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Inedito
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Qualche anno fa quattro amici Anna, Floriana e due amici Bruno e Vincenzo hanno deciso di andare in una discoteca diversa da quella solita in cui andavano perché uno di loro ha insistito con la scusa che lì c’erano molte ragazze con abiti sexy e tutti ne parlavano ampiamente. I quattro non erano accoppiati e tutti cercavano ancora n altra persona con cui accoppiarsi. Pertanto, vista l’insistenza di Vincenzo, hanno deciso di andarci il sabato successivo. L’unica che era riottosa nell’andarci era Julie ed hanno faticato a convincerla a vestirsi e truccarsi in modo sexy.
Julie è una ragazza con i capelli scuri, riservata, con un fisico non magro e dava l’idea di aver delle tette opulente. Solitamente non si truccava e non si vestiva in modo sexy. I suoi atteggiamenti ed il modo di vestirsi le avevano fatto appiccicare parecchi appellativi ridicoli anche perché la sua unica relazione con un ragazzo non era finita bene poiché lui la rimproverava di essere grassottella e diceva in giro che preferiva una ragazza magra. La rottura di quel rapporto ha accentuato la mancanza di fiducia in sé stessa e si notavano molte incertezze e sempre meno voglia di stare con gli altri amici.
Ilei era amica di Floriana che l’ha convinta ad uscire con loro più per fare coppia numerica con uno dei maschi della compagnia, e quindi permetterci di tornare più facilmente in discoteca integrando gruppo con una donna, piuttosto che per il suo look e per il suo carattere schivo e privo di iniziative.
In quella discoteca si tenevano spesso delle serate a tema e Bruno ha consultato il sito per scoprire quale fosse quello della serata e ha notato che proprio il sabato che avevano deciso di andare, la serata era sponsorizzata da un famoso sito porno amatoriale. Per poter entrare Sul sito si invitava le donne a rispettare il code dress consistente nell’indossare una profonda scollatura nascondendo solo le tette e lasciando visibile la pancia con l’ombelico ed inoltre era necessario indossare una gonna più corta possibile e scarpe con tacco alto con zeppa.
L’appuntamento se lo sono dati a casa di Vincenzo e Julie, per essere coerente con il suo carattere, ha indossato solo pantaloni e t-shirt di conseguenza niente nel suo guardaroba soddisfaceva i criteri così quando si è presentata a casa dell’amico, lui ha chiamato sua sorella Carla per aiutarla a cambiare look poiché lavorava in un negozio di abbigliamento femminile.
La sera, Carla ha portato diversi vestiti che aveva scelto per Julie poiché si conoscevano.
Dopo lunghi minuti di prova su tutti gli indumenti, Carla ha ritenuto adatto un top con una profonda scollatura che lasciava visibile gran parte del suo petto insieme a una gonna e scarpe a tacco alto.
Julie non si sentiva a suo agio vestita in quel modo ma Carla è riuscita a convincerla, truccandola meglio e facendole notare il contrasto dei colori e la lucentezza che davano le paillettes, che era sexy indossando qui capi ed ha sottolineato che la serata del gruppo sarebbe andata in fumo se non avesse fatto alcuno sforzo per migliorare il suo look.
Julie ha deciso di seguire i conigli di Carla e così gli amici sono tornati a casa per prepararsi mentre lei si è fatta ritoccare il trucco da Carla con rossetto, mascara ed eyeliner.
Mentre Julie veniva abbellita da Carla c’è stato il tempo affinché gli altri tornassero lì a casa di Vincenzo ed una volta finito li ha raggiunti in soggiorno. Tutti sono rimasti piacevolmente sorpresi dal risultato ed hanno ringraziato Carla che aveva rimediato ad una serata che loro già vedevano perduta. Una volta pronti sono partiti ma non ha guidato Julie perché aveva i tacchi alti. Arrivati al parcheggio Julie li ha seguiti a fatica poiché non era abituata a camminare con i tacchi. Il buttafuori li ha fatti passare ed una volta dentro una hostess ha consegnato a ciascuno un coupon con un numero blu per gli uomini e rosa per le donne per poter partecipare ad una estrazione durante la serata.
Tutti e quattro sono andati al bar per ordinare da bere ed in particolare Julie ha chiesto una bibita, gli altri ridendo della sua scelta le hanno consigliato che per una volta poteva godersi un alcolico dato che non avrebbe dovuto guidare. Lei riflettendoci su per un attimo si è trovata d’accordo ed ha chiesto una vodka all’arancia. Una volta svuotati i bicchieri hanno ordinato un altro giro di bevute. Julie non era abituata a bere così tanto ed era già brilla quando il dj ha abbassato il livello della musica per spiegare come si sarebbe svolto il sorteggio. Tre donne sarebbero state estratte a sorte per partecipare a un serie di prove con in palio diversi regali. Più candidati potevano vincere il concorso. Se una prova non andava bene per una candidata, lei poteva chiedere di rinunciare, tuttavia questo significava che la candidata veniva eliminata.
