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Orgia

Ghisa

By 14 Novembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Andrea, sono alto 1.75, capelli castani, occhi azzurri, un bel fisico, muscoloso senza esagerazione.
Lavoro a Milano ed il mio mestiere &egrave uno tra i più stimati e, nello stesso tempo, odiati lavori che esistano.
Faccio il ‘Vigile Urbano’ o ‘Agente di Polizia Locale’, come si dice oggi, ma più semplicemente nel dialetto milanese il ‘Ghisa’.
Per molti anni ho lavorato in coppia con Marcello, anch’egli un bel ragazzone alto, biondo con gli occhi verdi.
L’episodio in oggetto si verificò parecchi anni or sono quando entrambi avevamo 28 anni.
Eravamo in pattuglia durante il turno serale e mancava poco più di una mezz’ora al termine del servizio.
Ci stavamo avvicinando al comando quando la nostra attenzione fu attirata da due belle signore in chiara difficoltà.
‘Che facciamo’ci fermiamo?’ chiesi a Marcello conoscendo bene quale sarebbe stata la risposta.
‘Sai che non sono insensibile davanti a delle belle donne in difficoltà!!’ rispose.
Accostai la pattuglia e scendemmo.
Le signore erano indaffarate attorno alla loro vettura con una gomma a terra e si accingevano a cambiarla ma sicuramente non sapevano neppure da dove cominciare.
Entrambe avevano un’età compresa tra i 35 ed i 40 anni, una coi capelli neri corvini che le ricadevano sulle spalle, l’altra bionda coi capelli a caschetto.
‘Vedo che avete bisogno di una mano!!’ disse Marcello avvicinandosi piantando i suoi occhi in quelli della bella bionda.
‘Ho proprio paura di si!!’ rispose ‘Abbiamo bucato’ma’.come vede’..non sappiamo come fare a cambiare la gomma!!’
Intanto la mora, che era accosciata davanti alla gomma a terra, la cui gonna corta mostrava un’abbondante porzione delle sue belle gambe, si era alzata con un’improbabile chiave a tubo con cui aveva tentato di svitare i bulloni e ci guardava con due occhi supplichevoli.
‘Niente paura”.ci siamo qua noi”.i Ghisa al servizio della cittadinanza!!’
Infatti in poco più di cinque minuti avevamo cambiato la gomma tra lo stupore e l’ammirazione delle due signore.
In quei pochi minuti però si era già instaurata un certo feeling e sia loro che noi avevamo potuto ‘valutarci’ a vicenda.
La bionda, che sicuramente piaceva a Marcello, era alta 1.75 circa con un bel seno che si intuiva alto e sodo sotto la camicetta attillata, indossava una gonna corta sopra il ginocchio con un gran spacco laterale dal quale si intravedeva l’orlo della calza.
La mora, che invece piaceva a me era un po’ più bassa 1,70 con un gran seno, sicuramente una quarta o più ed anche lei indossava oltre alla camicetta una gonna corta.
Entrambe portavano al dito l’anello nuziale.
‘Grazie’.’veramente”..siete stati veramente gentilissimi!!’ esclamò la bionda.
‘Non sappiamo come ringraziarvi!!’ continuò la mora.
‘Un modo per ringraziarci però ci sarebbe!!’ disse Marcello guardandomi con aria sorniona.
Le due non dissero nulla ma si capiva fossero in attesa della proposta.
‘Tra pochi minuti smontiamo dal servizio”.ci farebbe piacere se veniste con noi in qualche localino a bere qualche cosa!!’ incalzò Marcello.
Le due si guardarono poi la bionda rispose.
‘Eravamo uscite per distrarci un po”’i nostri mariti sono all’estero per lavoro”’.mi sembra una buona idea, vero Carla?’
‘Direi ottima”..!!’
‘Se volete seguirci fra dieci minuti saremo da voi!!’
Salirono in macchina e ci seguirono al comando edin pochi minuti ci cambiammo indossando abiti civili e tornammo da loro dopo aver ‘chiuso’ la pattuglia e dato le consegne a quella montante.
