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Orgia

La collega d’ufficio

By 14 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Da un anno circa sono stato trasferito in un nuovo ufficio; il mio lavoro &egrave lo stesso però nell’ufficio ho trovato nuovi colleghi.
Il mio gruppo seguiva gli stessi compiti di sempre e pian piano imparammo ad interagire con gli altri.
Il mio gruppo &egrave composto da quattro uomini di cui uno &egrave il responsabile. L’altro gruppo &egrave composto da quattro uomini e da due donne.
Nell’arco dell’anno il rapporto iniziato male di amicizia con una delle donne variò.
Prima del trasferimento avevamo già lavorato su un progetto assieme e il nostro rapporto non era dei migliori c’era come odio. Quello che si definisce a pelle. Costretti a stare otto ore nello stesso ufficio entrambi fummo costretti a cambiare il nostro atteggiamento. All’inizio non ero minimente attratto da lei. Il suo viso era molto bello capelli neri lunghi con una frangia e due splendidi occhi azzurri il naso fine che punta in su ed una bocca carnosa ma piccola . Scendendo giù si nota un grosso seno e pur troppo una pancia ben pronunciata che non supera le tette. Un culo pari al seno. Il suo stile di vestirsi &egrave molto femminile l’ho vista raramente con i pantaloni. Devo dire che ho sempre apprezzato le donne che si vestono in modo femminile invece di imitare gli uomini.
Di tanto in tanto pranzavamo assieme, ovviamente non eravamo soli, ma, con gli altri colleghi. In quelle occasioni al di fuori dell’ufficio scoprivo il suo carattere. Al lavoro era dura e sapeva farsi ascoltare anche arrabbiandosi se necessario, ma, fuori era una persona gentile e simpatica. Nell’ultimo periodo facevamo la gara ad arrivare per primi in ufficio e passavamo dieci minuti un quarto d’ora da soli. Mentre ci preparavamo per la giornata riuscivamo a parlare di tutto. Quando si presentano i suoi colleghi si innesca una specie di reazione che in automatico ci allontana nuovamente. Lei poi esce con i colleghi a far colazione ed io rimango lì a continuare la mia giornata.
Dopo un po’ di indagini scoprii che lei viveva da sola e che aveva un ragazzo ma che la sua relazione era terminata per disaccordi fra loro.
Un giorno per caso dovevamo andare ad una riunione lei ebbe l’idea di prendere l’ascensore per fare due piani. Lo stabile era vecchio e anche l’ascensore, rimanemmo bloccati in ascensore. Suonammo l’allarme e subito la portineria ci avvisò che avrebbe chiamato il tecnico. Io aprii la porta ma ci trovammo bloccati tra un piano e l’altro per cui dovevamo aspettare. Ci avvisarono che nel giro di due ore il tecnico sarebbe arrivato. Io quindi mi rassegnai e mi sedetti a terra. Lei dopo un po’ delicatamente si sedette in fronte a me. Quando si era seduta da quella posizione non avevo potuto far a meno di notare le sue gambe coperte dalle calze di lana tipo collant verdi in tinta con il maglione e nell’aprire le gambe vidi le sue mutandine nere. Quel giorno aveva gli stivali che arrivavano poco sopra il polpaccio. Anche i cellulari non prendevano quindi iniziammo a chiacchierare. Poi mentre parlavo non so che mi prese ma senza accorgermene le stavo accarezzando la gamba che era vicina alla mia destra. Lei mi fissava mi ascoltava e non diceva nulla. Ad un certo punto il suo volto si avvicinò al mio mi mise un dito sulla bocca come per zittirmi e mi baciò . Al che io mi mossi scambiandole il bacio e continuando a palparla sempre meglio. Le mie mani cercavano le fessure per sopraffare i suoi vestiti. Mi ritrovai con lei sopra e in quella posizione con una mano le sganciai il reggiseno e poi passai a prendermi cura di una tetta. Le nostre lingue tra sospiri e fiati continuavano a toccarsi. Anche le sue mani erano all’opera sentivo la sua mano sui miei sleep. A quel punto forzai il varco sui collant e anche se scomodamente le palpavo le natiche che erano fredde. Ci muovevamo a fatica in quello stretto spazio eppure tutte e due eravamo eccitassimi. Lei ad un certo punto mi disse : ‘ Hai il preservativo?’
Era chiarissima la sua intenzione io candidamente risposi: ‘ No!’
Lei allora sempre a voce bassa sorridendo ‘ Peccato allora non possiamo andare troppo oltre’ e riprese a baciarmi. A quel punto richiuse i miei sleep ma continuava a passare la mano in modo dolce. In quell’istante l’ascensore si mosse di poco. Ci guardammo negli occhi. Mi persi per un attimo nei suoi meravigliosi occhi. E poi lei di scatto si alzò e iniziò a ricomporsi gli abiti. Io allora feci lo stesso. Piano, piano l’ascensore arrivò sul piano tirai la porta che si aprii e uscimmo entrambi. Ci dirigemmo entrambi al bagno. Ogni uno nel proprio, maschio e femmina. Io avevo le palle gonfie mi ci volle un po’ per pisciare, quando ebbi finito mi sistemai gli abiti . Tornammo in ufficio e raccontammo agli altri la disavventura, omettendo i nostri particolari intimi ovviamente e ci comportavamo come se nulla fosse. Notai però che se per caso il nostro sguardo si incrociava lei mi sorrideva, io la guardavo con uno sguardo felice. Quando l’ora giunse io andai verso casa, sapevo che ne avremmo parlato l’indomani.
Quella mattina lei era già in ufficio, quando entrai mi spogliai lei mi salutò e mi bacio. Subito dopo il bacio mi disse:
‘ Voglio scoparti!’
Lei sapeva bene che ero sposato io quindi le dissi:
‘ Organizziamoci si può fare ‘ il tutto lo dissi con immenso sorriso.
Poi fummo interrotti dagli altri. Nell’arco della giornata iniziammo a colloquiare grazie al supporto del computer.
Grazie a quei messaggi ci organizzammo. Una mattina avevamo deciso di bigiare il lavoro e di dedicarci a noi. Lei prenotò un albergo. Prendemmo entrambi un giorno di ferie in settimana.
La mattina uscii di casa come al solito con la differenza che ci incontrammo in metro. Io avevo lasciato il mio portatile nel bagagliaio della mia auto.
