che mi arrivavano in gola, lo strinsi fra le mie labbra mentre gli massaggiavo i coglioni con le mani, volevo succhiargli tutto lo sperma che aveva dentro, mugolava come un animale, mentre continuava a spruzzare in maniera abbondante; quando capii che aveva finito, sempre con le labbra chiuse me lo sfilai lentamente dalla bocca, avendo cura di non farne uscire nemmeno una goccia, mi passai un po’ il suo sperma sulla lingua, come per gustarlo meglio e mandai tutto giù.-
Restai un pò in quella posizione, io avevo la faccia appoggiata sul suo cazzo, e lui con le gambe che mi cingeva il collo; dopo qualche istante mi tirò verso di lui e mi tenne stretta sul suo petto
– mai ero venuto così presto con un pompino – disse –
– significa che ti &egrave piaciuto? – Gli risposi –
– moltissimo anche se avrei preferito scoparti – disse ancora –
– non adesso – dissi io – ancora ho tutto indolenzito, ma stai tranquillo che prima di domattina ne voglio ancora tanto .-
– Sei proprio una grandissima troia – esclamò lui –
– Colpa tua – gli dissi – io ho solo assecondato i tuoi desideri.
Sentivo la mia fica di nuovo aperta grondante di umori per l’eccitazione, Kabir aveva un potere quasi magnetico su di me, riusciva a tirarmi fuori tutte le voglie represse che probabilmente non avevo mai avuto il coraggio di confessare neanche a me stessa, e nello stesso tempo mi dava un grande senso di fiducia e sicurezza; decisi però che non avrei insistito per il momento, avrei rimandato il resto a più tardi, lui mi disse che se volevo potevamo andare in barca a mare ma che avrebbe preferito stare lì in casa per quell’ultimo giorno; gli sorrisi annuendo e facendogli capire che ne sarei stata felice .-
Mi alzai misi addosso la vestaglietta e mi avviai verso la cucina, avevo un pò di fame, vidi che erano quasi le 13, chiesi anche a Kabir se voleva mangiare, preparai un’insalata con del tonno e la portai a tavola dove pranzammo con un certo appetito, durante il pranzo Kabir mi chiese se avrei avuto piacere a rivederlo e come avremmo potuto fare;
– Non sarà facile per tornare qui sola – dissi io – questo viaggio &egrave stato solo un caso ;
– Puoi viaggiare per lavoro ?- mi chiese –
– Si – gli risposi – per quello si –
– Potresti ricevere l’invito per qualche convegno dalla mia ambasciata – sorrise lui –
– Si può fare – risposi –
Mi strizzò l’occhio e finì di mangiare poi si alzò e andò in salotto, mi feci un caff&egrave e lo raggiunsi nell’altra stanza, lo trovai che stava parlando al telefono, mi fece cenno di avvicinarmi e mi abbracciò stringendomi a lui, ricambiai l’abbraccio accarezzandogli il petto.-
Chiuse la telefonata e mi mise la mano in sotto la vestaglietta toccandomi la fica nuda, ebbi un sussulto e mi strinsi di più a lui, mi slacciai la vestaglia ed entrai le mani nei suoi boxer, era di nuovo pronto e durissimo, ed io ero di nuovo partita, con le sue dita che mi frugavano la fica era di nuovo aperta e bagnata, mi piegai in avanti per prenderlo in bocca ma mi tirò subito su dicendomi:
– voglio chiavarti
– non voglio altro – risposi sottovoce –
Mi alzò di peso e mi appoggiò su un mobile mi tenne le gambe ben aperte e si buttò giù a leccarmi la fica, sentivo che spingeva la lingua dentro quasi a penetrarmi, gettai la testa all’indietro toccandomi i capezzoli che erano duri come due chiodi, Kabir continuava a leccare e a frugarmi contemporaneamente mentre io lo incitavo gridandogli di chiavarmi, stava continuando come se nulla fosse a leccarmi tutta giocando con il mio sesso in modo assolutamente divino, la cosa mi stava portando ad un grado di eccitazione davvero animalesco e come se non gli bastasse ogni volta che capiva che ero vicina all’orgasmo si fermava per non farmi arrivare, e questo mi faceva impazzire, mi sollevai e rimanendo seduta gli misi le braccia al collo e con voce implorante gli chiesi di scoparmi, non mi rispose e mi sorrise, capii che voleva giocare con me, si rituffò sulla mia fica e riprese a leccarmi, continuò per un pezzo fin quando mi sollevò le gambe facendomele appoggiare sulle sue spalle e mi appoggiò la sua enorme cappella sulle labbra della fica, spinse con forza e la fece entrare;
– Si fermò e chiamandomi sempre troia mi chiese se lo volessi
– Alzai la testa implorandolo ancora di ficcarmelo tutto dentro
– Quanto ti senti troia in questo momento? – mi disse
– Come non mai – gli risposi – mi sento una vacca, la tua troia, dammelo ti prego!!!!