‘Direi che &egrave ora di presentarci’io sono Andrea e lui &egrave Marcello!!’
‘Carla e Daniela’.molto piacere!!’
‘Lasciate pure la vostra macchina”’verrete con noi!!’
Marcello si mise alla guida e lasciai che Daniela, la bionda si sedette al suo fianco.
Noi avevamo fatto le nostre scelte ma anche loro probabilmente si erano accordate e, fortunatamente, le scelte coincidevano.
Per cui mi accomodai dietro assieme a Carla, la mora.
Dopo i primi minuti di un comprensibile imbarazzo Marcello iniziò a parlare del più e del meno ma ogni tanto, cambiando la marcia, allungava la mano verso il ginocchio di Daniela per sondare il terreno.
Daniela dal canto suo anziché spostare la gamba la avvicinò ancora di più alla leva del cambio lasciando che le dita di Marcello si facessero più intraprendenti.
Carla intanto si era seduta in modo che il suo corpo aderisse quasi completamente al mio nonostante sul sedile posteriore ci fosse parecchio posto.
Mi fu facile quindi, con la scusa di mettermi più comodo, metterle un braccio dietro le spalle ed attirarla più vicina.
Le due donne ridevano alle nostre battute e spesso le loro mani ci toccavano ‘distrattamente’ le gambe sempre più vicine all’inguine.
La gonna di Daniela era risalita fino all’orlo delle autoreggenti ed ugualmente quella di Carla.
Volutamente Marcello allungò un po’ il tragitto per il locale che avevamo scelto che in altre circostanze avremmo raggiunto in una decina di minuti.
Questo ci permise di ‘sondare’ la disponibilità delle due donne.
Disponibilità che fu subito chiara quando, per una curva, la mia mano sulle cosce di Carla che si aprirono lasciandomi risalire verso il loro interno.
Le accarezzai la coscia risalendo verso l’orlo delle calze e lei si voltò verso il mio viso per baciarmi.
Ormai però, eravamo giunti a destinazione, con le coppie formate entrammo nel locale e ci accomodammo in un tavolino appartato.
Daniela e Marcello si stavano portando alla pari con noi ed avevano iniziato a baciarsi ed accarezzarsi subito imitati da noi.
‘Ragazzi!……che ne dite se andiamo in un posto più tranquillo?…….a casa mia per esempio?’ disse ad un tratto Daniela che iniziava ad essere accaldata.
Un minuto dopo eravamo già in macchina diretti a casa di Daniela e dieci minuti dopo entravamo in casa.
Eravamo tutti molto eccitati e non riuscimmo a raggiungere la camera da letto così rimanemmo in salotto spogliandoci a vicenda con frenesia.
Tra carezze e baci ci trovammo ben presto nudi ad ammirare la bellezza delle due signore nel pieno della loro maturità.
Ci spinsero verso uno splendido divano, facendoci sedere, e ci lasciarono li, coi cazzi che ormai svettavano come obelischi, per portarsi al centro del salotto ed iniziare uno spettacolino lesbico che avrebbe fatto impazzire chiunque.
Le due donne sapevano il fatto loro e, con ogni probabilità, quella pratica era da loro molto usata per procurarsi piacere durante le assenze dei rispettivi mariti.
Iniziarono a baciarsi lascivamente accarezzandosi i seni per poi scendere a titillare i clitoridi eccitati.
Vedemmo sparire tra le loro gambe e le dita affondate nelle rispettive fighe per masturbarsi freneticamente.
Poi lentamente scivolarono sul tappeto, quasi fosse una scena studiata, e si trovarono allacciate in un rovente 69 con le lingue che martoriavano le fighe fradice di umori.
In pochi minuti entrambe raggiunsero l’orgasmo urlando il piacere.
‘Aaaahhhh’.siiii’godo’.godoooooo”.mmmmhhh’.siii’ah”’ahhhhhh!!’
Io e Marcello, ipnotizzati da quella scena altamente erotica, ci menavamo il cazzo lentamente.