Quando ci vedemmo ci dirigemmo prima in un bar a fare colazione poi direttamente in albergo. Entrammo in stanza e entrambi iniziammo a spogliare l’altro. La voglia era forte in entrambi. Le nostre bocche erano in stretto contatto. Lei era vestita con un cappotto nero un maglione a collo ampio ed una minigonna in velluto nero. Collant di lana neri. Quando le passai la mano in mezzo sentivo le mutandine bagnate lei era eccitassima .
Mentre le levavo i vestiti notavo che la sue pelle era bianchissima il suo profumo era come di vaniglia. Lei iniziò a leccarmi il collo mentre gettava i miei vestiti a terra. Io corsi a recuperare la scatola di preservativi che aprii e gettai sul comodino. Ripresi a farmi prendere dalla passione e le levai il reggiseno per dedicarmi alle sue tette. Lei con il braccio si copriva la pancia come per nascondersi. Io allora le feci un complimento per farla sentire a suo agio. Mi levai i pantaloni quando mi adagiai su di lei mi strofinavo.
Le alzai la gonna e le tolsi i collant e le mutande, lei alzando la vita con le gambe ad arco si sfilò la gonna. Io continuai a strofinarmi e Il cazzo esplose e diritto uscii dagli sleep la punta sbavava sulla sua folta peluria. Ha uno splendido triangolo di pelo nero che risaltava sul bianco della pelle. Lei mi levò le mutande, io terminai l’opera di rimozione. La penetrai subito sentendo l’umido e il suo calore, fece qualche colpo e muovendomi mi ricordai del preservativo. Gli chiesi scusa e dissi: ‘ Un attimo manca il Condom’ Lei ansimava e si fermò. Non resistetti a mettermi in mezzo alle sue tette e visto che era umido per i suoi umori lo strofina fino a portarglielo in bocca. Lei con le mani strizzava le tette e tirava fuori la lingua per leccarmi la cappella che era infuocata. Quando avvertivo un certo piacere mi fermai e scesi dal letto per mettermi il preservativo. Quando ebbi terminato mi sdraiai accanto a lei la baciai e poi mi mossi per leccargli la figa. Le infilavo anche le dita per stimolarla. Lei si inarcava in su e in giù con la pancia facendo ballare le tette. Ebbi la sensazione che nel frattempo lei ebbe un orgasmo per le urla basse e il fiato accelerato che aveva avuto.
Io non resistetti e iniziai a infilarle il mio cazzo. Quando la penetrai lei mi disse: ‘ Che bel cazzo, complimenti!!!’
Io iniziai a muovermi in lei stantuffavo e pian , piano aumentavo o diminuivo il ritmo. Non ero abituato da diverso tempo all’utilizzo del goldone per cui sentivo di meno la sensibilità e continuai a cavalcarla per parecchio. La vidi inarcarsi e stringermi forte a se per due volte. Era già venuta. Io volevo venire quindi la feci mettere nella mia posizione preferita. La girai e ammirando il suo culo la penetravo in figa. Anche li andai avanti per un po’ poi finalmente aumentando il ritmo e spingendola con forza venni. A quel punto mi fermai sopra di lei per un attimo. Eravamo entrambi sudati. Mi recai in bagno e mi tolsi il preservativo mi detti una sciacquata e tornai da lei. Lei si era voltata e messa sotto le coperte. Io non ero interessato a dispensare coccole quindi mi misi a baciarla ed ad accarezzarla. Ben presto la mia mano fini nuovamente tra le sue gambe. Scostai il lenzuolo mi dedicai nuovamente ai suoi seni, nel frattempo avvertivo una nuova mia reazione al pene. Presi dal comodino un nuovo preservativo e lo infilai. Lei nel frattempo si era seduta e mi stava baciando il collo. Dopo essermi goduto un po’ le sue coccole mi dedicai nuovamente alla sua passera. Stranamente ero attirato dai suoi sapori. Dopo un po’ i suoi fluidi aumentarono la produzione e quindi mi apprestai a penetrarla.
Scorrevo sopra di lei imponendole il mio vigore. Nei movimenti vedevo le sue tette e il suo grasso ballare. Lei iniziò a percepire il piacere e con urla sottili e ansimando mi guarda con i suoi occhi blu. La sua bocca rimane aperta. Io mi fermo un istante e la bacio e lei inizia a muoversi mentre io riprendo fiato. A quel punto lei mi spinge fuori e cerca di mettermi con la schiena sul letto. Io intuisco e acconsento ora lei si impala nella figa. Inizia a muoversi secondo il suo ritmo. Io le strizzo le tette nei suo movimenti. Poi ecco la vedo divenire rossa e avverto una tensione nel suo addome. Poi le crolla sopra di me. Io non ero soddisfatto e lei lo sapeva. Dopo qualche istante lei si rialza leva il mio uccello dalla sua figa pelosa e inizia a leccarmi le palle e sfrega la mano sulla cappella ricoperta dalla plastica. Ben presto quei movimenti rinduriscono a pieno l’arnese. Lei a questo punto si gira e mi dà la schiena. In quell’istante si rialza dal letto. Corre alla sua borsa prende un tubetto se lo sparge sul sedere e poi mi torna nella stessa posizione a quel punto dandomi la schiena, con il mio cazzo in mano si fa penetrare il secondo buco. Io avverto un forte calore e una pressione superiore. Lei scorre su e giù. Io da dietro palpo le sue tette e nell’enfasi del momento le strizzo sempre più forte. Lei urla e le sue mani stringono forte il mio corpo. Il gioco dura per quasi un quarto d’ora. Alla fine io vengo e forse anche lei. Quando sente che il mio arnese non &egrave più duro lo leva dal suo buco. Quando si alza allarga il culo per mostrarmi il suo rossore. A quel punto mi leva il preservativo ed inizia a succhiare. Mentre si mette in bocca tutto il mio cazzo mi guarda con gli occhi azzurri ed io sono soddisfatto per la precedete eiaculazione.
Più tardi lei tira su le coperte e si attacca a me. Accendiamo la tv e per un po’ ci addormentiamo attaccati.
Quando ci risvegliammo dopo poco decidemmo di andare a mangiare qualche cosa. Avevamo ancora diverse ore da goderci. Non riconsegnammo la chiave ed uscimmo dall’albergo .