Il dj ha iniziato a chiamare i numeri estratti finché non abbiamo sentito il numero 619. Questo numero corrispondeva a quello di Julie la quale in quel momento era completamente ubriaca. Lei è riuscita solo ad esclamare a voce alta “Sì, sono io!” e si è diretta verso il palco senza esitazione lasciandogli amici senza parole.
Julie è salita sulla pedana accompagnata da due donne le quali erano fisicamente molto diverse da lei ma l’alcol che lei aveva ingurgitato l’ha aiutata e non ha fatto caso alle sue accompagnatrici.
Poiché a turno ogni donna doveva presentarsi indicando il suo nome, l’età, lo stato sentimentale e la taglia del torace, la medesima procedura l’avrebbe dovuta fare anche Julie.
Amelia è stata la prima a presentarsi, aveva 19 anni, una bella bionda con un bel seno e piccole natiche muscolose dovute allo sport da lei fatto. Lea è stata la seconda a presentarsi, aveva 24 anni, una bionda di corporatura media, divorziata da poco con un seno generoso. Le sue mammelle sembravano più grandi di Julie dato il suo corpo più snello.
Julie a sua volta si è presentata, indicando che aveva 22 anni, single con una circonferenza toracica che ha fatto esclamare al DJ “Wow, è enorme!!”.
Quel ragazzo ha spiegato loro che per vincere il premio in palio di un viaggio a Dubai avrebbero dovuto mostrare al pubblico che erano delle grandi mascalzone.
La prima prova consisteva nel rispondere a un quiz di tre domande sugli sponsor della serata. Con una sola risposta corretta alle domande per Julie ed anche per le altre due partecipanti. Tutte hanno dovuto togliersi le scarpe così come la parte superiore dei loro vestiti mostrando così il reggiseno al pubblico che filmava la scena.
Successivamente, tre attrici sponsorizzate dalla compagnia Luna, Laure e Ava sono salite sul palco, indossando solo un perizoma che nascondeva solamente le loro fighe.
Julie, Lea e Amelia hanno dovuto consultarsi fra di loro per trovare la misura del seno di ciascuna delle attrici e per ogni risposta sbagliata hanno dovuto levarsi un capo di abbigliamento. Poiché era stato concesso dare una sola risposta sbagliata, sono riuscite a dare le misure di quelle di Luna e Ava e di conseguenza si sono dovute levare i pantaloni mostrando così la loro lingerie.
Hanno quindi dovuto trovare l’età in cui Luna, Laure e Ava hanno iniziato a fare porno. Julie, Lea e Amelia hanno dato una risposta sbagliata e le tre attrici hanno levato i reggiseni alle tre ragazze.
Julie e Lea, a causa delle dimensioni delle tette, hanno avuto molti più problemi di Amelia a nascondere le loro tette con le mani. Luna, Laure e Ava si sono fermate davanti alle tre ragazze per poi infilare le mani nelle mutandine di queste ultime, infilando le dita nelle vagine delle partecipanti senza che ci fosse alcuna opposizione da parte delle candidate.
Le attrici si sono poi rivolte al pubblico “Ci siamo imbattute in tre ragazze, ovviamente monelle, con le fighe lisce e le abbiamo trovate già bagnate. Ora inseriremo delle uova vibranti nelle loro fighe”
Ognuna delle tre ragazze, tra cui Julie, ha acconsentito all’introduzione delle uova allargando le gambe per facilitare il passaggio e la sistemazione. Si è vista quindi la figa di Julie ingoiare l’uovo senza difficoltà mentre il DJ chiedeva a Julie, Lea e Amelia contemporaneamente di togliere le mani dalle tette. Loro hanno fatto finta di non aver sentito ed allora lui ha premuto un pulsante per far vibrare notevolmente le uova, il ciò ha causato sussulti di sorpresa che hanno costretto le ragazze a levare le mani dalle tette.
Ava ha spiegato che avrebbero dovuto resistere il più a lungo possibile con l’uovo nella figa a piena potenza.
Le tre attrici hanno poi agito sulle uova, variando le vibrazioni, e le tre donne non hanno potuto resistere e d hanno iniziato a gemere mentre ondeggiavano e torcevano nel tentativo di smorzare le vibrazioni, inoltre hanno cercato di contenere, per altro senza riuscirci, i potenti orgasmi che attraversavano i loro corpi.
Ava, Laure e Luna hanno visto che le donne avevano completamente perso l’equilibrio e hanno approfittato dell’occasione per togliersi le mutandine bagnate lanciandole al pubblico festante e si sono trovate davanti ad una folla elettrizzata dallo spettacolo offerto mentre i loro succhi d’amore gocciolavano sul palco.
