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OrgiaTrio

Quattro amici

By 4 Dicembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano quattro amici: Paolo, Antonio, Loredana e Tiziana. Erano uniti da una comune passione: l’erotismo. Vivevano questa dimensione della vita con allegria, spensieratezza, senza falsi pudori ma anche senza ossessioni, in modo sano insomma. Erano piuttosto diversi tra di loro, sia fisicamente che psicologicamente.

Paolo era indubbiamente il leader del gruppo: non alto di statura, ma proporzionato, piuttosto atletico e agile. Sempre in movimento, gli occhi vivaci e penetranti, aveva sempre lui le idee piu’ brillanti e conduceva il gioco, a cui i suoi amici partecipavano con entusiasmo. Amava piu’ di “testa” che di corpo. Cercava e creava le situazioni piu’ eccitanti, e i preliminari, il gioco erotico era l’aspetto per lui piu’ importante. Il godimento  finale  era solo il momento conclusivo di tutto il gioco precedente, la conclusione logica. Spesso per lui era piu’ importante far godere che godere lui stesso. Il mondo femminile lo affascinava, non solo dal punto di vista fisico, ma anche e soprattutto per gli aspetti psicologici e puramente estetici. Una donna che alzava le braccia per aggiustarsi il fermaglio nei capelli lo affascinava quanto e piu’ di una donna che si spogliava per lui. Gli piaceva anche molto guardare i suoi amici fare l’amore, soprattutto se era lui che aveva scatenato il gioco erotico.

Antonio era il classico “latin lover”. Era bellissimo, alto, muscoloso, con un membro di proporzioni notevoli, e lo usava con una frequenza impressionante. Qualsiasi donna andava bene per lui, e le donne lo adoravano. Era instancabile quando faceva l’amore, ma al contrario di Paolo l’importante era mettere il suo pene in un qualche orifizio femminile, il resto non contava. Insomma, il classico stallone con poco cervello e molti muscoli.

Anche le due donne erano molto diverse. Loredana era una bellissima ragazza, con una carnagione chiara come il latte, curatissima nel vestire e nel truccarsi. Non alta, ma molto proporzionata, un visetto delicato, capelli biondi a caschetto, un seno vistoso ma non esagerato, un culetto rotondo e un po’ sporgente. Era tutta morbida, la consistenza della sua pelle delicatissima (sempre poco sole, protezione 30) era meravigliosa, si poteva accarezzare per ore e averne ancora voglia. Quando faceva l’amore si dedicava al suo uomo con una dedizione e una cura fuori dell’ordinario. Spesso iniziava con il leccare il pene, ingoiandolo di tanto in tanto, facendolo roteare nella sua bocca morbida e delicata. Poi lo accarezzava, lo leccava di nuovo, da sotto in su e da sopra in giu’, fino ad arrivare ai testicoli che non tralasciava di titillare anche di ingoiare, facendo ben attenzione a non far male al proprietario. Ben presto portava il suo partner sulla soglia dell’orgasmo. Ma aveva una sensibilita’ notevole, e non voleva far finire tutto troppo presto. Quindi lo stringeva forte, per diminuire temporaneamente l’eccitazione, poi se lo sfregava tra i seni morbidissimi ma consistenti, titillando contemporaneamente i capezzoli sensibilissimi. In genere le piaceva condurre il gioco;  i maschi erano soggiogati dalla sua abilita’ amatoria, e si lasciavano fare. Ma ad un certo punto Loredana faceva capire che era il momento di penetrarla, e allora lasciava l’iniziativa all’uomo. E man mano che il pene entrava e usciva dalla sua vagina  lei iniziava ad entrare in un “mondo a parte”, perdeva la cognizione del posto dove stava e di chi gli stesse accanto. Il respiro diventava corto, ansimante, piccoli gridi uscivano dalla sua bocca, i suoi fianchi agevolavano la penetrazione e il movimento di va’ e vieni del pene. Finche’ entrava letteralmente “in trance”, urlava il suo piacere e poi giaceva come priva di sensi per diversi minuti. All’inizio i suoi partners si preoccupavano, pensando ad un attacco di cuore, ma poi Loredana a poco a poco riprendeva coscienza, sorrideva e tornava nel mondo dei vivi, spossata ma felice.