Era ancora presto per mangiare quindi ci facemmo un giro per i negozi della zona. Lei si appendeva al mio braccio come fosse la mia compagna e quando lei mi lasciava io le prendevo la mano.
Andammo a pranzare con calma. Il pranzo passo tra sguardi penetranti da parte di entrambi. Dopo aver mangiato nel freddo della città passeggiavamo in direzione dell’hotel.
Lei ebbe un idea voleva andare al cinema, ma, non ad un cinema ‘normale’ ad un cinema di quelli Hard. Io subito le dissi che non erano posti che conoscevo non avendoli mia frequentati. Li ritenevo posti squallidi e privi di un senso. Al giorno d’oggi poi grazie a Internet si poteva avere tutto senza problemi. Lei mi raccontò che era più attirata dalla situazione che non dal film e che anche per lei era un evento nuovo e che avrebbe voluto provare. Non era interessata al contenuto ma alla situazione che vi potevano essere in quei posti. Fu così che andammo in un bar e iniziò a raccontarmi una cosa che le era successa in un viaggio all’estero. Io ordinai una birra lei un the caldo e appartati in un angolo del locale iniziò il suo racconto. La situazione in cui si era trovata era particolare in un locale spinto ove vendono gadget sessuali aveva assistito ad un spettacolo a pagamento e nell’enfasi dell’occasione aveva fatto sesso con il suo compagno. Nel enfasi del suo racconto il mio cazzo si indurii nei pantaloni. Accettai quindi la sua richiesta. Conoscevo la locazione di un cinema. Non sapevo se ci fosse ancora però potevamo provare. Eravamo indecisi se andare all’Hotel a chiudere il conto oppure attendere dopo. Optammo per la seconda soluzione. Ci dirigemmo sul posto e per nostra fortuna era attivo.
Entrammo e ovviamente non vi erano segnalazioni dei film presenti a parte un cartello che segnalava la presenza di film per adulti. L’ingresso era squallido la proiezione era di tre film al costo di 14 Euro a testa. Pagammo ed entrammo nella sala buia. Sullo schermo c’era già una tipa che si dava da fare con due uomini con cazzi enormi.
Ci sedemmo nel buio in un angolo della sala.
I sedili erano vecchi e non oso pensare a quello che poteva esserci sopra.
C’era chi si muoveva e si stagliava negli angoli. L’ingresso della mia dama non era di certo passato inosservato solo per il rumore tipico degli stivali che ha fatto sul pavimento.
Ben presto infatti ci furono un paio di spostamenti un tizio più indietro si mosse sempre lateralmente ma più avanti uno invece indietreggiò per avere sott’occhio anche noi.
Lei si levò il cappotto e lo adagiò sulla sedia avanti a noi. Mi chiese subito se avevo la scatola con i preservativi. Io sotto voce risposi di si, lei subito insistette per farsela dare e l’appoggio sopra il cappotto. Già la mia mente immaginava che eravamo lì per uno scopo preciso.
Per qualche minuto lei si guardò in giro, io non ero preso dal film ma osservavo lei. Il suo sguardo era rivolto per il luogo non per il film.
Poi mentre mi guardava si tolse uno stivale. Girò il piede come per sgranchirsi , fece lo stesso con il piede sinistro. Poi senza alzarsi completamente dalla sedia si tolse i collant che mise sotto il cappotto e poi con la stessa destrezza fece volar via le mutandine che mise in una tasca del cappotto e subito si rimise gli stivali.
A questo punto si mise a guardare il film. Io dopo qualche istante mi misi a frugare lungo le sue cosce e arrivai al centro del suo pelo. Le labbra erano calde e la zona era bagnata. Ovviamente io guardavo distrattamente il film e la masturbavo. Lei ad un certo punto passo la mano sui miei pantaloni e apri la patta prendendo in mano il mio cazzo iniziò a spompinarmi. Facendo tale operazione emerse con il sedere dalla sedia. Io a quel punto sotto voce le dissi:
‘ Vuoi che andiamo in bagno?’ Lei stacco la bocca da me mi baciò e poi guardandomi mi disse: ‘ No, ci divertiamo di più qui.’ E riprese il suo lavoro di bocca. Non dissi nulla e mi godetti il suo lavoro e intanto la mia mano sinistra spaziava verso il suo posteriore. Ad un certo punto sentii un’altra mano che stava agendo su di lei. Lei lo lasciava fare poi mollo il mio cazzo e mi guardò e mi disse: ‘ Va tutto bene non ti preoccupare.’ Rimase quindi in quella posizione lasciando fare l’uomo. Intravvedevo i lineamenti , gli occhiali ma non il resto. L’uomo aveva già il cazzo in tiro fuori dai pantaloni. Lei allora si voltò verso di lui e diede il culo verso di me. Mosse i capelli e si mise in piedi per un attimo e sussurò qualche cosa all’uomo nell’orecchio. Poi gli porse il preservativo. L’uomo si allontanò per un attimo poi tornò con il suo cappotto che mise a terra nell’angolo vicino a noi. Lei controllò che avesse su il preservativo e lo smanettò un attimo. Nel frattempo un altro uomo che aveva notato i movimenti ci raggiunse era un uomo di colore che giunse da lei mostrando il grosso palo nero. Lei si mise a prenderlo in mano e per un attimo anche in bocca. Poi si sedette sopra l’uomo che si era sdraiato ed il nero guardava me per capire se poteva agire o meno. Io feci cenno di sentire lei. Lui si abbasso per parlare con la donna. Lei gli disse qualche cosa e lui si sedette una sedia dietro tenendo in mano l’arnese. Lei si stava intanto facendo una cavalcata sullo sconosciuto che non durò molto. Tante che l’uomo le strinse le chiappe con le mani e poi le sussurrò qualche cosa nell’orecchio. Lei quindi si alzò e si levò la gonna. Ora le sue chiappe erano ben visibili. Io mi godevo lo spettacolo con il mio arnese ben in tiro. L’uomo si alzò e si sedette una sedia avanti mentre lei si apprestava a giocare con l’uomo nero. Si mise sul cappotto e dopo aver controllato che il nero avesse il preservativo si fece penetrare in figa. Era spettacolare negli sprazzi di luce si notava il contrasto della sua pelle bianca come il latte e dell’uomo scuro come il carbone. L’uomo era anche ben dotato. La stantuffava con forza e lei ansimava ad ogni sua botta. A quel punto io andai verso di lei . Le dissi in orecchio:
‘ Che troietta sei anche io ho voglia di scoparti.’ Lei mi guardò e disse: ‘ Dopo ‘ dopo ‘ ‘ mentre con la lingua si bagnava le labbra presa da un estremo piacere. Nel frattempo appariva un altro uomo che gli porgeva il suo cazzo sulla bocca. Lei lo allontanò. Con le braccia tirò giù l’uomo nero e poi gli disse una nuova frase nell’orecchio. Lui si rialzò e levandosi da lei spinse via l’uomo appena giunto.