A calvario è finito Julie, Lea ed Amelia si sono riprese dagli orgasmi avuti a causa degli ovuli vibranti.
Nel proseguire lo spettacolo le attrici hanno chiesto a tre uomini, da estrarre a sorte tra il pubblico, di salire sul palco presentandosi al pubblico. Due di loro erano di origine africana sulla trentina e il terzo uomo era un giovane magrebino di 19 anni, hanno anche chiesto a ciascuno di loro di estrarre i loro cazzi e quei giovani maschi li hanno mostrati con orgoglio e si è notato che erano circoncisi e già ben eretti.
Gli amici di Julie sapevamo che lei non aveva mai visto un sesso circonciso o un sesso nero ma, da quanto vedevano sul palco, ciò non sembrava che la infastidisse.
A loro discrezione, le attrici hanno assegnato Moussa ad Amelia e Djibril a Lea, Julie è stato dato il giovane magrebino di nome Mehdi.
Poi l’attrice di nome Ava si è rivolta alle tre donne “Ora ognuna di voi dovrà succhiare questi signori con l’ulteriore obbligo di ingoiare lo sperma. Spero vi piaccia lo sperma”
L’altra attrice di nome Luna ha poi preso la parola per chiedere ai tre uomini di mettersi di fronte a ciascuna ragazza e poi fare delle domande a ciascuna di loro del tipo “Moussa, come trovi Amelia?”
E lui ha risposto “È molto carina, mi piacciono le piccole donne bianche”
“Cosa vorresti farle?”
“Ci sono troppe cose che vorrei farle”
“Ti divertirai con la sua bocca!”
“Sì, sì, Sì, ce l’ho già. Il mio cazzo è nella sua bocca!”
“E tu, Djibril, come trovi Lea?”
“Oh, è così brava!”
“È il tuo genere di ragazza?”
“Sì mi piace veramente. A me piacciono le ragazzine bionde con il seno grande”
E poi una domanda classica e rituale “Cosa vorresti farle?”
“Beh, francamente, fotterla dappertutto!”
“Sarai già in grado di valutare questi talentuose succhiatrici?”
“Spero di sì. Sicuramente lei userà bene la bocca”
“Ecco, gentili ospiti, cosa vedremo! Concludiamo con Mehdi e Julie. Come la trovi?”
“Per me è la prima volta con una donna grassoccia. Poi vedo che è ancora eccitata ed ha grandi tette e il culo grosso. Debbo dirti che mi eccita scopare ragazze di questo genere”
“Cosa vorresti farle?”
“Con tette come questa, mi farei fare una spagnola e vorrei scoparle il suo culo così grosso”
Le ragazze estratte a sorte si sono inginocchiate per iniziare a succhiare quei ragazzi nord africani i quali, dopo le prime succhiate, hanno messo una mano dietro la testa di ciascuna ragazza e l’altra mano l’hanno messa sulle tette per giocarci.
Si sono sentiti chiaramente i tre ragazzi insultare le ragazze dicendole che erano troie, fighe, ecc. e loro, senza smettere hanno continuato nonostante i maschi andassero sempre più in fondo nelle bocche.
Quando è arrivato l’orgasmo, i ragazzi hanno eruttato il loro sperma nella bocca di ognuna delle tre giovani ragazze le quali, come pattuito, hanno ingoiato fino l’ultima goccia.
Vincenzo è rimasto stupito nel vedere Julie lasciarsi usare in quel modo. L’immagine della ragazza riservata che aveva di lei è scomparsa e si è eccitato nel vedere Julie abbandonarsi alla lussuria e comportarsi come una troia lasciando che il suo corpo fosse disposizione per ogni prova stabilita dal DJ della discoteca.
Dopo un po’ Ava ha annunciato che mancava solo una prova per vincere la gara.
“Allora ragazzi, siete stanchi?”
“No” hanno risposto i tre uomini.
“Va bene. e voi ragazze?”
“Un po’” hanno risposto tutte e tre.
“dai, allora! E necessario un ultimo sforzo ed una di voi vincerà la gara!”
Luna ha indicato alle tre ragazze che potevano scegliere tra due prove.
“Avete la possibilità di scoparvi l’ano con questo dildo gigante o di farvi scopare la figa da questi tre uomini!”
In quel momento si sono viste le tre donne chiedersi cosa avrebbero fatto e poi Ava ha ripetuto alle tre donne che se volevano vincere la gara, avrebbero dovuto fare una scelta.
Amelia ha rifiutato poiché aveva un ragazzo e non voleva essere scopata.
“Però questo fatto non ti ha impedito di succhiare Moussa. Allora perché non vuoi scegliere il dildo?”