A quel punto Carla e Daniela si avvicinarono a quattro zampe scodinzolando come cagnette vogliose e si impadronirono dei nostri membri mostruosamente duri.
Così potemmo sperimentare sulle nostre cappelle congestionate l’abilità delle loro sapienti lingue che poco prima avevano dato loro piacere.
La lingua di Carla saettava sulle mie palle accarezzandole ed insalivandole completamente per poi risalire lungo l’asta senza tralasciare un centimetro del mio cazzone.
Finché aprendo la bocca accolse nella sua bocca il cazzo iniziando a succhiarlo e pomparlo con maestria.
‘Cazzo che bocca’.mmmhhh’.ooohh’sii’cosìì’succhia’.succhia’siiiii!!’ la incitavo benché non ce ne fosse bisogno.
Contemporaneamente Daniela deliziava il mio amico con un identico trattamento.
La resistenza di entrambi, messa a dura prova dallo spettacolino a cui avevamo appena assistito, era giunta al massimo per cui non riuscimmo a trattenerci oltre e scaricammo il contenuto dei nostri coglioni nelle avide bocche delle due donne che non persero una goccia del nostro nettare, scambiandosi poi un bacio lascivo.
Sborrammo anche l’anima ma i nostri cazzi restarono duri e pronti ad un nuovo round amoroso.
Ora era venuto il momento di scopare le due troione con tutti i crismi.
Scambiammo le posizioni facendole sdraiare sul divano e ci sistemammo tra le loro cosce spalancate.
Puntai decisamente la cappella all’entrata della figa di Claudia e spinsi il mio stantuffo nella sua vagina bollente.
Senza incontrare alcuna resistenza scivolai dentro di lei fino alle palle.
‘Oooooohhhhh’..siiiiiii””..siiiiiiiiiiiiiii’.scopami!!’ gemette la donna mentre iniziavo a stantuffarla con colpi potenti e profondi fino a sentire sulla mia cappella la consistenza del suo utero.
Di fianco a me Marcello non era da meno e scopava Daniela con la stessa foga sfilando ed infilando il suo dardo, strappandole urletti di piacere e incitazioni a scoparla più forte.
Carla si muoveva col bacino incontrando i miei colpi ansimando con le gambe ben allacciate ai miei fianchi ad imprimermi il ritmo.
Eccitate fino al eccesso cominciarono entrambe a godere un orgasmo dopo l’altro mentre si tenevano le mani.
Mi abbassai a leccare e succhiare i grossi capezzoli di Carla aumentando il suo e mio piacere poi la baciai mentre diminuivo il ritmo scopandola con lentezza.
Rispose al mio bacio e poi mi supplicò di prenderla dietro.
‘S’scopami il culo”.scopami”.il culo dai!!’ disse ansimando.
Ovviamente non chiedevo di meglio e, dopo essermi sfilato mi abbassai a leccare il buchino del culo che occhieggiava tra le chiappe.
Lo leccai inserendovi prima un dito e poi un altro ed un altro ancora.
Era evidentemente abituata a prenderlo nel culo e quindi non posi altro tempo in mezzo e puntai decisamente all’entrata posteriore.
‘Prendilo tutto bella troiona’..ti inculo’.ti sfondo’ti apro in due!!’ le dissi mentre la penetravo lentamente ma inesorabilmente.
‘Cazzooooo’.siii’..dai’..dai’sii’.mmmhhhh”..dai sfondami’.fottimi’.sii’fottimi!!’
Marcello e Daniela intanto avevano anch’essi cambiato posizione ed ora la bella era sopra di lui e lo cavalcava come una forsennata.
‘Mamma’.siiiii’..mmmhhhh’..mmmhhh’.ah..ah..ah..ahh..ahhh!!’
Davanti a me il viso stravolto dal piacere di Carla mi dava ulteriore carica ed iniziai a scoparla sempre più forte, sempre più a fondo.