L’uomo si sedette qualche fila più in là guardando sempre la donna. Lei allora si mise in ginocchio e si levò il maglione ed il reggiseno. Nella penombra si notavano le sue misure non da ‘siluette’ A questo punto si mise a novanta appoggiandosi al bracciolo della sedia e l’uomo nero da dietro tentava la penetrazione. Lei con la mano si copriva l’ano per non dargli adito a iniziative non ammesse. Con la mano intanto prendeva il mio cazzo ma non lo muoveva velocemente lo teneva in mano come uno scettro mentre l’uomo nero la scopava. Ad un certo punto si mosse per farsi coprire il volto dai suoi capelli . L’uomo dietro di lei gli diede due spinte notevoli e poi la sua forza calò. Egli si stacco da lei a questo punto lei levo il preservativo dal mio cazzo e mi disse all’orecchio di venirle in figa. Io non curante di nulla ma preso solo dalla passione non mi feci attendere e nella stessa posizione del nero mi apprestai a godermi il mio piacere.
Io mi godevo la mia posizione e mi sdraiavo su di lei per prendermi cura delle sue tette. Un altro uomo intanto si era messo al mio posto e le porgeva il suo cazzo. Lei non lo prendeva in bocca ma lo agitava veloce con la mano. Dopo poco l’uomo eiaculo e le sporcò la mano. Lei mentre io continuavo ad essere guardato dagli altri le mise la mano sui vestiti per pulirsi del seme. Stavo quasi per venire quando sullo schermo apparve uno sfondo blu e rumori di sottofondo cessarono. Lei quindi velocemente prese il suo cappotto e facendomi indietreggiare se lo mise. Io rimasi esterrefatto mentre la sala si stava lentamente illuminando. Feci lo stesso. Lei in quel mentre si sedette composta.
Vedemmo quindi i volti degli uomini. Il nero era giovane e gli altri erano uomini intorno a cinquanta anni. Tutti si voltarono verso lo schermo e due si diressero in fondo per andare in bagno. Non trascorse molto tempo che riprese la nuova proiezione. Era un film con animali e donne. C’era un cane che stava dietro ad una donna. Il mio cazzo non si era per niente ‘smosciato’ e dopo poco lei con il cappotto su si mise sopra di me per farsi penetrare. Era lei che saliva e scendeva coprendomi la visione dello schermo. Io mi spostai verso sinistra per guardare e fù li che vidi di nuovo il nero che le metteva davanti il suo cazzo in erezione. Lei lo segava e di tanto in tanto lo metteva in bocca . Si tolse di nuovo il cappotto ed io le venni in figa. A quel punto lei si alzò da me e superò il sedile per farsi di nuovo il nero. Gli porse i preservativo che erano sulla sedia lui lo infilò e riprese a stantuffarla. Lei guardava me mentre io guardavo il film e lei. Il mio cazzo dopo poco riprese la sua erezione e lei con la mano mi passava dolcemente i coglioni. Quando il negro ebbe finito lei si accosto al mio orecchio e mi disse:
‘recupera le tue cose andiamo nel bagno delle donne’.
Io eseguii lei si divincolò dall’uomo e dagli altri che stavano venendo verso di lei; io a quel punto parlai:
‘ Gente i giochi sono finiti dobbiamo andare!’
Il mio cazzo era comunque in erezione. Con i pantaloni in mano mi diressi verso il bagno femminile ed entrai dietro a lei. I bagni erano sporchi. Lei si mise di fronte a me e mi salì addosso avvolgendomi con le sue gambe. Io ero scomodo il pene come per magia entrò subito nella sua figa bagnata e sporca del mio sperma. Sentivo il suo calore ed il suo umido. La girai e appoggiandomi al muro iniziai a sbattermela violentemente venimmo praticamente in contemporanea poi ci staccammo l’uno dall’altro. Iniziammo a rivestirci. Lei si lamentò perché non trovava mutande e reggiseno. Uscimmo quindi dal cinema e ci dirigemmo verso l’hotel. Ci facemmo una doccia e pagammo la camera.
La doccia fù un momento piacevole dove ci insaponavamo a vicenda senza nulla di più .
Le dissi che per me quella era stata la prima volta al cinema ed ero veramente soddisfatto.
Le raccontai anche le mie impressioni su di lei che se pur schiette le piacquero e così iniziammo già a programmare un nuovo incontro a due il mese successivo.
I giorni successivi continuò il nostro idillio tra lavoro e scambi di messaggi istantanei.
Iniziavamo già a pianificare un nuovo incontro.
A volte per una mezz’ora o forse più ci raccontavamo storie simulate ove ci scopavamo a vicenda. Magari nella storia descrivevamo luoghi e aggiungevamo personaggi. A volte nell’enfasi il mio pene faceva fatica a stare buono nei pantaloni.
Finalmente arrivò il giorno per un nostro nuovo incontro. Questa volta l’incontro era a casa sua. Non era un posto anonimo ma un luogo ben definito. Suonai al citofono e attesi con una forte emozione nel cuore, una sensazione strana quasi di paura, come se sapessi che mi stavo invischiando sempre di più in una relazione che poteva diventare molto pericolosa. Non era certo un’avventura sapere con precisione dove trovarla poteva essere sempre più pericoloso, e se lei avesse preteso di più, comunque in quel momento ragionavo non con la testa ma con il mio cazzo che aveva voglia solo di essere sfamato.
Lei con voce suadente rispose si accertò che fossi io e poi mi indicò la strada ed il piano per raggiungerla.
La casa era accogliente ben ordinata e lei mi fece subito sentire a mio agio.
Lei era vestita bene un maglione a collo alto viola, gonna Jeans fino alle ginocchia calze di lana nere e stivali, era pronta come per uscire in realtà il suo scopo era decisamente diverso. Mi offri la colazione e insieme ci sedemmo al bancone della cucina a bere del caff&egrave latte. I nostri sguardi si incrociano e sembravano oltrepassare i vestiti come vogliosi di avere di più l’uno dall’altro. Quando lei appurò che entrambi avevamo terminato mi invitò a metterci comodi sul divano in pelle. La sua lingua si insinua nella mia bocca e le nostre mani scorrono sui nostri corpi. Lei si alza e fa cadere a terra la sua gonna e poi si tira giù le calze. Le sue gambe bianche e cicciotelle mi piacciono e sento il suo profumo intimo di donna le tiro giù le mutandine che per altro sono già abbondantemente bagnate, la mia bocca e la lingua le entrano nella sua figa. La sua passione le fa tirare indietro la testa mentre la sua voce non nasconde la sua felicità. La sua figa gonfia emana un sacco di liquidi che colorano e imbrattano il mio volto mentre nei pantaloni sento il mio fallo intenso premere alla ricerca di spazio. Lei si abbassa e mi bacia mentre io non resisto e continuo a giocare con le sue forme. Sento la sua pelle morbida e la sua figa pelosa. Mi piace tutto il suo pelo. Lei si avventa sulla mia cintura alzo il sedere senza alzarmi per permetterle di liberarmi dai pantaloni. Mi ritrovo con la camicia e la sua bocca che si prende cura della mia erezione. Dopo un po’ il piacevole massaggio termina lei dice:’ti voglio!’
Eppure la sua bocca non molla il mio cazzo, si sposta e mi ritrovo la sua figa pelosa sopra la mia bocca, vedo il suo sedere gonfio che si muove e che non vede l’ora di essere invaso, mi godo la sua bocca mentre gioco con i suoi buchi sono compiaciuto sento con intensità i suoi odori e sono sempre più eccitato. Riesco a prenderla per i lunghi capelli li tiro le faccio alzare la testa &egrave costretta a fermarsi, urla per il dolore, la mollo ma ho avuto tregua, se avesse continuato ancora avrebbe vinto il primo round e io non volevo. Lei si gira il suo corpo &egrave di lato, succhio con avidità la sua tetta sinistra mentre gioco con la sua destra stringo e rilascio la presa senza eccedere con la forza, poi dico:
‘Predo il preservativo ‘
‘No non subito sfondami il culo!’
E così dicendo mi allontana con il braccio e appoggiandosi alla spalliera del divano sventola il culo come una bandiera, le due mani allargano le chiappe in attesa di un innesto. Il mio fallo entra in figa e lei subito dice:
‘Non lì!’
Io rispondo: ‘Lo lubrifico.! Tranquilla!!!’
‘Siii siii va beneee non ti fermare sto perrrrrrrr’
I miei colpi non erano forti eppure mi sentivo da dio lei era umidissima giocavo nel tirarlo fuori tutto e ri metterlo quel continuare ad essere svuotata e riempita le stava piacendo, tant&egrave che lei non riusciva a controllarsi e gemeva per la passione . Il suo corpo morbido vibra, allargo le chiappe e penetro nel suo ano sento il calore e gli ultimi movimenti di quell’orgasmo che la percuote il buco &egrave stretto passo le mie mani sulle spalle la tiro e il mio bastone sparisce dentro di lei e sento il mio sperma che le regala il mio vigore. La bacio ora mentre il mio cazzo si stà un po’ indebolendo dentro di lei. Lei &egrave felice, scorro lentamente mentre le nostre bocche non si lasciano sento che stò di nuovo prendendo vigore e scorro sempre più veloce in lei facendo attenzione a non muovermi troppo per non lasciare l’accogliente buco. Lei urla le piace sempre più, il suo corpo bianco si muove &egrave presa da una nuova passione la sua mano arriva dietro e tiene il cazzo non vuole che esca dalla posizione poi lo frena e di nuovo lo posiziona nella sua umida passare lo tira perché e li che lo vuole, quando sente che &egrave dentro lascia e si dedica al suo piacere, mentre io schiaffeggio le chiappe che si muovono sotto i possenti colpi. Lei chiede di stare sopra, mi sdraio sul tappeto mentre lei mi sormonta ed inizia a godersi il palo , le sue tette e la sua pancia sobbalzano poi mi ricopre e muove solo il sedere io tengo la mano e sento il glande umido che tenta di uscire gli impedisco di non restare nel piacevole corpo. Io in un attimo in cui lei rallenta le dico:
‘Guarda che mi fai morire, però non ho il ”
‘Lo so’, sto prendendo la pillola ‘ tranquillo’ di te mi fidoooo, lasciati andare ‘ fammi godere ”
Dopo quella frase si muove con più enfasi e riceve un nuovo estasiate orgasmo, io ancora no. Aspetto poco tempo poi la faccio scendere dal trono e con le gambe aperte sdraiata la penetro in figa, scorro sempre più veloce, quelle forme e la posizione mi fa impazzire non mi controllo spingo sempre più forte, il tappeto si muove sotto il nostro peso ed io finalmente arrivo all’apice del piacere mi sdraio su di lei do due forti colpi di reni mentre sto rilasciando il mio seme.
Dopo essere rimasti in quella posizione per un po’, andiamo in doccia e ci laviamo per poi uscire e far avverare la sua idea, il suo sogno ad occhi aperti. In doccia non riesco a non baciarla il suo viso i suoi occhi azzurri la rendono stupenda, se non fosse per un po’ di eccesso di peso sarebbe una donna fantastica, tutta via come si può non apprezzare quella quarta di seno con quei capezzoli grossi che tingono le tette.
Lei si cambia si veste per uscire sta volta mette delle autoreggenti e omette la biancheria intima vuole essere pronta ad entrare in azione senza risentirsi e perdere tempo.