“Non mi piacerà e poi non posso permettere a nessun altro di usare la mia figa”
“Non ti ecciti?”
“Sì, ma per me è troppo, preferisco fermarmi qui!”
“Ti do un po’ di tempo per pensare” le ha replicato infine Luna la quale si è rivolta a Julie con la stessa domanda.
“Il dildo non mi piacerà ma non posso accettare che mi faccia scopare davanti a tutti su un palco” ha risposto mestamente.
“Se sei single approfittane ora. Sono sicura che Mehdi ti farà piacerà!” ha insistito Luna.
Il pubblico ha rumoreggiato incoraggiato Julie volendola vedere come si sarebbe messa dentro quell’oggetto e come avrebbe reagito e se anche avesse goduto, non potendo poi fare altrimenti ha scelto, tenendo la testa bassa, di farsi scopare da Mehdi.
Luna si avvicinò a Lea per sapere la sua risposta “Allora Lea, I ragazzi qui presenti non aspettano che una tua risposta!”
“Non so cosa fare. Sono indecisa e non so se accettare la proposta”
“Cosa ti impedisce di accettare?”
“In realtà, niente”
“Beh, allora puoi scegliere il dildo!”
“Per me il dildo è troppo grande. Potrebbe andare bene Djibril”
“Guarda che il suo cazzo è già duro!” ha esclamato Luna.
“Lo vedo”
“ed allora, buona fortuna!”
Amelia è stata l’unica a rifiutarsi, ma Luna ha cercato di coinvolgerla nuovamente chiedendole se era sicura di sé. Amelia ha confermato di fermarsi a quel punto costringendo Moussa a tornare tra il pubblico.
Moussa e Mehdi si sono posizionati dietro Lea e Julie chinati in avanti in avanti con i loro cazzi messi all’ingresso della vagina di Julie e Lea e si sono fatti strada dentro strappando alle due donne grida di sorpresa e dolore poiché si aspettavano di essere scopate ma di farlo con un’adeguata preparazione per almeno far lubrificare le loro vagine.
Ad ogni spinta dei due uomini i presenti ammiravano le grandi tette di Julie e Lea che ondeggiavano sotto le spinte mentre i due ragazzi parlavano loro dando degli epiteti poco corretti e molto volgari. Le due ragazze non erano certo felici di essere scopate lì davanti a tutti e tantomeno di essere chiamate puttane, troie e via dicendo. Il dolore della chiavata associato alle parole che sentivano, in una situazione normale avrebbe allontanato qualsiasi donna ma per Julie ed Amelia era diverso poiché la perversione e lo strano piacere che provavano le stava facendo godere. Infatti i loro corpi hanno tradito la loro eccitazione inarcando la schiena e poi a tremare ad ogni forte scarica di piacere fino all’orgasmo vero e non finto come erano abituate le tre attrici porno.
Dopo l’orgasmo Julie è caduta a terra quando ha sentito la sborra di Mehdi inondarle la figa e subito dopo lui l’ha abbracciata facendola piegare all’indietro verso di sé mostrando al pubblico il viso stravolto dal piacere. Inoltre lui le ha detto “Aspetta, non ho finito di svuotarmi, puttana!”
“No! Per favore, non prendo la pillola!” ma lui non ha desistito “Oggi sono giù di morale ed ho voglia di scopare una troia!” e le ha scaricato tutta la sborra che aveva in sé.
Julie era ancora stordita ed una delle attrici le ha ordinato di inginocchiarsi per pulire il cazzo di Mehdi.
Da parte sua Lea stava ancora ricevendo violente spinte da Djibril. Dopo alcuni minuti Lea ha sentito Djibril inondare la sua vagina di sborra che le è anche uscita andando a scorrere lungo le cosce, poi anche lei si è messa in ginocchio a pulire il cazzo di Djibril.
A quel punto Ava si è rivolto al pubblico “Guardate queste due ragazze con la loro figa piena di sborra! Avete visto? Bene! Abbiamo due nuove attrici porno così come noi. Le vedrete in un prossimo film di cui tutti parleranno!”
Il pubblico rumoreggiava più che mai e ripetevano i nomi di Julie e Lea.
Per quella loro prestazione le ragazze avevano vinto un viaggio a Dubai ed Ava ha chiesto a Lea e poi a Julie se fossero felici di aver vinto questo viaggio.
“Sì, molto felice!” hanno risposto le due donne.
Il DJ ha ringraziato le due donne che sono state condotte in uno spogliatoio dove hanno potuto lavarsi.
Infine Julie si è unita agli altri suoi amici i quali le hanno detto che non avrebbero mai pensato che sarebbe andata così a fondo in quel gioco ma che aveva fatto bene.
