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Orgia

La vera me stessa

By 5 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Era tardi, siamo usciti dalla discoteca su di giri.
Fuori nel parcheggio faceva freddo ma Gianni era caldo e non ha sentito ragioni,
voleva fare sesso, mi ha sbattuta sul cofano dell’auto e mi ha scopata,
all’inizio non volevo, c’erano ragazzi che uscivano dalla discoteca
che ci avrebbero visto, ma poi mi sono eccitata e non c’ ho pensato.
Ma a pancia in sotto sul cofano mentre godevo
dal vetro dell’auto mi sono accorta che ci stavano guardando,
dapprima qualche ragazzo e poi diventarono dieci forse di più,
non lo so quanti fossero, ma il fatto che mi guardassero li mezza nuda
eccitata ed esposta mi rendeva ancora più porca.
Lui ancora non si era reso conto di niente e quando gli dissi che glielo volevo prendere in bocca
ne fu felice, mi inchinai ai suoi piedi, tenendo le gambe aperte,
così che si vedesse che mi stavo toccando,
lo presi in bocca tutto poi lo succhiai
dalla base alla cappella, poi le palle e di nuovo tutto fino in fondo,
lo succhiai per bene e mi feci venire sul seno dopo aver aperto un pò la camicetta.
Lui tornò in macchina per pulirsi io mi pulii li di fuori davanti a tutti,
non passò molto che si addormentò li dietro al volante.
Io mi guardai intorno, aprii del tutto la camicia la tolsi e alzata la gonna mi sedetti sul cofano;
non dovetti nemmeno allargare le gambe, avevano già capito, si avvicinò il primo e senza tanti preamboli
si tirò fuori il cazzo già duro e grosso e tirandomi le gambe mi buttò giù
sul cofano e mi penetrò con forza,
arrivò anche qualcun’altro, si misero intorno a noi,
cominciarono a tirarlo fuori pian piano tutti quanti,
qualcuno me lo mise in bocca e qualcun’altro tra le mani,
ero circondata di cazzi e toccata da mani sconosciute,
bagnata all’inverosimile e felice di farli godere tutti,
ero al centro delle loro attenzioni, delle loro voglie
come nei miei sogni erotici, che non avevo mai avuto il coraggio di realizzare.
Mi sentivo troia, ed ero la loro troia.
Qualcuno mi sollevò si mise sul cofano dell’auto e mi mise su di lui,
non lo vidi era alle mie spalle, qualcuno mi infilò un paio di dita nel culo
e poi sentìì il cazzo grosso e duro dentro e poi dopo poco un’altro nella
A quel punto cominciai ad urlare di godimento e di dolore,
non mi importava più di cercare di non svegliare Gianni
nè di altro volevo urlare mostrare me stessa, la vera Selvaggia,
la vera troia.
Erano tutti intorno a me dentro di me,intorno si era formata la fila per scoparmi,
per usarmi. Qualcuno prese a schiaffeggiarmi prima il culo poi le chiappe e infine il viso.
Quando mi misi a cavalcare qualcuno e guardai nella macchina vidi che Gianni si stava svegliando, spalancò gli occhi e
mi guardò allibito, non so se capì di non essere riuscito a cambiarmi di non essere riuscito a tarparmi le ali,
o se pensò di stare ancora sognando, fatto sta che non mi fermai e gli mostrai la miglior troia che avesse mai visto.
Li scopai tutti, li feci godere tutti, ero sudata e sporca, ma non solo fuori, presi la mia borsa
salutai Gianni e mi diressi verso casa, ignorata da tutti quelli che mi ero scopata, che erano occupati a rivestirsi
e a pulirsi, solo Gianni mi guardò allontanare, ma non disse niente.
Forse avevo scelto un modo un pò brutale per farmi lasciare ma finalmente c’ero riuscita,
ero libera.

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