Le pareti del retto si adattavano come un guanto alle dimensioni del mio pene massaggiandomi e provocandomi intensi brividi di piacere.
‘Godo’.sii’godo col culo’.aaahh’siii”’dai sbattimi”siii’.sono una troia rotta in culo’.sfondami!’ mi urlava mentre godeva l’ennesimo orgasmo.
Le tenevo le gambe spalancate, afferrandola per le caviglie, mentre dalla figa sgorgavano ininterrotti i succhi del suo piacere e, scendendo, lubrificavano a meraviglia il mio stantuffo.
‘Ne voglio un altro’..voglio un cazzo nel culo!!’ urlò ad un tratto Daniela mentre cavalcava il suo stallone.
‘Scopala’.incula anche lei”sfondale il culo!!’ mi disse Claudia ‘Dai’.che aspetti’..ti vuole!!’
Lasciai il suo culo e mi misi alle spalle di Daniela che, da esperta, si abbassò schiacciando il seno sul petto del mio amico per lasciarmi più ampia visuale del suo fantastico fondoschiena.
Sputai sul buco, certo che anche la troiona bionda fosse ben abituata alla sodomia ed affondai la cappella nel suo intestino.
L’entrata, nonostante l’ingombrante presenza del mio compagno di pattuglia nella sua figa, fu piuttosto agevole ed in breve mi ritrovai a stantuffarle l’ano alternando i colpi con Marcello col quale c’era una intesa collaudata.
‘Aaaahhhh’siii’godooooo’siii’..fottetemi’.sii”fottimi il culo’.mmmhhh’siiii!!’ urlava mentre Carla si era avvicinata e le massaggiava le tette.
‘Siii’..prendili tutti sti cazzoni”li senti nel culo e nella figa?………….ti sfondiamo bella vaccona!!’
Continuammo per un po’ a scoparla in contemporanea finché iniziai a dare segni di inequivocabile raggiungimento dell’apice del mio piacere.
‘Mmmmhh’.cazzo non ce la faccio più’.sborro’.vengo’.ti riempiooooo!!’
Mi irrigidii ed affondai il cazzo nel più profondo del suo culo irrorandola con una sborrata da concorso.
Poco dopo era il turno di Marcello che le riempì l’utero della sua sborra bollente.
Esausta ed appagata Daniela su accasciò sul divano mentre la sua amica la coccolava e le leccava la figa suggendo il nettare che ne fuoriusciva copioso.
Sicuramente avevo scopato parecchie donne ma mai avevo assistito a scene così erotiche ed erotizzanti.
Davanti a me c’era Carla alla pecorina che mi mostrava il suo bel culo e non riuscii a frenare l’impulso di riempirle la figa nuovamente.
La donna accolse il mio cazzo con un sospiro mentre continuava a leccare la figa ed il culetto della sua amica.
Tenendole le chiappe ben aperte le stantuffavo la vagina mentre guardavo estasiato il buco del culo che si apriva e richiudeva in un muto invito a penetrarlo.
Così dopo aver dato qualche colpo alla figa cambiai buco e cominciai a scoparle il culo, cambiando poi posizione nuovamente ripresi a scoparle la figa.
Anche Marcello era nuovamente in tiro e presentò la grossa cappella alle labbra di Daniela che lo accolse nella sua abile bocca succhiandolo nuovamente con ardore.
Intanto mentre la inculavo presi Carla per i fianchi e mi sdraiai sul tappeto attirandola sopra di me.
In questo modo si trovò impalata col culo sul mio cazzone dandomi le spalle.
A questo punto Marcello si fece spazio tra le sue cosce e la penetrò in figa.
‘Aaaahhh’.siii’.siii”..acora’siii’..oooohhh’due cazzi’siiiiiiiii!!’
Andammo avanti ancora per un bel pezzo finché tutti e tre raggiungemmo l’ennesimo orgasmo riempiendo anche la bella Carla col nostro piacere.
A notte inoltrata lasciammo le nostre nuove amiche ed andammo a riposare con la promessa che ci saremmo rivisti presto.

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com

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