Dopo poco più di un’ora il loro gruppo stava andando via dal locale e molte persone facevano foto con Julie ed altri all’interno della discoteca con Lea. Erano sia uomini che donne, alcuni davano i loro numeri di telefono e molti si complimentavano felici e soddisfatti dello spettacolo.
Julie era tutt’altro che abituata ad essere al centro dell’attenzione e la situazione del momento la faceva sorridere più del solito.
Infine il gruppetto è riuscito ad uscire dalla discoteca per raggiungere la loro auto e Vincenzo ha guidato accompagnando tutti a casa. Non appena seduti in auto Julie e gli altri si sono addormentati quasi all’istante.
Quando Vincenzo è rimasto solo, sulla via di casa si è reso conto di essere eccitato dalla prestazione fatta da Julie e si è chiesto se dovesse scoparla anche lui e non solo un estraneo. Lui ha pensato più volte a lei durante la settimana e le seghe che si è fatto sono state assai soddisfacenti ma le immagini di Julie che faceva un pompino ad uno sconosciuto e che subito dopo l’aveva scopata, erano ben impresse nella sua mente e lo hanno fatto arrapare non appena aveva un attimo di rilassamento.
Da amico vero quale lui si riteneva ha pensato che avrebbe potuto anche chiederle una scopata, tanto che cosa avrebbe perso? Era del parere che “Chiedere non costa nulla”
Così dopo circa dieci giorni si è presentato a casa di Julie e parlando sinceramente le ha detto che aveva necessità di uno sfogo sessuale e che se lei fosse stata gentile, lui l’avrebbe scopata.
A Julie non è sembrato vero.
La scopata su quel palco aveva lasciato in lei parecchia voglia ed anche lei si sgrillettava e sditalinava furiosamente dopo quella notte. Era quindi una coincidenza di desideri.
Lui si è avvicinato a lei ed entrambe sono finiti a scopare nel soggiorno della casa di lei nella speranza che nessuno li disturbasse.
Durante l’accoppiamento Vincenzo non ha usato preservativo poiché si era preposto di non sborrare nella figa di Julie ma siccome il diavolo fa le pentole e non i coperchi, al momento di non ritorno la sborrata è stata depositata nella figa di Julie. Lei si è arrabbiata ma non più di tanto avendo già preso un appuntamento con la sua ginecologa, che l’aveva sempre visitata fin da quando era giovanissima.
La dottoressa avrebbe fatto come sempre una semplice visita di routine, niente di particolare, però appena Julie si è alzata dal letto si è sentita stranamente eccitata ed ha pensato che fosse l’effetto di qualche sogno erotico.
Si è fatta scivolare lentamente di dosso la camicia da notte restando con indosso solo con gli slip che sfila dolcemente e osserva soddisfatta la mia passerina che ha depilato. Lo aveva fatto il giorno prima in occasione della visita supponendo che così la ginecologa avrebbe potuto osservarla con più facilità.
Entrata in doccia e il getto d’acqua è stato molto caldo ed il vapore si è diffuso nell’ambiente dandole la piacevole sensazione di calore umido addosso che a lei piace tanto.
All’uscita ha indossato l’accappatoio e si è asciugata, ha indossato mutandine bianche a vita bassa. Essendo poi andata in camera sua, ha indossato una gonna che le arrivava sopra il ginocchio evidenziando il suo sedere non certo da modella. Ai piedi mette degli stivaletti. Copre la parte alta del corpo con una maglietta a maniche corte. Quando è già sulla porta di casa e sta per chiuderla, si accorge che si è dimenticata il reggiseno, ma Julie è troppo pigra per levarsi e rinfilare nuovamente la maglietta, così lascia perdere l’idea e pensa che nessuno se ne sarebbe accorto.
Lei non ha mai dato peso al fatto che le sue tette fossero abbondanti e che in quella discoteca era stata lei l’attrazione maggiore proprio per le sue tette che non erano certo piccole e pendevano come quelle di una vacca quando è stata chiavata alla pecorina da Mehdi.
Comunque lei prende la borsa, esce di casa e si incammina verso lo studio ginecologico di Elena. Per lei quella dottoressa era un’amica e, poiché erano anni che si vedevano, si davano del tu.
Appena entrata Julie proprio in quel momento vede una signora uscire dall’ambulatorio della dottoressa e lei capisce che è il suo turno.
La dottoressa è una bella donna sui trentacinque anni, per lavorare indossa un camice bianco che le arriva fino ai polpacci, alle gambe dei collant trasparenti che finiscono in basso in un paio di scarpe nere molto semplici col tacco da sette forse otto centimetri.
Elena si affaccia dalla porta, le sorride dolcemente ma quel sorriso non ha effetto su Julie e le chiede di accomodarsi ed ancora le sorride, si scambiano qualche parola per salutarsi e le fa delle domande.
“Come mai avevi tanta urgenza di farti visitare? Hai qualche problema?”
