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Orgia

L’esclusa

By 22 Ottobre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Carla, sono una cinquantenne brianzola, impiegata come segretaria in una grossa impresa di servizi, il mio compito e tenere in ordine la contabilità e prendere gli appuntamenti per i dirigenti della mia impresa.

Sono sposata da venti anni con mio marito mirco, non abbiamo figli, la nostra vita è normalissima, lui lavora come meccanico, non ci lamentiamo di niente, anche la nostra vita sessuale è ordinaria.

Dicevo del mio lavoro, sono ubicata in una stanza molto grande posta un po’ prima di quella del dirigente generale, un giovane quarantenne biondo, fisico palestrato tutto da magiare che è sempre stato oggetto di fantasie da tutte le dipendenti, insomma un uomo bello, ricco e affascinante, ma anche di potere.

Veniamo a me, io sono alta 1.65 capelli lunghi castani, seno una terza scarsa, mostro tutti i segni dell’età e cmq non sono mai stata una gran figa, non ho mai avuto nemmeno in mente grossi grilli, eppure ad un certo momento qualcosa è cambiato e sono qui a raccontarvelo.

Dicevo della mia ubicazione, ho un ufficio posto appena prima di quello del dirigente generale, lui deve passare dal mio ufficio per raggiungere il suo, tuttavia non sono proprio la sua segretaria, anche se svolgo questa mansione non sono la segretaria di un dirigente in particolare, diciamo che mi occupo un po’ di tutti e a volte svolgo altre faccende che mi comandano di fare (posta, agenzie varie) rispondo al telefono e do informazioni, insomma quello che capita. Con gli anni sono diventata punto di riferimento per molti perché so fare molto bene il mio lavoro e quello che mi viene ordinato lo eseguo alla perfezione.

Ogni dirigente ha poi una sorta di segretario/a personale del quale non capisco la funzione visto che il lavoro lo faccio tutto io, in realtà negli anni ho capito la funzione di questi figuri, che siedono nella stessa stanza dei dirigenti, in pratica se li scopano!

Esatto!! Il direttore generale che è quello che osservo + da vicino, prende segretarie a contratto e le cambia ogni sei mesi, sono sempre tutte bellissime e quando mi è capitato di confrontarmi con loro sul lavoro mi accorgo che sono meno di zero! Insomma le solite tettone da scoparsi, in questo la mia azienda che è ad alti livelli…diciamo che non eccelle.

Tutti sanno della mia validità ma mai NESSUN dirigente ha mai chiesto di avermi come sua segretaria personale, questo mi ha fatto piacere perché non mi va di essere sfruttata sessualmente e poi penso che senza di me molte cose andrebbero a puttane in questa azienda.

Tra colleghi sono argomenti di ogni giorno le nuove e fiammanti segretarie che si avvicendano, guadagnano circa 1000 euro al mese solo per fare il mestiere più antico del mondo, inoltre recentemente la cosa non conosce più distinzioni di genere, infatti, anche le dirigenti donne cominciano a fare come gli uomini e prendono giovanotti simpatici e spigliati dai quali si fanno leccare la figa e i piedi per ore.

Tutto sommato questo ambiente di lavoro non mi ha dato mai fastidio poiché io come dicevo sono in una stanza a se stante e infine mi importa solo del mio lavoro.

Tuttavia lo scorso mese di luglio è successa una cosa strana, il direttore ha preso una nuova segretaria, come sempre bellissima e per la prima volta da quando lavoro li ho sentito urla e mugolii, una cosa veramente imbarazzante, evidentemente questa nuova segretaria è esibizionista o non so cos’altro.

Io sono una tipa riservata, non mi impiccio dei fatti degli altri, ma capirete bene che stare gran parte dell’orario di lavoro a sentire mugolii e gemiti di piacere ha cominciato a farmi incuriosire non molto, quindi nei mesi che sono trascorsi cercavo di capirne di più, a volte bussavo a sorpresa per cercare di capire come avrebbero reagito o magari passavo “per errore” una telefonata e interrompevo i loro amplessi.

Però nonostante ciò non riuscivo a sapere molto di quello che accadeva la dentro.

Tuttavia cominciò a succedere una cosa strana, a giro a giro il direttore mi mandava a chiamare diverse impiegate che tratteneva diverse ore insieme alla segretaria, a volte una, a volte due, dirigenti, quadri, perfino donne delle pulizie, non osavo immaginare che cosa doveva succedere in quella stanza.

Poi fu la volta dei maschi, venivano chiamati ed entravano a divertirsi anche loro, le urla e i gemiti divennero pane quotidiano per me.

Notavo sempre che le donne che convocavo per conto suo si presentavano sempre in tiro, mini vertiginose e spesso non avevano le mutandine, io lo vedevo perché prima di entrare nella stanza facevano sempre anticamera, erano sempre molto contente evidentemente non era solo un capriccio del direttore.

