cominciò così…

Ero a casa di un mio caro amico d’infanzia, quando lui, come al solito, cominciò con le sue avances…era veramente un porco, ma questa volta, non so perchè, volli provare a cedere e vedere fin dove mi avrebbe portata. Inserì un porno nel dvd, una gangbang in cui una ragazza si faceva sei ragazzi contemporaneamente. Involontariamente cominciai a bagnarmi, ma cercai di non darlo a vedere. Eccetto qualche masturbazione. ero ancora vergine, e poichè non sono una bellezza con i miei chili in più. non avevo mai avuto un ragazzo fisso con cui andare oltre qualche bacio. lui però se ne accorse, mettendomi immediatamente una mano tra le gambe, era estate e l’eccitazione si era subito intravista sui pantaloni di tela leggera che indossavo. Bingo. Ero arrossita mentre un’ondata di calore mi invadeva. Non volendo il mio respiro accelerò. Non risposi. Lui mi mise una mano sulla nuca e lent6amente ma in modo deciso mi spinse contro il suo membro, che nel frattempo aveva tirato fuori dai pantaloni Scossi la testa, in fondo non volevo, ma lui mi spinse la bocca contro il suo cazzo, tappandomi il naso con l’altra mano. Fui costretta ad aprire la bocca per respirare e lui ne approfittò subito. Cercai di divincolarmi ma per me era troppo forte, allora cominciai a succhiare, nella speranza che non durasse troppo a lungo. Lui mi prese la nuca con le mani, forzandomi a rallentare

in realtà era quello che volevo. Lui mi mise una mano tra le gambe, cominciando a muoverla, e ottenendo di farmi bagnare. Ora cominciava a piacermi, cominciai a mugugnare e a fargli un pompino lento di mia spontanea volontà. Non mi accorsi dell’altra sua mano che andava a cercare il cellulare.
Ad un tratto cominciò a muovere in bacino e il suo cazzo a pulsare: stava per venire
disse, venendomi sui capelli. e mentre pulivo mi tolse pantaloni e slip, cominciando a farmi un ditalino da paura. Non c’era dubbio. Sapeva come far eccitare una ragazza
lo implorai, ma lui continuava a temporeggiare, fermandosi appena prima dell’orgasmo per terminare di spogliarmi. Ci rimasi male, speravo di godere. Lui mi bendò
e infatti sentii dei passi nella stanza
chiesi, improvvisamente spaventata
rispose una voce sconosciuta
e subito sentii molte mani sul mio corpo, ma in quanti erano? Subito un membro venne avvicinato alla mia bocca, e poiché ero ancora eccitata da prima, non ci misi molto ad accoglierlo cominciando a slinguarlo, mentre altri due furono guidati nelle mie mani e cominciai a segarli con passione, mentre la mia fighetta ormai pulsava dal desiderio di cazzo. Venni subito accontentata dal mio amico che mi allargò le gambe e mi prese, cominciando subito a pompare come un ossesso. Avrei voluto urlare il mio piacere ma la mia bocca era occupata a fare altro, mentre un angolo del mio cervello mi chiedeva se fossi impazzita a sottomettermi in questo modo a gente che non sapevo chi era e non sapendo nemmeno in quanti fossero. Il mio amico venne e subito un altro prese il suo posto, e così’ a turno mentre io ormai godevo a ripetizione distraendomi ogni tanto dal mio lavoro di pompinara, a cui venivo riportata a suon di sberle. A un tratto tutto si fermò. Esausta mi accasciai a letto
disse una nuova voce. Venni presa per le ascelle e sollevata. Mi guidarono giù dal letto, facendomi accucciare sul pavimento. Sotto di me avvertii del morbido, da cui dedussi che mi stavo sedendo su un uomo, non sedendo. Mi stavano facendo impalare su un cazzo. Data la copiosa lubrificazione della mia fighetta, persi il controllo e mi impalai tutta in un secondo, con un gemito di piacere, subito dopo mi rimisero un cazzo in bocca, mentre l’uomo dentro di me mi faceva roteare con possenti movimenti del bacino.
disse probabilmente quello che mi aveva infilato il cazzo in bocca. Ormai eravamo tutti esausti, per cui mi stesero per terra e mi venirono tutti insieme, impiastricciandomi tutto il corpo.

Sentii tutti uscire, poi il mio amico mi tolse la benda dagli occhi, mi baciò con la lingua, poi mi fece una doccia e mi lasciò andare a casa.

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