Tiziana si poteva dire che era il contrario di Loredana. Piuttosto alta, magra, muscolosa, con tratti mascolini e piglio volitivo. Era chiaramente bisex, e nutriva nei confronti di Loredana un sentimento di protezione ma anche di desiderio. La femminilita’ di Loredana la attirava, e spesso le due donne si amavano per ore, con Tiziana che ovviamente recitava la parte del maschio. E Loredana si dedicava a lei come faceva con gli uomini,leccandola e baciandola su tutto il corpo. Iniziava dai seni, che Tiziana aveva piuttosto sviluppati ma molto sodi e tonici. Gli piaceva soffermarsi sui capezzoli, che ben presto diventavano duri e sporgenti come il marmo. Con loro Loredana  si comportava come se fossero dei piccoli peni, accarezzandoli con i sui seni morbidi, facendoli sparire nella sua bocca e tormentandoli con piccoli morsetti. Tiziana impazziva, perche’ aveva una sensibilita’ spiccata proprio sui seni, e quelle lunghe carezze e baci la facevano impazzire. Poi Loedana iniziava a mangiare letteralmente la vagina di Tiziana, leccandola in tutte le pieghe piu’ riposte.  Tiziana arrivava quindi ad un orgasmo sconvolgente: urlava a voce altissima, e schizzava liquidi umorali con una violenza ed una intensita’ paragonabili all’eiaculazione di un uomo. Ma Tiziana, come detto, era  bisex, ed amava farsi penetrare in tutti i modi e in tutte le maniere. Assistere ad un incontro tra lei ed Antonio era come assistere ad un incontro di lotta greco romana: rotolavano avvinghiati, si mordevano, si penetravano, si mangiavano a vicenda, ma invariabilmente Tiziana finiva impalata dal pene di Antonio, o nella figa o nel culo, finche’  tutti e due eiaculavano con urla bestiali.

Questi sono i nostri quattro amici. I loro incontri sono sempre affascinanti e pieni di erotismo, ma con quattro regole fondamentali:

1) nessuna violenza ne’ fisica ne’ psicologica

2) nessuna costrizione: in qualsiasi momento ognuno poteva tirarsi indietro se il gioco non gli piaceva, senza che questo avesse poi conseguenze negative sul loro rapporto

3) massima sincerita’

4) nessuna gelosia reciproca

Nei capitoli che seguono vi racconteremo alcuni episodi della loro amicizia, ovviamente i piu’ piccanti.

