Sembrava una ragazza tranquilla,una che a scuola veniva ignorata dalle ragazze e che quando si parlava di sesso lei si schifava,invece la realtà dei fatti è che sotto quei capelli ricci,sotto quel maglione a collo alto,sotto il suo visino innocuo si nascondeva una ragazza che desiderava solo essere montata e scopata a dovere ed è ciò che abbiamo fatto io e il mio amico qualche tempo fa, quando abbiamo saziato la sua voglia di cazzo a scuola.
Quel giorno la nostra classe si trovava nell’aula magna a guardare un film molto noioso ed io ed il mio amico stavamo facendo battute e rovinando la visione e la professoressa ci spedisce in classe. Entriamo e troviamo lei a leggere e fare gli esercizi di chimica; lei era una secchiona, era rimasta in classe perché dopo doveva recuperare il compito fatto qualche giorno prima da noi. Noi le andiamo vicino e vogliamo parlarle per suggerirle le risposte e lei con un po’ di timidezza ci chiede
– Perché mi volete dire le risposte del compito? E poi che ne sapete che è andato bene il vostro? –
– Perché sei la nostra compagna di classe e tra amici ci si aiuta – risponde il mio amico
– Sì, da due come voi poi devo proprio farmi aiutare, non sapete svolgere nemmeno un esercizio di algebra – risponde lei con tono da sapientona e arroganza
– Senti signorina so tutto io , noi vogliamo solo aiutarti, se tu non vuoi fai come ti pare- dico io in modo scocciato
Io e il mio amico ci mettiamo a parlare tra di noi di cosa facevamo con le nostre ragazze, parlavamo delle loro perversioni , delle nostre scopate e mi ero accorto che lei ascoltava ciò che raccontavamo e mi accorsi che ad un certo punto lei strinse le gambe e girò lo sguardo sui libri, visto che prima ci guardava di sfuggita , continuo a parlare e scrivo al cellulare cosa aveva fatto e con uno sguardo decidiamo di andare da lei.
– Allora come vanno questi esercizi? Sicura di non volere il nostro aiuto? – dico mettendo la mano sulla sua coscia e guardandola
– N…no non mi serve il vostro aiuto ho detto, tornate a parlare delle vostre porcherie – rispose lei con un fare timido e impaurito
– Ma come ? prima ci ascolti e ci guardi si nascosto e stringi le gambe e poi ci dici questo? Sei proprio una falsa, altro che santarella, tu sei una bella zoccoletta vogliosa, non è vero? – affermo il mio amico sorridendo e accarezzandole i capelli.
– Ma cosa dite? Mi state dando della zoccola? Mi state dicendo tutto questo? Ma chi vi calcola a voi, siete solo due cafoni e montati – disse lei sbuffando e provò a cambiare posto ma il mio amico le prese il braccio e la porto di nuovo sulla sedia
– – sì, sei una zoccola e stai solo cercando di non far capire che in realtà vorresti essere montata – le disse lui con aria seria
– -smettetela tutte e due altrimenti lo dico alla preside- esclamò lei con aria di ribellione
Io a un certo punto infilai la mano sulle sue tette, e una dietro per slacciarle il reggiseno e poi la presi e cominciai a baciarla e lei ci stette e il mio amico alzò la maglia e mentre le palpava le sue tette, una seconda quasi terza, le leccava il collo. Ormai si era lasciata andare ed era nostra, e infilando la mano nei pantaloni mi accorsi della sua fighetta bagnata, completamente zuppa , e le dissi
– Brava la santarellina, vedo che i discorsi di prima e quello che ti stiamo facendo ora ti piace, dì la verità sei ancora vergine ? o non lo sei e vuoi essere scopata ora ? – le dissi mentre le masturbavo la figa infilando un dito in quel buchino piccolo che si ritrovava, sentendo pian piano i suoi gemiti a ogni penetrata del mio dito, mentre il mio amico giocava con i capezzoli diventati duri.