“Beh! A dire il vero sì”
“Cioè? Ti riferisci per caso a quella sera in discoteca dove finalmente ti sei liberata di tanti tabù e ti sei svegliata tornando alla vita reale?”
“Tu come fai a sapere che ro là?”
“Aspetta un attimo ti faccio vedere. Una persona mi ha mandato questo video. Mi sembra che sia tu, o sbaglio?”
Julie è rimasta di sasso nel sentire che Elena sapeva della sua prestazione sul palco della discoteca ma ormai era lì e la dottoressa era sua amica da tempo e quindi poteva confidarle tutto pertanto le ha raccontato i fatti.
Elena mostrandosi molto comprensiva le ha detto che molte ragazze vanno da lei anche dopo la prima scopata credendo di essere gravide ma spesso non lo sono perché hanno preso precauzioni.
“Tu hai fatto indossare a Mehdi un preservativo? Da quel che ho visto mi è sembrato che non lo abbia fatto e né chiesto, bella mia! Quel ragazzo si vede bene che ha una voglia enorme di sborrare!”
“Che cosa è la sborra?” chiede ingenuamente Julie.
“È lo sperma, proprio quella sostanza che ti mette incinta” le risponde Elena con tono canzonatorio.
Intanto Elena si accostata a Julie e l’accarezza sulle braccia senza che la ragazza abbia niente da obiettare.
“Vedi, mia cara, hai fatto bene a farti scopare e fare quel pompino. Finalmente ti sei evoluta ed hai fatto un passo importante. Non è da tutte essere come sei ora tu! Io non ti sgrido, anzi ti ammiro”
Julie al sentire quelle parole dette con calma ma anche con decisione si rincuora.
Elena ha continuato ad accarezzarla ed infine le ha chiesto “sei ancora dell’idea di farti visitare?”
“Certo! Voglio sapere se ho dei danni alla mia intimità! Guarda che mi è doluto quando è entrato!” e con tono più sommesso “Anche se poi mi è piaciuto tanto”
Elena senza dire nient’altro le fa levare il soprabito e la fa sdraiare sul lettino poiché è arrivato il momento della visita.
La prega di sollevare la gonna ed abbassare le mutandine, lei nel frattempo si è lavata le mani e messo i guanti.
Julie ha eseguito i suoi ordini ma non appena abbassa lo slip sente la figa un po’ umida e l’aria più fresca fra le gambe non fa altro che stimolare il piacere che cominciava a sentire ma non ci fa troppo caso poiché pensa che lei sia lì per una visita ed attende il ritorno di Elena vicino a lei.
Julie voltandosi però la vede ferma appoggiata sullo stipite della porta del bagno che la guarda con uno strano sorriso sulle labbra mentre lei è sulla poltrona ginecologica con le gambe aperte, la gonna completamente sollevata e la figa depilata al vento.
Elena si avvicina a lei e non ha, come di solito, i guanti, la guarda intensamente e poi dirige lo sguardo tra le gambe della ragazza la quale pensa che Elena deve essersi decisamente accorta che si sta davvero a bagnando, le guarda le tette ed anche lo sguardo di Julie segue quello della dottoressa e vede i capezzoli turgidi, duri e privi che si intravedono chiaramente sulla maglietta attillata.
La ragazza la guarda negli occhi ed il viso le si arrossa come fosse di fuoco.
Elena si accorge anche di questo e le fa “Ti dispiacerebbe sollevare anche la maglietta, tesoro?” ed accompagna le parole con un sorriso stavolta malizioso.
Julie non se lo fa ripetere due volte ed in un attimo la maglietta è sollevata e le tette appaiono pendenti come quelle di una vacca puntati verso l’alto e danno l’idea di essere desiderosi delle sue labbra. Elena lentamente avvicina le sue mani verso di esse, si siede accanto a lei e comincia a massaggiarle.
Alla ragazza viene un irrefrenabile desiderio di toccarsi la figa e sta per farlo quando la ginecologa le blocca le mani dicendole a bassa voce “Amore, faccio tutto io. Vedrai che goduria”
A Julie sembra di svenire quando Elena avvicina la sua bocca al capezzolo sinistro tracciane i contorni sull’areola con la lingua per poi proseguire con il succhiarlo con molta delicatezza.
Mentre fa quel trattamento al capezzolo, Elena mette due dita in bocca e con quelle le accarezza l’altro capezzolo, poi le stringe quelle abbondanti tette con tutte e due le mani ed intanto con la lingua continua a leccare negli spazi tra un dito e l’altro dove trattiene il capezzolo.
Julie ormai non si trattiene più ed emette dei gemiti di piacere che fanno eccitare anche la ginecologa la quale con una mano le massaggia e strizza le tette, con l’altra va sulla figa per masturbarla lentamente.
Quel ditalino lo fa con l’indice dirigendosi verso la zona dalla quale escono i suoi umori e con le dita intrise va a titillare il clitoride con grande perizia e movimenti assolutamente divini.
A Julie quel trattamento piace moltissimo. Lei si sditalina parecchio nell’intimità della sua camera soprattutto di notte ma stavolta Elena lo fa prima lentamente, poi più veloce, proprio lì dove piace a lei.
Ad un certo punto Elena si sbottona il camice, si sfila il reggiseno e Julie resta estasiata nel vedere le tette della sua amica dottoressa e dice a sé stessa “Dio che spettacolo!”
Sono veramente uno spettacolo quelle tette candide come non le aveva mai viste e le valuta di una terza taglia.
Julie resta ad ammirare i capezzoli tesi tutti lì per lei pronti ad essere leccati e toccati. Si toglie le scarpe e abbassa i collant: il mio paradiso.
Ma le sorprese non sono finite perché non appena il camice finisce per terra si scopre che Elena non indossa mutandine e neanche perizoma e si vede perfettamente che sulla sua figa c’è una striscia di peluria appena appena accennata che finisce sul monte di venere.
Julie non riesce a seguire la successione degli avvenimenti ma riesce a vedere che la sua amica apre un cassetto e tira fuori un grosso vibratore e poi si mette di fronte a lei incurvandosi per leccarla fra le cosce mentre con le mani porta il vibratore, lungo almeno 20 cm, tra le gambe per penetrarsi.
Julie nel frattempo afferra le sue tette e se le strizza e gode mugolando e respirando profondamente a bocca aperta.
Anche Elena sta godendo e la ragazza si sporge per vedere come si penetra.
Intanto la lingua di Elena entra in tutta la sua lunghezza nella la mia figa della ragazza ed entrando ed uscendo le accarezza le grandi labbra e passa anche sul clitoride.
Julie è in preda al piacere assoluto e si sente morire di piacere.
Quella sensazione di freschezza che si accentua per l’assenza di peluria sulla sua figa la sta facendo godere come una matta.
Infine poiché si è rilassata ed abbandonata a quel piacere avverte Elena che sta per schizzarle in faccia. Lei sorride e Julie la guarda mentre prosegue incessantemente a lavorare con la sua splendida lingua.
Quando la ragazza raggiunge l’orgasmo, ansima forte di piacere, sente anche Elena che si penetra con il vibratore velocemente e quasi grida che sta venendo.
Alla fine la ginecologa si lo sfila dalla figa il vibratore e restano entrambe a respirare come due matte con Elena che continua a baciare le tette della ragazza.
Incredibilmente Julie pensa che ora sia lei a dover ricambiare il piacere, la vuole possedere a modo suo, la vuole fare godere come vuole lei, la vuole leccare dappertutto e vuole quelle tette ben più piccole delle sue. Per fare sua la dottoressa, si sfila la maglietta si guarda i capezzoli induriti dall’aria fresca e dalle dita della sua amante, le tocca la pancia ed un brivido di eccitazione le pervade. Si sfila la mutandina e resta nuda ad osservare tutti i suoi difetti, eppure per la prima volta si piace.
La mano scivola incontrollata verso la fessura di Elena, la vede e raggiunge il clitoride e lo tocca lievemente.
Elena chiude gli occhi e si abbandona alle dita che ormai sanno come muoversi e che restano lì a toccarla per un tempo indefinito, un minuto o forse dieci.
Elena apre gli occhi, sta per venire, vuole vedersi mentre raggiunge l’orgasmo davanti agli occhi della ragazza che conosce fin da giovanissima.
Si tocca con più foga e fissa con con i suoi occhi enormi proprio Julie e non li stacca un attimo e capisce che ciò che sta accadendo, per lei, non è solo una parentesi erotica, Elena lo capisce ancor di più quando la giovane le lecca il collo.
Le mani della ragazza si muovono come fossero quelle di un’amante esperta, le tocca le tette, titilla i capezzoli.
Elena si riprende e per qualche secondo resta rigida, indecisa se lasciarsi andare a quell’angelo.
La mano destra della ragazza scende verso la figa, la esplora con delicatezza, la apre, la penetra ed lei si scioglie, lasciandosi sfuggire un gemito.
Subito dopo si volta e le due si baciano profondamente con la lingua che esplora la bocca dell’altra.
“Ti piace Julie? Dimmelo che ti piace! Lo so!”
Julie per risposta le prendo il viso tra le mani, la bacia, prima piano poi sempre più con passione, le succhia le tette che al confronto delle sue sono tettine con grossi capezzoli scuri e duri.
Non ci sono culottes da sfilare e neanche altro da liberare il culetto perfetto.