Erano a casa di Loredana e giocavano a “strip poker”. Ovviamente le piu’ svestite erano le due ragazze: Loredana era rimasta in slip, tee-shirt aderente e reggi-seno. Tiziana aveva ancora i pantaloni (raramente si era vista Tiziana con una gonna), ma le sue curve superiori erano coperte (si fa per dire) solo da un reggiseno piuttosto ridotto. Antonio era in pantaloni e a torso nudo, il che sicuramente gli donava e attirava gli sguardi delle due ragazze. Paolo era ovviamente il piu’ vestito: portava ancora pantaloni e camicia. Al giro successivo partirono anche i pantaloni di Tiziana, che esibiva quindi in paio di slip bianchi molto ridotti, quasi un perizoma. Le sue gambe affusolate, dal cavallo aperto, erano un piacere allo sguardo, e davano risalto al suo lato femminile. Si stavano avvicinando alla resa dei conti. Le regole erano semplici: chi aveva il punto piu’ basso era alla merce’ di chi vinceva la mano, che decideva l’indumento da far volare. Chi poi perdeva per cinque volte doveva fare una penitenza.  Loredana ed Antonio erano a tre, Tiziana a quattro risultati negativi, Paolo a due. La mano successiva vide questo risultato: paolo poker di donne (neanche a farlo apposta), Tiziana scala, Antonio tris e loredana doppia coppia. Tutti si apsettavano che volasse la tee shirt di Loredana, in modo da lasciarla in reggiseno, ma la cosa era troppo scontata per Paolo: “Togliti il reggiseno lasciandoti la maglietta” ordino’ Paolo a Loredana. “Il gesto di una ragazza che si toglie il reggiseno dalla manica di una maglietta e’ veramente molto erotico, non trovate?” continuo’ Paolo. Loredana ubbidi’, ed effettivamente i capezzoli  di Loredana che “bucavano” la maglietta attillata erano veramente molto eccitanti. Ad ogni movimento i seni ballavano, e l’atmosfera inizio a scaldarsi. Adesso Loredana e Tiziana erano entrambe a quattro risultati negativi, e tutti inizavano a pensare alla penitenza che probabilmente una delle due avrebbe dovuto subire. E infatti cosi’ fu: anche la mano successiva fu vinta da Paolo, e Loredana ottenne il punteggio piu’ basso. I due si guardarono lungamente negli occhi.  Cosa avrebbe ancora escogitato il ragazzo? Dopo un po’ Paolo chiese a Loredana: “Ci puoi preparare la tua meravigliosa maionese? .. ovviamente a mano”. Loredana sgrano’ gli occhi: va bene che era un’ottima cuoca, e cha la maionese fatta a mano era una sua specialita’ molto apprezzata, ma non si aspettava certo una richiesta del genere in quel momento. In realta’ resto’ un po’ delusa: si aspettava una richiesta di carattere sessuale, non culinario!! Si diresse un po’ seccata verso la cucina, senza dire una parola; prese una larga tazza, un cucchiaio di legno, due uova, olio, sale e limone: tutto l’occorrente per un’ottima maionese. i tre amici la seguirono, Paolo con un sorriso sardonico sulle labbra, Tiziana e Antonio un po’ perplessi, ma comunque fiduciosi della fantasia di Antonio. Loredana divise il tuorlo delle uova dal bianco, mise i tuorli nella tazza e inizio’ a sbattere le uova energicamente. Immediatamente capi’ il trucco di Paolo: le sue tette abbondanti, libere dal reggiseno, con il movimento rotatorio del braccio iniziarono a ballare su e giu’, a destra e a sinistra: era veramente uno spettacolo eccitante. “Brava Loredana, continua cosi'”, la incoraggio’ Paolo avvicinandosi a lei. Inizio’ ad accarezzarle i seni da sopra la maglietta, titillandole i capezzoli che risposero immediatamente al tocco rizzandosi ed indurendosi. Poi Paolo scese con le mani, e inizio’ ad arrotolare la maglietta di Loredana, scoprendole a poco a poco i meravigliosi seni. Fermo’ la maglietta sotto le ascelle, liberando completamente le tette. Queste, ancora piu’ libere, danzavano una danza diabolica. “Continua con la tua maionese, adesso ti aiuto io”, prosegui’ Paolo. La maionese deve essere fatta mettendo l’olio a poco a poco, con un filo continuo, mentre si continua a girare. Mentre con una mano continuava ad accarezzare le tette di Loredana, Paolo con l’altra prese la bottiglia dell’olio ed inizio’ a versarne a poco a poco nell’uovo che montava. Nel frattempo Anche Tiziana ed Antonio si erano avvicinati a Loredana, e cominciarono ad abbassarle gli slip, carezzandola sul culo, sulle cosce, sulla figa. Loredana inizio’ a perdere il controllo di se’: le ginocchia si fecero molli, il ritmo diminui’. “Forza Loredana, continua a girare”, fece Paolo. Loredana si riprese, le tette ballavano ormai libere da una parte all’altra. Paolo pero’ non metteva l’olio solo sulle uova: ogni tanto, come per caso, qualche goccia cadva sulle tette ballonzolanti di Loredana, che diventavano ancora piu’ morbide al tocco leggero di Paolo. Dopo un po’ erano tutte oleate, e le mani di Paolo si chiudevano a coppa su di loro, portando Loredana ad un grado di eccitazione sempre maggiore. “Adesso bisogna assaggiarla questa maionese”. Paolo intinse due dita nella tazza e le ritrasse con un bel tocco di maionese. “La consistenza e’ perfetta. Sentiamo il gusto”. Quindi sparse la maionese sui capezzoli di Loredana, e inizio’ a leccarli. “Ottima. Manca forse un po’ di sale e limone” scherzo’ Paolo. “Fammela assaggiare anche a me”, disse Antonio, e imitando Paolo prese la maionese e la sparse sulle tette di Tiziana, ormai completamente nuda anche lei. Tiziana mugolo’ per il piacere, mentre Antonio le leccava accuratamente i seni sodi. “Voi non volete assaggiarla?” chiese Paolo alle due ragazze. Queste annuirono, e Paolo allora prese la tazza con la maionese e l’avvicino’ al suo pene che a questo punto era diventato teso e durissimo. Lo intinse nella tazza e lo presento’ quindi a Loredana, che immediatamente inizio’ a slinguettarlo. Dava all’inizio piccoli colpi con la sua lingua sottile, poi continuava con grandi lappate portandosi la maionese alla bocca. “Ottima, condita con il tuo sapore”, disse a Paolo. Nel frattempo Antonio face la stessa cosa, e Tiziana si getto’ sull’enorme pene di Antonio carezzandolo, leccandolo, mettendoselo tutto intero nella sua bocca dilatata. Il lavorio delle due ragazze continuo’ per un bel po’, ma quando Paolo inizio’ a sentire che l’orgasmo era vicino fermo’ Loredana, si mise a sedere su una sedia e attiro’ a se’ la ragazza. Guardandosi sempre intensamente negli occhi, Loredana lentamente si avvicino’ a Paolo e aprendo le gambe si mise a cavalcioni del ragazzo. Il pene inizio’ a titillare la vagina di Loredana, senza pero’ penetrarla. Paolo conduceva un gioco di nervi: faceva abbassare Loredana e contemporaneamente la allargava con le sue mani la vagina. Il pene entrava un poco, le solleticava il clitoride, facendo impazzire di desiderio e di eccitazione Loredana. Poi usciva, poi si avvicinava ancora. Nel frattempo anche Antonio e Tiziana avevano assunto la stessa posizione di Paolo e Loredana, ma non erano cosi’ raffinati: Antonio entrava con il suo membro enorme nella figa dilatata di Tiziana, che urlava come un’ossessa. Ad un certo punto Tiziana si sollevo’, fece uscire il pene dalla vagina e se lo infilo’ nel culo, abbassandosi poi di colpo. Il pene, lubrificato dagli umori di Tiziana entro’ facilmente, e Tiziana inizio’ un va’ e vieni furioso, che faceva da contrasto con il gioco delicato e sottile di Paolo e Loredana. Ma ben presto anche loro non resistettero piu’, e iniziarono una cavalcata tumultuosa, finche’ Paolo non schizzo’ un fiotto di sperma nella vagina di Loredana, e quest’ultima venne con un sospiro, accasciandosi sul corpo di Paolo. Rimasero cosi’ lunghi minuti, con Paolo che accarezzava teneramente i capelli della ragazza, che poco a poco si riprese. Anche Antonio e Tiziana avevano terminato la loro lotta, con soddisfazione reciproca. Paolo allora si alzo’, ando’ verso il frigo e disse: “Dobbiamo festeggiare, ho portato due ottime bottiglie di champagne”, ed estrasse dal frigo due mini-bottigliette di Dom Perignon. “Vado a prendere i bicchieri” disse Loredana. “Non servono, lascia stare” fece Paolo. “Non vorrai bere lo champagne dalla bottiglia? E’ un sacrilegio” rispose Loredana. “Certo che no, lo so anch’io che e’ un sacrilegio bere lo champagne dalla bottiglia”. “E allora?” “Allora stasera voglio bere lo champagne da una coppa speciale”.  I tre non capivano, e pensavano che Paolo avesse portato una coppa, forse frutto di una vittoria sportiva, o qualcosa del genere. Ma Paolo si avvicino’ a Loredana, la abbraccio’, e la spinse delicatamente verso il tavolo. Arrivati al tavolo, Paolo la sollevo’ e la mise a sedere. Loredana comincio’ ad intuire qualcosa. “Che vuoi fare?” “Ti fidi di me?” “Sì.” “Allora sdraiati”. Paolo la fece stendere sul tavolo, che era piuttosto largo. Loredana arrivava al bordo del tavolo con il bacino. Paolo le sollevo’ le gambe ed inizio’ a leccarle la vagina. Fece cenno ad Antonio di fare la stessa cosa con Tiziana. Antonio ubbidi’, e fece stendere Tiziana accanto a Loredana, ma con la testa dall’altra parte del tavolo. Era una scena fantastica: le due donne avevano il capo e il bacino ai due lati opposti del tavolo, ma le tette erano praticamente tutte al centro al tavolo. C’erano quindi quattro tette vicine, quelle di Loredana tondeggianti e morbidissime, quelle di Tiziana piu’ appuntite ma abbondanti e molto sode. I due ragazzi iniziarono a palpeggiarle, a leccarle, ad impastarle. Ormai non c’era piu’ distinzione, nessuno sapeva piu’ a chi appartenevano le tette che stava toccando, o le mani che le tormentavano, o le bocche che le leccavano. Ma era venuto il momento dello champagne. Ormai era chiaro a tutti a quali coppe si riferiva Paolo. Questi prese una bottiglia e passo’ l’altra ad Antonio. La stappo’, ma delicatamente, cercando di non far uscire il gas, e immediatamente la tappo’ con la mano. Fece fare la stessa cosa ad Antonio con l’altra bottiglia. Poi scosse energicamente la bottiglietta per accumulare il gas, dette un’altra leccatina alla vagina di Loredana, tanto per prepararla, e avvicino’ quindi il collo della bottiglia al sesso della ragazza. Tolse la mano, ed un getto violentissimo di champagne gelato entro’ direttamente nella vagina di Loredana. La stessa sorte tocco’ a Tiziana, praticamente in contemporanea. Mentre le due ragazze urlavano e si contorcevano per il piacere violentissimo causato dal getto di champagne, Paolo e Antonio bevevano il liquido misto agli umori delle ragazze. “Buonissimo, mai assaggiato uno champagne così, vero Antonio?'”.”Verissimo”. “E io non ho mai provato una sensazione cosi’ forte” fece Tiziana. “Neanch’io” confermo’ Loredana con un filo di voce, spossata da tutte quelle emozioni.

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