– – sono vergine ma mi masturbo in continuazione, voglio farlo da tanto con qualcuno ma sono timida e ho paura di passare per una troia- disse lei ansimando e aggrappandosi a me
– -e allora ci pensiamo noi a soddisfarti-affermò il mio amico calando i suoi jeans e le sue mutandine
Io ripresi a pomiciare con lei mentre con le dita sditalinavo la sua fighetta, ormai bagnatissima e vogliosa di essere penetrata a volontà, mentre il mio amico le metteva indice e medio interi nel culetto molto sodo e meraviglioso e intanto premeva con l’altra mano il clitoride gonfio. Dopo averle mandato la lingua fino alla gola, le tolgo la maglietta e comincio a leccarla ovunque e abbassandomi poco dopo fino a succhiare i suoi capezzoli, mordendoli e tirandoli via, scendendo pian piano fino a leccare la sua fighetta , succhiando il clitoride e scendendo con la lingua e penetrandola velocemente con colpi decisi e lei ad un tratto comincia a supplicarci :
– È troppo bello, molto meglio del vibratore, vi prego non resisto più, sto godendo troppo, scopatemi ora, tutti e due insieme – disse la zoccoletta mentre ansimava fino all’orgasmo
Io mi alzo, non faccio neanche in tempo a portare la mano sui pantaloni che li stava già sbottonando lei , e cacciando il mio cazzo comincia a succhiarlo come se ne avesse già presi tanti nella sua piccola bocca, e pian piano le cresceva dentro fino a diventare duro e provò a prenderlo tutto in bocca aggrappandosi al mio sedere ed io la aiutati prendendole la testa e facendole ingoiare tutto il mio pene fino a farla quasi soffocare dissi al mio amico di scoparle la figa senza pietà ed egli prese e si calò tutto e dopo esserselo segato da solo cominciò a penetrarla ma il buchino era piccolo e ci volle un pochino per farlo entrare bene e farlo adattare ad un cazzo vero e proprio. Appena provò ad entrare dentro la sua fighetta stretta e calda, lei voleva urlare ma io le presi la testa e gliela portai sulla mia cappella e glielo infilai in bocca e cominciai a scoparla fino a far gocciolare dalla sua bocca tanta saliva da finire sul pavimento, fino a quando non si abituò al cazzo del mio compagno. Le tolsi il cazzo e lei riprese fiato e cominciò a godere da matta implorando di fermarci perché voleva strillare e aveva paura che ci scoprissero
– Vi prego…basta..sto godendo troppo…non riesco a trattenermi…sto impazzendo..se ci scoprono sono guai..basta – disse la ragazza
– – smettila che vuoi che continuiamo a scoparti vero? – e le toccai il clitoride premendolo e facendole succhiare le dita sporche della sua eccitazione e feci smettere il mio amico, la feci mettere a pecorina con il mio amico sotto di lei che le scopava la figa facendola cavalcare e muovendosi insieme a lei mentre mi facevo leccare e succhiare le palle dure e piene mentre mi masturbava, ad un certo punto me ne andai dietro, mi inginocchiai e cominciai a leccarle il buchino del suo culo e usando le dita per allargarlo, usando anche i pollici in contemporanea e le dissi di prepararsi al peggio
– – non entrare, non ci può stare subito nel mio culo, non l ho mai masturbato- disse lei mentre delicatamente emetteva gridolini sempre più forti
Io non me ne curai e lo penetrai di colpo fino a farla urlare e vidi che si morse il labbro e un pochino piangeva; me ne sbattei anche di questo, la martellai fino a farle sentire le mie palle sbattere contro il suo culetto e sculacciandola a volte, sentendo i suoi gridi di piacere molto forti.
-Non ti pare urli un po’ troppo la signorina? Perché non la fai stare zitta? – mi domandò l’altro ragazzo
Io raccolsi da terra le sue mutandine bagnate, gliele infilai nella bocca e intimorendola le dissi che se sputava quelle mutandine le avrei fatte vedere a tutti e ripresi a scoparla come si fa con una cavalla vogliosa prendendole le braccia e bloccandole, la scopammo in una doppia per almeno dieci minuti sempre con lo stesso ritmo, sentendo comunque il suo godere fin quando non decisi di scopare la sua fighetta, alzandomi e facendola mettere a novanta sul banco e penetrandola a fondo dopo averle strusciato il cazzo su tutta la fighetta e il mio amico prese la sua biancheria, gliela tolse dalla bocca e fotografò la scena e poi lanciò le sue mutandine dalla finestra e infilò il suo cazzo nella bocca e se lo fece succhiare.
-Hai visto che alla zoccoletta piace il cazzo ? che dici ora possiamo scoparcela quando vogliamo, tu sei d’accordo ? – dissi ridendo e aumentando il ritmo dei miei colpi e lei fece un timido si e riprese a succhiare ed il mio amico non soddisfatto si girò e si piegò e mentre lei gli faceva una sega le ordinò di leccargli il sedere e lei rifiutò all’inizio ma io le presi la testa e gliela spinsi e lei lo leccò come se fosse gustoso.
Io continuai a scoparla sempre di più fino al punto che aggrappandomi ai suoi fianchi, la picconai con colpi veloci e a fondo finché lei venne e si accasciò per terra stremata. La prendemmo e la rimettemmo a novanta ma sulla cattedra stavolta e a turno le scopammo il culo mentre lei urlava di piacere e venimmo dentro di lei con tutto lo sperma che gocciolava.
-Brava la nostra zoccoletta, ricordati che ora possiamo scoparti quando vogliamo – disse il mio amico mentre ci rivestivamo
– Non una sola parola o la foto sarà pubblicata- aggiunsi
– Va bene, farò come dite voi, ma voi dovete scoparmi sempre, deve rimanere tra noi – rispose lei e ci guardammo in faccia il mio amico e sorridemmo.
Da quel giorno la scopammo spesso finché non si trasferì dopo gli esami, ma delle altre trombate ne parleremo la prossima volta…
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono