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OrgiaRacconti Cuckold

Le ripetizioni di latino a casa della Prof.

By 5 Marzo 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Giovanna è una donna di una piccola cittadina di provincia laziale, prossima alle 56 primavere, moglie, madre di due bambine, ormai donne fatte, e professoressa di italiano e latino presso un liceo del capoluogo. Moglie e madre devote, tutta casa e lavoro, ha da tempo suo malgrado scoperto dei tradimenti del marito Saverio, di 3 anni più grande di lei, anche lui professore, che va da anni correndo appresso alle ragazzine poco più che ventenni che, a suo dire, lo fanno sentire vivo. Erano passati due anni circa dall’ultima volta che lo aveva scoperto in casa sua con una delle sue ultime conquiste. Quel giorno, rientrando a casa prima di quanto Saverio prevedesse, di ritorno da una gita scolastica cui aveva dovuto partecipare in quanto docente responsabile, scoprì il marito tra le braccia di un’altra donna, intento a fare sesso proprio nel loro letto matrimoniale. Le grida di Giovanna furono udite in tutto il quartiere, ed il desiderio di lasciare il marito, chiedere divorzio e alimenti fu grande, ma il senso di responsabilità nei confronti della famiglia e delle figlie soprattutto, ebbero il sopravvento. Pur di salvare il salvabile e tenere unita la famiglia, Giovanna passò sopra i tradimenti del marito. Tuttavia da quell giorno in poi non premise più a Saverio di sfiorarla neanche con un ditto, tra i due sessualmente non c’era più nulla. Lei sapeva che il marito continuava a tradirla, ma come aveva avuto a dirgli, per lei l’importante, qualora volesse tradirla, era che lo facesse almeno con discrezione, senza rovinare ulteriormente la reputazione della famiglia. Insomma Saverio era libero di continuare ad appagare i propri impulse, a patto che la cosa non divenisse di dominio pubblico e che la moglie Giovanna non lo sorprendesse nuovamente, come già accaduto. ‘Porta le tue troie dove vuoi, ma non in casa mia’ aveva lei sentenziato. Mentre Saverio, dunque, continuava a divertirsi, erano ormai anni che Giovanna non aveva rapporti con l’altro sesso. La sua unica fonte di piacere restava qualche sporadico ditalino che nel segreto della doccia si concedeva di tanto in tanto. Con sua sorpresa, oggetto della sua fantasia, mentre si masturbava, erano i corpi sudati ed eccitati che aveva trovato davanti ai suoi occhi quando aveva sorpreso Saverio a letto con una sconosciuta giovanissima. Giovanna era invidiosa di tutte quelle ventenni che il marito si portava a letto, con i loro corpi ancora perfetti, le tette e il culo sodi, mentre lei era sul viale del tramonto. Eppure, per una donna della sua età, conservava ancora un fisico piacevole, sebbene lo nascondesse sotto vestiti da signora più anziana, con una terza abbondante, un culo non più sodo come un tempo, ma non grasso, e ancora con le curve al posto loro e delle gambe perfette, prive di rughe. Le coetanee ed anche donne più giovani invidiavano la sua forma fisica. Al mare in costume, sebbene non più bikini, ma pezzo unico, faceva la sua bella figura. E anche a scuola riscuoteva un certo successo tra i ragazzini dagli ormoni fuori controllo che I cui sguardi spesso si insinuavano nelle scollature dei suoi maglioni, e tra le curve del suo seno. L’idea che qualche giovane rampante di appena 18 anni potesse eccitarsi cercando di sbirciarle le tette, la faceva sorridere ma anche sentire felice e desiderata. Ma a differenza del marito Saverio, non aveva mai osato spingersi oltre e concedersi a nuove avventure sessuali. Sebbene le amiche, consapevoli della realtà dei fatti del matrimonio fallimentare di Giovanna, le consigliassero di darsi una mossa e di concedersi nuove avventure prima che fosse troppo tardi e che il suo fiore appassisse definitivamente. Ma sebbene il desiderio di tornare a provare intensi piaceri quasi del tutto dimenticati, fosse forte, non era riuscita ancora a fare il grande passo. Un giorno sulla via di casa, fermatasi al tabacchino di fiducia per affrancare della posta da spedire, ebbe l’impressione di udire delle risatine alle sue spalle, da parte dei presenti, specie mentre si avviava all’uscita. Il peggio fu constatare che ridevano di lei anche a scuola, e nei bagni trovò una scritta che non avrebbe mai voluto leggere: ‘Prof. Giovanna=frigida cornuta’.

Umiliata tornò a casa trattenendo a malapena le lacrime mentre era al volante della sua auto e cercando di non darla a vedere a casa alle figlie. Il marito invece neanche tornò a casa a dormire, come accadeva sempre più spesso negli ultimi anni.