Diede un colpo di reni ed entrò, sentii la mia fica che lo ricevette dentro con un rumore di acqua, doveva essere un lago, mi pompava con forza mentre ansimavo e gemevo, arrivò un orgasmo talmente violento da sentire il cervello che pulsava, lo avvicinai a me con le gambe porgendogli la bocca, mi baciò con molta foga mentre continuava a pomparmi.-
Non sembrava neanche vicino a godere, continuava a pomparmi con un controllo indescrivibile, per me sentire quella specie di enorme martello pneumatico che sembrava spaccarmi era una cosa che volevo non finisse mai, alzai un po’ la testa per ammirare quel cazzo enorme che scompariva dentro la fica per poi uscirne madido dei miei umori, rimasi ferma a contemplare quella visione tenendomi con le braccia al collo di Kabir , quando improvvisamente vidi che lo uscì dalla mia fica per puntarmelo sul buchetto posteriore, cercai di rilassarmi il più possibile ma ugualmente forse per la posizione non troppo adatta provai parecchio dolore, Kabir si fermò un attimo poi diede un colpo di reni e mi penetrò con forza, urlai ma quasi subito mi adattai alla penetrazione, era la prima volta che venivo inculata senza aiuto di oli o lubrificanti sentivo perfettamente il suo bastone pomparmi fino in fondo; continuava ad essere perfettamente controllato ed alternava ritmi frenetici ed altri più compassati, stavo godendo come una vacca e non facevo nulla per nasconderlo, gemevo ed urlavo, lo leccavo sul petto e sul collo mentre sentivo il mio ano che si apriva sempre di più, lo uscì e lo piantò di nuovo nella fica riprendendo a pompare, non finiva mai, venni di nuovo ancora più violentemente di prima, ero stanchissima, mi tenni stretta a Kabir mentre lui aveva cominciato a penetrarmi alternativamente la fica ed il culo con dei poderosi colpi che mi stavano squassando.-
Rallentò improvvisamente, capii che era ormai pronto anche lui, mi fece scendere e mi spinse per inginocchiarmi davanti a lui, era chiaro che voleva la mia bocca, il suo bastone scomparve tra le mie labbra e subito lo sentii pulsare, con la mano presi i suoi coglioni e li massaggiai delicatamente, subito arrivarono i suoi spruzzi di sperma caldo che mi inondarono la bocca, attesi che avesse finito continuando a giocare con la lingua, ingoiai e continuai qualche attimo a tenerlo in bocca, Kabir mi mise le mani nei capelli e mi tenne per un po’ la testa sul suo cazzo poi mi alzai e mi sdraiai sul divano.-
Ero esausta e tutta indolenzita, sentivo il bisogno di una doccia e andai al piano di sopra.-
Feci una doccia calda che mi rilassò parecchio, ero totalmente presa da Kabir tanto da non riuscire a smettere di pensare a come godevo quando mi scopava, non credevo nemmeno di poter raggiungere quel tipo di piacere quasi fastidioso, tanto era intenso, e già pensavo a quando avrei potuto ricominciare; mi asciugai e misi addosso una t-shirt lunga senza slip , volevo riposare un po’, e mi andai a stendere sul letto.-
Lo trovai sul letto, evidentemente era stanco anche lui, gli sorrisi e mi sdraiai accanto:
– Stai bene? – mi chiese –
– Molto – risposi – anche se sono sfinita
– Cosa vuoi fare stasera?
– Ora voglio riposare un po’ – gli dissi – stasera faremo quello che vuoi tu’.
– Ok – mi disse – stasera usciamo
Mi strinsi a lui, e lui rispose al mio abbraccio, rimasi un po’ così, completamente rilassata, poi mi addormentai profondamente .-
L’autore (Laura):

Agadir (V parte)
di Laura
Riuscii a dormire qualche ora e quando mi svegliai ero completamente intorpidita ma anche molto rinfrancata, guardai l’orologio, erano le 18.30 non vidi Kabir, mi avrebbe fatto piacere averlo vicino per l’ultima sera che rimanevo, stavo quasi diventando gelosa; la cosa un po’ mi infastidiva.
Rimasi un pò a crogiolarmi a letto, mi piaceva annusare gli odori di cui erano impregnate le lenzuola, odore di sesso e quell’inconfondibile odore di maschio di Kabir, e, come ogni volta che rimanevo sola mi soffermavo con la mente a pensare a quanto fosse stata indimenticabile questa esperienza ed a come mi avesse cambiato dentro, la consapevolezza di essere femmina in senso stretto, di cercare godimento nel sesso anche travalicando il senso comune del pudore, e la ferma volontà di ripetere esperienze di quel tipo.-
Mi alzai e andai in bagno a truccarmi un po’ e poi scesi giù dove trovai Kabir alla scrivania che lavorava, mi accolse con un sorriso smagliante e mi chiese se avessi riposato bene, gli risposi annuendo con la testa e mi avvicinai a lui e appoggiandomi alle sue spalle mi abbassai e lo abbracciai dandogli dei baci sul collo, poi feci scendere le mani ad accarezzargli il petto.