Le cose andarono avanti per mesi e piano piano cominciai ad essere depressa: li si divertivano tutti tranne me, cominciai a sentirmi esclusa!! Nessuno faceva parola di quello che succedeva li dentro, nessuno commentava più niente, poiché era in qualche modo coinvolto, solo io rimanevo estranea a queste ammucchiate selvagge, la cosa mi faceva piacere perché non avrei voluto tradire mio marito, ma voi pensate per 7 ore al giorno sapersi completamente esclusa dai colleghi era una cosa brutta e quindi cominciai a sentirmi emarginata,  per la mia età e per il mio fisico, ogni tanto mi masturbavo sentendo le grida di piacere che si levavano dalla stanza e mi cominciò a venire una voglia matta.

Un giorno capitò una grande occasione, il direttore doveva andare ad una riunione fuori azienda e non c’era la sua segretaria allora dopo avermi fatto chiamare diverse persone stabilì che io dovevo andare con lui.

In macchina gli dissi:

Io: sa direttore, per me è un onore poterla oggi accompagnare a questa riunione, se solo lo avessi saputo un po’ prima mi sarei truccata un po’!

Lui: non ti preoccupare Carla

Io: sa signor direttore…vorrei approfittare di questo momento di relativa tranquillità per parlare di una co…cosa…per me importante…

Lui: dimmi tutto

Io: sa, io lavoro nella stanza accanto la sua e….e …vede non ho potuto fare a meno di notare che negli ultimi mesi sono cambiate alcune co…cose….

La tensione saliva, sudavo freddo ma pensavo che questo era il momento giusto per affrontare il discorso, ora o mai più, anche a costo del licenziamento.

Lui disse, senza scomporsi minimamente: a cosa ti riferisci di preciso?

Io: beh…sa…all’attività che c’è nel suo studio…non può negare che c’è un gran via vai di belle donne e uomini e che li si faccia del sesso…

Ecco l’avevo detto! Mi sentivo mille chili meno, ormai avevo fatto quel che si doveva fare!

Lui rispose: ritieni che io non possa fare sesso con chi voglio nel mio ufficio, della mia azienda di cui sono direttore generale e padrone?!

Io: no no signor direttore non mi fraintenda…

Lui:  credo tu abbia violato la mia privacy…

A questo punto mi incazzai e dissi: per la verità non ho violato un bel niente visto che sono costretta a lavorare tra urla e orgasmi multipli….credo di avere il diritto di sapere!

Lui: si , hai ragione, nessuna violazione, ecco cosa succede mi piace fare il padrone, convoco chi mi pare e mi faccio leccare l’uccello, me lo faccio succhiare, lo schiaffo nel culo di donne e uomini, poi alla fine allungo qualcosa, tipo 200 euro a chi si è dimostrato servizievole, mi piace l’aspetto del comando nel sesso, sono un padrone, sono il padrone di tutto!!!

Io: ah ecco…lo avevo immaginato….

Lui: effettivamente non avevo tenuto in conto che a te questa cosa potrebbe infastidirti visto che lavori accanto al mio ufficio, però da domani ovviamo a ciò, ti trasferisci dall’altro lato del piano così non dovrai sentire più niente. È deciso!.

A questo punto mi sentii presa in contropiede…in realtà io volevo quel posto privilegiato per sentire di tutto e per sditalinarmi fino a sentirmi male…non volevo andarmene, aveva frainteso lui allora….provai a completare la frittata

Io: signor direttore io sono grata del posto che occupo, sono contenta di sentire le urla e i mugolii, la prego mi faccia rimanere e perdoni la mia impudenza….

A questo punto pensai che potevo calare l’asso….tanto ormai fatto trenta…

Io: anzi signor direttore…vorrei poterle essere utile anche io in qualche modo….

A questa frase scoppiò in una fragorosa risata e disse

Lui: ma pensa te!!! Io pensavo di essere nella merda e che magari ti volevi rivolgere ai sindacati e invece anche tu vuoi leccare il mio cazzo!!! Allucinante!!! È proprio vero siete tutte troie….

Io: no direttore, non fraintenda, io non voglio nulla, niente denaro, voglio solo essere la sua umile cagna quando lo vorrà e fare tutto quello che vuole….

Lui:  sai perché non ti avevo mai coinvolta?

Io: no, signor direttore, per il mio fisico…sono brutta? Perché sono sposata?

Lui: ma no, sono tutte sposate e non sei brutta per niente, non ti avevo coinvolta perché sei una persona molto pulita e so anche innamorata del marito, la classica persona a cui queste cose non si devono chiedere, evidentemente mi sbagliavo, anche tu brami di farti rompere la fighetta da me! Cmq sia chiara una cosa:  tu farai quello che voglio io sempre e comunque, pena il licenziamento! Ci stai? Guarda che stai facendo un contratto !

Io: si padrone, tutto quello che vorrà!

Da quel momento ebbi la possibilità di assistere a tutto quello che succedeva la dentro, ho visto donne succhiare il cazzo come non credevo fosse possibile, altre farsi pisciare sopra, altre ancora farsi sfondare e cmq sempre lui il protagonista di tutto, per farmi pagare la mia impudenza nel parlargli, ha studiato un ruolo assurdo per me, mi fa pulire con la lingua le secrezioni che lasciano gli altri e il mio privilegio consiste solo nel fatto che, prima di rimetterlo nei pantaloni, glielo pulisco io con la lingua ma mi piace molto, lui è il mio padrone e io la sua schiava.

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