Quella notte non chiuse troppo occhio, e al mattino era determinate a cambiare la sua vita e a diventare una donna nuova, completamente diversa da prima. E sopra ogni cosa, il suo desiderio era quello di infliggere al marito, la stessa umiliazione che aveva dovuto subire lei.

Mentre era alla guida per recarsi a lavoro, invio un sms al marito: ‘ho bisogno di scopare, oggi alle 16:00, a casa nostra, le nostre figlie non ci sono. Fai il tuo dovere e vieni a sbattermi’. Dopo nemmeno un minute Saverio rispose: ‘era ora che ti decidessi, se sei ancora in grado di tirarmelo su, vengo e di scopo da cagna quale sei. a dopo’. Giovanna rispose: ‘tu vieni, vedrai che il tuo pene sarà più in tiro che mai, ho in serbo qualosa di speciale’. E lui: ‘sono proprio curioso. Accetto la sfida, a oggi pomeriggio.

Giovanna aveva in mente qualcosa di perverso per far scontare al marito, anni e anni di umiliazioni subite. Quel pomeriggio come di consueto I mercoledì, alle 15:00, Giovanna riceveva a casa due studenti dell’ultimo anno per delle lezioni di ripetizione di latino. I due, come molti altri in classe, spesso lanciavano occhiate al prosperoso seno dell’insegnante durante le lezioni, e Giovanna se ne era accorta da tempo, senza dare peso però alla cosa, licenziandola come normale consuetudine della guerra ormonale che un 18enne si porta dentro.

Quel pomeriggio era intenzionata a stupire tutti, sé per prima, gli student e il marito. Approfittando dell’assenza delle figlie, si vesti in manierà più provocante del solito, indossando persino gli autoreggenti che non portava da anni, una gonna più corta rispetto ai vestiti casti che usava portare in classe e una camicia bianca piuttosto trasparente, senza reggiseno, lasciando volutamente i primi bottoni aperti, a mettere in evidenza le rotondità di quel magnifico seno su cui I maschietti di classe come del resto anche i colleghi professori avevano a lungo fantasticato.

I ragazzi, Luca e Mauro, al loro arrivo, quando vennero accolti da Giovanna vestita in maniera così provocante e truccata anche diversamente, con un rossetto rosso fuoco, furono subito in soggezione, si guardavano e la osservavanon con sguardi tra l’imbarazzo e l’eccitato. Giovanna tuttavia cercò di comportarsi nel modo più natural possibile. Li invitò a sedere al tavolo ed iniziò la lezione. Era intenzionata a giocare come il gatto col topo e preparare le due prede per l’arrivo del marito.

Di lì a poco l’atmosfera si surriscaldò oltrmodo: alzatasi dal tavolo, Giovanna si incammino verso la libreria accanto, e con la scusa di prendere il dizionario di latino dallo scaffale ultimo in basso della libreria, si chino dando le spalle ai due ragazzi e tirando leggermente sù la gonna, quel tanto che bastava per lasciare in parte scoperte le natiche, e affinchè i due potessero intravedere gli autoreggenti. A bella posta, rimase in quella posa per diversi secondi, prima di rialzarsi e ricomporsi. I due student erano in estasi e a tutto pensavano meno che alla versione di latino che avevano davanti sul tavolo. Sentivano i loro peni esplodere chiusi nelle mutande e fantasticavano su come trombarsi quella gran maiala della Professoressa Giovanna che li provocava. Intanto Giovanna, uscita dalla stanza, si era allontanata per prendere da bere in cucina, mentre Luca e Mauro si scambiavano sottovoce commenti piccanti sulle curve della Prof. e si interrogavano su cosa davvero volesse da loro. Tornata Giovanna, portò con se dei bicchieri e una bottiglia d’acqua per sè e per i ragazzi, verso a tutti da bere, e quando stave per sorseggiare dal suo bicchiere, si rovesciò intenzionalmente tutta l’acqua addosso sul suo décolleté’la camicia già trasparente, non lasciava più spazio all’immaginazione, le tette di Giovanna e I capezzoli erano lì in bella mostra sotto gli occhi di Luca e Mauro che li fissavano increduli ed eccitatissimi. ‘Che distratta che sono. Perdonatemi! Sono completamente bagnata” e così dicendo iniziò bottone per bottone ad aprirsi la camicetta davanti ai due studenti restando cone a seno nudo al loro cospetto. ‘Non vi dispiace se proseguiamo la lezione così, vero ?’. I due erano immobili, e rossi in viso. Giovanna li osservò e poi, platealmente prese un quaderno e lo gettò in terra sotto al tavolo. ‘Ops, è cascato qualcosa’ e così dicendo scomparve anche lei sotto.