Fece girare la sedia, mi mise le sue mani sulle natiche e mi tirò a sé e mi chiese se volessi andare a cena.
Io vorrei andare ma se cominci a toccarmi va a finire che la saltiamo la cena – gli dissi –
Allora forse &egrave meglio che andiamo – mi rispose – ho un’altra sorpresa per te .-
Gli sorrisi, lo fissai tenendolo abbracciato poi gli sussurrai : cos’hai in mente? Io ho voglia di te, non di fare altre acrobazie!
Stai sempre tranquilla con me – mi rispose con un tono che non ammetteva repliche – nel soggiorno troverai una scatola rossa, lì dentro c’&egrave tutto quello che dovrai mettere addosso, vai a prepararti!!
Rimasi una attimo senza parole, ero sorpresa da quel tono così duro, poi mi tirò a se e mi baciò, mise la mano sotto la t-shirt e mi toccò la fica, la cosa mi fece sussultare dal piacere ed allargai di più le gambe, era incredibile, mi stavo allagando di nuovo, quell’uomo riusciva a farmi diventare troia solo a starmi vicino.-
Hai ancora voglia !! – mi disse
Non risposi, era proprio così, avevo una voglia matta di farmi sbattere di nuovo, ma capii che il suo gioco era quello di lasciarmi con quel desiderio addosso, mi staccai e andai verso il soggiorno ad aprire il contenuto di quella scatola; una volta aperta la scatola trovai una gonna nera velata con dei ricami color oro a mò di rete molto trasparente con due vertiginosi spacchi sia davanti che sul retro, un top nero abbottonato sul davanti molto scollato con dei ricami sui seni e con una catenina dorata come spalline, anche questo totalmente trasparente, il tutto assieme ad un perizoma di pizzo nero e ad un paio di scarpe nere con tacco sui 7/8 cm con una fibbia che cingeva la caviglia.-
Kabir si avvicinò alle mie spalle e cingendomi la vita molto dolcemente mi disse:
Se li indosserai capirò cosa vuoi, in caso contrario se non lo farai a me va bene comunque;
Tu cosa vuoi ?
Soltanto quello che vuoi tu e che ti fa felice;
Mi avviai di sopra, posai la scatola sul letto e andai in bagno indecisa sul da farsi, feci una doccia e mi truccai abbondando con il rossetto, poi mi vestii indossando gli abiti che mi aveva regalato Kabir, mi guardai allo specchio, i seni erano in bella mostra, nascosti soltanto idealmente da quel ricamo, mentre il perizoma nero metteva in evidenza il mio culo attraverso la trasparenza della gonna che era strettissima, ero davvero molto sexy, decisi per quella tenuta, ormai avrei retto il gioco fino all’ultimo, tra l’altro finora ci ero stata e mi era piaciuto, perché tirarsi indietro proprio adesso? misi un po’ di profumo e scesi giù.-
Anche Kabir era pronto, mi accolse sorridente e abbracciandomi mi disse che ero davvero splendida, si avvicinò ed aprì due bottoni del top che già era scollatissimo lasciando praticamente i seni quasi allo scoperto.-
Saliti in macchina ci avviammo verso la città; durante il tragitto gli chiesi se voleva dirmi dove andavamo.
Mi rispose che per lui era una importante cena di lavoro con degli amici molto importanti e se io mi sarei voluta “divertire” ne avrei avuto la possibilità.-
Cosa hai detto ai tuoi amici di me? – chiesi –
Che sei una mia amica italiana che sei qui per turismo a casa mia da qualche giorno ;
Basta?
Basta! – mi rispose – Ma ti dirò di più, se sai giocarti bene le tue carte, questa cena potrebbe cambiarti la vita!!!
Che vuoi dire?? – chiesi incuriosita –
Quella professionale intendo;
Quella affermazione mi lasciò molto incuriosita, però considerai che a vedermi vestita in quel modo si sarebbero fatti certe idee su di me, comunque ero molto serena la presenza di Kabir mi tranquillizzava, mi era rimasta addosso l’eccitazione di prima che si mescolava con quel senso di curiosità per ciò che avrei dovuto attendermi .-
Arrivammo nella zona del porticciolo turistico, Kabir parcheggiò l’auto e scese, io lo seguii e ci avviammo a piedi verso il mare, non riuscivo a capire dove stessimo andando, mi appoggiò un braccio sulle spalle e mi strinse a lui mentre continuavamo a camminare, notavo come gli sguardi degli uomini si posassero su di me al nostro passaggio, continuavo a non capire dove andavamo, non vedevo locali lì intorno, tra l’altro era ancora presto per l’ora di cena, ma non osavo chiedere perché, sapevo che non avrei ottenuto risposta, sentivo la mano di Kabir che mi stava massaggiando sfacciatamente dietro e ciò provocava commenti di chi ci guardava, ad un tratto ci fermammo e vidi arrivare un motoscafo, Kabir mi disse di accomodarmi e che aveva mantenuto la sua parola di farmi fare una gita a mare; saliti sullo scafo ci avviammo verso il mare, appena fuori dal porticciolo accostammo ad un grosso yacht e fui invitata ad accomodarmi a bordo e mi avviai sulla scaletta.-
Salendo Kabir si avvicinò al mio orecchio e mi disse che su quella barca se volevo potevo trovare il cazzo più grosso della zona .-
Quindi cosa devo fare?