Julie la gira verso, guarda ormai vogliosa ed invidiosa quel corpo così sensuale ben diverso dal suo, le ammira la figa completamente depilata e liscia ed Elena nota l’insistenza che ha nel guardarla, la spinge con delicatezza a sedersi sulla poltrona ginecologica a gambe oscenamente divaricate e le dice, quasi gridando, “leccala, toccala!” e lei si butta su quella meraviglia rosata, lucida di umori. Il passo successivo è il leccarla ed afferra il suo clitoride tra le labbra, lo lecca avidamente e lei gode “Si Julie, sei perfetta .. sìììììì!!!” e le infila dentro un dito muovendolo velocemente andando sempre più in fondo.
La figa di Elena gronda di umori che la giovane ragazza sia affretta a leccare avidamente poiché ha scoperto che le piace il sapore che ha la figa e spinta dalla voglia di vedere quanto si possa allargare la figa della sua dottoressa, le mette dentro tutte le dita di una mano spingendo a fondo, forzando la figa quando le nocche della mano trovano difficoltà ad entrare.
Elena gode respirando a pieni polmoni chiedendo che Julie prosegua nel mettere la mano dentro. Le spinte continuano e le leccate pure, ormai il ditalino si è trasformato in fisting.
Elena è rossa in viso, ulula di piacere, le prende la testa e l’affonda con forza sul grilletto mentre la mano è dentro di lei a rovistarla come un gigantesco cazzo.
“Vengooooooooooo!!!! Dio sììììììììììììììì!!! Goooodoooooo!!! Ti sbrodo in bocca!! Che bello!!!”.
L’ultima frase fa un po’ sorridere Julie la quale non ha neanche il tempo di pensare che Elena si sfila la mia mano dalla figa che le rimane spalancata.
Dall’interno escono molti umori e la giovane comincia a leccare fino a ripulirla, poi Elena la guarda, scende dalla poltrona e la prende per mano avviandosi insieme verso una porta che una volta aperta mostra una camera da letto con letto basso formato king size.
Elena la stende sul letto, le apre le gambe, le titilla il clitoride con le dita d è evidente che la donna sia più esperta di lei e Julie, come se ce ne fosse bisogno, subito sente la figa aprirsi e bagnarsi.
Elena chiede a Julie che si sdrai su di lei la quale si gira e si mette in posizione offrendo alla vista le sue natiche tonde ed abbondanti.
Elena la tira a sé e Julie riesce così a leccarle il buchetto del culo dove affonda la lingua al centro della rosellina. Intanto la sua amica ginecologa riesce in qualche modo ad allungare le braccia e raggiungere un piccolo comodino a bordo del letto dove armeggia un po’ alla cieca con un cassetto da dove prende un grosso fallo nero che sembra essere di pelle.
Per un attimo Julie smette di respirare e di leccare e senza rendersene conto dice “Lo voglio!”
Elena non aspettava altro, gira leggermente la testa e guarda con la coda dell’occhio. Già si immaginava qual momento nella sua mente e subito il livello di lussuria va al massimo.
Quel dildo lo passa sulla figa, lo bagna gli umori di Julie e poggia la cappella sulle piccole labbra e poi preme un po’ per affondarlo, spingendo.
Intanto Julie ha ripreso il suo lavoro di lingua ma anche con le dita di cui tre ne infila in culo ed anche lei spinge.
Elena si muove scopandosi da sola sulle dita, mugolando e in un colpo solo mi affonda quel cazzone nero nella figa.
Julie, non abituata a quelle misure, grida proprio come ha fatto quando Mehdi in discoteca l’ha riempita.
Entrambe le donne stanno gridando ma la stanza è insonorizzata ed al di fuori non si sente niente.
Tutte e due stanno godendo insieme.
Julie sente gli spasmi dell’orgasmo invaderle il corpo però riesce a sditalinare la figa di Elena mentre le trapana il culo, riesce anche a leccare le cosce bagnate di umori.
Le due si muovono convulsamente ed alla fine vengono insieme restando per pochi minuti accoppiate nelle posizioni in cui si trovano, ansimanti.
Julie è la prima a muoversi da quell’intreccio di corpi ed Elena la segue, si guardano in viso, si baciano sulle labbra, e ridono poiché la loro complicità si è trasformata in sesso che ad entrambe piace.
Le due si levano dal letto tenendosi per mano e si dirigono in bagno dove Elena apre il getto d’acqua della doccia sotto cui si infilano e insieme lavano i loro corpi con dolci carezze.
Quando escono, fresche, piene di nuove energie ci fanno la promessa che sarebbe stata solo la prima ma non l’ultima delle loro esperienze.
Un attimo prima di lasciarsi Elena si ricorda dello scopo della visita di Julie.
“Ehi! Per il momento è presto per dire se sei incinta. Tra un mese lo sapremo. Ci tengo ad essere la madrina!”

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