Ci rimettemmo i vestiti pesanti pronti ad affrontare il freddo e ci dirigemmo verso la nostra meta, nel viaggio in macchina parlammo di diverse cose, se bene in alcuni momenti ci perdemmo nell’ascoltare la radio. Facemmo la prima tappa e lei scese per andare a suonare al citofono di sua cugina. Dopo un quarto d’ora circa apparve una donna minuta, un metro e sessanta o poco sotto, molto piccola ma magra un corpicino invidiabile ella era accompagnata da un amico un nano con un faccione enorme, ci salutammo e poi partimmo verso la città . L’omino sembrava simpatico se bene mi aveva fatto ridere vederlo seduto dietro con le ‘gambette’ stese sul sedile, come un bimbo di otto anni , eppure il volto era quella di un uomo intorno ai quaranta anni un paradosso che mi faceva ridere. Arrivati l’omino ci diede le indicazioni per giungere a casa sua, parcheggiammo e ci dirigemmo verso la sua abitazione. Era un luogo strano per me, mensole basse insomma un mondo fatto a posta per lui. La casa era comunque accogliente e ci accomodammo in salotto. Visto l’ora ci mangiammo dei panini presi al bar sotto, conditi da birra . La piccola donna era in realtà la cugina o così mi fece credere, ad un certo punto ci ritrovammo soli in sala. Il nano stava preparando in cucina il caff&egrave e la mia amante si era recata in bagno. Ci trovammo costretti a parlare, a cercare di capire come mai eravamo coinvolti. Era una donna molto vicina ai quaranta con aspetto giovanile, si accese una sigaretta mentre parlavamo di nulla in particolare, nessuno dei due voleva dare troppe informazioni. I suoi occhi marroni erano celati da degli occhiali tondi la sua pelle era lentigginosa e il suo modo di parlare &egrave gentile e tranquillo, quando finì di fumare si avvicinò a me e approfittando della nostra solitudine passo la mano leggere sulla mia cerniera, mentre si sedette allargando le gambe non potei non notare che risaltavano le sue mutandine rosse. Si limitò ad accarezzarmi e poi mi guardò diritta negli occhi, io mi avvicinai al suo volto lei apri la bocca come per invitarmi a procedere, io accolsi l’invito e la baciai, le mie braccia passarono sotto le sue ascelle, l’attirai a me per essere più comodo sentii i suoi piccoli seni premere su di me. Finito il bacio rimanemmo sul divano vicini in attesa di qualche cosa, nessuno dei due sapeva esattamente cosa. Mi venne naturale accarezzarle i capelli castani scuri come se fosse una bellissima donna ai miei piedi. Non era per niente brutta al contrario pur essendo minuta era attraente. Il nano torno con un vassoio e quattro caff&egrave, la mia amante in piedi si prese una tazza e dopo avermela porta ne prese una per sé, l’altra donna si diresse al tavolino muovendosi a gattoni scuotendo il sedere come una gatta in calore. Quando la mia collega appoggiò il caff&egrave il piccolo uomo velocemente si intrufolò sotto la gonna in Jeans il suo volto scomparve e gli occhi azzurri cambiarono espressione la sua voce incominciò ad uscire con enfasi. L’altra donna si avventò sui piccoli pantaloni e li slaccio. Apparve un piccolo uccello ben fatto con una cappella tonda e gonfia che già faceva notare la sua erezione. La donna iniziò a lavorare con la bocca mentre io mi gustavo lo spettacolo. La donna bruna sgancia la gonna e lascia che scenda giù. Ora si vede il nano che infila fino a polso le sue tozze mani dentro la figa e l’ano della stessa. Lei dolcemente gli leva le mani e lo alza alla sua altezza. Il peso non &egrave poco per cui decide di sedersi sul divano, si libera del maglione e appare nuda, l’ometto si &egrave messo ad assaporare i suoi capezzoli. Anche l’altra donna stà mostrando le sue grazie, mentre io mi sono diretto al capotto per prendere la scatola di preservativi. Inizio a mettermi anche io a mio agio mentre la piccola mi guarda con voglia di essere solo mia. Prende un preservativo e lo porge al nano ma lui lo appoggia ha altre intenzioni al momento. Torna a frugare con le sue mani mentre l’altra ansima allargando al massimo le gambe e muovendo il suo corpo per accogliere quel piacere. La sua pancia e le tette ballano mentre sul suo volto vi &egrave un espressione di piacere che non ha confini. La lingua gira ed in quel mentre l’altra donna la bacia con enfasi. La mia amante non riesce a trattenere il piacere e mugugna a quella sodomia che la stà facendo impazzire. Io mi infilo il preservativo e decido di godermi quella piccola donna. Entro nella sua passerina e mi perdo nel suo stupendo sedere tondo perfetto mi muovo avanti e indietro non usando un andamento veloce giusto per godermi quei momenti. Il nano ora si arrampica e si scopa le tette della bruna che le stringe per contenere meglio quel cazzo. Il nano urla perché arrivato al suo orgasmo, il cazzo spara e colpisce con lo sperma il volto della donna, la sua antagonista si muove facendo attenzione di non perdere il mio cazzo tenendolo con una mano si lecca il seme del suo nanetto. Io però lascio la piccola e preso dagli sguardi della mia collega porca decido di prendermi cura della sua figa, mi sdraio sul tappeto e meno l’arnese in attesa di lei. Lei si alza e si impala lentamente. Sale e scende le stringo le tette che sento umide sia per il sudore che per altro, mollo e mi aggrappo al sedere mentre lei scende e mi ricopre con il suo burroso corpo, sento il suo calore e la sua figa che scorre e mi fa letteralmente impazzire. Sento che stò per venire, non dico nulla e mi lascio andare, il preservativo accoglierà tutto. Lei non si accorge, sento che un po’ perdo vigore, ma allo stesso tempo il mio palo rimane ancora rigido e ogni volta che lei si avvinghia sento che riprende vigore. Mi sento toccare la donna dietro estrai il cazzo, il preservativo scivola via e sento la sua bocca ripulire e poi infilare nuovamente il cazzo in quella umida figa le mie sensazioni sono ora complete, sento che nella fessura sopra stà entrando altro, la pressione aumenta &egrave il nano che si dà da fare, poi di nuovo sempre in figa sento il suo glande che sbatte sul mio, una sensazione piacevole nuova. La figa &egrave bagnatissima e le sue urla mi fanno capire quanto le piaccia. Mi bacia non riesce a non farmi sentire il suo sapore la sua lingua palpitante mentre il nano la inforca, io devo stare fermo sono bloccato mi godo quei momenti senza faticare, ma ho voglia di darmi da fare. Sento che il nano si &egrave fermato, non &egrave più dietro sta ora dandosi da fare con la sua compagna che non risparmia le sue flebili urla. Volto dolcemente la donna che &egrave sopra di me, le sue gambe sono appoggiate alle mie spalle mentre io la trapano sempre più forte e veloce, sento e vedo che lei ha un orgasmo, non le do’ tregua e continuo, quando sento che mi manca poco tiro fuori il cazzo e spingo verso il suo buco oscuro, non &egrave bagnata sento la resistenza e ben presto le lascio il mio seme, ora sono soddisfatto, ma, non sazio. Potrei stare ad amoreggiare con lei in attesa che il mio arnese riprenda forma, mi scappa la pipi ne approfitto e mi congedo da loro mentre mi muovo per il