Quello che vuoi, puoi stare per i fatti tuoi e nessuno farà nulla oppure se ne hai voglia prova a cercarlo!!
La cosa mi lasciò lì interdetta, ed indecisa se entrare o meno, una parte di me mi diceva di voltare le spalle ed andarmene, la parte più troia invece voleva rimanere e vedere cosa sarebbe accaduto; nel frattempo Kabir mi cinse la schiena e mi spinse delicatamente dentro il salone dello yacht, ai miei occhi balzò subito il lusso dell’arredamento, non sembrava di essere su una barca ma in una villa di gran classe, tutto l’arredamento del salone era in legno pregiato con al centro del salone due grandi divani in pelle bianca a terra sopra il parquet di legno c’erano diversi tappeti, in mezzo ai divani c’era un tavolo basso con parecchie bottiglie piazzate con molta cura.-
Mi furono presentati tre uomini due arabi di una cinquantina d’anni ed un uomo di colore che all’incirca aveva quaranta anni, uno dei due arabi in un italiano stentato mo offrì dello champagne e mi invitò ad accomodarmi vicino a lui, Kabir me li presentò, i loro nomi erano Salem e Nazeeh mentre l’uomo di colore seduto di fronte a me si chiamava Muayid, chi faceva gli onori di casa era Salem, il proprietario della barca che si dimostrava molto affabile e simpatico, bevuto lo champagne mi fu riempito subito un secondo bicchiere, e per me che non sono mai stata una bevitrice di alcolici era già troppo, trangugiai anche il secondo e mi fu versato il terzo e sentivo già le gambe molli, tutte quelle attenzioni poi che stavo ricevendo mi confondevano ancora di più, ed in più aggiungiamo alla situazione il fascino di quell’uomo maturo e pieno di savoir faire!!!!
Vidi a poco a poco che tutti erano usciti fuori ed io ero rimasta sola con Salem a chiacchierare, mi fece anche una proposta di lavoro, avrei dovuto seguire contabilmente diverse attività che aveva in Italia, naturalmente gli dissi che la cosa mi interessava parecchio, e nel frattempo mi ero rivolta con il busto verso di lui e nel far ciò ero con la gamba desta piegata e poggiata sul divano quindi rimasi con le gambe aperte e visto il modo in cui ero vestita vidi il suo sguardo posarsi in mezzo alle mie gambe ma non ne fui assolutamente infastidita anzi la cosa mi lusingava, mentre Salem poggiò una mano sulla mia coscia e iniziò ad accarezzarla molto dolcemente arrivando fino al perizoma, lo lasciai fare, nel frattempo mi chiese se avrebbe potuto farmi arrivare in studio un invito per partecipare ai suoi meeting aziendali, precisando però che sarebbero stati in giro per l’Europa; naturalmente gli risposi che non ci sarebbero stati problemi e presi dalla mia borsa un bigliettino da visita, lo prese chiedendomi di seguirlo che saremmo andati nel suo studio a posarlo chiedendomi anche se avevo voglia di visitare la barca anche perché di sotto aveva un regalino per me.-
Mi alzai per seguirlo e cercai con lo sguardo Kabir che mi fece un sorriso di approvazione incoraggiandomi a seguirlo con un gesto della mano; scesi di sotto andammo in uno studio, anche lì il lusso si sprecava fra legni pregiati e marmo, posò il mio bigliettino da visita in un cassetto e ne tirò fuori una scatola che appoggiò sulla scrivania, quando la aprì notai che era piena di gioielli, ero in uno stato di confusione totale, non capivo come mi dovevo comportare, mi si avvicinò e mi mise una collana di perle sistemandola con cura al mio collo, poi prese un altro lunghissimo filo di perle e lo allacciò intorno alla vita, cercai di replicare chiedendo cosa significavano quei doni.
Per quello che mi risulta sono sicuro che te li meriterai !
Che vuol dire…… come li dovrei meritare?
Andiamo, non fare l’ingenua, io so benissimo quanto piacciono queste cose a voi donne italiane.