Quando Saverio entrò in casa, notò all’ingresso i cappotti degli studenti. ‘questa troia me l’ha fatta solo credere’ disse tra sè e sè, ricordando delle lezioni di ripetizione che la moglie dava a casa, ed infatti a conferma di ciò, la porta dello studio era chiusa come sempre, quando c’erano gli studenti in casa per la lezione. Eppure questa volta qualcosa era diverso, non udiva la moglie parlare ad alta voce per spiegare ai ragazzi la versione di latino, e cercando di ascoltare meglio riusciva a percepire solo alcuni bisbigli. Per meglio origliare, si avvicino alla porta dello studio, che con sua sorpresa scoprì non essere del tutto chiusa ma solo accostata, e ebbe la sensazione che si trattasse più di gemiti di piacere. Una strana sensazione e brividi attraversarono la sua schiena. Tolse le scarpe per non far rumore e lentamente apprì la porta quanto bastasse per poter sbirciare all’interno della stanza. Sembrava tutto normale, il divano al suo posto, la scrivania, la television, quindi il tavolo ma la sedia, ancora scanzata dove solitamente sedeva Giovanna era vuota. Spinse ancora un po’ la porta per sbirciare meglio e lo spettacolo che si rivelò ai suoi occhi era da lasciar a bocca aperta: Giovanna china sotto il tavolo intenta succhiare il cazzo di uno degli studenti che godeva ad occhi chiusi e nuca abbandonata sullo schienale della sedia, mentre con una mano segava il cazzo dell’altro ragazzo. Saverio era sconvolto, mai e poi mai avrebbe immaginato che sua moglie potesse spingersi a tanto, non credeva che ne fosse capace, e sebbene la tradisse da anni e non avesse con lei alcun tipo di rapporto da tempo, vederla adesso concedersi ad altri, gli creava un senso di gelosia che non credeva più avere nei suoi confronti. Avrebbe voluto entrare per sorprenderli e spaccare la testa agli studenti prima e alla moglie poi, ma con sua sorpresa la situazione lo stava eccitando non poco, il suo pene stave prendendo consistenza, e forte era in lui la curiosità di vedere fin dove Giovanna era capace di spingersi. Restò fermo sull’uscio della porta ad origliare e spiare i tre intenti a godere.

‘ah si, non resisto, vengoo’ urlò Luca, che scaricò un fiotto di sborra sul seno di Giovanna, contorcendosi dal piacere sulla sedia, e restando lì seduto sopraffatto dal piacere. Quanto a Giovanna non aveva alcuna intenzione di fermarsi proprio ora, e tornata in piedi prese Mauro per la felpa, lo fece alzare dalla sedia con le brache ancora calate e lo portò sul divano. Lo fece sedere, mentre lei si chino nuovamente tra le sue gambe e prese a spompinare anche lui. Saverio da dietro la porta poteva ammirare il culo della moglie e la sua fessura bagnatissima. Non riusci a trattenersi oltre alla vista di tanto ben di Dio e liberato il suo cazzo prese a masturbarsi. Non aveva desiderato tanto sua moglie da nemmeno ricordava più quanto tempo. Giovanna era ormai un fuoco e voleva essere chiavata, e così si alzo da terra e si impalò sul cazzo di Mauro e cominciò a cavalcarlo a ritmo crescente. Era eccitatissima e I suoi sospiri si facevano sempre più intensi fino a diventare dei gridolini di piacere ad ogni colpo assestatole da Mauro che si era intanto aggrappato alle sue grosse mammelle che pendevano sul volto dello studente. ‘Dimmi, che desideravi da tempo poter mettere il tuo viso tra le mie tette, dimmelo’ disse Giovanna a Mauro. ‘Si Prof., sei una vacca, e io non desideravo altro che affogare la mia faccia tra le tue tette e leccarle tutte’. A queste parole Giovanna intensifico ancor di più il ritmo della sua cavalcata ed era prossima a godere.

Anche Saverio stave godendo come non mai, ma non voleva più essere solo spettatore, voleva partecipare attivamente a quel gioco libidinoso. In punta di piedi entrò nella stanza e si andò a posizionare dietro a Giovanna che continuava a scopare Mauro. Portò la sua cappella tra le natiche della moglie e con un colpo infilo il suo pene nel retto di Giovanna assestandole un paio di colpi prima di riversare una copiosa sborrata nel suo intestino. A sua volta Giovanna venne urlando tra i suoi due amanti e Mauro raggiunto l’orgasmo, riempì il ventre della Professoressa di sperma. Per ultimo Luca, che aveva ripreso a masturbarsi si avvicinò ai tre sul divano, ed afferrata Giovanna per la testa la costrinse a prenderglielo nuovamente in bocca per scaricare la sua seconda razione di sborra.

Oggi, Saverio e Giovanna hanno divorziato e di tanto in tanto sono partner sessuali, anche in compagnia di altri partecipanti.

Luca e Mauro hanno conseguito la maturità con il Massimo dei voti.

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