bagno. Mi guardo allo specchio mentre la mia piscia scorre e poi mi do una lavata sommaria anche al cazzo. Quando torno vedo il nano che &egrave sopra alla piccola mentre lei &egrave sdraiata il suo corpo si muove e con vigore le trapana il culo lei ci fa sentire ogni colpo di rene che sente. L’altra donna e ora seduta in modo elegante sul divano con le gambe incrociate come se indossasse una gonna che guarda le gesta dei due. Quando mi vede si dirige anche lei in bagno e mi lascia ad osservare. Io mi smanetto un po’ e poi vedo che la donna si alza il nano non riesce a giungere alla sua figa lei si dirige verso di me si gira e con la mano direzione il cazzo nella figa, si siede con la mia verga ben impiantata, me ne sbatto di non avere addosso il preservativo ormai conta poco e tenendola per i fianchi la faccio salire e scendere secondo il mio ritmo, forse aveva bisogno di un cazzo più grosso, il nano scompare e va verso il suo bagno, di sicuro in cerca dell’altra figa. Ho una strana sensazione mi sento stretto mi sembra di sentire le sue ossa ogni qual volta scorro. Forse non ha mai subito una penetrazione così grossa. Non &egrave del tutto una sensazione piacevole lascio che lei venga e quando lo fa si inarca e cerca di avvicinare la sua testa alla mia in cerca di bacio che io non disdegno. Lei sa che non mi ha sfinito e dopo un po’ si alza e prende in bocca il mio cazzo facendomi un pompino che porta tutto alle stelle la sento succhiare, mi sembra che mi aspiri anche i coglioni, dopo un po’ di quel piacevole massaggio la fermo, voglio ancora darmi da fare, la prendo per il collo e dolcemente avvicino il mio volto al suo e la bacio con enfasi per darle modo di farle capire che ho davvero apprezzato. Lei si avvicina e sento le sue tette scorrere a quel passaggio in mezzo ai morbidi meloncini le mie balle non resistono e rilasciano un nuovo seme che le colora il collo e le tette, non era un momento calcolato ma necessario, ora mi sento molto soddisfatto, una mossa non premeditata ma ugualmente piacevole.
Iniziamo a parlare, come per cercare di conoscerci meglio, abbiamo condiviso molto eppure non ho la minima idea di chi mi trovo davanti, i discorsi sono nulli nessuno ha voglia di parlare di sé. Sentiamo però rumori provenire dal bagno, lei mi prende per mano e mi precede tirandomi un po’ verso quel luogo.
Splendido rapporto bisex tra due cugine

Il nano, la cugina e tanto sesso ‘

Passiamo dal bagno e vedo il resto dei vestiti sparsi per il pavimento, quindi procediamo e arriviamo alla camera da letto, per entrare nella stanza sono costretto ad abbassarmi, visto che il soffitto &egrave stato ribassato.
Vedo lei stesa sul letto matrimoniale mentre con la testa indietro avvolta da un espressione di estrema goduria si gode l’instante, le tette grosse rimbalzano mentre lei ha le gambe a triangolo in su, le mani del nano le passano sotto il ginocchio vedo la sua pressione sul polpaccio mentre usa tutto il suo corpo per entrare farle sentire il piacere, sembra saltare in avanti ed indietro. L’altra donna mi lascia la mano e si avvicina al letto, sale sopra sua cugina, il suo sedere grosso copre le tette.
Quel sedere mi piace &egrave un sedere cicciotello a forma di pera, secondo i canoni sarebbe un grosso sedere eppure mi attira, quando lei si appoggia &egrave presa dai movimenti creati dal nano e sembra vibrare, mi sposto per osservare meglio, vedo che la mia amante inizia a stuzzicare con la sua mano sinistra la passera della cugina, prima allarga e stringe le labbra depilate poi succhia un po’le due dita, ed inizia ad addentrarsi sempre più e sempre più velocemente. La piccola donna incomincia a sbavare sul pelo della figa della cugina mentre non riesce a trattenere il piacere, io sono un osservatore che non vede l’ora di prendere parte al gioco, sento il mio cazzo in tensione, poi allontana il nano e la sua bocca attira il piccolo uomo, lui cerca di riprendere il controllo della figa, ma le mani della sua compagna dolcemente gli stanno levando il preservativo, la donna quando ha finito lo guarda e senza mollare la bocca vede che un po’ di seme bianco &egrave nel sacchetto, decide di lasciare la bocca per accogliere il cazzetto, e quando &egrave ripulito lo guida nella figa della donna sotto di lei, poi passa le mani intorno alla vita del nano fino a raggiungere il sedere ed inizia a farlo sbattere con forza, &egrave livido il rumore dello sbattere della pelle, si avvicina e gli lecca l’orecchio destro, gli sussurra qualche cosa e vedo le tette della mia amante che si muovono come di budini ormai libere dal peso della piccola donna. Il bianco quasi latte dei due corpi crea un disegno perfetto e molto eccitante. L’uomo fa dei versi anche la mia amante stringe il polpacci di sua cugina sta avendo un orgasmo, l’uomo tira fuori poco dopo il suo cazzo, la piccola donna indietreggia e porta la sua passerina depilata all’altezza del collo della cugina, l’uomo si stimola con la mano e poi fa partire un getto come un cannone arriva alla guancia della piccola ed il resto colora il peli della stupenda figa, la piccola poi ripulisce con la sua lingua a punta il tutto come un gatto che lecca dalla ciotola il suo latte, vedo le sue labbra sporche e poi la lingua che ripassa per recuperare le sbavature rimaste sul suo volto si pulisce con la mano e si gira apre la bocca con forza alla cugina e le infila lo sperma e poi inizia a baciarla, la donna si rilassa e fa sdraiare le sue gambe, il nano si sposta di lato seduto, io quindi mi sposto salgo sul letto e prendo per i fianchi la piccola inizio a strusciare il mio cazzo in mezzo alle chiappe poi scendo e sono in mezzo alle due fighe, penetro la mia collega e prendo un po’ del suo dolce bagnato e calore, nel frattempo le due continuano a baciarsi io allargo e stringo quel burroso culo e poi allargo l’ano della piccoletta per dare modo al mio fallo di prenderne possesso, il glande si fa strada dentro e fuori e non riesce ad uscirne lei sembra trattenerlo ora i nostri corpi sono legati, lei smette di baciare la cugina e sento le sue piccole urla non di piacere ma di sforzo, tant&egrave che mi chiede tregua, esco da lei, chiedo alla mia collega di girarsi, appena la cugina la libera dalla morsa esegue il su sedere &egrave mio, però decido di penetrarla nella sua calda e bagnata figa, lei si alza leggermente permettendo alla cugina di starle sotto, sento i miei coglioni toccati dalla lingua bagnata mentre la mia amante scorre. Il gioco và avanti per parecchio e la mia concubina ha già avuto un orgasmo, io la prendo e la tiro al mio ritmo, nella foga il mio cazzo esce sento una piccola mano che lo agguanta e se lo porta alla bocca, sento per un attimo i denti poi la lingua che mi massaggia nel punto giusto, ed ecco che vengo una sborrata enorme, una cosa che non mi capitava da tempo sento i coglioni svuotarsi mentre la ragazza sembra non riuscire a contenere il mio nettare tossisce, poi tiene la bocca chiusa come se avesse due mele il bocca, si gira e sputa parte del contenuto sul volto della cugina.
Io mi sdraio per un attimo mi sento soddisfatto e allo stesso tempo schifato da quella visione, l’eccitazione &egrave passata, mentre le due donne si guardano e ridono ripulendosi, la donna dagli occhi azzurri si alza e si dirige in bagno, mentre vedo il nano sonnecchiare e la piccola guardarmi, mi dice:
‘Ho voglia di una sigaretta.’
Si alza ed esce dalla stanza, aspetto di sentire la porta del bagno aprirsi e mi dirigo pure io, piscio e poi mi do’ una lavata sommaria, vado in sala cerco i miei vestiti e mi ricompongo, mentre osservo le due che hanno già provveduto, si stanno ancora sistemando ma hanno ripreso il loro aspetto di brave donne, non sembrano due esseri libidinosi.
Iniziano dei discorsi per decidere dove andare a mangiare qualche cosa.
Il nano dorme, la piccola gli scrive un bigliettino e noi usciamo, andiamo in una pizzeria in zona, ci disponiamo quindi al tavolo, la piccola donna &egrave in fronte a me, mentre la mia collega si mette al mio fianco sulla sinistra.
La donna in fronte a me mi guarda in un modo molto forte sembra mangiarmi con gli occhi.
Dopo l’ordine la ragazza al mio fianco si allontana per andare al bagno, la donna in fronte a me, si sfila la scarpa e sento che il suo piedino mi fa’ un piacevole massaggio presso il mio fallo, mi guarda e mi dice:
‘ perché non andiamo qua in bagno io e te?’
La guardo e le massaggio il piede che &egrave tra le mie gambe rispondo:
‘Ti sembrerà poco romantico’ sorrido e proseguo ‘ ora ho fame ‘ che ne dici prima del caff&egrave o dolce ?’
Sorride e con sguardo di chi ha appena vinto una battaglia risponde che per lei &egrave accettabile come proposta, io vedo arrivare la mia collega le do un colpetto sul piede e poi lei lo ritira mentre la mia amante si assesta sulla sedia.
Dopo la pizza e una birra mi sento molto meglio di tanto in tanto la mia vicina giocava facendomi sentire il suo tocco sul mio polpaccio che poi giungeva al mio fallo. La donna di fronte mi guarda con voglia, nel precedente rapporto non c’era stata una complicità completa e di tanto in tanto non nascondo che durante al pranzo vedevo come una foto di quel sedere, quando lei si alza e và verso il bagno con lo sguardo seguo il suo paffuto sedere racchiuso stretto nei jeans che disegna una bella pera, mi scuso con la mia amante e dico che devo andare un attimo in bagno, mi alzo e seguo a distanza la piccola.
Mentre cammino osservando il dondolio del suo sedere e i movimenti delle persone, penso ai preservativi lasciati a casa del nano, ora so che non posso prendermi e devo rischiare, in fondo ho già il cazzo teso che non vede l’ora di sfogare il suo impeto.
Chiudo la porta dietro di me, lei mi aspetta, mi tira nel bagno delle signore, ci sono due porte, chiude la porta dietro di me, mi bisbiglia che deve far pipi, la guardo mentre si tira giù i pantaloni e senza sedersi rilascia la sua pipi, quando ha finito guarda se trova la carta igienica, si pulisce e poi tira l’acqua. Mi sgancia i pantaloni e sorride vedendo la mia erezione, ne assapora il gusto e poi con le gambe bloccate dai pantaloni si gira, lo spazio &egrave poco, scendo con le ginocchia e sento il mio glande puntare giusto, sento che &egrave calda ed entro, forse &egrave la posizione ma non sento più lo stretto di prima afferro le sue chiappe e ci gioco, i miei pollici entrano comodi nel suo ano che sembra palpitare, nonostante senta il suo calore e il bagnato dei suoi umori sento anche la sua costrizione delle ossa del bacino, esco da lei abbasso leggermente il suo corpo e mi prendo il suo secondo buco, lei alza la voce, mentre con una mano si trastulla la figa, continuiamo per un po’, sentiamo un rumore e mi fermo con il mio cazzo che palpita nel suo sedere, lei ogni tanto muove a destra e sinistra il sedere, poi scorre in avanti, quel massaggio mi fa impazzire e sento esplodere il mio seme, levo il cazzo e vedo che le ho colorato l’ano e lei un po’ il cazzo, lo ripulisco con la carta igienica, sono un po’ schifato, ci ricomponiamo, lei controlla se siamo soli poi esco, vado nel bagno maschile mi lavo le mani e torno al tavolo per ordinare un caff&egrave.
Suona il cellulare della piccoletta, &egrave il nano che le parla si allontana dal tavolo per parlare, mentre io e la mia collega ci guastiamo un buon caff&egrave.
Lei incalza:
‘Allora come &egrave andata fin ora?’
‘Non mi lamento.’
‘Senti vorrei andare al cinema che ne dici?’

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