Mi sentii avvampare dal rossore, come si permetteva, provai a protestare ma non dovetti sembrare molto convincente; forse anche per lo champagne che faceva il suo effetto, ero molto confusa; mi si avvicinò e sbottonando altri due bottoni del mio top fece letteralmente schizzare fuori i miei seni iniziando ad accarezzarli con i palmi delle mani molto lievemente e con molta maestria, mi ritrovai inerme ed eccitatissima, emisi anche qualche gemito che non riuscivo a soffocare gli afferrai le mani e le spinsi ancor di più sui miei capezzoli, il cuore cominciò a battermi all’impazzata, non che ne avessi bisogno in quel periodo, ma lo champagne aveva tolto quel poco di freno inibitore che mi era rimasto, avrei voluto chiamare anche gli altri per farmi scopare a sangue, sentivo la mia fica che stava ribollendo, e mentre Salem iniziava a baciarmi mi invitò ad andare nella sua camera da letto, mi indicò la strada e andai avanti, giunta lì sentii la porta che si chiudeva alle mie spalle mentre le mani di Salem erano entrate da dietro sotto la mia gonna, spinsi il mio sedere all’indietro e sentivo che mi stava entrando la mano dentro la mia fica, continuavo a gemere e portai le mie mani all’indietro per toccarlo in mezzo alle gambe, mi fece girare e mi spinse sul letto dicendomi:
Mi dicono che sei una gran porca da letto?
In effetti da qualche giorno ci ho da preso gusto!!
Fallo vedere anche a me allora?
Con grande piacere!!
Rimasi seduta sul letto gli sbottonai i pantaloni e gli presi il cazzo in mano, nella penombra della stanza trovai un bell’esemplare, era davvero molto grosso anche se non troppo lungo, duro come l’acciaio, lo massaggiai e mi avvicinai con la bocca a baciarlo, poi a leccarlo, alla fine lo ingoiai e lo spompinai con gusto, nel frattempo lui mi aveva sfilato il top, poi si tirò indietro, si stese anche sul letto, si sdraiò supino e mi tirò per salire sopra dopo avermi sfilato anche il perizoma;
Questo lo terrò io come ricordo!
Prendi tutto quello che vuoi !!
Togli anche la gonna – ordinò –
Ubbidii e la sfilai da sopra la testa, poi mi abbassai e lo baciai sul petto leccandogli i capezzoli mentre lui con le mani mi accarezzava la fica, aprii meglio le gambe e mi abbassai a prendergli il cazzo in bocca, Salem si era posizionato supino sotto di me e iniziò a leccarmi la parte pubica per poi passare alla fica ed anche il buchetto, tutto con grande maestria, la stessa maestria che cercai in tutti i modi di ricambiargli, provammo reciprocamente una grande goduria, continuammo a leccarci e succhiarci per un pezzo finch&egrave sentii arrivare un meraviglioso orgasmo che mi fece godere tantissimo, fu diverso dagli altri, ed &egrave anche difficile da spiegavi, fu una cosa tenera, dovuta ad un rapporto più delicato, sentivo colare tanti di quegli umori che udii Salem dire che era meglio dello champagne di prima; immediatamente dopo, inavvertitamente, Salem iniziò a sborrare copiosamente, venne tanto improvvisamente che spruzzò ovunque e senza che riuscissi a riceverlo nella mia bocca;
Salem con molta cortesia quasi si scusò;
Scusa me – gli dissi – dovevo essere io a capirlo , ma stai tranquillo che pulirò tutto!!!
Molto lentamente, con la punta della lingua mi misi a leccargli il membro e a gustare tutto lo sperma che era rimasto sopra, soffermandomi parecchio a leccare la grossa cappella; nel fare ciò mi sistemai in modo che potesse godersi lo spettacolo, ed infatti immediatamente gli tornò durissimo :
E’ proprio vero che sei una gran porca – mi disse – una porcona meravigliosa!!!
Non potevi saperlo senza provare? – Risposi –
Kabir &egrave una persona troppo in vista perché possa sfuggirmi una fica come te, e poi siamo troppo amici non avrebbe potuto nascondermelo, per questo oggi abbiamo organizzato quest’incontro. Non ti dispiace vero?
Niente affatto……anzi……… non mi sta per nulla dispiacendo !!!!
Mi sistemai a cavalcioni sopra mi puntò la sua cappella e lo feci accomodare dentro, ero tanto eccitata che appena lo sentii entrare ebbi un altro orgasmo che mi fece tremare, mi stava piacendo moltissimo quella scopata, in lontananza sentivo me stessa che ansimava come una cagna, mi fermai per prendere respiro, e Salem iniziò a toccarmi i seni e strizzarmi i capezzoli, poi mi invitò a farlo da sola, lo feci senza discutere mentre sentivo che lui sotto di me si muoveva per farmi sentire il suo cazzo, mi portò le mani alla bocca e volle che gli leccassi le dita una ad una come se gli stessi facendo tanti pompini alle mani, ma senza comunque interrompere quel movimento sotto che tanto mi stava piacendo, con il bacino mi strusciavo sul suo pube per assecondare quel suo movimento.-
Mi alzai leggermente per farlo uscire misi i piedi sul letto e mi puntai la sua cappella ben inumidita sullo sfintere sedendomi sopra, cercavo di scendere adagio vista la grossezza dell’attrezzo, mi presi i glutei con le mani cercando di allargarli, sentivo che mi stava allargando tutta, gridai ma senza fermarmi, ma mentre cercavo di scendere lentamente Salem diede un colpo di reni e mi penetrò di colpo, sentivo come se mi avessero entrato un bastone di acciaio infuocato, cercai di rilassarmi quanto più potessi e mentre lui continuava a dare dei colpi di reni facendomelo entrare ed uscire io cercavo di muovermi al contrario per cercare di farlo entrare più in profondità che fosse possibile, continuavo a gridare e ad incitarlo mentre andavamo avanti in quella danza forsennata.-
Andai avanti ancora un pò fin quando stanca rallentai un pò, lui lo tirò fuori e mi tirò a sé facendomi sdraiare accanto a lui;
Vuoi continuare o sei stanca – chiese accarezzandomi –
Fammi prendere un po’ di respiro e continuiamo alla grande, sei un amante fantastico !!
Sei tu fantastica!!
Mi lasciai scivolare un pò sul letto e mi avvicinai con la bocca al suo sesso, iniziando a leccarglielo con tutta la maestria di cui ero capace arrivando a leccarlo sin oltre la sacca dei coglioni, apprezzai in quel preciso istante quanto anche lui fosse fornito, bastò pochissimo per capire che stava per godere, lo presi in bocca ed attesi, accolsi un fiume di sperma bollente nella mia bocca senza smettere di giocare con la mia lingua sulla sua cappella, subito dopo inghiottii tutto con gusto.-
Restamo qualche minuto immobili poi Salem disse:
Ascolta so che domani dovresti ripartire, vuoi restare ancora qualche giorno qui con me? Anzi sai che cosa potremmo fare, domani sera potremmo partire via mare e ti accompagnerei in Italia con la barca via mare;
Sinceramente mi piacerebbe, e non poco, ma non credo proprio sarà possibile, non avrei cosa dire a casa.
Dipendesse da te?
Rimarrei senz’altro!!
Ok allora resterai, ne riparliamo dopo e ti spiego .-
Onestamente non vedo come!!! – conclusi –
Adesso vediamo se posso inventarmi qualcosa!!
Poco dopo sentimmo bussare alla porta, Salem aprì la porta ed entrò Kabir, che mi guardò e si venne a sedere sul bordo del letto accanto a me e con un sorriso mi disse:
Ho piacere nel vedere che non hai perso tempo a darti da fare!!
Non avevo molto tempo da perdere – ribattei scherzando – tu mi avevi lasciato con la voglia e Salem ne ha approfittato!!
Allora immagino che adesso ti &egrave passata la voglia – continuò con tono ironico –
Per una mezz’oretta mi passa – dissi ridendo –
Poi si rivolse a Salem chiedendogli se aveva ragione su di me che gli rispose che ero stata una bomba, subito dopo chiese la stessa cosa a me chiese la stessa cosa, sorridendo gli risposi:
Io devo soltanto ringraziarti per questi cinque favolosi giorni che mi hai fatto passare, Salem &egrave un uomo meraviglioso e un amante fantastico!!!
Baciandomi ed accarezzandomi il seno si rivolse a Salem e gli disse :
“Laura &egrave una meravigliosa troia da letto, si fa portare dove vuoi e non si tira mai indietro, devi trattarmela bene !!!”
Salem gli rispose che poteva stare tranquillo e gli disse che mi aveva proposto di accompagnarmi in barca fino in Sicilia e che avrebbe fatto di me una principessa.-
Kabir si avvicinò al mio orecchio e mi disse di approfittare che non avevo che da guadagnare perché Salem era uno scopatore eccezionale oltrech&egrave un uomo ricchissimo;
L’avevo capito!! – risposi io –
Vestitevi comunque che di la stanno aspettando tutti voi e cominciano a spazientirsi.-
Si alzò per uscire e poi si rivolse di nuovo a me
Laura…………a proposito…hanno chiamato dall’albergo per dirmi che ti ha cercato insistentemente tuo marito, vedi se puoi chiamarlo!!
Cosa &egrave successo – dissi preoccupata –
Credo nulla…ha detto di anticiparti che ti chiama per una urgentissima comunicazione di lavoro
Salem mi mise a disposizione un cellulare e chiamai subito; mio marito mi disse che aveva ricevuto una chiamata da un gruppo estero che aveva parecchie società in Italia e se mi interessava avrei dovuto recarmi a Marrakech, quindi visto che ero lì nei paraggi mi conveniva approfittare ed andarci subito;
Replicai che avrei dovuto prendere l’aereo la mattina successiva e che era già organizzato, ma lui mi consigliò di restare visto che aveva preso delle informazioni ed un suo amico gli aveva assicurato che era un gruppo molto importante; quindi scrissi diligentemente tutti gli appunti che Paolo mi dettò e gli dissi che l’indomani lo avrei chiamato per informarlo su quanto tempo mi sarei dovuta trattenere, di rimando lui mi tranquillizzò dicendomi di rimanere quanto volevo.-
Chiusi la telefonata e mi voltai verso Salem con aria interrogativa, non capivo cosa poteva essere successo.-
Puoi rimanere allora mi sembra di capire?
Non capisco mi ha dato un indirizzo per recarmi a Marrakech?
Si per incontrarti con me!!!!
Come hai fatto??
Ti ho detto che mi sarei inventato qualcosa!!
Quindi ho anche il consenso di mio marito per farmi sbattere un altro po’ – e scoppiai a ridere –
Salem che nel frattempo si stava rivestendo, mi si avvicinò e mi disse che da domani avrei lavorato per lui.-
Che tipo di lavoro dovremo fare?
Intanto faremo lo stesso identico lavoro che abbiamo fatto stasera -mi disse ridendo-
Sorrisi anch’io ed andai a rivestirmi, rifeci il trucco e mi guardai allo specchio, con quel completo assolutamente trasparente e senza gli slip ero praticamente nuda, in più consideravo che se con la vista del perizoma potevo considerarlo un abbigliamento sexy in quel modo era un abbigliamento da vera puttana, ma ormai tutta la mia pudicizia era andata a farsi benedire mi sistemai i capelli e mi tirai un po’ più su la gonna già cortissima facendo due giri attorno all’elastico e salii di sopra seguendo Salem.-
Arrivammo sopra, il salone era vuoto, usciti sulla poppa vidi che due marinai stavano preparando la tavola, Kabir era insieme a Muhayid, l’altro arabo, che parlottavano nella loro lingua, Salem nel frattempo mi aveva invitato a bere dell’altro champagne accettai precisando però che sarebbe stato l’ultimo, poi lo vidi andare verso gli altri due, capivo che avevano qualche discorso importante per le mani, me ne disinteressai ed andai ad affacciarmi su mare.-
Il mio stato d’animo era contrastante, per un verso avevo voglia di tornarmene a casa ed ero molto infastidita di quella presa in giro per Paolo che non si meritava quel mio comportamento in più credevo di avere superato i limiti consentiti dalla normale decenza, anche per un altro verso mi rendevo conto che tutto quello che era accaduto lo avevo voluto sin dal primo momento in cui avevo incontrato Kabir e non ne ero affatto pentita, avevo scoperto aspetti del sesso che non solo mi avevano fatto toccare picchi di godimento che non credevo raggiungibili ma addirittura avrei voluto superarli, se fosse stato possibile; adesso poi mi stavo avviando a vivere qualche altro giorno su quella barca da sogno con i favori di quell’uomo, che volendo, da ciò che avevo potuto capire, poteva cambiare la mia vita, e non soltanto professionale, che per altro era ancora all’inizio, certo avrei dovuto pagare il mio prezzo, ma fin lì non mi era affatto dispiaciuto, era generoso, affascinante e ci sapeva anche fare, oltre al fatto di avere anche lui un attrezzo formidabile; chissà quante donne avrebbero voluto essere al mio posto su quella barca.-
Mentre ero assorta in quei pensieri sentii una mano entrare sotto la gonna, aprirmi le natiche e arrivare fino alla vulva, non mi voltai ma chiusi gli occhi, la mia fica era diventata talmente sensibile che il solo contatto mi procurava desiderio, poi sentii la voce di Kabir che mi parlava :
Problemi?
Assolutamente no!!
Salem vorrebbe partire questa sera per essere domani pomeriggio insieme a te a Marrakech…… cosa vuoi fare?
Non sono io che stabilisco ……… avete organizzato tutto voi finora …… va bene anche per me, devo però prendere i miei bagagli a casa tua.
A questo posso pensare io, te li faccio portare qui.-
Va bene allora, ma tu non verrai con noi?
Se vuoi potrei anche venire ma sera potrei raggiungervi soltanto domani a Marrakech anche se penso che Salem non sarà molto contento!!!
Io preferirei che venissi, sarei più tranquilla.-
Ok allora, organizzo tutto io; ma non per stasera, tu parti con la barca, io arrivo domani sera e resto con voi qualche giorno, comunque stai assolutamente tranquilla qui con Salem sei al sicuro – concluse – chiedi tranquillamente e senza remore tutto ciò di cui hai bisogno .-
Ci chiamarono per cenare e ci accomodammo a tavola, anche l’abbondanza e la raffinatezza della tavola faceva trasparire il lusso che si viveva a bordo; mangiai abbondantemente e con molto gusto, ero seduta con Salem da una parte e Kabir di fronte, notavo lo sguardo insistente di Muayid sulla mia generosa scollatura, chiesi chi saremmo partiti quella sera con la barca, mi fu detto che oltre a Salem ci sarebbe stato il comandante e due marinai .-
Verso la fine della cena un motoscafo si accostò allo yacht e vidi salire due uomini che posarono i miei bagagli e andarono subito via, in quello stesso momento Kabir si alzò per salutare dicendo che andava via e Muayid lo seguì dopo aver salutato con un cenno della testa, si avvicinò a me e mi diede un bacio dandomi appuntamento all’indomani .-
Rimasi a quel punto sola con Salem che chiamò il comandante per dare istruzioni per la partenza, arrivò dopo qualche minuto, Salem gli disse qualcosa di incomprensibile lui si avvicinò per salutarmi, mi alzai per rispondergli, ne rimasi attratta, era un gran pezzo d’uomo semplicemente strepitoso, alto e possente, elegantissimo nella sua divisa bianca e blu era di carnagione mulatta con due stupendi occhi verdi, aveva uno sguardo che sembrava ipnotizzarti, e continuava a guardarmi fisso negli occhi, gli sorrisi e, con molta troiaggine, gli strizzai l’occhio, onestamente ci avevo fatto più di un pensierino; si sedette a tavola a parlare con noi, Salem gli disse di salpare la sera stessa verso Marrakech e gli disse che io sarei stata loro ospite a bordo e che subito dopo mi avrebbero accompagnata sino in Sicilia .-
Si rivolse a me, squadrandomi dalla testa ai piedi dicendomi che avrebbe fatto di tutto per farmi fare una meravigliosa vacanza a bordo, e di rivolgermi a lui per ogni cosa mi sarebbe servita, poi si alzò e andò via .-
Salem mi guardò sorridendo e mi disse:
Ti &egrave piaciuto il mio capitano vero?
Moltissimo &egrave davvero un gran bell’uomo!
Se vuoi gli dico qualcosa?
No……se vorrà me lo farà capire da solo.
Se non glielo dico io non si permetterà nemmeno di avvicinarsi;
Vedremo – dissi io –
Sentii i motori mettersi in moto e dopo dieci minuti la barca iniziò a muoversi, c’era un gran caldo, ma un venticello man mano che ci allontanavamo da terra iniziò a rinfrescare l’aria, un marinaio prese i miei bagagli e li portò di sotto; guardai verso la terraferma e vidi chiaramente le luci di Agadir che si allontanavano, in quel momento mi passarono nella mente tutti gli attimi splendidi che avevo vissuto in quella città, ero consapevole che quell’esperienza avrebbe lasciato un segno nella mia vita, come ero altrettanto consapevole che avrei voluto continuare a vivere il sesso come avevo fatto durante quella vacanza .-
In quel preciso istante mi resi conto di essere molto stanca per la giornata trascorsa ed anche un pò ubriaca, mi avvicinai a Salem per chiedergli dove mi sarei dovuta sistemare, lo trovai seduto sul divanetto a poppa che chiacchierava con il capitano e si dimostrò molto dispiaciuto che mi volessi ritirare ed insistette perché rimanessi un po’ con loro; mi accomodai sul divano e non potei fare a meno di notare come lo sguardo del comandante si posasse costantemente sul mio corpo che per onor del vero era fin troppo in mostra .-
Dopo qualche minuto Salem chiese al comandante di accompagnarmi nella mia camera e subito si alzò e mi invitò a seguirlo; lo seguii di sotto e mi fece strada fino ad una camera di prua, entrati dentro notai che era molto grande tutta rivestita in legno con un enorme letto circolare al centro, notai due porte dalle quali si accedeva ad un armadio e ad un bagno, anche questo lussuosissimo tutto in marmo, il comandante molto cordialmente mi fece vedere la camera e gli accessori mentre mi ricopriva di complimenti, che mi lusingavano parecchio, mantenne comunque sempre con un atteggiamento molto professionale .-
Mi sentivo sfinita, anche se credo che lo champagne mi avesse reso ancora più puttana, infatti mi passò per la testa di farmi sbattere anche dal comandante, ma mi tornarono in mente le parole di Salem e quindi decisi che avrei atteso che fosse lui a dirlo quindi rimasi buona attendendo qualcosa che per quella sera non arrivò, infatti mi augurò la buona notte ed andò via; dopo pochi minuti arrivò Salem a salutarmi
La sistemazione va bene? – mi chiese –
E’ tutto fin troppo perfetto!! – risposi –
Pensavo che ti saresti intrattenuta con il capitano – mi disse –
Se devo essere sincera avrei avuto voglia di farlo, ma a parte la stanchezza volevo che tu ne fossi a conoscenza – risposi –
Ti ringrazio per la considerazione, – incalzò lui – ma fa tutto ciò credi tranquillamente, anzi domattina ti farò portare il caff&egrave da lui se ti va;
No grazie preferisco salire su a prenderlo poi ci sarà qualche altra occasione!!
Come preferisci !!! – concluse –
Mi svestii e mi misi a letto .-
Crollai come un sasso
L’autore (Laura):

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